Nickognito ha scritto:sono due cause diverse. Non capisco di cosa si parli. Il Sudafrica e' stato boicottato per l'apartheid e va bene, ma, anche questo non fosse accaduto, non avrebbe avuto senso boicottarlo comunque se avessero imprigionato un tennista nero?
Se c'era l'apartheid il Sudafrica doveva essere boicottato per quello, e il caso del tennista nero sarebbe stato solo un altro episodio di apartheid.
Se non c'era l'apartheid ovvio che non poteva essere la causa di un boicottaggio.
Se c'era un apartheid di fatto anche se non dichiarato ufficialmente, un po' come negli USA fino agli anni '60, la cosa diventa piu' complicata.
Poi c'e' sempre il discorso di non arrogarsi il diritto di imporre i propri valori ad altre culture, cosa secondo me sbagliata perche' ci sono culture migliori di altre, ma e' comunque complicato.
Pero' fino ad oggi l'occidente ha detto "Gli abitanti della Cina appartengono, sono di proprieta', del governo cinese, che puo' fare di loro cio' che vuole e sono affari loro, a noi sta bene cosi', l'importante e' che il mercato cinese si apra e poter fare affari". E poi allora c'e' anche ipocrisia nello stracciarsi le vesti perche' una tennista fa la fine che si sa che fanno migliaia di altre persone. Quando hanno portato le Finals a Shenzhen dove pensavano di andare?
Un po' come Hamilton che va a guidare in Arabia Saudita con il casco con l'arcobaleno LGBTQ+. Non l'ha deciso lui di portare la F1 in Arabia Saudita e va bene che sia libero di protestare, ma se all'occidente non sta bene come i sauditi considerano i diritti umani allora non andassero a fare le corse li'.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.