F1 2008
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- Massimo Carbone
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MILANO - Assegnare medaglie al posto dei punti al termine di un Gran Premio: e' la rivoluzionaria idea di Bernie Ecclestone, patron del circus di Formula 1. "La Federazione Internazionale dell'Automobile e tutti i team sono favorevoli a questa proposta. Si fara'", ha dichiarato Ecclestone al Times. L'obiettivo e' quello di assegnare il titolo in base al medagliere di fine anno, mentre i punti resterebbero in uso solo per il campionato costruttori: "'Si tratta di una necessita' messa in luce dall'ultimo Gran Premio del Brasile - ha spiegato Ecclestone - dove Hamilton poteva accontentarsi di una quinta posizione per vincere il titolo. Questo sistema invece incoraggera' i sorpassi". L'idea potrebbe trovare un'applicazione pratica gia' a partire del prossimo campionato.
- balbysauro
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SCARPERIA (Firenze), 20 novembre 2008 - Oltre cinquanta giri e i tempi che sono andati via via migliorando. È la prima giornata del ritorno di Valentino Rossi al Mugello a bordo di una Ferrari. Il pilota pesarese, otto volte campione del mondo sulle due ruote, ha coperto 26 giri al mattino e 25 al pomeriggio su una F2008 di quelle usate in Brasile nell'ultimo GP di F.1 dell'anno con tanto di numero 46 in bella evidenza.
TEMPORALE - Dopo l'1'23"9 del mattino Rossi, che si è presentato in tuta completamente rossa e con un casco simile a quelli usati durante la stagione della MotoGP, è sceso fino all'1'22"5 del pomeriggio, quando ha dovuto interrompere la sessione in anticipo a causa di un temporale che si stava avvicinando. Il record della pista appartiene a Rubens Barrichello che il 9 febbraio del 2004, a bordo di una F2004, girò in 1'18"704. Felipe Massa e Kimi Raikkonen, che invece qui hanno girato sull'1'21".
CURIOSI - Dopo la pausa pranzo Rossi era tornato in pista dopo le 15, giusto per fare altri 4-5 giri. Tornato ai box, infatti, ha lavorato con i meccanici della Ferrari sulla messa a punto della macchina. Tanti i curiosi che si sono presentati al circuito (circa 1.000 persone), come sono stati tanti gli amici di Rossi che hanno voluto seguirlo in questa avventura. Oltre al padre Graziano c'era infatti anche il team manager della Yamaha, Davide Brivio.
POTENZIALE - Rossi al termine della giornata ha ripercorso i momenti della sua decisione di abbandonare l'idea di diventare pilota del Cavallino, dopo i test di tre anni fa nei quali veniva valutata la possibilità di lasciare la moto per dedicarsi alle quattro ruote. "Lo avevamo visto analizzando i tempi che avevamo fatto a Fiorano, qui e a Valencia - ha spiegato Rossi - e quindi con un buon progetto di lavoro e con tanto impegno sarei potuto diventare un buon pilota di F.1. È dura dire se sarei diventato vincente o meno, ma il potenziale c'era e c'è".
UN GIOCO - "È un divertimento, un gioco - ha detto Brivio - un premio di fine stagione, ma Valentino è competitivo e cercherà di avvicinarsi il più possibile a tempi importanti". "La Ferrari ha sempre il suo fascino e vedere la rossa con il numero 46 fa un certo effetto - ha proseguito Brivio - già qualche settimana parlava di questo test, sicuramente lo sente molto; mi hanno detto i meccanici della Ferrari che era contento come un bambino. Sicuramente per lui è una prova bella e importante. È curioso di vedere quanto veloce va la macchima, se è capace di portarla al limite: è un appassionato di motori e sarebbe la stessa cosa anche con un altro tipo di vettura, lo ha fatto anche correndo nei rally".
TEMPORALE - Dopo l'1'23"9 del mattino Rossi, che si è presentato in tuta completamente rossa e con un casco simile a quelli usati durante la stagione della MotoGP, è sceso fino all'1'22"5 del pomeriggio, quando ha dovuto interrompere la sessione in anticipo a causa di un temporale che si stava avvicinando. Il record della pista appartiene a Rubens Barrichello che il 9 febbraio del 2004, a bordo di una F2004, girò in 1'18"704. Felipe Massa e Kimi Raikkonen, che invece qui hanno girato sull'1'21".
CURIOSI - Dopo la pausa pranzo Rossi era tornato in pista dopo le 15, giusto per fare altri 4-5 giri. Tornato ai box, infatti, ha lavorato con i meccanici della Ferrari sulla messa a punto della macchina. Tanti i curiosi che si sono presentati al circuito (circa 1.000 persone), come sono stati tanti gli amici di Rossi che hanno voluto seguirlo in questa avventura. Oltre al padre Graziano c'era infatti anche il team manager della Yamaha, Davide Brivio.
POTENZIALE - Rossi al termine della giornata ha ripercorso i momenti della sua decisione di abbandonare l'idea di diventare pilota del Cavallino, dopo i test di tre anni fa nei quali veniva valutata la possibilità di lasciare la moto per dedicarsi alle quattro ruote. "Lo avevamo visto analizzando i tempi che avevamo fatto a Fiorano, qui e a Valencia - ha spiegato Rossi - e quindi con un buon progetto di lavoro e con tanto impegno sarei potuto diventare un buon pilota di F.1. È dura dire se sarei diventato vincente o meno, ma il potenziale c'era e c'è".
UN GIOCO - "È un divertimento, un gioco - ha detto Brivio - un premio di fine stagione, ma Valentino è competitivo e cercherà di avvicinarsi il più possibile a tempi importanti". "La Ferrari ha sempre il suo fascino e vedere la rossa con il numero 46 fa un certo effetto - ha proseguito Brivio - già qualche settimana parlava di questo test, sicuramente lo sente molto; mi hanno detto i meccanici della Ferrari che era contento come un bambino. Sicuramente per lui è una prova bella e importante. È curioso di vedere quanto veloce va la macchima, se è capace di portarla al limite: è un appassionato di motori e sarebbe la stessa cosa anche con un altro tipo di vettura, lo ha fatto anche correndo nei rally".
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Barrichello ha detto di essere stato minacciato dalla ferrari per aiutare schumacher..
ha anche aggiunto che il tedesco sapeva..
http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/ ... ello.shtml
ha anche aggiunto che il tedesco sapeva..
http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/ ... ello.shtml
So u think u'll take another piece of me to satisfy your intellectual need.
brutta storia, mi auguro non sia veraMaxim79 ha scritto:Barrichello ha detto di essere stato minacciato dalla ferrari per aiutare schumacher..
ha anche aggiunto che il tedesco sapeva..
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Campioni d'Italia - 31
lleyton76 ha scritto:brutta storia, mi auguro non sia veraMaxim79 ha scritto:Barrichello ha detto di essere stato minacciato dalla ferrari per aiutare schumacher..
ha anche aggiunto che il tedesco sapeva..
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Embé? La F1 è uno sport di squadra oppre no? Se sì, i piloti devono essere a servizio della squadra e fare ciò che questa le chiede, fosse anche correre in retromarcia per tutta la gara. In caso contrario, basterebbe una monoposto per scuderia. Io propendo per la prima ipotesi, cioè per il fatto che la Ferrari ha fatto bene ad impartire quell'ordine a Barrichello, che Barrichello abbia fatto bene a obbedire supinamente e abbia fatto male a riportare a galla questa storia.
Mymag, lunedì 8 settembre 2008Ombra84 ha scritto:John è IL TENNIS
si questo si, però addirittura minacciare mi sembra un pò eccessivoRo ha scritto:lleyton76 ha scritto:brutta storia, mi auguro non sia veraMaxim79 ha scritto:Barrichello ha detto di essere stato minacciato dalla ferrari per aiutare schumacher..
ha anche aggiunto che il tedesco sapeva..
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Embé? La F1 è uno sport di squadra oppre no? Se sì, i piloti devono essere a servizio della squadra e fare ciò che questa le chiede, fosse anche correre in retromarcia per tutta la gara. In caso contrario, basterebbe una monoposto per scuderia. Io propendo per la prima ipotesi, cioè per il fatto che la Ferrari ha fatto bene ad impartire quell'ordine a Barrichello, che Barrichello abbia fatto bene a obbedire supinamente e abbia fatto male a riportare a galla questa storia.
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Io mi auguro che Babbo Natale esista...lleyton76 ha scritto:brutta storia, mi auguro non sia veraMaxim79 ha scritto:Barrichello ha detto di essere stato minacciato dalla ferrari per aiutare schumacher..
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Ciao!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Non ho mai avuto nulla contro l'ex ferrarista,non mi piace molto pensare che uno debba far vincere un altro quando lo merita lui palesemente...questi giochi sanno molto di antisportivo per come la vedo io,ma credo vada un po' a gusto...a me non piacciono molto ecco .Ro ha scritto:lleyton76 ha scritto:brutta storia, mi auguro non sia veraMaxim79 ha scritto:Barrichello ha detto di essere stato minacciato dalla ferrari per aiutare schumacher..
ha anche aggiunto che il tedesco sapeva..
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Embé? La F1 è uno sport di squadra oppre no? Se sì, i piloti devono essere a servizio della squadra e fare ciò che questa le chiede, fosse anche correre in retromarcia per tutta la gara. In caso contrario, basterebbe una monoposto per scuderia. Io propendo per la prima ipotesi, cioè per il fatto che la Ferrari ha fatto bene ad impartire quell'ordine a Barrichello, che Barrichello abbia fatto bene a obbedire supinamente e abbia fatto male a riportare a galla questa storia.
Però una cosa è sicura...Barrichello è un gran paracùlo...troppo bello riportare a galla queste storie quando ormai sei sull'orlo del ritiro...se aveva le palle(che non ha),lo diceva subito,o quantomeno dopo aver rescisso il contratto con la rossa.Poteva fare due cose:o dirlo subito o starsene zitto e basta...si è dimostrato un gran coniglio.
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- Massimo Carbone
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Per me non è tanto un discorso che io rapporto necessariamente a ferrari-barrichello,quanto un mio pensiero in generale,avrebbe anche potuto essere mazzacane e la minardi per dire...tennisfan82 ha scritto:Barrichello grazie alla Ferrari ha vinto 9 GP in carriera(3-4 dei quali grazie ai tanto vituperati giochi di squadra) ed è diventato ricco e famoso. Bella riconoscenza...
Ci sono momenti e momenti per parlare e tirare fuori le verità,dal mio punto di vista,ripeto,rubens in quella circostanza subì un'inguistizia,perchè va bene la tattica,ma trovo queste cose soprattutto se così palesi,molto antisportive...rimane il fatto che il brasiliano si è dimostrato paracùlo perchè se vuoi giustizia o imputare qualcosa a qualcuno,lo fai a tempo debito,non certo dopo anni quando ormai non hai nulla da perdere...
Per quanto possano essere gravi,SICURAMENTE la bocca poteva aprirla prima e mettersi in gioco da vero uomo...chiaro...ora però visto che ha lanciato il sasso,faccia il piacere di dirle che sono curiosoMaxim79 ha scritto:bisogna vedere pero se c'è dell'altro,barrichello ha detto "non sapete nemmeno un 1000 di quello che ho passato in ferrari"..
bisognerebbe prima conoscere quel 999esimimi che mancano
http://it.youtube.com/watch?v=atzslvByq_0Andy ha scritto:MILANO - Assegnare medaglie al posto dei punti al termine di un Gran Premio: e' la rivoluzionaria idea di Bernie Ecclestone, patron del circus di Formula 1. "La Federazione Internazionale dell'Automobile e tutti i team sono favorevoli a questa proposta. Si fara'", ha dichiarato Ecclestone al Times. L'obiettivo e' quello di assegnare il titolo in base al medagliere di fine anno, mentre i punti resterebbero in uso solo per il campionato costruttori: "'Si tratta di una necessita' messa in luce dall'ultimo Gran Premio del Brasile - ha spiegato Ecclestone - dove Hamilton poteva accontentarsi di una quinta posizione per vincere il titolo. Questo sistema invece incoraggera' i sorpassi". L'idea potrebbe trovare un'applicazione pratica gia' a partire del prossimo campionato.
prematurata la supercazzola o scherziamo?
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Barrichello ha sbagliato a ritirare fuori quella storia oggi, ma quanto accadde allora (e in tante altre occasioni, ma quella più di tutte) fu scandaloso, anche perché Schumacher stava già dominando il mondiale e non aveva certo bisogno di quel favore.
Ricordo poi che la F1 non è uno sport di squadra, altrimenti che dovrebbero dire Lauda e Prost, Piquet e Mansell, Prost e Senna, Hill e Villeneuve e tanti altri? Che si sono scannati a fare tra di loro (specie Alain e Ayrton, e con che spirito!) se tanto gareggiavano per la stessa scuderia e dunque, se vinceva uno, vinceva anche l'altro? Quanto ha gioito Prost per il titolo di Senna dell'88? E quanto il brasiliano l'anno dopo?
Ricordo poi che la F1 non è uno sport di squadra, altrimenti che dovrebbero dire Lauda e Prost, Piquet e Mansell, Prost e Senna, Hill e Villeneuve e tanti altri? Che si sono scannati a fare tra di loro (specie Alain e Ayrton, e con che spirito!) se tanto gareggiavano per la stessa scuderia e dunque, se vinceva uno, vinceva anche l'altro? Quanto ha gioito Prost per il titolo di Senna dell'88? E quanto il brasiliano l'anno dopo?
LONDRA, 4 dicembre 2008 - La crisi mondiale dell'economia si abbatte anche sulla Formula 1. E' ufficiale , la Honda chiude i battenti e le scuderie al via del prossimo campionato saranno solamente 9.
DOLOROSO - I motivi della decisione sono stati spiegati a Tokyo durante una conferenza stampa indetta dal presidente del team giapponese, Takeo Fukui, che non ha nascosto un certo dispiacere: "Il 2008 è stato l'ultimo campionato della Honda in F.1. Questa difficile decisione è stata presa alla luce del difficile momento che sta vivendo il mercato dell'auto su scala mondiale. Dobbiamo proteggere il core business della nostra azienda". A quanto sembra non si tratta neppure di una decisione temporanea. "Avvieremo consultazioni con gli associati di Honda Racing F.1 team e il fornitore di motori Honda Racing Development in relazione al futuro delle due compagnie, che includerà anche offerte di vendita del team. Comunque in questo momento non abbiamo elementi per dire che un giorno torneremo. Non forniremo neppure i motori a qualche altro team. Non ha senso fare le cose a metà: o sei dentro o sei fuori".
NUBI MINACCIOSE - Il ritiro porterà alla Honda un risparmio di circa 420 milioni di euro). "Lo scenario dell'auto a livello globale è peggiorato e rende la ripresa del settore difficile - ha continuato Fukui - Il team resterà in piedi fino a marzo dandosi quindi tre mesi di tempo per trovare un nuovo compratore". Si tratta però di un'ipotesi molto difficile. E ci sarebbero altri due team a caccia di acquirenti. La Casa giapponese ridurrà anche l'organico dei dipendenti che lavorano sulla produzione, tagliando i contratti a termine. Le 760 persone che lavorano tra Tokyo e la Gran Bretagna percepiranno gli stipendi fino a fine anno, poi resteranno senza lavoro.
I TEAM RIUNITI - Tra l'altro nella riunione della Fota (l'associazione dei team di Formula Uno) a Londra, è stata messa a punto una serie di proposte per ridurre i costi da sottoporre al Consiglio mondiale della Fia in programma la settimana prossima. È stata votata all'unanimità l'introduzione di un motore a basso costo da introdurre a partire dal 2011, un turbo di 1,8 litri che dovrebbe sostituire l'attuale V8 da 2,4. Questo motore consumerebbe circa il 30% di benzina in meno. Ma i team hanno discusso anche del prossimo futuro, dei prossimi due anni. Hanno raggiunto l'accordo di ridurre i testi da 30.000 a 15.000 km. Stilata anche una proposta per le qualifiche. La nuova idea consiste nel far girare contemporaneamente tutte le monoposto e con la stessa quantità di benzina. A ogni giro verrebbe eliminato il pilota più lento.
FIA PREOCCUPATA - Con un comunicato ufficiale di oggi sul proprio sito la Fia scrive che l'annuncio del ritiro da parte della Honda ha confermato la "preoccupazione che il costo di partecipazione al campionato del mondo di Formula 1 è divenuto insostenibile. La crisi economica globale non ha fatto altro che peggiorare una situazione già critica. La Fia pertanto invita la Fota ad impegnarsi per permettere la riduzione dei costi". Sulla stessa lunghezza d'onda il patron della F.1 Bernie Ecclestone: "Il ritiro della Honda deve fungere da campanello d'allarme per tutti. Dobbiamo svegliarci se non vogliamo andare incontro a conseguenze più serie. Bisogna spendere meno, i costi sono insostenibili".
MONTEZEMOLO - "La FOTA si augura che il patrimonio di conoscenze tecnologiche della squadra di Brackley non vada disperso e che possa essere possibile riprendere al più presto la sfida sportiva". Così in una nota diffusa oggi Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari e della Fota (Formula One Teams Association), ha commentato la notizia del ritiro della Honda dal Mondiale.
DOLOROSO - I motivi della decisione sono stati spiegati a Tokyo durante una conferenza stampa indetta dal presidente del team giapponese, Takeo Fukui, che non ha nascosto un certo dispiacere: "Il 2008 è stato l'ultimo campionato della Honda in F.1. Questa difficile decisione è stata presa alla luce del difficile momento che sta vivendo il mercato dell'auto su scala mondiale. Dobbiamo proteggere il core business della nostra azienda". A quanto sembra non si tratta neppure di una decisione temporanea. "Avvieremo consultazioni con gli associati di Honda Racing F.1 team e il fornitore di motori Honda Racing Development in relazione al futuro delle due compagnie, che includerà anche offerte di vendita del team. Comunque in questo momento non abbiamo elementi per dire che un giorno torneremo. Non forniremo neppure i motori a qualche altro team. Non ha senso fare le cose a metà: o sei dentro o sei fuori".
NUBI MINACCIOSE - Il ritiro porterà alla Honda un risparmio di circa 420 milioni di euro). "Lo scenario dell'auto a livello globale è peggiorato e rende la ripresa del settore difficile - ha continuato Fukui - Il team resterà in piedi fino a marzo dandosi quindi tre mesi di tempo per trovare un nuovo compratore". Si tratta però di un'ipotesi molto difficile. E ci sarebbero altri due team a caccia di acquirenti. La Casa giapponese ridurrà anche l'organico dei dipendenti che lavorano sulla produzione, tagliando i contratti a termine. Le 760 persone che lavorano tra Tokyo e la Gran Bretagna percepiranno gli stipendi fino a fine anno, poi resteranno senza lavoro.
I TEAM RIUNITI - Tra l'altro nella riunione della Fota (l'associazione dei team di Formula Uno) a Londra, è stata messa a punto una serie di proposte per ridurre i costi da sottoporre al Consiglio mondiale della Fia in programma la settimana prossima. È stata votata all'unanimità l'introduzione di un motore a basso costo da introdurre a partire dal 2011, un turbo di 1,8 litri che dovrebbe sostituire l'attuale V8 da 2,4. Questo motore consumerebbe circa il 30% di benzina in meno. Ma i team hanno discusso anche del prossimo futuro, dei prossimi due anni. Hanno raggiunto l'accordo di ridurre i testi da 30.000 a 15.000 km. Stilata anche una proposta per le qualifiche. La nuova idea consiste nel far girare contemporaneamente tutte le monoposto e con la stessa quantità di benzina. A ogni giro verrebbe eliminato il pilota più lento.
FIA PREOCCUPATA - Con un comunicato ufficiale di oggi sul proprio sito la Fia scrive che l'annuncio del ritiro da parte della Honda ha confermato la "preoccupazione che il costo di partecipazione al campionato del mondo di Formula 1 è divenuto insostenibile. La crisi economica globale non ha fatto altro che peggiorare una situazione già critica. La Fia pertanto invita la Fota ad impegnarsi per permettere la riduzione dei costi". Sulla stessa lunghezza d'onda il patron della F.1 Bernie Ecclestone: "Il ritiro della Honda deve fungere da campanello d'allarme per tutti. Dobbiamo svegliarci se non vogliamo andare incontro a conseguenze più serie. Bisogna spendere meno, i costi sono insostenibili".
MONTEZEMOLO - "La FOTA si augura che il patrimonio di conoscenze tecnologiche della squadra di Brackley non vada disperso e che possa essere possibile riprendere al più presto la sfida sportiva". Così in una nota diffusa oggi Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari e della Fota (Formula One Teams Association), ha commentato la notizia del ritiro della Honda dal Mondiale.
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Alga sarà entusiasta!sirol ha scritto:http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/ ... maf1.shtml
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Alga con la CARBONARA TEAM (sponsorizzata Andy) in pole position!!!whiterussian ha scritto:Alga sarà entusiasta!sirol ha scritto:http://www.gazzetta.it/Motori/Formula1/ ... maf1.shtml
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Il curvone "Valfiorita", il rettilineo "Tre Fontane", il destra-sinistra del "Colosseo Quadrato", la curva ad angolo dell´Industria. Signore e signori eccolo qua, il Gran Premio della Capitale. Dai sogni antichi di Enzo Ferrari alla realtà d´asfalto e cemento, il passo è lungo, lunghissimo, 35 anni almeno. E rischia di realizzarsi adesso, grazie a un pugno di sponsor (top secret i nomi, anche se pare che dietro ci siano le munifiche casse di Philip Morris e General Motors) che si dicono disposti a mettere insieme 140 milioni di euro per un´impresa che in tutto potrebbe portarne a Roma ï'' intesa come l´insieme di organizzatori, amministrazione e cittadini ï'' circa 400.
L´ok di Bernie Ecclestone, anche se solo sulla parola, c´è già stato («l´idea mi piacerebbe molto», ha dichiarato), quello, entusiasta, dell´amministrazione anche. E così dopo tante chiacchiere - la notizia era stata anticipata una settimana fa dal Corriere dello Sport e aveva causato la reazione indignata di leghisti e conservatori vari: «A Roma al massimo potete correre sulle bighe la Formula Uno è a Monza» - dopo tante chiacchiere dunque, ieri c´è stato il primo passo ufficiale: Hermann Tilke, l´architetto di fiducia di Ecclestone, l´uomo che ha firmato molti dei nuovi circuiti della F1 (Bahrein, Sepang, Shangai, Singapore, tra gli altri) è sbarcato a Roma e scortato dai due grandi registi dell´operazione (Maurizio Flammini e Dario Calzavara) ha fatto il giro dei luoghi candidati ad ospitare il futuro Gp di Roma, scattando foto, sorridendo abbondantemente, e sparando qua e là qualche significativo, «very good, sir».
Archiviata immediatamente l´ambizione di correre nelle zone archeologiche, Colosseo, Terme di Caracalla e Circo Massimo non sono nemmeno stati presi in considerazione, la zona prescelta alla fine è stato il quartiere Europa, meglio noto come l´Eur. Progettato in per l´esposizione universale del 1942 e poi costruito e completato nel 1954, l´Eur sembra perfetto per ospitare una corsa di Formula Uno. Con la sua pianta geometrica, le sue strade larghissime e gli edifici razionalisti, appare la sintesi perfetta tra futurismo e automobilismo.
Il tempio della marinettiana «bellezza della velocità» sorgerà dunque nella zona che interseca viale Cristoforo Colombo all´altezza di via delle Tre Fontane. Almeno così è parso di capire dalle domande e dagli sguardi del signor Tilke. Al quale sono state proposte tre varianti del percorso tutte all´Eur. Una che vede il coinvolgimento della zona sud, quella che porta verso il litorale di Ostia; una che avendo il Palazzo dei Congressi alle spalle gira a Nord, verso il salone delle Fontane di Piazza Ciro il Grande; ed un´altra che invece ruoterebbe dietro allo stesso Palacongressi verso la zona ora occupata dal Luna Park.
Alla fine Tilke, particolarmente colpito in generale dalla larghezza delle strade, sembrava propendere per l´opzione Tre Fontane. Velocità di percorrenza delle curve, spazi di fuga e di frenata, accelerazioni. Questioni tecniche di primaria importanza per la Formula Uno che ï'' al netto delle inevitabili verifiche e modifiche tecniche dei prossimi mesi ï'' appaiono soddisfate da questo tracciato. «Di certo sarà un percorso medio veloce ï'' dice Maurizio Flammini ï'' che prevederà almeno due punti di sorpasso per ogni giro».
I tempi di questa idea, sono quelli già esposti e sottoscritti da tutti coloro che vi stanno lavorando: entro due mesi consegnare al sindaco di Roma lo studio di fattibilità, entro la fine di quest´anno arrivare a proporre la candidatura ufficiale di Roma.
L´ok di Bernie Ecclestone, anche se solo sulla parola, c´è già stato («l´idea mi piacerebbe molto», ha dichiarato), quello, entusiasta, dell´amministrazione anche. E così dopo tante chiacchiere - la notizia era stata anticipata una settimana fa dal Corriere dello Sport e aveva causato la reazione indignata di leghisti e conservatori vari: «A Roma al massimo potete correre sulle bighe la Formula Uno è a Monza» - dopo tante chiacchiere dunque, ieri c´è stato il primo passo ufficiale: Hermann Tilke, l´architetto di fiducia di Ecclestone, l´uomo che ha firmato molti dei nuovi circuiti della F1 (Bahrein, Sepang, Shangai, Singapore, tra gli altri) è sbarcato a Roma e scortato dai due grandi registi dell´operazione (Maurizio Flammini e Dario Calzavara) ha fatto il giro dei luoghi candidati ad ospitare il futuro Gp di Roma, scattando foto, sorridendo abbondantemente, e sparando qua e là qualche significativo, «very good, sir».
Archiviata immediatamente l´ambizione di correre nelle zone archeologiche, Colosseo, Terme di Caracalla e Circo Massimo non sono nemmeno stati presi in considerazione, la zona prescelta alla fine è stato il quartiere Europa, meglio noto come l´Eur. Progettato in per l´esposizione universale del 1942 e poi costruito e completato nel 1954, l´Eur sembra perfetto per ospitare una corsa di Formula Uno. Con la sua pianta geometrica, le sue strade larghissime e gli edifici razionalisti, appare la sintesi perfetta tra futurismo e automobilismo.
Il tempio della marinettiana «bellezza della velocità» sorgerà dunque nella zona che interseca viale Cristoforo Colombo all´altezza di via delle Tre Fontane. Almeno così è parso di capire dalle domande e dagli sguardi del signor Tilke. Al quale sono state proposte tre varianti del percorso tutte all´Eur. Una che vede il coinvolgimento della zona sud, quella che porta verso il litorale di Ostia; una che avendo il Palazzo dei Congressi alle spalle gira a Nord, verso il salone delle Fontane di Piazza Ciro il Grande; ed un´altra che invece ruoterebbe dietro allo stesso Palacongressi verso la zona ora occupata dal Luna Park.
Alla fine Tilke, particolarmente colpito in generale dalla larghezza delle strade, sembrava propendere per l´opzione Tre Fontane. Velocità di percorrenza delle curve, spazi di fuga e di frenata, accelerazioni. Questioni tecniche di primaria importanza per la Formula Uno che ï'' al netto delle inevitabili verifiche e modifiche tecniche dei prossimi mesi ï'' appaiono soddisfate da questo tracciato. «Di certo sarà un percorso medio veloce ï'' dice Maurizio Flammini ï'' che prevederà almeno due punti di sorpasso per ogni giro».
I tempi di questa idea, sono quelli già esposti e sottoscritti da tutti coloro che vi stanno lavorando: entro due mesi consegnare al sindaco di Roma lo studio di fattibilità, entro la fine di quest´anno arrivare a proporre la candidatura ufficiale di Roma.
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Niki Lauda domenica compie 60 anni
Punzecchia Lewis Hamilton: 'Sua dote migliore e' la fidanzata'
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - Domenica prossima Niki Lauda compira' 60 anni. Intervistato dal settimanale austriaco 'profil' l'ex pilota punzecchia i giovani 'eredi'. 'Ai miei tempi - ha detto - la morte era un'opzione dietro l'angolo. Questi ragazzini di oggi non ne hanno idea. Pilotano kart fino a 18 anni, poi passano in F1. Non sanno nemmeno cosa significhi accelerare o manovrare il volante'. Al vetriolo il giudizio su Hamilton: 'L'unico carisma che ha e' la signorina Scherzinger (la fidanzata, cantante, ndr)'.
Punzecchia Lewis Hamilton: 'Sua dote migliore e' la fidanzata'
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - Domenica prossima Niki Lauda compira' 60 anni. Intervistato dal settimanale austriaco 'profil' l'ex pilota punzecchia i giovani 'eredi'. 'Ai miei tempi - ha detto - la morte era un'opzione dietro l'angolo. Questi ragazzini di oggi non ne hanno idea. Pilotano kart fino a 18 anni, poi passano in F1. Non sanno nemmeno cosa significhi accelerare o manovrare il volante'. Al vetriolo il giudizio su Hamilton: 'L'unico carisma che ha e' la signorina Scherzinger (la fidanzata, cantante, ndr)'.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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F. 1: Fota propone 12 punti al primo
Associazione team vuole modificare regole dei gran premi
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - La Fota, riunitasi a Ginevra per proporre nuove regole in Formula 1, ha chiesto un nuovo sistema di assegnazione dei punti nei Gran Premi. In base alle proposte presentate dall'associazione che riunisce i team di Formula 1 - si legge in una nota - al vincitore di ogni Gp andrebbero 12 punti invece dei 10 attuali, mentre il secondo classificato ne otterrebbe 9 (invece di . Al terzo andrebbero 7 punti, mentre dalla quarta all'ottava posizione i piloti avrebbero in sequenza 5-4-3-2-1 punti.
Associazione team vuole modificare regole dei gran premi
(ANSA) - ROMA, 5 MAR - La Fota, riunitasi a Ginevra per proporre nuove regole in Formula 1, ha chiesto un nuovo sistema di assegnazione dei punti nei Gran Premi. In base alle proposte presentate dall'associazione che riunisce i team di Formula 1 - si legge in una nota - al vincitore di ogni Gp andrebbero 12 punti invece dei 10 attuali, mentre il secondo classificato ne otterrebbe 9 (invece di . Al terzo andrebbero 7 punti, mentre dalla quarta all'ottava posizione i piloti avrebbero in sequenza 5-4-3-2-1 punti.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!