Perchè comunque molti non si rendono bene conto, sottovalutano il fatto che puoi anche esser denunciato e querelato per quel che scrivi lì. Capita a pochi, ma a qualcuno capita. Qualcuno viene pure licenziato, magari in malattia si tagga mentre è al mare..uglygeek ha scritto:I social... Tempo fa si pensava che fosse l'anonimato la ragione di tutto l'odio e la violenza verbale che viene rovesciata nei social, nei commenti dei giornali online, ecc... Razzismo, misoginia, invidia, nessuno si tiene piu' niente. Un po' come nelle celebri trasmissioni a microfono aperto di Radio Radicale.Burano ha scritto:Per me sottovalutate molto l'aspetto culturale, il soffiare sul fuoco dell'odio, l'avvelenamento dei pozzi che avviene proprio attraverso i social e grazie alla sempre maggiore presenza di soggetti che non hanno gli strumenti teorici per capire che sono quotidianamente travolti da una marea di bufale create apposta per loro. Ho dovuto cancellarmi dal gruppo Adotta anche tu un analfabeta funzionale perché mi stava per mandare in depressione. Quanti certificati elettorali da stracciare. E questi approfittatori di menti deboli andrebbero messi in galera.
Poi si e' visto che anche con i nomi e cognomi veri, alla Facebook, non cambia niente, la gente scrive di tutto senza vergogna. Poi Pindaro giustamente si indigna e posta qui.
Perche' in realta', dicono i sociologi, ognuno cerca conferme e approvazione nel proprio cerchio di conoscenze e di amicizie. E quindi le frasi tipo "Boldrini deve morire" che a noi fanno senso in certi contesti fanno punteggio, danno street cred. Non so nemmeno quanto serva criticarle.
Ricordo i primi tempi di internet, sui forum rigorosamente coi nick di fantasia. Nome e cognome era impensabile. Figurarsi mettere o mandar foto. Ora, per svariate ragioni molte delle quali positive, non ci si fa più caso. E non si fa più caso al fatto che alcune cose si avrebbe vergogna a dirle dal vivo invece che nei commenti di qualche bufala condivisa.