Il tennis ai tempi del coronavirus.

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Super-Fabio
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

ThePiper ha scritto:Magari faranno una sorta di campionato nazionale con qualche ospite. Tipo gli Ao fino a una quarantina di anni fa o agli UO della prima metà del novecento :D
doppietta Cincy-Us Open per Opelka che fa 3000 punti ed entra nei primi 8 :D

O sarà qualche mature ad approffitarne? :o
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da ThePiper »

Isner o magari Karlovic e Lorenzi che credo siano già laggiù :oops: :oops:
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

New York ricomincia a cancellare ogni tipo di evento aperto al pubblico, anche all’aperto. https://www.foxnews.com/us/coronavirus- ... -september
Di per sė non significa niente per un evento chiuso al pubblico come gli US Open ma non è un bel segno.
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Super-Fabio
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

De Blasio sugli Us Open

https://twitter.com/BenRothenberg/statu ... 7875409922

Intanto il torneo di Wimbledon, pur non essendo in teoria tenuto a far nulla del genere, decide di pagare comunque 12.500 sterline a chi avrebbe dovuto giocare le quali del torneo, 25.000 ai giocatori del main draw e 6.250 ai doppisti.

E hanno annunciato che dal prossimo anno il seeding sarà determinato dal solo ranking ufficiale come tutti gli altri tornei del circuito. Nessun calcolo specifico basato sui risultati sull'erba ecc.
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paoolino
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da paoolino »

Super-Fabio ha scritto: E hanno annunciato che dal prossimo anno il seeding sarà determinato dal solo ranking ufficiale come tutti gli altri tornei del circuito. Nessun calcolo specifico basato sui risultati sull'erba ecc.
Ecco, io che di solito non mi straccio le vesti per i cambiamenti, questo qui lo trovo una vera cazzata.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Monheim
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Monheim »

paoolino ha scritto:
Super-Fabio ha scritto: E hanno annunciato che dal prossimo anno il seeding sarà determinato dal solo ranking ufficiale come tutti gli altri tornei del circuito. Nessun calcolo specifico basato sui risultati sull'erba ecc.
lo trovo una vera cazzata.
Idem.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:
paoolino ha scritto:
Super-Fabio ha scritto: E hanno annunciato che dal prossimo anno il seeding sarà determinato dal solo ranking ufficiale come tutti gli altri tornei del circuito. Nessun calcolo specifico basato sui risultati sull'erba ecc.
lo trovo una vera cazzata.
Idem.
Anch'io, pero' bisogna ammettere che la differenza tra erba e le altre superfici, terra rossa esclusa, ormai era minima.
Non c'e' ragione per cui se Thiem e' tds #4 agli US Open non dovrebbe esserlo anche a Wimbledon.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:
Monheim ha scritto:
paoolino ha scritto:
lo trovo una vera cazzata.
Idem.
Anch'io, pero' bisogna ammettere che la differenza tra erba e le altre superfici, terra rossa esclusa, ormai era minima.
Non c'e' ragione per cui se Thiem e' tds #4 agli US Open non dovrebbe esserlo anche a Wimbledon.
Hai proprio citato un caso che non va a favore della tua tesi visto il rendimento dello stesso sull'erba eccetto Stoccarda 2016.

http://www.tennislive.net/atp/dominic-thiem/?su=5
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Monheim ha scritto: Idem.
Anch'io, pero' bisogna ammettere che la differenza tra erba e le altre superfici, terra rossa esclusa, ormai era minima.
Non c'e' ragione per cui se Thiem e' tds #4 agli US Open non dovrebbe esserlo anche a Wimbledon.
Hai proprio citato un caso che non va a favore della tua tesi visto il rendimento dello stesso sull'erba eccetto Stoccarda 2016.

http://www.tennislive.net/atp/dominic-thiem/?su=5
Appunto e' un caso limite, ma in realta' non c'e' tanta differenza nei suoi risultati nello Slam tra Wimbledon e US Open/Australia, solo un quarto di finale agli US Open. Allora semmai dovrebbero usare una classifica diversa a Parigi :) Comunque no, ormai la differenza nell'erba non e' piu' tale da giustificare regole speciali.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Monheim »

Limitatamente all'erba, in cui si giocano pochissimi tornei all'anno, avrei lasciato vivo un algoritmo ad hoc appunto per il seeding dell'unico Slam su tale superficie.

Poi, per carità, ci son modifiche ben più esiziali e questa è tollerabile.


Gilles Simon: “Djokovic è così forte che rompe le p…e. Federer poco presente per i giocatori”

https://www.ubitennis.com/blog/2020/07/ ... giocatori/
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da maxredo »

Beh ma l'anno prossimo non ci sarà l'algoritmo per le tds di Wimbledon perché quest'anno non si è giocato su erba quindi rifarsi solo ai risultati di 2 anni prima aveva poco senso... Credo...
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

Se è solo per l' anno prossimo, OK.... Ma poi sarebbe il caso di reintrodurre il sistema precedente che dà particolare valore ai risultati su erba.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

No, non è limitata alla prossima stagione. Parlano di una formula ormai superata e che appunto cambierà dal 2021 in avanti.

Since last year’s Championships, we have also taken the time to give consideration to the evolution of the sport and the mechanisms of allocating seeding for The Championships. Given the quality of competition, entertainment and modern grass courts, following detailed discussion with the player groups, the AELTC has decided that the grass court seeding formula used since 2002 has served its time, and from The Championships 2021 seeding for the Gentlemen’s singles draw will be based solely on ranking. There will be no change to the method of seeding for the Ladies’ singles draw.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da stefano61 »

Decisione davvero discutibile.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

stefano61 ha scritto:Decisione davvero discutibile.
Le geremiadi di Nadal scorso anno han sortito l'effetto voluto.
Decisione che danneggia loro stessi, e che Omologa (dopo i rallentamenti della superficie) ancora più Wimbledon agli altri Slam.
Prossima a saltare sarà la Domenica Centrale senza Incontri.

Sempre più verso l'omologazione, sempre più a favorire chi è già forte .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:
stefano61 ha scritto:Decisione davvero discutibile.
Le geremiadi di Nadal scorso anno han sortito l'effetto voluto.
Decisione che danneggia loro stessi, e che Omologa (dopo i rallentamenti della superficie) ancora più Wimbledon agli altri Slam.
Prossima a saltare sarà la Domenica Centrale senza Incontri.

Sempre più verso l'omologazione, sempre più a favorire chi è già forte .

F.F.
Sono gia' completamente omologati. Sono ridicoli: si impuntano sul colore bianco di maglie e calzoncini "per tradizione", e poi hanno volutamente modificato le condizioni di gioco fino a rendere il fatto che si giochi sull'erba un dettaglio irrilevante.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
stefano61 ha scritto:Decisione davvero discutibile.
Le geremiadi di Nadal scorso anno han sortito l'effetto voluto.
Decisione che danneggia loro stessi, e che Omologa (dopo i rallentamenti della superficie) ancora più Wimbledon agli altri Slam.
Prossima a saltare sarà la Domenica Centrale senza Incontri.

Sempre più verso l'omologazione, sempre più a favorire chi è già forte .

F.F.
Sono gia' completamente omologati. Sono ridicoli: si impuntano sul colore bianco di maglie e calzoncini "per tradizione", e poi hanno volutamente modificato le condizioni di gioco fino a rendere il fatto che si giochi sull'erba un dettaglio irrilevante.
Vero, diciamo che si sono adeguati all'ipocrisia dominante in British Style, sostanzialmente son divenuti come gli altri (poco importa che i nuovi pure su questa erba non sappiano giocarci a parte tirare mazzate) ma formalmente simulano di essere diversi mantenendo il dress code e altri aspetti secondari.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Monheim »

Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto: Sono gia' completamente omologati. Sono ridicoli: si impuntano sul colore bianco di maglie e calzoncini "per tradizione", e poi hanno volutamente modificato le condizioni di gioco fino a rendere il fatto che si giochi sull'erba un dettaglio irrilevante.
Vero, diciamo che si sono adeguati all'ipocrisia dominante in British Style, sostanzialmente son divenuti come gli altri (poco importa che i nuovi pure su questa erba non sappiano giocarci a parte tirare mazzate) ma formalmente simulano di essere diversi mantenendo il dress code e altri aspetti secondari.

F.F.
Verrebbe proprio voglia di citare spillo2's son...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Ufficiale la presenza della Halep a Palermo.

Alla fine il torneo siculo è quello che ci ha più guadagnato da questa situazione. E' passato dall'essere un mezzo torneo programmato post-Wimbledon con magari un paio di top 40, all'essere il primo torneo ufficiale del circuito, con Halep, parecchie top 30 e un cut-off da torneo Premier. :lol:
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da balbysauro »

finalmente potrò esporre il mio striscione "Simona, we miss them" :oops:
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

balbysauro ha scritto:finalmente potrò esporre il mio striscione "Simona, we miss them" :oops:
:D

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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Dal sito Ubitennis

Gentile Direttore, da quando ero piccolo mio papà mi ha impartito – con voce stentorea – un insegnamento che diceva così: “la strada dell’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Per cui quando leggo che Djokovic si difende affermando che “le sue intenzioni erano sincere”, non posso che riandare con la mente a lui e ritenere che, come giustificazione, sia poca cosa. Ma poi, erano così sincere le intenzioni di Nole? Non stava forse cercando di usare politicamente l’Adria Tour per suggerire all’ATP di rendere le restrizioni previste per la ripartenza più blande, visto che lui pare essere abbastanza avverso ai protocolli attualmente previsti? Grazie per l’attenzione – Federico Pavan (Chioggia)

P.S. ho avuto la fortuna di partecipare all’ubiraduno del 2014; poi la mia vita ha preso direzioni impreviste, ancorchè soddisfacenti, ma conserverò sempre un piacevole ricordo dell’incontro con lei e con Rino Tommasi.

Novak Djokovic ha peccato in leggerezza credendo in buona fede che l’incidenza del Covid-19 fosse assolutamente scemata, ma dopo che nel suo Paese si era dato via libera a incontri di calcio, di basket con decine di migliaia di spettatori. Ha esagerato con la discoteca, le feste etcetera. Siccome è tutt’altro che stupido credo che se ne sia reso conto lui per primo. Però condivido quel che ha dichiarato Gilles Simon, un tennista dei più intelligenti e il cui pensiero abbiamo riportato. Può essere che Djokovic abbia forzato la mano con l’idea di dar forza alle sue tesi che, in quel momento, gli facevano ritenere troppo restrittivi i progetti americani relativi alla “bolla”, al ridimensionamento dei team al seguito dei tennisti.

Però è anche vero che Djokovic è un campione che potrebbe tranquillamente disinteressarsi dei problemi dei giocatori che guadagnano meno, delle situazioni di politica gestionale all’interno dell’ATP (Coppa Davis, ATP Cup, premi, costruzione di un sindacato giocatori a tutela dei più deboli, classifiche, magari pure di come debba essere organizzato uno Slam in tempi di Covid-19, se debba essere accettato che uno Slam come il Roland Garros monti sopra a tutto un calendario senza preavvertire nessuno… e via dicendo). Tanti giocatori che sono stati n.1 del mondo, o anche solo top-ten, hanno badato solo a se stessi, se ne sono fregati di occuparsi di tutto il resto. Federer si è subito operato e ha detto arrivederci all’anno prossimo e chi s’è visto s’è visto, Nadal non ha mosso un minimo accenno critico alla mossa del Roland Garros di irrompere nel calendario di fine settembre, Wawrinka chi l’ha sentito, Zverev ha fatto un po’ la figura del pisquanello, Tsitsipas si è rifugiato dal quasi connazionale Mouratoglou, Fognini ha giocato a tennis con Flavia, Monfils non ha detto nulla, Stakhanov Thiem ha cercato soltanto di giocare ovunque glielo hanno proposto.

Insomma, in tempi di Covid-19 molti non hanno aperto bocca, o l’hanno fatto soltanto con uscite banali, populiste, demagogiche. Senza prender posizioni più chiare su troppe situazioni nelle quali si potevano o ledere certi interessi o ritrovarsi al centro di probabili polemiche. Djokovic – e non solo per essersi generosamente impegnato ad affrontare problemi delle vittime del Covid-19 nel suo e nel nostro Paese – la faccia ce la mette sempre. Anche su questioni scomode. Come – giusto per dirne una, anche se non mi era piaciuto il suo sostegno a un soggetto discutibile come Gimelstob – quella del defenestramento di Chris Kermode, bravo per molti versi ma anche troppo morbido con gli Slam che hanno continuato a lasciare briciole dei loro guadagni mostruosi ai giocatori e sempre eccessivamente prono ai desiderata dei big, nei cui confronti invece è stato iperprotettivo: quel che è stato concesso alla Laver Cup, sia in termini di credibilità statistica sia in termini della data concessa (e sottratta alla Coppa Davis dell’ITF) è al di fuori del bene e del male. In troppe vicende lui si è esposto e gli altri top-players no. Chiaro che chi fa ha anche molte più possibilità di sbagliare. Mentre chi se ne sta zitto e coperto non sbaglia mai. Ma, per me, non ha più ragione.


Totalmente d'accordo con l'Ubaldo.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da tennisfan82 »

Super-Fabio ha scritto:Ufficiale la presenza della Halep a Palermo.

Alla fine il torneo siculo è quello che ci ha più guadagnato da questa situazione. E' passato dall'essere un mezzo torneo programmato post-Wimbledon con magari un paio di top 40, all'essere il primo torneo ufficiale del circuito, con Halep, parecchie top 30 e un cut-off da torneo Premier. :lol:


Certa anche la presenza di Sabalenka, Martic, Rybakina, Vondrousova e Sakkari, tutte top 20.

WC a Camila Giorgi
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Nickognito »

tennisfan82 ha scritto:
WC a Camila Giorgi

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

Djokovic si sta allenando furiosamente su hard court. Mi sa che non ha la benchè minima intenzione di ripartire dall'europa come Nadal e perdersi uno slam quasi consegnatogli su un vassoio d'argento.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

Kalashnikov ha scritto:Djokovic si sta allenando furiosamente su hard court. Mi sa che non ha la benchè minima intenzione di ripartire dall'europa come Nadal e perdersi uno slam quasi consegnatogli su un vassoio d'argento.
E Fa bene, nel caso. Virus già beccato, concorrenza a quanto pare dimezzata.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da fabio86 »

Johnny Rex ha scritto:
Kalashnikov ha scritto:Djokovic si sta allenando furiosamente su hard court. Mi sa che non ha la benchè minima intenzione di ripartire dall'europa come Nadal e perdersi uno slam quasi consegnatogli su un vassoio d'argento.
E Fa bene, nel caso. Virus già beccato, concorrenza a quanto pare dimezzata.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Kalashnikov »

fabio86 ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
Kalashnikov ha scritto:Djokovic si sta allenando furiosamente su hard court. Mi sa che non ha la benchè minima intenzione di ripartire dall'europa come Nadal e perdersi uno slam quasi consegnatogli su un vassoio d'argento.
E Fa bene, nel caso. Virus già beccato, concorrenza a quanto pare dimezzata.

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Slam con l'asterisco. :P
Sempre 2000 punti sono. E arriverebbe a 18. Il sindaco di New York ha praticamente detto che è più probabile un'invasione aliena anzichè la cancellazione degli us open.
Ultima modifica di Kalashnikov il dom lug 12, 2020 11:45 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

fabio86 ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
Kalashnikov ha scritto:Djokovic si sta allenando furiosamente su hard court. Mi sa che non ha la benchè minima intenzione di ripartire dall'europa come Nadal e perdersi uno slam quasi consegnatogli su un vassoio d'argento.
E Fa bene, nel caso. Virus già beccato, concorrenza a quanto pare dimezzata.

F.F.
Slam con l'asterisco. :P
Chi andrà? Berrettini fossi in lui comunque buone chances di far bene a Ny più che su terra. Thiem per me andrà . Credo proprio anche Zverev e Tsitsipas.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:Dal sito Ubitennis
...
Novak Djokovic ha peccato in leggerezza credendo in buona fede che l’incidenza del Covid-19 fosse assolutamente scemata, ma dopo che nel suo Paese si era dato via libera a incontri di calcio, di basket con decine di migliaia di spettatori. Ha esagerato con la discoteca, le feste etcetera. Siccome è tutt’altro che stupido credo che se ne sia reso conto lui per primo. Però condivido quel che ha dichiarato Gilles Simon, un tennista dei più intelligenti e il cui pensiero abbiamo riportato. Può essere che Djokovic abbia forzato la mano con l’idea di dar forza alle sue tesi che, in quel momento, gli facevano ritenere troppo restrittivi i progetti americani relativi alla “bolla”, al ridimensionamento dei team al seguito dei tennisti.

Però è anche vero che Djokovic è un campione che potrebbe tranquillamente disinteressarsi dei problemi dei giocatori che guadagnano meno, delle situazioni di politica gestionale all’interno dell’ATP (Coppa Davis, ATP Cup, premi, costruzione di un sindacato giocatori a tutela dei più deboli, classifiche, magari pure di come debba essere organizzato uno Slam in tempi di Covid-19, se debba essere accettato che uno Slam come il Roland Garros monti sopra a tutto un calendario senza preavvertire nessuno… e via dicendo). Tanti giocatori che sono stati n.1 del mondo, o anche solo top-ten, hanno badato solo a se stessi, se ne sono fregati di occuparsi di tutto il resto. Federer si è subito operato e ha detto arrivederci all’anno prossimo e chi s’è visto s’è visto, Nadal non ha mosso un minimo accenno critico alla mossa del Roland Garros di irrompere nel calendario di fine settembre, Wawrinka chi l’ha sentito, Zverev ha fatto un po’ la figura del pisquanello, Tsitsipas si è rifugiato dal quasi connazionale Mouratoglou, Fognini ha giocato a tennis con Flavia, Monfils non ha detto nulla, Stakhanov Thiem ha cercato soltanto di giocare ovunque glielo hanno proposto.

Insomma, in tempi di Covid-19 molti non hanno aperto bocca, o l’hanno fatto soltanto con uscite banali, populiste, demagogiche.
...
Chiaro che chi fa ha anche molte più possibilità di sbagliare. Mentre chi se ne sta zitto e coperto non sbaglia mai. Ma, per me, non ha più ragione.


Totalmente d'accordo con l'Ubaldo.

F.F.
Totalmente in disaccordo, invece.
Intanto non ha citato Kyrgios, che anche lui ha parlato eccome.
Poi c'e' chi come Fognini non e' stato zitto, ha detto piu' o meno, il virus e' una cosa seria, finche' c'e' e' difficile giocare. Magari non era quello che altri giocatori ed addetti ai lavori volevano sentirsi dire, ma non per questo era sbagliato. (Sono queste le uscite banali e populiste, per Ubaldo, immagino).
Poi Novak si e' comportato di fatto come i repubblicani di Trump, negando che il virus fosse davvero un problema. Loro lo fanno per ragioni ideologiche, lui quasi per ragioni quasi filosofiche. Perche' sara' vero che a differenza di altri il serbo non sta zitto, ma appunto, ha parlato di guarire con la meditazione e della preghiera e con le proprieta' curative dell'acqua, e ha parlato contro i vaccini, mentre la moglie accusava il 5G. Mancavano solo i chip sottocutanei dei vaccini di Bill Gates e facevano tombola.
Poi con l'esibizione balcanica voleva evidentemente mandare un messaggio politico all'ATP: vedete che si puo' giocare, e anche con il pubblico? Altro che bolla. Si e' visto.
Quindi no, meglio non fare che fare cazzate, meglio tacere che sparare cazzate.
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uglygeek ha scritto: Totalmente in disaccordo, invece.
Intanto non ha citato Kyrgios, che anche lui ha parlato eccome.
Poi c'e' chi come Fognini non e' stato zitto, ha detto piu' o meno, il virus e' una cosa seria, finche' c'e' e' difficile giocare. Magari non era quello che altri giocatori ed addetti ai lavori volevano sentirsi dire, ma non per questo era sbagliato. (Sono queste le uscite banali e populiste, per Ubaldo, immagino).
Poi Novak si e' comportato di fatto come i repubblicani di Trump, negando che il virus fosse davvero un problema. Loro lo fanno per ragioni ideologiche, lui quasi per ragioni quasi filosofiche. Perche' sara' vero che a differenza di altri il serbo non sta zitto, ma appunto, ha parlato di guarire con la meditazione e della preghiera e con le proprieta' curative dell'acqua, e ha parlato contro i vaccini, mentre la moglie accusava il 5G. Mancavano solo i chip sottocutanei dei vaccini di Bill Gates e facevano tombola.
Poi con l'esibizione balcanica voleva evidentemente mandare un messaggio politico all'ATP: vedete che si puo' giocare, e anche con il pubblico? Altro che bolla. Si e' visto.
Quindi no, meglio non fare che fare cazzate, meglio tacere che sparare cazzate.
Ugly, la posizione di Fognini (Sensata eh) è quella dell'Agiato padre di famiglia,ben sistemato economicamente, carriera già fatta ,che non ha magari le necessità economiche del 90% degli altri giocatori.
Che il Virus sia cosa seria direi che lo sappiamo tutti (dopo l'Adria di più :) ),ciò nonostante se l'unica soluzione è il solito mantra del vaccino (chissà quando) chiaro che il tennis chiude bottega. Cosa che non danneggia molto Nadal, l'Immortale, Kyrgios o Fognini ma un po' tutto il resto del mondo tennistico sì.

Ma a parte questo non credo proprio che Ubaldo assolva Djokovic per la cazzata adriatica, anzi, quello che lui dice ,e che aveva detto anche Simon in settimana, è che comunque uno dei pochi che si sbatte anche per il famoso 99% ,a preoccuparsi di fare qualcosa mentre gli altri due nettamente di meno.
E giustamente nota come in tempo di crisi ognuno si sia comportato nè più ne meno come fa solitamente, chi facendo polemiche, chi giocando 80 esibizioni,etc etc, a conferma del generale autismo che pervade non solo il tennis professionistico ma un po' di tutto lo sport professionistico .
(Che poi per me ogni settore professionistico sia destinato sempre più ad iper specializzazione e fanatismo è una mia opinione, che richiederebbe discorsi più lunghi altrove qui).

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:
uglygeek ha scritto: Totalmente in disaccordo, invece.
Intanto non ha citato Kyrgios, che anche lui ha parlato eccome.
Poi c'e' chi come Fognini non e' stato zitto, ha detto piu' o meno, il virus e' una cosa seria, finche' c'e' e' difficile giocare. Magari non era quello che altri giocatori ed addetti ai lavori volevano sentirsi dire, ma non per questo era sbagliato. (Sono queste le uscite banali e populiste, per Ubaldo, immagino).
Poi Novak si e' comportato di fatto come i repubblicani di Trump, negando che il virus fosse davvero un problema. Loro lo fanno per ragioni ideologiche, lui quasi per ragioni quasi filosofiche. Perche' sara' vero che a differenza di altri il serbo non sta zitto, ma appunto, ha parlato di guarire con la meditazione e della preghiera e con le proprieta' curative dell'acqua, e ha parlato contro i vaccini, mentre la moglie accusava il 5G. Mancavano solo i chip sottocutanei dei vaccini di Bill Gates e facevano tombola.
Poi con l'esibizione balcanica voleva evidentemente mandare un messaggio politico all'ATP: vedete che si puo' giocare, e anche con il pubblico? Altro che bolla. Si e' visto.
Quindi no, meglio non fare che fare cazzate, meglio tacere che sparare cazzate.
Ugly, la posizione di Fognini (Sensata eh) è quella dell'Agiato padre di famiglia,ben sistemato economicamente, carriera già fatta ,che non ha magari le necessità economiche del 90% degli altri giocatori.
Che il Virus sia cosa seria direi che lo sappiamo tutti (dopo l'Adria di più :) ),ciò nonostante se l'unica soluzione è il solito mantra del vaccino (chissà quando) chiaro che il tennis chiude bottega. Cosa che non danneggia molto Nadal, l'Immortale, Kyrgios o Fognini ma un po' tutto il resto del mondo tennistico sì.

Ma a parte questo non credo proprio che Ubaldo assolva Djokovic per la cazzata adriatica, anzi, quello che lui dice ,e che aveva detto anche Simon in settimana, è che comunque uno dei pochi che si sbatte anche per il famoso 99% ,a preoccuparsi di fare qualcosa mentre gli altri due nettamente di meno.
E giustamente nota come in tempo di crisi ognuno si sia comportato nè più ne meno come fa solitamente, chi facendo polemiche, chi giocando 80 esibizioni,etc etc, a conferma del generale autismo che pervade non solo il tennis professionistico ma un po' di tutto lo sport professionistico .
(Che poi per me ogni settore professionistico sia destinato sempre più ad iper specializzazione e fanatismo è una mia opinione, che richiederebbe discorsi più lunghi altrove qui).

F.F.
Ci sono tre cose distinte qui. La prima e' l'idea che un grande campione dovrebbe anche essere una guida politico/sindacale per gli altri giocatori e per il suo sport in genere. Ma perche' dovrebbe? Le qualita' che fanno un buon giocatore sono soprattutto atletiche, oltre all'impegno e alla determinazione, ma non hanno nulla a che fare con l'essere capaci di guidare il proprio sport. Non vedo perche' pensare solo a giocare e farsi i fatti propri dovrebbe essere una cosa negativa.

La seconda e' che e' vero che Djokovic si espone per gli altri, ma nel caso del covid, proprio perche' il tema era cosi' importante, lui ci ha messo tanto del suo, ha tirato dentro idee pseudo-religiose da guaritore indiano che non sono nemmeno discutibili: sono assolutamente un mare di cazzate. Perche' non dovrebbe pagare un prezzo per questo? Proprio perche' lui e' famoso e stimato queste idee diventano pericolose.

La terza e' che la risposta di Fognini sarebbe sbagliata, bisogna assolutamente giocare senno' il tennis chiude bottega. Per cominciare, non e' vero: se per assurdo anche l'intera prossima stagione venisse cancellata, si ricomincerebbe a giocare nel 2022. Poi e' vero che questa situazione pesa meno per un giocatore consolidato come Fognini che per un emergente come Sinner. Vero, ma fino ad un certo punto, peraltro: il tempo passa anche non giocando e Fognini non avra' molte altre occasioni. Ma e' una cosa che vale in tutti i campi non solo nello sport; chi si laurea adesso nel 2020 fara' molta piu' fatica a trovare un buon lavoro di chi si e' laureato un anno fa o quindici anni fa e ha gia' una carriera.

Altri sport hanno ripreso, ma ogni sport e' una storia diversa, il tennis per come funziona e' particolarmente danneggiato dalla situazione. E' cosi' e basta, non c'e' molto da fare.

Ma poi il discorso (e ne parla lo stesso Scanagatta nella risposta ad un'altra lettera) diventa che non solo bisogna giocare i tornei e magari farlo anche dove la pandemia e' fuori controllo, come negli Stati Uniti, ma bisogna farlo anche senza troppe limitazioni e soprattutto, ci vuole il pubblico altrimenti, senza pubblico, 1) gli organizzatori non ci stanno dentro con i costi e 2) lo spettacolo e' piu' brutto e la gente guarda meno anche in tv.
Per cui gli organizzatori di Roma sarebbero li' ora che aspettano che le societa' di calcio facciano pressione al ministro per cambiare le norme e far entrare il pubblico negli stadi e quindi di poter vendere i biglietti, possibilmente tutti i biglietti. Che sarebbe evidentemente un'altra gigantesca cazzata.
Insomma, l'idea sarebbe che con il covid il tennis non va avanti quindi bisogna far finta che non ci sia. Che era poi l'idea di fondo dell'Adria Tour. Non mi sembra una idea intelligente.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto: Ci sono tre cose distinte qui. La prima e' l'idea che un grande campione dovrebbe anche essere una guida politico/sindacale per gli altri giocatori e per il suo sport in genere. Ma perche' dovrebbe? Le qualita' che fanno un buon giocatore sono soprattutto atletiche, oltre all'impegno e alla determinazione, ma non hanno nulla a che fare con l'essere capaci di guidare il proprio sport. Non vedo perche' pensare solo a giocare e farsi i fatti propri dovrebbe essere una cosa negativa.
E'una Mia Idea che non voglio Imporre a nessuno, ma in una circostanza del genere e in un epoca in cui si usa e abusa dei Social come mezzo di diffusione della propria immagine un po' più di partecipazione sul tema da parte degli sportivi più pagati e famosi non mi sarebbe spiaciuto.
E Che comunque manchi una guida solida all'ATP è cosa che molti giocatori sostengono da Anni,mica solo nei tempi del COVID.
La seconda e' che e' vero che Djokovic si espone per gli altri, ma nel caso del covid, proprio perche' il tema era cosi' importante, lui ci ha messo tanto del suo, ha tirato dentro idee pseudo-religiose da guaritore indiano che non sono nemmeno discutibili: sono assolutamente un mare di cazzate. Perche' non dovrebbe pagare un prezzo per questo? Proprio perche' lui e' famoso e stimato queste idee diventano pericolose.
Dai. Se uno crede a una cazzata perchè l'ha detta Djokovic le conseguenze delle sue azioni sono sue, mica di Novak.
Che resta l'unico del Trio che si azzarda a uscire dal tranquillo seminato del suo giardino, anche se su varie cose anche io ritengo le sue teorie discutibili o palesemente assurde.
La terza e' che la risposta di Fognini sarebbe sbagliata, bisogna assolutamente giocare senno' il tennis chiude bottega. Per cominciare, non e' vero: se per assurdo anche l'intera prossima stagione venisse cancellata, si ricomincerebbe a giocare nel 2022. Poi e' vero che questa situazione pesa meno per un giocatore consolidato come Fognini che per un emergente come Sinner. Vero, ma fino ad un certo punto, peraltro: il tempo passa anche non giocando e Fognini non avra' molte altre occasioni. Ma e' una cosa che vale in tutti i campi non solo nello sport; chi si laurea adesso nel 2020 fara' molta piu' fatica a trovare un buon lavoro di chi si e' laureato un anno fa o quindici anni fa e ha gia' una carriera.
Chiuderebbe bottega la bassa forza del tennis, non entro poi nel merito che se ne è discusso nel topic sui guadagni del tennis ,poi boh, non so te, io da spettatore ho uan gran voglia che riparta il tennis vero, guarderei US open anche con 0 pubblico ,e credo anche tanti altri.
Altri sport hanno ripreso, ma ogni sport e' una storia diversa, il tennis per come funziona e' particolarmente danneggiato dalla situazione. E' cosi' e basta, non c'e' molto da fare.
Si può ovviare, e lo sai, la stagione europea poteva iniziare anche due settimane prima ,circuiti nazionali prima e paralleli poi ,se poi Berrettini e Medvedev hanno più chances su cemento che su terra nessuno vieta loro con controlli di andare a NY.
Il tennis è danneggiato dalla situazione anche perchè ha tempi dannatamente lunghi di organizzazione e altro, è qui che occorre(rà) darsi da fare per il futuro.
Ma poi il discorso (e ne parla lo stesso Scanagatta nella risposta ad un'altra lettera) diventa che non solo bisogna giocare i tornei e magari farlo anche dove la pandemia e' fuori controllo, come negli Stati Uniti, ma bisogna farlo anche senza troppe limitazioni e soprattutto, ci vuole il pubblico altrimenti, senza pubblico, 1) gli organizzatori non ci stanno dentro con i costi e 2) lo spettacolo e' piu' brutto e la gente guarda meno anche in tv.
Per cui gli organizzatori di Roma sarebbero li' ora che aspettano che le societa' di calcio facciano pressione al ministro per cambiare le norme e far entrare il pubblico negli stadi e quindi di poter vendere i biglietti, possibilmente tutti i biglietti. Che sarebbe evidentemente un'altra gigantesca cazzata.
Insomma, l'idea sarebbe che con il covid il tennis non va avanti quindi bisogna far finta che non ci sia. Che era poi l'idea di fondo dell'Adria Tour. Non mi sembra una idea intelligente.
Amò. Non credo proprio che si faccia finta che il Virus non esista. L'Adria Tour era anche una marchetta propagandistica Balcanica con la scusa del tennis . Sul pubblico credo che se riempi lo stadio nei limiti del 20% non vedo quali danni possano accadere, stadi pieni sicuramente No.
Lo si fa perchè altrimenti,che che ne pensi tu o altri, saltano molti tornei e si riduce anche l'importo dei famosi Grandi che foraggiano gli altri.
Si cerca il male minore ,ecco tutto.
US Open con l'asterisco, Slam dei poveri, campionato nazionale americano? ma chi se frega, comunque slam ,ancora un po' e si va di esibizioni fino a Settembre quando almeno in Europa i tornei si poteva farli già qui a Luglio, senza creare la bailamme folle di Agosto/Settembre, è lì che il tennis deve migliorare, mica nel voler (giustamente) sopravvivere.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Johnny Rex »

tennisfan82 ha scritto:Oggi incontro ATP-giocatori per decidere sugli US Open.
:-? :roll:

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da tennisfan82 »

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Johnny Rex ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Oggi incontro ATP-giocatori per decidere sugli US Open.
:-? :roll:

F.F.
Marca in realtà dice che l'ATP ha in programma una call con i giocatori oggi e una mercoledì con i coach per chiarire alcuni punti prima della ripartenza, visti i tanti dubbi, e soprattutto per incoraggiare i giocatori ad andare negli USA.

Vediamo. In teoria in questi giorni dovrebbe essere pubblicato anche il calendario provvisorio post-RG.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da Super-Fabio »

Gaudenzi con la faccia di uno che vorrebbe dimettersi domani mattina :lol:

Come si sapeva decisione finale sugli Us Open entro la fine di Luglio, su viaggi/quarantene sono in contatto con i vari governi, l'intenzione sarebbe di esentare i giocatori dalle varie quarantene altrimenti in sostanza i giocatori verrebbero "bloccati" e di conseguenza anche il tour si bloccherebbe, ma al momento non è in grado di dare risposte.

In caso di eventuale positivo a torneo in corso ovviamente si provvederebbe all'isolamento del giocatore, mentre gli altri vengono comunque testati ogni giorno. Che poi alla fine è il protocollo di tutti gli sport che sono tornati fino a questo momento. Una volta che si decide di tornare a competere non puoi sospendere in caso di positività, non avrebbe proprio senso tornare in quel caso.

Su ottobre dovrebbero avere informazioni dalla Cina per i tornei asiatici nei prossimi giorni.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.

Messaggio da uglygeek »

Super-Fabio ha scritto: su viaggi/quarantene sono in contatto con i vari governi, l'intenzione sarebbe di esentare i giocatori dalle varie quarantene altrimenti in sostanza i giocatori verrebbero "bloccati" e di conseguenza anche il tour si bloccherebbe, ma al momento non è in grado di dare risposte.
Io spero davvero che i governi non cedano all'ATP, sarebbe un segnale brutto in un periodo in cui si chiedono sacrifici a tutti. Roba da Marchese del Grillo "Io so io, e voi non siete un cazzo".

Oltretutto il governo italiano sarebbe intenzionato a rafforzare il blocco di chi viene dagli Stati Uniti, anche se esita a farlo per ragioni politiche.
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