paoolino ha scritto: ↑lun feb 26, 2024 10:56 am
Il problema che vedo, dal lato dello spettatore deluso, e il non voler scendere a patti con il fatto che il tennis NON E' uno sport che si basa sull'estetica ma si basa sull'efficacia.
Non so, mi sembra che il tennis sia un business che si basa sui consumatori paganti. Chi guadagna da questo business cerca di massimizzare i ricavi nel modo in cui vengono pagati adesso (efficacia relativa, non estetica) a livello personale, ma come sport in generale il business va avanti non per l'efficacia, direi, ma piu' per l'estetica o altri motivi.
Il singolo giocatore e il suo team fanno soldi grazie a una efficacia maggiore rispetto a quella degli avversari.
Il tennis come business complessivo no.
Pero' il singolo giocatore non guadagna nulla se il tennis come business complessivo non va.
Il tennis come business e' spettacolo. Chi ci guadagna lo fa solamente a seconda dei gusti dei consumatori paganti.
Se i consumatori vogliono pagare perche' si gioca a una mano, al volo, con magliette rosa, in bikini, o si fanno tante interviste in tv o dando importanza solo all'efficacia, sono gusti loro. Queste preferenze determinano il mercato e poi i singoli stakeholder si adattano a questo.
Il mondo dello sport e' spesso diverso, rispetto ad altri ambienti di spettacolo. Sento molti atleti dire cose tipo 'io faccio solo il mio lavoro, non mi importa della gente, dei media, di piacere o meno, cerco solo di allenarmi e giocare bene'. Sento molto meno questo da parte di un attore, per dire, o un musicista.
E' evidente che nessuno sportivo lavora perche' gioca bene se nessuno lo vede, lavora e guadagna perche' vive in un ambiente di spettacolo dove i clienti pagano per un insieme variegato di preferenze, tra cui il veder giocare efficacemente e' solo uno dei fattori.
Pero' sento spesso dire cose tipo: 'tu non sei dell'ambiente, cosa importa se ti piace il serve and volley, conta essere efficaci e vincere'. Il che mi sembra totalmente falso. Si potrebbe invece dire 'tu sei il cliente, sei quello che conta, molto piu' dei giocatori per il business, pero' sei uno dei tanti milioni e le tue preferenze sono quelle di una piccola minoranza che non incide'.
Insomma, io che non pago nulla di tennis perche' non si gioca il serve and volley conto come quello che, boh, non compra gli smartphones perche' se non sono fatti come il Nokia 3310. Ovviamente conto sempre di piu' dellímpiegato della Samsung, ma anche della Samsung stessa (qualche impiegato e azienda che fa telefoni ci sara' sempre se c''e' domanda) pero' non conto nulla perche' ho gusti particolari. Il giorno che 200 milioni di persone ha i gusti miei, la Nokia si mette a produrre il 3310, non certo lo smartphone dalle prestazioni piu' elevate.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)