Anno Zero Educational
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- Massimo Carbone
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Per la gioia di tutti...
Santoro finisce sotto inchiesta
Nuova bufera su Annozero, pioggia di accuse bipartisan per la puntata sull'Abruzzo
MARIA GRAZIA BRUZZONE
ROMA
Sciacallaggio culturale terrificante. In arrivo un nuovo editto bulgaro. La santa Pasqua non fa decantare il polverone sollevato intorno a Michele Santoro e alla puntata di Annozero dello scorso giovedì, dedicata al terremoto d’Abruzzo. Anzi. Le polemiche infuriano, in prima fila PDL e dipietristi spalleggiati dal Sinistra e libertà e Prc, col Pd nel mezzo. E salgono di tono ancor più, dopo che il direttore generale della Rai Mauro Masi e il presidente Paolo Garimberti hanno annunciato «approfondimenti» sulla questione. Un’iniziativa applaudita trasversalmente dai vicepresidenti della commissione di Vigilanza Lainati e Merlo. Mentre il presidente Zavoli, sollecitato dal centrodestra a intervenire, fa sapere che «la Vigilanza è pronta ad esprimere un giudizio sul parere equanime che i vertici Rai si formeranno dopo l’acquisizione dei dati». E i vertici di viale Mazzini non potevano restare immoti dopo che Gianfranco Fini domenica all’Aquila si è scagliato contro la «trasmissione indecente» e dopo che il premier Berlusconi, a ruota, ha sostenuto che «una tv pubblica non può comportarsi in questo modo».
Masi e Garimberti si sono sentiti al telefono e hanno deciso. Vedranno la cassetta del programma e, insieme all’ufficio legale Rai valuteranno eventuali violazioni «in base alle norme vigenti e ai regolamenti aziendali». Ma «nessuna volontà persecutoria e nessun intento censorio» fanno sapere i collaboratori del dg, quasi a frenare gli entusiasmi di chi già vede Santoro alla gogna. O magari auspica la «pagina nuova» da aprire alla Rai, come fa il portavoce del PDl Capezzone. Quello di Annozero è il primo caso del loro mandato ed entrambi, dg e presidente, avrebbero fatto a meno della canea, dopo la tempestività con cui la Rai si è mobilitatata. La stessa mattina dopo il sisma, Masi aveva cambiato la programmazione Rai: autorizzato Porta a Porta in prima serata, invitato i programmi di informazione e anche quelli leggeri a dare spazio alla tragedia d’Abruzzo. Non solo. Venerdì, giorno dei funerali, la Rai ha addirittura cancellato gli spot in ossequio al lutto nazionale. Ma giovedì Santoro come al solito ha rotto le uova nel paniere con la sua voce fuori dal coro che fino a quel momento aveva solo dato spazio al dolore e lodato l’efficienza dei soccorsi. Quel che Annozero, secondo i detrattori, avrebbe messo in discussione, «strumentalizzando in modo fazioso» per attaccare la Protezione civile e il governo, mentre l’Italia si ritrova unita e le bare sono ancora aperte.
E le vignette irridenti di Vauro, satira inopportuna in quel momento. Sciacalli, appunto. Indecenti. «L’unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l’informazione, al fine di descrivere una realtà che non esiste, facendo credere che quel che è accaduto è colpa del destino» contrattacca Di Pietro. Mentre scoppia un feroce battibecco fra il presidente dei deputati PDl Cicchitto, che accusa l’Idv di voler destabilizzare il quadro politico, e il capogruppo dipetrista al Senato Belisario che gli risponde ricordandogli la sua iscrizione alla loggia P2, «che tra gli obiettivi aveva quello di ridimensionare l’informazione». Ma alla fine «che cosa si contesta a Santoro? E’ solo una questione di tono?», chiede perplessa Emma Bonino: «Se sono state dette falsità c’è la magistratura. Se si parla di sciacallaggio delle emozioni, è un po’ vago». Quanto al pluralismo, il professor Enzo Boschi, vulcanologo, che era in trasmissione «imbarazzato dai contenuti, oltre che dalla tensione nell’aria», sostiene che il sottosegretario Crosetto «si difendeva così bene da aver quasi paura che, grande e grosso com’è, si scagliasse fisicamente contro Santoro». Ad ogni buon conto, e davanti ad accuse precise di «omologazione» che arrivano al PD da dipietristi e sinistra, il responsabile Comunicazione del PD Gentiloni avvisa Rai e maggioranza: «Le critiche sono legittime, ma non hanno a che fare con tentazioni censorie che non avvalleremo».
Santoro finisce sotto inchiesta
E' polemica politica dopo l'ultima puntata di Annozero
+ Berlusconi: prometto tempi brevi
+ Anno Zero, è bufera politica
+ Berlusconi: "Presto fuori dalle tende"
+ "Le mie case per aiutare gli sfollati"
Nuova bufera su Annozero, pioggia di accuse bipartisan per la puntata sull'Abruzzo
MARIA GRAZIA BRUZZONE
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Sciacallaggio culturale terrificante. In arrivo un nuovo editto bulgaro. La santa Pasqua non fa decantare il polverone sollevato intorno a Michele Santoro e alla puntata di Annozero dello scorso giovedì, dedicata al terremoto d’Abruzzo. Anzi. Le polemiche infuriano, in prima fila PDL e dipietristi spalleggiati dal Sinistra e libertà e Prc, col Pd nel mezzo. E salgono di tono ancor più, dopo che il direttore generale della Rai Mauro Masi e il presidente Paolo Garimberti hanno annunciato «approfondimenti» sulla questione. Un’iniziativa applaudita trasversalmente dai vicepresidenti della commissione di Vigilanza Lainati e Merlo. Mentre il presidente Zavoli, sollecitato dal centrodestra a intervenire, fa sapere che «la Vigilanza è pronta ad esprimere un giudizio sul parere equanime che i vertici Rai si formeranno dopo l’acquisizione dei dati». E i vertici di viale Mazzini non potevano restare immoti dopo che Gianfranco Fini domenica all’Aquila si è scagliato contro la «trasmissione indecente» e dopo che il premier Berlusconi, a ruota, ha sostenuto che «una tv pubblica non può comportarsi in questo modo».
Masi e Garimberti si sono sentiti al telefono e hanno deciso. Vedranno la cassetta del programma e, insieme all’ufficio legale Rai valuteranno eventuali violazioni «in base alle norme vigenti e ai regolamenti aziendali». Ma «nessuna volontà persecutoria e nessun intento censorio» fanno sapere i collaboratori del dg, quasi a frenare gli entusiasmi di chi già vede Santoro alla gogna. O magari auspica la «pagina nuova» da aprire alla Rai, come fa il portavoce del PDl Capezzone. Quello di Annozero è il primo caso del loro mandato ed entrambi, dg e presidente, avrebbero fatto a meno della canea, dopo la tempestività con cui la Rai si è mobilitatata. La stessa mattina dopo il sisma, Masi aveva cambiato la programmazione Rai: autorizzato Porta a Porta in prima serata, invitato i programmi di informazione e anche quelli leggeri a dare spazio alla tragedia d’Abruzzo. Non solo. Venerdì, giorno dei funerali, la Rai ha addirittura cancellato gli spot in ossequio al lutto nazionale. Ma giovedì Santoro come al solito ha rotto le uova nel paniere con la sua voce fuori dal coro che fino a quel momento aveva solo dato spazio al dolore e lodato l’efficienza dei soccorsi. Quel che Annozero, secondo i detrattori, avrebbe messo in discussione, «strumentalizzando in modo fazioso» per attaccare la Protezione civile e il governo, mentre l’Italia si ritrova unita e le bare sono ancora aperte.
E le vignette irridenti di Vauro, satira inopportuna in quel momento. Sciacalli, appunto. Indecenti. «L’unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l’informazione, al fine di descrivere una realtà che non esiste, facendo credere che quel che è accaduto è colpa del destino» contrattacca Di Pietro. Mentre scoppia un feroce battibecco fra il presidente dei deputati PDl Cicchitto, che accusa l’Idv di voler destabilizzare il quadro politico, e il capogruppo dipetrista al Senato Belisario che gli risponde ricordandogli la sua iscrizione alla loggia P2, «che tra gli obiettivi aveva quello di ridimensionare l’informazione». Ma alla fine «che cosa si contesta a Santoro? E’ solo una questione di tono?», chiede perplessa Emma Bonino: «Se sono state dette falsità c’è la magistratura. Se si parla di sciacallaggio delle emozioni, è un po’ vago». Quanto al pluralismo, il professor Enzo Boschi, vulcanologo, che era in trasmissione «imbarazzato dai contenuti, oltre che dalla tensione nell’aria», sostiene che il sottosegretario Crosetto «si difendeva così bene da aver quasi paura che, grande e grosso com’è, si scagliasse fisicamente contro Santoro». Ad ogni buon conto, e davanti ad accuse precise di «omologazione» che arrivano al PD da dipietristi e sinistra, il responsabile Comunicazione del PD Gentiloni avvisa Rai e maggioranza: «Le critiche sono legittime, ma non hanno a che fare con tentazioni censorie che non avvalleremo».
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Masi e Garimberti si sono sentiti al telefono e hanno deciso. Vedranno la cassetta del programma e, insieme all’ufficio legale Rai valuteranno eventuali violazioni «in base alle norme vigenti e ai regolamenti aziendali». Ma «nessuna volontà persecutoria e nessun intento censorio» fanno sapere i collaboratori del dg, quasi a frenare gli entusiasmi di chi già vede Santoro alla gogna. O magari auspica la «pagina nuova» da aprire alla Rai, come fa il portavoce del PDl Capezzone. Quello di Annozero è il primo caso del loro mandato ed entrambi, dg e presidente, avrebbero fatto a meno della canea, dopo la tempestività con cui la Rai si è mobilitatata. La stessa mattina dopo il sisma, Masi aveva cambiato la programmazione Rai: autorizzato Porta a Porta in prima serata, invitato i programmi di informazione e anche quelli leggeri a dare spazio alla tragedia d’Abruzzo. Non solo. Venerdì, giorno dei funerali, la Rai ha addirittura cancellato gli spot in ossequio al lutto nazionale. Ma giovedì Santoro come al solito ha rotto le uova nel paniere con la sua voce fuori dal coro che fino a quel momento aveva solo dato spazio al dolore e lodato l’efficienza dei soccorsi. Quel che Annozero, secondo i detrattori, avrebbe messo in discussione, «strumentalizzando in modo fazioso» per attaccare la Protezione civile e il governo, mentre l’Italia si ritrova unita e le bare sono ancora aperte.
E le vignette irridenti di Vauro, satira inopportuna in quel momento. Sciacalli, appunto. Indecenti. «L’unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l’informazione, al fine di descrivere una realtà che non esiste, facendo credere che quel che è accaduto è colpa del destino» contrattacca Di Pietro. Mentre scoppia un feroce battibecco fra il presidente dei deputati PDl Cicchitto, che accusa l’Idv di voler destabilizzare il quadro politico, e il capogruppo dipetrista al Senato Belisario che gli risponde ricordandogli la sua iscrizione alla loggia P2, «che tra gli obiettivi aveva quello di ridimensionare l’informazione». Ma alla fine «che cosa si contesta a Santoro? E’ solo una questione di tono?», chiede perplessa Emma Bonino: «Se sono state dette falsità c’è la magistratura. Se si parla di sciacallaggio delle emozioni, è un po’ vago». Quanto al pluralismo, il professor Enzo Boschi, vulcanologo, che era in trasmissione «imbarazzato dai contenuti, oltre che dalla tensione nell’aria», sostiene che il sottosegretario Crosetto «si difendeva così bene da aver quasi paura che, grande e grosso com’è, si scagliasse fisicamente contro Santoro». Ad ogni buon conto, e davanti ad accuse precise di «omologazione» che arrivano al PD da dipietristi e sinistra, il responsabile Comunicazione del PD Gentiloni avvisa Rai e maggioranza: «Le critiche sono legittime, ma non hanno a che fare con tentazioni censorie che non avvalleremo».
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Masi e Garimberti si sono sentiti al telefono e hanno deciso. Vedranno la cassetta del programma e, insieme all’ufficio legale Rai valuteranno eventuali violazioni «in base alle norme vigenti e ai regolamenti aziendali». Ma «nessuna volontà persecutoria e nessun intento censorio» fanno sapere i collaboratori del dg, quasi a frenare gli entusiasmi di chi già vede Santoro alla gogna. O magari auspica la «pagina nuova» da aprire alla Rai, come fa il portavoce del PDl Capezzone. Quello di Annozero è il primo caso del loro mandato ed entrambi, dg e presidente, avrebbero fatto a meno della canea, dopo la tempestività con cui la Rai si è mobilitatata. La stessa mattina dopo il sisma, Masi aveva cambiato la programmazione Rai: autorizzato Porta a Porta in prima serata, invitato i programmi di informazione e anche quelli leggeri a dare spazio alla tragedia d’Abruzzo. Non solo. Venerdì, giorno dei funerali, la Rai ha addirittura cancellato gli spot in ossequio al lutto nazionale. Ma giovedì Santoro come al solito ha rotto le uova nel paniere con la sua voce fuori dal coro che fino a quel momento aveva solo dato spazio al dolore e lodato l’efficienza dei soccorsi. Quel che Annozero, secondo i detrattori, avrebbe messo in discussione, «strumentalizzando in modo fazioso» per attaccare la Protezione civile e il governo, mentre l’Italia si ritrova unita e le bare sono ancora aperte.
E le vignette irridenti di Vauro, satira inopportuna in quel momento. Sciacalli, appunto. Indecenti. «L’unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l’informazione, al fine di descrivere una realtà che non esiste, facendo credere che quel che è accaduto è colpa del destino» contrattacca Di Pietro. Mentre scoppia un feroce battibecco fra il presidente dei deputati PDl Cicchitto, che accusa l’Idv di voler destabilizzare il quadro politico, e il capogruppo dipetrista al Senato Belisario che gli risponde ricordandogli la sua iscrizione alla loggia P2, «che tra gli obiettivi aveva quello di ridimensionare l’informazione». Ma alla fine «che cosa si contesta a Santoro? E’ solo una questione di tono?», chiede perplessa Emma Bonino: «Se sono state dette falsità c’è la magistratura. Se si parla di sciacallaggio delle emozioni, è un po’ vago». Quanto al pluralismo, il professor Enzo Boschi, vulcanologo, che era in trasmissione «imbarazzato dai contenuti, oltre che dalla tensione nell’aria», sostiene che il sottosegretario Crosetto «si difendeva così bene da aver quasi paura che, grande e grosso com’è, si scagliasse fisicamente contro Santoro». Ad ogni buon conto, e davanti ad accuse precise di «omologazione» che arrivano al PD da dipietristi e sinistra, il responsabile Comunicazione del PD Gentiloni avvisa Rai e maggioranza: «Le critiche sono legittime, ma non hanno a che fare con tentazioni censorie che non avvalleremo».
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Non ho visto la puntata incriminata ma, dai vostri racconti, conoscendo l' impostazione dei programmi di Santoro, posso immaginare come sia andata. In un momento come quello, secondo me, attaccare l' efficienza dei soccorsi e' stata un' azione quantomeno di cattivo gusto, oserei dire quasi di sciacallaggio visto che ha approfittato della situazione per accusare qualcuno e mettere in risalto la cattiva gestione delle risorse in Italia, magari fosse stata posticipata a questo giovedi', la mia opinione sarebbe stata diversa.
Detto cio' la RAI apre un inchiesta su questa trasmissione per l' "indecorosa" "vergognosa" e "criminosa" gestione del programma, bene, mi piacerebbe sapere quali provvedimenti questa specie d' azienda prendera' per il direttore del suo giornale di punta che si pavoneggia per i dati auditel. VERGOGNOSO!
Detto cio' la RAI apre un inchiesta su questa trasmissione per l' "indecorosa" "vergognosa" e "criminosa" gestione del programma, bene, mi piacerebbe sapere quali provvedimenti questa specie d' azienda prendera' per il direttore del suo giornale di punta che si pavoneggia per i dati auditel. VERGOGNOSO!
GEORGE BEST:"SE FOSSI NATO BRUTTO, FORSE OGGI NESSUNO PARLEREBBE PIU' DI PELE'"
- alessandro
- Massimo Carbone
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Nasty ha scritto:Certo, come no Marco, chi non l'ha capito al volo, immediatamente, proprio quello era l'intento di Ruotolo e Santoro, era lampante!Marco Travaglio ha scritto:
Chi ha guardato Annozero con occhi non dico vispi ma quanto meno in coma vigile, diciamo, ha capito benissimo cosa voleva dire quel signore che all'inizio della trasmissione indicava sulla montagna di rovine delle persone con la divisa gialla che stavano con le mani conserte e diceva “questi non fanno un *cavolo*”. Non voleva dire che quelli erano venuti lì magari dal Veneto, dal Piemonte, dalla Lombardia, dalla Calabria, dalla Sicilia per non fare un *cavolo* – perché se uno non vuole fare un *cavolo* se ne sta a casa propria e nessuno se ne accorge. E' evidente che voleva dire che questi signori erano arrivati lì pieni di buona volontà per aiutare ma la macchina organizzativa non era in grado di dargli qualcosa da fare e quindi nelle prime ore, soprattutto, si sono disperse molte energie perché non c'era una pianificazione.
NO, No, ti sbagli, Santoro ha detto in trasmissione,subito dopo quel disperato (in senso letterario) che diceva "non facevano un ca...", le stesse cose dette qui sopra.
cioe', che l'intervistato non intendeva che i volontari o i vigili del fuoco erano li' per non fare un cazz m ache e' mancata l'organizzazione e il coordinamento.
i soccorsi sono arrivati in fretta, i volontari erano pieni di buon eintenzioni e ancge gente preparata, ma senza indirizzi, e' gia' un miracolo quello ceh hanno fatto.
un (non ricordo se dirigente della protezione civile o amministratore) diceva ceh in emilia romagna, dopo il terremoto del Friuli, hanno approntato delle procedure in caso di terremoto, individuando centri di controllo, responsabili, aree per le tendopoli gia' allacciate a acqua e elettricita', servira' solo girare un rubinetto e un interruttore.
ogni squadra sa dove andare e cosa fare, etc..
probabilmente avranno gia' fatto le prove.
se succedera' qualcosa, speriamo di no, un passo e' gia' stato fatto.
poi gli italiani, ad improvvisare sono bravissimi, ma se c'e' la preparazione e' meglio.
e' quello ceh ha detto santoro.
se poi commenta gente che non ha visto la puntata...
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- Nasty
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Alessa', non facciamo gli ingenui dai, abbiamo sentito tutti COME Santoro commentava dai, quella sorta di ironia, senso di superiorità....
Polemica sul "agenti del KGB"...
Io non attacco Santoro ogni giovedì, è testimoniato da questo topic. Quando non posso vederlo lo registro perchè la trasmissione offre spunti interessanti ma giovedì scorso Santoro ha INCENTRATO la trasmissione sull'inefficacia dei soccorsi. Ha mostrato solo interviste di persone ( tra l'altro disperate ) che hanno attaccato i soccorsi con frasi tipo :"sono venuti a mangiare un piatto di pastasciutta "
Ruotolo è tanto bravo, ma è anche tanto di parte, l'obiettività non sempre è garantita. L'altro inviato, poi, è addirittura esagerato per quanto è schierato e di parte...
Polemica sul "agenti del KGB"...
Io non attacco Santoro ogni giovedì, è testimoniato da questo topic. Quando non posso vederlo lo registro perchè la trasmissione offre spunti interessanti ma giovedì scorso Santoro ha INCENTRATO la trasmissione sull'inefficacia dei soccorsi. Ha mostrato solo interviste di persone ( tra l'altro disperate ) che hanno attaccato i soccorsi con frasi tipo :"sono venuti a mangiare un piatto di pastasciutta "
Ruotolo è tanto bravo, ma è anche tanto di parte, l'obiettività non sempre è garantita. L'altro inviato, poi, è addirittura esagerato per quanto è schierato e di parte...
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
- alessandro
- Massimo Carbone
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prova a risentirti cosa ha detto santoro dopo i commenti piu' forti.
l'aria... con il diterrore de "il giornale" in studio... le battute sul KGB te le strappano di bocca, era per dire ceh quelli erano testimoni veri, non gente del partito comunista.
l'aria... con il diterrore de "il giornale" in studio... le battute sul KGB te le strappano di bocca, era per dire ceh quelli erano testimoni veri, non gente del partito comunista.
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- Nasty
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- Iscritto il: lun nov 25, 2002 1:00 am
- Località: Foligno, centro del mondo
Appunto, non era il caso di metterci in mezzo la politica secondo me.
Santoro, di sfuggita, ha detto che i soccorsi sono stati bravissimi, efficaci ma non perfetti. E ha detto di sfuggita.
Poi per 3 volte ha dato la parola a Ruotolo focalizzandosi sull'inefficienza.
Tutto qu. Poi si è inalberato con Giordano, che quando parla neanche si sente!
Comunque sì, lo risentirò a bocce ferme, vediamo che impressione ne ricavo.
Santoro, di sfuggita, ha detto che i soccorsi sono stati bravissimi, efficaci ma non perfetti. E ha detto di sfuggita.
Poi per 3 volte ha dato la parola a Ruotolo focalizzandosi sull'inefficienza.
Tutto qu. Poi si è inalberato con Giordano, che quando parla neanche si sente!
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- drazenpetrovic
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Siamo sopravvissuti senza Luttazzi....
Sopravviveremo senza Santoro.
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Per chi non si ricorda chi era Drazen Petrovic...
http://it.youtube.com/watch?v=HPkXkZZsPGw
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In effetti a voi bastano Emilio Fede e il Bagaglino.drazenpetrovic ha scritto:Siamo sopravvissuti senza Luttazzi....
Sopravviveremo senza Santoro.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Arrivano le sanzioni:
VESPA ATTACCA IL CONDUTTORE: «È un privilegiato». replica: «deve rifare l'esame»
Il dg Masi: «Riequilibrare Annozero,
il vignettista Vauro sospeso»
La decisione del direttore generale che contesta i servizi dall'Abruzzo. Franceschini: «La censura è inaccettabile»
ROMA - Il direttore generale della Rai Mauro Masi ha chiesto a Michele Santoro che «sin dalla prossima puntata di Annozero siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo» ma non al dibattito in studio di giovedì scorso. Il dg lo ha chiesto in una lettera inviata allo stesso Santoro e ai direttori del Tg3 Antonio Di Bella e di Raidue Antonio Marano. Nella lettera è stata anche valutata «gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi "Aumento delle cubature. Dei cimiteri"». Il direttore generale ha quindi comunicato a Di Bella e Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni del vignettista. Il quale ha replicato senza perdere la consueta ironia: «Sono ancora a San Pietroburgo e la notizia si commenta da sola». La vicenda sarà discussa dal Cda della Rai, previsto il 22 aprile.
AVVIATA ISTRUTTORIA - Dopo le critiche del presidente della Camera Fini e del premier Berlusconi, il direttore generale di Viale Mazzini e il presidente Paolo Garimberti avevano espresso solidarietà alla Protezione civile e attivato un'istruttoria per valutare le eventuali violazioni delle normative e dei regolamenti aziendali. Martedì pomeriggio c'era stato un primo incontro, aggiornato a mercoledì, dove, oltre a Masi e Garimberti, erano presenti il vice dg Giancarlo Leone, il responsabile Risorse artistiche Lorenza Lei e i rappresentanti dell'ufficio legale.
FRANCESCHINI: NO A CENSURA - Secondo il segretario del Pd Dario Franceschini, che chiarisce di non apprezzare il giornalismo proposto da Annozero, sarebbe inaccettabile qualsiasi provvedimento di censura nei confronti della trasmissione di Santoro. «A me quella trasmissione non piace molto - ha detto Franceschini poco prima della decisione dei vertici Rai -, mi sembra che lì ci siano troppe persone che pensano di avere la verità in tasca, comunque. Però non è che le cose che non piacciono debbano essere censurate. Va rispettata la libertà di informazione, il servizio pubblico è a disposizione di tutti. Legittime le critiche a Santoro, ma non possono essere presi provvedimenti sanzionatori».
BOTTA E RISPOSTA CON VESPA - Prima delle decisioni del vertice Rai, Bruno Vespa in una lettera inviata a Giorgio Dell'Arti, autore e conduttore del programma di Radiouno «Ultime da Babele» aveva definito «le condizioni di Santoro in Rai di assoluto privilegio». «Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai - scrive Vespa -. Santoro risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete». Pronta la replica di Santoro: «Comprendiamo le ragioni per le quali al conduttore di Porta a Porta converrebbe che Annozero non esistesse. Ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l'esame». Controreplica di Vespa: «Mi spiace che Santoro abbia preso per un attacco quella che era la semplice precisazione a una inesattezza emersa in una trasmissione radiofonica della Rai. Santoro ricorderà che io sono stato sempre contrario al suo allontanamento dalla Rai e lo sono tuttora»
Hanno levato Vauro che era uno dei miei preferiti. Le sue vignette non erano nemmeno tanto irriverenti verso i morti, ma lo erano verso i responsabili della tragedia. http://www.youtube.com/watch?v=IhTg6IDm8ko
VESPA ATTACCA IL CONDUTTORE: «È un privilegiato». replica: «deve rifare l'esame»
Il dg Masi: «Riequilibrare Annozero,
il vignettista Vauro sospeso»
La decisione del direttore generale che contesta i servizi dall'Abruzzo. Franceschini: «La censura è inaccettabile»
ROMA - Il direttore generale della Rai Mauro Masi ha chiesto a Michele Santoro che «sin dalla prossima puntata di Annozero siano attivati i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo» ma non al dibattito in studio di giovedì scorso. Il dg lo ha chiesto in una lettera inviata allo stesso Santoro e ai direttori del Tg3 Antonio Di Bella e di Raidue Antonio Marano. Nella lettera è stata anche valutata «gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico la vignetta di Vauro Senesi "Aumento delle cubature. Dei cimiteri"». Il direttore generale ha quindi comunicato a Di Bella e Marano e allo stesso Senesi che la Rai in via cautelativa e da subito non intende avvalersi delle prestazioni del vignettista. Il quale ha replicato senza perdere la consueta ironia: «Sono ancora a San Pietroburgo e la notizia si commenta da sola». La vicenda sarà discussa dal Cda della Rai, previsto il 22 aprile.
AVVIATA ISTRUTTORIA - Dopo le critiche del presidente della Camera Fini e del premier Berlusconi, il direttore generale di Viale Mazzini e il presidente Paolo Garimberti avevano espresso solidarietà alla Protezione civile e attivato un'istruttoria per valutare le eventuali violazioni delle normative e dei regolamenti aziendali. Martedì pomeriggio c'era stato un primo incontro, aggiornato a mercoledì, dove, oltre a Masi e Garimberti, erano presenti il vice dg Giancarlo Leone, il responsabile Risorse artistiche Lorenza Lei e i rappresentanti dell'ufficio legale.
FRANCESCHINI: NO A CENSURA - Secondo il segretario del Pd Dario Franceschini, che chiarisce di non apprezzare il giornalismo proposto da Annozero, sarebbe inaccettabile qualsiasi provvedimento di censura nei confronti della trasmissione di Santoro. «A me quella trasmissione non piace molto - ha detto Franceschini poco prima della decisione dei vertici Rai -, mi sembra che lì ci siano troppe persone che pensano di avere la verità in tasca, comunque. Però non è che le cose che non piacciono debbano essere censurate. Va rispettata la libertà di informazione, il servizio pubblico è a disposizione di tutti. Legittime le critiche a Santoro, ma non possono essere presi provvedimenti sanzionatori».
BOTTA E RISPOSTA CON VESPA - Prima delle decisioni del vertice Rai, Bruno Vespa in una lettera inviata a Giorgio Dell'Arti, autore e conduttore del programma di Radiouno «Ultime da Babele» aveva definito «le condizioni di Santoro in Rai di assoluto privilegio». «Se io avessi fatto programmi come i suoi da molto tempo avrei dovuto abbandonare la Rai - scrive Vespa -. Santoro risponde al direttore generale, mentre io rispondo al direttore di rete». Pronta la replica di Santoro: «Comprendiamo le ragioni per le quali al conduttore di Porta a Porta converrebbe che Annozero non esistesse. Ma noi siamo per il libero mercato. Se dovessimo inoltre giudicare la sua qualità giornalistica dalle false notizie e dalle considerazioni infondate che fa sui contratti in vigore nella nostra redazione, dovremmo dedurne che deve rifare l'esame». Controreplica di Vespa: «Mi spiace che Santoro abbia preso per un attacco quella che era la semplice precisazione a una inesattezza emersa in una trasmissione radiofonica della Rai. Santoro ricorderà che io sono stato sempre contrario al suo allontanamento dalla Rai e lo sono tuttora»
Hanno levato Vauro che era uno dei miei preferiti. Le sue vignette non erano nemmeno tanto irriverenti verso i morti, ma lo erano verso i responsabili della tragedia. http://www.youtube.com/watch?v=IhTg6IDm8ko
Ho visto solo ora le vignette di Vauro e trovo ingiustificata la sua sospensione.poliper ha scritto:
Hanno levato Vauro che era uno dei miei preferiti. Le sue vignette non erano nemmeno tanto irriverenti verso i morti, ma lo erano verso i responsabili della tragedia. http://www.youtube.com/watch?v=IhTg6IDm8ko
In attesa sempre delle scuse di Riotta sulla squallida vicenda degli ascolti
GEORGE BEST:"SE FOSSI NATO BRUTTO, FORSE OGGI NESSUNO PARLEREBBE PIU' DI PELE'"
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A si? Vabbe' attendiamo le scuse del suo successore.orangeman ha scritto:Riotta non è più al TG1.. è direttore al sole24ore.CAPELLINO ha scritto:In attesa sempre delle scuse di Riotta sulla squallida vicenda degli ascolti
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Guai alla tv che rema contro
di MICHELE SERRA
Guai alla tv che rema contro
Michele Santoro
Rispetto ai tempi del goffo "editto bulgaro", le nubi censorie che si addensano su Michele Santoro e su Milena Gabanelli (e tramite loro sulla Rai nel suo insieme) esprimono un punto di scontro più nitido e, nel suo genere, più maturo.
Non è solo e non è tanto la "faziosità politica" - colpa opinabile per definizione - a essere sotto tiro. È la sostanza stessa del medium più importante e penetrante, la televisione, che trasmissioni come Annozero e Report interpretano come un contro-potere strutturalmente autonomo (tale è l'informazione nella tradizione delle democrazie), e questo potere politico intende, invece, come cingolo di trasmissione dei propri scopi: non per caso è un potere al tempo stesso politico e mediatico. Anche tecnicamente.
Nei giorni drammatici del terremoto, lo scontro tra queste due funzioni della televisione è stato evidente. Si trattava di mettere l'accento sulle deficienze strutturali e le responsabilità umane che hanno aggravato di molto il bilancio delle vittime e dei danni. Oppure di esaltare l'opera dei soccorsi e l'efficienza dello Stato. Il primo obiettivo è tipico del giornalismo-giornalismo, che qui da noi, non si capisce bene per quale strambo equivoco, si chiama "d'assalto". Il secondo obiettivo è invece tipico della propaganda politica. Genera un linguaggio che tende alla retorica del positivo quanto il primo rischia di cadere nella retorica del negativo.
Scelga ognuno quale di questi due rischi sia più sgradevole e pericoloso per la pubblica opinione. Ma si sappia che è solo il primo rischio - quello di una televisione aspra e irriducibile - a essere sotto accusa, e a nessuno, né dentro la Rai né nella cerchia della politica, è venuto in mente di biasimare o sanzionare le centinaia di ore di televisione leziosa e piagnona che hanno imbozzolato la tragedia del terremoto in un reticolo implacabile di buoni sentimenti, misurando ben più volentieri il diametro della "bontà nazionale" che quello dei pilastri sottodimensionati.
Che i media abbiano anche, in queste situazioni, una funzione di rete connettiva, non solo logistica, che aiuta a reggere l'urto della morte, e a sentirsi comunità, è fuori di dubbio. Ma questa funzione è stata svolta perfino con sovrabbondanza, e fino a rendere stucchevoli anche le immagini del dolore e della rovina. Santoro e la sua redazione hanno scelto - in minoranza - di fare il resto del lavoro, come compete alla storia professionale di un giornalista molto discusso (e discutibile) ma molto tenace. E premiato dall'audience, concetto evidentemente sacro quando si tratti di contare i soldi della pubblicità, ma subito sottaciuto quando si tratti di misurare la temperatura di una parte consistente dell'opinione pubblica.
Peccato che questo "resto del lavoro", sicuramente complementare a un quadro generale molto più blandamente critico, risulti insopportabile al potere politico, così come la puntuta inchiesta di Milena Gabanelli sulla social-card non poteva che fare imbufalire il ministro Tremonti.
"Remare contro" fu una delle prime accuse che il Berlusconi leader nascente mosse ai suoi oppositori. Non lo sfiorò (e non lo sfiora) il sospetto che c'è chi rema né contro né a favore, ma per suo conto. Anche sbagliando, ma sottoponendo al giudizio del pubblico, non al giudizio del potere, i propri errori. Il giornalismo è questo, e dovrebbe saperlo anche il direttore del Giornale Mario Giordano, che un minuto dopo avere potuto dire esattamente quanto voleva dire ad "Annozero" ha orchestrato una violenta campagna di stampa contro lo "sciacallo Santoro". Qualcuno aveva forse detto a Giordano, o a uno qualunque dei giornalisti e telegiornalisti governativi, che usare il terremoto per magnificare la prestanza e la generosità del premier era "sciacallaggio"? Ci si era limitati a pensare, magari, che fosse cattivo gusto, e la libertà di cattivo gusto, se non è sancita dalla Costituzione, è suggerita dal buon senso.
Quanto alla vignetta di Vauro trattata da casus belli e ridicolmente accusata di mancanza di "pietà per le vittime", varrebbe il concetto di cui sopra: qualora la si ritenga di cattivo gusto, da quando il cattivo gusto è oggetto di censura? E quelli che, al contrario, affidano la "pietà per le vittime" a ben altri canali, magari privati, e apprezzano la ruvida intelligenza e la lunga coerenza professionale di Vauro, dovrebbero forse ingoiare il boccone della censura nel nome di una "informazione corretta"? Ma corretta da chi? Dal direttore del "Giornale"?
http://www.repubblica.it/2009/04/sezion ... ra-tv.html
di MICHELE SERRA
Guai alla tv che rema contro
Michele Santoro
Rispetto ai tempi del goffo "editto bulgaro", le nubi censorie che si addensano su Michele Santoro e su Milena Gabanelli (e tramite loro sulla Rai nel suo insieme) esprimono un punto di scontro più nitido e, nel suo genere, più maturo.
Non è solo e non è tanto la "faziosità politica" - colpa opinabile per definizione - a essere sotto tiro. È la sostanza stessa del medium più importante e penetrante, la televisione, che trasmissioni come Annozero e Report interpretano come un contro-potere strutturalmente autonomo (tale è l'informazione nella tradizione delle democrazie), e questo potere politico intende, invece, come cingolo di trasmissione dei propri scopi: non per caso è un potere al tempo stesso politico e mediatico. Anche tecnicamente.
Nei giorni drammatici del terremoto, lo scontro tra queste due funzioni della televisione è stato evidente. Si trattava di mettere l'accento sulle deficienze strutturali e le responsabilità umane che hanno aggravato di molto il bilancio delle vittime e dei danni. Oppure di esaltare l'opera dei soccorsi e l'efficienza dello Stato. Il primo obiettivo è tipico del giornalismo-giornalismo, che qui da noi, non si capisce bene per quale strambo equivoco, si chiama "d'assalto". Il secondo obiettivo è invece tipico della propaganda politica. Genera un linguaggio che tende alla retorica del positivo quanto il primo rischia di cadere nella retorica del negativo.
Scelga ognuno quale di questi due rischi sia più sgradevole e pericoloso per la pubblica opinione. Ma si sappia che è solo il primo rischio - quello di una televisione aspra e irriducibile - a essere sotto accusa, e a nessuno, né dentro la Rai né nella cerchia della politica, è venuto in mente di biasimare o sanzionare le centinaia di ore di televisione leziosa e piagnona che hanno imbozzolato la tragedia del terremoto in un reticolo implacabile di buoni sentimenti, misurando ben più volentieri il diametro della "bontà nazionale" che quello dei pilastri sottodimensionati.
Che i media abbiano anche, in queste situazioni, una funzione di rete connettiva, non solo logistica, che aiuta a reggere l'urto della morte, e a sentirsi comunità, è fuori di dubbio. Ma questa funzione è stata svolta perfino con sovrabbondanza, e fino a rendere stucchevoli anche le immagini del dolore e della rovina. Santoro e la sua redazione hanno scelto - in minoranza - di fare il resto del lavoro, come compete alla storia professionale di un giornalista molto discusso (e discutibile) ma molto tenace. E premiato dall'audience, concetto evidentemente sacro quando si tratti di contare i soldi della pubblicità, ma subito sottaciuto quando si tratti di misurare la temperatura di una parte consistente dell'opinione pubblica.
Peccato che questo "resto del lavoro", sicuramente complementare a un quadro generale molto più blandamente critico, risulti insopportabile al potere politico, così come la puntuta inchiesta di Milena Gabanelli sulla social-card non poteva che fare imbufalire il ministro Tremonti.
"Remare contro" fu una delle prime accuse che il Berlusconi leader nascente mosse ai suoi oppositori. Non lo sfiorò (e non lo sfiora) il sospetto che c'è chi rema né contro né a favore, ma per suo conto. Anche sbagliando, ma sottoponendo al giudizio del pubblico, non al giudizio del potere, i propri errori. Il giornalismo è questo, e dovrebbe saperlo anche il direttore del Giornale Mario Giordano, che un minuto dopo avere potuto dire esattamente quanto voleva dire ad "Annozero" ha orchestrato una violenta campagna di stampa contro lo "sciacallo Santoro". Qualcuno aveva forse detto a Giordano, o a uno qualunque dei giornalisti e telegiornalisti governativi, che usare il terremoto per magnificare la prestanza e la generosità del premier era "sciacallaggio"? Ci si era limitati a pensare, magari, che fosse cattivo gusto, e la libertà di cattivo gusto, se non è sancita dalla Costituzione, è suggerita dal buon senso.
Quanto alla vignetta di Vauro trattata da casus belli e ridicolmente accusata di mancanza di "pietà per le vittime", varrebbe il concetto di cui sopra: qualora la si ritenga di cattivo gusto, da quando il cattivo gusto è oggetto di censura? E quelli che, al contrario, affidano la "pietà per le vittime" a ben altri canali, magari privati, e apprezzano la ruvida intelligenza e la lunga coerenza professionale di Vauro, dovrebbero forse ingoiare il boccone della censura nel nome di una "informazione corretta"? Ma corretta da chi? Dal direttore del "Giornale"?
http://www.repubblica.it/2009/04/sezion ... ra-tv.html
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ettimana di feroci polemiche per Michele Santoro sfociata ieri con la sospensione di Vauro dalla dirigenza Rai.
Secondo alcuni rumors si potrebbe vedere per stasera un passo indietro nella decisione della Rai e un Vauro su Rai2 in piena forma ma per esserne certi dobbiamo attendere la puntata di stasera su Raidue in Prima Serata dal titolo che è tutto un programma: "Caccia all'abusivo". E' ancora il terremoto d'abruzzo il tema della serata ma con una prospettiva diversa. Ecco come la redazione di Annozero introduce la puntata di stasera dal sito web ufficiale: In Abruzzo si pensa alla ricostruzione, che costerà secondo una prima stima 12 miliardi di euro. Con il rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione dei fondi, un fiume di denaro che scatena le attenzioni delle organizzazioni criminali. Come si muoverà la politica per impedirlo? I rappresentanti delle istituzioni e della politica, a cominciare dal Presidente del Consiglio, sono andati ogni giorno a L’Aquila per assicurare alla popolazione non solo l’impegno del Governo, ma l’inizio in tempi rapidi della ricostruzione. Intanto la magistratura sta avviando le indagini sui mancati controlli, sulle strutture pubbliche crollate e a volte senza nemmeno l’abitabilità, come l’ospedale diventato immediatamente inagibile. Gli allarmi lanciati in questi anni sono stati ascoltati? Perché molte relazioni tecniche che parlavano dell’instabilità di alcuni edifici non hanno avuto seguito?
Sono molte le costruzioni abusive, centinaia quelle inagibili o che hanno bisogno di interventi di sostegno. "
Ospiti in studio saranno l’on. Niccolò Ghedini del Popolo della libertà, l’on. Antonio Di Pietro de L’Italia dei valori, il giornalista del Sole24Ore Mariano Maugeri e il Capo della Sala Italia della Protezione Civile Titti Postiglione. A conclusione sembra congermata anche la presenza di Sabina Guzzanti con i suoi interventi taglienti. In collegamento da L’Aquila ci sarà Sandro Ruotolo.
ettimana di feroci polemiche per Michele Santoro sfociata ieri con la sospensione di Vauro dalla dirigenza Rai.
Secondo alcuni rumors si potrebbe vedere per stasera un passo indietro nella decisione della Rai e un Vauro su Rai2 in piena forma ma per esserne certi dobbiamo attendere la puntata di stasera su Raidue in Prima Serata dal titolo che è tutto un programma: "Caccia all'abusivo". E' ancora il terremoto d'abruzzo il tema della serata ma con una prospettiva diversa. Ecco come la redazione di Annozero introduce la puntata di stasera dal sito web ufficiale: In Abruzzo si pensa alla ricostruzione, che costerà secondo una prima stima 12 miliardi di euro. Con il rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione dei fondi, un fiume di denaro che scatena le attenzioni delle organizzazioni criminali. Come si muoverà la politica per impedirlo? I rappresentanti delle istituzioni e della politica, a cominciare dal Presidente del Consiglio, sono andati ogni giorno a L’Aquila per assicurare alla popolazione non solo l’impegno del Governo, ma l’inizio in tempi rapidi della ricostruzione. Intanto la magistratura sta avviando le indagini sui mancati controlli, sulle strutture pubbliche crollate e a volte senza nemmeno l’abitabilità, come l’ospedale diventato immediatamente inagibile. Gli allarmi lanciati in questi anni sono stati ascoltati? Perché molte relazioni tecniche che parlavano dell’instabilità di alcuni edifici non hanno avuto seguito?
Sono molte le costruzioni abusive, centinaia quelle inagibili o che hanno bisogno di interventi di sostegno. "
Ospiti in studio saranno l’on. Niccolò Ghedini del Popolo della libertà, l’on. Antonio Di Pietro de L’Italia dei valori, il giornalista del Sole24Ore Mariano Maugeri e il Capo della Sala Italia della Protezione Civile Titti Postiglione. A conclusione sembra congermata anche la presenza di Sabina Guzzanti con i suoi interventi taglienti. In collegamento da L’Aquila ci sarà Sandro Ruotolo.
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puntata da non perdere.
qualcuno pensa che santoro dira':" i soccorsi erano coordinati benissimo, tutti i responsabili ai loro posti, tutto prestabilito e provato da anni, tutto attrezzato e allarmi dati per tempo, l'ospedale non e' proprio inagibile e l acasa dello studente non e' stata sgomberata , giustamente, perche' antisismica"
ah, dimenticavo "quel terremotato in pigiama che scavava a mani nude e si lamentava del mancato coordinamanto e pianificazione "non facevano un caz.." era un nostro attore sotto copertura"
qualcuno pensa che santoro dira':" i soccorsi erano coordinati benissimo, tutti i responsabili ai loro posti, tutto prestabilito e provato da anni, tutto attrezzato e allarmi dati per tempo, l'ospedale non e' proprio inagibile e l acasa dello studente non e' stata sgomberata , giustamente, perche' antisismica"
ah, dimenticavo "quel terremotato in pigiama che scavava a mani nude e si lamentava del mancato coordinamanto e pianificazione "non facevano un caz.." era un nostro attore sotto copertura"
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
infatti invece di rispondere alle domande messe in campo dalla trasmissione, tutti i politici pronti ad inveire contro l'informazione faziosa... che schifo, mai una volta che si possa fare una domanda seria ed ottenere una risposat, le uniche interviste che vanno bene a questi politicanti sono quelle concordate a tavolino. Che tristezzaPINDARO ha scritto:La verità.alessandro ha scritto:
cosa abbiano detto di vergognoso, non lo so.
Scusa, ti sembra che si possa raccontare in Tv?
Hanno ragione ad insultare Santoro.
Come si è permesso.
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Càzzo c'è Ghedini:
HO PAURA!
Faccio notare, soprattutto ad Alessandro , come stasera Santoro SCANDISCA e RIPETA continuamente che ci tiene a far presente che la protezione civile nel dopo sia stata EFFICACISSIMA e RAPIDISSIMA. Non hai notato una notevole differenza con l'altra puntata, quando tendeva a pronunciare frasi analoghe sottovoce, quasi di sfuggita?
HO PAURA!
Faccio notare, soprattutto ad Alessandro , come stasera Santoro SCANDISCA e RIPETA continuamente che ci tiene a far presente che la protezione civile nel dopo sia stata EFFICACISSIMA e RAPIDISSIMA. Non hai notato una notevole differenza con l'altra puntata, quando tendeva a pronunciare frasi analoghe sottovoce, quasi di sfuggita?
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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si, si, ha detto le stesse identiche cose della puntata precedente, pero' ha scandito meglio le lodi dell aprotezione civile nel "dopo".Nasty ha scritto:Càzzo c'è Ghedini:
HO PAURA!
Faccio notare, soprattutto ad Alessandro , come stasera Santoro SCANDISCA e RIPETA :
magari pensa che il problema sia nell'udito dei dirigenti RAI o dei politici.
pero' ha ripetuto esattamente le critiche del "prima" e della mancata prevenzione, oltr eche dei tagli fatti alla protezione civile.
bellissima la presa per il c... di Vauro, che ha mandato ugualmente le sue tavole e brava la tipa con la finta telefonata.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Il conduttore: "Il pubblico ha scelto la libertà di espressione"
Santoro vince la serata tv
battuta la De Filippi
Santoro vince la serata tv battuta la De Filippi
ROMA - Michele Santoro ha vinto la serata tv con l'Annozero "riparatore" dedicato alle polemiche post-terremoto. La trasmissione ha avuto 5.276 mila spettatori, con il 20,8 di share, 3,4 punti in più rispetto alla trasmissione di gioverdì scorso. Maria De Filippi con il "Concerto" di Amici ha fatto il 18% di share e quasi 4 milioni di spettatori. La fiction con Fiona May su Rai Uno ha fatto lo stesso share della De Filippi con oltre cinque milioni di spettatori.
Soddisfatto il conduttore: "E' stata una buona puntata, la gente ha risposto. Una risposta che non riguarda solo la trasmissione - ha detto Santoro all'Agi - ma una scelta del pubblico sulla libertà di espressione".
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ROMA - Michele Santoro ha vinto la serata tv con l'Annozero "riparatore" dedicato alle polemiche post-terremoto. La trasmissione ha avuto 5.276 mila spettatori, con il 20,8 di share, 3,4 punti in più rispetto alla trasmissione di gioverdì scorso. Maria De Filippi con il "Concerto" di Amici ha fatto il 18% di share e quasi 4 milioni di spettatori. La fiction con Fiona May su Rai Uno ha fatto lo stesso share della De Filippi con oltre cinque milioni di spettatori.
Soddisfatto il conduttore: "E' stata una buona puntata, la gente ha risposto. Una risposta che non riguarda solo la trasmissione - ha detto Santoro all'Agi - ma una scelta del pubblico sulla libertà di espressione".
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Solo che invece di farlo con ghigno in bocca e con la mezza risata stile " ti prendo per il cùlo mentre te lo dico" l'ha fatto con serietà e come andrebbe fatto sempre, cercando di essere parziali, sì, ma con moderazione.alessandro ha scritto:si, si, ha detto le stesse identiche cose della puntata precedente, pero' ha scandito meglio le lodi dell aprotezione civile nel "dopo".Nasty ha scritto:Càzzo c'è Ghedini:
HO PAURA!
Faccio notare, soprattutto ad Alessandro , come stasera Santoro SCANDISCA e RIPETA :
magari pensa che il problema sia nell'udito dei dirigenti RAI o dei politici.
pero' ha ripetuto esattamente le critiche del "prima" e della mancata prevenzione, oltr eche dei tagli fatti alla protezione civile.
Quella tipa che ha inscenato la telefonata con Vauro ieri ha fatto ridere, in altre circostanza fece PENA, letteralmente PENA. Sembra migliorata, se non è una coincidenza....
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Ecco la cosa che Interessava Realmente.poliper ha scritto:Santoro vince la serata tv
battuta la De Filippi
Come se gliene Fregasse Davvero qualcosa del terremoto.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Scusate ma la battuta quale sarebbe? Tutto avrei pensato nella mia vita ma non che la minaccia fosse rappresentata dal mago SilvanLyndon79 ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=b79lEyKAPUM
Prove tecniche di regime...
Ultima modifica di tennisfan82 il ven apr 17, 2009 8:24 pm, modificato 1 volta in totale.
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Mio Dio...che tristezza.tennisfan82 ha scritto:Scusate ma la battuta quale sarebbe? Tutto avrei pensato nella mia vita ma non che la minaccia fosse rappresentata dal mago SilvanLyndon79 ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=b79lEyKAPUM
Prove tecniche di regime...
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Sul "Giornalismo" del Talk Show in questione ho avuto modo di riflettere quando lo scorso anno, al seguito dei fatti di Verona (l'adolescente ucciso) avevano girato filmati sul Nord Leghista e Nazista , riflettori puntati anche (obviously) su Brescia.
Filmato un gruppo di Fighetti a Piazzale Arnaldo, due-tre adolescenti inneggianti al mein Kampf, e, miracolo, sono venuti nella Palestra dove mi alleno per riprendere uno (notoriamente il meno arrivato del posto) cui era stato dato il compito di dire che il suo sogno era partecipare al GF e,per questo, si stava affidando ad un motivatore .
Alto giornalismo, già, a Vibo Valentia, Courmayer ,Napoli non sarebbe stato possibile girare certe scene , riprendibili ad hoc invece nella brescia e leghista e,all'eventualità, nostalgica del littorio e del Mein kampf.
Se si è utilizzato, come presumo, lo stesso criterio per l'Abruzzo, cercando con lanternino due bottiglie d'acqua mancanti in un Ospedale (per dire) et similia , sono libero di sostenere che questo sia "Giornalismo d'inchiesta" come io sono Madre Teresa.
Aggiungo che in genere ritengo i Talk Show ,politici,sportivi o meno, quasi sempre fregnacce, prestampate per cercare polemiche (che non sfociano in nulla di pratico) e cercare il Dio Share, qui raggiunto.
Preferisco di gran lunga i Forum.
Forse scrivo così perchè Invidioso di Grandi Giornalisti.
F.F.
EDIT: Del terremoto è "fregato" a chi ne è rimasto Vittima, diretta o indiretta, a chi ha prestato Soccorso , forse anche a quel Bertolaso divenuto per molti un mostro .
Ah, Il Terremoto lo ho avuto in casa anche io, qualche anno fa.
nessun Morto, Nessun Giornalismo d'Inchiesta.
Magari fosse sempre così.
Filmato un gruppo di Fighetti a Piazzale Arnaldo, due-tre adolescenti inneggianti al mein Kampf, e, miracolo, sono venuti nella Palestra dove mi alleno per riprendere uno (notoriamente il meno arrivato del posto) cui era stato dato il compito di dire che il suo sogno era partecipare al GF e,per questo, si stava affidando ad un motivatore .
Alto giornalismo, già, a Vibo Valentia, Courmayer ,Napoli non sarebbe stato possibile girare certe scene , riprendibili ad hoc invece nella brescia e leghista e,all'eventualità, nostalgica del littorio e del Mein kampf.
Se si è utilizzato, come presumo, lo stesso criterio per l'Abruzzo, cercando con lanternino due bottiglie d'acqua mancanti in un Ospedale (per dire) et similia , sono libero di sostenere che questo sia "Giornalismo d'inchiesta" come io sono Madre Teresa.
Aggiungo che in genere ritengo i Talk Show ,politici,sportivi o meno, quasi sempre fregnacce, prestampate per cercare polemiche (che non sfociano in nulla di pratico) e cercare il Dio Share, qui raggiunto.
Preferisco di gran lunga i Forum.
Forse scrivo così perchè Invidioso di Grandi Giornalisti.
F.F.
EDIT: Del terremoto è "fregato" a chi ne è rimasto Vittima, diretta o indiretta, a chi ha prestato Soccorso , forse anche a quel Bertolaso divenuto per molti un mostro .
Ah, Il Terremoto lo ho avuto in casa anche io, qualche anno fa.
nessun Morto, Nessun Giornalismo d'Inchiesta.
Magari fosse sempre così.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
L'articolo di Gramellini sulla Stampa:Lyndon79 ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=b79lEyKAPUM
Meno male che Silvan c'è
L’ultimo caso di uso criminoso della tv pubblica ha per protagonista il mago Silvan, sì proprio lui, quello che da cinquant’anni lancia messaggi in codice: «Sim-sala-bim». Nel corso di Domenica In, il vecchio illusionista comunista (tutti ricordano quando si fece rinchiudere nella tomba di Lenin e dopo due ore ne uscì Fassino) agita la bacchetta magica sotto gli occhi compiaciuti della conduttrice Lorena Bianchetti. «Poi la impresteremo a Berlusconi» sussurra, alludendo (immagino) a una frase del premier, «Non ho la bacchetta magica», riferita ai tempi di ricostruzione dell’Aquila.
A nessuno sfugge il codardo oltraggio. Di sicuro non alla Bianchetti che, non potendo sbianchettare il mago, provvede seduta stante a imbiancare se stessa, trasformando il bel sorriso di poco prima in una maschera di cera. Mentre l’ignaro Silvan continua il giochino di prestigio, la sventurata placa con ampi gesti un funzionario che dietro le telecamere le sta gridando di strozzarlo in diretta. Appena il mago finisce i sim-sala-bim, lei lo affronta a muso duro: «La tua battuta è assolutamente personale». E parte in quarta con un monologo sull’impegno delle istituzioni nella tragedia. Ma la cosa più straordinaria non è il monologo della Bianchetti. È la faccia di Silvan. Si guarda intorno, alla ricerca di qualcuno che gli spieghi se si tratta di uno scherzo o di una puntata-pilota del «Lecchino d’oro». Davanti allo schermo, osservo la sua bacchetta magica con nostalgia. Mago della mia infanzia, ti prego, fammi scomparire in un mondo di schiene dritte.
Mamma mia che tristezza la televisione italiana: meno che che c'è Santoro e pure il mago Silvan.
Letto. Spiritoso e ironico, come sovente gli riesce.poliper ha scritto:L'articolo di Gramellini sulla Stampa:Lyndon79 ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=b79lEyKAPUM
Meno male che Silvan c'è
L’ultimo caso di uso criminoso della tv pubblica ha per protagonista il mago Silvan, sì proprio lui, quello che da cinquant’anni lancia messaggi in codice: «Sim-sala-bim». Nel corso di Domenica In, il vecchio illusionista comunista (tutti ricordano quando si fece rinchiudere nella tomba di Lenin e dopo due ore ne uscì Fassino) agita la bacchetta magica sotto gli occhi compiaciuti della conduttrice Lorena Bianchetti. «Poi la impresteremo a Berlusconi» sussurra, alludendo (immagino) a una frase del premier, «Non ho la bacchetta magica», riferita ai tempi di ricostruzione dell’Aquila.
A nessuno sfugge il codardo oltraggio. Di sicuro non alla Bianchetti che, non potendo sbianchettare il mago, provvede seduta stante a imbiancare se stessa, trasformando il bel sorriso di poco prima in una maschera di cera. Mentre l’ignaro Silvan continua il giochino di prestigio, la sventurata placa con ampi gesti un funzionario che dietro le telecamere le sta gridando di strozzarlo in diretta. Appena il mago finisce i sim-sala-bim, lei lo affronta a muso duro: «La tua battuta è assolutamente personale». E parte in quarta con un monologo sull’impegno delle istituzioni nella tragedia. Ma la cosa più straordinaria non è il monologo della Bianchetti. È la faccia di Silvan. Si guarda intorno, alla ricerca di qualcuno che gli spieghi se si tratta di uno scherzo o di una puntata-pilota del «Lecchino d’oro». Davanti allo schermo, osservo la sua bacchetta magica con nostalgia. Mago della mia infanzia, ti prego, fammi scomparire in un mondo di schiene dritte.
Mamma mia che tristezza la televisione italiana: meno che che c'è Santoro e pure il mago Silvan.
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A questo punto solo Emilio Fede:PINDARO ha scritto:In effetti a voi bastano Emilio Fede e il Bagaglino.drazenpetrovic ha scritto:Siamo sopravvissuti senza Luttazzi....
Sopravviveremo senza Santoro.
Cala il sipario sul Bagaglino
Sabato sera Pippo Franco aveva salutato il pubblico, ieri l'annuncio di Canale 5: "Bellissime" chiude
DAVIDE FEDERICI (La Stampa)
Un anno fa, giusto di questi tempi, Silvio Berlusconi riceveva Vladimir Putin nel suo villone sardo facendogli trovare le ballerine del «Bagaglino» pronte ad esibirsi per lui. Ieri, dopo l’ennesimo passo falso, gli uomini di Piersilvio Berlusconi hanno confermato quello che negli ambienti televisivi si mormorava da tempo: «Bellissima», edizione 2009 dello spettacolo, chiuderà i battenti in anticipo. Già orfano di Valeriona Marini, passata ad autocelebrarsi su Sky, lo show sceso ai minimi storici di audience, sabato prossimo non andrà più in onda: cancellato, e sostituito da «The day after», un film dal titolo che sembra fatto apposta per segnare la fine di un’epoca.
Lo spettacolo, tenuto su per anni dal talento di Leo Gullotta e Oreste Lionello, perso per sempre due mesi fa, e dalle gambe di prima di Pamela Prati e poi con il passare degli anni di Lorenza Mario, Nathalie Caldonazzo, Milena Meconi, Aida Yespica e mille altre bellezze da palcoscenico, si è scontrato con la legge spietata dei numeri: poco più di due milioni e mezzo di spettatori, appena due milioni e 358 mila nella puntata di sabato. Meno di dodici punti di share, roba insostenibile per la prima serata dell’ammiraglia di Mediaset.
Piersilvio Berlusconi, nell’intervista di ieri alla «Stampa», aveva confessato di invidiare alla Rai il diretto concorrente di «Bellissima», quel «Ti lascio una canzone» con Antonella Clerici che anche sabato ha staccato i rivali di oltre tre milioni di spettattori. La nuova disfatta ha chiuso ogni possibile alternativa alla cancellazione, compresa un possibile trasferimento a Rete 4 dell’ultima puntata.
Con «Fantasia» e «Il ballo delle debuttanti» quello del Bagaglino è uno dei flop più pesanti di questa stagione televisiva. Bersagliato dalla critica, che peraltro non aveva mai fatto sconti neppure all’epoca d’oro del programma, quando i politici facevano a gara per accomodari in platea per assistere alle esibizioni dei loro alter ego sul palco (memorabile l’Andreotti messo in scena da Lionello), il programma di Pier Francesco Pingitore aveva puntato sulle carte di sempre:i comici (Pippo Franco, Martufello, Maurizio Mattioli, la novità Salvatore Marino) e soprattutto le donne: la Marini, Nina Moric (che all’ultimo momento aveva preso il posto di Elisabetta Gregoraci), Justine Mattera, Angela Melillo, Manila Nazzaro, Pamela Prati, Antonella Mosetti, Silvia Burgio nell’eterna sfida tra le bionde e le more. Una formula e una comicità che evidentemente hanno perso appeal nella tv di oggi, assediata dal satellite e dal digitale
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(paoolino parafrasando Sciascia)
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Ho pronto mysky per la registrazione dell'intervento del premier in diretta.uglygeek ha scritto:Si annuncia una puntatona mitica (probabilmente l'ultima) di Annozero questa sera.
"Dicono" che Santoro ha capito che comunque in Rai non ha futuro ed e' pronto a farsi cacciare. Ma ne dira' di belle su Berlusconi e le donne.
Sembra che finira' alla grande.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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ma no, la storia della festiciola non interessa a santoro.
ma perche' quando intervistano travaglio a che tempo che fa deve esserci il contraddittorio e una puntata intera con (il politico) berlusconi in periodo di campagna elettorale e' senza contraddittorio?
ma perche' quando intervistano travaglio a che tempo che fa deve esserci il contraddittorio e una puntata intera con (il politico) berlusconi in periodo di campagna elettorale e' senza contraddittorio?
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