Nickognito ha scritto: ↑mer ott 05, 2022 8:44 am
ma cazzo trollo, maxredo?
I miei punti sono chiari:
- Il tennis e' uno sport piramidale, che fa spettacolo solo ai vertici, e' uno sport che non ha bisiogno di molte centinaia di giocatori e non ha senso una equa distribuzione dei premi fra loro
- Le spese dei tennisti sono tante, ma non sono uguali per tutti, le spese di un giocatore di basso livello possono essere ifinitamente piu' basse, per cui essere un top200 equivale ad avere un buon lavoro. Poi come per tutti i lavori ti devi saper gestire, se io faccio l'assicuratore a Milano e decido di vivere in albergo 5 stelle in citta', non mi rimane nulla.
Sono due discorsi molto diversi anche se collegati.
1. Il tennis e' uno sport fin troppo piramidale e fino a che punto i giocatori di bassa classifica dovrebbero guadagnare abbastanza da poter almeno finanziare l'attivita' e fino a che punto dovrebbero guadagnare abbastanza da arricchirsi un po'. E' una cosa su cui ci sono legittimamente opinioni differenti e si potrebbe discutere per ore.
2. I tennisti che giocano challenger e future sono in perdita? Qui la risposta e' semplice: si', a parte forse rare eccezioni di giocatori che vincono diversi challenger maggiori, ma a quel punto te li ritrovi presto nei master 1000.
Che a te la cosa piaccia o dia fastidio, i tennisti dopo il 150/200 posto sono in perdita, perche' comunque devono viaggiare sempre, anche se non necessariamente molto lontano, e non ha senso stare a guardare il totale dei loro prize money e confrontarlo con lo stipendio netto dell'impiegato comunale che tutte le spese che ha per il suo lavoro sono magari 30 euro al mese per l'abbonamento del bus.
Punto. E sarebbe anche ora che tu la piantassi di dire che non e' vero.
Dal punto 2. deriva il problema del punto 1.
Confrontare con altri sport individuali ha poco senso perche' quasi tutti gli sport olimpici vengono praticati sotto l'egida della federazione e di circoli privati. Prendo ad esempio la ginnastica artistica. E' chiaro che non si fanno grandi soldi con la ginnastica, chi la pratica lo sa gia' prima. Ma cosa succede in concreto? Che se sei un o una ginnasta di livello olimpico (nel senso che ti possono convocare per le olimpiadi, diciamo tra i primi 8 o 10 in Italia) la federazione, il CONI, ti paga tutto, paga il tuo circolo, organizza allenamenti prima delle gare importanti, ti paga i viaggi, gli alberghi. E ti trova anche un posto di lavoro nelle forze armate, se necessario.
Se invece sei una ginnasta di livello inferiore, diciamo dal 10 al 50, allora fai competizioni regionali e campionato nazionale a squadre ed individuale. Tutte le spese, viaggi, allenatori, ecc, sono pagate dal tuo circolo, che probabilmente riceve anche contributi dal CONI. E non sono spese eccessive, si tratta di pagare qualche trasferta in Italia e uno o due allenatori che si occupano di tutti i ginnasti del circolo.
Per i tennisti non funziona cosi', se non hanno contributi federali (che la FIT giustamente da' solo alle giovani promesse) il tennista e' la propria azienda e deve pensare a tutte le spese: viaggi, allenatori, corde, tutto. Poi certo uno si organizza, il n.400 giochera' solo dei future vicino a casa, finche' puo' permetterselo. O se e' di famiglia ricca puo' regalarsi qualche anno da tennista scarso nel circuito, per girare il mondo e divertirsi.
Oppure uno smette quasi subito quando vede che fa fatica a stare anche nei challenger.
In ogni caso e' sempre in perdita in quanto tennista.
Poi se guadagna dando lezioni nel circolo e se gli circolo gli da' qualcosa per giocare i campionati italiani, se esistono, allora e' un altro discorso che comunque non ha nulla a che vedere con il prize money totale che trovi nel sito ATP.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.