De Vicana Satietate
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Re: De Vulgari Eloquentia
Ma se tu hai avuto solo il cùlo che le pronunce coincidano con la tua inflessione...maddai!
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Re: Censura
Ok ma "pagare" si dice ugualmente dalle alpi alla sicilia! Quindi è così e stop...non mi pongo il problema se la parola pagare l' ha inventata l'uomo di Neanderthal, Giulio Cesare, Dante Alighieri, Gesù cristo, o Berlusconi...cioè mi farebbe piacere per curiosità saperlo ma so che è così e lo accetto.Nickognito ha scritto: che non si insegni a scuola sia uno scandalo.
certo, siccome non c´e´una regola uno puo´dirlo come gli pare. Succede che in una lingua esistano delle parole che si dicono in un certo modo. E´una lingua, poi uno puoß fare come gli pare. Ad esempio io invece di ´pagare´posso dire ´khtreftrinhz´ In fondo chi se frega se mille anni fa qualcuno diceva ´pagare´e poi e´stato codificato in lingua italiana. Poi se non mi pagano quando glielo chiedo me n e faro´ una ragione
c.
Ma se al sud tutti dicessero "pagare" mentre al nord dicessimo tutti ´khtreftrinhz´ chi mi dice chi è che sbaglia? vorrei una regola...se no per ogni parola devo impararmi come pronunciare le vocali...e se devo farlo almeno ditemi chi è che lo ha deciso e l'ha fatto a capocchia in base ai suoi gusti personali!
Re: Censura
Beh a leggere qua, se invertiamo la pronuncia di tutte le "e", da quanto capito becchiamo il 90% delle pronunce corrette...D.F.Wallace ha scritto:Apertissima ovviamente! non ascoltarli baba le nostre vocali milanesi sono perfette!babaoriley80 ha scritto:mi sto esercitando ma è durissimakoufax75 ha scritto:I Lombardi tendono a chiudere le [e]. Esempi:
- Accademia
- Telefono
- Completo
- Ero
- Era
- Elena
Ne potrei citare molti altri. Tutte queste parole richiedono una E aperta, ma i Lombardi la chiudono.
ma parole come bicicletta? la E è aperta o chiusa? a me suona aaaapertissima
Sarebbe forte se si potessero uploaddare dei files audio e confrontare le pronunce, per me ci faremmo di quelle risate...
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Re: De Vulgari Eloquentia
E' un librone grosso grosso, che si chiama 'DIZIONARIO'. Dentro ci sono tante 'paroline', tutte ben disposte una sotto l'altra, su due colonne per pagina, tutto scritto fitto fitto fitto. Per ogni parolina c'è, a fianco, proprio vicino vicino sulla destra, la 'trascrizione fonetica'. All'inizio o alla fine di questo librone grosso grosso (pro-memoria: 'Dizionario'), c'è la legenda (sì, una 'g' sola; sì, 'e' con accento grave) dei simboli fonetici. Dove si può scoprire, con indicibile stupore, che, ad esempio, il simbolo [?] sta per la 'e' larga, con accento grave e il simbolo (/?/) sta per la 'o' larga (cioè sempre accento grave).D.F.Wallace ha scritto:Confermokoufax75 ha scritto:I Lombardi tendono a chiudere le [e]. Esempi:
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Ne potrei citare molti altri. Tutte queste parole richiedono una E aperta, ma i Lombardi la chiudono.
"Ero" con la "E" aperta non riesco a dirlo neanche sforzandomi, non ci credo!...ma scusate dove trovo la corretta pronuncia delle vocali aperte/chiuse? uno come fa a saperlo? non è che te lo insegnano a scuola...ripeti quello che dicono gli altri nella tua zona, così le impari...
E poi c'è una regola? o qualcuno ha deciso a capocchia 1000 anni fa parola per parola? Spiegatemi...
Cmq qualsiasi sia la spiegazione per me uno può dirlo come gli pare ed è una perdita di tempo solo pensarci
Incredibile, eh, la scienza del XXI sec.
Ah, parlare a càazzo va benissimo, però i dialetti, magari portatori di secoli di cultura di un territorio, "fanno schifo".
Bello, bello, Bondi come Ministro della Cultura di questo paese è troppo, non ce lo meritiamo. Nono.
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Re: De Vulgari Eloquentia
sono d'accordo che le pronunce corrette vadano insegnate a scuola.
per quanto riguarda la mia esperienza personale,il problema è stato l'avere insegnanti dalla pronuncia orribile
poi ovviamente l'influenza dell'ambiente esterno è stata determinante, unita forse anche alla mia pigrizia (ho la casa piena di dizionari, in fondo basterebbe poco )
poi odio anche il timbro della mia voce,insomma, un corso di dizione sarebbe apppropriato
(comunque biciclèèèèèèèèèèèètta è bellissimo)
per quanto riguarda la mia esperienza personale,il problema è stato l'avere insegnanti dalla pronuncia orribile
poi ovviamente l'influenza dell'ambiente esterno è stata determinante, unita forse anche alla mia pigrizia (ho la casa piena di dizionari, in fondo basterebbe poco )
poi odio anche il timbro della mia voce,insomma, un corso di dizione sarebbe apppropriato
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Re: De Vulgari Eloquentia
Si me ne hanno parlato di questo strano libro grosso grosso. E devo averne anche uno, impolverato, da qualche parte a casa.BackhandWinner ha scritto: E' un librone grosso grosso, che si chiama 'DIZIONARIO'. Dentro ci sono tante 'paroline', tutte ben disposte una sotto l'altra, su due colonne per pagina, tutto scritto fitto fitto fitto. Per ogni parolina c'è, a fianco, proprio vicino vicino sulla destra, la 'trascrizione fonetica'. All'inizio o alla fine di questo librone grosso grosso (pro-memoria: 'Dizionario'), c'è la legenda (sì, una 'g' sola; sì, 'e' con accento grave) dei simboli fonetici. Dove si può scoprire, con indicibile stupore, che, ad esempio, il simbolo [?] sta per la 'e' larga, con accento grave e il simbolo (/?/) sta per la 'o' larga (cioè sempre accento grave).
Incredibile, eh, la scienza del XXI sec.
Però sai, non mi pare molto pratico andare in giro portandomi sempre quel libro grosso e controllare per ogni parola se le vocali le pronuncio come ha deciso il sig.Garzanti o se sbaglio. Sarebbe utile, forse, avere una regola...
Per coniugare un verbo conosciamo delle regole, o meglio ormai lo facciamo istintivamente ma se arriva uno straniero possiamo insegnargli come coniugare i verbi...poi ci sono dei verbi irregolari etc, qualcosa va studiato a memoria ma non tutto.
Con le vocali invece no? E poi io nasco qua a milano, vado in un negozio e chiedo di farmi vedere una bicicleeetta con la e apertissima...e incredibilmente il negoziante mi capisce e mi fa vedere proprio una di qulle cose con due ruote e due pedali...proprio come intendevo io! Che fortuna, ha capito, poteva portarmi un compressore, un casco, una pompa ma invece mi ha portato proprio una bicicleeetta! Incredibile, quasi quasi non mi pongo il problema della "e" aperta/chiusa...poi a 32 anni scopro che non è così e che è un'errore gravissimo! Non si finisce mai di imparare...
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Re: De Vulgari Eloquentia
si però se settimana prossima ( e mettetecelo l'articolo, ne abusate davanti ai nomi di persona e quando ci va non ce lo mettete perchè li avete finiti, probabilmente... si dice LA settimana prossima) vieni a Palermo e ti compri una biciclAtta, c'è il caso che il negoziante ti porti un casco
scherzo, tutto nasce dall'abitudine a sentir pronunciare le parole in un certo modo piuttosto che in un altro.
O vorrai dirmi che se parli con un terrone trovi normale il suo modo di pronunciare?
scherzo, tutto nasce dall'abitudine a sentir pronunciare le parole in un certo modo piuttosto che in un altro.
O vorrai dirmi che se parli con un terrone trovi normale il suo modo di pronunciare?
Re: De Vulgari Eloquentia
Balby, a me suona strano persino sentire un passato remoto in certe situazioni, mi viene quasi da ridere, sebbene io sappia che in realtà avete ragione voi a usarlo e non noi che abbiamo il mitico passato prossimo "multiuso", figurarsi le pronunce!balbysauro ha scritto:scherzo, tutto nasce dall'abitudine a sentir pronunciare le parole in un certo modo piuttosto che in un altro.
O vorrai dirmi che se parli con un terrone trovi normale il suo modo di pronunciare?
Poi le differenze sono abissali anche nella stessa regione, conosco una ragazza pavese che invece le "e" le chiude tutte!!
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Re: De Vulgari Eloquentia
l'articolo davanti ai nomi maschili non l'ho mai usato nè l'ho mai sentito dire dai miei coetanei, forse è troppo da vecchi baùscia, chissà
davanti ai nomi femminili mi scappa qualche volta, ma solo con alcuni nomi tipo Elena,Valentina, Silvia.
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Re: De Vulgari Eloquentia
sirol ha scritto:Balby, a me suona strano persino sentire un passato remoto in certe situazioni, mi viene quasi da ridere, sebbene io sappia che in realtà avete ragione voi a usarlo e non noi che abbiamo il mitico passato prossimo "multiuso", figurarsi le pronunce!balbysauro ha scritto:scherzo, tutto nasce dall'abitudine a sentir pronunciare le parole in un certo modo piuttosto che in un altro.
O vorrai dirmi che se parli con un terrone trovi normale il suo modo di pronunciare?
Poi le differenze sono abissali anche nella stessa regione, conosco una ragazza pavese che invece le "e" le chiude tutte!!
ma si
io in realtà sono centroitaliota trapiantato al sud, aborro il passato prossimo, mentre qua tutti dicono "un secondo fa mangiai un piatto di pasta", io dico un milione di anni fa ho fatto una passeggiata
ed è vero che anche nella stessa regione cambia molto
a Palermo le e sono aperte "Va bAne, ci vediamo dopo", ma andando verso Trapani e anche un po' più in là (sto frequentando per lavoro Castelvetrano) le e diventano tutte chiusissime
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Re: De Vulgari Eloquentia
vabbè, basta che non dici settimana prossima, peròbabaoriley80 ha scritto:l'articolo davanti ai nomi maschili non l'ho mai usato nè l'ho mai sentito dire dai miei coetanei, forse è troppo da vecchi baùscia, chissà
davanti ai nomi femminili mi scappa qualche volta, ma solo con alcuni nomi tipo Elena,Valentina, Silvia.
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Re: De Vulgari Eloquentia
Sì, ma al massimo cambia la tonalità, aperta o chiusa, o qualche conZonante pronunciata in maniera più o meno decisa, non è che cambia la lingua.balbysauro ha scritto:si però se settimana prossima ( e mettetecelo l'articolo, ne abusate davanti ai nomi di persona e quando ci va non ce lo mettete perchè li avete finiti, probabilmente... si dice LA settimana prossima) vieni a Palermo e ti compri una biciclAtta, c'è il caso che il negoziante ti porti un casco
scherzo, tutto nasce dall'abitudine a sentir pronunciare le parole in un certo modo piuttosto che in un altro.
O vorrai dirmi che se parli con un terrone trovi normale il suo modo di pronunciare?
Una bicicletta è sempre una bicicletta, che la si pronunci biciclétta o biciclètta. Potrebbero cominciare i problemi se la si chiamasse biciclettà o bicìcletta, ma non è questo il caso delle inflessioni dialettali.
Insomma, facile fare il figo quando pur senza studiare la tua pronuncia coincide con quella corretta. Dizione non si studia in nessuna scuola (per quanto potrebbe essere auspicabile) quindi evidentemente si ritiene (secondo me a ragione) che una vocale aperta o chiusa abbia meno importanza, ad esempio, della divisione in sillabe, che invece abbiamo studiato tutti quanti.
Meno male che esiste il forum, altrimenti con tutti questi schizzinosi della lingua non avrei potuto scambiare le mie opinioni con nessuno!
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Re: De Vulgari Eloquentia
Già, l'éléna, ovviamente.babaoriley80 ha scritto:l'articolo davanti ai nomi maschili non l'ho mai usato nè l'ho mai sentito dire dai miei coetanei, forse è troppo da vecchi baùscia, chissà
davanti ai nomi femminili mi scappa qualche volta, ma solo con alcuni nomi tipo Elena,Valentina, Silvia.
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Re: De Vulgari Eloquentia
perchè sei un terrone, ecco la veritàwhiterussian ha scritto:Sì, ma al massimo cambia la tonalità, aperta o chiusa, o qualche conZonante pronunciata in maniera più o meno decisa, non è che cambia la lingua.balbysauro ha scritto:si però se settimana prossima ( e mettetecelo l'articolo, ne abusate davanti ai nomi di persona e quando ci va non ce lo mettete perchè li avete finiti, probabilmente... si dice LA settimana prossima) vieni a Palermo e ti compri una biciclAtta, c'è il caso che il negoziante ti porti un casco
scherzo, tutto nasce dall'abitudine a sentir pronunciare le parole in un certo modo piuttosto che in un altro.
O vorrai dirmi che se parli con un terrone trovi normale il suo modo di pronunciare?
Una bicicletta è sempre una bicicletta, che la si pronunci biciclétta o biciclètta. Potrebbero cominciare i problemi se la si chiamasse biciclettà o bicìcletta, ma non è questo il caso delle inflessioni dialettali.
Insomma, facile fare il figo quando pur senza studiare la tua pronuncia coincide con quella corretta. Dizione non si studia in nessuna scuola (per quanto potrebbe essere auspicabile) quindi evidentemente si ritiene (secondo me a ragione) che una vocale aperta o chiusa abbia meno importanza, ad esempio, della divisione in sillabe, che invece abbiamo studiato tutti quanti.
Meno male che esiste il forum, altrimenti con tutti questi schizzinosi della lingua non avrei potuto scambiare le mie opinioni con nessuno!
Re: De Vulgari Eloquentia
Se ti consola back io lo uso indistintamente con qualsiasi nome, "il Davide, la Silvia, dal Paolo, alla Fra"....BackhandWinner ha scritto:Già, l'éléna, ovviamente.babaoriley80 ha scritto:l'articolo davanti ai nomi maschili non l'ho mai usato nè l'ho mai sentito dire dai miei coetanei, forse è troppo da vecchi baùscia, chissà
davanti ai nomi femminili mi scappa qualche volta, ma solo con alcuni nomi tipo Elena,Valentina, Silvia.
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Re: De Vulgari Eloquentia
non vedo l'ora di conoscere IL Backhand
(a proposito, ma nella zona di Fano/Pesaro la Z com'è, morbida come alla romagnola?? )
(a proposito, ma nella zona di Fano/Pesaro la Z com'è, morbida come alla romagnola?? )
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Re: De Vulgari Eloquentia
Questa è un'altra cosa che non riesco ad accettare ...se un passato si chiama REMOTO deve essere passato un bel po' di tempo e non riesco ad usarlo per parlare di un'azione che ho fatto ieri...cambiategli nome.sirol ha scritto: Balby, a me suona strano persino sentire un passato remoto in certe situazioni, mi viene quasi da ridere
W il passato prossimo!
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Re: De Vulgari Eloquentia
babaoriley80 ha scritto:non vedo l'ora di conoscere IL Backhand
(a proposito, ma nella zona di Fano/Pesaro la Z com'è, morbida come alla romagnola?? )
Ehm...sì.
Più o meno direi la stessa robaccia da Bologna (Modena?) in giù.
"Oh ci vediaaaamo dooopo in piaaaaaàtsa alooooòra èèèèèh?"
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Re: De Vulgari Eloquentia
D'ora in poi mi sarà molto più facile non prendere sul serio le cose che scrive Backhand: mi basterà immaginarlo parlare così.BackhandWinner ha scritto:babaoriley80 ha scritto:non vedo l'ora di conoscere IL Backhand
(a proposito, ma nella zona di Fano/Pesaro la Z com'è, morbida come alla romagnola?? )
Ehm...sì.
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Re: De Vulgari Eloquentia
@BHW
Mi dici come si pronunciano tutte le vocali di Roger Federer che sul dizionario non lo trovo
Mi dici come si pronunciano tutte le vocali di Roger Federer che sul dizionario non lo trovo
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Re: De Vulgari Eloquentia
Eh no, cara JJ, nono, troppo facile: qui io parlo degli altri, del Basso Volgo che popola il mio natio borgo selvaggio, "gente zotica, vil; cui nomi strani, e spesso argomento di riso e di trastullo, son dottrina e saper".Janie Jones ha scritto:D'ora in poi mi sarà molto più facile non prendere sul serio le cose che scrive Backhand: mi basterà immaginarlo parlare così.BackhandWinner ha scritto:babaoriley80 ha scritto:non vedo l'ora di conoscere IL Backhand
(a proposito, ma nella zona di Fano/Pesaro la Z com'è, morbida come alla romagnola?? )
Ehm...sì.
Più o meno direi la stessa robaccia da Bologna (Modena?) in giù.
"Oh ci vediaaaamo dooopo in piaaaaaàtsa alooooòra èèèèèh?"
Quelli alla Floyd, insomma, per intenderci.
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Re: De Vulgari Eloquentia
Sì ma, ad essere onesti, io non lo userei nemmeno se si parlasse dei sumeri.D.F.Wallace ha scritto:Questa è un'altra cosa che non riesco ad accettare ...se un passato si chiama REMOTO deve essere passato un bel po' di tempo e non riesco ad usarlo per parlare di un'azione che ho fatto ieri...cambiategli nome.sirol ha scritto: Balby, a me suona strano persino sentire un passato remoto in certe situazioni, mi viene quasi da ridere
W il passato prossimo!
Alla fine, come dice Balby, è questione di abitudine, io non direi mai "A Napoleone piacque", mi suona strano.
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Re: De Vulgari Eloquentia
sirol ha scritto:
Sì ma, ad essere onesti, io non lo userei nemmeno se si parlasse dei sumeri.
Alla fine, come dice Balby, è questione di abitudine, io non direi mai "A Napoleone piacque", mi suona italiano.
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Re: Censura
babaoriley80 ha scritto:mi sto esercitando ma è durissimaD.F.Wallace ha scritto:koufax75 ha scritto:I Lombardi tendono a chiudere le [e]. Esempi:
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ma parole come bicicletta? la E è aperta o chiusa? a me suona aaaapertissima
Una volta parlai ( ci sta bene il passato remoto perchè son passati molti anni, ed in tal caso il passato remoto si può usare ) con un'insegnante di dizione la quale mi disse che l'unica fortuna dell'Umbria, nella pronuncia, è quella di avere praticamente tutte le vocali corrette, per il resto il dialetto fa schifo ed è molto difficile eliminare la cadenza ( per gli altri, ovviamente non per me).
Io mi diverto a sentire la pronuncia dei doppiatori delle serie televisive w cercare di individuare mie pecche ( per solito si tratta di gente che di dizione dovrenne saperne ) e le uniche vocali che ricordo suonare strane alle mie orecchie sono:
TESCHIO, FETO e SCHELETRO ( le E, ovvero le prime vocali di ognuna di queste parole, le ho sempre sentite pronunciare aperte dai doppiatori) probabilmente c'è una qualche regola/eccezione di dizione , a me suonano tutte chiuse, e non poco. Per il resto non ne sbaglio una.
La E di bicicletta è chiaramente chiusa.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Re: De Vulgari Eloquentia
'tèschio' viene dal latino 'testa', con la 'e' breve (e tonica) in sillaba chiusa ('tes'): la 'e' breve (e tonica) in sillaba chiusa di una parola latina, nella derivante parola italiana diventa di norma 'e' aperta;Nasty ha scritto:TESCHIO, FETO e SCHELETRO ( le E, ovvero le prime vocali di ognuna di queste parole, le ho sempre sentite pronunciare aperte dai doppiatori) probabilmente c'è una qualche regola/eccezione di dizione
'schèletro' è una parola sdrucciola, e quindi la 'e' tonica è di regola aperta;
'fèto' temo che non segua alcuna regola.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: De Vulgari Eloquentia
'Schèletro' benissimo.Rosewall ha scritto:'tèschio' viene dal latino 'testa', con la 'e' breve (e tonica) in sillaba chiusa ('tes'): la 'e' breve (e tonica) in sillaba chiusa di una parola latina, nella derivante parola italiana diventa di norma 'e' aperta;Nasty ha scritto:TESCHIO, FETO e SCHELETRO ( le E, ovvero le prime vocali di ognuna di queste parole, le ho sempre sentite pronunciare aperte dai doppiatori) probabilmente c'è una qualche regola/eccezione di dizione
'schèletro' è una parola sdrucciola, e quindi la 'e' tonica è di regola aperta;
'fèto' temo che non segua alcuna regola.
'Tèschio' mi lascia un po' perplesso.
'Fèto' mi lascia molto, ma molto perplesso.
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Re: De Vulgari Eloquentia
io ho la mamma tedesca. Non mi ha insegnato il tedesco da piccolo. C´e´chi ha avuto culo ed e´bilingue madrelingua. Io no. Pero´non dico che parlo bene tedesco perche´chi lo parla meglio di me ha avuto culo. O lo studio o dico che non lo parlo o parlo male.whiterussian ha scritto:Ma se tu hai avuto solo il cùlo che le pronunce coincidano con la tua inflessione...maddai!
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Censura
D.F.Wallace ha scritto:Ok ma "pagare" si dice ugualmente dalle alpi alla sicilia! Quindi è così e stop...non mi pongo il problema se la parola pagare l' ha inventata l'uomo di Neanderthal, Giulio Cesare, Dante Alighieri, Gesù cristo, o Berlusconi...cioè mi farebbe piacere per curiosità saperlo ma so che è così e lo accetto.Nickognito ha scritto: che non si insegni a scuola sia uno scandalo.
certo, siccome non c´e´una regola uno puo´dirlo come gli pare. Succede che in una lingua esistano delle parole che si dicono in un certo modo. E´una lingua, poi uno puoß fare come gli pare. Ad esempio io invece di ´pagare´posso dire ´khtreftrinhz´ In fondo chi se frega se mille anni fa qualcuno diceva ´pagare´e poi e´stato codificato in lingua italiana. Poi se non mi pagano quando glielo chiedo me n e faro´ una ragione
c.
Ma se al sud tutti dicessero "pagare" mentre al nord dicessimo tutti ´khtreftrinhz´ chi mi dice chi è che sbaglia? vorrei una regola...se no per ogni parola devo impararmi come pronunciare le vocali...e se devo farlo almeno ditemi chi è che lo ha deciso e l'ha fatto a capocchia in base ai suoi gusti personali!
la maggior parte delle parole si usano in tutta italia solo perche´qualcuno ha deciso che in Italia si parlasse una lingua comune, altrimenti in lombardia mica si parlerebbe italiano. Non e´che vada a Varese a dire che io il lombardo lo pronuncio diverso e non possono decidere loro
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: De Vulgari Eloquentia
non e´gravissimo. Nemmeno dire ´se avrebbi freddo stessi male´e´gravissimo. A scuola hanno preferito insegnarti una cosa e non l´altra. Fosse accaduto l´inverso, saresti qui a pronunciare bene le vocali e usare male i condizionali. E sicuramente ti farebbe fatica andare in giro con la grammatica sotto braccio.D.F.Wallace ha scritto:Si me ne hanno parlato di questo strano libro grosso grosso. E devo averne anche uno, impolverato, da qualche parte a casa.BackhandWinner ha scritto: E' un librone grosso grosso, che si chiama 'DIZIONARIO'. Dentro ci sono tante 'paroline', tutte ben disposte una sotto l'altra, su due colonne per pagina, tutto scritto fitto fitto fitto. Per ogni parolina c'è, a fianco, proprio vicino vicino sulla destra, la 'trascrizione fonetica'. All'inizio o alla fine di questo librone grosso grosso (pro-memoria: 'Dizionario'), c'è la legenda (sì, una 'g' sola; sì, 'e' con accento grave) dei simboli fonetici. Dove si può scoprire, con indicibile stupore, che, ad esempio, il simbolo [?] sta per la 'e' larga, con accento grave e il simbolo (/?/) sta per la 'o' larga (cioè sempre accento grave).
Incredibile, eh, la scienza del XXI sec.
Però sai, non mi pare molto pratico andare in giro portandomi sempre quel libro grosso e controllare per ogni parola se le vocali le pronuncio come ha deciso il sig.Garzanti o se sbaglio. Sarebbe utile, forse, avere una regola...
Per coniugare un verbo conosciamo delle regole, o meglio ormai lo facciamo istintivamente ma se arriva uno straniero possiamo insegnargli come coniugare i verbi...poi ci sono dei verbi irregolari etc, qualcosa va studiato a memoria ma non tutto.
Con le vocali invece no? E poi io nasco qua a milano, vado in un negozio e chiedo di farmi vedere una bicicleeetta con la e apertissima...e incredibilmente il negoziante mi capisce e mi fa vedere proprio una di qulle cose con due ruote e due pedali...proprio come intpendevo io! Che fortuna, ha capito, poteva portarmi un compressore, un casco, una pompa ma invece mi ha portato proprio una bicicleeetta! Incredibile, quasi quasi non mi pongo il problema della "e" aperta/chiusa...poi a 32 anni scopro che non è così e che è un'errore gravissimo! Non si finisce mai di imparare...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: De Vulgari Eloquentia
in realta´non credo che esista una regola su quale passato usare, se remoto o prossimo. Credo che le grammatiche italiane adesso siano cambiate ed accettino quasi in ogni situazione il passato prossimo. Anche perche´la regola ti dice che devi usare il prossimo per qualcosa di prossimo e il remoto per qualcosa di remoto, ma nulla e´oggettivamente remoto o prossimo. Matusalemme poteva anche dire, forse, ´40 anni fa sono andato´, per direbalbysauro ha scritto:sirol ha scritto:Balby, a me suona strano persino sentire un passato remoto in certe situazioni, mi viene quasi da ridere, sebbene io sappia che in realtà avete ragione voi a usarlo e non noi che abbiamo il mitico passato prossimo "multiuso", figurarsi le pronunce!balbysauro ha scritto:scherzo, tutto nasce dall'abitudine a sentir pronunciare le parole in un certo modo piuttosto che in un altro.
O vorrai dirmi che se parli con un terrone trovi normale il suo modo di pronunciare?
Poi le differenze sono abissali anche nella stessa regione, conosco una ragazza pavese che invece le "e" le chiude tutte!!
ma si
io in realtà sono centroitaliota trapiantato al sud, aborro il passato prossimo, mentre qua tutti dicono "un secondo fa mangiai un piatto di pasta", io dico un milione di anni fa ho fatto una passeggiata
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: De Vulgari Eloquentia
lieto ha la e aperta
ceto ha la e aperta
veto ha la e aperta
peto ha le e aperta
normale che sia cosi´anche per feto
diverso se c´e´la doppia t
tetto, metto, netto hanno la e chiusa, ma setto, retto, letto la hanno aperta, quindi non so qui dove sia la regola
ceto ha la e aperta
veto ha la e aperta
peto ha le e aperta
normale che sia cosi´anche per feto
diverso se c´e´la doppia t
tetto, metto, netto hanno la e chiusa, ma setto, retto, letto la hanno aperta, quindi non so qui dove sia la regola
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: De Vulgari Eloquentia
Bel topic
Dico subito una cosa:credo che qui a Napoli ed a Roma chi conosce l'italiano(quindi non parlo dei Tamarri e delle varie "Calippo e Bira")lo parla in maniera più universale e con meno influssi dialettali rispetto a molti altri posti.
Ad esempio io ho la presunzione di parlare italiano .... mentre se sento che so un veronese o un bolognese mi viene da pensare ma come diamine parlnao questi .
Tutto questo lasciando stare i Dialetti che,se parlati bene, possono essere davvero belli.
Concordo sulla bellezza del toscano e del siciliano ma mi piace anche il dialetto aquilano.
Il Napoletano vabbè che cosa ne parliamo a fare....se parlato bene e non in maniera grossolana e cafona è semplicemtne meraviglioso.
Pensate solo che la lingua napoletana è patrimonio dell'unesco
Dico subito una cosa:credo che qui a Napoli ed a Roma chi conosce l'italiano(quindi non parlo dei Tamarri e delle varie "Calippo e Bira")lo parla in maniera più universale e con meno influssi dialettali rispetto a molti altri posti.
Ad esempio io ho la presunzione di parlare italiano .... mentre se sento che so un veronese o un bolognese mi viene da pensare ma come diamine parlnao questi .
Tutto questo lasciando stare i Dialetti che,se parlati bene, possono essere davvero belli.
Concordo sulla bellezza del toscano e del siciliano ma mi piace anche il dialetto aquilano.
Il Napoletano vabbè che cosa ne parliamo a fare....se parlato bene e non in maniera grossolana e cafona è semplicemtne meraviglioso.
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Re: De Vulgari Eloquentia
No.Nickognito ha scritto: peto ha le e aperta
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Re: De Vulgari Eloquentia
http://www.dizionario.rai.it/poplemma.a ... 805&r=3084BackhandWinner ha scritto:No.Nickognito ha scritto: peto ha le e aperta
per me son buone entrambe, ma insomma...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: De Vulgari Eloquentia
Il link postato da nick riporta 'Pèto' in maiuscolo, credo si riferisca ad un nome proprio.Nickognito ha scritto: http://www.dizionario.rai.it/poplemma.a ... 805&r=3084
per me son buone entrambe, ma insomma...
Cliccando su "risultato successivo" si ha 'péto', sostantivo maschile.
Non ero a conoscenza di questa distinzione.
"If you can keep your head when all around you have lost theirs, then you probably haven't understood the seriousness of the situation."
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Re: De Vulgari Eloquentia
uf, tutte chiusissime (le pronuncio davanti al pc come un'idiota )Nickognito ha scritto:lieto ha la e aperta
ceto ha la e aperta
veto ha la e aperta
peto ha le e aperta
normale che sia cosi´anche per feto
mh qua si fa più complicata la faccenda, credo di poterle pronunciare in entrambi i modiNickognito ha scritto:tetto, metto, netto hanno la e chiusa,
qui ci siamoNickognito ha scritto:ma setto, retto, letto la hanno aperta, quindi non so qui dove sia la regola
Re: De Vulgari Eloquentia
essendo in latino la 'e' di 'petum' lunga, in italiano diventa 'e' chiusa.
Ma per i suffissi in -eto questo principio è talora disatteso ('alfabèto', 'concrèto', laddove la tonica di 'alphabetum' e 'concretum' è lunga).
Vèto rispetta invece l'originale latino 'veto', la cui 'e' è breve.
Prescindendo dall'etimologia latina, il suffisso -eto dei nomi collettivi ha sempre la 'e' chiusa (fruttéto, arancéto, pinéto), la 'e' di -etto -etta è chiusa nei diminutivi (pezzétto, cassétta), mentre disgraziatamente negli altri casi può essere chiusa (tétto, nétto) o aperta (lètto, insètto).
Ma per i suffissi in -eto questo principio è talora disatteso ('alfabèto', 'concrèto', laddove la tonica di 'alphabetum' e 'concretum' è lunga).
Vèto rispetta invece l'originale latino 'veto', la cui 'e' è breve.
Prescindendo dall'etimologia latina, il suffisso -eto dei nomi collettivi ha sempre la 'e' chiusa (fruttéto, arancéto, pinéto), la 'e' di -etto -etta è chiusa nei diminutivi (pezzétto, cassétta), mentre disgraziatamente negli altri casi può essere chiusa (tétto, nétto) o aperta (lètto, insètto).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: De Vulgari Eloquentia
Nickognito ha scritto:Anche perche´la regola ti dice che devi usare il prossimo per qualcosa di prossimo e il remoto per qualcosa di remoto, ma nulla e´oggettivamente remoto o prossimo
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: De Vulgari Eloquentia
vediamo un po':
'Schèletro' no, le dico entrambe chiuse, schélétro, 0 su 1
'Tèschio' nada, dico téschio, 0 su 2
'Fèto' qua ci siamo, magari trascinato dal mio cognome che ha la e aperta (e non chiusa come diceva erroneamente la mia prof di matematica: Lito, vieni alla lavagna ) 1 su 3
lieto ha la e aperta uff, ma dalle mie parti il dittongo -ie si pronuncia con la e chiusa (infatti, Riéti) 1 su 4, è un disastro
ceto ha la e aperta ok 2 su 5
veto ha la e aperta 3 su 6
peto ha le e aperta 4 su 7, vorrei che tutte le parole fossero varianti del mio cognome
tetto, metto, netto hanno la e chiusa, ma setto, retto, letto la hanno aperta, quindi non so qui dove sia la regola
le dico tutte giuste
chiudo con un clamoroso 10 su 13!
'Schèletro' no, le dico entrambe chiuse, schélétro, 0 su 1
'Tèschio' nada, dico téschio, 0 su 2
'Fèto' qua ci siamo, magari trascinato dal mio cognome che ha la e aperta (e non chiusa come diceva erroneamente la mia prof di matematica: Lito, vieni alla lavagna ) 1 su 3
lieto ha la e aperta uff, ma dalle mie parti il dittongo -ie si pronuncia con la e chiusa (infatti, Riéti) 1 su 4, è un disastro
ceto ha la e aperta ok 2 su 5
veto ha la e aperta 3 su 6
peto ha le e aperta 4 su 7, vorrei che tutte le parole fossero varianti del mio cognome
tetto, metto, netto hanno la e chiusa, ma setto, retto, letto la hanno aperta, quindi non so qui dove sia la regola
le dico tutte giuste
chiudo con un clamoroso 10 su 13!
maledizione, riscendo a 9 su 13, alloraJanie Jones ha scritto:Il link postato da nick riporta 'Pèto' in maiuscolo, credo si riferisca ad un nome proprio.Nickognito ha scritto: http://www.dizionario.rai.it/poplemma.a ... 805&r=3084
per me son buone entrambe, ma insomma...
Cliccando su "risultato successivo" si ha 'péto', sostantivo maschile.
Non ero a conoscenza di questa distinzione.
è trionfo, le dico tutte correttamenteRosewall ha scritto:essendo in latino la 'e' di 'petum' lunga, in italiano diventa 'e' chiusa.
Ma per i suffissi in -eto questo principio è talora disatteso ('alfabèto', 'concrèto', laddove la tonica di 'alphabetum' e 'concretum' è lunga).
Vèto rispetta invece l'originale latino 'veto', la cui 'e' è breve.
Prescindendo dall'etimologia latina, il suffisso -eto dei nomi collettivi ha sempre la 'e' chiusa (fruttéto, arancéto, pinéto), la 'e' di -etto -etta è chiusa nei diminutivi (pezzétto, cassétta), mentre disgraziatamente negli altri casi può essere chiusa (tétto, nétto) o aperta (lètto, insètto).
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Re: De Vulgari Eloquentia
che culo (locuzione appropriatissima, direi) chiamarsi PetoJanie Jones ha scritto: 'Pèto' in maiuscolo, credo si riferisca ad un nome proprio.