Intercettazioni

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
Pindaro
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Messaggio da Pindaro »

Alessandro raglia. (cit.)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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alessandro
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Messaggio da alessandro »

PINDARO ha scritto:Alessandro raglia. (cit.)
:D l'unica volta che non ho scritto nulla di mio...
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alessandro
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Messaggio da alessandro »

non ho voglia di fare ricerche ma fanno ridere anche:

"cambieremo la costituzone da soli"
"non ho mai detto che cambieremo la costituzione da soli"
"non si puo' cambiale la cost. da soli, ma se costretti lo faremo"


oppure:

Meglio il fallimento che dare Alitalia ad air france, l afrancia e' nostro diretto concorrente nel turismo e in molti settori.

Porte aperte ad Air France

come:

presidenzialismo dopo il federalismo

mai parlato di presidenzialismo

oppure:

il governo h adato parere favorevole alla tassa sul permesso di soggiorno

"sono stato io a bloccare queta tassa"

tutt equeste sono solo dell'ultimo mese...
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Lyndon79
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Messaggio da Lyndon79 »

Era da un po' che avevo in animo di scrivere il seguente pistolotto, :D .
Lo scrivo qua, perchè può essere il punto di partenza..

Intercettazioni. Allora, perchè le si vuole limitare? Perchè c'è una tensione tra le necessità inquirenti della magistratura e il diritto alla privacy. Fin qui tutto bene; si deve cercare un equilibrio.
I timori che i magistrati possano andare oltre e nuocere alla privacy dei privati cittadini sono sempre presenti, e vanno considerati.

Detto questo, è quello che sta accadendo oggi in Italia, e nelle società occidentali? C'è il rischio che i magistrati eccedano e creino una sorta di 'grande fratello' che controlla le vite degli italiani?
Chiaramente, non è il caso. C'è peraltro da regolamentare la diffusione delle notizie ecc ecc.

Dove c'è tensione tra le necessità inquirenti della magistratura e il diritto alla privacy? O meglio, il diritto alla privacy di chi è in questione in questi mesi/anni?
Della classe politica.

Ora, c'è un rischio che la magistratura abbia assunto così tanto potere da essere persecutoria nei confronti della classe politica? La magistratura ha così tanto potere? Fa così paura la magistratura?
A me pare che la situazione sia, per certi versi, opposta.. Anzi, se c'è da avere paura di una magistratura potente e invasiva, c'è maggiore paura di una classe politica non controllata, senza controbilanciamenti..

Quale è la situazione delle democrazie occidentali?

Nel Settecento, semplificando moltissimo, per far sì che la 'democrazia' funzionasse, e per far fronte al timore di una dittatura della maggioranza, lo schema delle relazioni governative di potere prevedeva, tra le altre cose, la cosiddetta divisione dei poteri: tra legislativo, esecutivo e giudiziario. I 3 poteri si dovevano controbilanciare e controllare l'un l'altro.

Semplificando enormemente, già dalla fine dell'Ottocento, questo schema (probabilmente fittizio) era già mutato; si parlava di fusione tra il legislativo ed esecutivo. I poteri, per le necessità di una democrazia rappresentativa che si faceva sempre più seria e complessa, si erano ridotti a 2.
L'unico potere bilanciante gli eletti è rimasto quindi quello giudiziario.

Ora, con il passare dei decenni, il ruolo dei partiti (=classe politica) si è fatto più aggressivo e più intraprendente nei confronti dello stato.
I partiti sono passati (seconda metà 800) dall'essere organi esterni alla stato e appartenenti alla società civile all'essere organi interni, integranti dello stato. I partiti sono diventati in un certo senso 'padroni' dello stato, e soprattutto delle risorse che lo stato offre, a tutti i livelli. In primis, il proprio finanziamento.
Se negli anni 50-60 i partiti, allora partiti di massa, ottenevano i propri sostentamenti con l'obolo degli iscritti, con il venir meno delle ideleogie e delle iscrizioni, i partiti si son trovati senza denaro e finanziamenti.
Dove trovare i soldi?
Nello stato, of course.

E i partiti? tutti d'accordo, of course. Anzi, i partiti creano un cartello per la propria sopravvivenza (obiettivo primo del partito, antecedente anche a quello di assumere incarichi governativi).

Ora, ricollegando i pezzi del puzzle, cosa è rimasto?
E' rimasto una classe politica sostanzialmente poco controllata, abituata a trovare i fondi e i finanziamenti, nello stato, secondo le sue volontà, e tendenzialmente con la volontà (e con l'abitudine) a mantenere le redini del potere, secondo le regole che si vuole dare.
Qui ci si può ricollegare all'idea di politica di 'casta delle caste', anche se il discorso è appunto molto più profondo, complesso, e preoccupante del libro di Rizzo e Stella.

Classe politica che prova fastidio quindi a trovarsi i bastoni in mezzo alle proprie ruote, sia questa l'opinione pubblica (la cui esistenza e indipendenza in Italia è paragonabile a quella degli UFO, :D ), i media (la cui indipendenza e serietà è pari alla veridicità del'eistenza di E.T.), la magistratura.
La classe politica (e quella italiana in particolare, più abituata anche dagli italiani stessi a fare quello che vuole) reagisce contrariata, con fastidio, ad ogni tipo di opposizione...

Ora, ma vi pare che mi metto a fare le barricate per dare ancora più potere, e soprattutto, libertà d'azione alla classe politica????? E per limitare le intercettazioni del loro operato?
E perchè, poi?
Fare una battaglia in nome del popolo pe l'interesse della classe politica, stante questa situazione???
Mah..


Finito il lungo e magari sconnesso (in alcune parti, certamente), pistolotto, :wink:
Nickognito
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Messaggio da Nickognito »

post da incorniciare, come usuale.

Diciamo che nella questione entrano anche i poteri economici, a renderla più complessa. Ma approvo decisamente.

c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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alessandro
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Messaggio da alessandro »

Credo che IL problema dell'italia sia la corruzione.
costa un 5% di PIL e sterilizza il sistema dai migliori.
Intercettazioni dovrebbero essere automatiche appena c'e' un sospetto di truffe sui MILIARDI di Euro dei fondi comunitari, appalti statali e appalti sanitari.

Invece, chi tocca questi interessi, viene fatto fuori, da DeMagistris in avanti.




Sole 24ore

Corte dei conti: in Italia diffuse corruzione e tangenti

10 febbraio 2009


Allarme corruzione della Corte dei Conti. Nella Pubblica amministrazione i controlli non sono adeguati: sono ancora troppo diffuse corruzione e tangenti. Il dato emerge dai dati dell'attività dei magistrati contabili, diffusi in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. La Corte dei conti che ha emesso 102 sentenze per danno erariale derivante da attività contrattuale.: 77 sono sfociate nella condanna dei chiamati in giudizio. Lo ha riferito il procuratore generale della Corte, Furio Pasqualucci, nella sua relazione all'inaugurazione dell'Anno giudiziario. Sentenze, dunque, hanno riguardato percezione di tangenti da parte di dirigenti in relazione a lavori di infrastrutture stradali, percezione di illeciti compensi negli appalti pubblici, appropriazione indebita di somme a seguito dell'emissione di falsi o duplicati mandati di pagamento a fronte di prestazioni contrattuali inesistenti o già pagate. «I controlli interni ed esterni sull'amministrazione non sono pienamente adeguati», ha sottolineato nel suo intervento il presidente della magistratura contabile Tullio Lazzaro. Per Lazzaro «occorre potenziare e irrobustire i controlli, renderli effettivi nello svolgersi e concreti negli effetti. Nel campo dell'amministrazione , a un maggior e migliore uso dei controlli, corrisponde simmetricamente un minore ricorso al codice penale». Il presidente dei magistrati contabili ha sottolineato che «dove manca la trasparenza si genera il cono d'ombra entro cui possono trovare spazio quei fatti di corruzione o di concussione che rendono poi indispensabile l'intervento del giudice penale». E ha ricordato come l'intervento del giudice penale, «a sua volta, prima ancora del definitivo accertamento dei fatti, può avere anche l'effetto, non voluto, di generare un clima di sospetto, una nebbia mefitica che sembra tutto avvolgere e genera sfiducia da parte dei cittadini onesti».


Gravissimo lo spreco di risorse pubbliche per le opere incompiute. Gravissimo, poi, lo spreco di risorse pubbliche per la realizzazione di opere incompiute e quindi inutilizzabili. «Anche nel corso del 2008 - ha sottolineato Pasqualucci - molte fattispecie di responsabilitá amministrativa sono da collegare direttamente o indirettamente al fenomeno delle cosidette opere pubbliche incompiute, opere ciò progettate ma non appaltate ovvero non completate o comunque inutilizzabili per scorretta esecuzione, che rappresentano un gravissimo spreco di risorse pubbliche e la testimonianza più eloquente dell'inefficienza dell'amministrazione centrale e periferica».
CONTINUA ...»


Frodi comunitarie per 148 milioni di euro. Le frodi comunitarie segnalate nel 2008 ammontano a circa 148 milioni di euro di cui 61,6 milioni (per 90 casi) riguardano frodi nel settore degli aiuti allo sviluppo regionale, con il maggiore importo nella regione Sicilia (19,9 milioni). «Quarantotto casi per 42,8 milioni di euro riguardano il settore aiuti all'agricoltura - ha sottolineato Pasqualetto - con maggiore importo complessivo nella regione Calabria (30,3 milioni); 10casi per 29,5 milioni di euro si riferiscono al settore del sostegno innovativo e infrastrutturale in agricoltura, di cui il maggiore importo in Abruzzo con 29,9 milioni di euro. Il sostegno sociale e all'occupazione ha registrato 27 denunce per 13,4 milioni di euro con maggiori importi in Lombardia (3,2 milioni di euro) e Liguria (1,4 milioni di euro). Il fondo per la pesca registra 4 segnalazioni per un importo complessivo di 599.000 euro, di cui 476.000 in Toscana».

Troppe truffe nel settore sanitario. Fatturazioni fraudolente, mancato completamento di strutture, non utilizzo di impianti già realizzati, spese per corsi di formazione mai avviati, irregolarità nella gestione dei ticket: sono questi alcuni degli esempi di sperpero di risorse pubbliche nella spesa farmaceutica - sanitaria denunciati dal procuratore generale della Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, nel suo intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario. « Terreno fertile per comportamenti truffaldini o comunque per forme di sperpero di pubbliche risorse si è dimostrato il settore della spesa farmaceutica sanitaria». Pasqualetto ha sottolineato che c'è «l'esigenza normativa - ha sottolineato Pasqualetto - di una razionalizzazione della spesa sanitaria, da un lato, e, dall'altro lato, dell'approntamento di misure volte al contenimento della stessa». La Corte ha delineato 11 tipologie di condotte anti giudiriche nelle quali si è manifestata nel corso del 2008 l'attivitá illicita in ambito sanitario: incarichi illegittimi conferiti al personale estraneo alle Aziende sanitarie; acquisti non autorizzati di apparecchiature medicali; mancata utilizzazione o inadeguate ristrutturazioni di strutture ospedaliere giá realizzate; irregolaritá nella spesa causate dalla iper prescrizione di farmaci; irregolaritá nella spesa causate da doppia e/o fraudolenta fatturazione; indebite e fraudolente acquisizioni di risorse pubbliche per corsi di formazione mai espletati, espletati solo in parte o forniti in tutto o in parte di rendiconto o documentazione giustificativa; indebiti compensi percepiti dai medici di base; irregolari gestioni di case di cura convenzionate; irregolaritá sulle esenzioni dei tickets; illegittime nomine fiduciarie di dirigenti apicali e infine corresponsioni di indennitá non dovute.
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Messaggio da alessandro »

Lettera del segretario dell'Anm. Il Pm cita l'esempio del rapimento di un bambinoper spiegare come la nuova legge legherebbe le mani agli inquirenti
Così le norme sulle intercettazioni aiuteranno i pedofili a beffare la polizia

Vi chiedo di leggere l'articolo. fa venire i BRIVIDI!!


http://www.repubblica.it/2009/01/sezion ... ttera.html

se poi c'e' qualcuno a favore di questa porcata che condannera' innocenti per salvare il C... a quattro politici corrotti... si faccia avanti.
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Messaggio da alessandro »

Intercettazioni, Mancino contro il ddl
"Così non si potranno più fare"
Durissimo giudizio del vicepresidente del Csm durante il plenum. "Consentirle solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza distrugge la stessa possibilità delle intercettazioni". No al carcere per i giornalisti
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Pindaro
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Messaggio da Pindaro »

alessandro ha scritto:No al carcere per i giornalisti
Mario Giordano tira un sospiro di sollievo.
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Messaggio da alessandro »

Mafia: ha ragione la Bongiorno, convinta che per queste inchieste non cambi nulla, o chi già vede le inchieste in panne?

"Stimo molto il presidente della commissione Giustizia e ricordo che condivise i rilievi del procuratore Grasso. Spesso si arriva a scoprire l'esistenza di associazioni mafiose o terroristiche indagando sui reati che mafiosi e terroristi commettono (estorsioni, usura, omicidi per i primi; emigrazione clandestina, falso di banconote e documenti per i secondi). Ma per questi reati le intercettazioni si potranno fare solo per due mesi e le ambientali solo nei luoghi ove sia in corso l'attività criminosa. Cioè posso intercettare se stanno sgozzando qualcuno, non se stanno parlando di farlo domani. Dunque, l'eccezione è solo fumo negli occhi".
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Messaggio da alessandro »

Così le norme sulle intercettazioni
aiuteranno i pedofili a beffare la polizia
di GIUSEPPE CASCINI*

<b>Così le norme sulle intercettazioni<br>aiuteranno i pedofili a beffare la polizia</b>
Caro direttore, in una cittadina del Nord Italia scompare un bambino di otto anni. Stava tornando da scuola, ma non è mai arrivato a casa. La polizia avvia le indagini. Alcuni testimoni riferiscono di aver visto nei giorni precedenti una persona sospetta nei pressi della scuola. Ne forniscono una descrizione. Corrisponde a quella di un soggetto già condannato in passato per detenzione di materiale pedo-pornografico. La polizia avvia le indagini e scopre che l'uomo non è a casa e non si è presentato al lavoro.
La polizia comunica al magistrato le informazioni acquisite e propone di effettuare indagini tecniche:
a) Acquisizione dei tabulati del telefono intestato al sospetto;
b) Acquisizione dei tabulati del traffico telefonico transitato sulla cella nei pressi della scuola nella settimana precedente al rapimento.

L'acquisizione serve sia per confermare la presenza del sospetto davanti alla scuola sia per individuare altri telefoni nella sua disponibilità;
c) Acquisizione dei tabulati del traffico telefonico della anziana madre del sospetto per individuare altri telefoni nella sua disponibilità;
d) Acquisizione dei tabulati del traffico telefonico sull'utenza della famiglia del bambino e intercettazione delle utenze;
e) Intercettazione del telefono del sospetto;
f) Intercettazione del telefono della madre del sospetto;
Il pubblico ministero ricevuta la comunicazione iscrive il nome del sospetto nel registro degli indagati per il delitto di cui all'art. 605 del codice penale (sequestro di persona: pena massima otto anni) e comincia a studiare le richieste della polizia alla luce delle nuova legge sulle intercettazioni:
a) I tabulati del telefono del sospetto non si possono fare. La legge richiede gravi indizi di colpevolezza che in questo caso mancano. Ci sono indizi, ma non sono gravi.
b) I tabulati del traffico della cella (che potrebbero confermare la presenza del soggetto sul luogo e quindi rendere grave il quadro indiziario) non si possono fare perché la legge consente l'acquisizione dei tabulati solo nei procedimenti contro ignoti e al solo fine di identificare le persone presenti sul luogo del reato o nelle immediate vicinanze di esso. In questo caso perché il procedimento è a carico di una persona identificata; comunque non si potrebbero estrarre i tabulati dei giorni precedenti al rapimento.
c) L'acquisizione dei tabulati della madre è comunque vietata perché sottoposta allo stesso regime delle intercettazioni: si possono fare solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza, requisito che per la madre del sospetto certamente manca.
d) L'acquisizione dei tabulati delle utenze della persona offesa è possibile con il loro consenso, ma solo nei procedimenti contro ignoti, non in quelli, come in questo caso, a carico di persone identificate. Per la stessa ragione non possono essere intercettate le utenze.
e) Il telefono del sospetto non è intercettabile perché mancano i gravi indizi di colpevolezza.
f) Il telefono della madre non è comunque intercettabile.

Il pubblico ministero comunica al commissario di polizia il risultato del suo studio. "Dunque non possiamo fare nulla?", chiede il commissario. "Dobbiamo tornare ai vecchi metodi di indagine". "Bene", risponde il commissario, "allora convochiamo qui la madre e le chiediamo dove si trova il figlio e se non ci risponde la arrestiamo per favoreggiamento, così vediamo se lui viene fuori". "Niente da fare, commissario", spiega paziente il pubblico ministero, "i prossimi congiunti dell'indagato non sono obbligati a testimoniare e non rispondono di favoreggiamento".

Una settimana dopo le indagini hanno una svolta. Un testimone ha visto il bambino salire su una macchina, ricorda il modello e i primi numeri di targa. La polizia verifica che il modello e i numeri di targa corrispondono all'auto del sospetto. Gli indizi di colpevolezza ora sono gravi. Il commissario torna dal pubblico ministero a chiedere tabulati e intercettazioni.

Il pubblico ministero emette subito i decreti di urgenza. Poi fa fare copia integrale degli atti di indagine e dispone che un'auto parta immediatamente per portare il tutto nella sede del capoluogo del distretto, a circa 150 km di distanza, perché il provvedimento deve essere convalidato dal tribunale in composizione collegiale entro 48 ore e al tribunale va trasmesso l'intero fascicolo. L'autista del commissario, un agente di polizia, si offre di portare lui il fascicolo che, per mancanza di fondi e di personale, non arriverebbe mai a destinazione in tempo.

I tabulati del telefono confermano la gravità del quadro indiziario. Il sospetto ha passato molte mattine davanti alla scuola. Le intercettazioni non producono però risultati. Probabilmente il sospetto ha cambiato telefono. Il commissario propone di intercettare tutte le persone con le quali il sospetto ha parlato durante gli appostamenti per arrivare al nuovo numero. Il pubblico ministero spiega che la nuova legge non consente l'intercettazione di persone diverse dall'indagato.

Dopo una settimana una nuova svolta. Una impiegata di un negozio di telefonia ha riconosciuto il sospetto dalla foto pubblicata sui giornali e ricorda di avergli venduto un telefono pochi giorni prima del rapimento. Controllando gli archivi del negozio la polizia individua la nuova utenza. Il pubblico ministero emette subito un decreto di urgenza poi guarda l'autista del commissario che senza dire una parola prende il voluminoso fascicolo e parte alla volta del capoluogo del distretto.

L'utenza è quella giusta. Il sospetto parla con la madre e le racconta del rapimento. La madre cerca invano di convincerlo a liberare il bambino. Purtroppo però la zona da cui chiama è piuttosto vasta ed è impossibile individuare il luogo dove si nasconde. Il sospetto riceve poi telefonate da diverse cabine telefoniche da un uomo che vuole "comprare" il bambino. La polizia propone di estrarre il tabulato delle cabine. Se poi l'uomo ha usato una scheda prepagata si potrebbe estrarre il traffico di quella scheda come si è fatto nell'indagine per l'omicidio del professore Massimo D'Antona. Le altre chiamate potrebbero consentire di identificare l'uomo.

Niente da fare: l'uomo non è identificato e a suo carico non ci sono gravi indizi di colpevolezza.
Passano i giorni; siamo a due mesi dall'inizio delle intercettazioni. Il pubblico ministero non ha ancora trovato il coraggio di dire al commissario che a mezzanotte dovranno staccare i telefoni. Lo vede arrivare trafelato e raggiante: "Dottore, ci siamo!" urla. Gli mostra la trascrizione di una telefonata intercettata quella mattina tra l'uomo sconosciuto e il rapitore. Mentre legge la trascrizione il volto del pubblico ministero diventa sempre più bianco: il rapitore ha accettato di consegnare all'uomo il bambino, ma la telefonata si conclude così: "Chiamami domani e ti dirò dove venire".

*L'autore, pubblico ministero a Roma e segretario nazionale dell'associazione nazionale magistrati, ha applicato a un caso concreto la nuova disciplina delle intercettazioni e dimostrato come la nuova legge renda le indagini più difficili e meno efficaci
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Messaggio da whiterussian »

SCANDALOSO.
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Messaggio da Zonker »

Indagini sul tesoro di Ciancimino
Vizzini si dimette dall'Antimafia


Il senatore Pdl è indagato per concorso in corruzione aggravata dal favoreggiamento di Cosa Nostra con altri tre parlamentari siciliani, i senatori dell'Udc Salvatore Cuffaro e Salvatore Cintola e il deputato dell'Udc Saverio Romano
di Alessandra Ziniti
Dovranno spiegare ai pm della Dda di Palermo a che titolo hanno intascato quei soldi provenienti dal conto "Mignon" dove Vito Ciancimino nascondeva le sue provviste. Soldi prelevati dal figlio di don Vito, Massimo, per conto di Gianni Lapis, il tributarista accusato di aver gestito il tesoro dell’ex sindaco di Palermo. Insieme all’avviso di garanzia per concorso in corruzione con l’a ggravante dell’articolo 7, cioè di aver favorito Cosa nostra, Carlo Vizzini (nella foto), del Pdl, Saverio Romano, Salvatore Cuffaro e Salvatore Cintola, dell’Udc, i quattro parlamentari finiti nel gran calderone dell’ultima inchiesta eccellente della Procura di Palermo hanno ricevuto un avviso a comparire per il prossimo 17 giugno.

L’indagine aperta a loro carico, dopo le dichiarazioni rese da Massimo Ciancimino nella sua nuova veste di collaboratore di giustizia, era stata anticipata da "Repubblica" il 14 marzo scorso. Ma alcuni degli indagati, su tutti il senatore Vizzini, aveva respinto le accuse, precipitandosi in Procura per annunciare subito dopo di aver denunciato Ciancimino e di aver ricevuto assicurazioni di non essere indagato.

Oggi, invece, dopo aver ricevuto ieri a tarda sera l’informazione di garanzia, Vizzini ha rassegnato le sue dimissioni dalla Commissione antimafia di cui era vicepresidente. "Ho la serenità di chi sa di essere estraneo ad ipotesi di reato e di potere compiutamente rispondere ai magistrati. Adesso si potrà fare luce sulle verità, mettendo fine al lungo e spesso velenoso chiacchiericcio che negli ultimi mesi mi ha accompagnato". Saverio Romano, segretario dell’Udc siciliana, appena eletto al Parlamento europeo, commenta così il provvedimento giudiziario: "L'avviso di garanzia che ho ricevuto qualche mese fa attraverso i giornalisti di Repubblica e oggi formalmente dalla Procura di Palermo mi lascia del tutto sereno perche' so di non avere mai intrattenuto rapporti di alcun genere con Ciancimino".

Secondo le accuse di Massimo Ciancimino, il denaro proveniente dal conto veniva distribuito ai capi partito o ai capi corrente, che poi avevano il compito di agevolare l'aggiudicazione degli appalti e la concessione dei lavori per la metanizzazione nei vari paesi dell'isola. A riscontro delle dichiarazioni del figlio di Don Vito, ci sono anche parziali ammissioni del tributarista Lapis, già raggiunto da avviso di garanzia due mesi fa, ma anche documenti, intercettazioni ambientali e telefoniche che sono state rilette dagli investigatori dei carabinieri di Monreale e che ora saranno trasmesse al Parlamento insieme alla richiesta di utilizzazione.

(11 giugno 2009)


Chiamali scemi.

Bye dudes.
CAPELLINO
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Messaggio da CAPELLINO »

Ma voi che sapete, mi spiegate una cosa?
Allora, mettiamo che io sia indagato, ricevo un avviso di indagini in corso a mio carico oppure un avviso di conclusione di indagini, in questo fascicolo ci possono essere degli interrogatori, dei dati e anche delle intercettazioni. Questi dati, prima che si arrivi al dibattimento, non sono atti pubblici, giusto? Dovremmo esserene a conoscenza solo io, il mio avvocato e gli inquirenti, pubblicarli o venirne a conoscenza era un reato anche prima di questa legge o no?
Ultima modifica di CAPELLINO il dom giu 14, 2009 3:52 pm, modificato 1 volta in totale.
GEORGE BEST:"SE FOSSI NATO BRUTTO, FORSE OGGI NESSUNO PARLEREBBE PIU' DI PELE'"
tennisfan82
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Messaggio da tennisfan82 »

Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
CAPELLINO
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Messaggio da CAPELLINO »

CAPELLINO ha scritto:Ma voi che sapete, mi spiegate una cosa?
Allora, mettiamo che io sia indagato, ricevo un avviso di indagini in corso a mio carico oppure un avviso di conclusione di indagini, in questo fascicolo ci possono essere degli interrogatori, dei dati e anche delle intercettazioni. Questi dati, prima che si arrivi al dibattimento, non sono atti pubblici, giusto? Dovremmo esserene a conoscenza solo io, il mio avvocato e gli inquirenti, pubblicarli o venirne a conoscenza era un reato anche prima di questa legge o no?
C'e' qualche laureato in giurisprudenza, magistrato o pregiudicato che mi chiarisce sto dubbio? grazie :wink:
GEORGE BEST:"SE FOSSI NATO BRUTTO, FORSE OGGI NESSUNO PARLEREBBE PIU' DI PELE'"
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alessandro
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Messaggio da alessandro »

http://www.ustream.tv/recorded/1661500

sulla legge sulle intrcettazioni
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