Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Figlio di Erik (avvocato) e Sondra (insegnante), entrambi giocatori di tennis al college, nato e cresciuto nella California del Sud (Orange County) ha iniziato a giocare a tennis a 3 anni con la mamma che gli ha insegnato che la cosa più importante è buttare la palla dentro le righe e muoversi a piccoli passi. In realtà Alex, 19 anni da compiere a fine agosto, di passi ne ha fatti di enormi, era fuori dai 1000 a ottobre e ora è a ridosso dei 100 dopo la finale a Newport. A differenza di altri teenager costruiti per vincere in campo e fuori (Alcaraz docet) sembra aver avuto un’adolescenza normale fatta di high school, hamburger e dolci (da cui sta cercando di distanziarsi). Ha deciso di fare sul serio col tennis da un anno circa (ha giocato anche a basket e a calcio, mentre trova il nuoto, sport scelto dal fratello, noiosissimo), tra gli junior spicca la vittoria al torneo di doppio a Wimbledon boys. Ora, sorpreso dalla rapidità dei suoi progressi, è indeciso se fare il professionista o fare il primo anno all’Universita della Georgia dove è entrato.
Sul tennis, da quel che ho visto negli highlights: ottima prima ma servizio in generale molto migliorabile per uno alto 1.93. Rovescio molto bello, eccellente uso della mano sinistra, che ogni tanto stacca con esiti non disastrosi, mette la palla dove vuole. Dritto solido ma per ora non un colpo che fa la differenza in un senso o nell’altro. Si muove bene per uno della sua altezza (mamma Sondra sarà contenta) anche se non e’ un fulmine, e difende anche molto bene. Da quel che ho visto a Newport e’ abbastanza a suo agio a rete.
Vediamo cosa decide di fare, per ora tra i diciottenni e’ N1 nella classifica ATP davanti al cinese .
Sul tennis, da quel che ho visto negli highlights: ottima prima ma servizio in generale molto migliorabile per uno alto 1.93. Rovescio molto bello, eccellente uso della mano sinistra, che ogni tanto stacca con esiti non disastrosi, mette la palla dove vuole. Dritto solido ma per ora non un colpo che fa la differenza in un senso o nell’altro. Si muove bene per uno della sua altezza (mamma Sondra sarà contenta) anche se non e’ un fulmine, e difende anche molto bene. Da quel che ho visto a Newport e’ abbastanza a suo agio a rete.
Vediamo cosa decide di fare, per ora tra i diciottenni e’ N1 nella classifica ATP davanti al cinese .
Ultima modifica di Londinium il gio nov 30, 2023 9:30 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Che mi pare un po' una situazione Classica per i dotati Juniores statunitensi.
Non so, ne abbiamo visti davvero tanti di casi simili su cui vi erano aspettative più o meno ragionevolmente fondate, e invariabilmente queste aspettative non son state rispettate, la sensazione è che il tennis degli ultimi 20 anni sia troppo complesso, europeo, alla fine stancante per la mentalità stars and stripes.
Certo è che se nel 2003 si fosse detto che per almeno 20 anni gli USA non avrebbero più vinto uno slam e dopo Roddick non ci sarebbe più stato manco un finalista slam vorrei vedere chi ci avrebbe creduto. Anche qui tutto ciò avviene dopo le modifiche dei materiali.
Qui il discorso generale, su Michelsen speriamo ma non troppo. Pure su Korda si comincia giustamente ad avere dubbi.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Cresciuto assieme a Ryan Atwood e Seth Cohen?
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Effettivamente abbastanza incredibile, come se fossero rimasti indietro di 20 anni a un certo punto.Johnny Rex ha scritto: ↑dom ago 06, 2023 10:20 am
Certo è che se nel 2003 si fosse detto che per almeno 20 anni gli USA non avrebbero più vinto uno slam e dopo Roddick non ci sarebbe più stato manco un finalista slam vorrei vedere chi ci avrebbe creduto. Anche qui tutto ciò avviene dopo le modifiche dei materiali.
Qui il discorso generale, su Michelsen speriamo ma non troppo. Pure su Korda si comincia giustamente ad avere dubbi.
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Da bravo esponente della generation Z qualche giorno fa ha comunicato su Instagram “The Decision” di rinunciare alla scholarship all’Universita’ della Georgia e passare professionista. Questa settimana nel suo primo torneo da pro ha finora onorato la WC a Winston-Salem (lui che in realtà si è fatto tutta la trafila ITF-Challenger pressoché senza wild cards) con due buone vittorie su Varillas e Ofner. Oggi agli ottavi contro l’ungherese mancato Djere ma vale già comodamente i primi 100 sul veloce. Nella mini-rivalità con Shang ho visto che conduce 2-0 in due match lottati. Peraltro Shang che si sta sbattendo nelle quali mentre Michelsen ha ottenuto una meritata WC anche agli USO.
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Vince il suo primo match in uno slam, avversario comodo visto che Ramos non si era manco degnato di giocare un match sul cemento prima degli US open rimanendo attaccato alla terra rossa come una cozza allo scoglio, richiamato solo da quella potentissima corrente oceanica che e’ l’assegno del primo turno. Per qualche motivo insondabile lo spagnolo pero’ si è incazzato per la sconfitta nettissima 0-3 distruggendo la racchetta dopo il match point, vai a capire.
Ora con Jarry direi abbastanza chiuso, la differenza di velocità sul dritto mi pare evidente
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Ultima modifica di Londinium il mer ago 30, 2023 8:09 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Jatty pare però in leggero in calo dopo un ottima fase centrale di stagione. Ma resta ovvio favorito.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Beh ci sta tiri un po’ il fiato visto che ha iniziato l’anno oltre il n 150 e si ritrova tra i 30. Ci sta pure che sia un po’ distratto recentemente visto che gli è nato il secondo figlio durante Cincinnati (da cui il ritiro al secondo turno). Jarry si sarebbe anche preparato bene per il cemento ma non so in che condizioni mentali sia, io con un figlio appena nato a casa cercherei di restare nel torneo il più a lungo possibileJohnny Rex ha scritto: ↑mer ago 30, 2023 8:09 am Jatty pare però in leggero in calo dopo un ottima fase centrale di stagione. Ma resta ovvio favorito.
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Vince il challenger di Knoxville dimostrando ancora una volta una certa garra (4 partite su 5 vinte al terzo) e entra nei 100. Lo vedremo anche alle Next Gen, se ci va, ma presumo che i centocinquantamila dollari di partecipazione siano un buon incentivo specie per uno a inizio carriera.
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
anche gli anni ottanta da mac fino a sampras grande periodo di magra del tennis US (più breve, ok)Johnny Rex ha scritto: ↑dom ago 06, 2023 10:20 amChe mi pare un po' una situazione Classica per i dotati Juniores statunitensi.
Non so, ne abbiamo visti davvero tanti di casi simili su cui vi erano aspettative più o meno ragionevolmente fondate, e invariabilmente queste aspettative non son state rispettate, la sensazione è che il tennis degli ultimi 20 anni sia troppo complesso, europeo, alla fine stancante per la mentalità stars and stripes.
Certo è che se nel 2003 si fosse detto che per almeno 20 anni gli USA non avrebbero più vinto uno slam e dopo Roddick non ci sarebbe più stato manco un finalista slam vorrei vedere chi ci avrebbe creduto. Anche qui tutto ciò avviene dopo le modifiche dei materiali.
Qui il discorso generale, su Michelsen speriamo ma non troppo. Pure su Korda si comincia giustamente ad avere dubbi.
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
giocatore senz'altro assai buono e di prospettiva, molto reattivo, grandi piedi
certo che, come anche diversi altri, non è che abbia un tennis esaltante
certo che, come anche diversi altri, non è che abbia un tennis esaltante
Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
All’esordio sul veloce indoor dopo aver giocato solo cemento outdoor è stato sempre in grande difficoltà contro l’orco serbo (Djokovic credo abbia trovato il secondo singolarista indoor per la Davis 2024, potenza e gambone che ricordano Boris) mi è sembrato comunque molto poco reattivo rispetto al solito, o forse l’altro tirava troppo forte, lamentandosi dei suoi piedi. Può (deve) migliorare più o meno da tutte le parti, il dritto quello che desta piu’ preoccupazione a lungo termine, oggi davvero inferiore sulla diagonale destra. Anche nelle grandi difficoltà di oggi ha mostrato un’ottima mano
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Re: Alex Michelsen: al resto ci penseremo
Copio da di la, prima volta che lo vedo live e per intero.
Fa delle cose davvero benissimo, l’uso della mano sinistra nel rovescio a due mani e’ straordinario, praticamente ambidestro. Difende anche molto bene quando arriva male sulla palla, segno che ha una grande mano. Bene a rete dove ha un ottimo senso della posizione. È un grande agonista, si è visto come ha girato la partita, anche se l’ha persa male alla fine, forse distratto dal mezzo crampo al polpaccio del serbo negli ultimi due games. Il dritto e’ scarsuccio per alti livelli, mi sembra il difetto più difficile da limare. Il servizio può e deve migliorare molto. Mi è sembrato più lento di quanto mi aspettassi, piedi poco reattivi specie all’inizio, in generale sul fisico c’è da lavorare molto, e’ ancora piuttosto burroso. Mi sembra abbia un notevole upside in generale, ma quei primi due set dove e’ stato dominato ben al di là del punteggio mi hanno lasciato perplesso.
Fa delle cose davvero benissimo, l’uso della mano sinistra nel rovescio a due mani e’ straordinario, praticamente ambidestro. Difende anche molto bene quando arriva male sulla palla, segno che ha una grande mano. Bene a rete dove ha un ottimo senso della posizione. È un grande agonista, si è visto come ha girato la partita, anche se l’ha persa male alla fine, forse distratto dal mezzo crampo al polpaccio del serbo negli ultimi due games. Il dritto e’ scarsuccio per alti livelli, mi sembra il difetto più difficile da limare. Il servizio può e deve migliorare molto. Mi è sembrato più lento di quanto mi aspettassi, piedi poco reattivi specie all’inizio, in generale sul fisico c’è da lavorare molto, e’ ancora piuttosto burroso. Mi sembra abbia un notevole upside in generale, ma quei primi due set dove e’ stato dominato ben al di là del punteggio mi hanno lasciato perplesso.
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Pesce completamente fuor d’acqua sul ghiaccio indoor di Jeddah, tornato nel suo ambiente naturale, lui cresciuto a pane e cemento, dimostra (da quel poco che ho visto) di conoscere, e saper usare, molto meglio il campo rispetto al monotono sparapalle ceco. Prima volta al terzo turno slam, spero si sia convinto definitivamente che il sole Australiano è meglio delle aule dell’Università della Georgia e abbia iniziato a lavorare su quel fisico ancora da bambinone cresciuto troppo in fretta. Sembra comunque mentalmente adatto al 3 su 5.
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Buon secondo set che avrebbe potuto vincere al tie break (sfortunato in 2-3 punti) dopo aver recuperato il break ma altrimenti sostanzialmente dominato da uno Zverev che ha servito molto bene (72% di prime). Servizio troppo attaccabile sulla seconda, un solo ace contro gli 11 del tedesco. In difficoltà sulla diagonale destra, ha retto benino su quella sinistra dove ha grande facilità di cambio di gioco. Il buono è’ quello che si era già visto, il meno buono pure. Comunque buon torneo al suo secondo slam.
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Persi i riccioloni sfoggiati alle Next gen finals il bimbone (sembrava ancora più piccolo col taglio militare) perde una partita tiratissima di 3 ore con Tommaso Paolo. Molto sciupone, e’ apparso lui quello a fare e disfare, che tutto sommato e’ un buon segno. Qualche timido miglioramento sul dritto, croce e delizia in un tie break finale molto propositivo ma sfortunato con 3 vincenti e 3 errori. Vediamo se fa qualche vittima illustre al sunshine double, mi sembra migliorare un po’ ogni volta.
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Ha pasteggiato su un De Minaur scoppiato, che non si capisce cosa sia andato a Los Cabos a fare post Rotterdam
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Perde da 6-0 4-1 sopra. Sono quei no che aiutano a crescere. Ora una settimana senza PlayStation e a paghetta dimezzata però.
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Si beh 60 41 1540
E 60 43 1540
E 60 65 1540 e un altro mp ai vantaggi
E 20 nel terzo, poi 31 42 53 4040 servizio Thompson
Mi piace, cresce, aveva pure reagito a un secondo set che avrebbe ammazzato un toro. Ma si poteva fare meglio
Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
A conti fatti non c’è da corrucciarsi, e’ divenuto chiaro che gli eventi di questa settimana in Baja California facessero parte di un disegno superiore predeterminato che bisognava solo assecondare. Me lo aspetto minetta vagante a casa sua.
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Hai ragione, questa settimana Thompson era in braccio alla MadonnaLondinium ha scritto: ↑dom feb 25, 2024 9:15 pmA conti fatti non c’è da corrucciarsi, e’ divenuto chiaro che gli eventi di questa settimana in Baja California facessero parte di un disegno superiore predeterminato che bisognava solo assecondare. Me lo aspetto minetta vagante a casa sua.
Re: Alex Michelsen: tra Washington e i doppi falli
non penso di aver mai visto nel tennis professionistico un tennista perdere con due doppi falli consecutivi sul 4-5 terzo set
ma ci sarà stato, immagino...
ma ci sarà stato, immagino...
Re: Alex Michelsen: tra Washington e i doppi falli
A Miami mi sembra che Griekspoor fece tipo 2 df sopra 6-5 al tie del secondo: sul match point e sul 6-6 perdendo poi il set ma vincendo al terzo.
Re: Alex Michelsen: tra Washington e i doppi falli
Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Peraltro potrebbe fare benino sulla terra a differenza di altri americani, e’ paziente con ottime geometrie e gli piace difendere se serve. Vediamo.
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Per ora non sa proprio come muoversi sulla superficie. Certo, tempo per imparare ne ha anche se ci deve un po' giocare sopra. Forse gli servirebbe anche un po' più di dritto
Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Si era più un discorso in prospettiva, rispetto ad altri americani potrebbe fare benino. Ci ha giocato pochissimo vero, tra l’altro vedendo lo scorso anno mentre era in Europa ha giocato un torneo su terra in mezzo a due tornei su erba. Ottima programmazione, un po’ come i turisti americani che visto che stanno in Europa fanno un giorno a Roma, uno a Firenze e uno a Venezia tanto sono vicinissime
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Re: Alex Michelsen: tra Washington e Medvedev
Direi bene, a suffragare le mie sensazioni
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