FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

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balbysauro
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da balbysauro »

ci siamo scordati di mettere questa in competizione


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balbysauro
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da balbysauro »

poteva starci questa?




la canzone per me è discreta
ha dei passaggi che sono delle firme lennoniane inconfondibili e che alzano il livello
non è certo un capolavoro, però

rispetto alla demo originale sono state tolte delle parti (e forse hanno fatto bene), e ne hanno aggiunta una per poter ripescare dei cori estrapolati da Because (cosa un po' dubbia da fare, per me)

ma quello che fa davvero schifo è come è stato mixato il tutto #103#

ora, non voglio fare come il tifoso medio in curva che dice al centravanti come tirare in area
ma hanno fatto un macello #103#

tutto piatto, tutto sparato a tutto volume, tutto ipercompresso
nessuno spazio vuoto, nessuna dinamica, gli strumenti tutti in faccia
come se fosse una canzone di un gruppo uscito da un talent show #1#

stai facendo un'operazione nostalgia, hai del materiale orginale e lì due della band
la canzone è fondamentalmente acustica e deve ''respirare''
ma perchè cazzo l'hai mixata come se fosse Taylor Swift? #103# #103# #103#
scooter
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da scooter »

Per me invece è tutto terrificante. Il video con i morti che ballano tipo Muppets è incommentabile, la canzone fa cagare in generale, sulla produzione meglio soprassedere (anche perché è un orrore che non si limita ai soli Beatles postumi), l'idea di "resuscitare" Lennon ad ogni mezza nota che viene trovata in un cassetto è ignobile e soprattutto quella non è mai stata la sua voce, né al naturale né quando intenzionalmente filtrata.
Non lo è in Now And Then, non lo era in Real Love e non lo era in Free As A Bird.
Seriamente, la tecnologia di oggi potrebbe darci un finto Lennon molto più credibile di questo spacciato per vero.
Capre! Capre! Capre!
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eddie v.
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da eddie v. »

Balbysauro, non fare come Orson.
Basta con questi sfoghi fuori luogo.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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balbysauro
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da balbysauro »

scooter ha scritto: sab nov 04, 2023 9:59 am Il video con i morti che ballano tipo Muppets è incommentabile
no, no, è commentabile
è una merda
rob
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da rob »

https://www.rollingstone.it/musica/stor ... wtab-it-it

di Paolo Madeddu

È uscita una nuova canzone dei Beatles. Sono parole che inizialmente generano sgomento. Come «oggi John Kennedy ha tenuto un discorso», «ecco Pelè che entra in campo», «Marilyn Monroe sarà alla prima del suo nuovo film».

Now and Then, ultima (e finale, dicono) canzone della rock band più importante di sempre, si tira dietro così tanti argomenti di discussione che è un miracolo che non ne esca schiacciata. Bisognerebbe provare a isolarla, usare qualche tecnologia proprio come quella usata da Peter Jackson per il suo lavoro su Get Back, utilizzata anche per recuperare la voce di John Lennon nel demo originario. E con essa, separare questo tenero ibrido di canzone dalle centinaia di implicazioni e aspettative che rischiano di appesantirne l’ascolto.
Ma presumibilmente, dovrà portare questo peso a lungo.

È una canzone all’altezza della leggenda dei Beatles?
In fin dei conti sì.
Sempre che sia veramente questa la domanda.

È una canzone struggente, il cui perno è un riff di quattro note molto malinconico ma non immediatamente riconducibile allo stile dei Beatles, e in un certo qual modo nemmeno a quello di Lennon da solo, anche se il nastro registrato nel Dakota Building (apparentemente nel 1977) è inequivocabile. Bridge e ritornello (detto in senso convenzionale) sono più leggeri, come a bilanciare la melodia portante. È un brano di Lennon che evoca, stranamente, certe cose fatte da Paul McCartney come solista – non che molta gente le abbia ascoltate. E anche alcune cose fatte da Jeff Lynne (produttore aggiunto del brano) con la Electric Light Orchestra.

Onestamente non sapremmo indicare un album dei Beatles in cui potrebbe trovarsi a suo agio, il che è anche un ulteriore attestato della capacità del gruppo di non fermarsi mai in una propria fase. Avrebbero potuto essere i Beatles nel 1977 o 1978.

Perché sicuramente è una canzone dei Beatles. Non è un brano concepito da un’intelligenza artificiale. Del resto una AI non avrebbe prodotto questo tipo di canzone: avrebbe casomai cercato di emulare gli elementi strutturali più riconoscibili della loro produzione. E in ogni caso, a parte gli archi arrangiati “in famiglia” col figlio di George Martin, Giles, non ci suona nessuno che non sia stato un Beatle. Per la precisione, queste sono le membra che compongono la canzone-Frankenstein:

Voce di John Lennon (1977, in casa sua a New York).
Voci di Paul McCartney e Ringo Starr (2022).
Armonie vocali di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison (1966 e 1969: parti prese da Eleanor Rigby, Here There and Everywhere, Because).
Chitarre suonate da George Harrison (1995, nei primi tentativi di inciderla con McCartney e Ringo Starr).
Basso, chitarra, piano suonati da Paul McCartney (2022).
Batteria suonata da Ringo Starr (2022).
Archi suonati da musicisti di Los Angeles, su un arrangiamento di Giles Martin e Paul McCartney, per la direzione di Ben Foster (nome che potrebbe ricordare qualcosa a chi segue Peter Gabriel).

E a questo punto possono partire le obiezioni, a loro modo tutte legittime. A loro modo tutte ridimensionabili. Non erano in studio tutti e quattro contemporaneamente? D’accordo, ma era già successo per altre canzoni che consideriamo dei Beatles. Per esempio, proprio Because, ultimo brano inciso con Lennon, che a sua volta fu reso possibile dalla tecnologia, quella disponibile nel 1969: nove parti vocali sovraincise in due sessioni diverse. Perché da decenni la tecnologia permette composizioni, performance e suoni “artificiali”, e i Beatles lo hanno praticamente sempre fatto.

Altra questione aperta: John Lennon avrebbe approvato? E chi lo sa. Manca ovviamente la prova provata. Ma se nel 1995 la voglia di tornare a suonare con gli altri aveva contagiato Harrison, forse persino più cauto dell’amico, non si può sentenziare che se si sarebbe certamente opposto. Quello che sappiamo è che sua moglie e suo figlio Sean hanno incoraggiato l’idea. Se Now and Then non è uscita con Free as a Bird e Real Love in seguito alla reunion della Beatles Anthology è solo perché – ha affermato Olivia Harrison – George dopo il primo approccio aveva convinto i compagni a rinunciare per l’impossibilità di ripulire completamente la voce di Lennon, isolandola del tutto dal pianoforte. La tecnologia dell’epoca non lo permetteva.

Ci si può ora chiedere: questa canzone è significativa? Nell’umile opinione di chi scrive, sì -–per vari motivi. Quelli personali dei Beatles vivi, che ovviamente includono la voglia di una last dance, di un ultimo saluto e omaggio a chi non c’è più (come ha ricordato Franco Zanetti su Rockol, «think about me every now and then, old friend» furono le ultime parole di Lennon a McCartney) e pure a se stessi, a quello che miracolosamente sono stati capaci di creare: «Sono stato incredibilmente fortunato ad aver incontrato queste persone», ha spiegato McCartney. E a noi viene da soggiungere: «Anche noi».

Ma è significativa per la musica in generale? O è un’operazione di nostalgia e marketing come tante? Beh, possono essere vere entrambe le cose, qui dipende dal gusto e dalle convinzioni personali. Per fortuna, gli addetti ai lavori si sono già fatti la maggior parte di queste domande per il ritorno (oh, coincidenza) dei Rolling Stones, quindi non infliggiamocele proprio tutte. Però una cosa è certa: se la musica che gira intorno fosse davvero così emozionante come vi diciamo un po’ istericamente noi addetti ai lavori, forse non ci gireremmo così spesso, troppo spesso indietro in cerca di ultimi bagliori di altre epoche (ma molte altre arti sono messe allo stesso modo, non è vero?). Peraltro, chi scrive non ha vissuto l’era dei Beatles, quindi che ci crediate o no, queste osservazioni non hanno a che fare con la nostalgia né col sentirsi a disagio in quest’epoca (però grazie per esservi preoccupati).

Quindi, per concludere, oggi abbiamo una canzone dei Beatles nel 2023. Sì, ci dicono che è l’ultima. Ma domani? Cosa ci porterà la tecnologia, di vecchio ma nuovo, di nuovo ma vecchio? Avremo nuovi e plausibili pezzi dei Doors, Queen, Nirvana, Lucio Battisti? E nel caso, quante domande ci faremo? La risposta è sempre, e comunque: tomorrow never knows.
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da Johnny Rex »

Interessanti riflessioni.
Comunque a me il pezzo piace.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Mr Moonlight
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da Mr Moonlight »

D'accordo con Balby. Produzione pomposa che snatura il pezzo.
Fosse stato vivo Lennon non credo avesse gradito.
Comunque è due giorni che la canticchio :)
La parte centrale del video fa pena.
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da Janie Jones »

Alcune considerazioni sparse:

- Ascoltare la voce di Lennon, anche se iperfiltrata, è sempre un'emozione :oops:

- Il breve assolo di Paul con la slide guitar è un po' meh; si sente moltissimo la mancanza di George

- Il video è una ciofeca, molto meglio il lavoro fatto in Free As a Bird

Nell'insieme comunque è un brano che sto riascoltando volentieri, anche se mi è impossibile separare la qualità della canzone in sé dal valore emotivo che inevitabilmente è legato al bene che voglio ai Fab Four #177#
"If you can keep your head when all around you have lost theirs, then you probably haven't understood the seriousness of the situation."

(David Brent)
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da rob »

Ho trovato in rete inserito da un conoscente americano quest'altro contributo diversamente non disponibile, trattandosi di contenuto a pagamento.

Il link è comunque questo:

https://www.nytimes.com/2023/11/02/arts ... -song.html

It’s not a grand finale. It’s a wistful postscript.

“Now and Then,” released on Thursday, is billed by its label, Apple Corps, as “the last Beatles song.” It’s a lost-love song reconstructed from a piano-and-vocal demo that John Lennon recorded in the late 1970s, well after the Beatles broke up. Yoko Ono brought it and other Lennon demos to the surviving Beatles in 1994.

Paul McCartney, George Harrison and Ringo Starr began building an arrangement around Lennon’s recording in 1995, the year they released another posthumous song, “Free as a Bird,” on the compilation album “Anthology 1,” followed by “Real Love” on “Anthology 2” in 1996. “Now and Then” is also, inevitably, a marketing tool. It’s the previously unreleased material added to the expanded, remixed reissue of “The Beatles 1967-1970,” which arrives on Nov. 10 paired with an expanded, remixed version of “The Beatles 1962-1966.” Those two compilations are better known as the Blue and Red albums.

“Now and Then” was the remaining song the Beatles had worked on together, but McCartney has said that Harrison grew frustrated and dismissed it as “[expletive] rubbish.”

Sound quality was the main problem. Lennon’s voice shared the recorded track with a murky-sounding piano. But in the 2020s, the software that Peter Jackson used to isolate instruments and voices from mono tracks for his 2021 “Get Back” documentary seriescould also extract and clarify Lennon’s lead vocal. Back in the studio, McCartney and Starr completed “Now and Then” using tracks from 1995, new parts recorded in 2022, a new string-orchestra arrangement and — from the Beatles’ session archives — backing vocals from “Here, There and Everywhere,” “Eleanor Rigby” and “Because”: “oohs” and “ahs” in harmony.

For all the multitrack machinations, it’s Lennon’s open longing that carries “Now and Then.” He sings, “If I make it through, it’s all because of you” to a partner, friend or lover who’s gone away, perhaps forever. “Now and then I want you to be there for me/Always to return to me.”


The melody is plaintive, in a minor key. The multi-decade arrangement starts straightforwardly, with steadfast piano, guitar and drums — hinting at “While My Guitar Gently Weeps” — and then vastly expands with orchestral strings. McCartney, who understands the Beatles’ musical mechanics from deep within, replayed Lennon’s piano parts, and for the bridge he overdubbed a slide-guitar solo like something Harrison might have played. The muscular string arrangement, no doubt deliberately, echoes songs like “I Am the Walrus” and “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.”

The finished track simplifies Lennon’s emotional give-and-take; it edits out his misgivings about himself, where Lennon sang, “I don’t wanna lose you, oh no no no/Abuse you or confuse you, oh no no no.” The concluding vocal of “Now and Then” also feels more optimistic than the tolling chords at the end of Lennon’s demo: “If I make it through, it’s all because of you.”

As in many Beatles songs, “Now and Then” has an unexpected closing flourish: a decisive, syncopated string phrase. And low in the mix, after a final shake of a tambourine, a voice says, “Good one!”

Like the other posthumous Beatles tracks, “Now and Then” leans into nostalgia. Its existence matters more than its quality. For anyone who grew up on or came to love the Beatles, there’s an extra pang in hearing the full band’s last work together, even as a digital assemblage.

In “Free as a Bird” and “Real Love,” Lennon sang about connection. But “Now and Then” copes with separation, one that has now been made final by mortality. The song can’t compare to the music the four Beatles made together in the 1960s. All it can do is remind listeners of a synergy, musical and personal, that’s now lost forever.
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balbysauro
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da balbysauro »

commento definitivo, letto da qualche parte

''è un b-side di una canzone degli Oasis''



ci sta :)
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uglygeek
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da uglygeek »

scooter ha scritto: sab nov 04, 2023 9:59 am Per me invece è tutto terrificante. Il video con i morti che ballano tipo Muppets è incommentabile, la canzone fa cagare in generale, sulla produzione meglio soprassedere (anche perché è un orrore che non si limita ai soli Beatles postumi), l'idea di "resuscitare" Lennon ad ogni mezza nota che viene trovata in un cassetto è ignobile e soprattutto quella non è mai stata la sua voce, né al naturale né quando intenzionalmente filtrata.
Che altro aggiungere? Quotone da incidere nel marmo.

Aggiungo solo che sarebbe anche ora di accettare che Lennon e Harrison sono morti.

I Queen fecero qualcosa di simile facendo uscire nel 1996 un album postumo con la voce di Mercury. Solo che Mercury aveva di proposito cercato di finire piu' brani possibile prima di morire, e quei pochi che erano incompleti vennero completati con le voci di May e Taylor, e insomma, il progetto pur discutibile aveva un senso.
Seriamente, la tecnologia di oggi potrebbe darci un finto Lennon molto più credibile di questo spacciato per vero.
Temo che sia vero, e con audio e video, tra pochissimi anni si potra' vedere al cinema il video di un concerto dei Beatles che non e' mai avvenuto, completamente sintetizzato dal nulla, e tra pochi anni nel concerto potranno esserci nuove canzoni scritte dal computer con il loro stile.
L'unica considerazione che mi viene in mente e' quella di Totti che ha dato il titolo alla serie sul suo ritiro: spero de mori' prima. #1#

Per inciso, gia' in questa canzone la voce e' stata isolata dal suono del piano grazie ad una nuova tecnologia, che e' la ragione per cui hanno potuto pubblicare questa schifezza solo oggi.
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da rob »

L'operazione dei Queen è una prassi già seguita in altri casi. Famoso per gli appassionati di rock d'antan fu il caso di Eat a Peach dell'Allman Brothers Band che si trovò a dover fronteggiare la prematura scomparsa di Duane Allman, il musicista di maggior spicco, in un incidente stradale nell'ottobre 1971. Furono incisi tre brani con una sola chitarra solista, quella di Dickey Betts, che completarono il materiale dell'album già inciso parte in studio e parte live naturalmente con Duane in formazione, poi pubblicato nel febbraio successivo.
Ultima modifica di rob il lun nov 06, 2023 8:24 pm, modificato 1 volta in totale.
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uglygeek
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da uglygeek »

Si' in piu' nel caso dei Queen il cantante sapeva che stava per morire e cerco' di incidere il piu' possibile finche' poteva.
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Re: FANTATORNEI MUSICALI - THE BEATLES

Messaggio da Mr Moonlight »

uglygeek ha scritto: dom nov 05, 2023 8:24 pm Si' in piu' nel caso dei Queen il cantante sapeva che stava per morire e cerco' di incidere il piu' possibile finche' poteva.
La differenza con Lennon è che il secondo non lo sapeva
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