Economia e finanza

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Debit Suisse al 99% stasera diventa di UBS, almeno per le attività sane.
Probabile bad bank e conseguente scomparsa definitiva della società nata 160 anni fa.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

La Svizzera si sta facendo ridere dietro dal mondo intero.
Un tradizione secolare basata sulla certezza del diritto e rispetto delle regole spazzata via in un folle pomeriggio di domenica.
I cittadini sono furibondi con il Governo Federale.
Ma ancora non è finita, ora partiranno cause multimiliardarie.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Johnny Rex »

laplaz ha scritto: mar mar 21, 2023 1:46 pm La Svizzera si sta facendo ridere dietro dal mondo intero.
Un tradizione secolare basata sulla certezza del diritto e rispetto delle regole spazzata via in un folle pomeriggio di domenica.
I cittadini sono furibondi con il Governo Federale.
Ma ancora non è finita, ora partiranno cause multimiliardarie.
Anche loro coinvolti dalla fine delle certezza, tipica del Mondo Globale .
Dai che forse la Seconda Guerra Fredda salverà l'Occidente.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Burano »

laplaz ha scritto: mar mar 21, 2023 1:46 pm La Svizzera si sta facendo ridere dietro dal mondo intero.
Un tradizione secolare basata sulla certezza del diritto e rispetto delle regole spazzata via in un folle pomeriggio di domenica.
I cittadini sono furibondi con il Governo Federale.
Ma ancora non è finita, ora partiranno cause multimiliardarie.
Tra i maggiori azionisti della banca fallita, l'azienda che la salva :lol: Stranamente graziati gli azionisti, non chi aveva obbligazioni subordinate.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Burano ha scritto: mar mar 21, 2023 7:17 pm
laplaz ha scritto: mar mar 21, 2023 1:46 pm La Svizzera si sta facendo ridere dietro dal mondo intero.
Un tradizione secolare basata sulla certezza del diritto e rispetto delle regole spazzata via in un folle pomeriggio di domenica.
I cittadini sono furibondi con il Governo Federale.
Ma ancora non è finita, ora partiranno cause multimiliardarie.
Tra i maggiori azionisti della banca fallita, l'azienda che la salva :lol: Stranamente graziati gli azionisti, non chi aveva obbligazioni subordinate.
Hanno messo in piedi una bella serie di illegalità che non potranno rimanere impunite.
Cause multimiliardarie a breve.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

Sono stato via qualche giorno non ho più seguito giornali e online, ci sono aggiornamenti?

Di solito se non ci sono aggiornamenti per un po' significa che è accaduto qualcosa di estremamente grave che paradossalmente ha messo una toppa alla situazione cogente, aprendo una voragine per un futuro prossimo che genererà il crollo della società così come la conosciamo, o comunque l'attuale stand by è semplice anticamera di un tempo finanziario (ma che poi si ribalterà su noi poveri disgraziati) difficile, precario, severissimo, drammatico, tragico, che ci aspetta in qualche mese massimo metà anno.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

Gios ha scritto: mer mar 29, 2023 12:30 pm Sono stato via qualche giorno non ho più seguito giornali e online, ci sono aggiornamenti?

Di solito se non ci sono aggiornamenti per un po' significa che è accaduto qualcosa di estremamente grave che paradossalmente ha messo una toppa alla situazione cogente, aprendo una voragine per un futuro prossimo che genererà il crollo della società così come la conosciamo, o comunque l'attuale stand by è semplice anticamera di un tempo finanziario (ma che poi si ribalterà su noi poveri disgraziati) difficile, precario, severissimo, drammatico, tragico, che ci aspetta in qualche mese massimo metà anno.
Ma non c'è molto da festeggiare #177# #177# #177# #177# #177# #177#
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

Ho sentito alla radio un esperto (sarà stato un metereologo, o un climatologo, o un pedologo, o un geologo o che cazzo ne so) che affermava che le precipitazioni previste dei prossimi giorni non sono affatto una buona notizia, per quanto riguarda la siccità, perché il terreno eccecc e le colture eccecc e le riserve idriche eccecc.

Cioè la siccità è mancanza d'acqua, ma solo un illuso che non capisce niente nelle interconnessione dei vari sistemi eccecc potrebbe pensare che l'arrivo dell'acqua risolva almeno parzialmente la mancanza dell'acqua.

È una osservazione che fa molto riflettere sulla caducità della conoscenza.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 11:02 am Ho sentito alla radio un esperto (sarà stato un metereologo, o un climatologo, o un pedologo, o un geologo o che cazzo ne so) che affermava che le precipitazioni previste dei prossimi giorni non sono affatto una buona notizia, per quanto riguarda la siccità, perché il terreno eccecc e le colture eccecc e le riserve idriche eccecc.

Cioè la siccità è mancanza d'acqua, ma solo un illuso che non capisce niente nelle interconnessione dei vari sistemi eccecc potrebbe pensare che l'arrivo dell'acqua risolva almeno parzialmente la mancanza dell'acqua.

È una osservazione che fa molto riflettere sulla caducità della conoscenza.
Ma perchè se il terreno è troppo arido e la precipitazione è estremamente ingente rimbalza e crea allagamenti senza penetrare nel terreno.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da chiaky »

Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 11:02 am Ho sentito alla radio un esperto (sarà stato un metereologo, o un climatologo, o un pedologo, o un geologo o che cazzo ne so) che affermava che le precipitazioni previste dei prossimi giorni non sono affatto una buona notizia, per quanto riguarda la siccità, perché il terreno eccecc e le colture eccecc e le riserve idriche eccecc.

Cioè la siccità è mancanza d'acqua, ma solo un illuso che non capisce niente nelle interconnessione dei vari sistemi eccecc potrebbe pensare che l'arrivo dell'acqua risolva almeno parzialmente la mancanza dell'acqua.

È una osservazione che fa molto riflettere sulla caducità della conoscenza.
Forse sarebbe meglio che piovesse vino. Oppure merda, così almeno i campi si concimano, gli idioti si lavano il cervello e poi porta anche fortuna calpestarla.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

laplaz ha scritto: mer apr 12, 2023 12:24 pm
Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 11:02 am Ho sentito alla radio un esperto (sarà stato un metereologo, o un climatologo, o un pedologo, o un geologo o che cazzo ne so) che affermava che le precipitazioni previste dei prossimi giorni non sono affatto una buona notizia, per quanto riguarda la siccità, perché il terreno eccecc e le colture eccecc e le riserve idriche eccecc.

Cioè la siccità è mancanza d'acqua, ma solo un illuso che non capisce niente nelle interconnessione dei vari sistemi eccecc potrebbe pensare che l'arrivo dell'acqua risolva almeno parzialmente la mancanza dell'acqua.

È una osservazione che fa molto riflettere sulla caducità della conoscenza.
Ma perchè se il terreno è troppo arido e la precipitazione è estremamente ingente rimbalza e crea allagamenti senza penetrare nel terreno.
C'era anche questa cosa, ma era un discorso più lungo e complesso e del tutto convincente.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 2:23 pm
laplaz ha scritto: mer apr 12, 2023 12:24 pm
Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 11:02 am Ho sentito alla radio un esperto (sarà stato un metereologo, o un climatologo, o un pedologo, o un geologo o che cazzo ne so) che affermava che le precipitazioni previste dei prossimi giorni non sono affatto una buona notizia, per quanto riguarda la siccità, perché il terreno eccecc e le colture eccecc e le riserve idriche eccecc.

Cioè la siccità è mancanza d'acqua, ma solo un illuso che non capisce niente nelle interconnessione dei vari sistemi eccecc potrebbe pensare che l'arrivo dell'acqua risolva almeno parzialmente la mancanza dell'acqua.

È una osservazione che fa molto riflettere sulla caducità della conoscenza.
Ma perchè se il terreno è troppo arido e la precipitazione è estremamente ingente rimbalza e crea allagamenti senza penetrare nel terreno.
C'era anche questa cosa, ma era un discorso più lungo e complesso e del tutto convincente.


Vediamo domani come va dai :)
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

laplaz ha scritto: mer apr 12, 2023 2:46 pm
Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 2:23 pm
laplaz ha scritto: mer apr 12, 2023 12:24 pm

Ma perchè se il terreno è troppo arido e la precipitazione è estremamente ingente rimbalza e crea allagamenti senza penetrare nel terreno.
C'era anche questa cosa, ma era un discorso più lungo e complesso e del tutto convincente.


Vediamo domani come va dai :)
Dai speriamo che in fondo non piova, è l'unico modo per non peggiorare la grave situazione causata dalla siccità.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 3:26 pm
laplaz ha scritto: mer apr 12, 2023 2:46 pm
Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 2:23 pm

C'era anche questa cosa, ma era un discorso più lungo e complesso e del tutto convincente.


Vediamo domani come va dai :)
Dai speriamo che in fondo non piova, è l'unico modo per non peggiorare la grave situazione causata dalla siccità.
:lol:

Il punto non è solo che non piove, ma che piove "sbagliato" :wink:
O meglio, non piove/nevica nel periodo giusto e questo crea uno squilibrio che dall'inverno ci portiamo dietro fino alla fine dell'estate.
Il problema maggiore sono i bacini idrici vuoti, poi certo anche il fatto che piove meno durante tutto l'anno è grave ma il danno maggiore nasce, è il caso di dire, proprio "a monte" 8)

Leggi qui, un buon articolo.

https://lab24.ilsole24ore.com/siccita-i ... ighe-alpi/#
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

laplaz ha scritto: gio apr 13, 2023 9:21 am
Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 3:26 pm
laplaz ha scritto: mer apr 12, 2023 2:46 pm



Vediamo domani come va dai :)
Dai speriamo che in fondo non piova, è l'unico modo per non peggiorare la grave situazione causata dalla siccità.
:lol:

Il punto non è solo che non piove, ma che piove "sbagliato" :wink:
O meglio, non piove/nevica nel periodo giusto e questo crea uno squilibrio che dall'inverno ci portiamo dietro fino alla fine dell'estate.
Il problema maggiore sono i bacini idrici vuoti, poi certo anche il fatto che piove meno durante tutto l'anno è grave ma il danno maggiore nasce, è il caso di dire, proprio "a monte" 8)

Leggi qui, un buon articolo.

https://lab24.ilsole24ore.com/siccita-i ... ighe-alpi/#
Grazie.

A questo punto, dopo questo periodo di pioggia, non so se augurarmi un ritorno al tempo sereno, non saprei proprio. Dove Giove Pluvio va, la va male.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Burano »

https://www.facebook.com/10000279665334 ... iyrWPgyjl/

La Germania socialdemocratica. E' sempre più evidente che l'accoppiata Scholz-Lindner ha una visione dell'Europa fondata sul fatto che, con una politica di austerità, solo la Germania può collocare il proprio debito a tassi negativi e può praticare aiuti di Stato. In altre parole, proprio la Germania socialdemocratica pare voler fare del rapporto debito-PIl, che i teutonici vantano al 67%, il parametro su cui fondare l'appartenenza europea: una scelta chiaramente molto autoreferente. La Germania non vuole che l'Europa emetta debito per sostenere i paesi più indebitati perché tale debito europeo è il solo che può fare concorrenza al debito tedesco, costringendo il governo federale a pagare interessi più alti. Del resto, la Germania non ha accettato neppure il PNRR, avanzando una richiesta di soli 27,9 miliardi unicamente di sovvenzioni proprio per non "legittimare" il debito comune. Rispetto a questo quadro penso siano utili tre considerazioni. La prima, non banale, è costituita dal fatto che la Germania è sempre più sola nel sostenere queste posizioni; non la seguono più i paesi baltici, che stanno spendendo per gli effetti della guerra, e neppure l'Olanda, alle prese con una grave crisi demografica. Restano al suo fianco Austria e Finlandia, quest'ultima una "petro-potenza". La seconda si riferisce all'Italia; se la linea tedesca prevale, per il nostro paese verranno meno gli spazi di qualsiasi politica economica, ormai costruita solo sugli spazi di deficit. Prova tangibile è l'ultimo decreto lavoro che, di fatto, non taglia il cuneo ma eroga un bonus di 5 mesi, "finanziato" con lo scostamento di deficit. La terza, triste, considerazione si riferisce alla socialdemocrazia tedesca, che mi sembra decisamente molto in crisi in termini di visione.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Anche First Republic ci saluta. Non credo sarà l'ultima.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Gios ha scritto: gio apr 13, 2023 10:16 am
laplaz ha scritto: gio apr 13, 2023 9:21 am
Gios ha scritto: mer apr 12, 2023 3:26 pm

Dai speriamo che in fondo non piova, è l'unico modo per non peggiorare la grave situazione causata dalla siccità.
:lol:

Il punto non è solo che non piove, ma che piove "sbagliato" :wink:
O meglio, non piove/nevica nel periodo giusto e questo crea uno squilibrio che dall'inverno ci portiamo dietro fino alla fine dell'estate.
Il problema maggiore sono i bacini idrici vuoti, poi certo anche il fatto che piove meno durante tutto l'anno è grave ma il danno maggiore nasce, è il caso di dire, proprio "a monte" 8)

Leggi qui, un buon articolo.

https://lab24.ilsole24ore.com/siccita-i ... ighe-alpi/#
Grazie.

A questo punto, dopo questo periodo di pioggia, non so se augurarmi un ritorno al tempo sereno, non saprei proprio. Dove Giove Pluvio va, la va male.
Dai che sta andando benino in questa primavera da tanti anni a questa parte quasi "normale" :)
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

laplaz ha scritto: mar mag 02, 2023 9:27 am
Gios ha scritto: gio apr 13, 2023 10:16 am
laplaz ha scritto: gio apr 13, 2023 9:21 am

:lol:

Il punto non è solo che non piove, ma che piove "sbagliato" :wink:
O meglio, non piove/nevica nel periodo giusto e questo crea uno squilibrio che dall'inverno ci portiamo dietro fino alla fine dell'estate.
Il problema maggiore sono i bacini idrici vuoti, poi certo anche il fatto che piove meno durante tutto l'anno è grave ma il danno maggiore nasce, è il caso di dire, proprio "a monte" 8)

Leggi qui, un buon articolo.

https://lab24.ilsole24ore.com/siccita-i ... ighe-alpi/#
Grazie.

A questo punto, dopo questo periodo di pioggia, non so se augurarmi un ritorno al tempo sereno, non saprei proprio. Dove Giove Pluvio va, la va male.
Dai che sta andando benino in questa primavera da tanti anni a questa parte quasi "normale" :)
Non bisogna essere ingenui facendosi condizionare da impressioni, o considerazioni (soprattutto locali: "piove"): un uomo di mondo è consapevole che se i laghi si riempiono non vuol dire che ci sia acqua nei laghi, che se ogni tanto vi sono precipitazioni e poi ne arrivano non è detto che sia il meglio per evitare la siccità, e così via.
Vi sono ragionamenti e dinamiche complesse che nascondono incipienti tragedie (e drammi a medio periodo).
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Re: Economia e finanza

Messaggio da luca1977 »

Burano ha scritto: dom apr 30, 2023 1:05 pm https://www.facebook.com/10000279665334 ... iyrWPgyjl/

La Germania socialdemocratica. E' sempre più evidente che l'accoppiata Scholz-Lindner ha una visione dell'Europa fondata sul fatto che, con una politica di austerità, solo la Germania può collocare il proprio debito a tassi negativi e può praticare aiuti di Stato. In altre parole, proprio la Germania socialdemocratica pare voler fare del rapporto debito-PIl, che i teutonici vantano al 67%, il parametro su cui fondare l'appartenenza europea: una scelta chiaramente molto autoreferente. La Germania non vuole che l'Europa emetta debito per sostenere i paesi più indebitati perché tale debito europeo è il solo che può fare concorrenza al debito tedesco, costringendo il governo federale a pagare interessi più alti. Del resto, la Germania non ha accettato neppure il PNRR, avanzando una richiesta di soli 27,9 miliardi unicamente di sovvenzioni proprio per non "legittimare" il debito comune. Rispetto a questo quadro penso siano utili tre considerazioni. La prima, non banale, è costituita dal fatto che la Germania è sempre più sola nel sostenere queste posizioni; non la seguono più i paesi baltici, che stanno spendendo per gli effetti della guerra, e neppure l'Olanda, alle prese con una grave crisi demografica. Restano al suo fianco Austria e Finlandia, quest'ultima una "petro-potenza". La seconda si riferisce all'Italia; se la linea tedesca prevale, per il nostro paese verranno meno gli spazi di qualsiasi politica economica, ormai costruita solo sugli spazi di deficit. Prova tangibile è l'ultimo decreto lavoro che, di fatto, non taglia il cuneo ma eroga un bonus di 5 mesi, "finanziato" con lo scostamento di deficit. La terza, triste, considerazione si riferisce alla socialdemocrazia tedesca, che mi sembra decisamente molto in crisi in termini di visione.
Tutto condivisibile. Va detto che l'Italia è in posizione molto debole anche per colpa sua. Se prendi 200 mld e rotti sul PNRR e poi dichiari che non riesci a spenderli, sei bruciato. Hai perso ogni credibilità. Non riescono ad organizzarsi per costruire asili. Vaneggiano di un ponte sullo stretto mentre tolgono il superbonus (che per quanto fatto male, garantiva crescita ed efficientamento energetico), mettono soldi in tagli di tasse (che non hanno effetti sulla crescita) e tolgono i controlli su chi deve pagare le tasse. Insomma, un casino. In questo contesto vai in Europa a chiedere cosa?
Abbiamo aspettato 42 anni, ora basta!

https://www.youtube.com/watch?v=ps72MzEd3HM
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Re: Economia e finanza

Messaggio da luca1977 »

Gios ha scritto: mer mag 03, 2023 6:10 am
laplaz ha scritto: mar mag 02, 2023 9:27 am
Gios ha scritto: gio apr 13, 2023 10:16 am

Grazie.

A questo punto, dopo questo periodo di pioggia, non so se augurarmi un ritorno al tempo sereno, non saprei proprio. Dove Giove Pluvio va, la va male.
Dai che sta andando benino in questa primavera da tanti anni a questa parte quasi "normale" :)
Non bisogna essere ingenui facendosi condizionare da impressioni, o considerazioni (soprattutto locali: "piove"): un uomo di mondo è consapevole che se i laghi si riempiono non vuol dire che ci sia acqua nei laghi, che se ogni tanto vi sono precipitazioni e poi ne arrivano non è detto che sia il meglio per evitare la siccità, e così via.
Vi sono ragionamenti e dinamiche complesse che nascondono incipienti tragedie (e drammi a medio periodo).
Piove ma se non raccogli l'acqua appena smette (e i periodi di siccità sono ormai certi) ti ritrovi nella stessa situazione. Ah, al nord si coltiva ancora il riso eh.
Abbiamo aspettato 42 anni, ora basta!

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Re: Economia e finanza

Messaggio da Burano »

luca1977 ha scritto: mer mag 03, 2023 9:59 am
Burano ha scritto: dom apr 30, 2023 1:05 pm https://www.facebook.com/10000279665334 ... iyrWPgyjl/

La Germania socialdemocratica. E' sempre più evidente che l'accoppiata Scholz-Lindner ha una visione dell'Europa fondata sul fatto che, con una politica di austerità, solo la Germania può collocare il proprio debito a tassi negativi e può praticare aiuti di Stato. In altre parole, proprio la Germania socialdemocratica pare voler fare del rapporto debito-PIl, che i teutonici vantano al 67%, il parametro su cui fondare l'appartenenza europea: una scelta chiaramente molto autoreferente. La Germania non vuole che l'Europa emetta debito per sostenere i paesi più indebitati perché tale debito europeo è il solo che può fare concorrenza al debito tedesco, costringendo il governo federale a pagare interessi più alti. Del resto, la Germania non ha accettato neppure il PNRR, avanzando una richiesta di soli 27,9 miliardi unicamente di sovvenzioni proprio per non "legittimare" il debito comune. Rispetto a questo quadro penso siano utili tre considerazioni. La prima, non banale, è costituita dal fatto che la Germania è sempre più sola nel sostenere queste posizioni; non la seguono più i paesi baltici, che stanno spendendo per gli effetti della guerra, e neppure l'Olanda, alle prese con una grave crisi demografica. Restano al suo fianco Austria e Finlandia, quest'ultima una "petro-potenza". La seconda si riferisce all'Italia; se la linea tedesca prevale, per il nostro paese verranno meno gli spazi di qualsiasi politica economica, ormai costruita solo sugli spazi di deficit. Prova tangibile è l'ultimo decreto lavoro che, di fatto, non taglia il cuneo ma eroga un bonus di 5 mesi, "finanziato" con lo scostamento di deficit. La terza, triste, considerazione si riferisce alla socialdemocrazia tedesca, che mi sembra decisamente molto in crisi in termini di visione.
Tutto condivisibile. Va detto che l'Italia è in posizione molto debole anche per colpa sua. Se prendi 200 mld e rotti sul PNRR e poi dichiari che non riesci a spenderli, sei bruciato. Hai perso ogni credibilità. Non riescono ad organizzarsi per costruire asili. Vaneggiano di un ponte sullo stretto mentre tolgono il superbonus (che per quanto fatto male, garantiva crescita ed efficientamento energetico), mettono soldi in tagli di tasse (che non hanno effetti sulla crescita) e tolgono i controlli su chi deve pagare le tasse. Insomma, un casino. In questo contesto vai in Europa a chiedere cosa?
Difatti con la faccenda del pnrr si sono raggiunti livelli di cialtroneria, incompetenza e inadeguatezza fuori scala.
Loro "tagliano" tasse, di fatto eliminando la progressività delle imposte e fanno paci fiscali (condoni e sanatorie per evasori).
È la destra sociale, bellezza.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da luca1977 »

Si esatto. Una destra classica, incompatibile con gli altri paesi europei. Prenderemo un sacco di bastonate
Abbiamo aspettato 42 anni, ora basta!

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Re: Economia e finanza

Messaggio da scooter »

però forse avremo gli Europei di calcio del 32
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Johnny Rex »

scooter ha scritto: mer mag 03, 2023 3:57 pm però forse avremo gli Europei di calcio del 32
In Cambio della decapitazione della Juve

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Re: Economia e finanza

Messaggio da alessandro »

Johnny Rex ha scritto: mer mag 03, 2023 5:51 pm
scooter ha scritto: mer mag 03, 2023 3:57 pm però forse avremo gli Europei di calcio del 32
In Cambio della decapitazione della Juve

F.F.
Per tutte quelle che ha combinato la juve, decapitazione (sostituzione dei vertici) mi pare il minimo. Naturalmente uno non fa intrallazzi illegali da solo. Ci sono sicuramente altre squadre coinvolte.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

Nel contenzioso giuridico sull'azzeramento delle obbligazioni AT1 emesse da Credit Suisse, un altro studio legale, Pallas Partners, ha avviato una causa contro l'Autorità di vigilanza elvetica dei mercati finanziari (Finma), si legge in una nota diramata ai media anglosassoni.
Da solo lo studio Pallas Partners, che è presente a New York e a Londra, tutela gli interessi di due gruppi di detentori di obbligazioni di CS per 1,65 miliardi di dollari: oltre un decimo quindi della somma complessiva dei circa 16 miliardi cancellati su ordine della Finma.
Il primo gruppo contempla oltre 90 investitori istituzionali e gestori patrimoniali globali, che possiedono obbligazioni AT1 del valore di 1,35 miliardi di dollari. Il secondo gruppo è formato da piccoli investitori e uffici familiari detentori di obbligazioni per oltre 300 milioni di dollari.
Pallas Partners sostiene che la decisione della Finma - impugnata presso il Tribunale amministrativo federale (TAF) di San Gallo - non sia stata legittima. Secondo lo studio legale, il comportamento dell'Autorità di vigilanza dei mercati finanziari costituisce una "violazione arbitraria dei diritti di proprietà" dei detentori di AT1 ed è contrario alla Costituzione.
Già due settimane fa, lo studio legale californiano Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan aveva indicato di aver avviato una causa presso il TAF nell'ambito del contenzioso contro l'azzeramento delle obbligazioni emesse da Credit Suisse.
Tra il gruppo di creditori rappresentati da Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan, che impiega 800 avvocati in tutto il mondo, figura anche la cassa pensioni della Migros, che ha perso 100 milioni di franchi sui titoli in questione. Da solo lo studio legale californiano tutela gli interessi di detentori di obbligazioni di CS AT1 per 4,5 miliardi di franchi.
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Rosewall
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Rosewall »

mentre recuperavo quello sulla disinformazione de Il Fatto, mi è capitato un secondo articolo di Capone che riassume bene non tanto il delirio del superbonus (che ormai è evidente ai più) ma piuttosto le mancanze degli organi di controllo.
Capone parla di fallimento della democrazia, ma direi più fallimento della liberaldemocrazia.

Perché il superbuco del Superbonus è un fallimento della nostra democrazia
LUCIANO CAPONE 21 FEB 2023 (https://www.ilfoglio.it/economia/2023/0 ... a-4977978/)

Politica di maggioranza e di opposizione, media, accademia, Ragioneria dello stato. Se una misura disastrosa da 120 miliardi di spesa e 50 miliardi di buco è stata possibile, è perché non ha funzionato nessun presidio di controllo

Com’è stato possibile? Spesi 120 miliardi di bonus edilizi, circa 6 punti di pil. Due terzi del Pnrr (190 miliardi) che però è speso su un arco temporale più ampio. Il doppio delle risorse impiegate (60 miliardi) per affrontare la crisi energetica più grave degli ultimi 50 anni. Le agevolazioni fuori da ogni logica economica, insieme alla cessione illimitata dei crediti d’imposta, hanno per giunta prodotto circa 50 miliardi di buco di bilancio.

All’improvviso, con un decreto d’urgenza del governo per evitare che i conti pubblici saltino per aria, il paese si sveglia dalla favola del “gratuitamente”. Ma il Superbonus 110% rappresenta di più di un disastro economico. Se si risponde alla domanda su come sia stato possibile, ovvero su come mai tutto ciò non sia stato impedito, ci si rende conto di essere di fronte a un fallimento della nostra democrazia. Se una sciagura del genere si è verificata è perché molte cose nel nostro sistema non hanno funzionato.

Paradossalmente, ma forse non troppo, la misura che più di tutte ha sconquassato le finanze pubbliche è quella che ha goduto dei consensi più ampi e trasversali. Non solo il M5s e il Pd, che il Superbonus l’hanno realizzato insieme a un pezzo di Terzo polo (Iv). Ma anche l’opposizione. Forza Italia è sempre stata al fianco delle imprese edili, così come la Lega: quella che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti definisce una “politica scellerata” è stata convintamente sostenuta dal suo leader Matteo Salvini. Allo stesso modo Giorgia Meloni, che attaccava Mario Draghi per le correzioni delle storture del Superbonus al grido di “non si cambiano le regole in corsa”. “Se oggi il presidente del Consiglio (Draghi, ndr) si vanta di un 6% di aumento del pil, lo deve al Superbonus” diceva Marco Osnato, attuale presidente della commissione Finanze della Camera. Nessuna opposizione politica, quindi.

Ma anche nessuna, o pochissime critiche dai media. La stampa, nella quasi totalità, si è allineata alla narrazione del settore delle costruzioni e all’idea che il Superbonus fosse il motore della crescita e non una discesa senza freni nel deficit. I giornali che generalmente invitano a fare attenzione ai conti e a fare presto quando c’è da correggerli, hanno applaudito a una misura che ha scavato come una talpa una voragine nel bilancio statale.

Anche l’accademia, con poche lodevoli eccezioni, è stata distratta. Mentre altre misure, come ad esempio Reddito di cittadinanza e Quota 100, hanno spinto gli economisti a produrre numerose analisi, il Superbonus nonostante la mole di risorse in gioco e le criticità evidenti è stato ignorato. Tanto che gli unici studi sono quelli fatti da organizzazioni di settore, che hanno prodotto stime con effetti moltiplicativi fantastici e quasi lisergici. Numeri che poi, sebbene palesemente surreali, sono stati rilanciati acriticamente dai media riproponendo con un timbro di (pseudo) scientificità la narrazione del bonus che si ripaga da sé.

Ma a mancare sono stati anche i controlli istituzionali. Non è chiaro come sia stato possibile che la Ragioneria generale dello stato abbia bollinato una misura con coperture che, a ora, si sono dimostrate inferiori di 50 miliardi rispetto alla spesa effettiva. Eppure non si trattava di qualcosa di imprevedibile, visto che a maggio 2020 l’Ufficio parlamentare di Bilancio (Upb) segnalava come il mix dell’agevolazione al 110 per cento e della cedibilità del credito aumentava il rischio di far lievitare i costi. Per giunta, già all’epoca, il presidente dell’Upb Giuseppe Pisauro avvisava del “rischio sotto il profilo della classificazione contabile dei crediti d’imposta liberamente cedibili e utilizzabili in compensazione” con relativo impatto sul deficit. Esattamente ciò che sta accadendo ora dopo i rilievi di Eurostat. La Ragioneria dello stato ha sottovalutato entrambi i rischi, sia quello dei costi sia quello contabile sulla “pagabilità” del credito. Ed è l’istituto che, insindacabilmente, avrebbe potuto e dovuto fermare il Superbonus fatto in quella maniera così scellerata che ora ha costretto il governo a intervenire d’urgenza.

Politica di governo e di opposizione, media, accademia, amministrazione pubblica. La voragine nel bilancio aperta dai bonus edilizi è la sommatoria dei fallimenti di quattro presìdi che in una democrazia sana avrebbero dovuto impedire questo disastro. La vicenda del Superbonus mostra che oltre agli immobili sono tante le cose che nel nostro paese hanno bisogno di ristrutturazione ed efficientamento.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Johnny Rex »

Gli organi di Controllo.
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Re: Economia e finanza

Messaggio da uglygeek »

Poi ci si stupiva perche' in Francia ci sono proteste che mettono a ferro e fuoco le citta', in Gran Bretagna tutti i servizi pubblici in sciopero, negli Stati Uniti assaltano il Congresso e da noi non succede niente.
Semplice: da noi i politici fanno (anzi, danno) quello che la gente vuole. :D
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Re: Economia e finanza

Messaggio da tennisfan82 »

uglygeek ha scritto: mar mag 30, 2023 4:19 pm Poi ci si stupiva perche' in Francia ci sono proteste che mettono a ferro e fuoco le citta', in Gran Bretagna tutti i servizi pubblici in sciopero, negli Stati Uniti assaltano il Congresso e da noi non succede niente.
Semplice: da noi i politici fanno (anzi, danno) quello che la gente vuole. :D
Intendi pagare il pizzo di stato?
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Re: Economia e finanza

Messaggio da uglygeek »

tennisfan82 ha scritto: mar mag 30, 2023 6:27 pm
uglygeek ha scritto: mar mag 30, 2023 4:19 pm Poi ci si stupiva perche' in Francia ci sono proteste che mettono a ferro e fuoco le citta', in Gran Bretagna tutti i servizi pubblici in sciopero, negli Stati Uniti assaltano il Congresso e da noi non succede niente.
Semplice: da noi i politici fanno (anzi, danno) quello che la gente vuole. :D
Intendi pagare il pizzo di stato?
Evidentemente... Gli elettori vogliono che lo stato distribuisca soldi. Sia ai poveri (RdC) che ai ricchi (evasione fiscale favorita in tutti i modi) che, soprattutto, alla classe media (superbonus e vari bonus).
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Burano »

La paraculata di Lagarde: le banche alzino i tassi creditori sul cc. Eccerto. Chi è in difficoltà col mutuo variabile, avrà grosse somme sul cc, sicuramente. :)
Una gangster. Ma dove l'hanno raccattata?
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Re: Economia e finanza

Messaggio da luca1977 »

Rosewall ha scritto: mar mag 30, 2023 10:54 am mentre recuperavo quello sulla disinformazione de Il Fatto, mi è capitato un secondo articolo di Capone che riassume bene non tanto il delirio del superbonus (che ormai è evidente ai più) ma piuttosto le mancanze degli organi di controllo.
Capone parla di fallimento della democrazia, ma direi più fallimento della liberaldemocrazia.

Perché il superbuco del Superbonus è un fallimento della nostra democrazia
LUCIANO CAPONE 21 FEB 2023 (https://www.ilfoglio.it/economia/2023/0 ... a-4977978/)

Politica di maggioranza e di opposizione, media, accademia, Ragioneria dello stato. Se una misura disastrosa da 120 miliardi di spesa e 50 miliardi di buco è stata possibile, è perché non ha funzionato nessun presidio di controllo

Com’è stato possibile? Spesi 120 miliardi di bonus edilizi, circa 6 punti di pil. Due terzi del Pnrr (190 miliardi) che però è speso su un arco temporale più ampio. Il doppio delle risorse impiegate (60 miliardi) per affrontare la crisi energetica più grave degli ultimi 50 anni. Le agevolazioni fuori da ogni logica economica, insieme alla cessione illimitata dei crediti d’imposta, hanno per giunta prodotto circa 50 miliardi di buco di bilancio.

All’improvviso, con un decreto d’urgenza del governo per evitare che i conti pubblici saltino per aria, il paese si sveglia dalla favola del “gratuitamente”. Ma il Superbonus 110% rappresenta di più di un disastro economico. Se si risponde alla domanda su come sia stato possibile, ovvero su come mai tutto ciò non sia stato impedito, ci si rende conto di essere di fronte a un fallimento della nostra democrazia. Se una sciagura del genere si è verificata è perché molte cose nel nostro sistema non hanno funzionato.

Paradossalmente, ma forse non troppo, la misura che più di tutte ha sconquassato le finanze pubbliche è quella che ha goduto dei consensi più ampi e trasversali. Non solo il M5s e il Pd, che il Superbonus l’hanno realizzato insieme a un pezzo di Terzo polo (Iv). Ma anche l’opposizione. Forza Italia è sempre stata al fianco delle imprese edili, così come la Lega: quella che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti definisce una “politica scellerata” è stata convintamente sostenuta dal suo leader Matteo Salvini. Allo stesso modo Giorgia Meloni, che attaccava Mario Draghi per le correzioni delle storture del Superbonus al grido di “non si cambiano le regole in corsa”. “Se oggi il presidente del Consiglio (Draghi, ndr) si vanta di un 6% di aumento del pil, lo deve al Superbonus” diceva Marco Osnato, attuale presidente della commissione Finanze della Camera. Nessuna opposizione politica, quindi.

Ma anche nessuna, o pochissime critiche dai media. La stampa, nella quasi totalità, si è allineata alla narrazione del settore delle costruzioni e all’idea che il Superbonus fosse il motore della crescita e non una discesa senza freni nel deficit. I giornali che generalmente invitano a fare attenzione ai conti e a fare presto quando c’è da correggerli, hanno applaudito a una misura che ha scavato come una talpa una voragine nel bilancio statale.

Anche l’accademia, con poche lodevoli eccezioni, è stata distratta. Mentre altre misure, come ad esempio Reddito di cittadinanza e Quota 100, hanno spinto gli economisti a produrre numerose analisi, il Superbonus nonostante la mole di risorse in gioco e le criticità evidenti è stato ignorato. Tanto che gli unici studi sono quelli fatti da organizzazioni di settore, che hanno prodotto stime con effetti moltiplicativi fantastici e quasi lisergici. Numeri che poi, sebbene palesemente surreali, sono stati rilanciati acriticamente dai media riproponendo con un timbro di (pseudo) scientificità la narrazione del bonus che si ripaga da sé.

Ma a mancare sono stati anche i controlli istituzionali. Non è chiaro come sia stato possibile che la Ragioneria generale dello stato abbia bollinato una misura con coperture che, a ora, si sono dimostrate inferiori di 50 miliardi rispetto alla spesa effettiva. Eppure non si trattava di qualcosa di imprevedibile, visto che a maggio 2020 l’Ufficio parlamentare di Bilancio (Upb) segnalava come il mix dell’agevolazione al 110 per cento e della cedibilità del credito aumentava il rischio di far lievitare i costi. Per giunta, già all’epoca, il presidente dell’Upb Giuseppe Pisauro avvisava del “rischio sotto il profilo della classificazione contabile dei crediti d’imposta liberamente cedibili e utilizzabili in compensazione” con relativo impatto sul deficit. Esattamente ciò che sta accadendo ora dopo i rilievi di Eurostat. La Ragioneria dello stato ha sottovalutato entrambi i rischi, sia quello dei costi sia quello contabile sulla “pagabilità” del credito. Ed è l’istituto che, insindacabilmente, avrebbe potuto e dovuto fermare il Superbonus fatto in quella maniera così scellerata che ora ha costretto il governo a intervenire d’urgenza.

Politica di governo e di opposizione, media, accademia, amministrazione pubblica. La voragine nel bilancio aperta dai bonus edilizi è la sommatoria dei fallimenti di quattro presìdi che in una democrazia sana avrebbero dovuto impedire questo disastro. La vicenda del Superbonus mostra che oltre agli immobili sono tante le cose che nel nostro paese hanno bisogno di ristrutturazione ed efficientamento.
La buona informazione del foglio. Gli studi ci sono, personalmente ne ho letti 3 basta cercare, ed è evidente che chi ha scritto l'articolo non sappia fare nemmeno una ricerca su Google e pensi che un governo stia lì solo a fare tagli, in una specie di commissariamento perenne. Gli effetti di una misura espansiva non si misurano così (e soprattutto se li vuoi ex post a misura ancora attiva) nemmeno prima di aver fatto l'esame di macroeconomia, figuriamoci dopo. Ho speso tot. E quindi? Cosa ha generato sta spesa? Posti lavoro, indotto, pil, tasse, ci sono una serie di indici qui tutti ignorati, esiste solo il deficit e tutto ciò che è in deficit è il male. La ricetta di fondo è sempre la stessa, le riforme. Cioè tagliare diritti welfare e salari. Il tutto in qualche modo dovrebbe produrre crescita, non mi sa perché e abbassare il debito sul pil. Abbiamo visto con Monti i brillanti risultati è riuscito in due anni a fare sprofondare quel rapporto ed impoverire strutturalmente il paese, visto che il genio ha tagliato anche gli investimenti. Brutta cosa l'ideologia.
Abbiamo aspettato 42 anni, ora basta!

https://www.youtube.com/watch?v=ps72MzEd3HM
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Re: Economia e finanza

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luca1977 ha scritto: mer mag 03, 2023 11:20 am . La ricetta di fondo è sempre la stessa, le riforme. Cioè tagliare diritti welfare e salari.
Sì. E un po' tutti li chiamano riformisti.
Quasi più comico di "centrodestra" dall'altra parte :lol:
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Re: Economia e finanza

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"riformista" sta alla politica come "ideale per giovani coppie" sta all'immobiliare
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Rosewall »

luca1977 ha scritto: sab giu 10, 2023 9:04 am La buona informazione del foglio. Gli studi ci sono, personalmente ne ho letti 3 basta cercare, ed è evidente che chi ha scritto l'articolo non sappia fare nemmeno una ricerca su Google e pensi che un governo stia lì solo a fare tagli, in una specie di commissariamento perenne. Gli effetti di una misura espansiva non si misurano così (e soprattutto se li vuoi ex post a misura ancora attiva) nemmeno prima di aver fatto l'esame di macroeconomia, figuriamoci dopo. Ho speso tot. E quindi? Cosa ha generato sta spesa? Posti lavoro, indotto, pil, tasse, ci sono una serie di indici qui tutti ignorati, esiste solo il deficit e tutto ciò che è in deficit è il male. La ricetta di fondo è sempre la stessa, le riforme. Cioè tagliare diritti welfare e salari. Il tutto in qualche modo dovrebbe produrre crescita, non mi sa perché e abbassare il debito sul pil. Abbiamo visto con Monti i brillanti risultati è riuscito in due anni a fare sprofondare quel rapporto ed impoverire strutturalmente il paese, visto che il genio ha tagliato anche gli investimenti. Brutta cosa l'ideologia.
luca1977 ha scritto: gio giu 08, 2023 3:20 pm Sarei anche stanco di ripetere sempre le stesse cose. Ogni volta si parla per assoluti poi vai a vedere i dati e dicono altro. Dicono altro? Basta far sparire i dati. Si dice che l'impatto del PNRR sul PIL sia intorno allo 0,8 l'anno, in termini di spinta. E' lo stesso ammontare che tu definisci "improduttivo" legato al superbonus. In un paese tra l'altro che tornerà, grazie alla nuova thacther, a crescere del 1% o meno dall'anno prossimo.
E probabilmente il PNRR andrà a puttane. Parli poi di debito al 140%, mi sapresti dire cosa è successo negli anni di deficit libero? Mi risulta in calo: https://it.tradingeconomics.com/italy/g ... ebt-to-gdp

Sai chi ha la peggiore performance negli ultimi 20 anni? Indovina un pò?

Qualche domanda
- l'esigenza di rendere più efficienti (da punto di vista energetico) gli edifici italiani è ancora attuale o se l'è inventata Conte? A me risulta che l'esigenza resti tale quindi chi lo fa? con quali fondi?
- di quali riforme parli, per far crescere il PIL? Se parliamo ancora della rifoma del lavoro, lasciamo perdere. Hanno appena rimesso i voucher.

A forza di comprimere salari (da 30 anni), investimenti (molto), spesa corrente (meno), facendo bonus a cazzo e riduzioni fiscali inutili, non andiamo da nessuna parte. Un paese la cui unica politica industriale è il bar, dagli a questa o quella categoria (adesso tutti addosso ai giovani che non hanno voglia di lavorare a 4 euro l'ora). E' inutile parlare poi di debito in termini assoluti, quando lo ripeto per la milionesima volta, l'indicatore è un rapporto. E sotto c'è il PIL. Se non cresci, muori. E questo governo ha fatto un DEF in cui prevede di dimezzare gli investimenti nei prossimi anni. Un suicidio. Giusto il paragone con gli USA, che ci dicono che quel numerino poi è molto relativo. La tua sostenibilità dipende da tante cose, compreso il tuo peso geopolitico e militare.
appunto: ripeti "sempre le stesse cose". Magari se leggessi le risposte cambieresti argomenti.
Ma basterebbe che leggessi gli stessi "studi" che linki, e che ti contraddicono (quello di Unicatt).
Nel mentre ti ho citato bankitalia, nadef, e ufficio parlamentare di bilancio, tutti poveri stronzi evidentemente.

Se le stime dei suddetti sono che il rapporto debito/PIL col bonus è peggiore di quello che si avrebbe avuto senza bonus, non si può (da un punto di vista meramente logico) rispondere 'eh ma l'effetto sulla crescita del PIL...".
Perché quel rapporto già tiene in conto la crescita del PIL. Semplicemente, si è fatto più debito di quanto maggior PIL si sia generato.

È del tutto ovvio che qualunque spesa/bonus, di qualunque tipo, incrementi il PIL.
Se tu davvero credessi nella stronzata che ciò sia sufficiente, dovresti per coerenza invocare un bonus 300% e chiederne l'applicazione a qualunque genere di bene e servizio.
Nel mondo reale occorre invece controllare:

1) se la spesa genera un effetto che in un periodo più o meno lungo ripagherà il debito
2) se le risorse dedicate a quella spesa non potrebbero invece essere destinate ad altre voci più utili e/o eque
3) gli effetti distorsivi dell'incentivo

Nel caso della ladrata del 110 abbiamo (su scala quantitativa senza precedenti nella storia della Repubblica):
1) no
2) sí
3) gravi

L'esplosione di nuove imprese edili improvvisate, l'assunzione di chiunque per prendere quanti più lavori possibile, la maggior parte dei quali a cazzo di cane, non ha generato nuove professionalità e aziende in grado di sostenere nei prossimi anni la crescita del PIL. È una bolla destinata a scoppiare. E tutto - ricordiamolo - per dei lavori buona parte dei quali ci sarebbero comunque stati anche senza bonus.

In Germania dieci miliardi di incentivi a fronte di trenta miliardi di investimento di INTEL nel paese. Quello è un investimento in grado di generare valore aggiunto, crescita strutturale, duratura.

C'è un elenco infinito di investimenti (sanità, asili, infrastrutture, tecnologia) che sono utili e in prospettiva redditizi.
Si è preferito buttare 80 miliardi e passa col 110.
Ovvero caricare debito sulle spalle anche di gente che non possiede una casa (neonati e futuri nati inclusi) per trasferire risorse a un 3% di possessori di case mediamente benestanti.
Contribuendo di molto ad alimentare (come sa chiunque abbia dovuto fare un qualche lavoro edilizio - senza bonus) il rialzo dei prezzi su lavori e materie prime, dilatando i tempi a dismisura, e peggiorando la qualità del lavoro.

Eh ma i vantaggi sul risparmio energetico...3% degli immobili, anche fingendo di credere che tutti i lavori siano fatti a regola d'arte, sai di quanto riducono le emissioni di CO2?
Con un decimo dei soldi sbattuti nel cesso ci fai due o tre linee nuove di metropolitana con effetti ambientali n-volte più significativi, ad esempio.

--

Giusto la peggiore propaganda forza italiota imputa al governo Monti il calo del PIL e non invece a come il precedente governo (non) ha gestito gli effetti della crisi del 2008 puntando piuttosto - proprio come fai tu - sul fare deficit a cazzo, fino ad arrivare alla crisi finanziaria del 2011, a due passi dal default. "Austerità" che poi stringi stringi consistette in una tassa sulla prima casa, signora mia nessuno tocchi il Mattone che è sacro. Quando poi fu tolta, la pressione fiscale totale rimase simile (ovviamente), solo con una distribuzione un pò più regressiva.

--

Il miglioramento del rapporto debito-pil non è dovuto agli "anni di deficit libero" ma è relativo al peggioramento di tale rapporto dovuto al crollo del PIL da pandemia. Il PIL è rimbalzato e di conseguenza è migliorato il rapporto rispetto al picco negativo.

Che il debito USA sia sostenibile anche per motivi "geopolitici" è un modo per dire che quello italiano non può esserlo per quei motivi. Ne consegue che può sostenersi solo sui suoi fondamenti economici, e anche quelli sono ben distanti da quelli degli USA.

--

Per rispondere alle due domande.
Gli edifici si rendono più efficaci nel tempo, con risorse principalmente private (visto che l'efficientamento energetico e la ristrutturazione in generale incidono sul valore di mercato dell'abitazione). Si possono incentivare copiando i meccanismi di qualche altro paese, di certo non col 110% (ma ricordiamo anche il bonus facciate, per certi versi pure peggiore): 80 miliardi e passa di spesa per rifare il 3%.
Ci sono poi altre fonti di spreco su cui poter intervenire magari con maggiore efficienza (trasporti...).

Riforme "per fare crescere il PIL" sono in realtà riforme per migliorare il contesto in cui si sviluppano imprese e professioni (e vengono attratti capitali e competenze dall'estero).
Investimenti sulla formazione a tutti i livelli e sulla ricerca, incentivi per gli investimenti tecnologici, riforme che migliorino la comprensibilità delle norme e i tempi della giustizia civile, asili nido, infrastrutture (porti, aeroporti, ferrovie, strade, fibra, 5g), liberalizzazioni per aumentare la concorrenza, contrasto alla criminalità organizzata, riforma del fisco, riduzione delle barriere che frenano gli investimenti (solo a titolo di esempio, sembra un'impresa costruire uno stadio di calcio moderno e abbattere quello vecchio), eccetera eccetera. Indicazioni da Bankitalia, BCE, OCSE, Commissione europea, studi accademici: c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Certo, avendo sperperato miliardi in bonus e prepensionamenti, le riforme che possiamo permetterci sono intanto quelle a costo zero, che non si fanno per ragioni di convenienza elettorale. Avessimo sprecato meno quattrini a deficit in modo pro-ciclico, avremmo maggiore margine fiscale in funzione anti-ciclica (per dirla con Keynes).
Il PNRR consentirebbe anche investimenti ma appunto siamo impreparati a spendere, a partire dai cani (Conte II) che hanno impostato la spesa disperdendola in mille rivoli.
Si sarebbe dovuto tirar su solo la parte a fondo perduto concentrando tutti gli interventi in pochi capitoli e solo in un secondo tempo, e solo se pronti, attingere ulteriormente a qualcosa della parte in prestito.
Purtroppo, la mentalità che passando da Craxi e Tremonti arriva ai populisti di oggi è che non sia importante la qualità della spesa e la valutazione a priori della sostenibilità e del ritorno dell'investimento. L'importante è puntare ad avere più soldi da spendere, col fine ultimo di procurarsi voti, col beneplacito di chi evoca fantomatici moltiplicatori, e con la benedizione di chi spiega(va) che il debito non è un problema perchè la BCE ci compra lei tutto e che l'inflazione ormai è morta (fra l'altro profezie di un utente che non scrive più in questa sezione, insieme alla fine dell'Euro e al trionfo della Brexit).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Economia e finanza

Messaggio da luca1977 »

in realtà molte delle cose che dici le condivido. Tranne su Monti per me è stato e resta un totale disastro, e io odiavo Berlusconi. Ma a posteriori le performance economiche del suo governo non erano affatto disastrose. Era schifoso lui. Ci fu una manovra politica, partita dalla Germania (se ricordo bene la Deutsche Bank iniziò a liberarsi dei nostri titoli, poi prosegui la manovra). Che funzionò, perchè l'assetto istituzionale europeo lo permetteva, cioè permetteva ai mercati di colpire un paese membro. Fini tutto con Draghi, basto una parola cioè basto la fiducia. Quando arrivò Monti io festeggiai, commosso. Legge Severino a parte, quel governo ora lo maledico e penso sia stata una truffa.
..
Sul superbonus ho detto e scritto che era migliorabile, non mi sembra che l'abbiano migliorato le 14 modifiche. Tutto qui, po se trovi una misura più efficace, ottimo. Se mi dici preferisci costruire asili? SI, de core. Ospedali? Si. Logistica? Si. Preferisci la flat tax? l'austerità? No. In estrema sintesi, per me tutti gli interventi su tasse e tassette, bonus del cazzo (i 40, gli 80 euro) sono tutti soldi buttati quelli si. Un bonus che genera lavoro in questo contesto non lo butto via. Mi manca quel dato che dici, cioè che senza superbonus il rapporto debito pil sarebbe migliorato.
Abbiamo aspettato 42 anni, ora basta!

https://www.youtube.com/watch?v=ps72MzEd3HM
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Re: Economia e finanza

Messaggio da laplaz »

https://www.milanofinanza.it/news/pensi ... 87877112-1

Il più grande schema Ponzi della storia sta per implodere :)
Gios
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Re: Economia e finanza

Messaggio da Gios »

laplaz ha scritto: mer giu 28, 2023 9:34 am https://www.milanofinanza.it/news/pensi ... 87877112-1

Il più grande schema Ponzi della storia sta per implodere :)
Uh c'è "collasso" nel titolo :oops: :oops: :oops:
Tradizionale apocalisse a settembre o è a più lungo termine?
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