l'ha detto Google

[alessandro]

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... ef=HRERO-1

interessante ricerca, secondo la quale i "nati digitali" prendono per buono e affidabile quanto detto dai siti primi tra Google.
nessun interesse per la fonte, per l'autore, per la proprieta' intellettuale, il plagio, la verifica dell'autore e delle sue credenziali.
accettazione acritica e copia incolla selvaggio. e poi difficolta' nel distinguere i link sponsorizzati.

sconvolgente, in quanto, non e' assolutamente vero che i risultati primi in google siano i piu' affidabili.
dopo l'aggrottamento di sopracciglia, "questi giovani... " etc.. penso: ma che differenza c'e' tra loro e la generazione-generazioni precedenti dell' "l'ha detto la TV" ?

il "l'ha detto la TV" in effetti h aun suo significato, lo pensavo anch'io. Uno, pensavo, non puo' dire delle sfacciate bugie o dire cose sbagliate per ignoranza, perche' e' visto da milioni di persone e verrebbe sbugiardato e ridicolizzato due miuti dopo.
In realta', con gli anni, ho visto che non e' vero, sento decine di cose sbagliate ( in campi che conosco) e decine di sfacciate bugie che pero', ripetute su piu' reti d apiu' èpersone, diventano autoreferenziali.
Un po' come in Google, dove l aclassifica e' date (in gran parte) dal numero di link a quella notizia. Non e' detto che pero' sia ver, soprattutto se c'e' un interesse a far passare notizie false.

credo che per internet, quindi, i giornali tradizionali, abbiano ancora un ruolo.
il New York Times o il washington post, sono una garanzia, qualche volta possono prendere cantonate o dare notizie faziose, ma hai una garanzia, una reputazione.
c'e' poi il gioco della credibilita', in Italia, per dire, sai che "Il Giornale" non ha nessuna credibilita', e' recor di cause perse per diffamazione o calunia, cosi' come Libero, con titoli che non corrispondono agli articoli etc..

pero' se conosci la fonte sai coem regolarti.
or anon so pero' se la nuova generazione sia piu' o meno critica della vecchia, la nuov afa copia e incolla a casaccio anche per ricerche universitarie, magari la vecchia era costretta ad affodarsi oltr eche alla TV a enciclopedie e testi scritti che avevano fonti controllate e autori certi.

[uglygeek]

E' vero che c'e' gente che usa Internet senza il minimo senso critico.
Ma io non sottovaluterei l'importanza e l'utilita' delle search engine (non c'e' solo Google!)
Poi i cretini rimangono cretini, ma intanto quanta informazione e' ora disponibile e prima non lo era?

[Gios]

Mi pare che non ci sia grande differenza tra i quotidiani della cui vanità si lamentavano i vittoriani nel 1860, le scempiaggini da manifesto, la tele e internet.

La marmaglia (e per marmaglia intendo non l'operaio con le mani screpolate di calce, ma il professionista che compra l'instant book per essere molto informato, o l'internauta che conosce come funzionino i feed rss) ha da sempre questa credenza: che la conoscenza si possa frequentare senza sapere come si scriva una bibliografia decente.


Detto questo: VIVA GOOGLE, che è una meraviglia. Borges e il Kipling de Il lavoro quotidiano avrebbero scritto racconti meravigliosi su google.

[whiterussian]

Sui giovani d'oggi ci scatarro su (cit.), ma per fortuna non sono tutti così.