Uomini che odiano le donne

[scooter]

87 in ambito familiare però che pure conterebbero volendo.

Mah, se togliamo i 55 di cui sopra fanno altre 32 vittime. Tutte ragazze uccise dai padri? Hmmmm.....

[Ombra84]

87 in ambito familiare però che pure conterebbero volendo.

Mah, se togliamo i 55 di cui sopra fanno altre 32 vittime. Tutte ragazze uccise dai padri? Hmmmm.....

o madri uccisi dai figli o nonne e zie da nipoti, per logica , infatti ti ho stimato non il 28,5% ma un 25 % di omicidi per motivi di gelosia di uomo vs donna.

[Ombra84]

87 in ambito familiare però che pure conterebbero volendo.

Mah, se togliamo i 55 di cui sopra fanno altre 32 vittime. Tutte ragazze uccise dai padri? Hmmmm.....

o madri uccisi dai figli o nonne e zie da nipoti, per logica , infatti ti ho stimato non il 28,5% ma un 25 % di omicidi per motivi di gelosia di uomo vs donna.

in realtà potrebbero essere anche donne uccise da altre donne a ben pensare. Quindi facciamo una stima del 20%.
Poi sui numeri effettivamente ognuno può interpretarli a modo suo.

[uglygeek]

Ma poi quando se ne è ben parlato cosa cambia?
Non è che ne parli alla tv, fai la fiaccolata, e il maschio impazzito diventa un angelo.
Va cambiata tutta la percezione del rapporto di coppia. Non visto come possesso ma come condivisione. La gelosia è una malattia gravissima. Purtroppo esiste la cultura del possesso personale del partner. Se tutti facessero sesso libero, per dire, non esisterebbe la gelosia e il possesso.
Un mio amico li a teatro ha la moglie che è invasa dalla gelosia e lui mi fa una pena incredibile. A volte viene li fuori per vedere lui con chi si accompagna, e si che sono sposati da 25 anni e hanno due figlie grandi, non sono una coppietta alle prime passioni.
Una volta la trovai li fuori dal teatro, io ero con mia moglie, ci siamo fermati due minuti a salutarla e fare due chiacchiere.
Il giorno dopo il mio amico mi fa "Ah è da ieri che mia moglie mi fa una testa così perchè dice che tua moglie secondo lei la guardava con compatimento perchè saprebbe che io me la faccio con chissà chi qui dentro, non mi lascia più vivere". E lui vi assicuro che nemmeno le guarda le altre donne.
La gelosia è una malattia gravissima, è volontà di possesso, è insicurezza, è una cosa patologica e patetica.

Vanno educati i ragazzi e le ragazze a vivere diversamente il rapporto di coppia, non è che parlando alla tv di gente morta ammazzata per settimane, freni gli omicidi prossimi venturi di gente malata di possesso che sbrocca.

Secondo me per molti non è neppure gelosia guarda. E' proprio la non accettazione di un rifiuto: tu, donna, non ti devi permettere di rifiutarmi/abbandonarmi, anche se non me ne importa più nulla di te.

È la sensazione di inferiorità rispetto alla donna.

Il caso di Giulia Cecchettin ne è il manifesto.

Si' infatti. Altro che disinteresse, e' che questi uomini si sentono sviliti da chi li lascia e spesso non concepiscono neanche l'idea di poter trovare un'altra donna, per complessi di inferiorita', senso di inadeguatezza, paura del rifiuto, ecc. Non riescono a vivere nel mondo moderno dove sono anche le donne a scegliere.

Poi c'e' anche una componente patriarcale, un concetto di donna proprieta' dell'uomo che e' ancora insita in troppi e che si fa fatica a sradicare, in fondo da sempre nella storia il matrimonio e' stato un atto con cui la proprieta' della donna veniva ceduta dal padre allo sposo.
Poi ci sono anche uomini che sono proprio psicopatici come quel barman che aveva un sacco di donne e uccise la fidanzata incinta per non avere problemi.

Ma nella maggior parte dei casi c'e' un grandissimo senso di inferiorita'.
Mentre invece credo che in passato fosse piu' un perverso senso dell'onore, di cosa poi direbbe la gente.

Mia mamma ricorda che quando andava alle superiori, all'inizio degli anni '60, un compagno di scuola uccise la fidanzata, anch'ella compagna di scuola, che l'aveva lasciato. Non e' una cosa di oggi.

[tim drake]

Dati del Viminale riferiti al 2022 (il 2023 è più o meno simile, ma ancora in corso):
Omicidi con vittima donna 128
di cui commessi in ambito familiare 104

A dir poco surreale sminuire la portata del fenomeno, tra l'altro leggendo i dati in modo alquanto singolare.

Non vedo citazioni, quindi posso solo ipotizzare che sia io quello che legge in modo singolare.
Nel caso questa mia ipotesi fosse corretta allora ecco il link al sito del Viminale con i dati di tutto l'anno (prima citavo quelli a fine luglio, sicché al limite ero stato "incompleto" e non "singolare").
Dunque: su 295 uccisioni commesse, ve ne sono 55 con vittima di sesso femminile uccisa da partner oppure ex partner. 55/295=18,6%, anche a voler praticare l'equivalenza partner=maschio.

fonte: https://www.interno.gov.it/it/stampa-e- ... nza-genere

Ma cosa perdi tempi a calcolare pure le percentuali, cosa importano le percentuali? Nulla, zero.
Soprattutto perché in termini assoluti, i reati violenti mi sembra che siano in calo costante negli ultimi anni. Mentre i casi di femminicidio no.
Chiaramente le politiche messe in campo per arginare questo fenomeno sono state assolutamente fallimentari.
Conta la grandezza di un fenomeno, e quella è nei numeri. Inconfutabile.
Se vogliamo prendere come riferimento l'anno 2023, alla data del 19 novembre, ci sono stati già 87 casi di femminicidio (in linea con quanto accaduto negli anni precedenti). Non puoi escludere gli omicidi di donne in ambito familiare. Anche questi sono femminicidio.
Per me sono tantissimi, per te evidentemente pochi. Punti di vista.
Per me un femminicidio ogni 3 giorni circa, è inconcepibile. Per te evidentemente no.
A mio parere non ha alcuna importanza che negli stessi 3 giorni ci sono anche ulteriori 2 omicidi di varia matrice, perché ritengo che la maggior parte di questi ultimi siano legati a criminalità e reati vari. Eventi per i quali c'è da sempre grande attenzione (lotta alle mafie, alla criminalità ecc...).
Mi aspetto la stessa attenzione, nei fatti e non a parole, anche per limitare il più possibile i femminicidi. Non mi sembra chiedere la luna.

[scooter]

Dati del Viminale riferiti al 2022 (il 2023 è più o meno simile, ma ancora in corso):
Omicidi con vittima donna 128
di cui commessi in ambito familiare 104

A dir poco surreale sminuire la portata del fenomeno, tra l'altro leggendo i dati in modo alquanto singolare.

Non vedo citazioni, quindi posso solo ipotizzare che sia io quello che legge in modo singolare.
Nel caso questa mia ipotesi fosse corretta allora ecco il link al sito del Viminale con i dati di tutto l'anno (prima citavo quelli a fine luglio, sicché al limite ero stato "incompleto" e non "singolare").
Dunque: su 295 uccisioni commesse, ve ne sono 55 con vittima di sesso femminile uccisa da partner oppure ex partner. 55/295=18,6%, anche a voler praticare l'equivalenza partner=maschio.

fonte: https://www.interno.gov.it/it/stampa-e- ... nza-genere

Ma cosa perdi tempi a calcolare pure le percentuali, cosa importano le percentuali? Nulla, zero.
Soprattutto perché in termini assoluti, i reati violenti mi sembra che siano in calo costante negli ultimi anni. Mentre i casi di femminicidio no.
Chiaramente le politiche messe in campo per arginare questo fenomeno sono state assolutamente fallimentari.
Conta la grandezza di un fenomeno, e quella è nei numeri. Inconfutabile.
Se vogliamo prendere come riferimento l'anno 2023, alla data del 19 novembre, ci sono stati già 87 casi di femminicidio (in linea con quanto accaduto negli anni precedenti). Non puoi escludere gli omicidi di donne in ambito familiare. Anche questi sono femminicidio.
Per me sono tantissimi, per te evidentemente pochi. Punti di vista.
Per me un femminicidio ogni 3 giorni circa, è inconcepibile. Per te evidentemente no.
A mio parere non ha alcuna importanza che negli stessi 3 giorni ci sono anche ulteriori 2 omicidi di varia matrice, perché ritengo che la maggior parte di questi ultimi siano legati a criminalità e reati vari. Eventi per i quali c'è da sempre grande attenzione (lotta alle mafie, alla criminalità ecc...).
Mi aspetto la stessa attenzione, nei fatti e non a parole, anche per limitare il più possibile i femminicidi. Non mi sembra chiedere la luna.

Oh, ma io sono perfettamente d'accordo. Non sto discutendo l'emergenza, sto discutendo come se ne parla e a questo punto ci aggiungo anche le soluzioni che si cercano.
Perché il nostro è un paese campione del cercare le emergenze, nel "adesso ci vuole una legge", del "mai più così". Quando invece di leggi ce ne sono più che a sufficienza e casomai il problema è l'interpretazione che se ne dà (e conseguente applicazione).
Ed è per questa ragione che dissento fortissimamente dall'idea che "adesso c'è il problema del femminicidio e serve una legge contro il femminicidio". Uccidere è già un reato, stop. Mandiamo in galera quelli che uccidono e magari il mondo sarà un posto migliore.

[scooter]

PS: per me è allucinante che ci sia più di un morto ammazzato al giorno, e non trovo rilevante che le vittime siano uomini o donne

[chiaky]

Secondo me per molti non è neppure gelosia guarda. E' proprio la non accettazione di un rifiuto: tu, donna, non ti devi permettere di rifiutarmi/abbandonarmi, anche se non me ne importa più nulla di te.

È la sensazione di inferiorità rispetto alla donna.

Il caso di Giulia Cecchettin ne è il manifesto.

Si' infatti. Altro che disinteresse, e' che questi uomini si sentono sviliti da chi li lascia e spesso non concepiscono neanche l'idea di poter trovare un'altra donna, per complessi di inferiorita', senso di inadeguatezza, paura del rifiuto, ecc. Non riescono a vivere nel mondo moderno dove sono anche le donne a scegliere.

Poi c'e' anche una componente patriarcale, un concetto di donna proprieta' dell'uomo che e' ancora insita in troppi e che si fa fatica a sradicare, in fondo da sempre nella storia il matrimonio e' stato un atto con cui la proprieta' della donna veniva ceduta dal padre allo sposo.
Poi ci sono anche uomini che sono proprio psicopatici come quel barman che aveva un sacco di donne e uccise la fidanzata incinta per non avere problemi.

Ma nella maggior parte dei casi c'e' un grandissimo senso di inferiorita'.
Mentre invece credo che in passato fosse piu' un perverso senso dell'onore, di cosa poi direbbe la gente.

Mia mamma ricorda che quando andava alle superiori, all'inizio degli anni '60, un compagno di scuola uccise la fidanzata, anch'ella compagna di scuola, che l'aveva lasciato. Non e' una cosa di oggi.

Hai voglia, una volta c'era addirittura l'omicidio d'onore, se una donna ti aveva tradito potevi tranquillamente uccidere questa donna senza conseguenze.
Ma mica poi tantissimi anni fa.
Certo, c'è il complesso di inferiorità, c'è che l'uomo è orgoglione, c'è questa cosa della virilità che un pò è naturale e un pò te la inculcano gli uomini e si, anche le donne stesse eccetera...
Applicare le pene, o inasprirle.

[Johnny Rex]

Non sto discutendo l'emergenza, sto discutendo come se ne parla e a questo punto ci aggiungo anche le soluzioni che si cercano.
Perché il nostro è un paese campione del cercare le emergenze, nel "adesso ci vuole una legge", del "mai più così". Quando invece di leggi ce ne sono più che a sufficienza e casomai il problema è l'interpretazione che se ne dà (e conseguente applicazione).
Ed è per questa ragione che dissento fortissimamente dall'idea che "adesso c'è il problema del femminicidio e serve una legge contro il femminicidio". Uccidere è già un reato, stop. Mandiamo in galera quelli che uccidono e magari il mondo sarà un posto migliore.

[rob]

Perché il nostro è un paese campione del cercare le emergenze, nel "adesso ci vuole una legge", del "mai più così". Quando invece di leggi ce ne sono più che a sufficienza e casomai il problema è l'interpretazione che se ne dà (e conseguente applicazione).

Da scolpire nella pietra. Il nostro è un Paese che si segnala per un apparato pubblico, incluse magistratura e forze dell'ordine, spesso impreparato, inefficiente, dove il merito gode di scarsa considerazione a scapito della raccomandazione e delle appartenenze sindacali, politiche e familiari.

[Johnny Rex]

L'uomo che uccide è SEMPRE preceduto da segnali importanti, parole e azioni squilibrate.

Ma non è Vero.
Ted Bundy non diede alcun segno di squilibrio prima di iniziare a uccidere, Landru pure prima che a 40 anni cominciasse ad ammazzare donne e a prendere i loro soldi. Chissà il padre di Landru che segnali premonitori avrebbe dovuto cogliere.
Semplicemente spesso la malvagità, come il suo opposto, è difficile se non impossibile da spiegare, anche con tutta la sociologia o prevenzione al mondo.

F.F.

[chiaky]

L'uomo che uccide è SEMPRE preceduto da segnali importanti, parole e azioni squilibrate.

Ma non è Vero.
Ted Bundy non diede alcun segno di squilibrio prima di iniziare a uccidere, Landru pure prima che a 40 anni cominciasse ad ammazzare donne e a prendere i loro soldi. Chissà il padre di Landru che segnali premonitori avrebbe dovuto cogliere.
Semplicemente spesso la malvagità, come il suo opposto, è difficile se non impossibile da spiegare, anche con tutta la sociologia o prevenzione al mondo.

F.F.

Boh, oggi ho letto dichiarazioni di alcuni psicologi e dicevano che i segnali ci sono sempre.

[Johnny Rex]

A Guardarli stile Truman Show 24 ore al giorno magari.

F.F.

[chiaky]

A Guardarli stile Truman Show 24 ore al giorno magari.

F.F.

Beh, una moglie o fidanzata credo che certe cose le dovrebbe capire, e le capisce.
Solo che non ci vogliono credere all'esito peggiore, magari si illudono.

[Johnny Rex]

Ma parli "solo" di omicidi ai danni di conviventi o di omicidi in genere?
Va detto che ad esempio per fortuna il fenomeno dei Serial Killer è in netto calo da decenni, dopo avere raggiunto il picco negli anni 70'.

F.F.

[chiaky]

Piuttosto, il maschio è più portato ad uccidere rispetto alla donna?
Secondo me si. Ovvio, ci sono pletore di serial killer donne, anche, donne crudeli, ora mi vengono in mente le torturatrici assassine naziste, oltre che le varie serial killer, ma in generale l'uomo è più aggressivo e violento.

[chiaky]

Ma parli "solo" di omicidi ai danni di conviventi o di omicidi in genere?
Va detto che ad esempio per fortuna il fenomeno dei Serial Killer è in netto calo da decenni, dopo avere raggiunto il picco negli anni 70'.

F.F.

No, in quel momento parlavo solo di quelli in famiglia.

[tim drake]

Oh, ma io sono perfettamente d'accordo. Non sto discutendo l'emergenza, sto discutendo come se ne parla e a questo punto ci aggiungo anche le soluzioni che si cercano.
Perché il nostro è un paese campione del cercare le emergenze, nel "adesso ci vuole una legge", del "mai più così". Quando invece di leggi ce ne sono più che a sufficienza e casomai il problema è l'interpretazione che se ne dà (e conseguente applicazione).
Ed è per questa ragione che dissento fortissimamente dall'idea che "adesso c'è il problema del femminicidio e serve una legge contro il femminicidio". Uccidere è già un reato, stop. Mandiamo in galera quelli che uccidono e magari il mondo sarà un posto migliore.

Guarda, siamo molto più d'accordo di quanto immaginassi.
La penso uguale a te, tranne l'ultima frase. Nel senso che non solo la legge che punisce l'omicidio andrebbe applicata in modo rigoroso (e credo sinceramente che in realtà lo sia già ben applicata, quasi sempre almeno), quanto anche tutte le disposizioni già introdotte per prevenirli gli omicidi (in questo caso i femminicidi). Perché quello che vedo io nella pratica è tutto il contrario.
Quindi si, basta con le fiaccolate, i convegni, i pianti del giorno dopo, i buoni propositi, la legislazione emergenziale, l'inasprimento delle pene, i programmi tv, gli esperti e compagnia cantando. Sono almeno 15 anni che assisto a questi teatrini.

[chiaky]

Oh, ma io sono perfettamente d'accordo. Non sto discutendo l'emergenza, sto discutendo come se ne parla e a questo punto ci aggiungo anche le soluzioni che si cercano.
Perché il nostro è un paese campione del cercare le emergenze, nel "adesso ci vuole una legge", del "mai più così". Quando invece di leggi ce ne sono più che a sufficienza e casomai il problema è l'interpretazione che se ne dà (e conseguente applicazione).
Ed è per questa ragione che dissento fortissimamente dall'idea che "adesso c'è il problema del femminicidio e serve una legge contro il femminicidio". Uccidere è già un reato, stop. Mandiamo in galera quelli che uccidono e magari il mondo sarà un posto migliore.

Guarda, siamo molto più d'accordo di quanto immaginassi.
La penso uguale a te, tranne l'ultima frase. Nel senso che non solo la legge che punisce l'omicidio andrebbe applicata in modo rigoroso (e credo sinceramente che in realtà lo sia già ben applicata, quasi sempre almeno), quanto anche tutte le disposizioni già introdotte per prevenirli gli omicidi (in questo caso i femminicidi). Perché quello che vedo io nella pratica è tutto il contrario.
Quindi si, basta con le fiaccolate, i convegni, i pianti del giorno dopo, i buoni propositi, la legislazione emergenziale, l'inasprimento delle pene, i programmi tv, gli esperti e compagnia cantando. Sono almeno 15 anni che assisto a questi teatrini.

[tennisfan82]

https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... 6-P2-S1-T1

[klaus]

https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... 6-P2-S1-T1

Pena massima 14 anni. La tipa a circa 5 o 6 anni per prendere il porto d'armi e addentrarsi al poligono perché dopo rischia di trovarselo sotto casa.

[klaus]

Pare che la recidiva nei casi di violenza sul partner dopo l'esecuzione della pena carceraria superi l'80%

[Alezinho]

https://milano.repubblica.it/cronaca/20 ... 6-P2-S1-T1

Pena massima 14 anni. La tipa a circa 5 o 6 anni per prendere il porto d'armi e addentrarsi al poligono perché dopo rischia di trovarselo sotto casa.

Sottovalutazione clamorosa della sua pericolosità. Nemmeno il braccialetto.

[ferryboat]

Soprattutto perché in termini assoluti, i reati violenti mi sembra che siano in calo costante negli ultimi anni. Mentre i casi di femminicidio no.
Chiaramente le politiche messe in campo per arginare questo fenomeno sono state assolutamente fallimentari.

Si potrebbero uccidere tutti gli uomini

[Johnny Rex]

Vasto programma (cit.)

F.F.

[Roda]

Non sto discutendo l'emergenza, sto discutendo come se ne parla e a questo punto ci aggiungo anche le soluzioni che si cercano.
Perché il nostro è un paese campione del cercare le emergenze, nel "adesso ci vuole una legge", del "mai più così". Quando invece di leggi ce ne sono più che a sufficienza e casomai il problema è l'interpretazione che se ne dà (e conseguente applicazione).
Ed è per questa ragione che dissento fortissimamente dall'idea che "adesso c'è il problema del femminicidio e serve una legge contro il femminicidio". Uccidere è già un reato, stop. Mandiamo in galera quelli che uccidono e magari il mondo sarà un posto migliore.

[Mr Moonlight]

Uccidere è già un reato, stop. Mandiamo in galera quelli che uccidono e magari il mondo sarà un posto migliore.

Perfect

[Roda]

Uccidere è già un reato, stop. Mandiamo in galera quelli che uccidono e magari il mondo sarà un posto migliore.

Perfect

si. e magari, oltre a mandarli dentro, teniamoceli. Anche se una bella pena di morte.....

[Johnny Rex]

L'Insistere sulla durata dell'agonia della Vittima, le domande subito ai genitori, il privato pubblicamente esposto, senza remora alcuna perchè tanto la gente coinvolta in questa orrida vicenda non ha nessun potere e non può comprarsi il silenzio. Un filmino eternamente ripetuto.

Media Merda, veramente.

F.F.

[Roda]

L'Insistere sulla durata dell'agonia della Vittima, le domande subito ai genitori, il privato pubblicamente esposto, senza remora alcuna perchè tanto la gente coinvolta in questa orrida vicenda non ha nessun potere e non può comprarsi il silenzio. Un filmino eternamente ripetuto.

Media Merda, veramente.

F.F.

La cosa veramente oscena di questi "teatrini" sono i preamboli: "ora ci vorrebbe solo il silenzio", "prima di parlare, bisogna conoscere realmente i fatti", "c'è un'inchiesta in corso e non si può dire molto" e poi via tutti a sproloquiare. Parenti, amici, conoscenti o presunti tali, psicologi, criminologi, ex a vario titolo. Indecente, veramente

[chiaky]

La tv italiana è tutta così.
Ci sono 200 programmi che parlano solo di morti ammazzati.
Si parte la mattina con mattino cinque, rai uno con la Daniele e altri, poi dopo pranzo arriva rai due con Infante, dopo arriva Matano e su canale cinque pomeriggio cinque, tutti programmi che per 3/4 parlano di morti ammazzati, e la sera, a seconda della giornata, si continua, praticamente su quasi tutti i canali. Persino chi l'ha visto, da programma di ricerca scomparsi sta diventando, in parte, programma di morti ammazzati.
Evidentemente alla gente piace sta roba.

[pocaluce]

Premesso che sono ovviamente d'accordo sulla necessità di certezza della pena (e sulla possibilità di non concedere troppe attenuanti per questo tipo di delitto), credo che questo tipo di omicidio purtroppo sia uno di quei casi in cui la pena non funzioni particolarmente come deterrente: si tratta spesso di persone non avvezze al crimine che compiono questi omicidi e non credo che prima di uccidere facciano una valutazione rischi/benefici di quanto tempo passeranno in carcere, visto che peraltro vengono quasi sempre beccati nel giro di pochi giorni proprio perché non hanno una rete di "protezione" criminale dietro.
Quindi benissimo che Turetta o chi per lui si facciano i loro 30 anni interi se condannati col rito abbreviato, ma poi bisogna intervenire a livello educativo per far sì che ci siano meno casi possibile: e questo sarebbe secondo me di beneficio non solo per le potenziali vittime donne, ma anche per gli uomini stessi. Educare il più possibile a gestire il fallimento (emozionale, affettivo, lavorativo), controllare alcuni aspetti narcisistici della società che vogliono comunque l'uomo di "successo" (più della propria compagna, possibilmente) e che spesso portano a gesti estremi come il femminicidio ma anche a suicidi maschili o ricorso alla criminalità (anch'essa quasi esclusivamente maschile), sono passi fondamentali per poter avere una risposta più equilibrata nel caso in cui la vita ti riservi una batosta molto forte che spesso non sai gestire e magari superare quelle remore tipicamente maschili nel chiedere aiuto (non solo professionale, a psicologi o altri terapisti, ma anche nella propria cerchia ristretta di contatti) al prossimo.

[scooter]

Premesso che sono ovviamente d'accordo sulla necessità di certezza della pena (e sulla possibilità di non concedere troppe attenuanti per questo tipo di delitto), credo che questo tipo di omicidio purtroppo sia uno di quei casi in cui la pena non funzioni particolarmente come deterrente: si tratta spesso di persone non avvezze al crimine che compiono questi omicidi e non credo che prima di uccidere facciano una valutazione rischi/benefici di quanto tempo passeranno in carcere, visto che peraltro vengono quasi sempre beccati nel giro di pochi giorni proprio perché non hanno una rete di "protezione" criminale dietro.
Quindi benissimo che Turetta o chi per lui si facciano i loro 30 anni interi se condannati col rito abbreviato, ma poi bisogna intervenire a livello educativo per far sì che ci siano meno casi possibile: e questo sarebbe secondo me di beneficio non solo per le potenziali vittime donne, ma anche per gli uomini stessi. Educare il più possibile a gestire il fallimento (emozionale, affettivo, lavorativo), controllare alcuni aspetti narcisistici della società che vogliono comunque l'uomo di "successo" (più della propria compagna, possibilmente) e che spesso portano a gesti estremi come il femminicidio ma anche a suicidi maschili o ricorso alla criminalità (anch'essa quasi esclusivamente maschile), sono passi fondamentali per poter avere una risposta più equilibrata nel caso in cui la vita ti riservi una batosta molto forte che spesso non sai gestire e magari superare quelle remore tipicamente maschili nel chiedere aiuto (non solo professionale, a psicologi o altri terapisti, ma anche nella propria cerchia ristretta di contatti) al prossimo.

perfetto

[Monheim]

La tv italiana è tutta così.
Ci sono 200 programmi che parlano solo di morti ammazzati.
Si parte la mattina con mattino cinque, rai uno con la Daniele e altri, poi dopo pranzo arriva rai due con Infante, dopo arriva Matano e su canale cinque pomeriggio cinque, tutti programmi che per 3/4 parlano di morti ammazzati, e la sera, a seconda della giornata, si continua, praticamente su quasi tutti i canali. Persino chi l'ha visto, da programma di ricerca scomparsi sta diventando, in parte, programma di morti ammazzati.
Evidentemente alla gente piace sta roba.

Pensa che ho addirittura dovuto ricercare dato che, seppur assai strano, non avevo escluso che Pomeriggio Cinque fosse stata affidata a Frank Matano.

[chiaky]

La tv italiana è tutta così.
Ci sono 200 programmi che parlano solo di morti ammazzati.
Si parte la mattina con mattino cinque, rai uno con la Daniele e altri, poi dopo pranzo arriva rai due con Infante, dopo arriva Matano e su canale cinque pomeriggio cinque, tutti programmi che per 3/4 parlano di morti ammazzati, e la sera, a seconda della giornata, si continua, praticamente su quasi tutti i canali. Persino chi l'ha visto, da programma di ricerca scomparsi sta diventando, in parte, programma di morti ammazzati.
Evidentemente alla gente piace sta roba.

Pensa che ho addirittura dovuto ricercare dato che, seppur assai strano, non avevo escluso che Pomeriggio Cinque fosse stata affidata a Frank Matano.

No, è un altro Matano, e parla di morti ammazzati su rai due ogni pomeriggio a la vita in diretta.

[uglygeek]

La tv italiana è tutta così.
Ci sono 200 programmi che parlano solo di morti ammazzati.
Si parte la mattina con mattino cinque, rai uno con la Daniele e altri, poi dopo pranzo arriva rai due con Infante, dopo arriva Matano e su canale cinque pomeriggio cinque, tutti programmi che per 3/4 parlano di morti ammazzati, e la sera, a seconda della giornata, si continua, praticamente su quasi tutti i canali. Persino chi l'ha visto, da programma di ricerca scomparsi sta diventando, in parte, programma di morti ammazzati.
Evidentemente alla gente piace sta roba.

E' impressionante. Quando sono in italia vedo che mia mamma passa il pomeriggio a guardare Matano o il cinque, dove sembra sempre di essere dentro un film di Tarantino. Io ricordavavo che il pomeriggio era quando i ragazzini guardavano la tv, dopo la scuola, magari facendo i compiti. Una volta c'erano telefilm per ragazzi, cose cosi'. Adesso ci sono solo criminologi...

[chiaky]

La tv italiana è tutta così.
Ci sono 200 programmi che parlano solo di morti ammazzati.
Si parte la mattina con mattino cinque, rai uno con la Daniele e altri, poi dopo pranzo arriva rai due con Infante, dopo arriva Matano e su canale cinque pomeriggio cinque, tutti programmi che per 3/4 parlano di morti ammazzati, e la sera, a seconda della giornata, si continua, praticamente su quasi tutti i canali. Persino chi l'ha visto, da programma di ricerca scomparsi sta diventando, in parte, programma di morti ammazzati.
Evidentemente alla gente piace sta roba.

E' impressionante. Quando sono in italia vedo che mia mamma passa il pomeriggio a guardare Matano o il cinque, dove sembra sempre di essere dentro un film di Tarantino. Io ricordavavo che il pomeriggio era quando i ragazzini guardavano la tv, dopo la scuola, magari facendo i compiti. Una volta c'erano telefilm per ragazzi, cose cosi'. Adesso ci sono solo criminologi...

Perchè, evidentemente, appassionano.
La gente, qua, guarda la tv e si immagina di essere nel mezzo di un romanzo giallo, o nero, e si diverte un mondo.
Finge di scandalizzarsi, ma io credo che si diverta, come si divertono i giornalisti ad andare li dai parenti dei morti a fare domande.
Oltretutto questi programmi, spesso, vorrebbero sostituirsi agli inquirenti. Tirano fuori quintali di intercettazioni, di immagini rubate alle telecamere e poi si mettono li con i criminologi ed opinionisti autorevoli (showgirls, personaggi da rotocalco) a incriminare e condannare .
Ormai è anche difficile trovare programmi diversi da questi.

[Johnny Rex]

La tv italiana è tutta così.
Ci sono 200 programmi che parlano solo di morti ammazzati.
Si parte la mattina con mattino cinque, rai uno con la Daniele e altri, poi dopo pranzo arriva rai due con Infante, dopo arriva Matano e su canale cinque pomeriggio cinque, tutti programmi che per 3/4 parlano di morti ammazzati, e la sera, a seconda della giornata, si continua, praticamente su quasi tutti i canali. Persino chi l'ha visto, da programma di ricerca scomparsi sta diventando, in parte, programma di morti ammazzati.
Evidentemente alla gente piace sta roba.

E' impressionante. Quando sono in italia vedo che mia mamma passa il pomeriggio a guardare Matano o il cinque, dove sembra sempre di essere dentro un film di Tarantino. Io ricordavavo che il pomeriggio era quando i ragazzini guardavano la tv, dopo la scuola, magari facendo i compiti. Una volta c'erano telefilm per ragazzi, cose cosi'. Adesso ci sono solo criminologi...

In un epoca in cui per altro, Numeri alla Mano (cit.) c'è decisamente meno criminalità di una volta.

F.F.

[chiaky]

La tv italiana è tutta così.
Ci sono 200 programmi che parlano solo di morti ammazzati.
Si parte la mattina con mattino cinque, rai uno con la Daniele e altri, poi dopo pranzo arriva rai due con Infante, dopo arriva Matano e su canale cinque pomeriggio cinque, tutti programmi che per 3/4 parlano di morti ammazzati, e la sera, a seconda della giornata, si continua, praticamente su quasi tutti i canali. Persino chi l'ha visto, da programma di ricerca scomparsi sta diventando, in parte, programma di morti ammazzati.
Evidentemente alla gente piace sta roba.

E' impressionante. Quando sono in italia vedo che mia mamma passa il pomeriggio a guardare Matano o il cinque, dove sembra sempre di essere dentro un film di Tarantino. Io ricordavavo che il pomeriggio era quando i ragazzini guardavano la tv, dopo la scuola, magari facendo i compiti. Una volta c'erano telefilm per ragazzi, cose cosi'. Adesso ci sono solo criminologi...

In un epoca in cui per altro, Numeri alla Mano (cit.) c'è decisamente meno criminalità di una volta.

F.F.

La tv, oggi, è in onda 24 ore al giorno e ha migliaia di canali.
I palinsesti vanno quindi riempiti di spazzatura, perchè è impossibile con queste quantità, fare programmi di qualità.
Quindi ci si attacca alla cronaca nera, che tanto le casalinghe stanno tutta la mattina e il pomeriggio a casa a guardare la tv e si divertono, e un caso viene trattato per settimane, a volte per mesi, fino alla sua consunzione, tra l'altro dando l'impressione a chi guarda che siamo tutti in un gravissimo pericolo costante.
Per quanto riguarda i femminicidi, è ovviamente un problema, quest'anno ci sono stati oltre 100 femminicidi, a fronte di 37 maschicidi da parte di donne (ci sono anche i maschicidi a quanto pare, ma sono notevolmente di meno), non ho però ben capito perchè questo in particolare sta scatenando fiaccolate, discussioni politiche e un vero e proprio casino televisivo.
Oggi, una psicologa, diceva, secondo me giustamente, che si deve passare per l'educazione dei ragazzi e anche delle ragazze, ma sono processi lunghissimi e non è per nulla sicuro che le cose cambieranno, perchè sarebbe come pretendere utopisticamente di avere un mondo perfetto, in cui il male e la violenza e la gelosia non esistono. Sono cose che esisteranno finche esiste l'essere umano. Questo perchè c'erano in studio delle ragazzine che dicevano che l'uomo è una bestia e va rieducata e che nessuno può dire loro che devono fare attenzione, nemmeno i loro genitori.
Utopia, appunto.

[Mr Moonlight]

A me la cosa che fa spavento è che son parecchi uomini giovani che uccidono. Forse c'è qualcosa che non quadra in questa società. Per il mio modesto parere conta anche l'abitudine dei giovani ad avere tutto e non accettare che diverse cose non è possibile averle. Qualcosa al riguardo l'ha detta anche Crepet, con cui spesso mi trovo d'accordo. Stamattina a scuola una ragazzina di 15/16 anni piangeva come una fontana nel corridoio perché il ragazzo l'ha lasciata. C'erano tre docenti attorno per calmarla. La colpa non è dei giovani, ma di noi che li abbiamo cresciuti.

Lui lo spiega meglio di me: https://www.ilriformista.it/omicidio-ce ... ti-394744/