Ci sono tanti spunti su questa (per me) assurdamente eccessiva celebrazione di Elisabetta II.
Ognuno ovviamente celebra, si rattrista, piange per chi vuole, ci mancherebbe. Io mi sono intristito quando e' morto Leonard Cohen, uno puo' farlo per la Regina d'Inghilterra, ci mancherebbe. O per un giocatore di scacchi indiano, o un sindaco argentino.
Detto questo: l'attenzione - a mio avviso, ossessiva - dei media italiani (Repubblica ieri e oggi, SkyTG24, tutti in fondo
) e degli italiani in generale (mia "suocera", non vi dico
) e' indice da una parte di piccolo provincialismo nostrano e dall'altro di un grande successo del soft power britannico. E' ovvio che la monarchia (soprattutto negli ultimi decenni) sia stata usata dal sistema britannico come una forma primaria di propaganda. E, obiettivamente, sono stati molto bravi e ci sono riusciti molto bene. D'altro canto, l'ossessione italica (e di altri paesi pure) per la monarchia britannica non si applica ad altre monarchie: sono stati quelli con maggiore successo negli ultimi decenni.
Per gli stranieri, questa celebrazione la capisco veramente poco. Per i britannici, immagino sia differente. Anche qui, ovviamente, Elisabetta II e' stata usata come elemento per rafforzare l'identita' nazionale e il nazionalismo del paese. Questi funerali, questa celebrazione e' ovviamente parte di questo. Anche qui, nulla di nuovo, tutto ovvio. A me non piace per nulla, ma capisco che e' quello che tutti gli stati del mondo lo fanno, con diverse modalita' e successo. (certo, quando noi vediamo qualche popolo, diciamo, asiatico, che mostra referenza per un leader, ci viene da prenderli un po' in giro. Succede, di fatto, qualcosa di molto simile per la Regina Elisabetta, e siamo li' commossi pronti a celebrare. Ma questo e' altro discorso).
Sulla figura storica, mah. E' stata monarca per 70 anni, cosi' e' stata testimone si' di tanti momenti importanti, eccetera. Ma non e' che abbia inciso in alcunche' (se non, come dicevo, nel rinforzare identita' nazionale britannica e nell'aumentare il soft power del suo paese). Anzi, il suo successo e' proprio legato al fatto di non avere detto/fatto nulla di rilevante negli ultimi 20 anni. Tra l'altro, la sua popolarita' era in crisi negli anni Novanta con la questione Diana. Dopo quell'episodio, per me hanno scientiemente de-politicizzato la sua figura - tant'e' che la quasi unanime ammirazione (dei britannici stessi) verso di lei e' aumentata di molto negli ultimi due decenni.
Ma considerarla una figura politica rilevante, anche no. Non si sa nulla di quello che pensi politicamente, su Brexit, su colonialismo, su welfare, su quello che volete. Come dicevo, proprio non dire nulla su alcuna di queste (ed altre) questioni e' parte integrante del suo successo.