Per capire di tennis è necessario aver giocato?

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Roberto74
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Messaggio da Roberto74 »

klaus ha scritto:Mi sfugge questa distinzione fra psicologia del tennis e della vita.
Se uno è un choker o soffre di braccino (come inteso dai profani) a mio parere non è infatti improbabile che sia un emotivo anche nella vita.
Non in tutte le situazioni ma in alcune, quelle di maggiore stress si.

Io non ho mai pensato che il tennis facesse eccezione.

Più che altro come sport individuale e di lunga durata da meno opportunità di mascherare questa pecca.


Perfetto, Kalus. :wink:


ciccio ha scritto:No Nick,
non é cosí,


Questa non è perfetta, invece.

E' semplicemente un postulato. :D
Nickognito
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Messaggio da Nickognito »

"Il postulato è qualsiasi affermazione non dimostrata e non evidente che viene comunque presa per vera in modo da fondare una dimostrazione o un procedimento che altrimenti risulterebbe incongruente" (def.) 8)
ciccio
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Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:
ciccio ha scritto:
Ehi, ehi ehi, questo che dice Connors é verissimo, ma non é quello che si intende di solito, ovvero che un fattore psicologico intervenga a farti vincere e perdere incontri.
Il mentale é si il 90% del tennis, ma in tutt'altro modo di come vine interpretato da commentatori tv, giornalisti e spettatori. Senza il supporto mentale NON GIOCHI A TENNIS.


Ah.
E il supporto mentale è sempre lo stesso (per cui se ce l'hai giochi e se no no) o varia in qualità tra giocatore e giocatore?

c.


No nick, la psicologia del tennis si basa sulla capacitá di gestire la concentrazione e di eludere il fattore tecnico dal fattore mentale, fattore mentale che deve essere destinato esclusivamente alla scelta strategica da effettuare sul colpo in arrivo.
Non é la psicologia che ti fa perdere o meno dei match come la si intende di norma.
Esiste si anche quest branchia, ma entra solo in alcune specifiche situazioni nel match, un match si gioca nel 60-70% dei casi solo nell'ambito di uno, due a volte ma di rado tre game dove lí si decide chi vince e chi perde, e in maniera esattamente opposta, ovvero come maggiorazione delle tue capacitá tecniche e non come causa di una sconfitta.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Roberto74
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Messaggio da Roberto74 »

Riformulo, essendo stato impreciso:

ciccio ha scritto:No Nick, non é cosí


Questa non è perfetta, invece.

E' semplicemente un assioma. :D
Ultima modifica di Roberto74 il ven apr 04, 2008 11:03 am, modificato 1 volta in totale.
ciccio
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Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:si, ho capito (e stranamente, lo sapevo! :))

quello che ti chiedo: questo tipo di allenamenti riescono sempre al 100% con tutti (come dici tu, hai la prova che allenandoti così il braccino non ti viene) oppure riescono piu' o meno a seconda di chi li fa?

Nel primo caso, la mente non sarebbe un fattore importante in un match atp. Nel secondo, potrebbe essere la variabile decisiva


Nick, ma qui stiamo parlando del carattere di ognuno, come nella vita, non di un fattore che esiste o meno nel tennis, ovvio che se io sono emotivo lo saró anche nel tennis e questo non vuol dire che nel tennis sia particolarmente dannoso rispetto ad altre situazioni. Ripeto, psicologia del tennis é altra cosa
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Messaggio da Nickognito »

Non ho capito se mi stai prendendo in giro o dici sul serio.

Sono anni che dico esattamente quello che dici tu, posso citare le tue parole

"la psicologia del tennis si basa sulla capacitá di gestire la concentrazione e di eludere il fattore tecnico dal fattore mentale, fattore mentale che deve essere destinato esclusivamente alla scelta strategica da effettuare sul colpo in arrivo. "

Esattamente di questo parlo quando dico 'psicologia nel tennis'

Ora, secondo me questa capacità varia da giocatore a giocatore. Chi l'ha di piu' vince di piu' in certe situazioni, chi ne ha di meno vince di meno in certe situazioni.

Ti ho chiesto se

- questa capacità incide sul risultato di un punto
- se tutti i tennisti atp hanno in questo senso la stessa capacità, o c'è chi ne ha di piu' e chi di meno

c.
Johnny Rex
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Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:Johnny, ok, ma se uno ti fa 10 volée vincenti di fila e poi mette male i piedi sulla palla break buttandola sul nastro, è colpa solo dei piedi ? ;-)

c.


Può essere colpa della stanchezza,del vento, una imprecisione occasionale 8) (Uomini,non macchine). Sicuramente, se si ripete varie volte nel corso di un match (e a Goran errori simili accadevano più che ad altri erbivori),o in diversi match in momenti importanti (un Set point afavore,una palla break,od un match point contro) è indice di una minore sicurezza, minore sicurezza che verosimilmente intacca un colpo sul quale già di proprio non ci si sente sicuri.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:Non ho capito se mi stai prendendo in giro o dici sul serio.

Sono anni che dico esattamente quello che dici tu, posso citare le tue parole

"la psicologia del tennis si basa sulla capacitá di gestire la concentrazione e di eludere il fattore tecnico dal fattore mentale, fattore mentale che deve essere destinato esclusivamente alla scelta strategica da effettuare sul colpo in arrivo. "

Esattamente di questo parlo quando dico 'psicologia nel tennis'

Ora, secondo me questa capacità varia da giocatore a giocatore. Chi l'ha di piu' vince di piu' in certe situazioni, chi ne ha di meno vince di meno in certe situazioni.

Ti ho chiesto se

- questa capacità incide sul risultato di un punto
- se tutti i tennisti atp hanno in questo senso la stessa capacità, o c'è chi ne ha di piu' e chi di meno

c.


certo che varia
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Messaggio da jeroska »

Nickognito ha scritto:Insomma, che la verità stia nel mezzo?


Sempre aperto a eventualità del genere. :wink:

Però ecco, c'è qualcosa che non mi quadra. Ivanisevic quanti match avrà vinto nella sua carriera, a tutti i livelli? Voglio dire, migliaia. Quindi, la sua testa reggeva, eccome, in tante occasioni, anche importanti. Sapeva vincere. Però quando si arrivava davvero al top diventava (o comunque si è fatto la fama di) un inaffidabile, un perdente persino. Come mai la sua testa reggeva solo fino a un certo punto, e poi non più? A me sembra più credibile che alcuni limiti tecnici venissero mascherati fino a un certo punto, poi non più...

Poi, non nego la componente psicologica, dico solo che spesso si tende a sopravvalutarla, è una facile scorciatoia, quante volte ho sentito dire a bordo campo "Eh, se avesse/i un po' più testa", magari di fronte a lacune tecniche o fisiche lampanti.

Comunque, niente di più probabile che mi sbagli, del resto sono un non-giocatore. :D

Ah, su Nalbandian invece penso che il problema sia sostanzialmente atletico, macchina che tende al sovrappeso, poderosa, difficile da mettere a punto, voglia di allenarsi non granitica. Perché quando tutto fila non ci sono problemi nè tecnici nè di testa.
Buonasera caro. Dunque, io adesso batto lo zero, un milione sullo zero.
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Messaggio da Nickognito »

bene.

E , siccome varia, questa variazione non puo' essere determinante per il risultato di un match dove le differenze tecniche sono minime e quindi decidere l'esito di un match?
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Messaggio da klaus »

Ok?
Quindi la Nalba che improvvisamete caccia il suo rovescio lungolinea 2 volte fuori e 2 volte in rete invece di fare i 3 vincenti su 4, o passa dal 60% di prime e 2 doppi falli al 39% e 8 doppi ha una carenza tecnica.
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Messaggio da Nickognito »

jeroska, vorrei risponderti, ma siamo entrambi non giocatori, andrei offtopic :)

c.
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Messaggio da ciccio »

jeroska ha scritto:
Nickognito ha scritto:Insomma, che la verità stia nel mezzo?


Sempre aperto a eventualità del genere. :wink:

Però ecco, c'è qualcosa che non mi quadra. Ivanisevic quanti match avrà vinto nella sua carriera, a tutti i livelli? Voglio dire, migliaia. Quindi, la sua testa reggeva, eccome, in tante occasioni, anche importanti. Sapeva vincere. Però quando si arrivava davvero al top diventava (o comunque si è fatto la fama di) un inaffidabile, un perdente persino. Come mai la sua testa reggeva solo fino a un certo punto, e poi non più? A me sembra più credibile che alcuni limiti tecnici venissero mascherati fino a un certo punto, poi non più...

Poi, non nego la componente psicologica, dico solo che spesso si tende a sopravvalutarla, è una facile scorciatoia, quante volte ho sentito dire a bordo campo "Eh, se avesse/i un po' più testa", magari di fronte a lacune tecniche o fisiche lampanti.

Comunque, niente di più probabile che mi sbagli, del resto sono un non-giocatore. :D

Ah, su Nalbandian invece penso che il problema sia sostanzialmente atletico, macchina che tende al sovrappeso, poderosa, difficile da mettere a punto, voglia di allenarsi non granitica. Perché quando tutto fila non ci sono problemi nè tecnici nè di testa.


perfetto Jeroska, quotone assoluto e totale
il problema non é che spesso si esagera, ma si esagera questo lato in maniera esasperata giustificando sconfitte che hanno nel 95% di casi altre ragioni di chiara origine tecnica. Il problema é che da un errore o da una carenza di origine tecnico-tattica c'é sempre una conseguenza mentale, ovvero si esce di palla, a questo punto l'avversario ha il sopravvento, quello che si é portati a vedere a questo punto é il lato mentale della cosa, ma in realtá il lato mentale é solo una conseguenza, non l'origine.
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Messaggio da jeroska »

klaus ha scritto:Ok?
Quindi la Nalba che improvvisamete caccia il suo rovescio lungolinea 2 volte fuori e 2 volte in rete invece di fare i 3 vincenti su 4, o passa dal 60% di prime e 2 doppi falli al 39% e 8 doppi ha una carenza tecnica.


No claudio, secondo me è principalmente un problema di lucidità atletica.
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Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:bene.

E , siccome varia, questa variazione non puo' essere determinante per il risultato di un match dove le differenze tecniche sono minime e quindi decidere l'esito di un match?


sicuro che possono, ma si parte dal presupposto che le due capacitá tecniche siano identiche, e la distinzione bada bene, non é ho perso perché........., ma ho vinto perché......... la differenza é in questo senso abissale.
Non é per cause psicologiche che perdo, é a causa della maggior tenuta mentale dell'avversario in quella situazione perticolare. Cosí é perfetto, in questo caso é l'esatta dimensione della psicologia del tennis.
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Messaggio da ciccio »

jeroska ha scritto:
klaus ha scritto:Ok?
Quindi la Nalba che improvvisamete caccia il suo rovescio lungolinea 2 volte fuori e 2 volte in rete invece di fare i 3 vincenti su 4, o passa dal 60% di prime e 2 doppi falli al 39% e 8 doppi ha una carenza tecnica.


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Messaggio da Nickognito »

Io mi chiedo, semplicemente: quanti match importanti di Ivanisevic avete visto tifando per Goran?

Di match importanti Goran non ne ha giocati tanti. Bene, se si eccettua il suo Wimbledon in cui ha vinto, Goran ha praticamente sempre fallito. Per cause tecniche? Scusate, ma vi chiedo. Se tu fai piu' punti del tuo avversario ma perdi, è evidente che perdi perché hai giocato peggio dell'altro i punti importanti , o no?

Se la tua unica motivazione della sconfitta è che giochi peggio i punti importanti, mentre negli altri giochi alla pari , la testa per voi non è importante? Cioè, perché le differenze tecniche vengono fuori solo in quei punti? Perché non vengono fuori anche in altri punti? Se il mio livello di sicurezza è piu' basso, perché allora in generale non faccio meno punti?

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Messaggio da klaus »

ciccio ha scritto:
jeroska ha scritto:
klaus ha scritto:Ok?
Quindi la Nalba che improvvisamete caccia il suo rovescio lungolinea 2 volte fuori e 2 volte in rete invece di fare i 3 vincenti su 4, o passa dal 60% di prime e 2 doppi falli al 39% e 8 doppi ha una carenza tecnica.


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a distanza di una settimana(a volte di 3 giorni?).

Che è successo a Djokovic sui 5 set poin mancati nel primo set della finale USOpen?
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Messaggio da Roberto74 »

jeroska ha scritto:Però ecco, c'è qualcosa che non mi quadra. Ivanisevic quanti match avrà vinto nella sua carriera, a tutti i livelli? Voglio dire, migliaia. Quindi, la sua testa reggeva, eccome, in tante occasioni, anche importanti. Sapeva vincere. Però quando si arrivava davvero al top diventava (o comunque si è fatto la fama di) un inaffidabile, un perdente persino. Come mai la sua testa reggeva solo fino a un certo punto, e poi non più? A me sembra più credibile che alcuni limiti tecnici venissero mascherati fino a un certo punto, poi non più...


Bravissimo Andrea.

Ivanisevic ha ottenuto ciò che il suo bagaglio tecnico gli consentiva.

Aveva un servizio straordinario, una buona mano, due ottimi (ma non eccezionali) colpi da fondo, una buona mobilità, un discreto gioco di rete.

I risultati sono coerenti alle sue caratteristiche. Ha 4 finali a Wimbledon, dove il servizio conta più che altrove, e nessun'altra finale in tornei dello Slam. Ha vinto a Stoccarda, Bercy, Stoccolma ed altri tornei indoor, è stato protagonista al Master, ma in generale non è mai stato protagonista a Indian Wells, Miami, Cincinnati, Toronto, né a New York.

Ha raggiunto la finale a Roma in un'edizione che pareva giocata su un tappeto sintetico, tanto era veloce la superficie.

Perdeva contro Sampras perché era meno forte, non perché avesse una psiche più debole.

Viceversa, gli capitava spesso di battere Chang, Edberg, Becker, Stich o Krajicek, tutta gente forte, ma meno forte di Sampras.

E, infine, se è vero che ha 26 vittorie e 14 sconfitte al quinto set (65% di vittorie), non credo che i motivi dei suoi limitati successi vadano ricercati nella psiche ma in quanto detto sopra.
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Messaggio da jeroska »

klaus ha scritto:a distanza di una settimana(a volte di 3 giorni?).


Raro che sia capitato, credo. Comunque, a certi livelli anche pochi giorni possono bastare.

Che è successo a Djokovic sui 5 set poin mancati nel primo set della finale USOpen?


Ecco, questo può essere un buon esempio di influenza psicologica. Partita vinta da Roger, a parità (forse già inferiorità) di livello tecnico-atletico, di pura "autorità psicologica". Ma vedi che poi i nodi son venuti al pettine, e Djoko non ha tardato a imporre le nuove gerarchie.
Ultima modifica di jeroska il ven apr 04, 2008 11:30 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Nickognito »

ciccio ha scritto:
Nickognito ha scritto:bene.

E , siccome varia, questa variazione non puo' essere determinante per il risultato di un match dove le differenze tecniche sono minime e quindi decidere l'esito di un match?


sicuro che possono, ma si parte dal presupposto che le due capacitá tecniche siano identiche, e la distinzione bada bene, non é ho perso perché........., ma ho vinto perché......... la differenza é in questo senso abissale.
Non é per cause psicologiche che perdo, é a causa della maggior tenuta mentale dell'avversario in quella situazione perticolare. Cosí é perfetto, in questo caso é l'esatta dimensione della psicologia del tennis.



oh, e qui si arriva al punto.

Questa per te è l'esatta dimensione della psicologia del tennis, ma, ti potrà stupire, lo è anche per me. Non adesso, lo ho sempre stata. Ho sempre inteso questo per psicologia del tennis, e se non ci credi ti recupererò alcuni miei post vecchi sull'argomento.

Perché allora siamo in disaccordo? Cerco di vedere quelli che secondo me sono i motivi.

Il primo: secondo me non ti sei interessato a sapere cosa io intenda per psicologia del tennis. Hai dato per scontato che io intendessi quello che si intende nella norma (di chi , poi?), insomma, quello che non ti piaceva.

Il secondo: fai questa distinzione tra 'ha vinto per' e 'ha perso per'. Questa distinzione ha senso se entriamo nell'ottica di 'accusare un giocatore'. Tu sembri porti in difesa del giocatore piu' debole per dire 'non è un coglione, ha solo perso perché l'altro è stato particolarmente bravo'. Va benissimo. Ma parliamo di professionisti e diamo per socntato che se Goran perde da Sampras ha perso perché Sampras è un genio, e non perché Goran è una pippa. Non ho detto che io ho perso da Klaus. La differenza è evidente e non va ricordata ogni volta. E' chiaro a tutti che si tratta di grandi giocatori e campioni, non di pippe. Se non lo ricordiamo non è per mancanza di rispetto, è per mancanza di necessità di ripetere cose banali e scontate.

La sostanza è: 'x ha perso con y per motivi mentali/psicologici' Il dire 'y ha vinto con x per motivi psicologici' è un sinonimo, semplicemente.

Il terzo: in un match atp , spesso le capcità tecniche dei due tennisti sono molto molto simili. Ci sono molto spesso match in cui i due giocatori fanno praticamente lo stesso numero di punti. Le differenze spesso sono minime.
E' chairo che solo allora entra in gioco la psicologia, ma le occasioni sono , secondo me, piu numerose di quanto sembri pensare.
Non c'è sempre Federer contro Seppi. Spesso in un match le differenze sono davvero minime, e il ruolo di mente e psicologia allora diventa fondamentale.

Questo non vuol dire che nessuno esageri il ruolo della psicologia nel tennis. Ma nemmeno vuol dire che tutti i non giocatori lo esagerino, questo , se lo pensi, è un postulato tuo.

;-)

c.
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Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:Io mi chiedo, semplicemente: quanti match importanti di Ivanisevic avete visto tifando per Goran?

Di match importanti Goran non ne ha giocati tanti. Bene, se si eccettua il suo Wimbledon in cui ha vinto, Goran ha praticamente sempre fallito. Per cause tecniche? Scusate, ma vi chiedo. Se tu fai piu' punti del tuo avversario ma perdi, è evidente che perdi perché hai giocato peggio dell'altro i punti importanti , o no?

Se la tua unica motivazione della sconfitta è che giochi peggio i punti importanti, mentre negli altri giochi alla pari , la testa per voi non è importante? Cioè, perché le differenze tecniche vengono fuori solo in quei punti? Perché non vengono fuori anche in altri punti? Se il mio livello di sicurezza è piu' basso, perché allora in generale non faccio meno punti?

c.


Nick, la testa é fondamentale, non importante, ma non nel modo in cui appare allo spettatore come causa di sconfitte che nella realtá hanno tutt'altre ragioni, questo rientra non nei parametri psicologici, ma nei parametri della capacitá della concentrazione, tut'altra cosa, e nella capcitá di interpretare un match in maniera intelligentemente o meno, ovvero di effettuare scelte strategiche corrette sulla palla in arrivo. jeroska ha perfettamente esplicato il problema.

Se hai mai visto Ivanisevic dal vivo, l'unica cosa che puoi dire é che sparava tutto, un giocatore di questa tipologia non é destinato a essere numero 1, é il classico giocatore bello a vedersi che ne tiene dentro due su tre, e questo non ti porta a vincere un torneo, perché questo tipo di gioco é incostante. Un qualsiasi giocatore sparando tutto puó teoricamente vincere anche con Federer, ma il torneo lo vinci solo se casualmente infili una serie positiva, salvo poi tornare nella tua media al prossimo torneo.
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Messaggio da Roberto74 »

Nickognito ha scritto:Scusate, ma vi chiedo. Se tu fai piu' punti del tuo avversario ma perdi, è evidente che perdi perché hai giocato peggio dell'altro i punti importanti , o no?


Se vinci il 65% delle volte in cui affronti un quinto set, è evidente che i punti importanti li sai giocare, o no?
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Messaggio da Nickognito »

Di solito parlo di 'mentale' non di 'psicologico',

Adesso dimmi che la capacità di concentrazione non è mentale e vado nei pazzi, eh :)

c.
Johnny Rex
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Messaggio da Johnny Rex »

ciccio ha scritto:Se hai mai visto Ivanisevic dal vivo, l'unica cosa che puoi dire é che sparava tutto, un giocatore di questa tipologia non é destinato a essere numero 1, é il classico giocatore bello a vedersi che ne tiene dentro due su tre, e questo non ti porta a vincere un torneo, perché questo tipo di gioco é incostante. Un qualsiasi giocatore sparando tutto puó teoricamente vincere anche con Federer, ma il torneo lo vinci solo se casualmente infili una serie positiva, salvo poi tornare nella tua media al prossimo torneo.


pare il ritratto di Berdych, questo :) .

Va anche ricordato che Ivanisevic aveva pure dei "periodi di costanza", come in generale nel 1992, o nei primi mesi indoor del 1996.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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klaus ha scritto:
ciccio ha scritto:
jeroska ha scritto:
klaus ha scritto:Ok?
Quindi la Nalba che improvvisamete caccia il suo rovescio lungolinea 2 volte fuori e 2 volte in rete invece di fare i 3 vincenti su 4, o passa dal 60% di prime e 2 doppi falli al 39% e 8 doppi ha una carenza tecnica.


No claudio, secondo me è principalmente un problema di lucidità atletica.


qutone assoluto


a distanza di una settimana(a volte di 3 giorni?).

Che è successo a Djokovic sui 5 set poin mancati nel primo set della finale USOpen?

anche a distanza dalla mattina alla sera, nel caso specifico di Nalba poi, conosco la situazione specifica, non lo conosco dierattamente di persona, ma abbiamo amici comuni, il problema é un altro......... e evito di renderlo noto per ovvi motivi, ma puoi immaginarlo senza troppa fantasia.

Ecco per la finale usopen quello é l'esempio perfetto della vittoria mentale di Federer a paritá di tecnica, vittoria completamente da attribuire alla miglior gestione della concentrazione dell'incontro, cosa avvenuta in maniera opposta, con la vittoria di Djoko poco prima (Toronto mi sembra, guardo poca tv ricordo era in canada ma non il luogo specifico, e correggetemi se sbaglio), altra vittoria assolutamente mentale, a paritá assoluta di valore tecnico.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Messaggio da Nickognito »

Roberto74 ha scritto:
Nickognito ha scritto:Scusate, ma vi chiedo. Se tu fai piu' punti del tuo avversario ma perdi, è evidente che perdi perché hai giocato peggio dell'altro i punti importanti , o no?


Se vinci il 65% delle volte in cui affronti un quinto set, è evidente che i punti importanti li sai giocare, o no?


no, i punti importanti sono le palle break, i 30-30 e così via.

Ci sono diverse statistiche fatte su tutti i match atp e wta in un certo periodo in cui si dimostra come in queste situazioni di punteggio il rendimento scende, in media. Non nei quinti set. Certo, in certe situazioni dei quinti set, e un po' piu' nei quinti set, ma non così tanto.

Comunque, ripeto, non so se vi ricordate della mia prima risposta. Sono stato il primo a dire che per lo piu' 'il braccino di Ivanisevic' non era braccino ma era un'impressione che in realtòà nasceva dalla sua tipologia di gioco, e non a problemi mentali.

Dico solo che spesso però c'erano anche questi problemi mentali, di eccessiva emotività, non come unica o primaria spiegazione, ma come spiegazione aggiuntiva. Soprattutto se paragoniamo Ivanisevic ai giocatori che hanno raggiunto, su erba, picchi tecnicni paragonabili ai suoi (Becker, Sampras, Edberg, e così via)

Ma solo come spiegazione secondaria e aggiuntiva, mi pare di averlo detto subito. Se poi , pur di contraddirmi, volete dire che Goran era il genio dello zen mentale nei momenti topici, oh, fate come volete ;-)

c.
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ciccio ha scritto:
Ecco per la finale usopen quello é l'esempio perfetto della vittoria mentale di Federer a paritá di tecnica, vittoria completamente da attribuire alla miglior gestione della concentrazione dell'incontro, cosa avvenuta in maniera opposta, con la vittoria di Djoko poco prima (Toronto mi sembra, guardo poca tv ricordo era in canada ma non il luogo specifico, e correggetemi se sbaglio), altra vittoria assolutamente mentale, a paritá assoluta di valore tecnico.


lo vedi che in realtà siamo d'accordo ;-)

ti pare poco, una finale slam e una master series tra i primi due del mondo sulla superficie decisa da motivi mentali. Alla faccia della non influenza :)

(e poi forse esageri, visto che nei due match in questione ha comunque vinto il giocatore che ha dominato , nell'occasione, sulla diagonale rovescia - sì, non la diagonale di dritto, mi spiace ;-))

c.
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Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:
ciccio ha scritto:
Nickognito ha scritto:bene.

E , siccome varia, questa variazione non puo' essere determinante per il risultato di un match dove le differenze tecniche sono minime e quindi decidere l'esito di un match?


sicuro che possono, ma si parte dal presupposto che le due capacitá tecniche siano identiche, e la distinzione bada bene, non é ho perso perché........., ma ho vinto perché......... la differenza é in questo senso abissale.
Non é per cause psicologiche che perdo, é a causa della maggior tenuta mentale dell'avversario in quella situazione perticolare. Cosí é perfetto, in questo caso é l'esatta dimensione della psicologia del tennis.



oh, e qui si arriva al punto.

Questa per te è l'esatta dimensione della psicologia del tennis, ma, ti potrà stupire, lo è anche per me. Non adesso, lo ho sempre stata. Ho sempre inteso questo per psicologia del tennis, e se non ci credi ti recupererò alcuni miei post vecchi sull'argomento.

Perché allora siamo in disaccordo? Cerco di vedere quelli che secondo me sono i motivi.

Il primo: secondo me non ti sei interessato a sapere cosa io intenda per psicologia del tennis. Hai dato per scontato che io intendessi quello che si intende nella norma (di chi , poi?), insomma, quello che non ti piaceva.

Il secondo: fai questa distinzione tra 'ha vinto per' e 'ha perso per'. Questa distinzione ha senso se entriamo nell'ottica di 'accusare un giocatore'. Tu sembri porti in difesa del giocatore piu' debole per dire 'non è un *fessacchiotto*, ha solo perso perché l'altro è stato particolarmente bravo'. Va benissimo. Ma parliamo di professionisti e diamo per socntato che se Goran perde da Sampras ha perso perché Sampras è un genio, e non perché Goran è una pippa. Non ho detto che io ho perso da Klaus. La differenza è evidente e non va ricordata ogni volta. E' chiaro a tutti che si tratta di grandi giocatori e campioni, non di pippe. Se non lo ricordiamo non è per mancanza di rispetto, è per mancanza di necessità di ripetere cose banali e scontate.

La sostanza è: 'x ha perso con y per motivi mentali/psicologici' Il dire 'y ha vinto con x per motivi psicologici' è un sinonimo, semplicemente.

Il terzo: in un match atp , spesso le capcità tecniche dei due tennisti sono molto molto simili. Ci sono molto spesso match in cui i due giocatori fanno praticamente lo stesso numero di punti. Le differenze spesso sono minime.
E' chairo che solo allora entra in gioco la psicologia, ma le occasioni sono , secondo me, piu numerose di quanto sembri pensare.
Non c'è sempre Federer contro Seppi. Spesso in un match le differenze sono davvero minime, e il ruolo di mente e psicologia allora diventa fondamentale.

Questo non vuol dire che nessuno esageri il ruolo della psicologia nel tennis. Ma nemmeno vuol dire che tutti i non giocatori lo esagerino, questo , se lo pensi, è un postulato tuo.

;-)

c.


Se mi dici che gasquet perde al terzo per motivi psicologici Nick, che devo pensare ? Che si fa la solita ragione che ragione non é ! e si fa la psicologia del tennis che non esiste, ma é la solita giustificazione per chi non comprende la tecnica.
Se poi siamo daccordo, la cosa mi fa un grande piacere.
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Messaggio da Nickognito »

'anche' per motivi psicologici, 'anche'.

O forse vuoi dirmi che , per via dell'impostazione tecnica dei suoi colpi, Gasquet è piu' stanco nel terzo set di un match al meglio dei tre set che non in un quarto set? ;-)

In ogni caso cosa devi pensare? Che magari sbaglio con Gasquet, e non sbaglio con Federer o con Ivanisevic. O magari il contrario.

c.
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Messaggio da klaus »

ciccio ha scritto:
klaus ha scritto:
ciccio ha scritto:
jeroska ha scritto:
klaus ha scritto:Ok?
Quindi la Nalba che improvvisamete caccia il suo rovescio lungolinea 2 volte fuori e 2 volte in rete invece di fare i 3 vincenti su 4, o passa dal 60% di prime e 2 doppi falli al 39% e 8 doppi ha una carenza tecnica.


No claudio, secondo me è principalmente un problema di lucidità atletica.


qutone assoluto


a distanza di una settimana(a volte di 3 giorni?).

Che è successo a Djokovic sui 5 set poin mancati nel primo set della finale USOpen?

anche a distanza dalla mattina alla sera, nel caso specifico di Nalba poi, conosco la situazione specifica, non lo conosco dierattamente di persona, ma abbiamo amici comuni, il problema é un altro......... e evito di renderlo noto per ovvi motivi, ma puoi immaginarlo senza troppa fantasia.

Ecco per la finale usopen quello é l'esempio perfetto della vittoria mentale di Federer a paritá di tecnica, vittoria completamente da attribuire alla miglior gestione della concentrazione dell'incontro, cosa avvenuta in maniera opposta, con la vittoria di Djoko poco prima (Toronto mi sembra, guardo poca tv ricordo era in canada ma non il luogo specifico, e correggetemi se sbaglio), altra vittoria assolutamente mentale, a paritá assoluta di valore tecnico.


scusatemi sarò franco.
A) Non ho capito la risposta sulla Nalba :oops:
B) Djoko su 5 match point a cacciato lungo 2 rovesci facili e un dritto e per me si è prosaicamente cacato in mano :lol:
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Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:'anche' per motivi psicologici, 'anche'.

O forse vuoi dirmi che , per via dell'impostazione tecnica dei suoi colpi, Gasquet è piu' stanco nel terzo set di un match al meglio dei tre set che non in un quarto set? ;-)

In ogni caso cosa devi pensare? Che magari sbaglio con Gasquet, e non sbaglio con Federer o con Ivanisevic. O magari il contrario.

c.


Ahhhhh nick, non confondere tutto adesso che ci siamo arrivati caspita !!
Hai perfettamente inteso la questione.

Su gasquet poi si son fatte nel suo fanclub le disamine piú assurde, ho scritto un post in una discussione con mazzoni che spero chiarisca finalmente qual'é il problema di Gasquet, la psicologia lí non centra proprio un emerito accidente, e soprattutto quella psicologia che in quel fan club si é tirata fuori. Ecco quello é il classico esempio di come l'importanza della testa sia totalmente fuorviato dal vero significato che ha nel tennis. Non farmi scrivere un altro post lenzuolo sui significati della testa nel tennis con dimostrazioni esempi ecc. ecc. che proprio non ne ho voglia e domattina devo partire per Buenos Aires. Hai giá perfettamente capito e siamo in linea di massima daccordo.

Ciauzzzzzzzzzzzz
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Messaggio da jeroska »

klaus ha scritto:scusatemi sarò franco.
A) Non ho capito la risposta sulla Nalba :oops:
B) Djoko su 5 match point a cacciato lungo 2 rovesci facili e un dritto e per me si è prosaicamente cacato in mano :lol:


A) La Nalba, quando la condizione atletica è al top, non ha problemi nè tecnici nè tantomeno di testa. Il match che ha portato a casa con Ferrer a Bercy, ad esempio, è un esempio di solidità mentale pazzesca. Facilissimo andar via di testa con quel demonio che prendeva tutto, e non c'era verso di scrollarselo di dosso. Il problema è che questo top, per ragioni costituzionali e motivazionali, viene raggiunto solo raramente. Ciò è quello che, umilmente, penso.

B) Siamo sostanzialmente d'accordo, vedi sopra.
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Messaggio da klaus »

jeroska ha scritto:
klaus ha scritto:scusatemi sarò franco.
A) Non ho capito la risposta sulla Nalba :oops:
B) Djoko su 5 match point a cacciato lungo 2 rovesci facili e un dritto e per me si è prosaicamente cacato in mano :lol:


A) La Nalba, quando la condizione atletica è al top, non ha problemi nè tecnici nè tantomeno di testa. Il match che ha portato a casa con Ferrer a Bercy, ad esempio, è un esempio di solidità mentale pazzesca. Facilissimo andar via di testa con quel demonio che prendeva tutto, e non c'era verso di scrollarselo di dosso. Il problema è che questo top, per ragioni costituzionali e motivazionali, viene raggiunto solo raramente. Ciò è quello che, umilmente, penso.

B) Siamo sostanzialmente d'accordo, vedi sopra.


Andrea se riguardi il 5° set della famosa finale Master 2005 e un altro paio di match clou della Nalba lo vedrai in versione Nole(US2007), tutto irrigidito sbagliare esecuzioni a modesto o assente tasso di difficolta (per lui).
Per me la Nalba in alcune occasioni è un choker.
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Messaggio da Johnny Rex »

O la tragica semifinale con Baghdatis in Australia 2 anni fa.
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Messaggio da Roberto74 »

Nickognito ha scritto:Ma solo come spiegazione secondaria e aggiuntiva, mi pare di averlo detto subito. Se poi , pur di contraddirmi, volete dire che Goran era il genio dello zen mentale nei momenti topici, oh, fate come volete


Via Nick, non fare il fiorentino doc. Per estremismi si ragiona male.

Ivanisevic non era né uno zen né uno psicopatico. Non può essere tale né chi riesce a fare due doppi falli del game decisivo di una finale, né chi vince 26 incontri su 40 al quinto set.

Diciamo che non sia vera né l'una né l'altra affermazione, e che la verità stia nel mezzo.

L'unica cosa sicura è che Ivanisevic avesse ben identificati limiti tecnici, e che i suoi risultati, guarda caso, rispecchiano il suo arsenale.

Quindi, in conclusione, è sicuramente sbagliata, come giustamente sosteneva jeroska, la generale considerazione di Ivanisevic come "uno dal grande talento, che se avesse avuto la testa..."
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Messaggio da Nickognito »

sì, ma visto che la tua identica posizione l'ho espressa io per primo in questo topic, perché darmi contro su una singola frase estrapolata dal contesto? ;-)

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Messaggio da klaus »

Johnny Rex ha scritto:O la tragica semifinale con Baghdatis in Australia 2 anni fa.


appunto 8)
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Messaggio da jeroska »

klaus ha scritto:Per me la Nalba in alcune occasioni è un choker.


Può essere, però se vai a sfruculiare bene qualche scheletro del genere ce l'hanno un po' tutti nell'armadio. Resto dell'avviso che in Nalbandian la qualifica di choker non sia un elemento davvero preponderante, nel complesso.
Buonasera caro. Dunque, io adesso batto lo zero, un milione sullo zero.
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Messaggio da Nickognito »

beh, bah...

chi sa giocare oggi al livello di Nalbandian?

Probabilmente solo Djokovic, Nadal e Federer.

Tra i 4, chi è il piu' choker?

;-)

c.
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