Super-Fabio ha scritto:La cosa che fa innervosire e che pare davvero non sia cambiato nulla rispetto a Marzo
https://www.rainews.it/tgr/puglia/artic ... bab8bd.&wt
L'abbiamo detto tante volte in questi mesi che sarebbe stato fondamentale mettere al sicuro gli ospedali, le RSA e strutture del genere, considerando che più persone ad alto rischio prendono il covid e più posti letto e le T.I. vengono occupate da queste mettendo in tilt il sistema con tutte le conseguenze del caso. Se si fosse riuscito a tenere abbastanza al sicuro persone di età avanzata allora ti saresti potuto anche permettere numeri come quelli odierni a livello di contagi, considerando che sotto una certà età quelli che richiedono ricovero o T.I ci sono, ma restano comunque un numero molto basso se rapportato al totale dei contagi.
Invece niente, si ricomincia a leggere di focolai su focolai nelle strutture per anziani...
se i contagi si diffondono, presto raggiungono i soggetti più a rischio, rsa incluse.
Il fatto che ciò sia dovuto anche ad errori e colpe (che peraltro sono anch'essi - tristemente ma realisticamente -
"normali" per frequenza) non cambia la questione. Più cresce il rischio di contagio là fuori, più è probabile che gli ospiti di una rsa si contagino.
Pensare che sia possibile isolarli dai loro parenti, ed isolare i lavoratori della struttura dal resto del mondo, per mesi (scenario virus libero di circolare) significa o ben non sapere cos'è una rsa o ben fottersene della sorte dei vecchi ma - non volendolo ammettere - raccontarsi la patetica e ipocrita storiella che "basta proteggere i più fragili". Riserviamo sempre le soluzioni ideali campate per aria alle persone e alle cose di cui non ci frega niente.
Attenzione, non mi sto riferendo a te, Super (chi sta nelle rsa
deve essere protetto il più possibile) ma ai tanti che presentano la protezione dei più a rischio come la soluzione per poter far circolare il virus (e convissero felici e contenti).
Lo stesso discorso vale anche per la (non) soluzione: facciamolo circolare e raddoppiamo/triplichiamo le terapie intensive.
Di nuovo, magari è un discorso che si fa in buona fede per beata ignoranza. Ma raddoppiare le terapie intensive equivale a raddoppiare il carico per il personale (sí, puoi formarne e assumerne di nuovo. Non in tre mesi). Con conseguenze facilmente intuibili.
Inoltre, fondamentale, la diffusione del virus satura rapidamente (per poi sospendere) le diagnosi e le cure non urgenti. Come inesorabilmente sta avvenendo.
Purtroppo in questi mesi non è stato fatto quasi niente per implementare il "testing, tracking, e tracing" rendendolo in grado di fronteggiare il (sicuro) aumento di casi.
Nel mentre l'opposizione invece che fare a pezzi ed incalzare il governo su questo, propagandava che il virus è una cazzata.