Finalmente cambiata la "heat-policy" agli Aussie
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- Massimo Carbone
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Clythus ha scritto:Lunghissima è invece la schiera degli impiegati della "Linea di Fondo & Co", nata dalla fusione delle due multinazionali spagnola e argentina, aziende leader nella produzione di trattori e caterpillar.
e comunque mi pare riduttivo affiancare, almeno negli ultimi anni, la scuola argentina (che poi scuola non è) a quella spagnola (che lo è eccome).
La seconda è organizzata ed effettivamente riesce a sfornare un tipo di giocatore, variando da caso a caso in relazione alle potenzialità, che gioca in maniera simile e pensa al gioco altrettanto.
E' vero che gli argentini fanno della loro base offensiva la linea dei 9 metri ma da questo a dire che ributtano o a paragonarli ai vari Ferrero, Ferrer e co ce ne vuole...
Chi sono gli argentini caposquadra degli ultimi anni?Se togliamo Canas e Chela mi vien da dire Calleri, che fa dell'accelerazione impossibile il suo pane, Gaudio che definirlo un terraiolo fantasista pare quantomai azzeccato, Acasuso che in giornata sa fare tutto, giocare ovunque e con un rovescio niente male, Coria che veniva chiamato, nonostante sia il più difensivo del gruppo, el mago mica per sbaglio? Del Potro che gioca sicuramente meglio un tennis moderno e d'attacco da fondocampo che non quello terraiolo classico e poi c'è Nalbandian che non ha nemmeno bisogno di presentazioni. Tutti da fondocampo è vero, tutti poco propensi alla rete, eppure tutti vari, tutti talentuosissimi e, soprattutto, tutti differenti tra loro a dimostrazione che l'Argentina non sforna caterpillar in serie ma tanti svitati ognuno con le sue (affascinanti?) fisime...
Poi si potrebbero citare le seconde linee che popolano le classifiche dal 300 in giù ma come lo si fa poco con le altre scuole in quanto poco simboli magari evitiamo anche in questa sede (e comunque tanti giovani ormai sono sempre più simili a Del Potro che non a Canas)
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gli argentini sono esplosi a questo livello tanti tutti insieme, all'improvviso. Se ci dici che nemmeno dietro c'è una scuola, rimangono solo due spiegazioni possibili.
- per un qualche motivo, molti piu' argentini giocano a tennis, e ne giocan così tanti che escono in tanti, all'improvviso
- doping di massa.
c.
- per un qualche motivo, molti piu' argentini giocano a tennis, e ne giocan così tanti che escono in tanti, all'improvviso
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
chiunque si può dopare ma il talento per il colpo lungolinea pazzesco o ce l'hai o non ce l'hai...
di fatto ne giocano tanti anche grazie al radicamento culturale del mito di Vilas ma non è un caso che loro vengano beccati e gli altri no. Non mi pare che abbiano una federazione che li tuteli come per gli altri
di fatto ne giocano tanti anche grazie al radicamento culturale del mito di Vilas ma non è un caso che loro vengano beccati e gli altri no. Non mi pare che abbiano una federazione che li tuteli come per gli altri
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cosa c'entrano gli altri? Oggi ci sono piu' spagnoli e piu' argentini rispetto al passato. Non piu' giocatori di altri paesi. Ci deve essere un motivo, il talento non nasce all'improvviso di piu' in argentina. O c'è una scuola, o c'è il doping, non vedo molte alternative.
c.
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Nickognito ha scritto:cosa c'entrano gli altri? Oggi ci sono piu' spagnoli e piu' argentini rispetto al passato. Non piu' giocatori di altri paesi. Ci deve essere un motivo, il talento non nasce all'improvviso di piu' in argentina. O c'è una scuola, o c'è il doping, non vedo molte alternative.
c.
e io ti ho risposto già mi pare, mica fuggo dalla domanda?
dopo Vilas c'è stato un radicamento culturale di questo sport che però non vuol dire avere una scuola o la presenza di una federazione di supporto.
Piglia Nalbandian: famiglia quasi povera, numerosa. Però avevano il campo in cemento (che se sai lavorare un po' nell'edilizia non ci vogliono chissà che soldi a farlo) fuori casa dove allenarsi. Non mi pare che David sia stato reclutato da un dispiegamento satellite della "organizzata e presente" federazione argentina.
tutti dopati?forse (ma chi non lo è?) tutti a giocare?si, lì è uno sport importantissimo il tennis ma da qui a dire che c'è una scuola alla base che li seleziona da piccoli e che li forma (inevitabilmente omologandoli almeno un po') mi pare una forzatura.
cioè fammi capire se giocano tutti a tennis ci deve essere per forza una scuola formativa di questo sport?
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sì, se no anche se giocano tutti non hanno successo
ma siamo offtopic.
Francamente che ci sia un movimento di un paese improvviso, con esplosione di molti giocatori i quali tutti alternano periodi di gioco straordinari a periodi di crollo piu' o meno prolungato, da parte mia fa giungere a una conclusione, non credo molto nei casi.
Ma non importa
c.
ma siamo offtopic.
Francamente che ci sia un movimento di un paese improvviso, con esplosione di molti giocatori i quali tutti alternano periodi di gioco straordinari a periodi di crollo piu' o meno prolungato, da parte mia fa giungere a una conclusione, non credo molto nei casi.
Ma non importa
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Continui a buttare in mezzo l'insinuazione di doping che bada bene io non scaccio ma assumo con assoluta tranquillità.
Dico che non si decide da oggi al domani di doparsi tutti ne esiste una scuola argentina che recluta nuovi talenti.
C'è voglia di giocare, tanta e non è un caso che tutti questi esplosi (che poi non è vero che sono esplosi tutti insieme, c'è stato solo il duo NAlbandian Coria che erano coetanei) siano nati o stessero per nascere nel periodo in cui nonno Vilas era forte
Dico che non si decide da oggi al domani di doparsi tutti ne esiste una scuola argentina che recluta nuovi talenti.
C'è voglia di giocare, tanta e non è un caso che tutti questi esplosi (che poi non è vero che sono esplosi tutti insieme, c'è stato solo il duo NAlbandian Coria che erano coetanei) siano nati o stessero per nascere nel periodo in cui nonno Vilas era forte
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Ma è tutta gente che Vilas non lo ha mai visto giocare, non vedo come possa affermare con questa certezza queste cose. Capisco che si sia sviluppato di piu' il tennis in argentina con Vilas. Boh, vuol dire che Nel 2022 avremo 20 brasiliani fra i primi 100
c.
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gambit84 ha scritto:Continui a buttare in mezzo l'insinuazione di doping che bada bene io non scaccio ma assumo con assoluta tranquillità.
Dico che non si decide da oggi al domani di doparsi tutti ne esiste una scuola argentina che recluta nuovi talenti.
C'è voglia di giocare, tanta e non è un caso che tutti questi esplosi (che poi non è vero che sono esplosi tutti insieme, c'è stato solo il duo NAlbandian Coria che erano coetanei) siano nati o stessero per nascere nel periodo in cui nonno Vilas era forte
veramente no, non è proprio cosi:
l'effetto Vilas vale per la generazione, diciamo, nata tra fine anni 60 e primissimi anni 70, quindi per quelli che erano ragazzini nella seconda metà dei 70 e primi anni 80; vogliamo un esempio? Alberto Mancini era probabilmente un figlio dell'effetto Vilas.
Da metà anni 80 l'Argentina è sprofondata in una mezza crisi (almeno se paragonata agli anni d'oro di Vilas e Clerc che, ripeto, finisce intorno al 1983) ed è tornata nell'elite mondiale solamente nel 2001 circa.
Sinceramente dubito che Nalbandian abbia iniziato a giocare a tennis per Vilas, sarebbe come dire che Volandri è nato perchè c'era Panatta
"se ero forte di testa secondo me io ero uno dei migliori difensori degli ultimi trent'anni comunque" (Floyd 10)
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Alberto Mancini, Martin Jaite (uno che ha fatto finale sia a Roma che a Montecarlo), Perez-Roldan sono inseribili ancora nel "filone Vilas",poi la crisi (era Frana,il numero uno anni 90',o ricordo male?) e poi l'esplosione post 2000.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
corsair ha scritto:gambit84 ha scritto:Continui a buttare in mezzo l'insinuazione di doping che bada bene io non scaccio ma assumo con assoluta tranquillità.
Dico che non si decide da oggi al domani di doparsi tutti ne esiste una scuola argentina che recluta nuovi talenti.
C'è voglia di giocare, tanta e non è un caso che tutti questi esplosi (che poi non è vero che sono esplosi tutti insieme, c'è stato solo il duo NAlbandian Coria che erano coetanei) siano nati o stessero per nascere nel periodo in cui nonno Vilas era forte
veramente no, non è proprio cosi:
l'effetto Vilas vale per la generazione, diciamo, nata tra fine anni 60 e primissimi anni 70, quindi per quelli che erano ragazzini nella seconda metà dei 70 e primi anni 80; vogliamo un esempio? Alberto Mancini era probabilmente un figlio dell'effetto Vilas.
Da metà anni 80 l'Argentina è sprofondata in una mezza crisi (almeno se paragonata agli anni d'oro di Vilas e Clerc che, ripeto, finisce intorno al 1983) ed è tornata nell'elite mondiale solamente nel 2001 circa.
Sinceramente dubito che Nalbandian abbia iniziato a giocare a tennis per Vilas, sarebbe come dire che Volandri è nato perchè c'era Panatta
intendevo che il campo fuori casa di Nalbandianè nato anche grazie a Vilas. questo voleva essere il senos del mio discorso
(tra l'altro lui stesso parlò proprio in questi termini della costruzione di questo campo in una lunghissima intervista rilasciata dopo il master 05)
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avere un campo a casa non fa diventare un campione, non penso che tutti gli argentini abbiano il campo a casa e che sia un fenomeno di massa. Il problema è che questi tizi sono spuntati tutti insieme come funghi, e continuano a alternare periodi in cui battoni chiunque e arrivano in finale di slam a periodi in cui si ritirano o non giocano. E questo accade per una serie di persone tutte o quasi della stessa nazionalità. Ci dev'essere dietro una qualche properità comune a tutto questo, e non credo sia il fatto che 5 anni prima che nascessero Vilas fosse il n.2 del mondo. Un esempio di proprietà comune potrebbe essere una scuola di tennis organizzata dalla federazione in modo efficiente. Un'altra il doping. Una terza boh.
Ma passo e chiudo, sono off topic.
c.
Ma passo e chiudo, sono off topic.
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Nickognito ha scritto:avere un campo a casa non fa diventare un campione, non penso che tutti gli argentini abbiano il campo a casa e che sia un fenomeno di massa. Il problema è che questi tizi sono spuntati tutti insieme come funghi, e continuano a alternare periodi in cui battoni chiunque e arrivano in finale di slam a periodi in cui si ritirano o non giocano. E questo accade per una serie di persone tutte o quasi della stessa nazionalità. Ci dev'essere dietro una qualche properità comune a tutto questo, e non credo sia il fatto che 5 anni prima che nascessero Vilas fosse il n.2 del mondo. Un esempio di proprietà comune potrebbe essere una scuola di tennis organizzata dalla federazione in modo efficiente. Un'altra il doping. Una terza boh.
Ma passo e chiudo, sono off topic.
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a me invece pare che non è che si mettano tutti d'accordo per salire o scendere ma che bene o male dal 00 in poi c'è sempre stato qualcuno di loro al vertice con altri in calo, come è normale per la storia tennistica di un paese. Si per me si dopano ma non è che lo fanno perchè arriva il medico federale a casa di tutti a fare la punturina quotidiana ma lo fanno come tutti gli altri tennisti al mondo. Poi loro hanno meno soldi e quindi doping di minore qualità e non hanno appoggi politici importanti per venir coperti.
e chiudo anche io
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Anche la Russia, in campo femminile specialmente, ha dato luogo negli ultimi anni ad una vera e propria invasione, anche di grande qualità in alcuni casi, e in Russia, anche per ragioni geo-politiche, in tutto il secolo scorso non c'era stato un Vilas della situazione.
Io credo semplicemente si tratti di circostanze storiche più o meno casuali, questo non toglie nè aggiunge niente secondo me alle possibilità che ci possa essere una specie di doping di stato, tipo Germania est o Cina.
In ogni caso per la Spagna si può parlare di una scuola stilistica altamente consolidata, che infatti attira nel proprio territorio giocatori di varia nazionalità più o meno vicini nel modo di concepire il tennis.
Per l'Argentina è un discorso diverso, ma devo dire che anch'io trovo che i migliori argentini siano più godibili e piacevoli stilisticamente da guardare rispetto alla grande maggioranza degli spagnoli.
Forse anche grazie alla mancanza di una scuola di "indottrinamento".
Io credo semplicemente si tratti di circostanze storiche più o meno casuali, questo non toglie nè aggiunge niente secondo me alle possibilità che ci possa essere una specie di doping di stato, tipo Germania est o Cina.
In ogni caso per la Spagna si può parlare di una scuola stilistica altamente consolidata, che infatti attira nel proprio territorio giocatori di varia nazionalità più o meno vicini nel modo di concepire il tennis.
Per l'Argentina è un discorso diverso, ma devo dire che anch'io trovo che i migliori argentini siano più godibili e piacevoli stilisticamente da guardare rispetto alla grande maggioranza degli spagnoli.
Forse anche grazie alla mancanza di una scuola di "indottrinamento".
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lo fanno come tutti gli altri.
Però ci sono tre nazioni piu' forti delle altre: Spagna, Francia, Argentina. In tutto il mondo. L'Argentina è l'unica senza una grande tradizione, senza una grande scuola, senza una grande organizzazione, e con i risultati piu' discontinui da parte dei suoi giocatori.
Se lo fanno tutti, a loro riesce molto molto meglio, ecco
c.
Però ci sono tre nazioni piu' forti delle altre: Spagna, Francia, Argentina. In tutto il mondo. L'Argentina è l'unica senza una grande tradizione, senza una grande scuola, senza una grande organizzazione, e con i risultati piu' discontinui da parte dei suoi giocatori.
Se lo fanno tutti, a loro riesce molto molto meglio, ecco
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito ha scritto:lo fanno come tutti gli altri.
Però ci sono tre nazioni piu' forti delle altre: Spagna, Francia, Argentina. In tutto il mondo. L'Argentina è l'unica senza una grande tradizione, senza una grande scuola, senza una grande organizzazione, e con i risultati piu' discontinui da parte dei suoi giocatori.
Se lo fanno tutti, a loro riesce molto molto meglio, ecco
c.
la tradizione non è che c'è o non c'è. Può anche nascere e progredire nel tempo
L'Argentina non aveva tradizione fino a 30-40 anni fa, oggi possiamo dire di si: sono questi giocatori che la stanno creando e con loro il movimento cresce (anche senza scuola)
quoto M.V. comunque. post molto esauriente
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Nickognito ha scritto:gli argentini sono esplosi a questo livello tanti tutti insieme, all'improvviso. Se ci dici che nemmeno dietro c'è una scuola, rimangono solo due spiegazioni possibili.
- per un qualche motivo, molti piu' argentini giocano a tennis, e ne giocan così tanti che escono in tanti, all'improvviso
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c.
????????????
chi dice che l'argentina non ha una scuola????
Vilas, Clerc, Sabatini, Mancini, Perez Roldan negli ultimi 25 anni non vi dicono nulla.....
misteri...
"I'm shying from the light, I always loved the night, And now you offer me eternal Darkness"
http://www.marcomazzoni.com
il mio piccolo sito sul tennis
http://www.tennissuldivano.com
Tennis sul divano, il mio primo libro.
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la scuola argentina c'è ma non ha la sistematicità che ha quella spagnola.
più che una scuola è una tradizione tennistica, da vilas a clarc passando per mancini, jaite...
poi credo che ci siano buoni maestri ad un certo livello e c'è tanta voglia di emergere, di venire in europa e giocare tornei ogni settimana per scalare le classifiche. guadagnare 40000 euro all'anno (stipendio da challengerista) li significano bei soldi e lo posso garantire perchè è capitato alla mia famiglia di amndare dei soldi a dei parenti in argentina e per loro fu un buon aiuto.
inoltre hanno avuto in dote in questa generazione dei grossi talenti come coria, nalbandian, gaudio ma anche calleri merita menzione.
insomma, a mio parere è un insieme di concause: tradizione tennistica di base + talenti naturali + ottimi allenatori (penso all'allenatore di monaco mastelli o al tanto celebrato jaite) + tanta voglia di emergere (canas, monaco, coria in fondo anche gaudio)
più che una scuola è una tradizione tennistica, da vilas a clarc passando per mancini, jaite...
poi credo che ci siano buoni maestri ad un certo livello e c'è tanta voglia di emergere, di venire in europa e giocare tornei ogni settimana per scalare le classifiche. guadagnare 40000 euro all'anno (stipendio da challengerista) li significano bei soldi e lo posso garantire perchè è capitato alla mia famiglia di amndare dei soldi a dei parenti in argentina e per loro fu un buon aiuto.
inoltre hanno avuto in dote in questa generazione dei grossi talenti come coria, nalbandian, gaudio ma anche calleri merita menzione.
insomma, a mio parere è un insieme di concause: tradizione tennistica di base + talenti naturali + ottimi allenatori (penso all'allenatore di monaco mastelli o al tanto celebrato jaite) + tanta voglia di emergere (canas, monaco, coria in fondo anche gaudio)
Nickognito ha scritto:marco mazzoni ha scritto:
????????????
chi dice che l'argentina non ha una scuola????
gambit è il colpevole!
beh bisogna capire voi per scuola tennistica cosa intendete. In Argentina, anche a detta di praticamente tutti i giocatori, esistono coach molto capaci, esiste cultura tennistica e tanta voglia. Giocano, giocano sin da piccoli e con il giusto piglio.
Affermo che non ci sia una scuola tennistica nel senso strutturato del termine: non vi è una Federazione potente o un'academy guida in grado di centralizzare il dispiegamento di forze, non vi sono appoggi politici ne direttive statali. Non si crea il tennista spagnolo come idea di base comune a tutti i coach, ne vi sono appoggi politici importanti da poter garantire una copertura da possibili inchieste anche nel settore doping.
Al contrario in Spagna una scuola così come l'ho descritta esiste ed è molto potente. Esiste un modello omologante di tennista spagnolo, non di tennista argentino.
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esatto...
in Argentina la tradizione tennistica non manca.
sono paesi come il brasile a non avere tradizione tennistica, ma anche l'unione sovietica non l'aveva prima dell'avvento della generazione di kafelnikov-medvedev-chesnokov-volkov ecc.
cosi questa generazione di argentini con i suoi successi potrebbe contribuire a creare schiere di nuovi giocatori sempre vogliosi e agguerriti e un corpo di ottimi maestri alle spalle.
in Argentina la tradizione tennistica non manca.
sono paesi come il brasile a non avere tradizione tennistica, ma anche l'unione sovietica non l'aveva prima dell'avvento della generazione di kafelnikov-medvedev-chesnokov-volkov ecc.
cosi questa generazione di argentini con i suoi successi potrebbe contribuire a creare schiere di nuovi giocatori sempre vogliosi e agguerriti e un corpo di ottimi maestri alle spalle.
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gambit84 ha scritto:
e comunque mi pare riduttivo affiancare, almeno negli ultimi anni, la scuola argentina (che poi scuola non è) a quella spagnola (che lo è eccome).
Tu sei un ragaaaazzo ma Miniussi, Markus, De la Pena, Frana, Roldan, Gumy ecc... non è che giocassero proprio come adesso e o' Zappatore dove lo metti? (Zabaleta):)
gambit84 ha scritto:E' vero che gli argentini fanno della loro base offensiva la linea dei 9 metri ma da questo a dire che ributtano
Apparte che per alcuni di loro a 9 metri ci stanno per giocare di anticipo, basta riguardarsi Canas Vs Moya Roland Garros (era fuori dallo schermo) oppure Coria Vs Verkerk Roland Garros (sgommava in recupero a ridosso dei guardalinee) e altre partite, non dico che ributtano dico che su una superficie un po' più veloce, perché oggi finiremo per dire così "un po' più veloce", su questi rimbalzi finiscono per essere avvantaggiati per l' indiscussa superiorità fisica, sia in velocità che resistenza.
gambit84 ha scritto:Chi sono gli argentini caposquadra degli ultimi anni?Se togliamo Canas e Chela
E no, Canas e Chela non si possono assolutamente togliere, uno che batte due volte il numero uno va preso in considerazione quanto Nalbandian seppur completamente diverso e anche Chela, nella sua umile invisibilità, anche il più appassionato giocatore di nascondino alla statistica non riuscirebbe a smontarlo, è uno che nei tornei importanti fa sempre il massimo che può.
gambit84 ha scritto:Acasuso che in giornata sa fare tutto, giocare ovunque e con un rovescio niente male,
Il rovescio è eccellente ma hai detto giusto nella frase precedente "in giornata", nelle altre non è quello per il quale pagherei il biglietto e se siamo in vena di ricordarci i soprannomi, dicamo pure che lui lo chiamano "ciucio" ovvero Ciuco.
gambit84 ha scritto:Coria che veniva chiamato, nonostante sia il più difensivo del gruppo, el mago mica per sbaglio?
Separando la sua immensa antipatia dallo straordinario giocatore che era, piaceva tantissimo anche a me, ma oltre alle sue grandi imprese tennistiche vanno ricordate anche altre magie come: la scomparsa dal circuito, giocare 5 ore e mezza con Nadal e non essere né sudato né affannato, sfornare doppi fallli a iosa... tutti interrogativi che devono far pensare, ma non per discorsi chimici,per l' importanza della gamba nel loro gioco.
Tim Henman è anni luce dal livello storico eppure non si è mai eclissato completamentte, ha avuto dei guizzi d' orgoglio facendo grandi cose al Rolando e qualche piccola soddifazione a questo Us Open.
gambit84 ha scritto:l'Argentina non sforna caterpillar in serie ma tanti svitati ognuno con le sue (affascinanti?) fisime...
Su questo sono d' accordo, e fra gli argentini ci sono alcuni dei miei giocatori preferiti ( Nalbandian, Puerta , Coria, Gaudio e a volte Calleri) ma come dicevo poco più su, rimane il fatto che rimangono una categoria di giocatori già ampissimamente avvantaggiati da numerosi tornei importanti sui quali si può vincere dal fondo, percui tornando in topic, se la nuova superficie di Melbourne permette uno spicchiettino di vantaggio in più agli attaccanti e fa arenare di più questi possenti caterpillar, lo vedo un vantaggio per lo spettacolo, specie se diminuiscono gli infortuni.
Viceversa, se oggi tutto il circuito spostasse la tendenza a fare campi iper-veloci mi darebbe la stessa nausea, per come la vedo io, prima il circuito era perfetto a livello di velocità superfici, la stagione su erba, se così si può chiamare durava pochino, quanto basta per seguirla affascinati e poi ritornare su un tennis più "normale".
Quando si parla di tennis argentino mi viene sempre in mente l' aimé trasferito utente "Hernan Gumy", il prof di questa disciplina, ricordo che il loro motto recita: "il tennis argenitno é garra, fuerza, corazon", credo che a Wimbledon dovrebbero essere sfavoriti questi tre valori, si dovrebbe conservare un certo classicismo del gesto, viceversa, al Roland Garros, se uno vuol vincere deve calarsi in questo tennis di sofferenza e sacrificio, che è sicuramente difficile.
Nel tennis stanno eliminando il famoso "una volta corre il cane e una volta corre la lepre", oggi deve correre solo la lepre ed è logico che vedendola sempre squartata, nessuno adotterà mai più il gioco d' attacco e così scomparirà una delle forme più belle di tennis, non a caso, i campioni più amati e più spettacolari, usavano vincere così, continuando di questo passo, questo spettacolo ci verrà eliminato.
Fine dell' OT
Quando l' uomo a nitroglicerina trova l' uomo ad antimateria, l'uomo a nitro è un 7/5, 4/6, 2/6, 7/6(5), 5/7.
E' un dato di fatto che se Nalbandian si sveglia bene, ha voglia e non ci sono partite di calcio imminenti ne fa fuori diversi dai 9 metri anche sulla tua adorata erba. anzi forse trova ancora più gusto nel farlo contro chi fa s&v con i passantini tra i piedi o lungolinea
tantissimi argentini comunque (almeno i caposquadra, Chela compreso) sono più forti sul veloce che sulla terra
tantissimi argentini comunque (almeno i caposquadra, Chela compreso) sono più forti sul veloce che sulla terra
Gira voce che ad ogni rimbalzo la superficie, l'ormai famigerato Plexicushion, si colora (tipo livido) di rosso per facilitare la verifica della palla. Il colore scompare più o meno dopo 1 minuto. L'invenzione è dell' ingegnere tedesco Aldus Von Brufuls http://snipurl.com/1vk7e
La vittoria è momentanea. Perdere è per sempre (Billie Jean King) - Wilson K-Five 98"
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Nickognito ha scritto:bellissimo colore, purtroppo credo che la scelta della superficie sarà un errore: dovrebbe essere piu' veloce della precedente, annullando in sostanza differenze con Flushing meadows e uniformando ancora di piu' il tennis (almeno l'avessero messa a Sampras )
Vedremo
c.
a quanto ha appena detto lomonaco, le notizie che gli giungono da melbourne parlano di una supeficie e di palle MOOOOOOOOOLTO lente.
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO