babaoriley ha scritto:voglio crederti perchè infatti non ho mai letto prima d'ora da te affermazioni simili ma forse quella frase che hai scritto andrebbe contestualizzata meglio perché a leggerla così la trovo piuttosto inqualificabile.
Poi chiedo scusa se sono sembrata aggressiva ma è da due giorni che mi capitano sotto gli occhi dichiarazioni allucinanti su questa vicenda che mi fanno saltare i nervi.
Scuse accettate anche se penso non necessitassi di farle.
Tuttavia apprezzo visto che non è un gesto così scontato.
Il mio commento non si riferiva al caso specifico, che non avevo nemmeno approfondito a dovere nel momento in cui ho scritto, bensì, come specificato, a
una donna in generale che aderisce o si converte all'Islam dal momento che mi sembra non perori l'emancipazione femminile.
Avrei potuto dire una persona omosessuale col cattolicesimo (ma un po' tutte le religioni, credo) o uno psichiatra con Scientology o una qualsiasi categoria sociale discriminata/non valorizzata in qualunque altra confessione e il discorso sarebbe stato lo stesso.
Per me le religioni lasciano tutte un po' il tempo che trovano (per non dire di peggio) vincolando la libertà di pensare e agire di una persona non di rado in modo sciocco.
Nella fattispecie se si è convertita costretta oppure con serenità pare non sia dato saperlo.
Nel primo caso, per carità, ovviamente va benissimo (nel senso che, comprensibilmente, forzati con violenza tutti faremmo tante cose) mentre nel secondo vale un po' ciò di cui sopra, a prescindere dal fatto che lo abbia fatto rapita o per sposare il compagno musulmano in un contesto di vita di libertà.