Il politicamente corretto

[Gios]

Per rispondere anche all'osservazione di Gios, infatti, la responsabilità dell'obesità del ciccione non viene data alla capacità del ciccione di mangiare un po' più sano ma ai cibi e al turbocapitalismo che consente di comprare e mangiare cibi grassi e zuccherati.

Si deresponsabilizza l'individuo e si incolpa la società. Tutti gli individui responsabili che si vogliono togliere uno sfizio una volta ogni tanto, se la pigliano intuculu.

Si, giusto.
Ma poi c'è che siamo diventati tutti ipocriti. Non SI PUO' dire a un ciccione/cicciona che fa schifo e ci rimette la salute, gli/le devi dire che è bell* perchè siamo tutti belli.
Ma che cavolo di modo è di ragionare?
Davvero è un'epoca ridicola.

Ma scusa, ci mancherebbe fosse accettabile dire a uno “sei un ciccione e fai schifo ed è tutta colpa tua!”.
Devi innanzitutto non farne una questione estetica, ricordiamoci che ci sono ragazze più o meno giovani che muoiono di anoressia o vivono tra privazioni assurde e farmaci pericolosi per tendere a modelli estetici immaginari e spinti dalla società.

1) si dovrebbe fare un discorso di qualità del cibo.
2) anche se una persona è un po’ sovrappeso ma si muove e mangia sano va bene uguale
3) la società ha la sua responsabilità perché spinge abitudini malsane con mille spot di fast food merendine, cibi pronti, bevande super zuccherate (Coca-Cola ma pure succhi di frutta che sono acqua sporca con tantissimo zucchero dato ai bambini come fosse sanissimo) e secondo aspetto non da sottovalutare il costo. Costa molto di più mangiare molta frutta e verdura pesce etc che non panino e patatine da McDonald.
4) il cibo spazzatura è studiato per creare dipendenza con aggiunta di zucchero e sale ovunque.

Poi la componente psicologica che comunque riconosce il cibo ipercalorico dolce etc come premio/consolazione per una vita difficile triste stressante monotona. Chi una il cibo chi l’alcol chi le droghe o le sigarette.

Poi un bambino quanto spot di gelati/McDonald/merendine etc assorbe e quanti spot di frutta e verdura? 100 a 1?

Uno non sceglie di essere obeso come non sceglie di essere depresso. È un processo per cui serve motivazione e una guida.
In un mondo perfetto dovremmo fare 10.000 passi al giorno, andare in palestra, mangiare poco e solo cose sanissime ma il mondo non è perfetto e noi non siamo perfetti.

Quindi dire a uno sovrappeso “sei un ciccione di merda e fai schifo a tutti” non lo trovo giusto

Veramente c'è anche una sorta di culto del corpo, nella società contemporanea (dal momento che ogni forma di misticismo che vada oltre il corpo è esclusa dal dibattito pubblico), con tutto quello che segue a livello commerciale (ed anche scolastico, dove mi pare esserci una più che discreta attenzione sull'alimentazione, il moto e lì attorno).
Quindi c'è un corrente che spinge (maliziosamente) all'usura del corpo attraverso i piaceri (vissuti con dolce fraintendimento), ed un'altra alla sua perdurante manutenzione (con un fraintendimento più aspro).

[ferryboat]

Quindi dire a uno sovrappeso “sei un ciccione di merda e fai schifo a tutti” non lo trovo giusto

Ma trovi giusto dire a ferribotte che è un troll

[Johnny Rex]

Veramente c'è anche una sorta di culto del corpo, nella società contemporanea (dal momento che ogni forma di misticismo che vada oltre il corpo è esclusa dal dibattito pubblico), con tutto quello che segue a livello commerciale (ed anche scolastico, dove mi pare esserci una più che discreta attenzione sull'alimentazione, il moto e lì attorno).

Ottima osservazione.
Come l'unica via per il benessere o l'attenuazione dell'eterno "stress" passasse dal senza glutine, i test per le intolleranze alimentari, il frazionamento dei pasti o qualche altra decina di trattamenti. Sarà mica che sono questi presunti rimedi ad aumentarlo, lo stress ?

F.F.

[Johnny Rex]

Beh, siamo nell'epoca della menzogna.

Ma la Storia della Civiltà non è Forse anche la Storia dell'Ipocrisia , più o meno velata, e di come allo sviluppo della prima si accompagni anche inevitabilmente la seconda? Quanto durerebbe il mondo senza Ipocrisia o formalismi? Elaborazioni sempre più sofisticate di accettazione del prossimo sono comunque inevitabili in tal senso. Il problema è quando si arriva a falsare la realtà in loro nome.

F.F.

[alessandro]

Stavo pensando ieri al razzismo e al suo significato.
Anche se oggi viene vista male la cosa ogni popolazione ha caratteristiche che, in media, la distingue da altre popolazioni ed etnie.
La cosa è più evidente dal punto di vista fisico. Non sarà un caso se tra i primi 100 maratoneti o fondisti degli ultimi anni 80 sono degli altipiani africani o dei primi 100 nuotatori non ce n’è uno di origine africana e così via.

Meno evidente e più spinose sono le differenze mentali.
Ma ad esempio tra gli studenti del mondo probabilmente il 90% dei migliori in matematica sono cinesi o coreani.
Da uno studio cinesi e pure indiani raggiungono punteggi altissimi nel QI e pure i pachistani, sono le prime tre nazioni in queste classifiche. Ma sono cose più difficili da misurare, non basta una pista di 400 metri e un cronometro.


Ora, dire queste cose, riconoscere questo è razzismo?
Perché allora anche dire che una persona obesa è più soggetta a diabete e problemi cardiaci e quindi dovrebbe curarsi è razzismo?
E quindi non di può dire e in questo modo si provocano danni alle persone obese.

In realtà il razzismo o discriminazione per peso altezza bellezza etc. non dovrebbe essere inteso in altro modo: cioè considerare per le loro caratteristiche una persona inferiore o superiore e trattarla di conseguenza. Questo è razzismo.

Se io vedo una persona obesa e penoso che dovrebbe dimagrire e se è mio padre fratello amico figlio magari lo invito a camminare con me o gli consiglio un dietologo etc. non è razzismo.
Se vedo una persona obesa e la tratto peggio, la disprezzo, sul lavoro la considero meno etc allora è razzismo. Non la assumo, la pago meno, la servo dopo, etc.
obesa nera asiatica povera etc.

Attenzione, non reputo razzista nemmeno una persona che per educazione (o mal-educazione) è diffidente verso alcuni gruppi di persone ma poi, razionalizza e li tratta tutti allo stesso modo.

Quindi trovo ipocrita dire a una ragazza di un metro e sessanta che passa da 50 kg a 90kg “stai benissimo, sei bellissima” e pure pericoloso ma bisogna non cambiare atteggiamento, accettarla e capire cosa è successo (se te ne frega qualcosa) e dopo magari dagli una mano. Naturalmente non dire “ma cazxo! Sei una balena spiaggiata!”. Il politicamente corretto un tempo si chiamava educazione.

[Alga]

Il problema del razzismo/discriminazione sta solo nella motivazione.

Comunque se uno e' ciccione gli va fatto capire con delicatezza...

[Johnny Rex]

Stavo pensando ieri al razzismo e al suo significato.
Anche se oggi viene vista male la cosa ogni popolazione ha caratteristiche che, in media, la distingue da altre popolazioni ed etnie.
La cosa è più evidente dal punto di vista fisico. Non sarà un caso se tra i primi 100 maratoneti o fondisti degli ultimi anni 80 sono degli altipiani africani o dei primi 100 nuotatori non ce n’è uno di origine africana e così via.

Meno evidente e più spinose sono le differenze mentali.
Ma ad esempio tra gli studenti del mondo probabilmente il 90% dei migliori in matematica sono cinesi o coreani.
Da uno studio cinesi e pure indiani raggiungono punteggi altissimi nel QI e pure i pachistani, sono le prime tre nazioni in queste classifiche. Ma sono cose più difficili da misurare, non basta una pista di 400 metri e un cronometro.


Ora, dire queste cose, riconoscere questo è razzismo?

In Un Mondo Normale no, vorrebbe dire Giustamente riconoscere che certe etnie o gruppi sono più/meno dotati di altri in determinati settori o aspetti.
Nel Mondo reale Sì.

F.F.

[scooter]

per dire, nei film porno....

[rob]

Prendetemi tutte le cantanti bianche che volete per carità, ma qui siamo su un'altra sfera per questo tipo di repertorio.

[uglygeek]

LOL https://www.corriere.it/esteri/23_sette ... 756d.shtml LOL

[scooter]

sento da qui il corto circuito nelle teste degli elettori PD

[uglygeek]

C'e' un Vannucci in Zimbabwe, solo che e' nero...

[Monheim]

LOL https://www.corriere.it/esteri/23_sette ... 756d.shtml LOL

Il cavallo bianco di Napoleone morto in fuga.

[Monheim]

Il nuovo allenatore dell'Uganda è Negro
https://www.tuttocampo.it/Italia/AMPNew ... da-e-negro

[ameba]

Stavo pensando ieri al razzismo e al suo significato.
Anche se oggi viene vista male la cosa ogni popolazione ha caratteristiche che, in media, la distingue da altre popolazioni ed etnie.
La cosa è più evidente dal punto di vista fisico. Non sarà un caso se tra i primi 100 maratoneti o fondisti degli ultimi anni 80 sono degli altipiani africani o dei primi 100 nuotatori non ce n’è uno di origine africana e così via.

Meno evidente e più spinose sono le differenze mentali.
Ma ad esempio tra gli studenti del mondo probabilmente il 90% dei migliori in matematica sono cinesi o coreani.
Da uno studio cinesi e pure indiani raggiungono punteggi altissimi nel QI e pure i pachistani, sono le prime tre nazioni in queste classifiche. Ma sono cose più difficili da misurare, non basta una pista di 400 metri e un cronometro.


Ora, dire queste cose, riconoscere questo è razzismo?
Perché allora anche dire che una persona obesa è più soggetta a diabete e problemi cardiaci e quindi dovrebbe curarsi è razzismo?
E quindi non di può dire e in questo modo si provocano danni alle persone obese.

In realtà il razzismo o discriminazione per peso altezza bellezza etc. non dovrebbe essere inteso in altro modo: cioè considerare per le loro caratteristiche una persona inferiore o superiore e trattarla di conseguenza. Questo è razzismo.

Se io vedo una persona obesa e penoso che dovrebbe dimagrire e se è mio padre fratello amico figlio magari lo invito a camminare con me o gli consiglio un dietologo etc. non è razzismo.
Se vedo una persona obesa e la tratto peggio, la disprezzo, sul lavoro la considero meno etc allora è razzismo. Non la assumo, la pago meno, la servo dopo, etc.
obesa nera asiatica povera etc.

Attenzione, non reputo razzista nemmeno una persona che per educazione (o mal-educazione) è diffidente verso alcuni gruppi di persone ma poi, razionalizza e li tratta tutti allo stesso modo.

Quindi trovo ipocrita dire a una ragazza di un metro e sessanta che passa da 50 kg a 90kg “stai benissimo, sei bellissima” e pure pericoloso ma bisogna non cambiare atteggiamento, accettarla e capire cosa è successo (se te ne frega qualcosa) e dopo magari dagli una mano. Naturalmente non dire “ma cazxo! Sei una balena spiaggiata!”. Il politicamente corretto un tempo si chiamava educazione.

Non mi metto quasi mai in mezzo a queste discussioni, ma stavolta mi è sembrato il caso di quotare questo post di Alessandro, che mi pare condivisibilissimo, secondo il mio modo di vedere. Bravo !

" Il politicamente corretto un tempo si chiamava educazione "

[Johnny Rex]

Mah, per me cose un po' diverse.

F.F.

[chiaky]

Mah, per me cose un po' diverse.

F.F.

Molto diverse.
Lo spiega bene il buon Rocco Tanica qui a partire dal minuto 33. Poi cambia un pò argomento ma ci ritorna sopra alcuni minuti più avanti (dal minuto 41 in poi).

Se non c'è nulla che ti offende non vivi in una società libera VS Se non blocchi qualcosa che ti offende non vivi in una società libera.

https://www.youtube.com/watch?v=eiWcEN4U8B0&t=3936s[/youtube]

[Monheim]

[balbysauro]

testo di un mio caro amico

non hai idea del casino che successe quando pubblicò il post su facebook sulla sua bacheca
pochissimi capirono il vero senso, anche perchè sui social pochi vanno oltre la terza riga

il video è successivo

[balbysauro]

sono andato a cercare quel post
11.000 like, ma soprattutto oltre 5.000 commenti, cifre da Ferragnez

[Monheim]

testo di un mio caro amico

non hai idea del casino che successe quando pubblicò il post su facebook sulla sua bacheca
pochissimi capirono il vero senso, anche perchè sui social pochi vanno oltre la terza riga

il video è successivo

Ah! Ingredibbile.

Non mi stupisco affatto dell'esito del medesimo.

[alessandro]

Sui social non puoi commentare nulla.
Ti augurano la morte e ti danno dello sfigato e ci sono pure quelli che ti mettono i like ma non puoi argomentare nulla.

[Shakespeare]

Sui social non puoi commentare nulla.
Ti augurano la morte e ti danno dello sfigato e ci sono pure quelli che ti mettono i like ma non puoi argomentare nulla.

I social hanno quantificato il numero di imbecilli che esistono al mondo, prima erano nascosti visto che dopo due parole gli si tirava un paio di urli e stavano zitti.

[Johnny Rex]

https://www.corriere.it/sette/attualita ... f4d8.shtml

Sclaunich: Ha detto che oggi difende più volentieri gli uomini perché sono il sesso debole.
«Oggi sono loro le vittime. Quando ho cominciato a occuparmi del diritto di famiglia, nel 1987, le donne erano la parte debole: venivano trattate a qualsiasi livello sociale come baby sitter di lusso. Anche l’assegno che veniva dato loro era ridicolo così a fine anni Ottanta ho sviluppato il concetto di tenore di vita che purtroppo l’anno scorso la Cassazione ha eliminato. Ma le donne nel frattempo hanno raggiunto gli uomini come capacità economiche e quindi non ha senso che vengano gratificate di qualcosa che possono fare da sole. Ora devo proteggere la parte debole: in questo momento ho il 70 per cento di uomini come miei clienti perché voi non avete idea di cosa sono diventate le donne. Prepotenti, arroganti, furbe».

F.F.

[Alezinho]

Per qualche donna "prepotente, arrogante, furba" ce ne sono molte altre che continuano a essere trattate come schiave.

[Johnny Rex]

Nel Mondo sicuramente. Qui non so quante.
Di certo una opinione che va un po' contro il comune sentire.
Ed espressa da una donna bene addentro a certe situazioni.

F.F.

[Alezinho]

Sicuramente esistono e non sono casi isolati, tuttavia penso che siano di più le situazioni in cui a subire è la donna, anche qui in Italia.

[Lyndon79]

Sicuramente esistono e non sono casi isolati, tuttavia penso che siano di più le situazioni in cui a subire è la donna, anche qui in Italia.

Ma certo che e' cosi'.
Certo che la donna in Italia sia ancora trattata "peggio".
Ma non e' che cosi' in ogni ambito della sfera umana. Lo e' per la gran maggioranza delle situazioni.
Puo' essere (anzi, dall'aneddotica che sento, e' anche assai verosimile) che nell'ambito divorzi (su cui JR ha postato) la situazione sia capovolta. E che i diritti delle donne siano significativamente privilegiati rispetti a quelli dell'uomo.

[Alezinho]

Sì, ho sentito anch'io di situazioni molto sfavorevoli al marito. Ovviamente in mancanza di statistiche specifiche sospendo il giudizio.

[ferryboat]

Io nel dubbio dò ragione al padre separato

[chiaky]

Beh, è chiaro che ci sono sempre troppe situazioni in cui la donna subisce, per non parlare dei troppi femminicidi che insanguinano le cronache (ma li non credo che nessuna "rieducazione" sarà mai dirimente, perchè uomo e donna, credo anche per caratteristiche fisiche oltre che psicologiche, si comportano in modo diverso nell'esasperazione, la donna ti sfinisce psicologicamente, l'uomo in casi estremi si affida alla forza fisica con esiti, a volte, abominevoli), cosa che comunque non può buttare la croce su tutti gli uomini, generalizzando, se uno su un milione diventa un assassino.
E' anche vero che ancora, nei luoghi di lavoro, si può assistere, ma credo sempre meno, a molestie fatte da uomini di potere o comunque in posizione dirigenziale. Cosa che ai tempi dei nostri genitori, per esempio, era assai diffusa, con donne che subivano abusi in alcuni casi, o che cercavano scientemente certe scorciatoie in altri casi (soprattutto nel mondo dello spettacolo, al cinema, o nel mio mondo del teatro...le donne che la davano a tutti o anche gli uomini che lo prendevano da tutti per fare carriera non si contavano).
Però, nel complesso, mi pare la situazione si sia ristabilita e che, in effetti, su molto aspetti la donna abbia preso il sopravvento, soprattutto direi che oggi la donna è iperprotetta dal politicamente corretto.
Giusto verificare che in ambito legale, in caso di divorzio, il sesso debole sia l'uomo, con effetti a volte devastanti edesistenze finite sotto i ponti, ma bisogna anche dire che oggi, con la mentalità corrente, la donna può permettersi azioni e frasi che all'uomo non sono più concesse.
Piccoli esempi...ieri mi è capitato un video di Asia Argento su youtube dove minacciava un ospite in un programma di prenderlo a calci nei denti con insulti e frasi pesantissime. Il povero ospite è rimasto impietrito e i conduttori non hanno avuto nulla da ridire sulle frasi della Argento. Immaginate se a dire queste cose fosse stato l'uomo? Carriera televisiva finita immediatamente e probabilmente denunce e merdone pestato.
Sempre qualche giono fa in un altro video, non mi ricordo quale attrice raccontava di aver più volte picchiato il suo ex, forse era Vera Gemma...insomma diceva tutta orgogliosa di aver picchiato il suo ex e di averlo mandato in ospedale per motivi credo di gelosia, tra le sghignazzate della conduttrice.
Pensate se lo avesse detto un uomo? Si sarebbero immediatamente dissociati e avrebbero credo cacciato l'ospite immediatamente dal programma, e sarebbe scoppiato un putiferio social.
O pensate anche ai culi toccati o ai baci in bocca da parte di uomini o da parte di donne.
La Venier che tocca il culo agli ospiti va bene, un conduttore maschio che lo tocca alle ospiti no.
Se io a lavoro tocco il culo a una collega vengo licenziato, se la collega lo tocca a me no, o se un uomo lo tocca a me nemmeno. Anzi vengono complimentati.
Ma gli esempi potrebbero essere molteplici. Anche il body shaming è accettabile se fatto da una donna a un uomo, ma è considerato irricevibile in caso contrario. Se un uomo dà della "cicciona" a una donna viene subito zittito, se una donna dà del ciccione a un uomo, poche e pochi avranno da ridire.
La giusta campagna di rivalsa del mondo femminile, si sta radicalizzando sempre di più in una ESALTAZIONE della donna, elevata quasi ad essere mistico e perfetto e in una svalutazione del maschio, arrivata spesso al dileggio, anche autoinflitto.
Quante volte dobbiamo sentire i maschi, che per captatio benevolentiae e per compiacere al PC dichiarano che le donne sono molto superiori all'uomo e che l'uomo è sostanzialmente un essere meschino? In questo ha ragione Barbara Alberti, femminista ma non tossica, che riconosce in questo nuovo femminismo tossico un fenomeno ridicolo e pericoloso e dichiara che rendere la donna un animale protetto stile WWF, perfettissimo e infallibile, è del tutto ridicolo.

[Monheim]

Beh, è chiaro che ci sono sempre troppe situazioni in cui la donna subisce, per non parlare dei troppi femminicidi che insanguinano le cronache (ma li non credo che nessuna "rieducazione" sarà mai dirimente, perchè uomo e donna, credo anche per caratteristiche fisiche oltre che psicologiche, si comportano in modo diverso nell'esasperazione, la donna ti sfinisce psicologicamente, l'uomo in casi estremi si affida alla forza fisica con esiti, a volte, abominevoli), cosa che comunque non può buttare la croce su tutti gli uomini, generalizzando, se uno su un milione diventa un assassino.
E' anche vero che ancora, nei luoghi di lavoro, si può assistere, ma credo sempre meno, a molestie fatte da uomini di potere o comunque in posizione dirigenziale. Cosa che ai tempi dei nostri genitori, per esempio, era assai diffusa, con donne che subivano abusi in alcuni casi, o che cercavano scientemente certe scorciatoie in altri casi (soprattutto nel mondo dello spettacolo, al cinema, o nel mio mondo del teatro...le donne che la davano a tutti o anche gli uomini che lo prendevano da tutti per fare carriera non si contavano).
Però, nel complesso, mi pare la situazione si sia ristabilita e che, in effetti, su molto aspetti la donna abbia preso il sopravvento, soprattutto direi che oggi la donna è iperprotetta dal politicamente corretto.
Giusto verificare che in ambito legale, in caso di divorzio, il sesso debole sia l'uomo, con effetti a volte devastanti edesistenze finite sotto i ponti, ma bisogna anche dire che oggi, con la mentalità corrente, la donna può permettersi azioni e frasi che all'uomo non sono più concesse.
Piccoli esempi...ieri mi è capitato un video di Asia Argento su youtube dove minacciava un ospite in un programma di prenderlo a calci nei denti con insulti e frasi pesantissime. Il povero ospite è rimasto impietrito e i conduttori non hanno avuto nulla da ridire sulle frasi della Argento. Immaginate se a dire queste cose fosse stato l'uomo? Carriera televisiva finita immediatamente e probabilmente denunce e merdone pestato.
Sempre qualche giono fa in un altro video, non mi ricordo quale attrice raccontava di aver più volte picchiato il suo ex, forse era Vera Gemma...insomma diceva tutta orgogliosa di aver picchiato il suo ex e di averlo mandato in ospedale per motivi credo di gelosia, tra le sghignazzate della conduttrice.
Pensate se lo avesse detto un uomo? Si sarebbero immediatamente dissociati e avrebbero credo cacciato l'ospite immediatamente dal programma, e sarebbe scoppiato un putiferio social.
O pensate anche ai culi toccati o ai baci in bocca da parte di uomini o da parte di donne.
La Venier che tocca il culo agli ospiti va bene, un conduttore maschio che lo tocca alle ospiti no.
Se io a lavoro tocco il culo a una collega vengo licenziato, se la collega lo tocca a me no, o se un uomo lo tocca a me nemmeno. Anzi vengono complimentati.
Ma gli esempi potrebbero essere molteplici. Anche il body shaming è accettabile se fatto da una donna a un uomo, ma è considerato irricevibile in caso contrario. Se un uomo dà della "cicciona" a una donna viene subito zittito, se una donna dà del ciccione a un uomo, poche e pochi avranno da ridire.
La giusta campagna di rivalsa del mondo femminile, si sta radicalizzando sempre di più in una ESALTAZIONE della donna, elevata quasi ad essere mistico e perfetto e in una svalutazione del maschio, arrivata spesso al dileggio, anche autoinflitto.
Quante volte dobbiamo sentire i maschi, che per captatio benevolentiae e per compiacere al PC dichiarano che le donne sono molto superiori all'uomo e che l'uomo è sostanzialmente un essere meschino? In questo ha ragione Barbara Alberti, femminista ma non tossica, che riconosce in questo nuovo femminismo tossico un fenomeno ridicolo e pericoloso e dichiara che rendere la donna un animale protetto stile WWF, perfettissimo e infallibile, è del tutto ridicolo.

Massì, solite cose e appunto tutto vero. Due pesi due misure as always.

Deridere uomini perché hanno problemi di erezione e/o un arnese non importante tutto ok/accettato.

[chiaky]

Beh, è chiaro che ci sono sempre troppe situazioni in cui la donna subisce, per non parlare dei troppi femminicidi che insanguinano le cronache (ma li non credo che nessuna "rieducazione" sarà mai dirimente, perchè uomo e donna, credo anche per caratteristiche fisiche oltre che psicologiche, si comportano in modo diverso nell'esasperazione, la donna ti sfinisce psicologicamente, l'uomo in casi estremi si affida alla forza fisica con esiti, a volte, abominevoli), cosa che comunque non può buttare la croce su tutti gli uomini, generalizzando, se uno su un milione diventa un assassino.
E' anche vero che ancora, nei luoghi di lavoro, si può assistere, ma credo sempre meno, a molestie fatte da uomini di potere o comunque in posizione dirigenziale. Cosa che ai tempi dei nostri genitori, per esempio, era assai diffusa, con donne che subivano abusi in alcuni casi, o che cercavano scientemente certe scorciatoie in altri casi (soprattutto nel mondo dello spettacolo, al cinema, o nel mio mondo del teatro...le donne che la davano a tutti o anche gli uomini che lo prendevano da tutti per fare carriera non si contavano).
Però, nel complesso, mi pare la situazione si sia ristabilita e che, in effetti, su molto aspetti la donna abbia preso il sopravvento, soprattutto direi che oggi la donna è iperprotetta dal politicamente corretto.
Giusto verificare che in ambito legale, in caso di divorzio, il sesso debole sia l'uomo, con effetti a volte devastanti edesistenze finite sotto i ponti, ma bisogna anche dire che oggi, con la mentalità corrente, la donna può permettersi azioni e frasi che all'uomo non sono più concesse.
Piccoli esempi...ieri mi è capitato un video di Asia Argento su youtube dove minacciava un ospite in un programma di prenderlo a calci nei denti con insulti e frasi pesantissime. Il povero ospite è rimasto impietrito e i conduttori non hanno avuto nulla da ridire sulle frasi della Argento. Immaginate se a dire queste cose fosse stato l'uomo? Carriera televisiva finita immediatamente e probabilmente denunce e merdone pestato.
Sempre qualche giono fa in un altro video, non mi ricordo quale attrice raccontava di aver più volte picchiato il suo ex, forse era Vera Gemma...insomma diceva tutta orgogliosa di aver picchiato il suo ex e di averlo mandato in ospedale per motivi credo di gelosia, tra le sghignazzate della conduttrice.
Pensate se lo avesse detto un uomo? Si sarebbero immediatamente dissociati e avrebbero credo cacciato l'ospite immediatamente dal programma, e sarebbe scoppiato un putiferio social.
O pensate anche ai culi toccati o ai baci in bocca da parte di uomini o da parte di donne.
La Venier che tocca il culo agli ospiti va bene, un conduttore maschio che lo tocca alle ospiti no.
Se io a lavoro tocco il culo a una collega vengo licenziato, se la collega lo tocca a me no, o se un uomo lo tocca a me nemmeno. Anzi vengono complimentati.
Ma gli esempi potrebbero essere molteplici. Anche il body shaming è accettabile se fatto da una donna a un uomo, ma è considerato irricevibile in caso contrario. Se un uomo dà della "cicciona" a una donna viene subito zittito, se una donna dà del ciccione a un uomo, poche e pochi avranno da ridire.
La giusta campagna di rivalsa del mondo femminile, si sta radicalizzando sempre di più in una ESALTAZIONE della donna, elevata quasi ad essere mistico e perfetto e in una svalutazione del maschio, arrivata spesso al dileggio, anche autoinflitto.
Quante volte dobbiamo sentire i maschi, che per captatio benevolentiae e per compiacere al PC dichiarano che le donne sono molto superiori all'uomo e che l'uomo è sostanzialmente un essere meschino? In questo ha ragione Barbara Alberti, femminista ma non tossica, che riconosce in questo nuovo femminismo tossico un fenomeno ridicolo e pericoloso e dichiara che rendere la donna un animale protetto stile WWF, perfettissimo e infallibile, è del tutto ridicolo.

Massì, solite cose e appunto tutto vero. Due pesi due misure as always.

Deridere uomini perché hanno problemi di erezione e/o un arnese non importante tutto ok.

Oh beh, per esempio, io lavoro in un ambiente abbastanza "sportivo", ma l'altro giorno una collega ha chiesto a me e a un altro "di quanti centimentri lo avevamo", così a bruciapelo senza nemmeno che stessimo parlando di cose pruriginose, nel mezzo di una prova di scena. Imbarazzati non abbiamo risposto, il mio collega ha tagliato corto dicendo di non entrare in questi discorsi.
Pensa se io, a bruciapelo, fossi andato da una collega e le avessi detto "ma te ce l'hai pelosa?" oppure "ce l'hai slabbrata?".
Penso che a questo punto starei cercando un altro lavoro.

[Monheim]

Beh, è chiaro che ci sono sempre troppe situazioni in cui la donna subisce, per non parlare dei troppi femminicidi che insanguinano le cronache (ma li non credo che nessuna "rieducazione" sarà mai dirimente, perchè uomo e donna, credo anche per caratteristiche fisiche oltre che psicologiche, si comportano in modo diverso nell'esasperazione, la donna ti sfinisce psicologicamente, l'uomo in casi estremi si affida alla forza fisica con esiti, a volte, abominevoli), cosa che comunque non può buttare la croce su tutti gli uomini, generalizzando, se uno su un milione diventa un assassino.
E' anche vero che ancora, nei luoghi di lavoro, si può assistere, ma credo sempre meno, a molestie fatte da uomini di potere o comunque in posizione dirigenziale. Cosa che ai tempi dei nostri genitori, per esempio, era assai diffusa, con donne che subivano abusi in alcuni casi, o che cercavano scientemente certe scorciatoie in altri casi (soprattutto nel mondo dello spettacolo, al cinema, o nel mio mondo del teatro...le donne che la davano a tutti o anche gli uomini che lo prendevano da tutti per fare carriera non si contavano).
Però, nel complesso, mi pare la situazione si sia ristabilita e che, in effetti, su molto aspetti la donna abbia preso il sopravvento, soprattutto direi che oggi la donna è iperprotetta dal politicamente corretto.
Giusto verificare che in ambito legale, in caso di divorzio, il sesso debole sia l'uomo, con effetti a volte devastanti edesistenze finite sotto i ponti, ma bisogna anche dire che oggi, con la mentalità corrente, la donna può permettersi azioni e frasi che all'uomo non sono più concesse.
Piccoli esempi...ieri mi è capitato un video di Asia Argento su youtube dove minacciava un ospite in un programma di prenderlo a calci nei denti con insulti e frasi pesantissime. Il povero ospite è rimasto impietrito e i conduttori non hanno avuto nulla da ridire sulle frasi della Argento. Immaginate se a dire queste cose fosse stato l'uomo? Carriera televisiva finita immediatamente e probabilmente denunce e merdone pestato.
Sempre qualche giono fa in un altro video, non mi ricordo quale attrice raccontava di aver più volte picchiato il suo ex, forse era Vera Gemma...insomma diceva tutta orgogliosa di aver picchiato il suo ex e di averlo mandato in ospedale per motivi credo di gelosia, tra le sghignazzate della conduttrice.
Pensate se lo avesse detto un uomo? Si sarebbero immediatamente dissociati e avrebbero credo cacciato l'ospite immediatamente dal programma, e sarebbe scoppiato un putiferio social.
O pensate anche ai culi toccati o ai baci in bocca da parte di uomini o da parte di donne.
La Venier che tocca il culo agli ospiti va bene, un conduttore maschio che lo tocca alle ospiti no.
Se io a lavoro tocco il culo a una collega vengo licenziato, se la collega lo tocca a me no, o se un uomo lo tocca a me nemmeno. Anzi vengono complimentati.
Ma gli esempi potrebbero essere molteplici. Anche il body shaming è accettabile se fatto da una donna a un uomo, ma è considerato irricevibile in caso contrario. Se un uomo dà della "cicciona" a una donna viene subito zittito, se una donna dà del ciccione a un uomo, poche e pochi avranno da ridire.
La giusta campagna di rivalsa del mondo femminile, si sta radicalizzando sempre di più in una ESALTAZIONE della donna, elevata quasi ad essere mistico e perfetto e in una svalutazione del maschio, arrivata spesso al dileggio, anche autoinflitto.
Quante volte dobbiamo sentire i maschi, che per captatio benevolentiae e per compiacere al PC dichiarano che le donne sono molto superiori all'uomo e che l'uomo è sostanzialmente un essere meschino? In questo ha ragione Barbara Alberti, femminista ma non tossica, che riconosce in questo nuovo femminismo tossico un fenomeno ridicolo e pericoloso e dichiara che rendere la donna un animale protetto stile WWF, perfettissimo e infallibile, è del tutto ridicolo.

Massì, solite cose e appunto tutto vero. Due pesi due misure as always.

Deridere uomini perché hanno problemi di erezione e/o un arnese non importante tutto ok.

Oh beh, per esempio, io lavoro in un ambiente abbastanza "sportivo", ma l'altro giorno una collega ha chiesto a me e a un altro "di quanti centimentri lo avevamo", così a bruciapelo senza nemmeno che stessimo parlando di cose pruriginose, nel mezzo di una prova di scena. Imbarazzati non abbiamo risposto, il mio collega ha tagliato corto dicendo di non entrare in questi discorsi.
Pensa se io, a bruciapelo, fossi andato da una collega e le avessi detto "ma te ce l'hai pelosa?" oppure "ce l'hai slabbrata?".
Penso che a questo punto starei cercando un altro lavoro.

Incredibile ma, al di là della correttezza di quel che dici, mi sembra siate alle elementari/medie a volte da quel che racconti nel senso che una domanda simile la potevamo ricevere a quei tempi, dai.

Comunque la risposta corretta in quel caso credo sia: "Procurati un metro da sarta che se ci tieni tanto, lo estraggo e lo misuri".

Nel limite del possibile a domande idiote cerco di fornire risposte altrettanto o comunque inattese tipo quella di cui sopra.

[chiaky]

Massì, solite cose e appunto tutto vero. Due pesi due misure as always.

Deridere uomini perché hanno problemi di erezione e/o un arnese non importante tutto ok.

Oh beh, per esempio, io lavoro in un ambiente abbastanza "sportivo", ma l'altro giorno una collega ha chiesto a me e a un altro "di quanti centimentri lo avevamo", così a bruciapelo senza nemmeno che stessimo parlando di cose pruriginose, nel mezzo di una prova di scena. Imbarazzati non abbiamo risposto, il mio collega ha tagliato corto dicendo di non entrare in questi discorsi.
Pensa se io, a bruciapelo, fossi andato da una collega e le avessi detto "ma te ce l'hai pelosa?" oppure "ce l'hai slabbrata?".
Penso che a questo punto starei cercando un altro lavoro.

Incredibile ma, al di là della correttezza di quel che dici, mi sembra siate alle elementari/medie a volte da quel che racconti nel senso che una domanda simile la potevamo ricevere a quei tempi, dai.

Comunque la risposta corretta in quel caso credo sia: "Procurati un metro da sarta che se ci tieni tanto, lo estraggo e lo misuri".

Nel limite del possibile a domande idiote cerco di fornire risposte altrettanto o comunque inattese tipo quella di cui sopra.

Allora, diciamo le cose come stanno, come sottolinea anche la Alberti, ormai il femminismo è solo quotidiana ricerca del colpevole. Caccia al maschio, che ha fatto o detto o anche solo guardato troppo insistentemente, e tentativo di VENDETTA, perchè di questo si tratta. La vendetta per secoli di emarginazione, che deve ovviamente gravare tutta sull'uomo del 2000, mi pare giusto, il quale deve avere paura anche solo a rivolgere la parola a una donna, per il timore di incappare in problemi anche piuttosto gravi. Sostanzialmente non è più ricerca di sacrosanta parità di diritti e trattamenti, ma è odio per l'uomo in quanto tale, autoinnalzamento sul piedistallo e tentativo di schiacciare la controparte, la cui colpa è avere avuto secoli di propri simili con mentalità deteriore.
Non ci siamo.

[Monheim]

Allora, diciamo le cose come stanno, come sottolinea anche la Alberti, ormai il femminismo è solo quotidiana ricerca del colpevole. Caccia al maschio, che ha fatto o detto o anche solo guardato troppo insistentemente, e tentativo di VENDETTA, perchè di questo si tratta. La vendetta per secoli di emarginazione, che deve ovviamente gravare tutta sull'uomo del 2000, mi pare giusto, il quale deve avere paura anche solo a rivolgere la parola a una donna, per il timore di incappare in problemi anche piuttosto gravi. Sostanzialmente non è più ricerca di sacrosanta parità di diritti e trattamenti, ma è odio per l'uomo in quanto tale, autoinnalzamento sul piedistallo e tentativo di schiacciare la controparte, la cui colpa è avere avuto secoli di propri simili con mentalità deteriore.
Non ci siamo.

Amen.

[Alga]

cercavano scientemente certe scorciatoie in altri casi (soprattutto nel mondo dello spettacolo, al cinema, o nel mio mondo del teatro...le donne che la davano a tutti o anche gli uomini che lo prendevano da tutti per fare carriera non si contavano).

Ah, oggi non e' piu' così?

[uglygeek]

Allora, diciamo le cose come stanno, come sottolinea anche la Alberti, ormai il femminismo è solo quotidiana ricerca del colpevole. Caccia al maschio, che ha fatto o detto o anche solo guardato troppo insistentemente, e tentativo di VENDETTA, perchè di questo si tratta. La vendetta per secoli di emarginazione, che deve ovviamente gravare tutta sull'uomo del 2000, mi pare giusto, il quale deve avere paura anche solo a rivolgere la parola a una donna, per il timore di incappare in problemi anche piuttosto gravi.

Non solo il femminismo, un po' tutte le lotte sociali di questi ultimi anni hanno più lo scopo della vendetta dopo secoli di soprusi.

Io posso solo confermare che negli Stati Uniti sul posto di lavoro è pericoloso rivolgere la parola ad una collega, se non è per una questione specifica di lavoro, e anche in quel caso bisogna stare attenti a come lo si fa.

[chiaky]

Allora, diciamo le cose come stanno, come sottolinea anche la Alberti, ormai il femminismo è solo quotidiana ricerca del colpevole. Caccia al maschio, che ha fatto o detto o anche solo guardato troppo insistentemente, e tentativo di VENDETTA, perchè di questo si tratta. La vendetta per secoli di emarginazione, che deve ovviamente gravare tutta sull'uomo del 2000, mi pare giusto, il quale deve avere paura anche solo a rivolgere la parola a una donna, per il timore di incappare in problemi anche piuttosto gravi. Sostanzialmente non è più ricerca di sacrosanta parità di diritti e trattamenti, ma è odio per l'uomo in quanto tale, autoinnalzamento sul piedistallo e tentativo di schiacciare la controparte, la cui colpa è avere avuto secoli di propri simili con mentalità deteriore.
Non ci siamo.

Amen.

beh, certo, oggi sono consentite alle donne cose che non solo non sono consentite agli uomini, ma che se gli uomini le facessero pesterebbero merdoni tali da finire rovinati.
Questa a casa mia si chiama vendetta. Comunque, come sempre, e come dice anche la tipa del video, queste minchiate vengono sempre dai paesi anglosassoni, e poi abbiamo voglia a dire "ah ma qui non attecchiranno mai fino a quel punto", perchè invece poi attecchiscono. La vagonata di cazzate moralistiche e pseudocorrette che viene dall'America in particolare, ma anche dall'Inghilterra, purtroppo mette radici prima nei ragazzini e poi un pò su tutti, modificando definitivamente il modo di pensare delle masse, in maniere a volte migliorative, ma spesso semplicemente creando spazzatura.

[uglygeek]

Prima di internet ce ne voleva perché attecchissero da noi ma oggi sono anch'io più pessimista.