stefano61 ha scritto:Nickognito ha scritto:
se fosse un match possibile, darebbero delle quote
Ma è questo un senso legittimo di "possibile"? Per rispondere non basta l' analogia col caso Federer-Hurkacz, occorre mostrare che l' analogia in questione è legittima.
E non mi pare proprio che lo sia: non parliamo dello stesso genere di possibilità. Nel caso Federer-Hurkacz sarebbe sufficiente che Federer continuasse a giocare per qualche mese. Ma nel caso di Borg-Djokovic cosa dovrebbe succedere?
Cosa dovrebbe verificarsi perchè i bookmakers diano quote per un incontro tra giocatori separati da un così lungo intervallo nella loro attività agonistica? Non mi sembra che ne abbiamo un' idea chiara - e sto usando un' eufemismo.
Per me e' chiarissimo.
caso 1: Djokovic di oggi, allenato come oggi, prende la macchina del tempo e va a Wimbledon nel 1980, giocando contro Borg. Secondo te gli inglesi non darebbero quote? Ma stai scherzando? Le darebbero, e Borg sarebbe dato a 1000 tipo.
caso 2: Borg gioca oggi, alla sua eta', dopo un intervallo cosi' lungo: ci sarebbero quote, come c'erano in Borg-Arrese.
caso 3: Bolt di 10 anni fa gareggia contro Carl Lewis nel 1985, con ognuno che corre sulla pista e preparazione e materiali dei propri tempi, che pero' vengono aggiustati in base ad un indice deciso in precedenza, basato sul migliroamento delle prestazioni negli anni: anche qui, quote possibili.
caso 4: utilizzo un software di quelli oggi in commercio per pronosticare match di tennis, con una serie di parametri: ad esempio, parto da Sinner-Federer oggi, poi tra Sinner oggi e Federer di un mese fa, poi col Federer di due mesi fa, poi col Federer di due anni fa, poi tre anni, poi quattro, e cosi' via fino a Federer del 1999. La maggior parte dei parametri rimane indicativa e il software continua a dare le quote.
caso 5: nel 2031, una tennista 14enne non ha mai giocato tornei juniores e riceve una wild card per wimbledon, senza mai aver disputato tornei ufficiali. Non esiste, insomma, nessun parametro in base a match precedenti. Quell'anno, a Wimbledon, mettiamo che si abbiano campi su ogni superficie, non solo su erba, e la superficie si decide con un sorteggio il giorno del match. L'avversaria della 14 enne e' Serena Williams, che
si e' ritirata nel 2021, ha fatto altri 4 figli, e torna a giocare a 50 anni dopo 10 anni di inattivita', ricevendo un'altra wild card. Ovviamente, i bookmakers danno comunque una quota per il loro match.
Potrei andare avanti all'infinito.
Non esiste nessun motivo concettuale per non dare quote per qualunque evento immaginario. Si puo' solo discutere su quanto valide siano queste quote/previsioni. Il mio punto e' che e' sufficiente che ci sia una validita' minima, cioe' che, immaginando di poter giocare tutti quei match impossibili, ci sia un criterio che permette di 'indovinare' anche solo il 50,000000000000000000000000000000000000001 dei match.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)