Da lustri per giunta.alessandro ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 12:50 pmIn uno stato normale sarebbe escluso dalla vita pubblica.
Non c'è limite al peggio
Re: Non c'è limite al peggio
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non accade perchè è un Amico degli Amici, dietro alla cortina di fumo dei litigi, urla etc. Per poi trovarsi a ridere di quelli che ci hanno creduto davvero.Monheim ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 12:51 pmDa lustri per giunta.alessandro ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 12:50 pmIn uno stato normale sarebbe escluso dalla vita pubblica.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Non c'è limite al peggio
Beh, era il primo leccaculo di Berlusconi altro che Mangiante con Mourinho...Johnny Rex ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 1:45 pmNon accade perchè è un Amico degli Amici, dietro alla cortina di fumo dei litigi, urla etc. Per poi trovarsi a ridere di quelli che ci hanno creduto davvero.Monheim ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 12:51 pmDa lustri per giunta.alessandro ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 12:50 pmIn uno stato normale sarebbe escluso dalla vita pubblica.
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Re: Non c'è limite al peggio
Renzi si ritrova a dichiarare più di 3M all'anno... per dire uno che si è fatto degli amici.Monheim ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 1:47 pmBeh, era il primo leccaculo di Berlusconi altro che Mangiante con Mourinho...Johnny Rex ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 1:45 pmNon accade perchè è un Amico degli Amici, dietro alla cortina di fumo dei litigi, urla etc. Per poi trovarsi a ridere di quelli che ci hanno creduto davvero.
F.F.
E anche gli amici di Renzi, tipo Farinetti per dirne uno (che ha società completamente fallite che rimangono in piedi solo per intercessione dall'alto...), ci navigano nell'oro.
Il nostro triste paese si regge su questa immondizia di clientelarità a ripetizione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ambiti e conseguenze diverse (Sgarbi ha fatto moltissimi danni più di Mangiante) , stessa mentalità.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Non c'è limite al peggio
Ovviamente.Johnny Rex ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 2:59 pmAmbiti e conseguenze diverse (Sgarbi ha fatto moltissimi danni più di Mangiante), stessa mentalità.
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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Non c'è limite al peggio
Certamente.alessandro ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 12:50 pm In uno stato normale sarebbe escluso dalla vita pubblica altro che ministro sindaco e farò dell’arte istituzionale.
Re: Non c'è limite al peggio
Un rettore sensibile al risparmio e al controllo della spesa pubblica...
https://www.rainews.it/tgr/puglia/artic ... fa0d2.html
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Re: Non c'è limite al peggio
Secondo me è un granchio di report e fatto.Monheim ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 10:05 amSempre più alla canna del gas.laplaz ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 9:53 amAha ah ah ahah ma è FANTASTICOalessandro ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 9:10 am Molto bello il servizio di report su presunto furto di una tela del 600 commissionato da Sgarbi.
1) compare in una mostra un quadro del 600 di proprietà di Sgarbi che dice di averlo trovato in una sua casa in un’intercapedine ma un quadro praticamente identico (tranne una torcia sullo sfondo) è nell’archivio della polizia tra le opere rubate
2) il quadro è stato rubato da un castello usato come ristorante dove Sgarbi era stato più volte e aveva presentato un libro
3) un paio di mesi prima del furto un collaboratore di Sgarbi è andato a chiedere se il quadro fosse in vendita
4) il quadro viene rubato tagliandolo con una lama dalla cornice
5) il collaboratore di Sgarbi consegna il quadro arrotolato a un restauratore di Brescia con cui Sgarbi ha lavorato in altre occasioni.
6) al quadro viene aggiunta la fiaccola sullo sfondo e viene restaurato. Il restauratore insospettito chiede documentazione che provi la proprietà del quadro a Sgarbi che promette documenti che non arrivano mai. (Il restauratore ha foto del quadro che ha restaurato).
7) il quadro ora viene esposto da Sgarbi che dichiara di averlo acquisito con l’acquisto di una antica dimora ma tutti dicono che in quella dimora non c’erano quadri ne altre opere, era vuota e abbandonata.
Il collaboratore di Sgarbi è uno che ha incarichi importanti in regione Lombardia nell’ambito della sicurezza, anti usura anti mafia…
Ho visto adesso la puntata.
Quel coglione deve essere andato a comprarlo al mercato nero da chi lo ha rubato e ora non sa cosa inventarsi
Non posso credere che sia così idiota da commissionare un furto... ma non si sa mai
Non so chi stia peggio tra lui e il suo amicone Marco Castoldi alias Morgan.
https://www.ilgiornaledellarte.com/arti ... 44507.html
Insomma, se il quadro di Sgarbi fosse quello rubato ritagliato, le immagini non avrebbero corrispondenza esatta anche sui margini.La scheda di catalogo della «Cattura di san Pietro» riporta misure differenti (233x204 cm) da quelle del dipinto inserito nel database di Interpol (247x220 cm) e il fatto che le immagini dei due dipinti si corrispondano, anche nelle figure e negli oggetti ai margini, dimostra che si tratta di una replica del medesimo soggetto con dimensioni minori o, meglio, una riproduzione dell’originale.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Non c'è limite al peggio
Report, come tutti sanno, è l'eccellenza del giornalismo italiano, quindi mondiale.
Secondo me è la versione da laureati delle pagine Facebook suggerite dalla bolla delle tue relazioni/idee, quelle che ti confortano che c'hai ragione. La differenza è che ha un montaggio migliore.
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Re: Non c'è limite al peggio
Una cosa a intuizione, mancano 14 cm su un lato è 16 dall’altro, non è possibile che quei 7cm e 8 cm per parte siano quelli tagliati per rubarlo? Cm rimasti attaccati alla cornice che non vengono visti perché coperti? O a volte ripiegati sul telaio del quadro?
La fiaccola aggiunta poi non ha senso in un quadro caravaggesco dove le luci vengono sempre dall’esterno (a detta di un esperto).
Comunque se vogliono risolvere è molto facile: la fiaccola aggiunta con degli esami chimici si può vedere se è pittura moderna o seicentesca, poi hanno trovato un residuo di tela tagliata nel castello e possono confrontarla con la tela del quadro di Sgarbi.
Però le “coincidenze” sono tante: Sgarbi vede il quadro più volte, manda un suo collaboratore a chiedere di acquistarlo, al rifiuto il quadro viene rubato, e Sgarbi trova sin una sua casa un quadro identico ma un pochino più piccolo, manca una cornice di 5 cm tutto attorno (quella tagliata?)
Subito dopo il furto il quadro (quello rubato? Quello di Sgarbi trovato?) viene portato dal collaboratore di Sgarbi arrotolato da un restauratore al casello dell’autostrada di Brescia.
Sgarbi nega di ave affidato a lui il restauro, il restauratore ha già lavorato con sgarbi e ha le foto del quadro arrotolato e poi restaurato.
La fiaccola aggiunta poi non ha senso in un quadro caravaggesco dove le luci vengono sempre dall’esterno (a detta di un esperto).
Comunque se vogliono risolvere è molto facile: la fiaccola aggiunta con degli esami chimici si può vedere se è pittura moderna o seicentesca, poi hanno trovato un residuo di tela tagliata nel castello e possono confrontarla con la tela del quadro di Sgarbi.
Però le “coincidenze” sono tante: Sgarbi vede il quadro più volte, manda un suo collaboratore a chiedere di acquistarlo, al rifiuto il quadro viene rubato, e Sgarbi trova sin una sua casa un quadro identico ma un pochino più piccolo, manca una cornice di 5 cm tutto attorno (quella tagliata?)
Subito dopo il furto il quadro (quello rubato? Quello di Sgarbi trovato?) viene portato dal collaboratore di Sgarbi arrotolato da un restauratore al casello dell’autostrada di Brescia.
Sgarbi nega di ave affidato a lui il restauro, il restauratore ha già lavorato con sgarbi e ha le foto del quadro arrotolato e poi restaurato.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sarebbe sorprendente se fossero della stessa dimensione visto che una parte è rimasta sulla cornice del castello
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Re: Non c'è limite al peggio
WOOOOOWW ma è ancora più MERAVIGLIOSO questo articolopaoolino ha scritto: ↑lun dic 18, 2023 11:26 pm Secondo me è un granchio di report e fatto.
https://www.ilgiornaledellarte.com/arti ... 44507.html
Insomma, se il quadro di Sgarbi fosse quello rubato ritagliato, le immagini non avrebbero corrispondenza esatta anche sui margini.La scheda di catalogo della «Cattura di san Pietro» riporta misure differenti (233x204 cm) da quelle del dipinto inserito nel database di Interpol (247x220 cm) e il fatto che le immagini dei due dipinti si corrispondano, anche nelle figure e negli oggetti ai margini, dimostra che si tratta di una replica del medesimo soggetto con dimensioni minori o, meglio, una riproduzione dell’originale.
Re: Non c'è limite al peggio
Non conosco il caso e al momento non ho né tempo né voglia di approfondirlo.
Anche qualora Sgarbi fosse totalmente innocente (può darsi, per carità, e la presunzione di non colpevolezza non si nega a nessuno), le considerazioni espresse sopra esulanti da quest'ultimo episodio specifico rimangono valide.
In altri termini sarebbe solo la goccia che fa traboccare un vaso già strapieno di merda liquida.
Anche qualora Sgarbi fosse totalmente innocente (può darsi, per carità, e la presunzione di non colpevolezza non si nega a nessuno), le considerazioni espresse sopra esulanti da quest'ultimo episodio specifico rimangono valide.
In altri termini sarebbe solo la goccia che fa traboccare un vaso già strapieno di merda liquida.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Non c'è limite al peggio
Alessandro, capisci che se fosse lo stesso quadro ritagliato, i margini su quello di Sgarbi che è più piccolo sarebbero diversi da quelli della foto di quello rubato che c'è sul sito dell'interpol?alessandro ha scritto: ↑mar dic 19, 2023 8:53 am Sarebbe sorprendente se fossero della stessa dimensione visto che una parte è rimasta sulla cornice del castello
E' geometria piana da quarta elementare.
Ma siccome attaccano un nemico, un'inchiesta giornalistica di merda va bene.
Tanto il modo qui è il tifo da stadio. Sgarbi puzzone! E tutti felici!
Invece quello di cui non c'è limite al peggio sono proprio queste inchieste giornalistiche a cazzo! Degne di Mario Giordano.
E' disarmante che per tifo si spenga ogni forma di ragionamento critico.
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Re: Non c'è limite al peggio
Cioè secondo te hanno fatto un quadro identico ma in scala leggermente ridotta?paoolino ha scritto: ↑mar dic 19, 2023 9:42 amAlessandro, capisci che se fosse lo stesso quadro ritagliato, i margini su quello di Sgarbi che è più piccolo sarebbero diversi da quelli della foto di quello rubato che c'è sul sito dell'interpol?alessandro ha scritto: ↑mar dic 19, 2023 8:53 am Sarebbe sorprendente se fossero della stessa dimensione visto che una parte è rimasta sulla cornice del castello
E' geometria piana da quarta elementare.
Ma siccome attaccano un nemico, un'inchiesta giornalistica di merda va bene.
Tanto il modo qui è il tifo da stadio. Sgarbi puzzone! E tutti felici!
Invece quello di cui non c'è limite al peggio sono proprio queste inchieste giornalistiche a cazzo! Degne di Mario Giordano.
E' disarmante che per tifo si spenga ogni forma di ragionamento critico.
O magari manca una cornice di 5 cm di solito non visibili che sono stati tagliati? Su un quadro di oltre 2 metri una cornice tra di 5 cm è praticamente indistinguibile.
Perché la storia che ha cercato di acquistarlo, lo hanno rubato e subito dopo ne ha trovato uno identico ma 5cm per lato più piccolo mi pare coincidenze ai confini della realtà.
Fosse chiunque altro il protagonista l’idea che mi farei non cambierebbe. Sgarbi rimane quello che è, sarebbe solo la de cima condanna o giù di lì
Comunque come detto la cosa è facilmente verificabile.
Si prende il quadro di sgarbi e si confronta la tela con i residui rimasti attaccati alla cornice (quei famosi 5 cm che mancano tutti attorno.
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Re: Non c'è limite al peggio
Gli oggetti sui bordi sono veramente esattamente alla stessa distanza? Come era piegata la tela originale e questa?
Sono veramente in scala leggermente diversa? Perché se le distanze nei bordi sono uguali e la tela è più piccola deve essere tutto in scala ridotta. (Geometria di quarta).
Mentre se da un dipinto ne ritagli per rubarlo 5 cm tutto attorno il quadro è in scala 1:1 (è lo stesso quadro) e è più piccolo di 10 cm per lato e incorniciandolo bene la differenza nei lati esterni non la noti.
Sono veramente in scala leggermente diversa? Perché se le distanze nei bordi sono uguali e la tela è più piccola deve essere tutto in scala ridotta. (Geometria di quarta).
Mentre se da un dipinto ne ritagli per rubarlo 5 cm tutto attorno il quadro è in scala 1:1 (è lo stesso quadro) e è più piccolo di 10 cm per lato e incorniciandolo bene la differenza nei lati esterni non la noti.
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Re: Non c'è limite al peggio
Come se chiedo di comprare la tua bici, mi dici di no, poi te la rubano e io ho una bici identica ma con un campanello nuovo e pesa 30 grammi di più.
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Re: Non c'è limite al peggio
Condanne:
Sgarbi ha subito diverse condanne penali e civili, principalmente pene pecuniarie per i reati di diffamazione e ingiuria; ha subito anche una condanna a 6 mesi e 10 giorni di reclusione con la condizionale.
Condanna per assenteismo e produzione di documenti falsi
Nel 1996, con sentenza della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi[131] e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto, e al tempo della sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show. Condannato a pagare un indennizzo di 700 000 lire, il critico d'arte si giustificò affermando che la sua assenza dall'ufficio dipendeva dall'impegno per la redazione d'un catalogo d'arte, e parlando di "arbitrio, discrezionalità e follia" a proposito della sentenza.[132][133][134][135][136] All'inizio del 2016 Vittorio Sgarbi è stato riammesso in servizio nei ruoli della Soprintendenza di Venezia grazie al pronunciamento della sezione lavoro del Tribunale di Venezia (Presidente dottor Luigi Perina)[137].
Condanna per diffamazione aggravata contro Caselli e il pool di Palermo
Il 14 agosto 1998, dopo il suicidio del magistrato Luigi Lombardini, in un'intervista a Il Giornale ne attribuisce la responsabilità alle "inchieste politiche di Caselli [...] uomo di Violante", in quanto "il suicidio di Lombardini ha evidenziato la natura esclusivamente politica dell'azione di Caselli e i suoi" che "impudentemente frugano nella sua tomba [...] sul suo cadavere"; il 17 agosto 1998, ignorando i ringraziamenti dell'avvocato di Lombardini per la correttezza tenuta da Caselli nella conduzione dell'interrogatorio nonché il positivo pronunciamento del CSM in merito, ne chiede "l'immediato arresto" nonché la "sospensione dal servizio e dallo stipendio". Alla successiva querela, l'intervistatore Renato Farina e il direttore Mario Cervi scelgono il patteggiamento, mentre Sgarbi la via del processo; a una delle udienze, tenute a Desio, «non si presenta in Tribunale, dicendo di essere a Bologna per un altro processo; il giudice telefona a Bologna e scopre che lì Sgarbi ha fatto lo stesso sostenendo di essere a Desio».[138] Per queste affermazioni nel 1998 verrà condannato dalla Cassazione per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo, guidato da Gian Carlo Caselli, oltre a 1 000 € di multa.
Vi è chi, di fronte a questo pronunciamento, ha sostenuto che la condanna sarebbe occorsa per aver Sgarbi definito le indagini "politiche",[139] esercitando il proprio diritto di critica.[140] Questa ricostruzione è stata contestata da Marco Travaglio, per il quale "criticare significa affermare che un'inchiesta è infondata, una sentenza è sbagliata. Ma sostenere che un PM e l'intera sua Procura sono al servizio di un partito, agiscono per finalità politiche, usano la mafia contro lo stato, non è criticare: è attribuire una serie di reati gravissimi, i più gravi che possa commettere un magistrato".[141]
Condanne civili per ingiurie contro Marco Travaglio
Il 1º maggio 2008, durante la puntata televisiva di AnnoZero,[142] Vittorio Sgarbi si rivolse al giornalista Marco Travaglio con insulti molto pesanti: "Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te". Il 10 dicembre 2009 il Tribunale Civile di Torino condanna Sgarbi a 30 000 € di risarcimento per ingiurie e al pagamento delle spese legali.[143] Il giudice ha anche stabilito la pubblicazione della sentenza su la Repubblica e La Stampa.[144]
Il 6 ottobre 2010 è stato nuovamente condannato al pagamento di 35 000 €, avendo rimarcato "Mi correggo. Travaglio non è un pezzo di merda. È una merda tutta intera", sulle colonne del quotidiano online "La voce d'Italia" e due giorni dopo dagli studi di Domenica Cinque, il programma televisivo condotto da Barbara D'Urso.[145][146]
Condanna per diffamazione contro Roberto Reggi
Nel luglio 2009 Sgarbi è stato condannato per diffamazione: la sentenza è stata emessa dal tribunale di Monza.
Il critico d'arte infatti insultò Roberto Reggi, il sindaco di Piacenza, dai microfoni di Rtl 102.5; il pubblico ministero aveva chiesto 4 mesi, ma la pena è stata poi inasprita a 6 mesi. Tuttavia grazie all'indulto la pena è stata sostituita da un risarcimento, da versare nelle casse del comune piacentino.[147]
Condanna per diffamazione contro Raffaele Tito
Nonostante la sopraggiunta prescrizione che ha "cancellato" il reato di diffamazione, il 26 maggio 2010 Sgarbi è stato condannato dalla Corte d'Appello di Venezia al pagamento di 110 000 € come risarcimento al procuratore aggiunto di Udine ed ex pm di Pordenone, Raffaele Tito per averlo pesantemente diffamato, nel 1997, nel corso di alcune puntate di Sgarbi quotidiani andate in onda su Canale 5. L'ammontare del risarcimento è stato ridotto di un quarto rispetto a quello stabilito in primo grado, in quanto per una delle trasmissioni incriminate Sgarbi è stato dichiarato non punibile. L'intero iter giudiziario è durato ben 13 anni in quanto i legali di Sgarbi, dopo la condanna di primo grado a un anno e un mese di reclusione intervenuta nel 2001, avevano fatto ricorso alla Corte costituzionale rilevando l'insindacabilità delle sue affermazioni in quanto all'epoca il critico era parlamentare, ma la Consulta rispedì gli atti al Tribunale rigettando l'istanza e dando il via libera al processo.[148]
Condanna per ingiuria contro Gianfranco Amendola
Con sentenza del 15 settembre 2003 del Tribunale Civile di Roma, Sgarbi è stato condannato al pagamento a favore del magistrato Gianfranco Amendola di 30 000 euro più spese legali per le frasi ingiuriose pronunciate nel corso di una serata del Maurizio Costanzo Show nel 1993, quali, come da sentenza, "incapace, ignorante, bugiardo, maiale". Dieci anni di causa di primo grado scandite da intervenute modifiche di legge e da una sentenza della Corte costituzionale che annullò[149] la delibera di insindacabilità a favore di Sgarbi adottata dalla Camera dei Deputati. Sentenza confermata nel 2009 dalla Corte d'Appello di Roma con condanna a ulteriori spese legali, passata successivamente in giudicato.
Condanna per diffamazione contro Ilda Boccassini (confermata in Cassazione)
Nel maggio 2011 la Corte di Cassazione con sentenza n. 10214, conferma la condanna al risarcimento per danni da diffamazione, a favore del pm milanese Ilda Boccassini, a carico di Sgarbi e del circuito televisivo di Mediaset. La Suprema Corte respinge il ricorso con il quale Sgarbi e Reti Televisive Italiane sostenevano la liceità di alcune espressioni usate nella trasmissione Sgarbi quotidiani, andata in onda il 16 febbraio 1999, durante la quale la Boccassini veniva criticata in relazione all'inchiesta sul capo dei gip della Capitale, Renato Squillante. Sgarbi e RTI sono stati condannati a rifondere in solido il pm Boccassini con 25 822 euro.[150][151]
Condanna civile per diffamazione contro il pool di Mani pulite (confermata in Cassazione)
Nel 2011, a seguito di una vertenza che durava dal 1994, Sgarbi si accordò a versare 60 000 euro a tre ex pm del pool di Mani pulite di Milano, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo e Francesco Greco, per poi rifarsi sui giornali che avevano pubblicato le dichiarazioni (Avvenire e il Giornale), peraltro pronunciate e ripetute nel programma tv Sgarbi quotidiani; la Cassazione ha invece addebitato nel 2015 al solo Sgarbi il risarcimento, obbligandolo a pagare tale somma ai tre diffamati. Sgarbi li aveva definiti "assassini", in riferimento al suicidio in carcere di Gabriele Cagliari e quelli di altri indagati a piede libero, come Raul Gardini e Sergio Moroni.[152] Sgarbi disse in particolare:[153][154][155]
«Di Pietro, Colombo, Davigo e gli altri sono degli assassini che hanno fatto morire della gente. Vanno processati e arrestati. È giusto che se ne vadano, nessuno li rimpiangerà. Vadano in chiesa a pregare per tutta quella gente che hanno fatto morire: Moroni, Gardini, Cicogna, Cagliari. Hanno tutte queste croci sulla coscienza. Ringrazio Iddio che, con questo decreto [Decreto Biondi], eviteranno essi stessi l'arresto per tutti gli assassinii che hanno commesso.»
Non sono invece rientrati nel procedimento gli altri giudici: Borrelli, Di Pietro e il defunto D'Ambrosio.
Condanna per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale
In seguito a un episodio in cui Vittorio Sgarbi avrebbe insultato quattro Carabinieri e intimato al suo autista a non fermarsi di fronte al loro stop, presso Expo 2015 a Milano, il soggetto è stato condannato nel luglio 2016 a versare 11 000 euro di risarcimento, 1 000 all'Arma dei Carabinieri e 10 000 ai quattro carabinieri.[156]
Condanna per diffamazione di Nino Di Matteo
Nel maggio 2018 il giudice monocratico di Monza Bianchetti ha condannato Vittorio Sgarbi a sei mesi di reclusione per avere diffamato, su Il Giornale, il magistrato palermitano Nino Di Matteo, dato che il 2 gennaio 2014 scrisse: «Riina non è, se non nelle intenzioni, nemico di Di Matteo. Nei fatti è suo complice». A tre mesi, per omesso controllo, è stato condannato il direttore del quotidiano Alessandro Sallusti. Entrambi hanno avuto la sospensione della pena.
Condanna per diffamazione contro Italo Tomassoni
Condannato a una multa di 20 000 euro e al risarcimento di 20 000 euro per aver diffamato il critico d'arte Italo Tomassoni.[157]
Prescrizioni
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Condanna per diffamazione contro Caselli e Orlando (prescritta in Cassazione)
Il 7 aprile 1995 ha letto a Sgarbi quotidiani una lettera sui "veri colpevoli" dell'assassinio di Don Pino Puglisi, non rilevandone le generalità essendo priva di firma, ma da lui attribuita a un sedicente amico del sacerdote assassinato; la missiva accusava come mandante il procuratore Caselli e, secondo quanto riportato da Marco Travaglio, come «killer Leoluca Orlando e Michele Santoro», intendendo quindi che tutti e tre erano i responsabili morali, avendone fatto "un sicuro bersaglio";[158] la lettera riporta anche delle parole attribuite da essa a don Puglisi stesso:
«Fui più volte contattato da Caselli e dai suoi uomini [...] pretendevano accuse, nomi, circostanze... volevano che denunciassi la mia gente e miei ragazzi... che rivelassi cose apprese in confessione [...]. Caselli disprezza i siciliani, mi vuole obbligare a rinnegare i miei voti e la mia veste, pretende che mi prostituisca a lui. Più che nemico della mafia, è un nemico della Sicilia. Orlando è un mafioso vestito da gesuita [...]. Caselli ha fatto di me consapevolmente un sicuro bersaglio. Avrà raggiunto il suo scopo quando un prete impegnato nel sociale verrà ucciso [...]. Caselli, per aumentare il suo potere, ha avuto la sua vittima illustre.»
Caselli in vita sua non conobbe mai don Puglisi.[158]
Per queste dichiarazioni Sgarbi è stato condannato per diffamazione in primo e secondo grado.[159] Nel suo libro Un magistrato fuorilegge, Caselli ha affermato che la Cassazione ha in seguito dichiarato la prescrizione del reato,[159] ma Sgarbi, tramite il suo avvocato, ha contestato questa ricostruzione sostenendo che la Cassazione aveva invece annullato le precedenti sentenze rimandando quindi il tutto a un nuovo giudizio che non c'è mai stato per l'intervenuta prescrizione.[160]
Assoluzioni
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Processo per diffamazione dei giudici Franco Battaglino e Paolo Gengarelli di Rimini
Commentando la richiesta, da parte dei due magistrati, di acquisire le cartelle cliniche del fondatore di San Patrignano Vincenzo Muccioli, Sgarbi aveva detto: "Nessuna pietà per questi giudici. Per salvaguardare la dignità di piccoli uomini dovevano insultare un uomo che sta morendo. Mentalità di uomini di paese che si comportano come vigili urbani...".[161]
Procedimento per resistenza a pubblico ufficiale
Nel 2015 Sgarbi ha avuto un diverbio con alcuni agenti di polizia locale per una contravvenzione stradale compiuta nell'area Expo a Milano. A seguito di questa lite, nella quale è stato riconosciuto colpevole di oltraggio a pubblico ufficiale, ha tentato di forzare col proprio autista il posto di blocco, costringendo un agente a indietreggiare. La richiesta di condanna del PM in primo grado è stata di 1 anno e 6 mesi.[162] Il 12 marzo 2018 la Corte d'Appello di Milano dichiara il "non doversi procedere" per Sgarbi ai sensi del 'ne bis in idem' e il suo autista viene assolto.[163]
Procedimenti in corso
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Procedimento per diffamazione contro Daniele Benati
Nel 2015 gli viene recapitato l'avviso di fine indagine per diffamazione nei confronti dello storico dell'arte Daniele Benati, presidente della sezione bolognese di Italia Nostra, nell'ambito della lite sulla mostra, Da Cimabue a Morandi, curata dal critico ferrarese.[164]
Procedimento per esportazione illecita di opere
Nel 2021 viene indagato dalla Procura di Siracusa insieme alla sua compagna Sabrina Colle con l'accusa di esportazione illecita del "Concerto con bevitore", dipinto del '600 valutato 5 milioni di euro e ritrovato dai Carabinieri nel Principato di Monaco. Secondo l'accusa Sgarbi avrebbe tentato di vendere la tela pur non essendo in possesso dell’attestato di libera circolazione o licenza di esportazione. In un'altra inchiesta il critico d'arte è accusato di avere certificato come autentiche 32 opere di Gino De Domicinis pur sapendo che si trattava di falsi.[165]
Procedimento per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e il caso delle attività extrapolitiche
Nell'ottobre del 2023 finisce al centro delle polemiche poiché indagato con l’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per non aver pagato i debiti con l'Agenzia delle entrate per oltre 700.000 euro (imposte dirette e Iva che non avrebbe pagato tra il 2012 è il 2019) e per aver nascosto al fisco il possesso di un dipinto del valore di quasi 150.000 euro attribuendone la proprietà alla sua compagna Sabrina Colle, anch’essa indagata. Negli stessi giorni Sgarbi viene attaccato a seguito di un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano per aver incassato, attraverso due società intestate a un suo collaboratore e alla compagna, circa 300.000 euro da inizio anno per attività extrapolitiche ovvero per conferenze, inaugurazione, lezioni magistrali mentre ricopre la carica di sottosegretario.[166] Il 31 ottobre l’antitrust avvia un’istruttoria a seguito di una segnalazione trasmessale dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per possibili condotte illecite legate ad attività incompatibili con la titolarità di una carica di governo.[167]
Sgarbi ha subito diverse condanne penali e civili, principalmente pene pecuniarie per i reati di diffamazione e ingiuria; ha subito anche una condanna a 6 mesi e 10 giorni di reclusione con la condizionale.
Condanna per assenteismo e produzione di documenti falsi
Nel 1996, con sentenza della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi[131] e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto, e al tempo della sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show. Condannato a pagare un indennizzo di 700 000 lire, il critico d'arte si giustificò affermando che la sua assenza dall'ufficio dipendeva dall'impegno per la redazione d'un catalogo d'arte, e parlando di "arbitrio, discrezionalità e follia" a proposito della sentenza.[132][133][134][135][136] All'inizio del 2016 Vittorio Sgarbi è stato riammesso in servizio nei ruoli della Soprintendenza di Venezia grazie al pronunciamento della sezione lavoro del Tribunale di Venezia (Presidente dottor Luigi Perina)[137].
Condanna per diffamazione aggravata contro Caselli e il pool di Palermo
Il 14 agosto 1998, dopo il suicidio del magistrato Luigi Lombardini, in un'intervista a Il Giornale ne attribuisce la responsabilità alle "inchieste politiche di Caselli [...] uomo di Violante", in quanto "il suicidio di Lombardini ha evidenziato la natura esclusivamente politica dell'azione di Caselli e i suoi" che "impudentemente frugano nella sua tomba [...] sul suo cadavere"; il 17 agosto 1998, ignorando i ringraziamenti dell'avvocato di Lombardini per la correttezza tenuta da Caselli nella conduzione dell'interrogatorio nonché il positivo pronunciamento del CSM in merito, ne chiede "l'immediato arresto" nonché la "sospensione dal servizio e dallo stipendio". Alla successiva querela, l'intervistatore Renato Farina e il direttore Mario Cervi scelgono il patteggiamento, mentre Sgarbi la via del processo; a una delle udienze, tenute a Desio, «non si presenta in Tribunale, dicendo di essere a Bologna per un altro processo; il giudice telefona a Bologna e scopre che lì Sgarbi ha fatto lo stesso sostenendo di essere a Desio».[138] Per queste affermazioni nel 1998 verrà condannato dalla Cassazione per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo, guidato da Gian Carlo Caselli, oltre a 1 000 € di multa.
Vi è chi, di fronte a questo pronunciamento, ha sostenuto che la condanna sarebbe occorsa per aver Sgarbi definito le indagini "politiche",[139] esercitando il proprio diritto di critica.[140] Questa ricostruzione è stata contestata da Marco Travaglio, per il quale "criticare significa affermare che un'inchiesta è infondata, una sentenza è sbagliata. Ma sostenere che un PM e l'intera sua Procura sono al servizio di un partito, agiscono per finalità politiche, usano la mafia contro lo stato, non è criticare: è attribuire una serie di reati gravissimi, i più gravi che possa commettere un magistrato".[141]
Condanne civili per ingiurie contro Marco Travaglio
Il 1º maggio 2008, durante la puntata televisiva di AnnoZero,[142] Vittorio Sgarbi si rivolse al giornalista Marco Travaglio con insulti molto pesanti: "Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te". Il 10 dicembre 2009 il Tribunale Civile di Torino condanna Sgarbi a 30 000 € di risarcimento per ingiurie e al pagamento delle spese legali.[143] Il giudice ha anche stabilito la pubblicazione della sentenza su la Repubblica e La Stampa.[144]
Il 6 ottobre 2010 è stato nuovamente condannato al pagamento di 35 000 €, avendo rimarcato "Mi correggo. Travaglio non è un pezzo di merda. È una merda tutta intera", sulle colonne del quotidiano online "La voce d'Italia" e due giorni dopo dagli studi di Domenica Cinque, il programma televisivo condotto da Barbara D'Urso.[145][146]
Condanna per diffamazione contro Roberto Reggi
Nel luglio 2009 Sgarbi è stato condannato per diffamazione: la sentenza è stata emessa dal tribunale di Monza.
Il critico d'arte infatti insultò Roberto Reggi, il sindaco di Piacenza, dai microfoni di Rtl 102.5; il pubblico ministero aveva chiesto 4 mesi, ma la pena è stata poi inasprita a 6 mesi. Tuttavia grazie all'indulto la pena è stata sostituita da un risarcimento, da versare nelle casse del comune piacentino.[147]
Condanna per diffamazione contro Raffaele Tito
Nonostante la sopraggiunta prescrizione che ha "cancellato" il reato di diffamazione, il 26 maggio 2010 Sgarbi è stato condannato dalla Corte d'Appello di Venezia al pagamento di 110 000 € come risarcimento al procuratore aggiunto di Udine ed ex pm di Pordenone, Raffaele Tito per averlo pesantemente diffamato, nel 1997, nel corso di alcune puntate di Sgarbi quotidiani andate in onda su Canale 5. L'ammontare del risarcimento è stato ridotto di un quarto rispetto a quello stabilito in primo grado, in quanto per una delle trasmissioni incriminate Sgarbi è stato dichiarato non punibile. L'intero iter giudiziario è durato ben 13 anni in quanto i legali di Sgarbi, dopo la condanna di primo grado a un anno e un mese di reclusione intervenuta nel 2001, avevano fatto ricorso alla Corte costituzionale rilevando l'insindacabilità delle sue affermazioni in quanto all'epoca il critico era parlamentare, ma la Consulta rispedì gli atti al Tribunale rigettando l'istanza e dando il via libera al processo.[148]
Condanna per ingiuria contro Gianfranco Amendola
Con sentenza del 15 settembre 2003 del Tribunale Civile di Roma, Sgarbi è stato condannato al pagamento a favore del magistrato Gianfranco Amendola di 30 000 euro più spese legali per le frasi ingiuriose pronunciate nel corso di una serata del Maurizio Costanzo Show nel 1993, quali, come da sentenza, "incapace, ignorante, bugiardo, maiale". Dieci anni di causa di primo grado scandite da intervenute modifiche di legge e da una sentenza della Corte costituzionale che annullò[149] la delibera di insindacabilità a favore di Sgarbi adottata dalla Camera dei Deputati. Sentenza confermata nel 2009 dalla Corte d'Appello di Roma con condanna a ulteriori spese legali, passata successivamente in giudicato.
Condanna per diffamazione contro Ilda Boccassini (confermata in Cassazione)
Nel maggio 2011 la Corte di Cassazione con sentenza n. 10214, conferma la condanna al risarcimento per danni da diffamazione, a favore del pm milanese Ilda Boccassini, a carico di Sgarbi e del circuito televisivo di Mediaset. La Suprema Corte respinge il ricorso con il quale Sgarbi e Reti Televisive Italiane sostenevano la liceità di alcune espressioni usate nella trasmissione Sgarbi quotidiani, andata in onda il 16 febbraio 1999, durante la quale la Boccassini veniva criticata in relazione all'inchiesta sul capo dei gip della Capitale, Renato Squillante. Sgarbi e RTI sono stati condannati a rifondere in solido il pm Boccassini con 25 822 euro.[150][151]
Condanna civile per diffamazione contro il pool di Mani pulite (confermata in Cassazione)
Nel 2011, a seguito di una vertenza che durava dal 1994, Sgarbi si accordò a versare 60 000 euro a tre ex pm del pool di Mani pulite di Milano, Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo e Francesco Greco, per poi rifarsi sui giornali che avevano pubblicato le dichiarazioni (Avvenire e il Giornale), peraltro pronunciate e ripetute nel programma tv Sgarbi quotidiani; la Cassazione ha invece addebitato nel 2015 al solo Sgarbi il risarcimento, obbligandolo a pagare tale somma ai tre diffamati. Sgarbi li aveva definiti "assassini", in riferimento al suicidio in carcere di Gabriele Cagliari e quelli di altri indagati a piede libero, come Raul Gardini e Sergio Moroni.[152] Sgarbi disse in particolare:[153][154][155]
«Di Pietro, Colombo, Davigo e gli altri sono degli assassini che hanno fatto morire della gente. Vanno processati e arrestati. È giusto che se ne vadano, nessuno li rimpiangerà. Vadano in chiesa a pregare per tutta quella gente che hanno fatto morire: Moroni, Gardini, Cicogna, Cagliari. Hanno tutte queste croci sulla coscienza. Ringrazio Iddio che, con questo decreto [Decreto Biondi], eviteranno essi stessi l'arresto per tutti gli assassinii che hanno commesso.»
Non sono invece rientrati nel procedimento gli altri giudici: Borrelli, Di Pietro e il defunto D'Ambrosio.
Condanna per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale
In seguito a un episodio in cui Vittorio Sgarbi avrebbe insultato quattro Carabinieri e intimato al suo autista a non fermarsi di fronte al loro stop, presso Expo 2015 a Milano, il soggetto è stato condannato nel luglio 2016 a versare 11 000 euro di risarcimento, 1 000 all'Arma dei Carabinieri e 10 000 ai quattro carabinieri.[156]
Condanna per diffamazione di Nino Di Matteo
Nel maggio 2018 il giudice monocratico di Monza Bianchetti ha condannato Vittorio Sgarbi a sei mesi di reclusione per avere diffamato, su Il Giornale, il magistrato palermitano Nino Di Matteo, dato che il 2 gennaio 2014 scrisse: «Riina non è, se non nelle intenzioni, nemico di Di Matteo. Nei fatti è suo complice». A tre mesi, per omesso controllo, è stato condannato il direttore del quotidiano Alessandro Sallusti. Entrambi hanno avuto la sospensione della pena.
Condanna per diffamazione contro Italo Tomassoni
Condannato a una multa di 20 000 euro e al risarcimento di 20 000 euro per aver diffamato il critico d'arte Italo Tomassoni.[157]
Prescrizioni
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Condanna per diffamazione contro Caselli e Orlando (prescritta in Cassazione)
Il 7 aprile 1995 ha letto a Sgarbi quotidiani una lettera sui "veri colpevoli" dell'assassinio di Don Pino Puglisi, non rilevandone le generalità essendo priva di firma, ma da lui attribuita a un sedicente amico del sacerdote assassinato; la missiva accusava come mandante il procuratore Caselli e, secondo quanto riportato da Marco Travaglio, come «killer Leoluca Orlando e Michele Santoro», intendendo quindi che tutti e tre erano i responsabili morali, avendone fatto "un sicuro bersaglio";[158] la lettera riporta anche delle parole attribuite da essa a don Puglisi stesso:
«Fui più volte contattato da Caselli e dai suoi uomini [...] pretendevano accuse, nomi, circostanze... volevano che denunciassi la mia gente e miei ragazzi... che rivelassi cose apprese in confessione [...]. Caselli disprezza i siciliani, mi vuole obbligare a rinnegare i miei voti e la mia veste, pretende che mi prostituisca a lui. Più che nemico della mafia, è un nemico della Sicilia. Orlando è un mafioso vestito da gesuita [...]. Caselli ha fatto di me consapevolmente un sicuro bersaglio. Avrà raggiunto il suo scopo quando un prete impegnato nel sociale verrà ucciso [...]. Caselli, per aumentare il suo potere, ha avuto la sua vittima illustre.»
Caselli in vita sua non conobbe mai don Puglisi.[158]
Per queste dichiarazioni Sgarbi è stato condannato per diffamazione in primo e secondo grado.[159] Nel suo libro Un magistrato fuorilegge, Caselli ha affermato che la Cassazione ha in seguito dichiarato la prescrizione del reato,[159] ma Sgarbi, tramite il suo avvocato, ha contestato questa ricostruzione sostenendo che la Cassazione aveva invece annullato le precedenti sentenze rimandando quindi il tutto a un nuovo giudizio che non c'è mai stato per l'intervenuta prescrizione.[160]
Assoluzioni
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Processo per diffamazione dei giudici Franco Battaglino e Paolo Gengarelli di Rimini
Commentando la richiesta, da parte dei due magistrati, di acquisire le cartelle cliniche del fondatore di San Patrignano Vincenzo Muccioli, Sgarbi aveva detto: "Nessuna pietà per questi giudici. Per salvaguardare la dignità di piccoli uomini dovevano insultare un uomo che sta morendo. Mentalità di uomini di paese che si comportano come vigili urbani...".[161]
Procedimento per resistenza a pubblico ufficiale
Nel 2015 Sgarbi ha avuto un diverbio con alcuni agenti di polizia locale per una contravvenzione stradale compiuta nell'area Expo a Milano. A seguito di questa lite, nella quale è stato riconosciuto colpevole di oltraggio a pubblico ufficiale, ha tentato di forzare col proprio autista il posto di blocco, costringendo un agente a indietreggiare. La richiesta di condanna del PM in primo grado è stata di 1 anno e 6 mesi.[162] Il 12 marzo 2018 la Corte d'Appello di Milano dichiara il "non doversi procedere" per Sgarbi ai sensi del 'ne bis in idem' e il suo autista viene assolto.[163]
Procedimenti in corso
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Procedimento per diffamazione contro Daniele Benati
Nel 2015 gli viene recapitato l'avviso di fine indagine per diffamazione nei confronti dello storico dell'arte Daniele Benati, presidente della sezione bolognese di Italia Nostra, nell'ambito della lite sulla mostra, Da Cimabue a Morandi, curata dal critico ferrarese.[164]
Procedimento per esportazione illecita di opere
Nel 2021 viene indagato dalla Procura di Siracusa insieme alla sua compagna Sabrina Colle con l'accusa di esportazione illecita del "Concerto con bevitore", dipinto del '600 valutato 5 milioni di euro e ritrovato dai Carabinieri nel Principato di Monaco. Secondo l'accusa Sgarbi avrebbe tentato di vendere la tela pur non essendo in possesso dell’attestato di libera circolazione o licenza di esportazione. In un'altra inchiesta il critico d'arte è accusato di avere certificato come autentiche 32 opere di Gino De Domicinis pur sapendo che si trattava di falsi.[165]
Procedimento per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e il caso delle attività extrapolitiche
Nell'ottobre del 2023 finisce al centro delle polemiche poiché indagato con l’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per non aver pagato i debiti con l'Agenzia delle entrate per oltre 700.000 euro (imposte dirette e Iva che non avrebbe pagato tra il 2012 è il 2019) e per aver nascosto al fisco il possesso di un dipinto del valore di quasi 150.000 euro attribuendone la proprietà alla sua compagna Sabrina Colle, anch’essa indagata. Negli stessi giorni Sgarbi viene attaccato a seguito di un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano per aver incassato, attraverso due società intestate a un suo collaboratore e alla compagna, circa 300.000 euro da inizio anno per attività extrapolitiche ovvero per conferenze, inaugurazione, lezioni magistrali mentre ricopre la carica di sottosegretario.[166] Il 31 ottobre l’antitrust avvia un’istruttoria a seguito di una segnalazione trasmessale dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per possibili condotte illecite legate ad attività incompatibili con la titolarità di una carica di governo.[167]
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Re: Non c'è limite al peggio
Ok il giudizio negativo su V.S., ma le obiezioni alla vicenda elencate da Paoolino mi pajono fondate.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sono 5 cm per parte, probabilmente la parte tagliata per rubarlo. Non mi sembra una cosa decisiva.Johnny Rex ha scritto: ↑mar dic 19, 2023 4:33 pm Ok il giudizio negativo su V.S., ma le obiezioni alla vicenda elencate da Paoolino mi pajono fondate.
F.F.
Basterebbe una perizia per confrontare i brandelli residui col quadro esposto e vedere se la torcia è stata aggiunta in seguito.
(Il restauratore bresciano dice che la torcia non c’era
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Re: Non c'è limite al peggio
Ecco, il Resatauratore nostrano, il Bresà .E' lui la chiave.
Sgarbi per altro spesso anche a Salò e dintorni, fra MUSA e Vittoriale degli Italiani.
F.F.
Sgarbi per altro spesso anche a Salò e dintorni, fra MUSA e Vittoriale degli Italiani.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Non c'è limite al peggio
Giusto per dare tutti gli elementi, l'autodifesa di Sgarbi è la seguente
https://www.la7.it/laria-che-tira/video ... 023-519272
https://www.la7.it/laria-che-tira/video ... 023-519272
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Re: Non c'è limite al peggio
Comunque basta faccia confrontare la tela con il residuo del castello e chiarisce tutto. Sono quasi certo che non lo farà se non costretto.Johnny Rex ha scritto: ↑mar dic 19, 2023 4:55 pm Ecco, il Resatauratore nostrano, il Bresà .E' lui la chiave.
Sgarbi per altro spesso anche a Salò e dintorni, fra MUSA e Vittoriale degli Italiani.
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Poi sgarbi dichiara di averlo trovato in un sottotetto e l’ex proprietario della villa dice che non c’era nessun sottotetto.
Poi tutto può essere.
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Re: Non c'è limite al peggio
Morgan non porta il parrucchino come questo ex forumista. Non mi sovviene il nome
Mi muovo come una farfalla, ma pungo come un'ape
"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
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Re: Non c'è limite al peggio
Pensare prima di aprire bocca ormai è diventato un optional
https://www.fanpage.it/spettacolo/progr ... -la-preda/
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Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Non c'è limite al peggio
Il segno dei tempi è che a Praga è avvenuta una carneficina e se ne parla il giusto.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ci sono articoli ovunque in realtàtennisfan82 ha scritto: ↑gio dic 21, 2023 6:59 pm Il segno dei tempi è che a Praga è avvenuta una carneficina e se ne parla il giusto.
https://www.ilpost.it/2023/12/21/attacco-praga-polizia/
Sempre la lobby della caccia che impedisce l'eliminazione delle armi dalle nostre vite. E va beh teniamoci le stragi come questa; evidentemente compiacere qualche sparatore della domenica vale le centinaia/migliaia di vite che ormai si sono perse a causa di terribili azioni come quella di oggi.
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Re: Non c'è limite al peggio
È l’apertura su ogni sito dal corriere in avantilaplaz ha scritto: ↑gio dic 21, 2023 7:31 pmCi sono articoli ovunque in realtàtennisfan82 ha scritto: ↑gio dic 21, 2023 6:59 pm Il segno dei tempi è che a Praga è avvenuta una carneficina e se ne parla il giusto.
https://www.ilpost.it/2023/12/21/attacco-praga-polizia/
Sempre la lobby della caccia che impedisce l'eliminazione delle armi dalle nostre vite. E va beh teniamoci le stragi come questa; evidentemente compiacere qualche sparatore della domenica vale le centinaia/migliaia di vite che ormai si sono perse a causa di terribili azioni come quella di oggi.
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Re: Non c'è limite al peggio
La tuta del "pentimento" di Chiara Ferragni che va a ruba (600€) in poche ore direi che è l'emblema della stupidità del genere umano dipendente dai social.
https://www.vanityfair.it/article/chiar ... -out-brand
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh, il giorno dopo l'arresto di Messina Denaro andò a ruba il giubbotto del boss.laplaz ha scritto: ↑ven dic 22, 2023 5:29 pm La tuta del "pentimento" di Chiara Ferragni che va a ruba (600€) in poche ore direi che è l'emblema della stupidità del genere umano dipendente dai social.
https://www.vanityfair.it/article/chiar ... -out-brand
D'altra parte gli influencer esistono proprio perchè esistono milioni di coglioni che li seguono e si fanno "influenzare" da loro.
Nulla di nuovo eh, la pubblicità esiste per questo, l'influencer ne è solo la moderna accezione.
Ultima modifica di chiaky il ven dic 22, 2023 6:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Non c'è limite al peggio
a Wanna Marchi dovevano fare una statua, altro che i processi
Re: Non c'è limite al peggio
https://www.repubblica.it/esteri/2023/1 ... -P16-S1-T1
Un bel Natale "stile USA" a tutti quanti
Più armi automatiche per tutti.
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Re: Non c'è limite al peggio
L’intervento della senatrice Lavinia Mennuni, Fratelli d’Italia, a Coffee Break su la 7 parlando di calo demografico in Italia : “Penso sia giusto quello che la mia mamma mi diceva ‘ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia puoi fare quello che vuoi ma non dimenticare che la prima deve esser quella di diventare mamma, dobbiamo fare in modo che essere madri possa diventare cool per le diciottenni di oggi”
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Re: Non c'è limite al peggio
Non so cosa significhi "cool" associato ad essere mamma, ma è indubbio che questo paese non ha alcun futuro con l'attuale trend demografico.tennisfan82 ha scritto: ↑gio dic 28, 2023 2:56 pm L’intervento della senatrice Lavinia Mennuni, Fratelli d’Italia, a Coffee Break su la 7 parlando di calo demografico in Italia : “Penso sia giusto quello che la mia mamma mi diceva ‘ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia puoi fare quello che vuoi ma non dimenticare che la prima deve esser quella di diventare mamma, dobbiamo fare in modo che essere madri possa diventare cool per le diciottenni di oggi”
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Re: Non c'è limite al peggio
Ed è il primo partito, dicono i sondaggi.tennisfan82 ha scritto: ↑gio dic 28, 2023 2:56 pm L’intervento della senatrice Lavinia Mennuni, Fratelli d’Italia, a Coffee Break su la 7 parlando di calo demografico in Italia : “Penso sia giusto quello che la mia mamma mi diceva ‘ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia puoi fare quello che vuoi ma non dimenticare che la prima deve esser quella di diventare mamma, dobbiamo fare in modo che essere madri possa diventare cool per le diciottenni di oggi”
Spero che almeno le diciottenni li mandino affanculo.
Il cerchio si chiude così.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Non c'è limite al peggio
Il trend demografico secondo me è drogato da quello che avveniva decenni fa, quando avere 5-6 figli era ritenuto normale.laplaz ha scritto: ↑gio dic 28, 2023 3:12 pmNon so cosa significhi "cool" associato ad essere mamma, ma è indubbio che questo paese non ha alcun futuro con l'attuale trend demografico.tennisfan82 ha scritto: ↑gio dic 28, 2023 2:56 pm L’intervento della senatrice Lavinia Mennuni, Fratelli d’Italia, a Coffee Break su la 7 parlando di calo demografico in Italia : “Penso sia giusto quello che la mia mamma mi diceva ‘ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia puoi fare quello che vuoi ma non dimenticare che la prima deve esser quella di diventare mamma, dobbiamo fare in modo che essere madri possa diventare cool per le diciottenni di oggi”
Voler tornare ai tempi delle ragazze che si sposano a 20 anni e che devono sfornare figli e restare a casa per crescerli è folle, la società è totalmente cambiata.
Figuriamoci dire ad una 18enne di oggi che la sua aspirazione deve essere quella di stare a casa a crescere i figli, ti ride in faccia.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Non c'è limite al peggio
Tremendo.tennisfan82 ha scritto: ↑gio dic 28, 2023 2:56 pm L’intervento della senatrice Lavinia Mennuni, Fratelli d’Italia, a Coffee Break su la 7 parlando di calo demografico in Italia : “Penso sia giusto quello che la mia mamma mi diceva ‘ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia puoi fare quello che vuoi ma non dimenticare che la prima deve esser quella di diventare mamma, dobbiamo fare in modo che essere madri possa diventare cool per le diciottenni di oggi”
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.