Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
E' vero, quando cantano le donne non si capisce un cazzo.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Avrebbe compiuto ieri 83 anni il Grande Giorgio Gaber, un poeta e libero pensatore come lui manca tantissimo, ameno a me. Lo riascolto spesso, non solo le sue canzoni più celebri, ma anche questo brano che è più attuale ora di quanto lo fosse quando fu cantato da Mr G
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"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
E intanto la Scala vuol cacciare Gergiev
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?
Riprendo questa mia vecchia considerazione, dopo aver visto il documentario di Tornatore sulla vita di Morricone.chiaky ha scritto: ↑gio nov 22, 2018 9:43 amForse potrebbero. Alcuni sono ottimi lavori davvero. Ne ho anche eseguiti alcuni.paoolino ha scritto:Parlando di compositori contemporanei, come valutate i lavori di grandi compositori di colonne sonore, come ad esempio Ennio Morricone o John Williams?
Potrebbero aggiungersi ai repertori di "musica classica", o saranno destinati all'oblio a cui prima o poi son destinati i musicisti pop?
Ora abbiamo qui al Maggio Piovani, tra l'altro. Mica male.
È interessante lungo tutto il film, vedere come i lavori di Morricone come compositore di colonne sonore fossero visti come un lavoro di Serie B, se non addirittura inferiore, da parte dei suoi maestri e colleghi dell’Accademia di Santa Cecilia, e lo stesso Morricone ha dato per lungo tempo questo giudizio su se stesso, tanto che continuava a lavorare anche nel mondo della composizione “colta”. Inoltre, affermava che la “melodia” fosse finita. Nel senso che le composizione melodiche sono ormai esaurite e che quindi componimenti “orecchiabili” andranno a ripetere qualcosa di già sentito.
È evidente come questo contrasto gli creasse una sorta di irrisolto conflitto interiore, ma che poi sia quello che lo abbia spinto a creare qualcosa di innovativo fondendo queste due anime: quella “colta”/contemporanea e quella “melodiosa”/classica.
Conflitto che però alla fine si è risolto, anche con una lettera di scuse da parte di colleghi che lo avevano snobbato, e che, infine, hanno riconosciuto la grandiosità della sua opera.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?
a mio avviso pezzi come questi non hanno nulla in meno rispetto a quelli dei più grandi compositori, quindi me lo auguropaoolino ha scritto:Parlando di compositori contemporanei, come valutate i lavori di grandi compositori di colonne sonore, come ad esempio Ennio Morricone o John Williams?
Potrebbero aggiungersi ai repertori di "musica classica", o saranno destinati all'oblio a cui prima o poi son destinati i musicisti pop?
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Per me la melodia sta alla musica come il viso a una persona. Le colonne sonore sono parte di un film e tali rimarranno, i bei film non vengono obliati. Stare seduti a teatro a sentire colonne sonore è certo meglio che stare a vedere uno che fa il montaggio, ma non è il luogo migliore, per me.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?
È uno dei temi più interessanti del film documentario di Tornatore. Si coglie nelle parole del Maestro il suo tormento per la considerazione che di questa parte prevalente della sua opera avevano molti dei compositori con i quali aveva studiato e poi lavorato. Se non vado errato, Morricone nomina Petrassi tra coloro che in qualche modo non riconobbero valore artistico ai lavori per il cinema e ricordo che Petrassi compose le musiche di Riso amaro.paoolino ha scritto: ↑lun ago 29, 2022 2:44 amRiprendo questa mia vecchia considerazione, dopo aver visto il documentario di Tornatore sulla vita di Morricone.chiaky ha scritto: ↑gio nov 22, 2018 9:43 amForse potrebbero. Alcuni sono ottimi lavori davvero. Ne ho anche eseguiti alcuni.paoolino ha scritto:Parlando di compositori contemporanei, come valutate i lavori di grandi compositori di colonne sonore, come ad esempio Ennio Morricone o John Williams?
Potrebbero aggiungersi ai repertori di "musica classica", o saranno destinati all'oblio a cui prima o poi son destinati i musicisti pop?
Ora abbiamo qui al Maggio Piovani, tra l'altro. Mica male.
È interessante lungo tutto il film, vedere come i lavori di Morricone come compositore di colonne sonore fossero visti come un lavoro di Serie B, se non addirittura inferiore, da parte dei suoi maestri e colleghi dell’Accademia di Santa Cecilia, e lo stesso Morricone ha dato per lungo tempo questo giudizio su se stesso, tanto che continuava a lavorare anche nel mondo della composizione “colta”. Inoltre, affermava che la “melodia” fosse finita. Nel senso che le composizione melodiche sono ormai esaurite e che quindi componimenti “orecchiabili” andranno a ripetere qualcosa di già sentito.
È evidente come questo contrasto gli creasse una sorta di irrisolto conflitto interiore, ma che poi sia quello che lo abbia spinto a creare qualcosa di innovativo fondendo queste due anime: quella “colta”/contemporanea e quella “melodiosa”/classica.
Conflitto che però alla fine si è risolto, anche con una lettera di scuse da parte di colleghi che lo avevano snobbato, e che, infine, hanno riconosciuto la grandiosità della sua opera.
Ora il Novecento è un secolo attraversato da ibridazioni sempre più significative tra musica colta e altro, dal jazz americano all'elettronica e alla musica per film. Vi sono compositori classici illustri quali il britannico Ralph Vaughan Williams e il russo Prokofiev che scrissero anche per il cinema; Vaughan Williams scrisse le musiche per un film del 1948 intitolato Scott of the Antarctic e da esse trasse materiale per comporre nel 1953 la sua settima Sinfonia, conosciuta come Antarctic Symphony.
In rete si trovano entrambe le composizioni e può essere piacevolmente interessante confrontarle.
Ultima modifica di rob il mar ago 30, 2022 6:48 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Su Morricone: ammetto che lavorando da 25 anni nella classica, passare da Beethoven o Mozart a Morricone, ma anche solo da Respighi a Morricone dà l'impressione di passare improvvisamente alla serie C. Secondo me la sua grandezza è imprescindibile dalla cornice cinematografica. Portata su un palco perde molto. Anche perchè, ahilui, come direttore (perchè dirigeva egli stesso i suoi concerti) era davvero mediocrissimo.
Su Placido: conosco Placido da 20 anni. Che sia sempre stato uno "a cui piace enormemente la figa" non ci piove. E non mi stupirei affatto se, in gioventù, avesse toccato culi e approfittato ampiamente di giovani soprani ben disposti, come accadeva normalmente a quasi tutti e anche al mondo gay del teatro, allo stesso modo.
Insomma, sul fatto che Marta abbia più corna di uno stambecco non ci piove, e d'altra parte lei stessa lo sa benissimo.
Però che si sia messo in una setta che stupra le ragazzine lo trovo davvero assurdo. A me pare incredibile.
Detto questo, venendo al giudizio artistico, Domingo dovrebbe ritirarsi, ma avrebbe dovuto ritirarsi già 10 anni fa, quando non riuscendo più a cantare da tenore pensò bene di fingere di essere un baritono. La voce è ancora relativamente sana, ma ormai sta su 4 note, la respirazione è affannosa tipo asmatico, e soprattutto, Placido palesa ormai continui e preoccupanti cali di memoria, non si ricorda le parole, va fuori tempo, perde intere frasi musicali per i vuoti di memoria.
Non va meglio la sua carriera di direttore d'orchestra, dove è sempre stato mediocrissimo, e oggi, con i vuoti di memoria, è addirittura scandaloso. Da qui il rifiuto dell'orchestra dell'Arena di alzarsi agli applausi.
Segnale molto forte e che potrebbe davvero costringere la Gasdia (sovrintendente), a estrometterlo dalla prossima stagione areniana, dove era previsto un suo galà.
Davvero un triste finale di carriera.
Su Placido: conosco Placido da 20 anni. Che sia sempre stato uno "a cui piace enormemente la figa" non ci piove. E non mi stupirei affatto se, in gioventù, avesse toccato culi e approfittato ampiamente di giovani soprani ben disposti, come accadeva normalmente a quasi tutti e anche al mondo gay del teatro, allo stesso modo.
Insomma, sul fatto che Marta abbia più corna di uno stambecco non ci piove, e d'altra parte lei stessa lo sa benissimo.
Però che si sia messo in una setta che stupra le ragazzine lo trovo davvero assurdo. A me pare incredibile.
Detto questo, venendo al giudizio artistico, Domingo dovrebbe ritirarsi, ma avrebbe dovuto ritirarsi già 10 anni fa, quando non riuscendo più a cantare da tenore pensò bene di fingere di essere un baritono. La voce è ancora relativamente sana, ma ormai sta su 4 note, la respirazione è affannosa tipo asmatico, e soprattutto, Placido palesa ormai continui e preoccupanti cali di memoria, non si ricorda le parole, va fuori tempo, perde intere frasi musicali per i vuoti di memoria.
Non va meglio la sua carriera di direttore d'orchestra, dove è sempre stato mediocrissimo, e oggi, con i vuoti di memoria, è addirittura scandaloso. Da qui il rifiuto dell'orchestra dell'Arena di alzarsi agli applausi.
Segnale molto forte e che potrebbe davvero costringere la Gasdia (sovrintendente), a estrometterlo dalla prossima stagione areniana, dove era previsto un suo galà.
Davvero un triste finale di carriera.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Sul Plassy e la necrofilia nell'andarlo ad ascoltare:
[link2]https://www.dagospia.com/rubrica-2/medi ... 322847.htm[/link2]
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?
Comincio col rimarcare che, magari in circostanze un po' particolari: gala natalizi, di Capodanno, aperture, chiusure di stagione ecc... vengono eseguiti brani tratti da famose colonne sonore cinematografiche e persino televisive da parte delle orchestre sinfoniche, anche le più conosciute, quelle di elevata reputazione. La colonna sonora di Star Wars ( non so bene di quale film della saga, non essendo per nulla appassionato a Star Wars) è fra le più eseguite. Nino Rota è un altro compositore piuttosto eseguito. Nulla vieta che anche Morricone entri a far parte del repertorio.balbysauro ha scritto: ↑lun ago 29, 2022 12:54 pma mio avviso pezzi come questi non hanno nulla in meno rispetto a quelli dei più grandi compositori, quindi me lo auguropaoolino ha scritto:Parlando di compositori contemporanei, come valutate i lavori di grandi compositori di colonne sonore, come ad esempio Ennio Morricone o John Williams?
Potrebbero aggiungersi ai repertori di "musica classica", o saranno destinati all'oblio a cui prima o poi son destinati i musicisti pop?
Il discorso del paragone tra musica da film commissionata da un regista che pone limiti alla creazione vincolandola al racconto e musica colta propriamente detta frutto della libera "ispirazione" del compositore funziona fino ad un certo punto. Intanto, nell'ambito della produzione di un compositore, non si registrano picchi di creatività e complessità costanti nel tempo. C'è molta musica classica scritta per il teatro cosiddetta incidentale o commissionata per cerimonie (matrimoni, battesimi, funerali) che non ha la stesso valore di una sinfonia o di un lavoro per strumento solista e orchestra che può durare da tre quarti d'ora a un'ora abbondante. Quindi, non sta scritto da nessuna parte che il Valzer Triste di Sibelius sia classica di Serie A e Schindler 's List leggera un po' raffinata, ma di serie B.
Pensa ad un Satie che "smonta" il pianismo romantico estremamente tecnico virtuosistico di un Liszt.
Liszt è più eseguito di Satie, ma anche l'altro ha spazio nei cartelloni e nelle pubblicazioni discografiche.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
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Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
E luceva la locomotivaaaa
E olezzava il vagone
Stridea l'uscio dell'anarchiaaa
E un passo sfiorava le rotaie
Entrava nella stazione
Mi cadea fra le braccia
O dolce , macchinista o languido ferroviere
Mentre fremente
Le belle signore pensava con le bombe
Svanì per sempre il sogno mio proletario
L'ora è fuggita, e Dio è morto
Dio è morto disperato
E non ho amato mai tanto il lento scorrere senza uno scopo
Tanto questa cosa che chiami vita
E olezzava il vagone
Stridea l'uscio dell'anarchiaaa
E un passo sfiorava le rotaie
Entrava nella stazione
Mi cadea fra le braccia
O dolce , macchinista o languido ferroviere
Mentre fremente
Le belle signore pensava con le bombe
Svanì per sempre il sogno mio proletario
L'ora è fuggita, e Dio è morto
Dio è morto disperato
E non ho amato mai tanto il lento scorrere senza uno scopo
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Non ci son più manco i nomi degli anonimi articolisti, per evitare di bestemmiargli dietro.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Se vai a leggere l'intervista a Pasquale Panella che ho messo nel topic di Battisti, definisce la locomotiva una cosa ridicolaNickognito ha scritto: ↑dom set 04, 2022 1:59 pm E luceva la locomotivaaaa
E olezzava il vagone
Stridea l'uscio dell'anarchiaaa
E un passo sfiorava le rotaie
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Eh, cosa vuoi, quando parlano di opera poi è un continuo.
Spesso si trovano titoloni con scritto tipo "La soprano Vittorio Grigolo" (due errori, Grigolo è un tenore e si dice "il" soprano non "la" soprano, oppure il tenore Anna Netrebko.
C'è da mettersi a piangere, nemmeno si sforzano di mettere a scrivere gente che conosce almeno un minimo, ciò di cui parla.
Uno basta che sia un giornalista e lo mandano alla Tosca come all'ultimo delitto o a parlare dell'incidente sulla Firenze Mare, senza nemmeno verificare se ci capisca qualcosa o meno.
Ma d'altra parte se abbiamo commercialisti che fanno i Ministri degli esteri, laureati in giurisprudenza che fanno i Ministri della salute e via discorrendo, è chiaro che il conosce il tema è del tutto secondario.
Comunque a me chiedono di continuo se sono un soprano
Una volta mi incazzavo, adesso me ne vado e basta.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
immagino non hai l'aria di uno che sta sopra, quindi.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Sopra alla locomotiva?Nickognito ha scritto: ↑dom set 04, 2022 5:58 pm immagino non hai l'aria di uno che sta sopra, quindi.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Katia Ricciarelli, esibizione da incubo, canta "Caruso" ma prende una stecca incredibile
https://www.today.it/gossip/vip/katia-r ... tecca.html
https://www.today.it/gossip/vip/katia-r ... tecca.html
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Non è una stecca, ha iniziato a cantare con tonalità sbagliata e ha continuato così fino alla fine senza accorgersene
Tutto verde su tennistalker
Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Beh, ha fatto di peggio. Per esempio al grande fratello di anno scorso ha cantato ave Maria di Shubert mentre il pianista (che era Bortuzzo), suonava quella di Gounod.
Mai sentito una cosa del genere.
Vi confesso che ormai, in camerino, prima di ogni prova ascoltiamo la Ricciarelli per entrare di buon umore.
Mai sentito una cosa del genere.
Vi confesso che ormai, in camerino, prima di ogni prova ascoltiamo la Ricciarelli per entrare di buon umore.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Per quanto, pure quando era nel pieno della carriera...
Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Intendiamoci, la Katya all'inizio aveva una voce splendida e il suo canto era dolce e piacevole, ma già negli anni 70 si percepivano i difetti tecnici, vale a dire gli acuti non perfettamente immascherati, la tendenza a emettere gridolini appena cantava a piena voce e cose del genere. Il fatto è che vinse il famoso concorso televisivo, e quindi fu immediatamente buttata in pasto a una fama instantanea, che l'ha riempita di impegni e di ruoli troppo pesanti in ancor giovanissima età.
Nello sfascio della Ricciarelli ha pesanti e precise responsabilità lo stesso Karajan, che la impiegò in ruoli come Tosca, Aida e addirittura Turandot, appena trentenne e con una tecnica non rifinita, col risultato che la Ricciarelli, già a metà anni 80 era una cantante finita.
Poi, ovviamente, come tutti i cantanti lirici mediocri è enormemente famosa perchè sta sempre in tv invece che a teatro, e questo dura da 40 anni.
Oggi penso che accetti di cantare in tv solo per la grana, dato che ha problemi seri di dipendenza da gioco d'azzardo.
Non si capisce però come faccia a non vergognarsi.
Tutto molto triste.
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Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Ah ah mamma miaMonheim ha scritto: ↑lun dic 26, 2022 12:54 pm Katia Ricciarelli, esibizione da incubo, canta "Caruso" ma prende una stecca incredibile
https://www.today.it/gossip/vip/katia-r ... tecca.html
Beh situazione anche non favorevole con vento, aria, caos... per certo una roba imbarazzante.
Re: Il sangue di maiale è meglio delle palle di Mozart (e le banane sono meglio della Tosca)
Si ride di gusto...
https://doppiojazz.it/wp/2023/07/09/un- ... bria-jazz/
// di Francesco Cataldo Verrina //
Bollani sono sempre io, Bollani e bollori, il mutante genetico, l’adattivo, il redivivo, l’uomo per tutte le stagioni, le quattro stagioni, una pizza usa e jazz in scatola per alimenti formato famiglia. Bollani l’epitome del contrappunto sterilizzato e surrogato, consegnato al fruitore come un Glovo tramite un app. Bollani il jazz ed il contrario del jazz, ossia lo zzaj, zap, rai e dai, dille e dalle, le mille bolle blue, cuccuruccù. Bollani piace, Bollani suona piano e forte, forte e chiaro, una transazione tra e-bay e Bahia, l’animatore del festival e della fiesta, Bollani tiene testa, sa parlare, sa cantare ed ululare alla luna, e la luna bussò alle porte del sole, ‘o sole mio, il formaggino mio.
Bollani perde il pelo ma non il Tizio, perde Caio ma non Sempronio. Bollani tiene ‘o core italiano, fa piangere con lacrime napulitane e tu vo fa l’americano. Carosone, bontempone, Rava e scava, Ava come lava, tip e tap, tricche e ballacche. L’uomo solo al comando, il piano solo, solo al piano, sempre ben accompagnato: padre, ex-marito e compagno innamorato. Bollani e le donne, le sue donne, son tutte belle le donne del mondo. Bollani in prima linea, linea di confine tra jazz, gezz e jass. Bollani il mio regno per il cavallo di viale Mazzini 14, il maestro Manzi del prime time, il Piero Angelo della divulgazione jazzistica semplificata, io mammeta e tu, camminando per Toledo, Madrid e Saragozza. Bollani big band, big bang, big Jim, bingo bongo quanto è bello il mondo del jazz, senza meno, senza nero, senza wolf, sense of wonder.
Bollani le sette note, le sette meraviglie del pianismo, del tricotismo e del gargarismo, dell’infinito amore per la melodia italiana, per il made in Italy, per il medio, l’indice e l’anulare, perché in medio stat virtus, stabat mater, mater certa est, est modus in rebus, anagramma e cruciverba. Bollani sul palco, italico seduttore, incantatore di serpenti, serpenti a sonagli, a sonetti, a madrigali, in rima baciata, in rima alternata, scale di blues, scale anti-incendio, scale mobili, la donna è mobile ed io mi sento tanto mobiliere, la donna è mobile qual piuma la vento, vento dell’Est, vento dell’Ovest, vento in poppa, puppe a pera, perepepè, finiscila Peppe!
Bollani happening, happy days, the day after and the day before, uno, bino e trino, trito, Pedrito El Drito, Mighel soy siempre mi, el merendero in cordigliera da mattina a sera, Maracaibo mare forza nove, la prova del nove, prova e riprova, canta che ti passa, come è bello far l’amore da Perugia in su, tre civette sul comò, un sogno americano nel cassetto del comò, com’è, come va, pesce fritto e baccalà. Bollani latino, bussa e bossa, bush in the bush, mistero del verbo, verbo intransitivo, interattivo, interplay, don’t play that song for me.
Bollani me and you, lo yin e lo yang, lo sturm und drang, il drago, il mago, il prestidigitatore sui tasti, sui testi, sugli scritti, sul pentagramma, sul grammofono, sul cucuzzolo della montagna. Bollani la tonica e pentatonica, l’acqua tonica che sgorga dalle sorgenti, depurativo e curativo delle umane paturnie. Bollani collirio, collutorio, collezione Harmony, colazione da Tiffany, colazione a letto, la donna cambia letto ma il fiume no, romantico ottocento, collana di perle, con lana misto lino, collana editoriale, romanzo d’appendice, d’appendicite, never ending story, love story, spy story, mistero, mister X, Malcom X, mal comune mezzo municipio. Il soul e il sol, il bop e il bip, il mi minore e re maggiore, il re è nudo, il si bemolle, il materasso a molle, il bidibodibù e il bibibodibà.
Bollani da urlo, grullo, brullo, trullo di Alberobello e impossibile, col suo sapor mediorientale, mediano, portiere, terzino, attaccante, libero pensatore, pensieri e parole, pensiero stupendo nasce un poco strisciando, striscia la notizia, la nota, la novella, accordi e disaccordi, dissonanze, rimembranze, rime baciate, rime alternate, confluenti, i parenti sono i denti, a denti stretti, stretti abbracciati sul plaid, sambariò, samba pa ti, samba di una nota sola, il ragazzo di Ipanema. Bollani il pianista sull’aceto, sottaceto, sottaciuto, sotto la panca dell’uomo col donca, sottolio, sottovuoto, sottosuolo, sosttoscale, sottosopra e sul finale tanti auguri a te, in campagna ed in città per i cinquant’anni di Umbria Jazz, Bollani buonanotte ai suonatori et sic transeat Gloria Gaynor.
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// di Francesco Cataldo Verrina //
Bollani sono sempre io, Bollani e bollori, il mutante genetico, l’adattivo, il redivivo, l’uomo per tutte le stagioni, le quattro stagioni, una pizza usa e jazz in scatola per alimenti formato famiglia. Bollani l’epitome del contrappunto sterilizzato e surrogato, consegnato al fruitore come un Glovo tramite un app. Bollani il jazz ed il contrario del jazz, ossia lo zzaj, zap, rai e dai, dille e dalle, le mille bolle blue, cuccuruccù. Bollani piace, Bollani suona piano e forte, forte e chiaro, una transazione tra e-bay e Bahia, l’animatore del festival e della fiesta, Bollani tiene testa, sa parlare, sa cantare ed ululare alla luna, e la luna bussò alle porte del sole, ‘o sole mio, il formaggino mio.
Bollani perde il pelo ma non il Tizio, perde Caio ma non Sempronio. Bollani tiene ‘o core italiano, fa piangere con lacrime napulitane e tu vo fa l’americano. Carosone, bontempone, Rava e scava, Ava come lava, tip e tap, tricche e ballacche. L’uomo solo al comando, il piano solo, solo al piano, sempre ben accompagnato: padre, ex-marito e compagno innamorato. Bollani e le donne, le sue donne, son tutte belle le donne del mondo. Bollani in prima linea, linea di confine tra jazz, gezz e jass. Bollani il mio regno per il cavallo di viale Mazzini 14, il maestro Manzi del prime time, il Piero Angelo della divulgazione jazzistica semplificata, io mammeta e tu, camminando per Toledo, Madrid e Saragozza. Bollani big band, big bang, big Jim, bingo bongo quanto è bello il mondo del jazz, senza meno, senza nero, senza wolf, sense of wonder.
Bollani le sette note, le sette meraviglie del pianismo, del tricotismo e del gargarismo, dell’infinito amore per la melodia italiana, per il made in Italy, per il medio, l’indice e l’anulare, perché in medio stat virtus, stabat mater, mater certa est, est modus in rebus, anagramma e cruciverba. Bollani sul palco, italico seduttore, incantatore di serpenti, serpenti a sonagli, a sonetti, a madrigali, in rima baciata, in rima alternata, scale di blues, scale anti-incendio, scale mobili, la donna è mobile ed io mi sento tanto mobiliere, la donna è mobile qual piuma la vento, vento dell’Est, vento dell’Ovest, vento in poppa, puppe a pera, perepepè, finiscila Peppe!
Bollani happening, happy days, the day after and the day before, uno, bino e trino, trito, Pedrito El Drito, Mighel soy siempre mi, el merendero in cordigliera da mattina a sera, Maracaibo mare forza nove, la prova del nove, prova e riprova, canta che ti passa, come è bello far l’amore da Perugia in su, tre civette sul comò, un sogno americano nel cassetto del comò, com’è, come va, pesce fritto e baccalà. Bollani latino, bussa e bossa, bush in the bush, mistero del verbo, verbo intransitivo, interattivo, interplay, don’t play that song for me.
Bollani me and you, lo yin e lo yang, lo sturm und drang, il drago, il mago, il prestidigitatore sui tasti, sui testi, sugli scritti, sul pentagramma, sul grammofono, sul cucuzzolo della montagna. Bollani la tonica e pentatonica, l’acqua tonica che sgorga dalle sorgenti, depurativo e curativo delle umane paturnie. Bollani collirio, collutorio, collezione Harmony, colazione da Tiffany, colazione a letto, la donna cambia letto ma il fiume no, romantico ottocento, collana di perle, con lana misto lino, collana editoriale, romanzo d’appendice, d’appendicite, never ending story, love story, spy story, mistero, mister X, Malcom X, mal comune mezzo municipio. Il soul e il sol, il bop e il bip, il mi minore e re maggiore, il re è nudo, il si bemolle, il materasso a molle, il bidibodibù e il bibibodibà.
Bollani da urlo, grullo, brullo, trullo di Alberobello e impossibile, col suo sapor mediorientale, mediano, portiere, terzino, attaccante, libero pensatore, pensieri e parole, pensiero stupendo nasce un poco strisciando, striscia la notizia, la nota, la novella, accordi e disaccordi, dissonanze, rimembranze, rime baciate, rime alternate, confluenti, i parenti sono i denti, a denti stretti, stretti abbracciati sul plaid, sambariò, samba pa ti, samba di una nota sola, il ragazzo di Ipanema. Bollani il pianista sull’aceto, sottaceto, sottaciuto, sotto la panca dell’uomo col donca, sottolio, sottovuoto, sottosuolo, sosttoscale, sottosopra e sul finale tanti auguri a te, in campagna ed in città per i cinquant’anni di Umbria Jazz, Bollani buonanotte ai suonatori et sic transeat Gloria Gaynor.