Spiegati, il mio commento non si riferiva alle mafie di ticketone e al prezzo che lievita per ragioni incomprensibili...era un commento generale sui prezzi dei concerti che mi è venuto in mente leggendo gli ultimi post di Pindaro.madmarat ha scritto:Nnick, come al solito, non hai capito un cazzo
Concerti
Re: Concerti
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Concerti
sono con nnnick
se vendo qualcosa che va sold out in 10 minuti ho sbagliato il prezzo, doveva essere più alto
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Re: Concerti
Manca il quote di Maxredo.balbysauro ha scritto:sono con nnnick
E poi la trinità si è di nuovo riunita.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Secondo round di prevendita sold-out dopo 10 minuti. Zero biglietti acquistati.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Concerti
Ci sono, con nnnnick e bbbalby, PUNTO.
Curiosità mia....secondo voi come funziona? L'artista demanda tutto ad un organizzatore dell'evento/concerto che decide prezzi e tutto il resto?
Perchè se decide l'organizzatore ovviamente mi sembra normale che il suo unico pensiero sia massimizzare l'incasso, come detto da balby.
Se invece decide anche l'artista magari puo esserci un occhio di riguardo in più verso i suoi fan, soprattutto se si parla di band che sono già miliardarie (anche se l'avidità non ha limiti)
Curiosità mia....secondo voi come funziona? L'artista demanda tutto ad un organizzatore dell'evento/concerto che decide prezzi e tutto il resto?
Perchè se decide l'organizzatore ovviamente mi sembra normale che il suo unico pensiero sia massimizzare l'incasso, come detto da balby.
Se invece decide anche l'artista magari puo esserci un occhio di riguardo in più verso i suoi fan, soprattutto se si parla di band che sono già miliardarie (anche se l'avidità non ha limiti)
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Re: Concerti
non leggi con attenzionefloyd10 ha scritto: Quest'anno Springsteen l'ho visto tre volte, le tre date italiane. Non c'è andato nessuno qua? Ma come mai?
io a San Siro il 3 luglio c'ero, terzo anello posizione centrale. Con due colleghe. Tubo era a Wimbledon quindi è giustificato.
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Re: Concerti
sono perfettamente d' accordo con maxredomaxredo ha scritto:Ci sono, con nnnnick e bbbalby, PUNTO.
Curiosità mia....secondo voi come funziona? L'artista demanda tutto ad un organizzatore dell'evento/concerto che decide prezzi e tutto il resto?
Perchè se decide l'organizzatore ovviamente mi sembra normale che il suo unico pensiero sia massimizzare l'incasso, come detto da balby.
Se invece decide anche l'artista magari puo esserci un occhio di riguardo in più verso i suoi fan, soprattutto se si parla di band che sono già miliardarie (anche se l'avidità non ha limiti)
che pero' si contraddice: la seconda parte del post, che condivido, contraddice la prima frase
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Concerti
Ed è quello che stiamo dicendo io e Madmarat da giorni.maxredo ha scritto: Se invece decide anche l'artista magari puo esserci un occhio di riguardo in più verso i suoi fan, soprattutto se si parla di band che sono già miliardarie (anche se l'avidità non ha limiti)
Ticketone è una mafia che prescinde dall'artista e applica sovrapprezzi a piacimento.
Non so come funzioni, ma penso che gli artisti che vengono in Italia in molti casi, a seconda della location, siano "costretti" a passarci attraverso.
Infatti altrove non esiste la prevendita e spese di spedizione biglietto.
Si fa tutto on line.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Chiaramente incide in parte il discorso che ho fatto. Anche se potessero vendere tutti i biglietti a 500€ non lo farebbero per ragioni di immagine. Ma che poi veramente ci sono autori su autori che parlano di strategie di pricing.maxredo ha scritto:Ci sono, con nnnnick e bbbalby, PUNTO.
Curiosità mia....secondo voi come funziona? L'artista demanda tutto ad un organizzatore dell'evento/concerto che decide prezzi e tutto il resto?
Perchè se decide l'organizzatore ovviamente mi sembra normale che il suo unico pensiero sia massimizzare l'incasso, come detto da balby.
Se invece decide anche l'artista magari puo esserci un occhio di riguardo in più verso i suoi fan, soprattutto se si parla di band che sono già miliardarie (anche se l'avidità non ha limiti)
Credo comunque che impediscano di fare prezzi astrusi, però in linea di massima delegano società (probabilmente nazionali) l'organizzazione.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Concerti
La parte in grassetto è un po' il presupposto per poter affermare quello che dici sopra, eh!PINDARO ha scritto: Ticketone è una mafia che prescinde dall'artista e applica sovrapprezzi a piacimento.
Non so come funzioni
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Concerti
Nei concerti negli altri paesi non c'è alcun round di prevendita.NNick87 ha scritto:Secondo round di prevendita sold-out dopo 10 minuti. Zero biglietti acquistati.
Vai sul sito, compri e te lo spediscono via mail.
In Italia essendo ticketone una specie di mafia, appunto, fa quel cazzo che vuole.
Se ti prendi il biglietto a Londra, ad esempio, spenderesti meno ( con un volo low cost compreso) che acquistarlo qui.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Concerti
Appunto.NNick87 ha scritto:La parte in grassetto è un po' il presupposto per poter affermare quello che dici sopra, eh!PINDARO ha scritto: Ticketone è una mafia che prescinde dall'artista e applica sovrapprezzi a piacimento.
Non so come funzioni
Quindi non è colpa degli artisti.
Chris Martin non credo che sappia come si comporti ticketone, non guadagnandoci nulla dal sovrapprezzo mostruoso che questi applicano.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Partiamo da un presupposto, che casomai rende più piacevole la discussione. Io credo che ticketone sia una mafia, però non ne sono certo, perchè:PINDARO ha scritto:Nei concerti negli altri paesi non c'è alcun round di prevendita.NNick87 ha scritto:Secondo round di prevendita sold-out dopo 10 minuti. Zero biglietti acquistati.
Vai sul sito, compri e te lo spediscono via mail.
In Italia essendo ticketone una specie di mafia, appunto, fa quel cazzo che vuole.
Se ti prendi il biglietto a Londra, ad esempio, spenderesti meno ( con un volo low cost compreso) che acquistarlo qui.
1) non so bene come funziona;
2) non ho ben chiaro quale siano le modalità di acquisto in altri paesi.
Sicuramente mi informerò.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Concerti
I miei 2 cents.
Il vostro (nnick e balby) discorso è assolutamente vero in linea generale. Ma, secondo me, non è propriamente corretto parlando dei live musicali.
Mi spiego. l'Italia è un paese con oltre 60 milioni di abitanti, quindi un bacino di utenti a cui interesserebbe vedere musica dal vivo enorme.
In Italia non vi è assolutamente cultura della musica dal vivo, praticamente in un anno gli "eventi" sono 3 date consecutive di Vasco a Roma, il solito concertone di Ligabue e magari pure il tour dei Modà o dei Negramaro, insomma una schifo indicibile.
In Italia non vi sono festival di grandi dimensioni (per quanto ci siano, da nord a sud, tante piccole realtà interessanti, ma appunto piccole), non tutti gli artisti e gruppi fissano date nel Bel Paese, quindi appena capita che un gruppo iperconosciuto come i Coldplay facciano tappa UNICA in Italia tutti si fiondano sui bilgietti, è la normalità delle cose. Il prezzo è alto (come testimonia l'evento su facebook con migliaia di partecipanti per ascoltare il concerto dal parcheggio), ma è il massimo che possono richiedere per non passare da furto legalizzato a rapina a mano armata!
3/4 anni fa i Radiohead facero un tour di 4 tappe in Italia, arrivando nientepopodimeno fino a Roma. Bene i biglietti di quelle date non andarono sold out in 10 minuti, ma ci vollero un paio di giorni! E' normale che se tu organizzi una unica data, per un concerto nemmeno così interessante, ma che diviene l'evento della misera scena live italiana, finisca in pochi minuti.
Tutti i festival e concerti a cui ho assistito all'estero i biglietti erano ancora disponibili poche settimane (o pochi giorni) prima, perchè? Perchè, pur costando di meno, pur essendoci una enorme cultura dei live, pur essendo concerti molto più interessanti, loro hanno la possibilità di vedere quegli artisti più volte durante lo stesso anno, hanno la possibilità di scegliere dove vederselo, con chi vederselo, in quale venue vederselo.
Il vostro (nnick e balby) discorso è assolutamente vero in linea generale. Ma, secondo me, non è propriamente corretto parlando dei live musicali.
Mi spiego. l'Italia è un paese con oltre 60 milioni di abitanti, quindi un bacino di utenti a cui interesserebbe vedere musica dal vivo enorme.
In Italia non vi è assolutamente cultura della musica dal vivo, praticamente in un anno gli "eventi" sono 3 date consecutive di Vasco a Roma, il solito concertone di Ligabue e magari pure il tour dei Modà o dei Negramaro, insomma una schifo indicibile.
In Italia non vi sono festival di grandi dimensioni (per quanto ci siano, da nord a sud, tante piccole realtà interessanti, ma appunto piccole), non tutti gli artisti e gruppi fissano date nel Bel Paese, quindi appena capita che un gruppo iperconosciuto come i Coldplay facciano tappa UNICA in Italia tutti si fiondano sui bilgietti, è la normalità delle cose. Il prezzo è alto (come testimonia l'evento su facebook con migliaia di partecipanti per ascoltare il concerto dal parcheggio), ma è il massimo che possono richiedere per non passare da furto legalizzato a rapina a mano armata!
3/4 anni fa i Radiohead facero un tour di 4 tappe in Italia, arrivando nientepopodimeno fino a Roma. Bene i biglietti di quelle date non andarono sold out in 10 minuti, ma ci vollero un paio di giorni! E' normale che se tu organizzi una unica data, per un concerto nemmeno così interessante, ma che diviene l'evento della misera scena live italiana, finisca in pochi minuti.
Tutti i festival e concerti a cui ho assistito all'estero i biglietti erano ancora disponibili poche settimane (o pochi giorni) prima, perchè? Perchè, pur costando di meno, pur essendoci una enorme cultura dei live, pur essendo concerti molto più interessanti, loro hanno la possibilità di vedere quegli artisti più volte durante lo stesso anno, hanno la possibilità di scegliere dove vederselo, con chi vederselo, in quale venue vederselo.
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Re: Concerti
Mi avete fatto scrivere il post più lungo della mia storia su MM e non so nemmeno se abbia senso
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Re: Concerti
Trovato in rete:
TICKETONE e la magia della levitazione (dei prezzi dei biglietti)
Ci sono tanti aspetti della vita che sono stati semplificati, se non migliorati, dall'arrivo di internet: lo shopping on-line ad esempio, le notizie che arrivano in tempo reale e, il mio preferito, il web-banking.
Questi sono chiaramente solo alcuni dei tanti aspetti della quotidianità cambiati dalla rete negli ultimi 15 anni.
In molti casi poi alla comodità si è aggiunta anche l'economicità: tariffe ridotte, offerte speciali e azzeramento delle spese di spedizione sono ormai diffusissimi.
C'è però un segmento dell'e-commerce che ai suddetti benefici non ha mai voluto affiancare la possibilità di accedere ad un risparmio concreto. Al contrario...
Sto parlando della vendita on-line di biglietti per eventi e nello specifico, di TicketOne.
Chi ha dalla mia età in poi, ma anche chi di anni ne ha qualcuno in meno, ricorda bene come funzionava la prevendita per i concerti fino a qualche anno fa: fissata la data di uscita dei tagliandi avevi poche opzioni. Se l'evento era di grande richiamo e rischiava il tutto-esaurito in poche ore potevi solo metterti in coda di fronte ad una biglietteria (di solito erano i negozi di dischi che fornivano il servizio) oppure, se vivevi in provincia, attaccarti al telefono per poi recarti in posta per fare un vaglia postale.
Non era certo un metodo comodo, ma era sicuro: se ti svegliavi presto e avevi i soldi necessari, il biglietto era già virtualmente nelle tue mani. La commissione sulla prevendita era del 10% (se un biglietto costava 20.000 lire, lo avresti pagato in prevendita 22.000 lire, per intenderci) e i biglietti, soprattutto quelli dei grandi artisti, erano bellissimi, degli oggetti da collezionare ed esporre ad eterna memoria dell'evento.
E oggi? Partiamo dall'ultimo punto: i biglietti da anni sono orridi. Giallini e anonimi. Di recente è stato introdotto da TiketOne il FANTICKET, che però può essere solo spedito, con esborso di 10 € di corriere.
E comunque si tratta di stampe a colori, nulla a che vedere con i vecchi tagliandi degli anni '80 e '90.
Un altra differenza: la prevendita da qualche anno è salita al 15% e il perché non è dato sapere. Si può solo immaginare: scucire altri soldi al pubblico pagante.
Se si pensa poi che i grossi concerti hanno prezzi che superano gli 80 € è facile capire quanto il trucchetto faccia gonfiare le casse dei rivenditori.
Se però decidete di fare acquisti sul sito di TicketOne, che in italia ha una posizione che si avvicina pericolosamente al monopolio, dovrete mettere in conto altre voci incomprensibili che faranno lievitare di molto il prezzo finale dei vostri biglietti.
Facciamo un esempio concreto. Stamane mi sono organizzato per accaparrarmi un tagliando per il concerto prossimo venturo del cantautore belga Stromae. Vista la sua popolarità esplosa improvvisamente a Sanremo ho deciso di acquistarli subito.
L'unico sito a venderli, probabilmente in forza di un'esclusiva stretta con l'agenzia organizzatrice (Indipendente – Vivo), è il solito TicketOne. Alle 10 AM hanno aperto la prevendita e non ho avuto nessuna difficolta a inserire nel carrello virtuale il mio biglietto.
Procedendo nel pagamento la situazione si è subito movimenta: ai 22,00 € del costo originale, come previsto, si è sommata la prevendita di 3,30 €.
Subito dopo la fantasia dei balzelli è esplosa: non essendo infatti possibile ritirare il tagliando il giorno dell'evento mi sono visto costretto a scegliere un'opzione alternativa. Escluso il corriere (9,90 €) ho optato per la Stampa a casa che, mi son detto, almeno sarà gratuita, visto che ci metto io stampante, inchiostro e carta.
E invece no! Altri 2,50 € anche per quello!
Il tutto si è chiuso con la mitica Commissione di servizio su cui diversi forum discutono da anni, ma che nessuno ancora sa cosa sia, e che vale 1,54 €.
Fatti due calcoli ecco quanto ho pagato: 29,34 €.
Ovvero: un ricarico del 34% circa sul prezzo originario del biglietto.
Vive TicketOne!
TICKETONE e la magia della levitazione (dei prezzi dei biglietti)
Ci sono tanti aspetti della vita che sono stati semplificati, se non migliorati, dall'arrivo di internet: lo shopping on-line ad esempio, le notizie che arrivano in tempo reale e, il mio preferito, il web-banking.
Questi sono chiaramente solo alcuni dei tanti aspetti della quotidianità cambiati dalla rete negli ultimi 15 anni.
In molti casi poi alla comodità si è aggiunta anche l'economicità: tariffe ridotte, offerte speciali e azzeramento delle spese di spedizione sono ormai diffusissimi.
C'è però un segmento dell'e-commerce che ai suddetti benefici non ha mai voluto affiancare la possibilità di accedere ad un risparmio concreto. Al contrario...
Sto parlando della vendita on-line di biglietti per eventi e nello specifico, di TicketOne.
Chi ha dalla mia età in poi, ma anche chi di anni ne ha qualcuno in meno, ricorda bene come funzionava la prevendita per i concerti fino a qualche anno fa: fissata la data di uscita dei tagliandi avevi poche opzioni. Se l'evento era di grande richiamo e rischiava il tutto-esaurito in poche ore potevi solo metterti in coda di fronte ad una biglietteria (di solito erano i negozi di dischi che fornivano il servizio) oppure, se vivevi in provincia, attaccarti al telefono per poi recarti in posta per fare un vaglia postale.
Non era certo un metodo comodo, ma era sicuro: se ti svegliavi presto e avevi i soldi necessari, il biglietto era già virtualmente nelle tue mani. La commissione sulla prevendita era del 10% (se un biglietto costava 20.000 lire, lo avresti pagato in prevendita 22.000 lire, per intenderci) e i biglietti, soprattutto quelli dei grandi artisti, erano bellissimi, degli oggetti da collezionare ed esporre ad eterna memoria dell'evento.
E oggi? Partiamo dall'ultimo punto: i biglietti da anni sono orridi. Giallini e anonimi. Di recente è stato introdotto da TiketOne il FANTICKET, che però può essere solo spedito, con esborso di 10 € di corriere.
E comunque si tratta di stampe a colori, nulla a che vedere con i vecchi tagliandi degli anni '80 e '90.
Un altra differenza: la prevendita da qualche anno è salita al 15% e il perché non è dato sapere. Si può solo immaginare: scucire altri soldi al pubblico pagante.
Se si pensa poi che i grossi concerti hanno prezzi che superano gli 80 € è facile capire quanto il trucchetto faccia gonfiare le casse dei rivenditori.
Se però decidete di fare acquisti sul sito di TicketOne, che in italia ha una posizione che si avvicina pericolosamente al monopolio, dovrete mettere in conto altre voci incomprensibili che faranno lievitare di molto il prezzo finale dei vostri biglietti.
Facciamo un esempio concreto. Stamane mi sono organizzato per accaparrarmi un tagliando per il concerto prossimo venturo del cantautore belga Stromae. Vista la sua popolarità esplosa improvvisamente a Sanremo ho deciso di acquistarli subito.
L'unico sito a venderli, probabilmente in forza di un'esclusiva stretta con l'agenzia organizzatrice (Indipendente – Vivo), è il solito TicketOne. Alle 10 AM hanno aperto la prevendita e non ho avuto nessuna difficolta a inserire nel carrello virtuale il mio biglietto.
Procedendo nel pagamento la situazione si è subito movimenta: ai 22,00 € del costo originale, come previsto, si è sommata la prevendita di 3,30 €.
Subito dopo la fantasia dei balzelli è esplosa: non essendo infatti possibile ritirare il tagliando il giorno dell'evento mi sono visto costretto a scegliere un'opzione alternativa. Escluso il corriere (9,90 €) ho optato per la Stampa a casa che, mi son detto, almeno sarà gratuita, visto che ci metto io stampante, inchiostro e carta.
E invece no! Altri 2,50 € anche per quello!
Il tutto si è chiuso con la mitica Commissione di servizio su cui diversi forum discutono da anni, ma che nessuno ancora sa cosa sia, e che vale 1,54 €.
Fatti due calcoli ecco quanto ho pagato: 29,34 €.
Ovvero: un ricarico del 34% circa sul prezzo originario del biglietto.
Vive TicketOne!
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Concerti
Io si.NNick87 ha scritto: 2) non ho ben chiaro quale siano le modalità di acquisto in altri paesi.
E un'anomalia come quella di ticketone non esiste.
Guardarsi il primavera sound di tre giorni a Barcellona costa meno che un concerto in Italia.
Maggiorato del 30 % da questi rabbini.
E i biglietti non vanno sold out, sono disponibili sempre, per giorni.
Ultima modifica di Pindaro il gio ott 06, 2016 10:54 am, modificato 1 volta in totale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Allora, partiamo da un presupposto, il sovrapprezzo mostruoso che ho pagato io sono era circa 12€ di cui 4,5 di assicurazione facoltativa. 4,5 la ripartizione per biglietto dei 9 € di correre( che sono un furto legalizzato, su questo siamo d'accordo), poi altre spese. Esageri sul mostruoso, imho, ma vabbè anche qui siamo sostanzialmente d'accordo.PINDARO ha scritto:Appunto.NNick87 ha scritto:La parte in grassetto è un po' il presupposto per poter affermare quello che dici sopra, eh!PINDARO ha scritto: Ticketone è una mafia che prescinde dall'artista e applica sovrapprezzi a piacimento.
Non so come funzioni
Quindi non è colpa degli artisti.
Chris Martin non credo che sappia come si comporti ticketone, non guadagnandoci nulla dal sovrapprezzo mostruoso che questi applicano.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Concerti
Ma non il punto 1), giusto? O ritratti? Per capire, perchè nel caso, spiegandomelo, mi eviteresti di perdere tempo a cercare informazioni.PINDARO ha scritto:Io si.NNick87 ha scritto: 2) non ho ben chiaro quale siano le modalità di acquisto in altri paesi.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Concerti
Ma ritratto cosa?NNick87 ha scritto:
O ritratti?
Credo che alcune location siano in mano a ticketone.
E che quindi l'artista non possa prescindere.
Tipo lo Stadio di San Siro.
I Radiohead sono venuti in italia suonando in posti scelti da loro, vendendo i biglietti sul proprio sito e mandandoteli a casa.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Ma hai parlato dei motivi per cui in Italia il prezzo è generalmente più alto.Che condivido assolutamente. Se i Coldplay avessero fatto 3 tappe negli stadi con 200.000 posti totali anzichè 80.000 non ci sarebbero stati tutti questi problemi di biglietti o sempicemente se lo scorso anno ne avessero fatta una (anzichè mancare dal 2012). Però appunto è puramente un problema di domanda e di offerta. In Germania fanno Monaco, Lispia, Hannover e Francoforte, lo scorso anno ne fecero altri 3-4. Un concerto per la maggior parte degli appassionati di questo genere basta, uno all'anno forse è pure troppo.madmarat ha scritto:I miei 2 cents.
Il vostro (nnick e balby) discorso è assolutamente vero in linea generale. Ma, secondo me, non è propriamente corretto parlando dei live musicali.
Mi spiego. l'Italia è un paese con oltre 60 milioni di abitanti, quindi un bacino di utenti a cui interesserebbe vedere musica dal vivo enorme.
In Italia non vi è assolutamente cultura della musica dal vivo, praticamente in un anno gli "eventi" sono 3 date consecutive di Vasco a Roma, il solito concertone di Ligabue e magari pure il tour dei Modà o dei Negramaro, insomma una schifo indicibile.
In Italia non vi sono festival di grandi dimensioni (per quanto ci siano, da nord a sud, tante piccole realtà interessanti, ma appunto piccole), non tutti gli artisti e gruppi fissano date nel Bel Paese, quindi appena capita che un gruppo iperconosciuto come i Coldplay facciano tappa UNICA in Italia tutti si fiondano sui bilgietti, è la normalità delle cose. Il prezzo è alto (come testimonia l'evento su facebook con migliaia di partecipanti per ascoltare il concerto dal parcheggio), ma è il massimo che possono richiedere per non passare da furto legalizzato a rapina a mano armata!
3/4 anni fa i Radiohead facero un tour di 4 tappe in Italia, arrivando nientepopodimeno fino a Roma. Bene i biglietti di quelle date non andarono sold out in 10 minuti, ma ci vollero un paio di giorni! E' normale che se tu organizzi una unica data, per un concerto nemmeno così interessante, ma che diviene l'evento della misera scena live italiana, finisca in pochi minuti.
Tutti i festival e concerti a cui ho assistito all'estero i biglietti erano ancora disponibili poche settimane (o pochi giorni) prima, perchè? Perchè, pur costando di meno, pur essendoci una enorme cultura dei live, pur essendo concerti molto più interessanti, loro hanno la possibilità di vedere quegli artisti più volte durante lo stesso anno, hanno la possibilità di scegliere dove vederselo, con chi vederselo, in quale venue vederselo.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Concerti
Credo che ticketone abbia una specie, appunto, di monopolio.
Conquistato non so come, ma credo come tutte le cose di questo paese.
E non ci sono distributori o organizzatori in grado di stargli dietro o potersi accapparrare eventi.
Prima di ticketone, non c'era quest'assurdità. Ho pagato biglietti sempre senza alcun sovrapprezzo al botteghino,
2 mila lire in più ( 1 euro attuale) al negozio dei dischi. Come al primo concerto italiano degli Oasis. 20 mila lire.
Conquistato non so come, ma credo come tutte le cose di questo paese.
E non ci sono distributori o organizzatori in grado di stargli dietro o potersi accapparrare eventi.
Prima di ticketone, non c'era quest'assurdità. Ho pagato biglietti sempre senza alcun sovrapprezzo al botteghino,
2 mila lire in più ( 1 euro attuale) al negozio dei dischi. Come al primo concerto italiano degli Oasis. 20 mila lire.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Concerti
E comunque ci sono artisti che in Italia non vengono nemmeno a suonare, perchè spesso non ci sono le condizioni per fare un concerto decente.
La scena è abbastanza desolante per chi è appassionato di musica.
La scena è abbastanza desolante per chi è appassionato di musica.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Beh ad esempio l'unico anno che a Roma (parlo del torneo di tennis) fu affidato il servizio di vendita biglietti ad un altro operatore ci furono disagi incredibili. In questo settore è molto importante la standardizazione. Penso ai sistemi di scansione dei biglietti e di gestione degli accessi. Faccio un esempio se un operatore utilizza il qrcode, ma a san siro non hanno i lettori per poterlo leggere non può vendere i biglietti di san siro. Credo anche che per gestire eventi così grandi servano server molto grandi e tecnologie avanzate per evitare che il sito salti. Sarei curioso di sapere quanti accessi ha gestito ticketone in questi giorni quando partiva la prevendita. Poi probabilmente ci saranno magheggi strani, perchè siamo in italia ma non è scontato. Tutto qui.PINDARO ha scritto:Credo che ticketone abbia una specie, appunto, di monopolio.
Conquistato non so come, ma credo come tutte le cose di questo paese.
E non ci sono distributori o organizzatori in grado di stargli dietro o potersi accapparrare eventi.
Prima di ticketone, non c'era quest'assurdità. Ho pagato biglietti sempre senza alcun sovrapprezzo al botteghino,
2 mila lire in più ( 1 euro attuale) al negozio dei dischi. Come al primo concerto italiano degli Oasis. 20 mila lire.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Concerti
A Praga quasi tutti gli eventi di un certo livello vanno soldout in pochi minuti: dai Muse alla coppa Davis, passando per Louis CK.
Piu' che altro e' normale rivendere i biglietti a prezzo maggiorato dopo, quindi tutti li comprano.
Piu' che altro e' normale rivendere i biglietti a prezzo maggiorato dopo, quindi tutti li comprano.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Concerti
Mi pare non consideriate un punto importante: i biglietti vanno sold out dopo meno di un minuto perché li comprano tutti siti di bagarinaggio online che peraltro adoperano software fatti apposta per prenderseli tutti.
Springsteen a Milano il tre, io riuscii a prendere il prato, ma siamo stati in pochissimi, perché - aperta la vendita alle 11 - alle 11:01 erano già finiti tutti (quella mattina mi ero dovuto svegliare alle 10 -.- ).
E alle 11:02 erano già in rivendita su vari siti di ladri a più del doppio. Quindi questo significa levare alla gente la possibilità di andare a uno spettacolo che aspettano con grande passione, e volerci lucrare più del dovuto, perché il prezzo era già bello alto di suo, peraltro.
Non a caso si sta cercando di combattere questo fenomeno: ad esempio il promoter di Springsteen in Italia, Claudio Trotta, si sta adoperando in questo senso, addirittura - mi pare di ricordare - assieme a un organo istituzionale belga che come lui ha preso a cuore la questione.
Poi ticketone è una schifezza assoluta già di suo, indipendentemente da quanto scritto sopra, chiaramente.
In generale, inoltre, il discorso di dire se i biglietti vanno via subito costano anche troppo poco, non mi piace, perché c'è gente - più da altre parti che in Italia - che non ha mai potuto vedere il suo gruppo preferito per via del costo dei biglietti troppo alto. Poi magari arriva la volta che ti eri messo via i soldi per andarci, e i biglietti spariscono tutti tra possessori di american stocazzo, e bagarini online. Bella roba. ^.^
Springsteen a Milano il tre, io riuscii a prendere il prato, ma siamo stati in pochissimi, perché - aperta la vendita alle 11 - alle 11:01 erano già finiti tutti (quella mattina mi ero dovuto svegliare alle 10 -.- ).
E alle 11:02 erano già in rivendita su vari siti di ladri a più del doppio. Quindi questo significa levare alla gente la possibilità di andare a uno spettacolo che aspettano con grande passione, e volerci lucrare più del dovuto, perché il prezzo era già bello alto di suo, peraltro.
Non a caso si sta cercando di combattere questo fenomeno: ad esempio il promoter di Springsteen in Italia, Claudio Trotta, si sta adoperando in questo senso, addirittura - mi pare di ricordare - assieme a un organo istituzionale belga che come lui ha preso a cuore la questione.
Poi ticketone è una schifezza assoluta già di suo, indipendentemente da quanto scritto sopra, chiaramente.
In generale, inoltre, il discorso di dire se i biglietti vanno via subito costano anche troppo poco, non mi piace, perché c'è gente - più da altre parti che in Italia - che non ha mai potuto vedere il suo gruppo preferito per via del costo dei biglietti troppo alto. Poi magari arriva la volta che ti eri messo via i soldi per andarci, e i biglietti spariscono tutti tra possessori di american stocazzo, e bagarini online. Bella roba. ^.^
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Concerti
boh, l'ho scritto nel post sopra il tuofloyd10 ha scritto:Mi pare non consideriate un punto importante: i biglietti vanno sold out dopo meno di un minuto perché li comprano tutti siti di bagarinaggio online che peraltro adoperano software fatti apposta per prenderseli tutti.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Concerti
Ah ok. Eh ma non mi sembra mica una cosa fatta bene. Già son cari di suo. Poi oh, a me non mi importa più di tanto, io riesco a prenderli sempre, sticazzi, fanculo i poveri.Nickognito ha scritto:boh, l'ho scritto nel post sopra il tuofloyd10 ha scritto:Mi pare non consideriate un punto importante: i biglietti vanno sold out dopo meno di un minuto perché li comprano tutti siti di bagarinaggio online che peraltro adoperano software fatti apposta per prenderseli tutti.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
Re: Concerti
Vero? Sì. Ingiusto? Sì. Ma se sui siti tipo viagogo sono rivenduti a 200€ significa che ci sono persone disposte a pagarli 200€. Su viagogo avevo trovato i biglietti per la data di Berlino lo scorso anno a 70€ cinque giorni prima del concerto che sicuramente non era il doppio del prezzo di acquisto quando i biglietti uscirono.floyd10 ha scritto:Mi pare non consideriate un punto importante: i biglietti vanno sold out dopo meno di un minuto perché li comprano tutti siti di bagarinaggio online che peraltro adoperano software fatti apposta per prenderseli tutti.
Springsteen a Milano il tre, io riuscii a prendere il prato, ma siamo stati in pochissimi, perché - aperta la vendita alle 11 - alle 11:01 erano già finiti tutti (quella mattina mi ero dovuto svegliare alle 10 -.- ).
E alle 11:02 erano già in rivendita su vari siti di ladri a più del doppio. Quindi questo significa levare alla gente la possibilità di andare a uno spettacolo che aspettano con grande passione, e volerci lucrare più del dovuto, perché il prezzo era già bello alto di suo, peraltro.
Non a caso si sta cercando di combattere questo fenomeno: ad esempio il promoter di Springsteen in Italia, Claudio Trotta, si sta adoperando in questo senso, addirittura - mi pare di ricordare - assieme a un organo istituzionale belga che come lui ha preso a cuore la questione.
Poi ticketone è una schifezza assoluta già di suo, indipendentemente da quanto scritto sopra, chiaramente.
In generale, inoltre, il discorso di dire se i biglietti vanno via subito costano anche troppo poco, non mi piace, perché c'è gente - più da altre parti che in Italia - che non ha mai potuto vedere il suo gruppo preferito per via del costo dei biglietti troppo alto. Poi magari arriva la volta che ti eri messo via i soldi per andarci, e i biglietti spariscono tutti tra possessori di american stocazzo, e bagarini online. Bella roba. ^.^
Poi è evidente che anche a me sarebbe piaciuto trovare 5 biglietti per tutti i miei amici, ma per ora ne ho solo due e probabilmente non ne riuscirò ad acquistare più.
Certo potrei rivenderne 2 per 400€ e poi andare a vederli in Germania o in Inghilterra.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Concerti
Sì Nnick, ma il fatto è che a quel punto divengono accessibili solo per chi ha più soldi, e chi guadagna 1000 euro al mese comincia a prendersi una bella batosta per comprare il biglietto di quello stesso concerto, e questo secondo me non va bene.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Concerti
Non so se tu stia facendo dell'ironia, ma vedersi un concerto a Berlino o Londra è un altro mondo, un altro campionato, un altro fottuto campo da gioco rispetto all'italia.NNick87 ha scritto: Certo potrei rivenderne 2 per 400€ e poi andare a vederli in Germania o in Inghilterra.
E con 400 euro te li vedi in entrambe le città. E ci passi pure due giorni.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Ma infatti ho scritto che è ingiusto. Il mio discorso era generale, il prezzo aumenta quando ci sono molte richieste.floyd10 ha scritto:Sì Nnick, ma il fatto è che a quel punto divengono accessibili solo per chi ha più soldi, e chi guadagna 1000 euro al mese comincia a prendersi una bella batosta per comprare il biglietto di quello stesso concerto, e questo secondo me non va bene.
No, no ma quale ironia. Il problema è che è più facile organizzarsi con gli amici per farsi 3 ore di macchina, vedere il concerto, prenotare una stanza con aribnb (giusto per far contenta la mamma: "ma sei sicuro di voler guidare di notte!!Sarai stanco!!") e ritornare il giorno dopo a casa, che fissare voli e alberghi in un città europea. Sono andato a vedere i biglietti per Monaco il 6 giugno. Ancora disponibili, ma costano 90€ (o 76€ per la fascia di prezzo più bassa) e ci sono 24€ di spese di spedizione, per farli arrivare dalla Germania.PINDARO ha scritto:Non so se tu stia facendo dell'ironia, ma vedersi un concerto a Berlino o Londra è un altro mondo, un altro campionato, un altro fottuto campo da gioco rispetto all'italia.NNick87 ha scritto: Certo potrei rivenderne 2 per 400€ e poi andare a vederli in Germania o in Inghilterra.
E con 400 euro te li vedi in entrambe le città. E ci passi pure due giorni.
Il rapporto sarebbe 100€ per vederlo a milano o 250€ per vederlo a Monaco
Certo se vai a vedere il concerto di una band islandese probabilmente ti vengono a prendere a casa in taxi, però ecco per questi grandi concerti, tutto il mondo è paese, mi sa.
ps: In sintesi, grazie al cazzo meglio Londra di Milano.
pps: in una città europea andrei anche a vedere i Sigur Ros o Bruce Springstin (o come diavolo si scrive).
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Concerti
esattamente cosìNNick87 ha scritto:Springstin (o come diavolo si scrive).
Re: Concerti
Mica è detto. Springsteen a Milano è meglio che da qualsiasi altra parte, di solito.
https://www.youtube.com/watch?v=Qm3lYTtJ8gs
https://www.youtube.com/watch?v=Qm3lYTtJ8gs
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Concerti
brus springstin per essere precisibalbysauro ha scritto:esattamente cosìNNick87 ha scritto:Springstin (o come diavolo si scrive).
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Concerti
Vedo però che non hai commenti sul canale ufficiale tedesco che fa spendere 24€ di spese di spedizione.PINDARO ha scritto:brus springstin per essere precisibalbysauro ha scritto:esattamente cosìNNick87 ha scritto:Springstin (o come diavolo si scrive).
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Concerti
La mi mamma dice anche bruspringhi. Arvai a vedere bruspringhi?, dice. N'antra volta? Sì, ci vado n'antra volta.
^.^
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alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Concerti
Esatto.PINDARO ha scritto:Trovato in rete:
TICKETONE e la magia della levitazione (dei prezzi dei biglietti)
Ci sono tanti aspetti della vita che sono stati semplificati, se non migliorati, dall'arrivo di internet: lo shopping on-line ad esempio, le notizie che arrivano in tempo reale e, il mio preferito, il web-banking.
Questi sono chiaramente solo alcuni dei tanti aspetti della quotidianità cambiati dalla rete negli ultimi 15 anni.
In molti casi poi alla comodità si è aggiunta anche l'economicità: tariffe ridotte, offerte speciali e azzeramento delle spese di spedizione sono ormai diffusissimi.
C'è però un segmento dell'e-commerce che ai suddetti benefici non ha mai voluto affiancare la possibilità di accedere ad un risparmio concreto. Al contrario...
Sto parlando della vendita on-line di biglietti per eventi e nello specifico, di TicketOne.
Chi ha dalla mia età in poi, ma anche chi di anni ne ha qualcuno in meno, ricorda bene come funzionava la prevendita per i concerti fino a qualche anno fa: fissata la data di uscita dei tagliandi avevi poche opzioni. Se l'evento era di grande richiamo e rischiava il tutto-esaurito in poche ore potevi solo metterti in coda di fronte ad una biglietteria (di solito erano i negozi di dischi che fornivano il servizio) oppure, se vivevi in provincia, attaccarti al telefono per poi recarti in posta per fare un vaglia postale.
Non era certo un metodo comodo, ma era sicuro: se ti svegliavi presto e avevi i soldi necessari, il biglietto era già virtualmente nelle tue mani. La commissione sulla prevendita era del 10% (se un biglietto costava 20.000 lire, lo avresti pagato in prevendita 22.000 lire, per intenderci) e i biglietti, soprattutto quelli dei grandi artisti, erano bellissimi, degli oggetti da collezionare ed esporre ad eterna memoria dell'evento.
E oggi? Partiamo dall'ultimo punto: i biglietti da anni sono orridi. Giallini e anonimi. Di recente è stato introdotto da TiketOne il FANTICKET, che però può essere solo spedito, con esborso di 10 € di corriere.
E comunque si tratta di stampe a colori, nulla a che vedere con i vecchi tagliandi degli anni '80 e '90.
Un altra differenza: la prevendita da qualche anno è salita al 15% e il perché non è dato sapere. Si può solo immaginare: scucire altri soldi al pubblico pagante.
Se si pensa poi che i grossi concerti hanno prezzi che superano gli 80 € è facile capire quanto il trucchetto faccia gonfiare le casse dei rivenditori.
Se però decidete di fare acquisti sul sito di TicketOne, che in italia ha una posizione che si avvicina pericolosamente al monopolio, dovrete mettere in conto altre voci incomprensibili che faranno lievitare di molto il prezzo finale dei vostri biglietti.
Facciamo un esempio concreto. Stamane mi sono organizzato per accaparrarmi un tagliando per il concerto prossimo venturo del cantautore belga Stromae. Vista la sua popolarità esplosa improvvisamente a Sanremo ho deciso di acquistarli subito.
L'unico sito a venderli, probabilmente in forza di un'esclusiva stretta con l'agenzia organizzatrice (Indipendente – Vivo), è il solito TicketOne. Alle 10 AM hanno aperto la prevendita e non ho avuto nessuna difficolta a inserire nel carrello virtuale il mio biglietto.
Procedendo nel pagamento la situazione si è subito movimenta: ai 22,00 € del costo originale, come previsto, si è sommata la prevendita di 3,30 €.
Subito dopo la fantasia dei balzelli è esplosa: non essendo infatti possibile ritirare il tagliando il giorno dell'evento mi sono visto costretto a scegliere un'opzione alternativa. Escluso il corriere (9,90 €) ho optato per la Stampa a casa che, mi son detto, almeno sarà gratuita, visto che ci metto io stampante, inchiostro e carta.
E invece no! Altri 2,50 € anche per quello!
Il tutto si è chiuso con la mitica Commissione di servizio su cui diversi forum discutono da anni, ma che nessuno ancora sa cosa sia, e che vale 1,54 €.
Fatti due calcoli ecco quanto ho pagato: 29,34 €.
Ovvero: un ricarico del 34% circa sul prezzo originario del biglietto.
Vive TicketOne!
Aggiungo solo che il tizio è stato assai fortunato.ha pagato solo 1 euro e 54 di commissione di srrvizio soltanto xche ha comprato un solo biglietto che costava pure poco: varia in proporzione al prezzo e, follia nella follia, si applica per ogni biglietto della transazione!!
Ovviamente sarebbe da imporre a questi cravattari la opzione modalità ticketless , e dunque si abbatterebbe almeno il costo della stampa biglietto a proprie spese.Ma non si può, in epoca di automazione e globalizzazione si può solo subire.
Interesssnte anche le oscure modalità con cui arbitrariamente aprono e chiudono le vendite per un evento.non più disponibile, poi si, poi esauriti, invece riecco che riappaiono.Prima era tutto più chiaro, o finivano o no.Ora non sai quando e se riapriranno le vendite, dovresti vivere in simbiosi col PC a premere f5.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Concerti
Semplicemente perchè non sono in vendita sul canale ufficiale.NNick87 ha scritto:
Vedo però che non hai commenti sul canale ufficiale tedesco che fa spendere 24€ di spese di spedizione.
http://coldplay.com/tour/
solo da domani
quindi avrai visto qualcosa che non c'entra nulla.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Concerti
Poi oh, ogni volta rispondi come se io avessi qualcosa da guadagnarci.
Che vedersi un concerto all'estero sia più facile e costi meno che in Italia, mi pare evidente.
Che una roba come ticket one abbia pochi eguali, pure.
Vai a farti un giro al primavera sound a Barcellona.
E in tre giorni vedi e ascolti tanti di quegli artisti che non vedresti mai in vita tua, in Italia.
Con prezzi che , sempre qui in Italia, ne vedi al massimo uno.
Che vedersi un concerto all'estero sia più facile e costi meno che in Italia, mi pare evidente.
Che una roba come ticket one abbia pochi eguali, pure.
Vai a farti un giro al primavera sound a Barcellona.
E in tre giorni vedi e ascolti tanti di quegli artisti che non vedresti mai in vita tua, in Italia.
Con prezzi che , sempre qui in Italia, ne vedi al massimo uno.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag