Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"
- paoolino
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sei Bocelli?chiaky ha scritto: La vista (non vedo un cazzo)
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
no lui non capisce un cazzo.paoolino ha scritto:Sei Bocelli?chiaky ha scritto: La vista (non vedo un cazzo)
Il primo a postare un messaggio alla Rinascita di questo forum
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si.paoolino ha scritto:Sei Bocelli?chiaky ha scritto: La vista (non vedo un cazzo)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
L’ultima che vidi fu pubblicata dall’Ocse nel 2018Johnny Rex ha scritto:Assolutamente vero, sarebbe interessante leggere qualche analisi comparativa sulla mobilità sociale in differenti nazioni (Gianlu?)Nickognito ha scritto: E non posso fare a meno di vedere che in Italia c'e' una sproporzione tra ricchezza patrimoniale familiare e ricchezza derivante dal lavoro, con le differenze sociali che si tramandono per generazioni senza che cambi nulla.
F.F.
http://dx.doi.org/10.1787/888933761910
Non ho ovviamente gli strumenti per ritenere che la graduatoria possa essere inattendibile. Destano comunque perplessità l’en plein scandinavo (Finlandia inclusa) nonché Spagna e Grecia nella top ten.
Non mi sorprende vedere a circa metà classifica le realtà che conosco meglio (Italia, Austria e Svizzera).
Sarà comunque più opportuno a mio parere consultare il prossimo studio, tanto più che le misure adottate nell’ultimo anno dai singoli governi saranno state decisive nel modificare questa graduatoria.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Secondo il Global Mobility Index l'Italia e' 34esima, mentre per esempio la Svizzera e' settima, per dire che insomma, dipende tutto da quali parametri valuti.
Personalmente, sia il parametro della classifica di Gianlu che quello dell'Index di cui sopra dicono piuttosto poco.
L'Italia ha dietro nei paesi occidentali solo la Gran Bretagna come massimo di conservazioni di ricchezza tra due generazioni.
E' anche uno dei peggiori a livello di titolo di studio rispetto alla famiglia di origine.
A livello di tasse di successione l'Italia e' ai minimi, 10 volte piu' basse che in Francia, Usa, Spagna o UK. Poi diversi paesi la hanno addirittura tolta, a dire il vero.
Siamo poi ai minimi assoluti come rapporto tra reddito da lavoro e reddito da proprieta'.
Personalmente, sia il parametro della classifica di Gianlu che quello dell'Index di cui sopra dicono piuttosto poco.
L'Italia ha dietro nei paesi occidentali solo la Gran Bretagna come massimo di conservazioni di ricchezza tra due generazioni.
E' anche uno dei peggiori a livello di titolo di studio rispetto alla famiglia di origine.
A livello di tasse di successione l'Italia e' ai minimi, 10 volte piu' basse che in Francia, Usa, Spagna o UK. Poi diversi paesi la hanno addirittura tolta, a dire il vero.
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Qua in dei villaggi di montagna dove la gente si e' riversata sulla neve, dopo un paio di weekend la positivita' al covid e' aumentata nettamente, oltre il 15% degli abitanti positivi.
Gente del posto incazzatissima con la gente di citta' che va sulla neve e non sta a casa, stanno pensando di distruggere la neve e chiudere tutti i parcheggi, oltre alle piste.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Portogallo e Repubblica Ceca tra i paesi piccoli sembrano quelli decisamente messi peggio.Nickognito ha scritto:Qua in dei villaggi di montagna dove la gente si e' riversata sulla neve, dopo un paio di weekend la positivita' al covid e' aumentata nettamente, oltre il 15% degli abitanti positivi.
Gente del posto incazzatissima con la gente di citta' che va sulla neve e non sta a casa, stanno pensando di distruggere la neve e chiudere tutti i parcheggi, oltre alle piste.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In realta'i contagi sono in diminuzione da una settimana, ma i malati ancora no, ovviamente, e soprattutto e' una diminuzione leggerissima ma gia' stabilizzata. Stanno pensano ad aumentare il lockdown, ma in molti si rendono conto che scuole e tutti i negozi chiusi e coprifuoco serale e' gia' molto (ed e' in effetti quello che ha causato la grande diminuzione di contagio). Il problema sono i troppi che non rispettano le regole, e' un problema grave che nessuno risolve. In realta' basterebbe girare a far le multe, mal che vada torni a casa con un miliardo di euro in piu'
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Avevo postato quella classifica solo perché era l'ultima da me consultata, non ne sono assolutamente partigiano.Nickognito ha scritto:Secondo il Global Mobility Index l'Italia e' 34esima, mentre per esempio la Svizzera e' settima, per dire che insomma, dipende tutto da quali parametri valuti.
Personalmente, sia il parametro della classifica di Gianlu che quello dell'Index di cui sopra dicono piuttosto poco.
A parte ciò, il Global Mobility Index è basato su fattori non totalmente attinenti con la mobilità sociale, sembra più un tentativo di far capire dove potenzialmente questa mobilità si possa materializzare che l'avvenuto buon funzionamento del c.d. ascensore.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non ti accusavo di partigianeria, sono dati interessanti, pero' se ne possono trovare di molto diversi su differenti fattori.gianlu ha scritto:Avevo postato quella classifica solo perché era l'ultima da me consultata, non ne sono assolutamente partigiano.Nickognito ha scritto:Secondo il Global Mobility Index l'Italia e' 34esima, mentre per esempio la Svizzera e' settima, per dire che insomma, dipende tutto da quali parametri valuti.
Personalmente, sia il parametro della classifica di Gianlu che quello dell'Index di cui sopra dicono piuttosto poco.
A parte ciò, il Global Mobility Index è basato su fattori non totalmente attinenti con la mobilità sociale, sembra più un tentativo di far capire dove potenzialmente questa mobilità si possa materializzare che l'avvenuto buon funzionamento del c.d. ascensore.
L'Italia e' un paese con poco lavoro, con molta ricchezza privata, con basse tasse di successione, con un sistema basato su conoscenze e raccomandazioni, con un ruolo centrale della famiglia, e cosi' via.
Io non mi capacito mai: insomma, anche se si parla di aumenti molto consistenti su stipendi minimi (mettiamo 500 euro al mese): fanno, nell'esempio, 6mila euro l'anno netti, che in 30 anni sono meno di un piccolo appartamento e nemmeno nelle citta' piu' care.
In questo contesto, trovo sempre incredibile il focus che si ha sulla tutela del lavoratore. Ben venga, eh, ma un lavoro fisso lo ha un italiano su cinque.
Io guardo tutti i miei amici: le differenze di stipendio tra me e loro sono anche elevate, in entrambe le direzioni, e obiettivamente qualcuno ha piu' fortuna e qualcuno meno. Pero' bene o male siamo li', dipende da scelte fatte, anche, alla fine anche il tenore di vita e' spesso piu' o meno simile. Pero' in partenza c'e' chi ha, boh, 0, 1, 2 3, 4 case di famiglia.
Prima non era cosi', difficile per questo comprendere piu' generazioni. I nostri genitori si sono spesso arricchiti lavorando.
Per me tutto questo non ha senso. Tra l'altro non siamo nemmeno al punto del genitore che fa sacrifici per i figli, ma ormai del figlio che non fa nulla di speciale ed eredita per il nipote.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito ha scritto:
L'Italia e' un paese con poco lavoro, con molta ricchezza privata, con basse tasse di successione, con un sistema basato su conoscenze e raccomandazioni, con un ruolo centrale della famiglia, e cosi' via.
Io non mi capacito mai: insomma, anche se si parla di aumenti molto consistenti su stipendi minimi (mettiamo 500 euro al mese): fanno, nell'esempio, 6mila euro l'anno netti, che in 30 anni sono meno di un piccolo appartamento e nemmeno nelle citta' piu' care.
In questo contesto, trovo sempre incredibile il focus che si ha sulla tutela del lavoratore. Ben venga, eh, ma un lavoro fisso lo ha un italiano su cinque.
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Prima non era cosi', difficile per questo comprendere piu' generazioni. I nostri genitori si sono spesso arricchiti lavorando.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io alle mie figlie non lascero' nulla: mi mangero' tutto io.Johnny Rex ha scritto:Nickognito ha scritto: Prima non era cosi', difficile per questo comprendere piu' generazioni. I nostri genitori si sono spesso arricchiti lavorando.
Per me tutto questo non ha senso. Tra l'altro non siamo nemmeno al punto del genitore che fa sacrifici per i figli, ma ormai del figlio che non fa nulla di speciale ed eredita per il nipote.
Le do' l'istruzione (compreso il cinese) e un grosso in bocca al lupo!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
On Cong ha scritto:Io alle mie figlie non lascero' nulla: mi mangero' tutto io.Johnny Rex ha scritto:Nickognito ha scritto: Prima non era cosi', difficile per questo comprendere piu' generazioni. I nostri genitori si sono spesso arricchiti lavorando.
Per me tutto questo non ha senso. Tra l'altro non siamo nemmeno al punto del genitore che fa sacrifici per i figli, ma ormai del figlio che non fa nulla di speciale ed eredita per il nipote.
Le do' l'istruzione (compreso il cinese) e un grosso in bocca al lupo!
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il mondo cambia e conseguentemente anche i parametri economici. Negli anni 80 avevi la possibilità di arricchirti anche con la fabbrichetta di famiglia. Oggi non esiste possibilità di diventare ricchi (rimanendo nel campo dell'onestà ovviamente), se non per pochissimi eletti.Nickognito ha scritto: L'Italia e' un paese con poco lavoro, con molta ricchezza privata, con basse tasse di successione, con un sistema basato su conoscenze e raccomandazioni, con un ruolo centrale della famiglia, e cosi' via.
Io non mi capacito mai: insomma, anche se si parla di aumenti molto consistenti su stipendi minimi (mettiamo 500 euro al mese): fanno, nell'esempio, 6mila euro l'anno netti, che in 30 anni sono meno di un piccolo appartamento e nemmeno nelle citta' piu' care.
In questo contesto, trovo sempre incredibile il focus che si ha sulla tutela del lavoratore. Ben venga, eh, ma un lavoro fisso lo ha un italiano su cinque.
Io guardo tutti i miei amici: le differenze di stipendio tra me e loro sono anche elevate, in entrambe le direzioni, e obiettivamente qualcuno ha piu' fortuna e qualcuno meno. Pero' bene o male siamo li', dipende da scelte fatte, anche, alla fine anche il tenore di vita e' spesso piu' o meno simile. Pero' in partenza c'e' chi ha, boh, 0, 1, 2 3, 4 case di famiglia.
Prima non era cosi', difficile per questo comprendere piu' generazioni. I nostri genitori si sono spesso arricchiti lavorando.
Per me tutto questo non ha senso. Tra l'altro non siamo nemmeno al punto del genitore che fa sacrifici per i figli, ma ormai del figlio che non fa nulla di speciale ed eredita per il nipote.
Le tasse di successione non sono basse, sono adeguate. Per quale motivo lo stesso nucleo familiare (esentato fino a 1M) dovrebbe essere penalizzato maggiormente nel caso per esempio di morte precoce di genitore? E per quale motivo una famiglia che contribuisce nel suo complesso alla generazione del patrimonio (figli compresi) dovrebbe vedersi scippare nuovamente redditi già tassati considerevolmente? Potrei caso mai essere daccordo per tassazioni più consistenti verso gradi di parentela dal secondo in poi (dai fratelli/sorelle per intenderci).
Che poi i figli possano essere dei dementi e non fare una mazza perchè i genitori sono ricchi (caso che probabilmente rappresenta lo 0,x % della popolazione?) è una loro prerogativa che va riconosciuta
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mia sorella ha probabilmente il Covid, due giorni con febbre a 40 improvvisa, vediamo il tampone.
Mia madre gia' per tutta questa situazione era sull'orlo dell'esaurimento nervoso e con la salute a pezzi, ha avuto la bella idea di andare a trovarla. Adesso vedremo anche i loro risultati, ma son senza parole.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito ha scritto:Mia sorella ha probabilmente il Covid, due giorni con febbre a 40 improvvisa, vediamo il tampone.
Mia madre gia' per tutta questa situazione era sull'orlo dell'esaurimento nervoso e con la salute a pezzi, ha avuto la bella idea di andare a trovarla. Adesso vedremo anche i loro risultati, ma son senza parole.
Nella mia scuola comunque ci sono diversi casi di febbre, influenza, poi tutti negativi al tampone
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
si si, possono essere altri virus, diciamo che una febbre cosi' mai venuta in vita sua.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In famiglia abbiamo passato tutto qualche giorno di febbre e sintomi influenzali, fatto il tampone (a distanza di un paio di settimane uno dall’altro) e tutti negativi.tuborovescio ha scritto:Nickognito ha scritto:Mia sorella ha probabilmente il Covid, due giorni con febbre a 40 improvvisa, vediamo il tampone.
Mia madre gia' per tutta questa situazione era sull'orlo dell'esaurimento nervoso e con la salute a pezzi, ha avuto la bella idea di andare a trovarla. Adesso vedremo anche i loro risultati, ma son senza parole.
Nella mia scuola comunque ci sono diversi casi di febbre, influenza, poi tutti negativi al tampone
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Concordo su tutto. A parte ciò, si dice giustamente dell’Italia che la disoccupazione è alta e la ricchezza privata pure. Se la ricchezza privata venisse investita è probabile che la disoccupazione possa calare. Ma chi se la sente di investire in un inferno fiscale fra i maggiori al mondo?laplaz ha scritto:Il mondo cambia e conseguentemente anche i parametri economici. Negli anni 80 avevi la possibilità di arricchirti anche con la fabbrichetta di famiglia. Oggi non esiste possibilità di diventare ricchi (rimanendo nel campo dell'onestà ovviamente), se non per pochissimi eletti.Nickognito ha scritto: L'Italia e' un paese con poco lavoro, con molta ricchezza privata, con basse tasse di successione, con un sistema basato su conoscenze e raccomandazioni, con un ruolo centrale della famiglia, e cosi' via.
Io non mi capacito mai: insomma, anche se si parla di aumenti molto consistenti su stipendi minimi (mettiamo 500 euro al mese): fanno, nell'esempio, 6mila euro l'anno netti, che in 30 anni sono meno di un piccolo appartamento e nemmeno nelle citta' piu' care.
In questo contesto, trovo sempre incredibile il focus che si ha sulla tutela del lavoratore. Ben venga, eh, ma un lavoro fisso lo ha un italiano su cinque.
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Le tasse di successione non sono basse, sono adeguate. Per quale motivo lo stesso nucleo familiare (esentato fino a 1M) dovrebbe essere penalizzato maggiormente nel caso per esempio di morte precoce di genitore? E per quale motivo una famiglia che contribuisce nel suo complesso alla generazione del patrimonio (figli compresi) dovrebbe vedersi scippare nuovamente redditi già tassati considerevolmente? Potrei caso mai essere daccordo per tassazioni più consistenti verso gradi di parentela dal secondo in poi (dai fratelli/sorelle per intenderci).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Diciamo che: più del problema fiscale (comunque gli investimenti in azienda vengono in parte tolti dal reddito e abbassano le tasse) il problema è l’incertezza.gianlu ha scritto:Concordo su tutto. A parte ciò, si dice giustamente dell’Italia che la disoccupazione è alta e la ricchezza privata pure. Se la ricchezza privata venisse investita è probabile che la disoccupazione possa calare. Ma chi se la sente di investire in un inferno fiscale fra i maggiori al mondo?laplaz ha scritto:Il mondo cambia e conseguentemente anche i parametri economici. Negli anni 80 avevi la possibilità di arricchirti anche con la fabbrichetta di famiglia. Oggi non esiste possibilità di diventare ricchi (rimanendo nel campo dell'onestà ovviamente), se non per pochissimi eletti.Nickognito ha scritto: L'Italia e' un paese con poco lavoro, con molta ricchezza privata, con basse tasse di successione, con un sistema basato su conoscenze e raccomandazioni, con un ruolo centrale della famiglia, e cosi' via.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Piu' che per il covid mia madre rischia depressione e esaurimento nervoso, comunque grazie
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In questo discorso potrebbe avere una sua importanza anche il calo delle nascite.Nickognito ha scritto:
Prima non era cosi', difficile per questo comprendere piu' generazioni. I nostri genitori si sono spesso arricchiti lavorando.
Per me tutto questo non ha senso. Tra l'altro non siamo nemmeno al punto del genitore che fa sacrifici per i figli, ma ormai del figlio che non fa nulla di speciale ed eredita per il nipote.
Io posso fare il confronto tra la mia famiglia e quella di mia moglie.
Nella mia famiglia siamo 5 figli; pur essendo la mia una famiglia agiata, quando sarà il momento, dividendo il patrimonio per 5, non erediteremo grosse proprietà.
Mia moglie invece è figlia unica, anche lei di una famiglia agiata, e sicuramente erediterà 3 case, oltre a una casa di sua proprietà già acquistata dal padre.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Seee due anni.
Ma va in culo vah,
Due anni... ma manco per idea.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma è logico che la mascherina resterà almeno altri 15 mesi, almeno in alcuni contesti.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le mascherine costano un sacco di soldi, qui consigliano caldamente le FFP2 (ora obbligatorie in Germania), ma io, pur usando spesso le stesse con efficacia minore, avro' speso in mascherine 1000 euro (per 2 persone).
Boh, come pretendono che la gente le compri.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si', cambia moltissimo anche questo.paoolino ha scritto:In questo discorso potrebbe avere una sua importanza anche il calo delle nascite.Nickognito ha scritto:
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Per me tutto questo non ha senso. Tra l'altro non siamo nemmeno al punto del genitore che fa sacrifici per i figli, ma ormai del figlio che non fa nulla di speciale ed eredita per il nipote.
Io posso fare il confronto tra la mia famiglia e quella di mia moglie.
Nella mia famiglia siamo 5 figli; pur essendo la mia una famiglia agiata, quando sarà il momento, dividendo il patrimonio per 5, non erediteremo grosse proprietà.
Mia moglie invece è figlia unica, anche lei di una famiglia agiata, e sicuramente erediterà 3 case, oltre a una casa di sua proprietà già acquistata dal padre.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma credo che l'idea sia, che ad un certo punto si vivra' normalmente, tutto aperto, scuole, stadi, teatri, concerti ecc, ma ancora portando la mascherina perche' la possibilita' di ammalarsi rimarra', sia pure poco probabile. Questo almeno per alcuni mesi, immagino.chiaky ha scritto:Seee due anni.
Ma va in culo vah,
Due anni... ma manco per idea.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Le metterà chi non si vaccina.alessandro ha scritto:Ma è logico che la mascherina resterà almeno altri 15 mesi, almeno in alcuni contesti.
Ho capito che siamo in ritardo e tutto, ma entro fine anno, almeno quelli della nostra età, saranno vaccinati.
A quel punto chi resta fuori? I ventenni e i negazionisti. I ventenni non si ammalano gravemente, i negazionisti devono morire.
Quindi...
Ultima modifica di chiaky il ven gen 29, 2021 10:40 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se sono vaccinato non mi ammalo (si spererebbe).uglygeek ha scritto:Ma credo che l'idea sia, che ad un certo punto si vivra' normalmente, tutto aperto, scuole, stadi, teatri, concerti ecc, ma ancora portando la mascherina perche' la possibilita' di ammalarsi rimarra', sia pure poco probabile. Questo almeno per alcuni mesi, immagino.chiaky ha scritto:Seee due anni.
Ma va in culo vah,
Due anni... ma manco per idea.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
gianlu ha scritto:Concordo su tutto. A parte ciò, si dice giustamente dell’Italia che la disoccupazione è alta e la ricchezza privata pure. Se la ricchezza privata venisse investita è probabile che la disoccupazione possa calare. Ma chi se la sente di investire in un inferno fiscale fra i maggiori al mondo?laplaz ha scritto:Il mondo cambia e conseguentemente anche i parametri economici. Negli anni 80 avevi la possibilità di arricchirti anche con la fabbrichetta di famiglia. Oggi non esiste possibilità di diventare ricchi (rimanendo nel campo dell'onestà ovviamente), se non per pochissimi eletti.Nickognito ha scritto: L'Italia e' un paese con poco lavoro, con molta ricchezza privata, con basse tasse di successione, con un sistema basato su conoscenze e raccomandazioni, con un ruolo centrale della famiglia, e cosi' via.
Io non mi capacito mai: insomma, anche se si parla di aumenti molto consistenti su stipendi minimi (mettiamo 500 euro al mese): fanno, nell'esempio, 6mila euro l'anno netti, che in 30 anni sono meno di un piccolo appartamento e nemmeno nelle citta' piu' care.
In questo contesto, trovo sempre incredibile il focus che si ha sulla tutela del lavoratore. Ben venga, eh, ma un lavoro fisso lo ha un italiano su cinque.
Io guardo tutti i miei amici: le differenze di stipendio tra me e loro sono anche elevate, in entrambe le direzioni, e obiettivamente qualcuno ha piu' fortuna e qualcuno meno. Pero' bene o male siamo li', dipende da scelte fatte, anche, alla fine anche il tenore di vita e' spesso piu' o meno simile. Pero' in partenza c'e' chi ha, boh, 0, 1, 2 3, 4 case di famiglia.
Prima non era cosi', difficile per questo comprendere piu' generazioni. I nostri genitori si sono spesso arricchiti lavorando.
Per me tutto questo non ha senso. Tra l'altro non siamo nemmeno al punto del genitore che fa sacrifici per i figli, ma ormai del figlio che non fa nulla di speciale ed eredita per il nipote.
Le tasse di successione non sono basse, sono adeguate. Per quale motivo lo stesso nucleo familiare (esentato fino a 1M) dovrebbe essere penalizzato maggiormente nel caso per esempio di morte precoce di genitore? E per quale motivo una famiglia che contribuisce nel suo complesso alla generazione del patrimonio (figli compresi) dovrebbe vedersi scippare nuovamente redditi già tassati considerevolmente? Potrei caso mai essere daccordo per tassazioni più consistenti verso gradi di parentela dal secondo in poi (dai fratelli/sorelle per intenderci).
Che poi i figli possano essere dei dementi e non fare una mazza perchè i genitori sono ricchi (caso che probabilmente rappresenta lo 0,x % della popolazione?) è una loro prerogativa che va riconosciuta
Si, ok, pero' tra un po' finiamo nella situazione in cui nessuno paga le tasse o nemmeno dobbiamo prendere prestiti perche' tanto viene speso tutto male. Ok, ma cerchiamo di spenderli meglio, non esistono altre soluzioni.
Le tasse saranno anche adeguate, rimane il fatto che sono 10 volte inferiori a quelle dei paesi europei tradizionalmente a noi piu' vicini in un contesto in cui noi siamo piu' ricchi a livello di patrimonio e meno a livello di lavoro con maggior differenze tra generazioni. Difficile non porsi delle domande.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Una Fp2 costa meno di 2 euro. Ora, capisco, che sul tuo budget ideale di 10 euro al giorno possa avere un certo impatto, ma nella realtà mi sembra tutto sommato una spesa affrontabile per quasi tutti.Nickognito ha scritto:Le mascherine costano un sacco di soldi, qui consigliano caldamente le FFP2 (ora obbligatorie in Germania), ma io, pur usando spesso le stesse con efficacia minore, avro' speso in mascherine 1000 euro (per 2 persone).
Boh, come pretendono che la gente le compri.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non si sa ancora se chi e' vaccinato puo' comunque contagiare altri o no.chiaky ha scritto:Se sono vaccinato non mi ammalo (si spererebbe).uglygeek ha scritto:Ma credo che l'idea sia, che ad un certo punto si vivra' normalmente, tutto aperto, scuole, stadi, teatri, concerti ecc, ma ancora portando la mascherina perche' la possibilita' di ammalarsi rimarra', sia pure poco probabile. Questo almeno per alcuni mesi, immagino.chiaky ha scritto: Seee due anni.
Ma va in culo vah,
Due anni... ma manco per idea.
Non si sa nemmeno quanto durera' l'efficacia del vaccino. Sempre nella stessa intervista diceva che se ci vogliono 12 mesi per vaccinare tutti gli italiani e il vaccino e' efficace per meno di un anno, non si raggiungera' l'immunita' di gregge. Anche se voglio sperare che tra qualche mese le case farmaceutiche saranno in grado di fabbricare centinaia di milioni di dosi rapidamente.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito se compra le FFP2 non gli resta nemmeno un euro per il cibo della gatta, perchè va fuori badget.paoolino ha scritto:Una Fp2 costa meno di 2 euro. Ora, capisco, che sul tuo budget ideale di 10 euro al giorno possa avere un certo impatto, ma nella realtà mi sembra tutto sommato una spesa affrontabile per quasi tutti.Nickognito ha scritto:Le mascherine costano un sacco di soldi, qui consigliano caldamente le FFP2 (ora obbligatorie in Germania), ma io, pur usando spesso le stesse con efficacia minore, avro' speso in mascherine 1000 euro (per 2 persone).
Boh, come pretendono che la gente le compri.
Cerca di capirlo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mah, falso problema. Dopo un anno rivaccinano gli anziani e siamo a posto.uglygeek ha scritto:Non si sa ancora se chi e' vaccinato puo' comunque contagiare altri o no.chiaky ha scritto:Se sono vaccinato non mi ammalo (si spererebbe).uglygeek ha scritto: Ma credo che l'idea sia, che ad un certo punto si vivra' normalmente, tutto aperto, scuole, stadi, teatri, concerti ecc, ma ancora portando la mascherina perche' la possibilita' di ammalarsi rimarra', sia pure poco probabile. Questo almeno per alcuni mesi, immagino.
Non si sa nemmeno quanto durera' l'efficacia del vaccino. Sempre nella stessa intervista diceva che se ci vogliono 12 mesi per vaccinare tutti gli italiani e il vaccino e' efficace per meno di un anno, non si raggiungera' l'immunita' di gregge. Anche se voglio sperare che tra qualche mese le case farmaceutiche saranno in grado di fabbricare centinaia di milioni di dosi rapidamente.
Sono loro il problema.
Altro che mascherine per due anni.
Se devo mettere la mascherina per non infettare mio nipote no mask di 22 anni, non me la metto.
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