RESURRECTION. Il topic per il bianconero declassato
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RESURRECTION. Il topic per il bianconero declassato
Non si sa ancora dove giocheremo l'anno prossimo. Probabile in B. In ogni caso altro che la rifundescion di due anni fa...
Ovviamente è ancora prematuro parlare di calciomercato e di assetto societario. Per ora si sa il nome del nuovo direttore sportivo, Alessio Secco. Alla fine, dopo i tentativi per Baldini e le voci su Regalia e un altro paio di già noti, hanno optato per la soluzione casalinga, un pressochè sconosciuto al grande pubblico.
Dicono che resti Capello in formato Ferguson. Inutile dire che spero in qualche buonanima di presidente che tiri fuori 4 milioni per prenderselo. Càzzo, non è il miglior allenatore del mondo?
Che poi per il campionato di serie B sarebbe davvero la soluzione migliore?
Ovviamente è ancora prematuro parlare di calciomercato e di assetto societario. Per ora si sa il nome del nuovo direttore sportivo, Alessio Secco. Alla fine, dopo i tentativi per Baldini e le voci su Regalia e un altro paio di già noti, hanno optato per la soluzione casalinga, un pressochè sconosciuto al grande pubblico.
Dicono che resti Capello in formato Ferguson. Inutile dire che spero in qualche buonanima di presidente che tiri fuori 4 milioni per prenderselo. Càzzo, non è il miglior allenatore del mondo?
Che poi per il campionato di serie B sarebbe davvero la soluzione migliore?
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E' chiaro che la squadra verrà rigirata come un calzino, partiranno i big e dovremo arrangiarci con giovani di belle speranze (Balzaretti) o riserve che finalmente troveranno spazio (Blasi, Olivera) + qualche innesto di esperienza che sappia come ci si giostra in B. Del Piero secondo me resterà facendosi spuntare gli emolumenti, anche perchè dubito esistano società disposte ad accollarsi stipendi simili per uno che va per i 32. Ma proprio in questo contesto il carisma di un Capello costituirebbe il collante necessario. Ci vuole uno che infonda sicurezza e stabilità, un punto di riferimento per squadra e ambiente, e chi meglio di un tecnico con le contropalle che nel calcio ha visto tutto e il contrario di tutto?
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TORINO - Franzo Grande Stevens lascerà la presidenza della Juventus. Dopo la sua richiesta di essere esonerato, John Elkann ha precisato: «L'importante è avere un vertice che possa dedicare tutto il suo tempo alla Juventus. L'avvocato Grande Stevens è già stato molto generoso, ne abbiamo bisogno per altro».
ELKANN: «NESSUNO DELLA FAMIGLIA IN CONSIGLIO» - John Elkann ha ribadito che nessuno della famiglia sarà nel consiglio di amministrazione «perché in questa fase bisogna affrontare la situazione - ha spiegato - con persone esperte, professionisti, competenti di sport»
ELKANN: «NESSUNO DELLA FAMIGLIA IN CONSIGLIO» - John Elkann ha ribadito che nessuno della famiglia sarà nel consiglio di amministrazione «perché in questa fase bisogna affrontare la situazione - ha spiegato - con persone esperte, professionisti, competenti di sport»
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
intanto il prossimo anno la juventus non partirà da 2-0, lasciamo perdere i giocatori che fino ad oggi non hanno contato niente...bisognerà far capire ai ragazzi che il prossimo anno dopo anni in Italia sarà come in europa, cioè due pesi e una misura...cosa che per la juventus è fino ad oggi stata uno vero scandalo, le due o tre volte a lustro che succedeva...
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Glen, è bello l'inglese maccheronico
Svolta de che? Se Galliani è ancora presidente di Lega, non intende andarsene ed è presumibile che il prossimo campionato inizi con ancora lui al comando, perchè dovrebbero cacciare Bettega e Sacco?
Johnny Rex ha scritto:Giraudo è aancora lì, Bettega pure, Capello idem, Sacco è il vice di Moggi.
Svolta ?
Svolta de che? Se Galliani è ancora presidente di Lega, non intende andarsene ed è presumibile che il prossimo campionato inizi con ancora lui al comando, perchè dovrebbero cacciare Bettega e Sacco?
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Guardate che Balzaretti ed Oliveira in B (anche in questa che vale un terzo di quella di 10 anni fa) non è detto che siano senz'altro dei fenomeni.
Dovreste comprare un sacco di giocatori.
Con la fame di denaro c'è, prendete chi volete, anche di A (salvo forsei superbig).
Sceglierli ed assemblarli benino.
Dovreste comprare un sacco di giocatori.
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Sceglierli ed assemblarli benino.
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Albornoz ha scritto:Guardate che Balzaretti ed Oliveira in B (anche in questa che vale un terzo di quella di 10 anni fa) non è detto che siano senz'altro dei fenomeni.
senz'altro, difatti il mio commento precedente era venato di sarcasmo. E' che non riesco davvero ad abituarmi a 'JUVE IN SERIE B'. Non so, suona male, non trovi?
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Pessotto è il nuovo Team Manager
Gianluca Pessotto è il nuovo Team Manager della Juventus e prende il posto di Alessio Secco, nominato, in settimana, Direttore Sportivo. Il difensore bianconero lascia dunque l’attività agonistica, ma resta a stretto contatto con la squadra, della quale è sempre stato un elemento di primaria importanza, per il contributo dato sul campo e per le sue indubbie qualità umane che negli anni ne hanno fatto uno dei pilastri fondamentali dello spogliatoio. “Sono molto felice per quest’opportunità – spiega Gianluca – E’ un’occasione che mi permette di intraprendere una nuova carriera e, al tempo stesso, di restare a contatto con la squadra e quindi di poter “assorbire” meglio il distacco dal campo. Inizio questa avventura con grande entusiasmo e farò di tutto per essere all’altezza del nuovo ruolo”.
Pessotto è arrivato alla Juventus nella stagione 1995/96 e in undici anni ha vinto tutto: una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Supercoppa europea, sei scudetti e quattro Supercoppe italiane. A “Pesso” vanno i migliori auguri per una nuova carriera ricca di altrettante soddisfazioni.
Gianluca Pessotto è il nuovo Team Manager della Juventus e prende il posto di Alessio Secco, nominato, in settimana, Direttore Sportivo. Il difensore bianconero lascia dunque l’attività agonistica, ma resta a stretto contatto con la squadra, della quale è sempre stato un elemento di primaria importanza, per il contributo dato sul campo e per le sue indubbie qualità umane che negli anni ne hanno fatto uno dei pilastri fondamentali dello spogliatoio. “Sono molto felice per quest’opportunità – spiega Gianluca – E’ un’occasione che mi permette di intraprendere una nuova carriera e, al tempo stesso, di restare a contatto con la squadra e quindi di poter “assorbire” meglio il distacco dal campo. Inizio questa avventura con grande entusiasmo e farò di tutto per essere all’altezza del nuovo ruolo”.
Pessotto è arrivato alla Juventus nella stagione 1995/96 e in undici anni ha vinto tutto: una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Supercoppa europea, sei scudetti e quattro Supercoppe italiane. A “Pesso” vanno i migliori auguri per una nuova carriera ricca di altrettante soddisfazioni.
Burano ha scritto:Pessotto è il nuovo Team Manager
Gianluca Pessotto è il nuovo Team Manager della Juventus e prende il posto di Alessio Secco, nominato, in settimana, Direttore Sportivo. Il difensore bianconero lascia dunque l’attività agonistica, ma resta a stretto contatto con la squadra, della quale è sempre stato un elemento di primaria importanza, per il contributo dato sul campo e per le sue indubbie qualità umane che negli anni ne hanno fatto uno dei pilastri fondamentali dello spogliatoio. “Sono molto felice per quest’opportunità – spiega Gianluca – E’ un’occasione che mi permette di intraprendere una nuova carriera e, al tempo stesso, di restare a contatto con la squadra e quindi di poter “assorbire” meglio il distacco dal campo. Inizio questa avventura con grande entusiasmo e farò di tutto per essere all’altezza del nuovo ruolo”.
Pessotto è arrivato alla Juventus nella stagione 1995/96 e in undici anni ha vinto tutto: una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Supercoppa europea, sei scudetti e quattro Supercoppe italiane. A “Pesso” vanno i migliori auguri per una nuova carriera ricca di altrettante soddisfazioni.
Pessotto non poteva non sapere.
Se i tifosi juventini hanno o avevano gli occhi foderati di prosciutto, Pessotto deve aver avuto quanto meno una maschera intera che gli ricopriva il volto di San Daniele.
Con tutto il rispetto per il Pesso.....
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E allora Capello?
Credo che lì dentro (non solo alla Juve, dico in generale nel mondo del calcio italiano) nessuno non potesse non sapere.
Il fatto è che già se si colpisce seriamente chi ha responsabilità diretta o complicità, restano ben pochi dirigenti indenni da condanne.
Se si colpisse anche chi non poteva non sapere, si dovrebbe chiudere la baracca definitivamente e per sempre.
Credo che lì dentro (non solo alla Juve, dico in generale nel mondo del calcio italiano) nessuno non potesse non sapere.
Il fatto è che già se si colpisce seriamente chi ha responsabilità diretta o complicità, restano ben pochi dirigenti indenni da condanne.
Se si colpisse anche chi non poteva non sapere, si dovrebbe chiudere la baracca definitivamente e per sempre.
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Burano ha scritto:E allora Capello?
Credo che lì dentro (non solo alla Juve, dico in generale nel mondo del calcio italiano) nessuno non potesse non sapere.
Il fatto è che già se si colpisce seriamente chi ha responsabilità diretta o complicità, restano ben pochi dirigenti indenni da condanne.
Se si colpisse anche chi non poteva non sapere, si dovrebbe chiudere la baracca definitivamente e per sempre.
Mio buon Veneziano, scus ala parentesi OT; sei sicuro che Moratti sapesse e tacesse? e facesse la figura del Cretino e Mona PER ANNI ?
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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FooL ha scritto:Hai mai sentito parlare di tarallucci e vino?
c'è la UEFA che vuole punizioni, fool, la UEFA. fosse solo cos ainterna potrebbero ancor afarlo. così no.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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FooL ha scritto:E vabbè, allora chiamatemi San Tommaso.
Io aspetto con impazienza Fu', però la penso ancora come te, quando la vedrò in B allora ci crederò.
OT
Qualcuno ricorda che un paio di anni fa, forse tre, fu indetto una specie di concorso per procuratori. Ricordo di aver letto sulla Gazzetta che il test consisteva in due o trecento domande a cui rispondere in 45 minuti ( o giù di lì ).
Ovviamente qualcuno riuscì a rispondere correttamente ed in tempo...
Sapetre per caso se il Signor Davide Lippi e compagnia parteciparono a quel concorso?
NastYNCAZZATO
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Burano ha scritto:Infatti si dice che siano stati quelli dell'inter ad aver assunto investigatori che pedinavano bergamo, moggi &c
http://sports.virgilio.it/it/cmc/calcio ... 95784.html
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GANDALF ha scritto:Burano ha scritto:Infatti si dice che siano stati quelli dell'inter ad aver assunto investigatori che pedinavano bergamo, moggi &c
http://sports.virgilio.it/it/cmc/calcio ... 95784.html
beh,fantastico
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Intanto prosegue l'operazione simpatia da parte di don Fabio:
"Lavoro per la A"
"Retrocessione? Al massimo una penalizzazione"
"Moggi ha solo commesso peccati di superficialità"
"I bianconeri irritati come il Psi durante tangentopoli" (ndr: ma persecuzione a parte, il psi mica era innocente )
Che dire?
Lippi in confronto è de Cubertin
"Lavoro per la A"
"Retrocessione? Al massimo una penalizzazione"
"Moggi ha solo commesso peccati di superficialità"
"I bianconeri irritati come il Psi durante tangentopoli" (ndr: ma persecuzione a parte, il psi mica era innocente )
Che dire?
Lippi in confronto è de Cubertin
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Ecco l'intera intervista:
Capello ha già un verdetto: "Juve, solo punti in meno"
29.05.2006 09.55
Fonte: La Gazzetta dello sport
In vacanza nella sua casa di Pantelleria, il tecnico si mostra ottimista: «Lavoriamo per creare una squadra competitiva per la serie A. Mi sembra di rivedere la storia di Tangentopoli: la Juve è come il partito socialista di allora».
E a proposito del Real ammette: «Sono venuti qui, ma non mi sono impegnato, vogliono anche Baldini»
«Guardi che tramonto, dove lo trova un tramonto così?». Dalla terrazza del suo dammuso di Pantelleria, Fabio Capello si gode gli ultimi raggi di sole che scompaiono lentamente nel mare. Un'immagine romantica, l'opposto di un altro tramonto: quello triste della Triade, che ha lasciato la Juventus in balìa di un verdetto ricco di incognite.
Capello, tutti si chiedono se lei è disposto a rimanere anche in serie B...
«Io sono convinto che la Juventus rimarrà in serie A e stiamo lavorando per questo. Abbiamo vinto un campionato regolarmente, che è stato giusto festeggiare».
Ma persino il nuovo amministratore delegato Sant'Albano si augura che lei rimanga, se la Juventus retrocedesse...
«Io sono uno concreto. Perme i "se" e i "ma" non esistono. Ripeto che stiamo lavorando per creare una squadra competitiva per la serie A. Oggi io ho in testa soltanto la Juventus. Poi, quando sarà il momento, ci troveremo tutti insieme per rielaborare eventualmente altri progetti, perché bisogna vedere che cosa vogliono fare i giocatori. Ma ripeto, io sono fiducioso e penso positivo».
La situazione, però, non invita all'ottimismo. La Juventus è la squadra più coinvolta nello scandalo, non puònegarlo.
«Mi sembra di rivedere la storia di Tangentopoli, quando venne preso di mira il partito socialista. Ecco, la Juve oggi è come il partito socialista di allora, perché c'è una campagna anti- Juve. Ma la Juve non ha comprato partite. Pensi che mia moglie Laura negli ultimi tre mesi ha fatto un fioretto: aveva smesso di fumare, per vincere il campionato. Se avessi mai saputo che c'era qualcosa sotto, gliel'avrei detto, no? Nelle intercettazioni si parla di alcune cose, ma che poi si siano avverate è un altro discorso».
Quando parla di campagna anti-Juve, pensa anche alle dichiarazioni di Berlusconi che esige gli ultimi due scudetti?
«A Berlusconi ho già risposto due settimane fa. E confermo quanto ho detto: ha parlato da tifoso».
Quindi per lei la Juventus non va punita in alcun modo, né con la retrocessione, né con la revoca degli ultimi due scudetti?
«Al massimo ci può stare una penalizzazione, visto che ci sono di mezzo dei dirigenti».
Allora quale può essere stata la responsabilità di Moggi?
«Dico soltanto una parola: superficialità».
Quando lo ha visto l'ultima volta?
«Sono stato a cena con lui prima di venire qui, pochi giorni fa. L'ho trovato dispiaciuto, ma il mio rapporto di amicizia e di stima, con lui, Bettega e Giraudo rimane intatto».
Ha rivisto anche Giraudo?
«Sì, ci siamo incontrati su un campo da golf».
Lippi è stato molto criticato per avere espresso la stessa stima nei loro confronti, non ha paura che la sua immagine venga danneggiata per questo?
«Iononpenso a queste cose, perché non rinnego i miei sentimenti nei confronti delle persone con cui ho lavorato bene per due anni. Anzi, in un momento di difficoltà sono ancora più vicino a loro».
Cannavaro, che aveva cercato di difendere Moggi, è stato bacchettato dal commissario Rossi e ha fatto marcia indietro.
«Ma io non ho micabisognodi andare in Nazionale. E poi a 60 anni credo di poter dire quello che penso, piaccia o non piaccia».
Nel 1980 quando scoppiò il primo scandalo delle scommesse lei era nel Milan che poi andò in B: si possono fare paragoni?
«Allora ci fu uno show della Guardia di Finanza. Pensi che io ero in camera con Giorgio Morini, che era implicato in quella storia, e non mi accorsi mai di nulla».
Che effetto le fa adesso vedere un suo ex giocatore, Albertini, nel ruolo di vicecommissario?
«Sono contento per lui. E' sempre stato un ragazzo in gamba».
Questo scandalo penalizzerà anche la Nazionale?
«No, anzi, i giocatori si compatteranno ancora di più e la squadra diventerà ancora più forte».
Senza Giraudo e Moggi, sarà più difficile vincere?
«Con un nuovo gruppo dirigente, dopo 12 anni, per me sarà una sfida ancora più eccitante».
Lei avrà un ruolo alla Ferguson?
«No. A me piace stare sul campo. Posso dare qualche indicazione, ma la scrivania la lascio agli altri, perché non voglio occuparmi di contratti».
Le piacerebbe trovare Boniperti come presidente?
«Per me non sarebbe la prima volta, perché l'ho già avuto. Boniperti è un uomo importante, un personaggio storico per la Juventus».
A quale Juventus sta pensando per la serie A?
«Abbiamo già preso Zanetti e Marchionni, può tornare Palladino e il portiere Mirante. E poi abbiamo ancora uno o due obiettivi. Alessio Secco, il nuovo direttore sportivo, è uno molto in gamba e sta già lavorando per questo».
E'vero che ha fatto vedere questo tramonto anche a Mijatovic e Baldini, e che le hanno offerto la panchina del Real Madrid?
«E' vero. Sono venuti qui insieme con Calderon candidato alla presidenza, ma io ho soltanto ascoltato, senza impegnarmi con nessuno. So che il Real Madrid è interessato a me e anche a Baldini, e del resto non è la prima volta che mi cercano. In febbraio avevo già avuto un contatto con Florentino Perez, ma io ho sempre ripetuto a tutti che mi sento l'allenatore della Juventus. E questo l'ho detto anche ad altre società, perché non mi ha cercato soltanto il Real Madrid».
Una di queste società è l'Inter: ci può spiegare che contatti ha avuto?
«Prima ho incontrato suo figlio, poi ho incontrato Moratti personalmente. Mi ha chiesto un sacco di cose ma poi, prima dell'ultima partita di campionato, mi ha fatto chiamare dicendomi che non se ne faceva più niente, inventandosi la scusa che era scoppiato lo scandalo. In realtà, siccome non è la prima volta, ho avuto l'impressione che a Moratti piaccia fare l'allenatore e così io ho gli ho fatto da consulente, anche se di solito le consulenze si pagano. Battute a parte, mi fa piacere che mi stimi e dica che sono bravo».
Evidentemente, quindi, il matrimonio con l'Inter non s'ha da fare...
«E' proprio così, perché io all'Inter dovevo già andare quando giocavo nella Spal. Mi voleva Herrera. Mazza, però, non mi lasciò. Poi sono stato contattato non so quante volte da Moratti, prima di Lippi e prima di Mancini. Questa sarà la quarta o la quinta, ormai non riesco più a tenere il conto. E così mi viene da ridere quando leggo che l'Inter dovrà essere più italiana con i nomi dei giocatori indicati da me».
Per concludere, al di là delle sue speranze, non ha paura che la Juventus finisca davvero in B?
«Le ripeto che io penso positivo. Ho letto che secondo Borrelli si concluderà tutto entro tre settimane e quindi aspettiamo. Io mi auguro soltanto che vengano emessi giudizi sereni. E poi, con la stessa serenità, sarò il primo ad accettarli».
IN SOSPESO Fabio Capello, 59 anni, sembra scrutare perplesso il futuro. Il tecnico bianconero si dice fiducioso sulla permanenza in A della Juve, ma una retrocessione cambierebbe molte carte in tavola.
Capello ha già un verdetto: "Juve, solo punti in meno"
29.05.2006 09.55
Fonte: La Gazzetta dello sport
In vacanza nella sua casa di Pantelleria, il tecnico si mostra ottimista: «Lavoriamo per creare una squadra competitiva per la serie A. Mi sembra di rivedere la storia di Tangentopoli: la Juve è come il partito socialista di allora».
E a proposito del Real ammette: «Sono venuti qui, ma non mi sono impegnato, vogliono anche Baldini»
«Guardi che tramonto, dove lo trova un tramonto così?». Dalla terrazza del suo dammuso di Pantelleria, Fabio Capello si gode gli ultimi raggi di sole che scompaiono lentamente nel mare. Un'immagine romantica, l'opposto di un altro tramonto: quello triste della Triade, che ha lasciato la Juventus in balìa di un verdetto ricco di incognite.
Capello, tutti si chiedono se lei è disposto a rimanere anche in serie B...
«Io sono convinto che la Juventus rimarrà in serie A e stiamo lavorando per questo. Abbiamo vinto un campionato regolarmente, che è stato giusto festeggiare».
Ma persino il nuovo amministratore delegato Sant'Albano si augura che lei rimanga, se la Juventus retrocedesse...
«Io sono uno concreto. Perme i "se" e i "ma" non esistono. Ripeto che stiamo lavorando per creare una squadra competitiva per la serie A. Oggi io ho in testa soltanto la Juventus. Poi, quando sarà il momento, ci troveremo tutti insieme per rielaborare eventualmente altri progetti, perché bisogna vedere che cosa vogliono fare i giocatori. Ma ripeto, io sono fiducioso e penso positivo».
La situazione, però, non invita all'ottimismo. La Juventus è la squadra più coinvolta nello scandalo, non puònegarlo.
«Mi sembra di rivedere la storia di Tangentopoli, quando venne preso di mira il partito socialista. Ecco, la Juve oggi è come il partito socialista di allora, perché c'è una campagna anti- Juve. Ma la Juve non ha comprato partite. Pensi che mia moglie Laura negli ultimi tre mesi ha fatto un fioretto: aveva smesso di fumare, per vincere il campionato. Se avessi mai saputo che c'era qualcosa sotto, gliel'avrei detto, no? Nelle intercettazioni si parla di alcune cose, ma che poi si siano avverate è un altro discorso».
Quando parla di campagna anti-Juve, pensa anche alle dichiarazioni di Berlusconi che esige gli ultimi due scudetti?
«A Berlusconi ho già risposto due settimane fa. E confermo quanto ho detto: ha parlato da tifoso».
Quindi per lei la Juventus non va punita in alcun modo, né con la retrocessione, né con la revoca degli ultimi due scudetti?
«Al massimo ci può stare una penalizzazione, visto che ci sono di mezzo dei dirigenti».
Allora quale può essere stata la responsabilità di Moggi?
«Dico soltanto una parola: superficialità».
Quando lo ha visto l'ultima volta?
«Sono stato a cena con lui prima di venire qui, pochi giorni fa. L'ho trovato dispiaciuto, ma il mio rapporto di amicizia e di stima, con lui, Bettega e Giraudo rimane intatto».
Ha rivisto anche Giraudo?
«Sì, ci siamo incontrati su un campo da golf».
Lippi è stato molto criticato per avere espresso la stessa stima nei loro confronti, non ha paura che la sua immagine venga danneggiata per questo?
«Iononpenso a queste cose, perché non rinnego i miei sentimenti nei confronti delle persone con cui ho lavorato bene per due anni. Anzi, in un momento di difficoltà sono ancora più vicino a loro».
Cannavaro, che aveva cercato di difendere Moggi, è stato bacchettato dal commissario Rossi e ha fatto marcia indietro.
«Ma io non ho micabisognodi andare in Nazionale. E poi a 60 anni credo di poter dire quello che penso, piaccia o non piaccia».
Nel 1980 quando scoppiò il primo scandalo delle scommesse lei era nel Milan che poi andò in B: si possono fare paragoni?
«Allora ci fu uno show della Guardia di Finanza. Pensi che io ero in camera con Giorgio Morini, che era implicato in quella storia, e non mi accorsi mai di nulla».
Che effetto le fa adesso vedere un suo ex giocatore, Albertini, nel ruolo di vicecommissario?
«Sono contento per lui. E' sempre stato un ragazzo in gamba».
Questo scandalo penalizzerà anche la Nazionale?
«No, anzi, i giocatori si compatteranno ancora di più e la squadra diventerà ancora più forte».
Senza Giraudo e Moggi, sarà più difficile vincere?
«Con un nuovo gruppo dirigente, dopo 12 anni, per me sarà una sfida ancora più eccitante».
Lei avrà un ruolo alla Ferguson?
«No. A me piace stare sul campo. Posso dare qualche indicazione, ma la scrivania la lascio agli altri, perché non voglio occuparmi di contratti».
Le piacerebbe trovare Boniperti come presidente?
«Per me non sarebbe la prima volta, perché l'ho già avuto. Boniperti è un uomo importante, un personaggio storico per la Juventus».
A quale Juventus sta pensando per la serie A?
«Abbiamo già preso Zanetti e Marchionni, può tornare Palladino e il portiere Mirante. E poi abbiamo ancora uno o due obiettivi. Alessio Secco, il nuovo direttore sportivo, è uno molto in gamba e sta già lavorando per questo».
E'vero che ha fatto vedere questo tramonto anche a Mijatovic e Baldini, e che le hanno offerto la panchina del Real Madrid?
«E' vero. Sono venuti qui insieme con Calderon candidato alla presidenza, ma io ho soltanto ascoltato, senza impegnarmi con nessuno. So che il Real Madrid è interessato a me e anche a Baldini, e del resto non è la prima volta che mi cercano. In febbraio avevo già avuto un contatto con Florentino Perez, ma io ho sempre ripetuto a tutti che mi sento l'allenatore della Juventus. E questo l'ho detto anche ad altre società, perché non mi ha cercato soltanto il Real Madrid».
Una di queste società è l'Inter: ci può spiegare che contatti ha avuto?
«Prima ho incontrato suo figlio, poi ho incontrato Moratti personalmente. Mi ha chiesto un sacco di cose ma poi, prima dell'ultima partita di campionato, mi ha fatto chiamare dicendomi che non se ne faceva più niente, inventandosi la scusa che era scoppiato lo scandalo. In realtà, siccome non è la prima volta, ho avuto l'impressione che a Moratti piaccia fare l'allenatore e così io ho gli ho fatto da consulente, anche se di solito le consulenze si pagano. Battute a parte, mi fa piacere che mi stimi e dica che sono bravo».
Evidentemente, quindi, il matrimonio con l'Inter non s'ha da fare...
«E' proprio così, perché io all'Inter dovevo già andare quando giocavo nella Spal. Mi voleva Herrera. Mazza, però, non mi lasciò. Poi sono stato contattato non so quante volte da Moratti, prima di Lippi e prima di Mancini. Questa sarà la quarta o la quinta, ormai non riesco più a tenere il conto. E così mi viene da ridere quando leggo che l'Inter dovrà essere più italiana con i nomi dei giocatori indicati da me».
Per concludere, al di là delle sue speranze, non ha paura che la Juventus finisca davvero in B?
«Le ripeto che io penso positivo. Ho letto che secondo Borrelli si concluderà tutto entro tre settimane e quindi aspettiamo. Io mi auguro soltanto che vengano emessi giudizi sereni. E poi, con la stessa serenità, sarò il primo ad accettarli».
IN SOSPESO Fabio Capello, 59 anni, sembra scrutare perplesso il futuro. Il tecnico bianconero si dice fiducioso sulla permanenza in A della Juve, ma una retrocessione cambierebbe molte carte in tavola.
GANDALF ha scritto:LUCAGIAN2 ha scritto:Allora quale può essere stata la responsabilità di Moggi?
«Dico soltanto una parola: superficialità».
senza parole
vero,più che altro senza pudore il caro capello....
anch'io non credo alla B,troppi troppi soldi e troppi presunti omertosi,mezzi impastati pure loro...milan,lazio,fiorentina,persino facchetti che si preoccupava per meier...siena,reggina,messina...
alla fine se la juve dovesse andare in B,si dovrebbe portare dietro tutti gli altri...poco credibile...
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Partito anti-poltronati
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Inaccettabili, boriose, arroganti le dichiarazioni di capello.
La Juve e le altre devono essere punite, o il calcio perderà dle tutto la credibilità e morirà definitivamente.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.