balbysauro ha scritto:tennisfan82 ha scritto:balbysauro ha scritto:Nevenez a una partita dal trionfo, eh
Murray lo fa a fettine(Raonic, non Nevenez
)
probabilmente
ma magari il buon Nev (oh, è sempre più bello, lo avete visto a sky? il vanesio Bonan secondo me darebbe 3 o 4 dita del piede per avere quel ciuffo
) lo ha giocato vincente e piazzato, come un cavallo
e ora è pronto a passare comunque alla cassa
Ma io non scommetto più: troppo stress.
Però ricordo di avere consigliato ad Ameba di mettere i soldini su Raonic, sì, chissà se l'incallito molisano l'ha fatto.
Ho sempre avuto molta più considerazione del tennista Raonic rispetto a molti qui dentro.
Ho sempre visto più limiti di personalità che tecnici. Vedevo una maggiore considerazione e pratica del campo (tutto) da quando Piatti lo curava. Avevo visto cresciuta la tenuta di rovescio, e la strategia con il dritto anomalo, che resta superbo, contro chi gli permette di mettere i piedi in quell'angolo. Dritto che io trovo anche bello, naturale, sconquassante, fluido per le misure complessive di questo omone.
La volèe di dritto mi è sempre piaciuta, il problema era tirarlo giù e farlo lavorare di gambe, ché sulla volée servono anche le gambe.
Adesso ci crede anche lui che possa servire accorciare lo scambio, dare seguito ai colpi d'attacco. Sembra - magari è suggestione - che McEnroe gli abbia trasferito l'idea della volée dietro la linea del servizio, con il polso bloccato, il braccio tosto. Se completasse meglio la seconda parte del colpo, avrebbe anche uno slide mortifero, alla Karlovic: questo è un colpo che può ragionevolmente migliorare, con buon vantaggio in alcune partite, specie con chi è in difficoltà a "passare".
Si può ragionare su tante cose, sui doppi falli di Federer: se lo svizzero perde la partita con quegli errori, Raonic la vince con due bellissime volée di dritto (sulla palla break, e sullo 0-30 in quel decisivo turno di servizio).
Ho sempre pensato che Raonic sarebbe prima o poi stato (per poco tempo, magari tre mesi) numero 1 del mondo, a rimorchio di una grande seconda parte di stagione (da Wimbledon in avanti, magari fino all'Australian Open successivo). Lo scrissi anche, che lo sarebbe stato. Magari non succederà, magari domani prende una tremebonda botta che annulla tutti gli effetti positivi del torneo. Però è un giocatore che liberato di certe debolezze mentali ha momenti di tennis che creano difficoltà anche ai migliori. Lo vidi dal vivo a Roma, in una bella partita con Djokovic, una semifinale tesa. Credevo fosse pronto. Invece dopo due anni ancora doveva fare quel passettino avanti. Però nella sua crescita faticosa c'è il fattore fisico: è con Federer quello che ha giocato meno tornei di tutti fra i top 20...la classifica è fatta di 17 tornei, un paio dei quali giocati menomato.
Senza continuità fisica tutto diventa più difficile.
E per finire, vi chiedo: sbaglio o è il primo giocatore in finale di Slam fra quelli nati dopo il 1990?