ciccio ha scritto:Nickognito ha scritto:bene.
E , siccome varia, questa variazione non puo' essere determinante per il risultato di un match dove le differenze tecniche sono minime e quindi decidere l'esito di un match?
sicuro che possono, ma si parte dal presupposto che le due capacitá tecniche siano identiche, e la distinzione bada bene, non é ho perso perché........., ma ho vinto perché......... la differenza é in questo senso abissale.
Non é per cause psicologiche che perdo, é a causa della maggior tenuta mentale dell'avversario in quella situazione perticolare. Cosí é perfetto, in questo caso é l'esatta dimensione della psicologia del tennis.
oh, e qui si arriva al punto.
Questa per te è l'esatta dimensione della psicologia del tennis, ma, ti potrà stupire, lo è anche per me. Non adesso, lo ho sempre stata. Ho sempre inteso questo per psicologia del tennis, e se non ci credi ti recupererò alcuni miei post vecchi sull'argomento.
Perché allora siamo in disaccordo? Cerco di vedere quelli che secondo me sono i motivi.
Il primo: secondo me non ti sei interessato a sapere cosa io intenda per psicologia del tennis. Hai dato per scontato che io intendessi quello che si intende nella norma (di chi , poi?), insomma, quello che non ti piaceva.
Il secondo: fai questa distinzione tra 'ha vinto per' e 'ha perso per'. Questa distinzione ha senso se entriamo nell'ottica di 'accusare un giocatore'. Tu sembri porti in difesa del giocatore piu' debole per dire 'non è un coglione, ha solo perso perché l'altro è stato particolarmente bravo'. Va benissimo. Ma parliamo di professionisti e diamo per socntato che se Goran perde da Sampras ha perso perché Sampras è un genio, e non perché Goran è una pippa. Non ho detto che io ho perso da Klaus. La differenza è evidente e non va ricordata ogni volta. E' chiaro a tutti che si tratta di grandi giocatori e campioni, non di pippe. Se non lo ricordiamo non è per mancanza di rispetto, è per mancanza di necessità di ripetere cose banali e scontate.
La sostanza è: 'x ha perso con y per motivi mentali/psicologici' Il dire 'y ha vinto con x per motivi psicologici' è un sinonimo, semplicemente.
Il terzo: in un match atp , spesso le capcità tecniche dei due tennisti sono molto molto simili. Ci sono molto spesso match in cui i due giocatori fanno praticamente lo stesso numero di punti. Le differenze spesso sono minime.
E' chairo che solo allora entra in gioco la psicologia, ma le occasioni sono , secondo me, piu numerose di quanto sembri pensare.
Non c'è sempre Federer contro Seppi. Spesso in un match le differenze sono davvero minime, e il ruolo di mente e psicologia allora diventa fondamentale.
Questo non vuol dire che nessuno esageri il ruolo della psicologia nel tennis. Ma nemmeno vuol dire che tutti i non giocatori lo esagerino, questo , se lo pensi, è un postulato tuo.
c.