Il che sostanzialmente invaliderebbe o quasi lo sport stesso. Uno sport (Wimbledon, Europei), e' anche tradizione. Ma se fosse impossibile dire che Djokovic sia meglio di Guy Delhomme, primo turno a Parigi nel 1947 (come si conclude dalla tua frase quotata), allora per me anche l'impresa di Djokovic sarebbe relativa, certo, ottima nel presente, ma insomma, cambierebbe molto. Proprio la nozione di albo d'oro avrebbe poco senso.paoolino ha scritto:Ciò rende impossibili i confronti tra giocatori che non si sono incontrati mai.
Non solo, ma se, per ipotesi, da adesso avessimo dei circuiti europeo/extraeuropeo in parallelo, totalmente separati, penso che i confronti sarebbero assai possibili (e infatti, se si programmasse, dopo 30 anni di circuiti separati, un incontro tra uno di un circuito e uno dell'altro, gli allibratori darebbero quote e probabilita' di vittoria).
Immaginiamo anche che il prossimo Us Open, improvvisamente, si giocasse su ghiaccio con racchette di legno incordate spaghetti e con i giocatori costretti a mangiare 5 etti di pasta col glutine ogni giorno. Comunque avremmo quote e favoriti.