Il politicamente corretto

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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chiaky
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da chiaky »

uglygeek ha scritto:
chiaky ha scritto:Da internet:

Per l’ennesima volta, la trasmissione televisiva italiana 'Tale e quale show' ha usato con grande disinvoltura il blackface; a questo giro, una cantante bianca si è truccata per assumere le sembianze di Beyoncé. Nonostante sia universalmente riconosciuto come offensivo—visto che ha sempre incarnato una pratica razzista, rappresentando uno dei simboli storici dell’oppressione dei neri—in Italia continua a essere ritenuto come un qualcosa di innocuo o scherzoso, perché comunque “non siamo negli Stati Uniti” e quindi non ha lo stesso significato.
Non ci posso credere #1# A volte sono preveggente, l'esempio di TEQS l'avevo fatto pochi giorni fa. http://mymag.it/forum/viewtopic.php?f=1 ... o#p2751730
O piu' semplicemente, vivendo negli Stati Uniti e guardando solo la tv italiana, e' facile cogliere il lato assurdo che negli Stati Uniti tutti i partecipanti che si sono dipinti il volto per fare imitazioni non lavorerebbero mai piu'. Nemmeno Carlo Conti, fosse pure solo per l'abbronzatura esagerata.

Leggevo di recente che gli eccessi della politically correctness si sono velocemente diffusi dagli Stati Uniti a tutti gli altri paesi anglofoni, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Canada. Ma nell'Europa continentale non attecchiscono facilmente. Speriamo sia sempre cosi'.
Per ora no, infatti, per fortuna, i commenti sotto a sta "cosa" erano tutti tra l'incredulo e il canzonatorio, ma attecchiranno, attecchiranno. Tutte le stronzate che vengono dagli States attecchiscono, e il PC ha una grande presa in questi tempi.
"Amo Speranza" - alessandro
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Burano
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Burano »

Bobo Rondelli e il Politically correct (pezzo del 1991) :)

Lo voglio rivedere, Fabio
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ferryboat
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ferryboat »

Magari non c'entra il politically correct, ma sono incappato in questo:

Tutto verde su tennistalker
Gios
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »


In Francia torna l'ordine morale. Ma non è più monarchico. E' di sinistra


Scrittore, professore universitario e critico letterario, il goscista Pierre Jourde solleva in queste righe alcune questioni importanti

"Diciamo fin dall’inizio da che parte stiamo, scelta che ci eviterà i processi per stregoneria, e potrà forse permetterci di restare concentrati sui temi di cui ci occuperemo: sono un sostenitore del matrimonio per le coppie omosessuali, trovo molto positivo che queste coppie possano avere dei figli, ogni forma di razzismo mi risulta odiosa, e ritengo che le donne abbiano mille ragioni per lottare contro le ingiustizie, le diseguaglianze e le violenze di cui sono vittime”, scrive Pierre Jourde. “Ma considerare che una cosa è positiva non significa che questa cosa non possa sollevare alcuni problemi (le madri surrogate, per esempio, sollevano diversi problemi, o almeno credo…) e mi sembra legittimo discuterne, anche e soprattutto con persone che non condividono la mia opinione in merito. Tutto ciò è scontato? Credevo di sì. E invece non è così. La nostra epoca ha una passione per la censura, e ormai non è più la vecchia censura reazionaria di destra, ma è praticata quasi esclusivamente da persone che si rivendicano di sinistra e progressiste, ed esercitano un vero e proprio terrorismo intellettuale. E’ un ribaltamento storico, che verrà studiato quando verrà scritta la storia delle mentalità e delle idee nel Ventunesimo secolo. In nome del progresso, della sinistra e del Bene, si perseguitano scrittori, artisti, giornalisti, intellettuali, e si impedisce loro di parlare o di lavorare. Il diario di Renaud Camus è stato censurato. Richard Millet si è fatto cacciare da Gallimard in seguito a una petizione di intellettuali ‘di sinistra’. Sono stato censurato a più riprese perché, criticando la letteratura contemporanea e le pratiche del giornale di Edwy Plenel (Mediapart, ndr), non potevo che essere fascista (…).

Nel ’68, era vietato vietare. Oggi, c’è la passione per il divieto. Da parte di giovani e studenti: è agghiacciante. Il Cran e l’Unef impediscono manu militari una rappresentazione delle ‘Supplici’ di Eschilo col pretesto di un ‘black face’ immaginario. Viene attaccato il pittore Hervé Di Rosa per motivi simili, e il carnevale di Dunkerque per razzismo. Édouard Louis e Lagasnerie invitano a boicottare gli incontri di Blois perché Marcel Gauchet, che li presenta, sarebbe, riassume Didier Eribon, ‘ultra-reazionario’ (!).

Finkielkraut viene aggredito, minacciato, insultato a più riprese per strada perché è ‘reazionario’. Una retrospettiva su Jean-Claude Brisseau è annullata dalla cinemateca perché è condannato per aggressione sessuale. Polanski è perseguitato a causa di una relazione con una minorenne che risale a quarant’anni fa. Kevin Spacey vede annullata l’uscita del film che ha girato e viene cancellato dalle immagini di un film di Ridley Scott, come ai bei tempi del padre Stalin, per accuse di molestie che non hanno prodotto alcuna condanna. Dei giovani si indignano per la partecipazione di Catherine Millet a un festival perché ha pronunciato delle frasi discutibili sullo stupro. La lista esaustiva sarebbe lunga. Questa passione per il divieto, in nome di idee presentate come progressiste, ha appena generato due grandi vittorie. Sylviane Agacinski, moglie di Lionel Jospin, che ha militato in favore del Pacs, del matrimonio omosessuale e della parità tra uomini e donne, è colpevole di avere alcune riserve sulla Procreazione medicalmente assistita, e soprattutto sulle madri surrogate. A quanto pare, queste questioni, per alcuni gruppuscoli militanti, non hanno bisogno di alcuna discussione né riserva, malgrado la loro complessità. La Signora Agacinski, naturalmente, è subito qualificata come ‘reazionaria’ e ‘famigerata omofoba’, complice di violenze esercitate contro gli omosessuali. E siccome l’omofobia non è un’opinione, dicono questi simpatici gendarmi, non c’è più posto per la signora Agacinski nel dibattito democratico. Questi gruppuscoli studenteschi e transgender promettono di ostacolare in ogni modo la conferenza della signora Agacinski come dei volgari picchiatori fascisti. E siccome il coraggio non sempre è la virtù più diffusa tra i dirigenti universitari, la conferenza prevista all’Università Bordeaux-III viene annullata.

Caso simile, causa differente. Mohammed Sifaoui doveva animare all’Università Paris-I un seminario sulla prevenzione della radicalizzazione islamista, organizzato in collaborazione con la Grande moschea di Parigi, e al quale dovevano assistere numerosi imam. Cos’è accaduto secondo voi? Proteste dei sindacati e dei professori, tra cui Pierre Serna, già firmatario della petizione contro Marcel Gauchet. Le parole obbligatorie: ‘islamofobia’, ‘stigmatizzazione’, e voilà, il presidente di Paris-I, sentitosi responsabile, ha sospeso il seminario, e la censura ha vinto ancora (…).
Ormai, siamo in una società di ordine morale. In nome del Bene, un Bene intangibile e indiscutibile, si condanna, si censura, si proibisce, si rovinano reputazioni ed esistenze. Ogni discussione e ogni opinione divergente deve essere soffocata. E’ normale perché è una fobia, è il Male. Per quanto mi riguarda, sono terrorizzato dall’ordine morale, e comincio ad avere paura”.



(Traduzione di Mauro Zanon).
Questo articolo è stato pubblicato il 5 novembre su L'Obs
Nickognito
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

eh, purtroppo e' cosi', esattamente.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
fabio86

Re: Il politicamente corretto

Messaggio da fabio86 »

Nickognito ha scritto:eh, purtroppo e' cosi', esattamente.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

Si sta valutando se modificare il nome del campo di Melbourne dedicato a Margaret Court per gli Australian Open.

Infatti, la Court ha detto di essere contraria al matrimonio tra gay.

Il nuovo nome proposto e' 'Equality Arena'

Non sto scherzando eh :lol:
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ThePiper
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ThePiper »

Gios ha scritto: In Francia torna l'ordine morale. Ma non è più monarchico. E' di sinistra

Scrittore, professore universitario e critico letterario, il goscista Pierre Jourde solleva in queste righe alcune questioni importanti

"Diciamo fin dall’inizio da che parte stiamo, scelta che ci eviterà i processi per stregoneria, e potrà forse permetterci di restare concentrati sui temi di cui ci occuperemo: sono un sostenitore del matrimonio per le coppie omosessuali, trovo molto positivo che queste coppie possano avere dei figli, ogni forma di razzismo mi risulta odiosa, e ritengo che le donne abbiano mille ragioni per lottare contro le ingiustizie, le diseguaglianze e le violenze di cui sono vittime”, scrive Pierre Jourde. “Ma considerare che una cosa è positiva non significa che questa cosa non possa sollevare alcuni problemi (le madri surrogate, per esempio, sollevano diversi problemi, o almeno credo…) e mi sembra legittimo discuterne, anche e soprattutto con persone che non condividono la mia opinione in merito. Tutto ciò è scontato? Credevo di sì. E invece non è così. La nostra epoca ha una passione per la censura, e ormai non è più la vecchia censura reazionaria di destra, ma è praticata quasi esclusivamente da persone che si rivendicano di sinistra e progressiste, ed esercitano un vero e proprio terrorismo intellettuale. E’ un ribaltamento storico, che verrà studiato quando verrà scritta la storia delle mentalità e delle idee nel Ventunesimo secolo. In nome del progresso, della sinistra e del Bene, si perseguitano scrittori, artisti, giornalisti, intellettuali, e si impedisce loro di parlare o di lavorare. Il diario di Renaud Camus è stato censurato. Richard Millet si è fatto cacciare da Gallimard in seguito a una petizione di intellettuali ‘di sinistra’. Sono stato censurato a più riprese perché, criticando la letteratura contemporanea e le pratiche del giornale di Edwy Plenel (Mediapart, ndr), non potevo che essere fascista (…).

Nel ’68, era vietato vietare. Oggi, c’è la passione per il divieto. Da parte di giovani e studenti: è agghiacciante. Il Cran e l’Unef impediscono manu militari una rappresentazione delle ‘Supplici’ di Eschilo col pretesto di un ‘black face’ immaginario. Viene attaccato il pittore Hervé Di Rosa per motivi simili, e il carnevale di Dunkerque per razzismo. Édouard Louis e Lagasnerie invitano a boicottare gli incontri di Blois perché Marcel Gauchet, che li presenta, sarebbe, riassume Didier Eribon, ‘ultra-reazionario’ (!).

Finkielkraut viene aggredito, minacciato, insultato a più riprese per strada perché è ‘reazionario’. Una retrospettiva su Jean-Claude Brisseau è annullata dalla cinemateca perché è condannato per aggressione sessuale. Polanski è perseguitato a causa di una relazione con una minorenne che risale a quarant’anni fa. Kevin Spacey vede annullata l’uscita del film che ha girato e viene cancellato dalle immagini di un film di Ridley Scott, come ai bei tempi del padre Stalin, per accuse di molestie che non hanno prodotto alcuna condanna. Dei giovani si indignano per la partecipazione di Catherine Millet a un festival perché ha pronunciato delle frasi discutibili sullo stupro. La lista esaustiva sarebbe lunga. Questa passione per il divieto, in nome di idee presentate come progressiste, ha appena generato due grandi vittorie. Sylviane Agacinski, moglie di Lionel Jospin, che ha militato in favore del Pacs, del matrimonio omosessuale e della parità tra uomini e donne, è colpevole di avere alcune riserve sulla Procreazione medicalmente assistita, e soprattutto sulle madri surrogate. A quanto pare, queste questioni, per alcuni gruppuscoli militanti, non hanno bisogno di alcuna discussione né riserva, malgrado la loro complessità. La Signora Agacinski, naturalmente, è subito qualificata come ‘reazionaria’ e ‘famigerata omofoba’, complice di violenze esercitate contro gli omosessuali. E siccome l’omofobia non è un’opinione, dicono questi simpatici gendarmi, non c’è più posto per la signora Agacinski nel dibattito democratico. Questi gruppuscoli studenteschi e transgender promettono di ostacolare in ogni modo la conferenza della signora Agacinski come dei volgari picchiatori fascisti. E siccome il coraggio non sempre è la virtù più diffusa tra i dirigenti universitari, la conferenza prevista all’Università Bordeaux-III viene annullata.

Caso simile, causa differente. Mohammed Sifaoui doveva animare all’Università Paris-I un seminario sulla prevenzione della radicalizzazione islamista, organizzato in collaborazione con la Grande moschea di Parigi, e al quale dovevano assistere numerosi imam. Cos’è accaduto secondo voi? Proteste dei sindacati e dei professori, tra cui Pierre Serna, già firmatario della petizione contro Marcel Gauchet. Le parole obbligatorie: ‘islamofobia’, ‘stigmatizzazione’, e voilà, il presidente di Paris-I, sentitosi responsabile, ha sospeso il seminario, e la censura ha vinto ancora (…).
Ormai, siamo in una società di ordine morale. In nome del Bene, un Bene intangibile e indiscutibile, si condanna, si censura, si proibisce, si rovinano reputazioni ed esistenze. Ogni discussione e ogni opinione divergente deve essere soffocata. E’ normale perché è una fobia, è il Male. Per quanto mi riguarda, sono terrorizzato dall’ordine morale, e comincio ad avere paura”.



(Traduzione di Mauro Zanon).
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Be qui non c'è scritto niente di nuovo.
Ma perchè ci si comporta così? Qualcuno ha qualche opinione in merito?
Gios
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

ThePiper ha scritto:
Gios ha scritto: In Francia torna l'ordine morale. Ma non è più monarchico. E' di sinistra

Scrittore, professore universitario e critico letterario, il goscista Pierre Jourde solleva in queste righe alcune questioni importanti

"Diciamo fin dall’inizio da che parte stiamo, scelta che ci eviterà i processi per stregoneria, e potrà forse permetterci di restare concentrati sui temi di cui ci occuperemo: sono un sostenitore del matrimonio per le coppie omosessuali, trovo molto positivo che queste coppie possano avere dei figli, ogni forma di razzismo mi risulta odiosa, e ritengo che le donne abbiano mille ragioni per lottare contro le ingiustizie, le diseguaglianze e le violenze di cui sono vittime”, scrive Pierre Jourde. “Ma considerare che una cosa è positiva non significa che questa cosa non possa sollevare alcuni problemi (le madri surrogate, per esempio, sollevano diversi problemi, o almeno credo…) e mi sembra legittimo discuterne, anche e soprattutto con persone che non condividono la mia opinione in merito. Tutto ciò è scontato? Credevo di sì. E invece non è così. La nostra epoca ha una passione per la censura, e ormai non è più la vecchia censura reazionaria di destra, ma è praticata quasi esclusivamente da persone che si rivendicano di sinistra e progressiste, ed esercitano un vero e proprio terrorismo intellettuale. E’ un ribaltamento storico, che verrà studiato quando verrà scritta la storia delle mentalità e delle idee nel Ventunesimo secolo. In nome del progresso, della sinistra e del Bene, si perseguitano scrittori, artisti, giornalisti, intellettuali, e si impedisce loro di parlare o di lavorare. Il diario di Renaud Camus è stato censurato. Richard Millet si è fatto cacciare da Gallimard in seguito a una petizione di intellettuali ‘di sinistra’. Sono stato censurato a più riprese perché, criticando la letteratura contemporanea e le pratiche del giornale di Edwy Plenel (Mediapart, ndr), non potevo che essere fascista (…).

Nel ’68, era vietato vietare. Oggi, c’è la passione per il divieto. Da parte di giovani e studenti: è agghiacciante. Il Cran e l’Unef impediscono manu militari una rappresentazione delle ‘Supplici’ di Eschilo col pretesto di un ‘black face’ immaginario. Viene attaccato il pittore Hervé Di Rosa per motivi simili, e il carnevale di Dunkerque per razzismo. Édouard Louis e Lagasnerie invitano a boicottare gli incontri di Blois perché Marcel Gauchet, che li presenta, sarebbe, riassume Didier Eribon, ‘ultra-reazionario’ (!).

Finkielkraut viene aggredito, minacciato, insultato a più riprese per strada perché è ‘reazionario’. Una retrospettiva su Jean-Claude Brisseau è annullata dalla cinemateca perché è condannato per aggressione sessuale. Polanski è perseguitato a causa di una relazione con una minorenne che risale a quarant’anni fa. Kevin Spacey vede annullata l’uscita del film che ha girato e viene cancellato dalle immagini di un film di Ridley Scott, come ai bei tempi del padre Stalin, per accuse di molestie che non hanno prodotto alcuna condanna. Dei giovani si indignano per la partecipazione di Catherine Millet a un festival perché ha pronunciato delle frasi discutibili sullo stupro. La lista esaustiva sarebbe lunga. Questa passione per il divieto, in nome di idee presentate come progressiste, ha appena generato due grandi vittorie. Sylviane Agacinski, moglie di Lionel Jospin, che ha militato in favore del Pacs, del matrimonio omosessuale e della parità tra uomini e donne, è colpevole di avere alcune riserve sulla Procreazione medicalmente assistita, e soprattutto sulle madri surrogate. A quanto pare, queste questioni, per alcuni gruppuscoli militanti, non hanno bisogno di alcuna discussione né riserva, malgrado la loro complessità. La Signora Agacinski, naturalmente, è subito qualificata come ‘reazionaria’ e ‘famigerata omofoba’, complice di violenze esercitate contro gli omosessuali. E siccome l’omofobia non è un’opinione, dicono questi simpatici gendarmi, non c’è più posto per la signora Agacinski nel dibattito democratico. Questi gruppuscoli studenteschi e transgender promettono di ostacolare in ogni modo la conferenza della signora Agacinski come dei volgari picchiatori fascisti. E siccome il coraggio non sempre è la virtù più diffusa tra i dirigenti universitari, la conferenza prevista all’Università Bordeaux-III viene annullata.

Caso simile, causa differente. Mohammed Sifaoui doveva animare all’Università Paris-I un seminario sulla prevenzione della radicalizzazione islamista, organizzato in collaborazione con la Grande moschea di Parigi, e al quale dovevano assistere numerosi imam. Cos’è accaduto secondo voi? Proteste dei sindacati e dei professori, tra cui Pierre Serna, già firmatario della petizione contro Marcel Gauchet. Le parole obbligatorie: ‘islamofobia’, ‘stigmatizzazione’, e voilà, il presidente di Paris-I, sentitosi responsabile, ha sospeso il seminario, e la censura ha vinto ancora (…).
Ormai, siamo in una società di ordine morale. In nome del Bene, un Bene intangibile e indiscutibile, si condanna, si censura, si proibisce, si rovinano reputazioni ed esistenze. Ogni discussione e ogni opinione divergente deve essere soffocata. E’ normale perché è una fobia, è il Male. Per quanto mi riguarda, sono terrorizzato dall’ordine morale, e comincio ad avere paura”.



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Be qui non c'è scritto niente di nuovo.
Ma perchè ci si comporta così? Qualcuno ha qualche opinione in merito?
Beh, la mia idea è che ogni maggioranza culturale (che NON è necessariamente una maggioranza numerica), di ogni epoca, sia genuinamente (e "genuinamente" è l'avverbio chiave) convinta della assoluta, indiscutibile validità delle proprie idee, che non diventano più tesi da discutere, ma assiomi (in senso matematico) fondanti del tessuto sociale.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ThePiper »

Gios ha scritto:Beh, la mia idea è che ogni maggioranza culturale (che NON è necessariamente una maggioranza numerica), di ogni epoca, sia genuinamente (e "genuinamente" è l'avverbio chiave) convinta della assoluta, indiscutibile validità delle proprie idee, che non diventano più tesi da discutere, ma assiomi (in senso matematico) fondanti del tessuto sociale.
Insomma siamo condannati #1#
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

Gios ha scritto:Beh, la mia idea è che ogni maggioranza culturale (che NON è necessariamente una maggioranza numerica), di ogni epoca, sia genuinamente (e "genuinamente" è l'avverbio chiave) convinta della assoluta, indiscutibile validità delle proprie idee, che non diventano più tesi da discutere, ma assiomi (in senso matematico) fondanti del tessuto sociale.
Penso sia esattamente cosi'. Ma, aggiungerei, le stesse persone sono anche convinte che quelli del passato avevano una mentalita' sbagliata proprio perche' erano cosi' chiusi di mente e che oggi 'e' diverso'.

Va anche detto che molti lottano per cio' in cui credono proprio per questo, molte conquiste senza queste persone chiuse di mente non ci sarebbero state.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ferryboat »

Oppure c’è la tesi ferribottiana per cui è tutto imposto dall’alto, da chi detiene i veri poteri (per ThePiper: basta scorrere le pagine precedenti)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ThePiper »

loveboat ha scritto:Oppure c’è la tesi ferribottiana per cui è tutto imposto dall’alto, da chi detiene i veri poteri (per ThePiper: basta scorrere le pagine precedenti)
Be tu Ferry sei chiaramente il censurato. Sostanzialmente sei quello che forse ha una opinione diversa e quindi per non risponderti nel merito sei fascista e antisemita.
Giusto?
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da ferryboat »

Questo atteggiamento esiste anche in questo forum, sì. E io molto spesso ne sono stato fatto oggetto e fatto passare per fascista, omofobo e razzista (antisemita ancora non me lo hanno detto, credo)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

Nickognito ha scritto:
Gios ha scritto:Beh, la mia idea è che ogni maggioranza culturale (che NON è necessariamente una maggioranza numerica), di ogni epoca, sia genuinamente (e "genuinamente" è l'avverbio chiave) convinta della assoluta, indiscutibile validità delle proprie idee, che non diventano più tesi da discutere, ma assiomi (in senso matematico) fondanti del tessuto sociale.
Penso sia esattamente cosi'. Ma, aggiungerei, le stesse persone sono anche convinte che quelli del passato avevano una mentalita' sbagliata proprio perche' erano cosi' chiusi di mente e che oggi 'e' diverso'.

Questo credo sia dovuto all'inevitabile semplificazione che ogni contemporaneità fa della contemporaneità precedente. Per qualche motivo riteniamo spesso che le generazioni che ci hanno preceduto vivessero in una società più ingenua, semplice, meno articolata e complessa, e che quindi le loro decisioni fossero supportate da un ragionamento più debole, o comunque meno "avanzato".

Puntualizzo: con questo non voglio dire che i punti di cui abbiamo parlato in questo topic saranno, in futuro, sorpassati o stravolti. Ovviamente mi auguro che mai si possa ritornare ad accettare tesi razziste: spero solo che la prossima generazione possa accettare una tesi (opinabile, magari non condivisibile, ovviamente: ma parlo di "accettare una tesi", non di riconoscerla come indiscutibile) come "i più grandi letterati del mondo occidentale fino al XX secolo sono stati maschi e di pelle bianca" senza rischiare di essere visti come paria.

Che poi io anche capisco che, quando c'è un argomento che ci pare radicalmente importante, siamo portati ad essere integerrimi, perché magari percepiamo che anche il minimo allontanamento dall'ortodossia possa portare (alla lunga) alla deriva, intendiamoci, e magari si esagera e si diventa petulanti. Solo che se la petulanza può portarti all'annientamento sociale, mi sembra un po' eccessivo, ecco.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

Gios ha scritto: Questo credo sia dovuto all'inevitabile semplificazione che ogni contemporaneità fa della contemporaneità precedente
si, lo hai ripetuto piu' volte e concordo al cento per cento col tuo pensiero.
Peraltro, credo aiuti molto essere stati cristiani da adulti.
Un ateo o agnostico, o che e' stato religioso solo da bambino, e' molto piu' tentato dal credere che prima fossero tutti piu' ingenui e che oggi sia diverso.

E' il motivo per cui parlo quasi sempre di morali, non di religioni.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

Nickognito ha scritto:
Gios ha scritto: Questo credo sia dovuto all'inevitabile semplificazione che ogni contemporaneità fa della contemporaneità precedente
si, lo hai ripetuto piu' volte e concordo al cento per cento col tuo pensiero.
È possibile (sto invecchiando, ripeto sempre le stesse cose). A me più capita di studiare e leggere più arrivo a capire quanto sia disperante il tentativo di comprendere quella che si potrebbe definire la verità di un qualcosa.
Non mi azzarderei mai a dare un giudizio serio, non so, sul Mose: perché capisco che per avere un quadro completo dovrei studiare mesi, forse anni.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

Gios ha scritto:
È possibile (sto invecchiando, ripeto sempre le stesse cose). A me più capita di studiare e leggere più arrivo a capire quanto sia disperante il tentativo di comprendere quella che si potrebbe definire la verità di un qualcosa.
Non mi azzarderei mai a dare un giudizio serio, non so, sul Mose: perché capisco che per avere un quadro completo dovrei studiare mesi, forse anni.
Io penso che questo accade principalmente per due motivi (intendo, che accade in genere diversamente da quanto hai scritto per tu stesso).
1) siamo abituati a non mettere in discussione i valori in cui crediamo.
2) siamo abituati ad agire solo quando siamo sicuri di aver ragione

Insomma, di solito chi non da' giudizi seri sta fermo.
E' abbastanza difficile trovare qualcuno che affermi: ci sta benissimo che abbia torto e siano tutte cavolate, ma intanto io a questo dedico la mia vita e la perderei anche, per questo valore.
Oppure: Guarda, avere un'opinione in merito sarebbe troppo complesso, io ci rinuncio, pero' faro' di tutto per far prevalere a fin di bene l'opinione che mi sembra quella appena di poco piu' probabilmente giusta.
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chiaky
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Re: Il politicamente corretto

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Gios ha scritto:
In Francia torna l'ordine morale. Ma non è più monarchico. E' di sinistra


Scrittore, professore universitario e critico letterario, il goscista Pierre Jourde solleva in queste righe alcune questioni importanti

"Diciamo fin dall’inizio da che parte stiamo, scelta che ci eviterà i processi per stregoneria, e potrà forse permetterci di restare concentrati sui temi di cui ci occuperemo: sono un sostenitore del matrimonio per le coppie omosessuali, trovo molto positivo che queste coppie possano avere dei figli, ogni forma di razzismo mi risulta odiosa, e ritengo che le donne abbiano mille ragioni per lottare contro le ingiustizie, le diseguaglianze e le violenze di cui sono vittime”, scrive Pierre Jourde. “Ma considerare che una cosa è positiva non significa che questa cosa non possa sollevare alcuni problemi (le madri surrogate, per esempio, sollevano diversi problemi, o almeno credo…) e mi sembra legittimo discuterne, anche e soprattutto con persone che non condividono la mia opinione in merito. Tutto ciò è scontato? Credevo di sì. E invece non è così. La nostra epoca ha una passione per la censura, e ormai non è più la vecchia censura reazionaria di destra, ma è praticata quasi esclusivamente da persone che si rivendicano di sinistra e progressiste, ed esercitano un vero e proprio terrorismo intellettuale. E’ un ribaltamento storico, che verrà studiato quando verrà scritta la storia delle mentalità e delle idee nel Ventunesimo secolo. In nome del progresso, della sinistra e del Bene, si perseguitano scrittori, artisti, giornalisti, intellettuali, e si impedisce loro di parlare o di lavorare. Il diario di Renaud Camus è stato censurato. Richard Millet si è fatto cacciare da Gallimard in seguito a una petizione di intellettuali ‘di sinistra’. Sono stato censurato a più riprese perché, criticando la letteratura contemporanea e le pratiche del giornale di Edwy Plenel (Mediapart, ndr), non potevo che essere fascista (…).

Nel ’68, era vietato vietare. Oggi, c’è la passione per il divieto. Da parte di giovani e studenti: è agghiacciante. Il Cran e l’Unef impediscono manu militari una rappresentazione delle ‘Supplici’ di Eschilo col pretesto di un ‘black face’ immaginario. Viene attaccato il pittore Hervé Di Rosa per motivi simili, e il carnevale di Dunkerque per razzismo. Édouard Louis e Lagasnerie invitano a boicottare gli incontri di Blois perché Marcel Gauchet, che li presenta, sarebbe, riassume Didier Eribon, ‘ultra-reazionario’ (!).

Finkielkraut viene aggredito, minacciato, insultato a più riprese per strada perché è ‘reazionario’. Una retrospettiva su Jean-Claude Brisseau è annullata dalla cinemateca perché è condannato per aggressione sessuale. Polanski è perseguitato a causa di una relazione con una minorenne che risale a quarant’anni fa. Kevin Spacey vede annullata l’uscita del film che ha girato e viene cancellato dalle immagini di un film di Ridley Scott, come ai bei tempi del padre Stalin, per accuse di molestie che non hanno prodotto alcuna condanna. Dei giovani si indignano per la partecipazione di Catherine Millet a un festival perché ha pronunciato delle frasi discutibili sullo stupro. La lista esaustiva sarebbe lunga. Questa passione per il divieto, in nome di idee presentate come progressiste, ha appena generato due grandi vittorie. Sylviane Agacinski, moglie di Lionel Jospin, che ha militato in favore del Pacs, del matrimonio omosessuale e della parità tra uomini e donne, è colpevole di avere alcune riserve sulla Procreazione medicalmente assistita, e soprattutto sulle madri surrogate. A quanto pare, queste questioni, per alcuni gruppuscoli militanti, non hanno bisogno di alcuna discussione né riserva, malgrado la loro complessità. La Signora Agacinski, naturalmente, è subito qualificata come ‘reazionaria’ e ‘famigerata omofoba’, complice di violenze esercitate contro gli omosessuali. E siccome l’omofobia non è un’opinione, dicono questi simpatici gendarmi, non c’è più posto per la signora Agacinski nel dibattito democratico. Questi gruppuscoli studenteschi e transgender promettono di ostacolare in ogni modo la conferenza della signora Agacinski come dei volgari picchiatori fascisti. E siccome il coraggio non sempre è la virtù più diffusa tra i dirigenti universitari, la conferenza prevista all’Università Bordeaux-III viene annullata.

Caso simile, causa differente. Mohammed Sifaoui doveva animare all’Università Paris-I un seminario sulla prevenzione della radicalizzazione islamista, organizzato in collaborazione con la Grande moschea di Parigi, e al quale dovevano assistere numerosi imam. Cos’è accaduto secondo voi? Proteste dei sindacati e dei professori, tra cui Pierre Serna, già firmatario della petizione contro Marcel Gauchet. Le parole obbligatorie: ‘islamofobia’, ‘stigmatizzazione’, e voilà, il presidente di Paris-I, sentitosi responsabile, ha sospeso il seminario, e la censura ha vinto ancora (…).
Ormai, siamo in una società di ordine morale. In nome del Bene, un Bene intangibile e indiscutibile, si condanna, si censura, si proibisce, si rovinano reputazioni ed esistenze. Ogni discussione e ogni opinione divergente deve essere soffocata. E’ normale perché è una fobia, è il Male. Per quanto mi riguarda, sono terrorizzato dall’ordine morale, e comincio ad avere paura”.



(Traduzione di Mauro Zanon).
Questo articolo è stato pubblicato il 5 novembre su L'Obs
Ecco.
E' esattamente quello che io definisco il Nuovo Medioevo. Un Medioevo uguale e contrario a quello di mille anni fa, con la caccia alle streghe che si concentra su soggetti diversi e su basi opposte, ma che sempre caccia alle streghe rimane.
Un orrore.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

chiaky ha scritto:
Gios ha scritto:
In Francia torna l'ordine morale. Ma non è più monarchico. E' di sinistra


Scrittore, professore universitario e critico letterario, il goscista Pierre Jourde solleva in queste righe alcune questioni importanti

"Diciamo fin dall’inizio da che parte stiamo, scelta che ci eviterà i processi per stregoneria, e potrà forse permetterci di restare concentrati sui temi di cui ci occuperemo: sono un sostenitore del matrimonio per le coppie omosessuali, trovo molto positivo che queste coppie possano avere dei figli, ogni forma di razzismo mi risulta odiosa, e ritengo che le donne abbiano mille ragioni per lottare contro le ingiustizie, le diseguaglianze e le violenze di cui sono vittime”, scrive Pierre Jourde. “Ma considerare che una cosa è positiva non significa che questa cosa non possa sollevare alcuni problemi (le madri surrogate, per esempio, sollevano diversi problemi, o almeno credo…) e mi sembra legittimo discuterne, anche e soprattutto con persone che non condividono la mia opinione in merito. Tutto ciò è scontato? Credevo di sì. E invece non è così. La nostra epoca ha una passione per la censura, e ormai non è più la vecchia censura reazionaria di destra, ma è praticata quasi esclusivamente da persone che si rivendicano di sinistra e progressiste, ed esercitano un vero e proprio terrorismo intellettuale. E’ un ribaltamento storico, che verrà studiato quando verrà scritta la storia delle mentalità e delle idee nel Ventunesimo secolo. In nome del progresso, della sinistra e del Bene, si perseguitano scrittori, artisti, giornalisti, intellettuali, e si impedisce loro di parlare o di lavorare. Il diario di Renaud Camus è stato censurato. Richard Millet si è fatto cacciare da Gallimard in seguito a una petizione di intellettuali ‘di sinistra’. Sono stato censurato a più riprese perché, criticando la letteratura contemporanea e le pratiche del giornale di Edwy Plenel (Mediapart, ndr), non potevo che essere fascista (…).

Nel ’68, era vietato vietare. Oggi, c’è la passione per il divieto. Da parte di giovani e studenti: è agghiacciante. Il Cran e l’Unef impediscono manu militari una rappresentazione delle ‘Supplici’ di Eschilo col pretesto di un ‘black face’ immaginario. Viene attaccato il pittore Hervé Di Rosa per motivi simili, e il carnevale di Dunkerque per razzismo. Édouard Louis e Lagasnerie invitano a boicottare gli incontri di Blois perché Marcel Gauchet, che li presenta, sarebbe, riassume Didier Eribon, ‘ultra-reazionario’ (!).

Finkielkraut viene aggredito, minacciato, insultato a più riprese per strada perché è ‘reazionario’. Una retrospettiva su Jean-Claude Brisseau è annullata dalla cinemateca perché è condannato per aggressione sessuale. Polanski è perseguitato a causa di una relazione con una minorenne che risale a quarant’anni fa. Kevin Spacey vede annullata l’uscita del film che ha girato e viene cancellato dalle immagini di un film di Ridley Scott, come ai bei tempi del padre Stalin, per accuse di molestie che non hanno prodotto alcuna condanna. Dei giovani si indignano per la partecipazione di Catherine Millet a un festival perché ha pronunciato delle frasi discutibili sullo stupro. La lista esaustiva sarebbe lunga. Questa passione per il divieto, in nome di idee presentate come progressiste, ha appena generato due grandi vittorie. Sylviane Agacinski, moglie di Lionel Jospin, che ha militato in favore del Pacs, del matrimonio omosessuale e della parità tra uomini e donne, è colpevole di avere alcune riserve sulla Procreazione medicalmente assistita, e soprattutto sulle madri surrogate. A quanto pare, queste questioni, per alcuni gruppuscoli militanti, non hanno bisogno di alcuna discussione né riserva, malgrado la loro complessità. La Signora Agacinski, naturalmente, è subito qualificata come ‘reazionaria’ e ‘famigerata omofoba’, complice di violenze esercitate contro gli omosessuali. E siccome l’omofobia non è un’opinione, dicono questi simpatici gendarmi, non c’è più posto per la signora Agacinski nel dibattito democratico. Questi gruppuscoli studenteschi e transgender promettono di ostacolare in ogni modo la conferenza della signora Agacinski come dei volgari picchiatori fascisti. E siccome il coraggio non sempre è la virtù più diffusa tra i dirigenti universitari, la conferenza prevista all’Università Bordeaux-III viene annullata.

Caso simile, causa differente. Mohammed Sifaoui doveva animare all’Università Paris-I un seminario sulla prevenzione della radicalizzazione islamista, organizzato in collaborazione con la Grande moschea di Parigi, e al quale dovevano assistere numerosi imam. Cos’è accaduto secondo voi? Proteste dei sindacati e dei professori, tra cui Pierre Serna, già firmatario della petizione contro Marcel Gauchet. Le parole obbligatorie: ‘islamofobia’, ‘stigmatizzazione’, e voilà, il presidente di Paris-I, sentitosi responsabile, ha sospeso il seminario, e la censura ha vinto ancora (…).
Ormai, siamo in una società di ordine morale. In nome del Bene, un Bene intangibile e indiscutibile, si condanna, si censura, si proibisce, si rovinano reputazioni ed esistenze. Ogni discussione e ogni opinione divergente deve essere soffocata. E’ normale perché è una fobia, è il Male. Per quanto mi riguarda, sono terrorizzato dall’ordine morale, e comincio ad avere paura”.



(Traduzione di Mauro Zanon).
Questo articolo è stato pubblicato il 5 novembre su L'Obs
Ecco.
E' esattamente quello che io definisco il Nuovo Medioevo. Un Medioevo uguale e contrario a quello di mille anni fa, con la caccia alle streghe che si concentra su soggetti diversi e su basi opposte, ma che sempre caccia alle streghe rimane.
Un orrore.
Ecco, il riferimento al Medioevo è esattamente quello che intedevo per
Questo credo sia dovuto all'inevitabile semplificazione che ogni contemporaneità fa della contemporaneità precedente. Per qualche motivo riteniamo spesso che le generazioni che ci hanno preceduto vivessero in una società più ingenua, semplice, meno articolata e complessa, e che quindi le loro decisioni fossero supportate da un ragionamento più debole, o comunque meno "avanzato".
:D :D
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

Per puntualizzare, la caccia alle streghe centra poco col Medioevo (centra molto coi medievalismi, ovviamente). Il fatto che ci fossero quelle che comunemente vengono dette "streghe" è cosa appurata nella maggior parte delle culture (e nella maggior parte delle culture, la cosa era grossomodo tollerata a livello sociale). Nel Medioevo ogni tanto capitava che in qualche villaggio ci fossero le cose che andavamo male e i villani (inteso come abitanti della villa) andavano e prendevano la signora che stava tra le case e il bosco, e l'accoppavano (lo facevano pure i romani, eh, ne parla Ovidio da qualche parte).
Al che l'istituzione richiamava i villani e diceva loro "non si fa, è superstizione, ma dove cazzo vivete" e la cosa finiva lì: insomma non c'erano forme di persecuzione strutturate, perché le persone delle istituzioni non ci credevano poi tanto, a queste cose.

È con la fine del Medioevo (ovviamente questa definizione è molto vaga: in alcune cose il Medioevo proseguì nei secoli, in altre terminò prima della sua fine "scolastica". Per dire, se dovessi dare una data in cui secondo me si esaurisce lo spirito del Medioevo, direi proprio il rogo di Giovanna d'Arco, 30 maggio 1431: il mondo che due secoli prima aveva amato Francesco, non riuscì a difendere Giovanna: e tutto era oramai cambiato), ed anzi il Rinascimento e poi la Riforma, che si iniziò a credere alle streghe, agli stregoni così come li immaginiamo noi, e questo su diversi piani: queli elitari, con le corti europee frequentate da occultisti (chi va al British può vedere lo specchio di ossidiana di John Dee, ripreso in un grande romanzo di Gustav Meyrink), quelli più popolari, con le persecuzioni a diversa diffusione sul suolo europeo e americano.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da paoolino »

Gios ha scritto:
È con la fine del Medioevo (ovviamente questa definizione è molto vaga: in alcune cose il Medioevo proseguì nei secoli, in altre terminò prima della sua fine "scolastica". Per dire, se dovessi dare una data in cui secondo me si esaurisce lo spirito del Medioevo, direi proprio il rogo di Giovanna d'Arco, 30 maggio 1431
In fondo a scuola si insegnava che la fine del Medio Evo e l'inizio dell'età moderna era il 1492 con la scoperta dell'America. 60 anni più, 60 anni meno, siamo lì...
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da balbysauro »

il prof. Barbero sarebbe orgoglioso di te, Gios :oops:

le streghe le hanno ammazzato, per la stragrande maggioranza, mentre c'erano Leonardo e Michelangelo e anche dopo
nel medioevo le streghe se la passavano molto meglio
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da balbysauro »

e il medioevo è durato 1000 anni
siamo molto più vicini noi alla fine del medioevo che la fine del medioevo al suo inizio

questo nel senso che pensare al medioevo come un unicum è scorretto
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Ombra84 »

Un forum senza Gios, sarebbe un forum culturalmente più vuoto. :oops:
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

balbysauro ha scritto:il prof. Barbero sarebbe orgoglioso di te, Gios :oops:
Parte della cosa sopra riportata viene proprio da una conferenza del Nostro :D
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da balbysauro »

Gios ha scritto:
balbysauro ha scritto:il prof. Barbero sarebbe orgoglioso di te, Gios :oops:
Parte della cosa sopra riportata viene proprio da una conferenza del Nostro :D

lo immaginavo, per quello l'ho nominato :)
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Gios »

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da chiaky »

Bruciamo i quadri di quell'assassino di Caravaggio, togliamo dalla Loggia dei Lanzi il Perseo di quell'altro assassino pazzo di Benvenuto Cellini, cancelliamo tutte le opere di quel pedofilo di Balthus e visto che ci siamo mettiamo al rogo i libri di Pasolini e anche quelli di Montanelli vah...

E anche quelli di quei drogati della beat generation.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

ma trasferitevi in Cechia perdiana!
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Utah Woman Charged With Lewdness After Being Topless In Her Own Home
A Utah woman has been charged with lewdness in her own home after her stepchildren walked into the room and saw her bare chest. [...] Buchanan and her husband had been installing drywall in the garage and had taken off their shirts that were itchy from the fibers, she told The Salt Lake Tribune.
When her stepchildren, aged 9, 10 and 13, walked in, she "explained she considers herself a feminist and wanted to make a point that everybody should be fine with walking around their house or elsewhere with skin showing," her lawyers wrote in court documents, The Associated Press reports.
Now the state has charged Buchanan with three charges of lewdness involving a child. The charge is a Class A misdemeanor.
[...]
If convicted, Buchanan faces imprisonment, fines and the requirement to register as a sex offender for 10 years.


Della stessa serie:
https://www.inc.com/bill-murphy-jr/this ... story.html
Captain Andrew Collins is a pilot for United Airlines. He has more than two decades of experience, and he seems to love it. Then, last September, he stayed overnight at the last minute at a Denver airport hotel.
And then, his nightmare began: one that involved handcuffs, two days in jail, a tawdry and embarrassing criminal case hanging over his head, and suspension from the job he loved. [...]
He woke up, took off his clothes, and was ready to take a shower when he got a phone call.
He was in the middle of a campaign to become the head of his union at the time, and he talked with a colleague about the election for 24 minutes--all the while, pacing alone in his hotel room in his birthday suit.
Unfortunately for Collins, but unknown to him at the time, the window in his hotel room wasn't made of privacy glass. Thus, he was visible, in all his naked glory, to people standing in one of the terminals at the Denver airport.
There's no law against being alone naked in your hotel room, obviously. And as Collins's attorney, Craig Silverman, later explained, the windows on the terminal were reflective and opaque. So even though people in the airport could see Collins, he couldn't see them.
He went from talking on the phone to hearing a knock at the door from the Denver police--and a warning that they'd be coming in "with or without your permission"--in a matter of minutes at most.
Seconds later, he was standing, shirtless (but wearing pants), in handcuffs, being told he was going to be arrested, as a couple of police officers went through all his belongings and led him away. The whole arrest was captured on body camera video, so you can see part of it below (https://www.youtube.com/watch?v=ClpRecG ... e=emb_logo).
From there, he was carted off to jail, where he reportedly stayed for two days before he even got to see a judge. United suspended him from flying. He dropped out of the union election. And he had to wait six months to go to court. "I want...this to never happen to anybody again"
Last month, finally, prosecutors admitted there wasn't much chance of conviction. A judge dismissed the case against Collins.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
ma trasferitevi in Cechia perdiana!
Effettivamente questo e' per molti versi ancora un paese in via di sviluppo, non dissimile dal terzo mondo. Qua hanno piu' paura della nudita' che delle mitragliatrici.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da chiaky »

Che poi, e qui bisognerebbe passare al topic del sesso, per contro, le americanine spesso te la danno come se non fosse la loro. Ricordo quando ero single che le americane erano di gran lunghe le più "facili" quando mi concedevo qualche avventuretta.
Valli a capire...
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Pindaro »

Essere un maschio e al tempo stesso ossessionato dal p.c. deve essere un combo micidiale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Rosewall »

chiaky ha scritto: Valli a capire...
magari trecento milioni di persone possono avere diversi orientamenti culturali fra loro?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Nickognito »

chiaky ha scritto:Che poi, e qui bisognerebbe passare al topic del sesso, per contro, le americanine spesso te la danno come se non fosse la loro. Ricordo quando ero single che le americane erano di gran lunghe le più "facili" quando mi concedevo qualche avventuretta.
Valli a capire...
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da chiaky »

Rosewall ha scritto:
chiaky ha scritto: Valli a capire...
magari trecento milioni di persone possono avere diversi orientamenti culturali fra loro?
Risposta banalotta.
Quello che volevo dire è che é una società falsa e bigotta esternamente, mentre sotto sotto è tutt'altro. Moralismo di facciata, non proprio reale.
Poi chiaro...parlando si generalizza sempre. Gli italiani tutti ladri, i giapponesi perversi, i francesi sciovinisti ecc.. ma le contraddizioni degli States sono davvero sorprendenti.
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Rosewall »

chiaky ha scritto: Risposta banalotta.
hai ragione, cazzo. Viva la figa.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Il politicamente corretto

Messaggio da Pindaro »

Rosewall ha scritto:
chiaky ha scritto: Risposta banalotta.
hai ragione, cazzo. Viva la figa.
:lol: :oops:
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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