alessandro ha scritto: ↑lun gen 22, 2024 1:38 pm
Comunque non c’è ancora un sostituto dei 3 vecchi.
Nessuno che vinca slam a raffica o sia sempre in finale.
La grande differenza in confronto agli anni 90 è l’uniformita delle superfici e del rendimento dei migliori.
I vari djokovic Nadal Federer sono stati per 15-20 anni i primi 3 favoriti ovunque. Naturalmente l’ordine cambiava un po’ con Nadal che era primo a Parigi e terzo a New York o wimbledon ma insomma…
Negli anni 90 il vincitore di Parigi a wimbledon non era tra i primi 20 favoriti e il vincitore di wimbledon a Parigi faceva spesso figure magre.
Poi i top4 non saranno sempre questi, sinner è lì da un mese, djokovic calerà prima o poi e pure medvedev inizierà la discesa
Sinner e Alcaraz sono li' per rimanerci, secondo me.
Poi c'e' Rune che non sembra cosi' continuo.
C'e' Djokovic che giocherebbe volentieri fino ai 40, ma Federer e Nadal dimostrano che ad una certa eta' il fisico fa presto a disfarsi.
Poi ci sono altri "quasi anziani" come Medvedev, Zverev, Tsitsipas, che probabilmente non hanno ancora tantissimi anni ad altissimo livello.
Quindi si va verso un periodo piu' aperto, di transizione, come sono stati gli anni in cui vinsero gli slam giocatori come Rafter, o Roddick.
tim drake ha scritto:
Aggiungo che per i nuovi è difficilissimo competere contro i più forti. C'è un divario di risorse finanziarie enorme. I più forti hanno le risorse per ingaggiare i migliori tecnici, fisioterapisti, specialisti di ogni colpo, motivatori, psicologi ecc...
Vediamo quanto sono ricchi e corposi i team dei giocatori di vertice. Se hanno una lacuna tecnica ingaggiano uno specialista di quel colpo. Se hanno un calo di motivazione o di focus sul proprio gioco, ingaggiano un ex giocatore carismatico. E così via.
Chi proviene dalle retrovie difficilmente può permettersi altrettanto.
Secondo me anche questo rende estremamente difficile il ricambio al vertice.
Verissimo anche questo. Poi viaggiano con il jet privato, che fa risparmiare un sacco di tempo.
Mi chiedo pero' se un giocatore di mezza classifica, come Sonego, ad esempio, con i suoi mezzi sia davvero cosi' svantaggiato rispetto ad un Sinner. Un pochino, forse, ma non in maniera cosi' tragica. E' anche che i piu' forti sono proprio piu' forti.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.