Chiaky, ma quelli del Volo cantano bene? Li ho appena sentiti e parevano una parodia del canto lirico.
Tipo Celentano e Pozzetto in Lui è peggio di me
Chiaky, ma quelli del Volo cantano bene? Li ho appena sentiti e parevano una parodia del canto lirico.
Qui, quo e qua..e pensa hanno vinto persino un Sanremo. Quello in cui il rampollo dei Savoia e Pupo arrivarono secondi :roll:l Certo quest'anno, visto come si è conclusa la serata cover tra i fischi del pubblico, potremmo vedere anche di peggio. Persino i Jalisse tornati sul luogo del delitto 27 anni dopo la damnatio memoriae subita causa vittoria, che fece incazzare i maneggioni del Festival, sembrano Sonny e Cher.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Amo le canzoni napoletane, ma non dovrebbe essere un festival di canzoni italiane? Il napoletano e' tutta un'altra lingua, differente dall'italiano come il catalano e' differente dallo spagnolo. Infatti c'e' gente che guardava "Gomorra" con i sottotitoli. Oltretutto Geolier canta in un napoletano "sporco", quello dei vicoli, e' un dialetto del dialetto.babaoriley ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 9:28 am Questo Geolier, non me ne vogliano i forumisti campani, non è spendibile a livello Eurovision, non puoi portare in Svezia una canzone in dialetto dai. Perfino la Bertè 70enne sarebbe meglio, magari ci scappa il vaffanculo a Borg.
Annalisa sarebbe perfetta, sia come personaggio che come canzone, sufficientemente stupida e ritmatissima per piacere (soprattutto per i voti dell'est europa).
O al limite Ghali, Mamhood (ma ci è già stato) o la Mango.
Non so che accoglienza potrebbe ricevere un testo che nemmeno 2/3 degli italiani stessi comprende.
E vabbè viene votato dai napoletani, che vivono mica solo a Napoli ma in tutta Italia. E lo votano in quanto napoletano, non prendiamoci in giro.tennisfan82 ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 11:56 am Comunque pensare che Geolier vinca solo perché viene votato a Napoli vuol dire non conoscere le cose.
(e a me la musica di Geolier fa tendenzialmente schifo )
Leggerezza, leggerezza: di contraltare a De André, Battiato: "cambierei molte cose, un po' di leggerezza e di stupidità".Nick ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 8:37 am Quest'anno ho rinunciato dopo due canzoni e spero definitivamente per gli anni a venire.
Basta musica di serie b e c per trovare in tutto questo setaccio forse un perla, da quello che sento la Mango quest'anno.
Democratico e tollerante si, lo sono, ma poi a un certo punto non ce la faccio,
Non ce la faccio più con standing ovation a Eros Ramazzotti, Morandi o Albano o Cutugno un anno si un anno no.
Non ce la faccio a una abuso della parola artista per chiunque calchi quel palco quando per me artista ha un significato forte che si lega a cultura, alta possibilmente, e dovrebbe essere quasi il punto più alto dell'espressione dell'essere umano.
A sanremo abbiamo mediamente gente che la si può definire artigiani, perchè usano con bravura e professionalità un mezzo espressivo, come uno è bravo a fare il falegname.
Degnissimi ma non usiamo la parola artista.
Si parla del trap, ma almeno era una novità, l'arte e il mondo non va avanti con le canzoni dell'ottocento ma purtroppo anche loro si stanno adeguando all'easy listening facile.
Giorgia che voce, però ti presenti vestita e consata anni trenta.
Non hanno niente da dire queste persone, sono persone del livello della massa e dicono parole per la massa.
E il livello di massa è sempre più basso.
Poi con la destra, non voglio parlare del resto, economia me ne intendo tanto quanto, diritti forse me ne intendo di più e ci sarebbe molto da ridire, ma aspetto cultura che un pò mi preme mamma mamma mamma mia.
Un brusco arretramento.
Dè andrè diceva " il mio/suo viaggio porta un pò più lontano...", è un verso non riccordo in che canzone, non so dove va il mio ma almeno provo ad andare un pò più lontano non ci si può zavorrare così e spegnere il cervello,
Gios ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 12:09 pm Detto questo: cerchiamo di essere patrioti, amici, uniti, assieme, non lasciamo che questa nazione per cui tanti nel tempo hanno lottato e creduto, non lasciamo, dico, non lasciamo che un particolarismo, direi un federalismo, musicale, che guarda indietro e non avanti, obblighi tutta la nostra terra cisalpina, isole comprese, ad essere derisa in Isvezia: voto utile per Angelina, stasera.
Assieme, per l'Italia.
Vero anche che non trasmettono alcun programma su tutti gli altri canalitennisfan82 ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 12:14 pm Ascolti pazzeschi comunque, su questo nulla da dire ad Amadeus che ha preso un Festival in difficoltà e lo ha rilanciato alla grande, e ha dovuto fare i conti anche con un'edizione senza pubblico per il Covid.
Alla fine il suo compito è quello, mettere su uno spettacolo che ha successo(immagino le vagonate di soldi che la RAI ha fatto con la pubblicità).
Sostituirlo sarà molto difficile, vediamo la RAI meloniana cosa ci propinerà. Dal 2025 mi aspetto un Festival molto più orientato a destra.
Ci sono piu' napoletani a Milano che a Napolitennisfan82 ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 11:56 am Comunque pensare che Geolier vinca solo perché viene votato a Napoli vuol dire non conoscere le cose.
(e a me la musica di Geolier fa tendenzialmente schifo )
Pienamente d'accordo con te.Gios ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 12:04 pmLeggerezza, leggerezza: di contraltare a De André, Battiato: "cambierei molte cose, un po' di leggerezza e di stupidità".Nick ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 8:37 am Quest'anno ho rinunciato dopo due canzoni e spero definitivamente per gli anni a venire.
Basta musica di serie b e c per trovare in tutto questo setaccio forse un perla, da quello che sento la Mango quest'anno.
Democratico e tollerante si, lo sono, ma poi a un certo punto non ce la faccio,
Non ce la faccio più con standing ovation a Eros Ramazzotti, Morandi o Albano o Cutugno un anno si un anno no.
Non ce la faccio a una abuso della parola artista per chiunque calchi quel palco quando per me artista ha un significato forte che si lega a cultura, alta possibilmente, e dovrebbe essere quasi il punto più alto dell'espressione dell'essere umano.
A sanremo abbiamo mediamente gente che la si può definire artigiani, perchè usano con bravura e professionalità un mezzo espressivo, come uno è bravo a fare il falegname.
Degnissimi ma non usiamo la parola artista.
Si parla del trap, ma almeno era una novità, l'arte e il mondo non va avanti con le canzoni dell'ottocento ma purtroppo anche loro si stanno adeguando all'easy listening facile.
Giorgia che voce, però ti presenti vestita e consata anni trenta.
Non hanno niente da dire queste persone, sono persone del livello della massa e dicono parole per la massa.
E il livello di massa è sempre più basso.
Poi con la destra, non voglio parlare del resto, economia me ne intendo tanto quanto, diritti forse me ne intendo di più e ci sarebbe molto da ridire, ma aspetto cultura che un pò mi preme mamma mamma mamma mia.
Un brusco arretramento.
Dè andrè diceva " il mio/suo viaggio porta un pò più lontano...", è un verso non riccordo in che canzone, non so dove va il mio ma almeno provo ad andare un pò più lontano non ci si può zavorrare così e spegnere il cervello,
Direi come sia futile pensare di intendere Sanremo come un concorso di canzoni, o comunque musicale, in cui si processano delle canzoni. In Sanremo (detto di come sia lecito non interessarsene: e ci mancherebbe. Così come sia lecito criticarlo come fai: e ci mancherebbe), ed in quello che c'è attorno, ci si deve calare come in un romanzo che sfiora la surrealtà, in cui si sospendono i particolari criteri delle nostre playlist di Spotify (l'algoritmo pensa: ma com'è che tutti gli anni a febbraio ti rincoglionisci?), per tornare ad accendere quell'aggeggio in salotto su cui funziona usualmente AppleTV e quindi: assaporare la pubblicità degli sceneggiati RAI (Mameli anyone) le unità cinofile sul palco, i goffi stacchi della regia, i tremendi momenti di pathos ("ok fatelo ma non fateci vergognare troppo"), gli articoli di costume ed i voti ai concorrenti nel quotidiani generalisti, la polemichetta, le gerontocratiche ovazioni sentimentali alla cariatide di turno, alla vedova di turno, allo sfuggito dalla grave malattia di turno, in cui si cavalcano con progressismo gustoso le idiosincrasie del momento, che siano il patriarcato, il bostrico, la gonna come capo maschile; godere del tratto sublime di ritenere (come gli dei a Troia) un qualcosa di estremamente frivolo estremamente importante, quindi inorridire, tifare, gioire, osservare perfidamente nelle chat su whatsapp gli abiti, le umanissime grossolanità.
Il mood giusto (secondo me) verso la settimana di Sanremo non è quello del severo osservatore sociale (personalmente: Dio me ne scampi, in qualsiasi occasione), o del critico musicale, o del consapevole cittadino: ma è quello di colui che sa che per qualche giorno sarà cullato in un confortevole gioco di ruolo.
Tutto giusto, ma Sanremo è musica popolare.Nick ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 8:37 am Quest'anno ho rinunciato dopo due canzoni e spero definitivamente per gli anni a venire.
Basta musica di serie b e c per trovare in tutto questo setaccio forse un perla, da quello che sento la Mango quest'anno.
Democratico e tollerante si, lo sono, ma poi a un certo punto non ce la faccio,
Non ce la faccio più con standing ovation a Eros Ramazzotti, Morandi o Albano o Cutugno un anno si un anno no.
Non ce la faccio a una abuso della parola artista per chiunque calchi quel palco quando per me artista ha un significato forte che si lega a cultura, alta possibilmente, e dovrebbe essere quasi il punto più alto dell'espressione dell'essere umano.
A sanremo abbiamo mediamente gente che la si può definire artigiani, perchè usano con bravura e professionalità un mezzo espressivo, come uno è bravo a fare il falegname.
Degnissimi ma non usiamo la parola artista.
Si parla del trap, ma almeno era una novità, l'arte e il mondo non va avanti con le canzoni dell'ottocento ma purtroppo anche loro si stanno adeguando all'easy listening facile.
Giorgia che voce, però ti presenti vestita e consata anni trenta.
Non hanno niente da dire queste persone, sono persone del livello della massa e dicono parole per la massa.
E il livello di massa è sempre più basso.
Poi con la destra, non voglio parlare del resto, economia me ne intendo tanto quanto, diritti forse me ne intendo di più e ci sarebbe molto da ridire, ma aspetto cultura che un pò mi preme mamma mamma mamma mia.
Un brusco arretramento.
Dè andrè diceva " il mio/suo viaggio porta un pò più lontano...", è un verso non riccordo in che canzone, non so dove va il mio ma almeno provo ad andare un pò più lontano non ci si può zavorrare così e spegnere il cervello,
Non lo accetto.
La classifica di Sanremo 1981:Burano ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 1:22 pm Comunque in queste schegge di Sanremo 81 c'è secondo me la summa di tutto ciò che pure qui si è scritto copiosamente:
In quell'epoca aurea c'erano picchi inarrivabili oggi e pezzi che quando erano brutti, erano proprio brutti brutti
https://www.facebook.com/share/v/wzdyJ1Jw1t7H8YLD/
Menomale che confermi che mi so adeguare anche al basso che alcuni mi contestano.
A dire il vero la gestione Amadeus mi sembra avere di gran lunga aumentato la leggerezza, rispetto ad anni fa (diciamo quelli di Baudo), sia tra i cantanti, sia nell'approccio generico.Nick ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 1:09 pmNon lo accetto.
Penso, e l'ho dimostrato anche abbastanza anche in questo forum, di sapermi muovere tra l'alto e basso, credo anche più di te.
O parlato di sanremo negli anni precedenti secondo le indicazioni, che poi sono anche le mie, di Gios.
E non mi ritengo snob in quest'occasione in cui lo critico.
Ritengo che veramente sta diventato, quest'anno particolarmente, una cosa in cui non c'è neanche quella leggerezza di cui parli.
Un vero inabissamento totale, dove è impossibile anche un pensiero leggero.
Un piattume di luoghi comuni.
Capita perchè i cicli sono delle parabole.
Capita anche alla musica d'autore di essere in crisi di idee.
Ecco, la mia conclusione è C'è crisi anche nel reparto leggerezza.
Son d'accordo.Gios ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 1:36 pmA dire il vero la gestione Amadeus mi sembra avere di gran lunga aumentato la leggerezza, rispetto ad anni fa (diciamo quelli di Baudo), sia tra i cantanti, sia nell'approccio generico.Nick ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 1:09 pmNon lo accetto.
Penso, e l'ho dimostrato anche abbastanza anche in questo forum, di sapermi muovere tra l'alto e basso, credo anche più di te.
O parlato di sanremo negli anni precedenti secondo le indicazioni, che poi sono anche le mie, di Gios.
E non mi ritengo snob in quest'occasione in cui lo critico.
Ritengo che veramente sta diventato, quest'anno particolarmente, una cosa in cui non c'è neanche quella leggerezza di cui parli.
Un vero inabissamento totale, dove è impossibile anche un pensiero leggero.
Un piattume di luoghi comuni.
Capita perchè i cicli sono delle parabole.
Capita anche alla musica d'autore di essere in crisi di idee.
Ecco, la mia conclusione è C'è crisi anche nel reparto leggerezza.
Eh?uglygeek ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 1:52 pm Tornando al festival del 1981, ieri sera c'erano i Ricchi e Poveri che cantavano i loro successi, e mi chiedevo, ma quanto cavolo e' difficile scrivere un pezzo come "Sarà perché ti amo" o "Mamma maria". Sembrano banali, ma se hanno avuto successo in tutto il mondo quei pezzi li' e non altri non deve essere facile per niente. E' ben piu' facile scrivere "l'Avvelenata".
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.