Marco Pannella e i Radicali
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- Massimo Carbone
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Per me il problema non e' tanto allearsi con chiunque, ma farlo, per dire, per legalizzare le droghe leggere. Che sarebbe un po' come dire: a me non piace il governo Renzi, rovina l' economia italiana. Pero' se promuove il tennis nelle scuole allora mi alleo.
Personalmente lo ho molto apprezzato per la lotta per avere carceri migliori, e per aver spesso contribuito ad una buona informazione.
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Dalla prefazione del libro Pannella&Bonino spa, di Mauro Suttora, Kaos edizioni 2000:
"Quando ha saputo che stavo scrivendo questo libro, e quindi prima ancora di leggerlo, Marco Pannella mi ha definito pubblicamente (con un comunicato sul sito internetradicali.it) “velenoso, pericoloso, mortificante, incapace, mediocre e arrogante”. Non me ne preoccupo:insultare è il suo modo di voler bene,e personalmente Marco mi resta simpaticissimo.Uno dei miei passatempi preferiti è lasciarmi ipnotizzare dai suoi discorsi su Radio Radicale, lunghi quanto quelli di Fidel Castro, anche se confesso che a volte mi assopisco.
Il problema è che i radicali sono reduci da uno dei fiaschi più clamorosi della storia politica mondiale. Alle elezioni del 2000 hanno perso i tre quarti dei voti ottenuti appena 10 mesi prima, quando erano diventati il quarto partito d’Italia, e secondo in molte zone del Nord con punte del 12-13%.
Ma a Pannella e Bonino i grandi numeri non servono. Lunga, infatti, è la lista delle loro vittorie: divorzio, obiezione di coscienza, voto ai diciottenni, aborto, smilitarizzazione della polizia, diritti degli omosessuali, chiusura delle centrali atomiche, elezione diretta dei sindaci, tribunale Onu per la ex Jugoslavia, corte penale internazionale..E poi le altre battaglie: contro la fame nel mondo, la pena di morte, l’ergastolo, il finanziamento pubblico ai partiti,la caccia; e per la droga legale, il maggioritario, la giustizia “giusta”, gli Stati Uniti d’Europa, la rivoluzione liberale.
Si definiscono liberali,liberisti e libertari:”lib-lib-lib”,in breve. Più una goccia di libertinismo intellettuale e sessuale. Impasto unico al mondo: di solito i liberali sono conservatori parrucconi, mentre i libertari si atteggiano a rivoluzionari fricchettoni. Loro invece sono liberali da marciapiede, libertari con la cravatta, e il loro liberismo non piace neanche agli industriali. Nessuno ha mai capito se i radicali italiani stanno a destra o a sinistra. Risultato:sono odiati sia a destra che a sinistra.
L’unica volta che a una di loro è stata data la possibilità di governare, il risultato è stato positivo: la commissaria europea Emma Bonino è stata, dal ’95 al ’99, fra i politici più efficaci del continente. Pesca, consumatori, aiuti umanitari, Afghanistan, Ruanda, Kosovo: dove Emma ha messo le mani, il plauso è stato notevole.
Fisicamente sono l’opposto: lui si porta appresso 120 chili dislocati su 190 centimetri, lei ne pesa 50 ed è alta un metro e sessanta. Li unisce l’amore per la nicotina, e la parlantina. Ma anche nella dialettica sono agli antipodi: barocco e fluviale lui, concreta e concisa lei. Marco è un vecchio crociano che cita personaggi misteriosi ai più come Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini; Emma pronuncia discorsi all’americana, saccheggiando le banche dati della new economy.
Apostoli della democrazia diretta (ci hanno fatto votare 50 referendum in 22 anni), controllano con ferrei criteri leninisti un partitino paragonato spesso a una setta. Pannella è un libertario, ma comanda i suoi col capriccio del satrapo mesopotamico. I radicali sono per il federalismo, però il Pr è rigidamente centralista e romanocentrico. Sono per il maggioritario, ma rifiutano di sottomettersi alla regola del “o di qua, o di là”.
Pannella non ha l’auto, non ha la patente, non ha mai fatto sport, non lo guarda, non gli piace il calcio. E’ quindi un extraterrestre per l’Italia, dove i padroni delle squadre di pallone si danno alla politica, e i politici adorano farsi vedere negli stadi. La Bonino invece guida, ama la vela e pratica il nuoto subacqueo.
Marco fa politica da 55 anni, Emma da 25. Ma sono entrati assieme rumorosamente in parlamento nel ’76: con un completo di lino bianco da grande Gatsby lui, in zoccoli e jeans lei. Abitano a Roma: lui in una soffitta al quinto piano dietro la fontana di Trevi, lei a Trastevere, in una casa arredata con pizzi che ha ipotecato per pagare i debiti del partito.
Nessun radicale ha mai rubato. Ma sia Marco sia Emma sono finiti in carcere: lui nel 1968 in Bulgaria dove protestava contro l’invasione di Praga, e nel 1975 a Regina Coeli per uno spinello; lei nel 1975 per aborto e nel 1990 a New York per avere distribuito siringhe sterili contro l’Aids.
Assieme hanno trascinato in parlamento Leonardo Sciascia, Toni Negri, Enzo Tortora, Cicciolina, Domenico Modugno. Nel 1978 si imbavagliarono in tv per denunciare la censura: oggi quel gesto è studiato nelle università statunitensi. In Italia, invece,se si lamentano ancora contro il “regime”, fanno sbadigliare. Nel 1992 Marco è stato il primo politico al mondo ad essere stato eletto in una lista col proprio nome. Poi lo ha fatto anche la Bonino. Si battono contro il finanziamento pubblico ai partiti, ma lo incassano per darlo a Radio Radicale, oppure per distribuirlo ai passanti in banconote col timbro “Soldi rubati”.
Marco a 50 anni si è travestito da clown, a 56 da babbo Natale. A trent’anni faceva le marce antimilitariste, a sessanta non si è vergognato di addobbarsi con la divisa dell’esercito croato. Emma a vent’anni era abortista, a 50 orgogliosa di farsi fotografare con il Papa. Ma il XX settembre 2000 il Pr è stato l’unico partito a commemorare Porta Pia con una manifestazione anticlericale. Hanno fatto cadere un presidente della Repubblica (Giovanni Leone) e ne hanno fatto eleggere un altro(Scalfaro); poi si son scusati col primo e hanno litigato col secondo.
Entrambi non sono sposati e non hanno figli. Marco è bisessuale ma sta con la stessa donna da quasi trent’anni. Affascina i giovani: il Pr ha avuto tanti segretari ventenni. Si è battuto contro il reato di plagio, ma i suoi adepti vengono definiti “pennellati” e peggio. Emma ha amato quattro uomini (tutti radicali): ”Non è fatta per sposarsi”, sospira sua madre. Marco passa i Ferragosti a visitare prigioni e i Capodanni a parlare a Radio radicale. Emma invece si gode ferie e week end in barca.
Alcuni li considerano geni, altri impostori. Per molti sono buffoni, per altri profeti. Ma tutti concordano su un giudizio: si tratta di artisti della politica,e di maestri dello spettacolo. Dall’alto del loro due per cento, infatti, hanno condizionato la storia d’Italia dal 1970 a oggi. Che quindi è interessante ripercorrere attraverso le vicende dei radicali. E poi, chi ha detto che la politica è noiosa? Con Emma e Marco il divertimento e la suspence sono sempre assicurati."
"Quando ha saputo che stavo scrivendo questo libro, e quindi prima ancora di leggerlo, Marco Pannella mi ha definito pubblicamente (con un comunicato sul sito internetradicali.it) “velenoso, pericoloso, mortificante, incapace, mediocre e arrogante”. Non me ne preoccupo:insultare è il suo modo di voler bene,e personalmente Marco mi resta simpaticissimo.Uno dei miei passatempi preferiti è lasciarmi ipnotizzare dai suoi discorsi su Radio Radicale, lunghi quanto quelli di Fidel Castro, anche se confesso che a volte mi assopisco.
Il problema è che i radicali sono reduci da uno dei fiaschi più clamorosi della storia politica mondiale. Alle elezioni del 2000 hanno perso i tre quarti dei voti ottenuti appena 10 mesi prima, quando erano diventati il quarto partito d’Italia, e secondo in molte zone del Nord con punte del 12-13%.
Ma a Pannella e Bonino i grandi numeri non servono. Lunga, infatti, è la lista delle loro vittorie: divorzio, obiezione di coscienza, voto ai diciottenni, aborto, smilitarizzazione della polizia, diritti degli omosessuali, chiusura delle centrali atomiche, elezione diretta dei sindaci, tribunale Onu per la ex Jugoslavia, corte penale internazionale..E poi le altre battaglie: contro la fame nel mondo, la pena di morte, l’ergastolo, il finanziamento pubblico ai partiti,la caccia; e per la droga legale, il maggioritario, la giustizia “giusta”, gli Stati Uniti d’Europa, la rivoluzione liberale.
Si definiscono liberali,liberisti e libertari:”lib-lib-lib”,in breve. Più una goccia di libertinismo intellettuale e sessuale. Impasto unico al mondo: di solito i liberali sono conservatori parrucconi, mentre i libertari si atteggiano a rivoluzionari fricchettoni. Loro invece sono liberali da marciapiede, libertari con la cravatta, e il loro liberismo non piace neanche agli industriali. Nessuno ha mai capito se i radicali italiani stanno a destra o a sinistra. Risultato:sono odiati sia a destra che a sinistra.
L’unica volta che a una di loro è stata data la possibilità di governare, il risultato è stato positivo: la commissaria europea Emma Bonino è stata, dal ’95 al ’99, fra i politici più efficaci del continente. Pesca, consumatori, aiuti umanitari, Afghanistan, Ruanda, Kosovo: dove Emma ha messo le mani, il plauso è stato notevole.
Fisicamente sono l’opposto: lui si porta appresso 120 chili dislocati su 190 centimetri, lei ne pesa 50 ed è alta un metro e sessanta. Li unisce l’amore per la nicotina, e la parlantina. Ma anche nella dialettica sono agli antipodi: barocco e fluviale lui, concreta e concisa lei. Marco è un vecchio crociano che cita personaggi misteriosi ai più come Ernesto Rossi e Gaetano Salvemini; Emma pronuncia discorsi all’americana, saccheggiando le banche dati della new economy.
Apostoli della democrazia diretta (ci hanno fatto votare 50 referendum in 22 anni), controllano con ferrei criteri leninisti un partitino paragonato spesso a una setta. Pannella è un libertario, ma comanda i suoi col capriccio del satrapo mesopotamico. I radicali sono per il federalismo, però il Pr è rigidamente centralista e romanocentrico. Sono per il maggioritario, ma rifiutano di sottomettersi alla regola del “o di qua, o di là”.
Pannella non ha l’auto, non ha la patente, non ha mai fatto sport, non lo guarda, non gli piace il calcio. E’ quindi un extraterrestre per l’Italia, dove i padroni delle squadre di pallone si danno alla politica, e i politici adorano farsi vedere negli stadi. La Bonino invece guida, ama la vela e pratica il nuoto subacqueo.
Marco fa politica da 55 anni, Emma da 25. Ma sono entrati assieme rumorosamente in parlamento nel ’76: con un completo di lino bianco da grande Gatsby lui, in zoccoli e jeans lei. Abitano a Roma: lui in una soffitta al quinto piano dietro la fontana di Trevi, lei a Trastevere, in una casa arredata con pizzi che ha ipotecato per pagare i debiti del partito.
Nessun radicale ha mai rubato. Ma sia Marco sia Emma sono finiti in carcere: lui nel 1968 in Bulgaria dove protestava contro l’invasione di Praga, e nel 1975 a Regina Coeli per uno spinello; lei nel 1975 per aborto e nel 1990 a New York per avere distribuito siringhe sterili contro l’Aids.
Assieme hanno trascinato in parlamento Leonardo Sciascia, Toni Negri, Enzo Tortora, Cicciolina, Domenico Modugno. Nel 1978 si imbavagliarono in tv per denunciare la censura: oggi quel gesto è studiato nelle università statunitensi. In Italia, invece,se si lamentano ancora contro il “regime”, fanno sbadigliare. Nel 1992 Marco è stato il primo politico al mondo ad essere stato eletto in una lista col proprio nome. Poi lo ha fatto anche la Bonino. Si battono contro il finanziamento pubblico ai partiti, ma lo incassano per darlo a Radio Radicale, oppure per distribuirlo ai passanti in banconote col timbro “Soldi rubati”.
Marco a 50 anni si è travestito da clown, a 56 da babbo Natale. A trent’anni faceva le marce antimilitariste, a sessanta non si è vergognato di addobbarsi con la divisa dell’esercito croato. Emma a vent’anni era abortista, a 50 orgogliosa di farsi fotografare con il Papa. Ma il XX settembre 2000 il Pr è stato l’unico partito a commemorare Porta Pia con una manifestazione anticlericale. Hanno fatto cadere un presidente della Repubblica (Giovanni Leone) e ne hanno fatto eleggere un altro(Scalfaro); poi si son scusati col primo e hanno litigato col secondo.
Entrambi non sono sposati e non hanno figli. Marco è bisessuale ma sta con la stessa donna da quasi trent’anni. Affascina i giovani: il Pr ha avuto tanti segretari ventenni. Si è battuto contro il reato di plagio, ma i suoi adepti vengono definiti “pennellati” e peggio. Emma ha amato quattro uomini (tutti radicali): ”Non è fatta per sposarsi”, sospira sua madre. Marco passa i Ferragosti a visitare prigioni e i Capodanni a parlare a Radio radicale. Emma invece si gode ferie e week end in barca.
Alcuni li considerano geni, altri impostori. Per molti sono buffoni, per altri profeti. Ma tutti concordano su un giudizio: si tratta di artisti della politica,e di maestri dello spettacolo. Dall’alto del loro due per cento, infatti, hanno condizionato la storia d’Italia dal 1970 a oggi. Che quindi è interessante ripercorrere attraverso le vicende dei radicali. E poi, chi ha detto che la politica è noiosa? Con Emma e Marco il divertimento e la suspence sono sempre assicurati."
Ultima modifica di Burano il sab mag 21, 2016 12:15 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Pensa che ci sono persone che ancora non se ne sono accorte.Burano ha scritto: A quel punto pure il buon Marco si rese conto che il Berlusca era solo uno spregiudicato opportunista unicamente volto a tutelare i suoi interessi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Marco Pannella e i Radicali
il problema è che per me non è riuscito a vincere nessuna battaglia direttamente qui in Italia, visto che come sosteneva lui questo paese è molto arretrato e bigotto per accogliere simil cambiamenti.
Su aborto e divorzio l'hanno vinta le femministe diciamoci la verità.
Sulla droga non ha mai vinto.
Sui matrimoni omosessuali appena approvati, neppure.
Su eutanasia legale nemmeno a parlarne
Sulle carceri, be non so che influenza abbia avuto ma molto poco rispetto al Papa e al governo dell'epoca.
Diciamo che ha fallito spesso anche se ci ha provato con tutte le sue forze.
Domani torna nel suo paese a Teramo.
Lunedi verrà sepolto nel cimitero Cartecchio
Su aborto e divorzio l'hanno vinta le femministe diciamoci la verità.
Sulla droga non ha mai vinto.
Sui matrimoni omosessuali appena approvati, neppure.
Su eutanasia legale nemmeno a parlarne
Sulle carceri, be non so che influenza abbia avuto ma molto poco rispetto al Papa e al governo dell'epoca.
Diciamo che ha fallito spesso anche se ci ha provato con tutte le sue forze.
Domani torna nel suo paese a Teramo.
Lunedi verrà sepolto nel cimitero Cartecchio
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Non capisco cosa tu intenda con vittoria delle femministe su aborto e divorzio, a me sembra che la condizione femminile in Italia , spesso per colpa/omissione delle donne stesse , sia ancora arretrata rispetto ad altre nazioni, ma sbaglierò. Mi domando se siano le femministe a volere /avere voluto che la gravidanza sia divenuta una specie di roulette per mantenere il posto di lavoro, ad esempio . Se sul divorzio intendi che l'han vinta loro nel senso che la grande massa delle separazioni viene addebitata al marito parlerei di un problema di interpretazione giuridico, che è uno dei tanti motivi per cui non solo l'istituzione matrimoniale è in crisi ma lo sono i divorzi stessi, con gran scorno degli avvocati separatisti .Burian siberiano ha scritto:il problema è che per me non è riuscito a vincere nessuna battaglia direttamente qui in Italia, visto che come sosteneva lui questo paese è molto arretrato e bigotto per accogliere simil cambiamenti.
Su aborto e divorzio l'hanno vinta le femministe diciamoci la verità.
Sulla droga non ha mai vinto.
Sui matrimoni omosessuali appena approvati, neppure.
Su eutanasia legale nemmeno a parlarne
Sulle carceri, be non so che influenza abbia avuto ma molto poco rispetto al Papa e al governo dell'epoca.
Diciamo che ha fallito spesso anche se ci ha provato con tutte le sue forze.
Il discorso della vittoria diretta.
Anche a me quel finale "Abbiamo Vinto" purtroppo non è apparso pienamente veritiero/credibile, può esser stata, tristemente, l'autoillusione di un morente sognatore (in cui l'accezione sognatore ha una valenza positiva) di dirsi che comunque qualcosa è stato fatto (il che è vero, e sarebbe anche un atteggiamento umanamente comprensibile ) oppure, per dirla con l'episodio finale di Spartacus ,intendendo che comunque quando si battaglia per qualcosa e si ottiene qualcosa, si vince comunque, a prescindere dall'esito finale.
@Pindaro, condivido quasi tutto delle tue opinioni su Pannella, tranne sul fatto che fosse furbo. Proprio il fatto che si "turasse il naso" pur di fare andare avanti le proprie idee prova il fatto che fosse molto più manipolabile che manipolatore. Il Vero Furbo sacrifica senza tanto pensarci le proprie convinzioni per il proprio personale tornaconto, non certo per le proprie idee.
Inquietato, alfine, da quel rispetto che Cristiano scrive di provare per i fondamentalisti che portano avanti le proprie battaglie.
A me il fondamentalismo non piace proprio per principio in nessun campo, sia nel bene che nel male, non so se Marco Pannella fosse proprio un fondamentalista, semmai per lui si potrebbe coniare la terminologia di Fondamentalista Dialogico ,laddove per me il reale fondamentalista tutto è tranne che dialogico
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Dialogico sarebbe chi, che so, e' pronto, dialogando, a cambiare idea su divorzio e aborto, non tanto chi argomenta le proprie opinioni sapendo che non le cambiera' mai.
Il mondo e' inquietante. Chi ha idee forti e lotta e' spesso pericoloso, gli ignavi e i deboli sono piu' inoffensivi.
Il mondo e' inquietante. Chi ha idee forti e lotta e' spesso pericoloso, gli ignavi e i deboli sono piu' inoffensivi.
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- Massimo Carbone
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Sono l'unico che ha avuto con lui un rapporto alla pari, e cioè quando, insieme nel 1996, presentammo la lista «Pannella-Sgarbi», naufragata poi per la sua inefficacia politica .
Oggi, per celebrarlo, dopo il suo referendum su divorzio, potremmo raccogliere le firme per un referendum che liberi l'umanità dal matrimonio, almeno tra eterosessuali.
E' inutile che adesso certi esponenti istituzionali lo rimpiangano, non avendo fatto nulla perchè fosse riconosciuto a Pannella il rango di senatore a vita, preferendogli pizzicagnoli davvero inutili.
Oggi, per celebrarlo, dopo il suo referendum su divorzio, potremmo raccogliere le firme per un referendum che liberi l'umanità dal matrimonio, almeno tra eterosessuali.
E' inutile che adesso certi esponenti istituzionali lo rimpiangano, non avendo fatto nulla perchè fosse riconosciuto a Pannella il rango di senatore a vita, preferendogli pizzicagnoli davvero inutili.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
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Re: Marco Pannella e i Radicali
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Re: Marco Pannella e i Radicali
ANSA- La posizione è molto chiara: l'intenzione del Governo, mia e del Mise è di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale". Lo ha detto il sottosegretario all'Editoria Vito Crimi interpellato al suo arrivo a un convegno sull'informazione locale in Lombardia. "Nessuno ce l'ha con Radio Radicale o vuole la sua chiusura" ma "sta nella libertà del Governo farlo" ha detto Crimi, affermando che l'emittente "ha svolto da 25 anni un servizio senza alcun tipo di gara e valutazione dell'effettivo valore di quel servizio
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Un semianalfabeta come Crimi non dovrebbe aver diritto di aprire bocca su nulla, nemmeno su che detersivo comprare con la moglie al supermercato il sabato.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Pezzo di coglione..Trasmettere da decenni tutto ciò che accade in parlamento, incluse le più insignificanti interpellanze parlamentari, mi pare un discreto servizio.
Solo poter consultare lo sterminato archivio audio video disponibile sul sito, consente di conoscere e ricercare cose strabilianti e incredibili
Ovviamente in era di comunicazione a colpi di hashtag, gliene frega a tre gatti (fino a qualche anno fa a pochi di più). Ma in un certo senso in quest'epoca di barbarie, ignoranza istituzionale e cultura politica azzerata, si può fare a meno proprio del parlamento, in definitiva.
Solo poter consultare lo sterminato archivio audio video disponibile sul sito, consente di conoscere e ricercare cose strabilianti e incredibili
Ovviamente in era di comunicazione a colpi di hashtag, gliene frega a tre gatti (fino a qualche anno fa a pochi di più). Ma in un certo senso in quest'epoca di barbarie, ignoranza istituzionale e cultura politica azzerata, si può fare a meno proprio del parlamento, in definitiva.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Per quello vogliono chiuderlo.Burano ha scritto:Pezzo di coglione..Trasmettere da decenni tutto ciò che accade in parlamento, incluse le più insignificanti interpellanze parlamentari, mi pare un discreto servizio.
Solo poter consultare lo sterminato archivio audio video disponibile sul sito, consente di conoscere e ricercare cose strabilianti e incredibili
Ovviamente in era di comunicazione a colpi di hashtag, gliene frega a tre gatti (fino a qualche anno fa a pochi di più). Ma in un certo senso in quest'epoca di barbarie, ignoranza istituzionale e cultura politica azzerata, si può fare a meno proprio del parlamento, in definitiva.
È un governo oscurantista e retrogrado, mi pare che ormai ci siano pochi dubbi.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Marco Pannella e i Radicali
Roberta Lombardi, M5S, a Radio Radicale:
R.L.: “Basta con i vecchi, ci vorrebbe un giovane a Presidente della Repubblica”.
Giornalista: “Beh ma deve avere almeno 50 anni”.
R.L.: “E dove sta scritto?”.
G.: “Nella Costituzione”
R.L.:“Ora non ci attacchiamo a questi formalismi”.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Marco Pannella e i Radicali
uglygeek ha scritto:Roberta Lombardi, M5S, a Radio Radicale:
R.L.: “Basta con i vecchi, ci vorrebbe un giovane a Presidente della Repubblica”.
Giornalista: “Beh ma deve avere almeno 50 anni”.
R.L.: “E dove sta scritto?”.
G.: “Nella Costituzione”
R.L.:“Ora non ci attacchiamo a questi formalismi”.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
comunque è di 6 anni fa e, per quanto ignorante, non disse proprio cosìuglygeek ha scritto:Roberta Lombardi, M5S, a Radio Radicale:
R.L.: “Basta con i vecchi, ci vorrebbe un giovane a Presidente della Repubblica”.
Giornalista: “Beh ma deve avere almeno 50 anni”.
R.L.: “E dove sta scritto?”.
G.: “Nella Costituzione”
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Re: Marco Pannella e i Radicali
non per difendere i pluribocciati e ripetenti 5stelle, ma pare non sia andata proprio così, anche se la prima risposta mostra comunque che non sapeva dell'età minima
Giornalista: “però deve avere anche esperienza, oltre al fatto che bisogna avere una certa età anagrafica”
Roberta Lombardi: ”Oddio, una certa età anagrafica non mi pare che ci sia scritto in Costituzione”
Giornalista: “..è di 50 anni”
Roberta Lombardi: ”Sì, non è che c’è scritto dagli 80 in su..”
Giornalista: ”No.”
Roberta Lombardi: “O dai 70 in su, che poi è l’età media dei candidati”
peraltro è una cosa del 2013
Giornalista: “però deve avere anche esperienza, oltre al fatto che bisogna avere una certa età anagrafica”
Roberta Lombardi: ”Oddio, una certa età anagrafica non mi pare che ci sia scritto in Costituzione”
Giornalista: “..è di 50 anni”
Roberta Lombardi: ”Sì, non è che c’è scritto dagli 80 in su..”
Giornalista: ”No.”
Roberta Lombardi: “O dai 70 in su, che poi è l’età media dei candidati”
peraltro è una cosa del 2013
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Re: Marco Pannella e i Radicali
azz, anticipato da tubo
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Re: Marco Pannella e i Radicali
ci tenevi anche tu a far sapere ad ugly che internet è una brutta bestia?
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Re: Marco Pannella e i Radicali
no, mi piace la verità, anche quando va contro quello che vorrei accadesse
Re: Marco Pannella e i Radicali
Non riuscendo a finanziarsi tramite gli spot, hanno finora fatto leva soprattutto su convenzione ministeriale (che li impegna – appunto a seguito di una gara, il che toglie senso alla posizione di Crimi - a trasmettere le sedute parlamentari) e, in misura minore, sui morenti contributi per l’editoria.klaus ha scritto:ANSA- La posizione è molto chiara: l'intenzione del Governo, mia e del Mise è di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale". Lo ha detto il sottosegretario all'Editoria Vito Crimi interpellato al suo arrivo a un convegno sull'informazione locale in Lombardia. "Nessuno ce l'ha con Radio Radicale o vuole la sua chiusura" ma "sta nella libertà del Governo farlo" ha detto Crimi, affermando che l'emittente "ha svolto da 25 anni un servizio senza alcun tipo di gara e valutazione dell'effettivo valore di quel servizio
Non si può nemmeno citare a sostegno i tagli alla spesa: per il 2019 – in barba ai programmi pentastellati - sono state anzi stanziate più risorse per radio e tv che per il 2018, considerando anche la dotazione destinata al “fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione”.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)
el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
(Albornoz)
el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
Re: Marco Pannella e i Radicali
Meno milioni ai Fabi Fazi (faziosi iperpagati), più soldi alle Radio Radicali (noiose ma non fastidiosamente faziose)
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Guarda che anche Radio Radicale è piena di comu.loveboat ha scritto:Meno milioni ai Fabi Fazi (faziosi iperpagati), più soldi alle Radio Radicali (noiose ma non fastidiosamente faziose)
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- paoolino
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Addio anche a Massimo Bordin
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Stampa e Regime era bellissimo.
Un'ora di quella rassegna stampa e era come aver letto tutti i quotidiani ogni dì.
Lo voglio rivedere, Fabio
Re: Marco Pannella e i Radicali
La voce la competenza e l'ironia di Bordin....mi mancheranno tantissimo
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Davvero, bravissimo.Burano ha scritto:
Stampa e Regime era bellissimo.
Un'ora di quella rassegna stampa e era come aver letto tutti i quotidiani ogni dì.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Marco Pannella e i Radicali
Radio Radicale è salva per un altro anno. Di Maio è fiero di essersi battuto per la sua chiusura e Salvini felice di aver fatto perdere al m5s un altra delle sue battaglie. Pannella forse ride.
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Re: Marco Pannella e i Radicali
Ottusità coi paraocchi questa sul finanziamento pubblico visto come demoniaco sempre e comunque per tutto.
D'altra parte è gente che la cultura la snobba per usare un eufemismo. Il concetto di servizio di pubblica utilità nel gretto schemino buono per gli hashtag, non trova spazio.
D'altra parte è gente che la cultura la snobba per usare un eufemismo. Il concetto di servizio di pubblica utilità nel gretto schemino buono per gli hashtag, non trova spazio.
Lo voglio rivedere, Fabio