Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
- pocaluce
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Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
consideratelo uno spin-off del topic "top 250". giacché siamo comunque in un forum di base sportivo, con una bella e vivace sezione cinema, mi sembra giusto dedicare uno spazio al cinema "sportivo", quello che racconta o trae ispirazione da storie di sport, che peraltro è anche in un periodo decisamente prolifico, grazie sicuramente a maggiori mezzi per rendere più efficace sul grande schermo l'emozione dello sport. come dicevo anche di là, il genere è praticamente dominato dagli americani, nonostante qualche sporadico tentativo fatto altrove di cui forse il solo "chariots of fire" (momenti di gloria) riesce a convincere. è chiaro che per quanto convincente e ben fatto, un film non potrà mai rendere al 100% l'emozione che dà lo sport, potrà solo imitarla, pertanto bisogna scegliere con cura ed avere un po' di buon senso sul cosa aspettarci per la parte prettamente sportiva.
una piccola introduzione sul genere, che io dividirei a sua volta in sottocategorie:
- biopics: non sono tendenzialmente diversi dagli altri film biografici: c'è bisogno di un personaggio "greater than life", la cui vita abbia avuto dei connotati di grandezza, sia essa sportiva od umana, se entrambe meglio, se pure un pelino controversa, siamo a cavallo. il controalare è che spesso ci si tende a concentrare sulla vita (giustamente) fuori dall'ambito sportivo, anche per evitare impietosi paragoni tra l'attore ed il vero atleta. è chiaro che per loro natura, si prestano benissimo gli sport individuali a questo tipo di film, di fatto è un campionario di pugili, con il caposaldo "toro scatenato" a farla da padrone. altro esempio notevole è "pride of the yankees", sulla vita di lou gehrig.
- inspirational: è il classico "generone" tipicamente americano, in cui solitamente si esalta lo spirito di squadra, il duro lavoro e si glorificano le squadre che ce la fanno contro ogni aspettativa. bene, benissimo e bellissime storie di solito, solo che personalmente hanno un po' rotto los cojones, anche perché tendono ad avere quasi sempre gli stessi clichés: preferibilmente squadra giovanile con coach/sergente di ferro che li fa lavorare durissimo, fino allo svenimento, il campione un po' arrogante, quello incompreso che però farà una giocata decisiva verso la vittoria finale, quello scarso ma utile che si sacrifica per tutti e spesso anche un infortunio che potrebbe far chiudere la carriera ad uno di loro. su questo stile, indimenticabile "hoosiers", sulla cui falsariga sono arrivati i vari "remember the titans", "glory road", "coach carter", etc etc...
- sport per veicolare il messaggio: qui lo sport è di solito solo il mezzo per raccontare una storia, uno squarcio di vita di una persona o di un contesto. sono i film che personalmente preferisco, quelli in cui è più sviluppato sia il lato sportivo che il lato più prettamente cinematografico della trama, almeno di solito. si potrebbe fare un'ulteriore distinzione in questa categoria, tra drammi e commedie, ma insomma sarebbe troppo anche perché il concetto è lo stesso. sono solitamente quelli in cui intervengono storie di finzione ed anche per questo tendo a preferirli. qualche esempio, diciamo tra i drammatici, sicuramente "he got game" e lo stupendo "friday night lights" (sul football di high school texano, una vera religione da quelle parti), mentre tra le commedie non posso non ricordare "white men can't jump" o "major league". in questa categoria si potrebbero annoverare anche i film sul tifo e la passione per lo sport, questi ben più diffusi anche in europa, anche se curiosamente in quel tipo di film raramente si vede lo sport giocato (cfr. "febbre a 90", "la coppa" o anche il nostrano "ultrà").
chiaramente altro discorso meritano i documentari a tema sportivo, che raggiungono vette veramente stupende, si vedano quelli bellissimi prodotti da espn in questi anni.
più avanti cercherò di fare una top ten, nel frattempo sentitevi liberi di citare i vostri preferiti, o magari anche quelli che vorreste vedere e non avete ancora avuto l'occasione. in più, mi piacerebbe capire se secondo voi c'è un motivo per il quale in europa, in cui lo sport è comunque un caposaldo della "cultura popolare", ci siano tante remore a produrre film sul tema. e sì che di storie meritevoli ce ne sarebbero, a palate e ormai anche le capacità economiche delle produzioni non scarseggiano...e tuttavia, a dirigere il film su niki lauda ed il mondiale del '76, hanno chiamato ron howard (peraltro, benché il ritorno di lauda dopo l'incidente sia "inspirational" benché perdente, il soggetto principale di quella vicenda è sicuramente james hunt, che fosse stato americano avrebbe già avuto qualche film sulla sua vita...)
una piccola introduzione sul genere, che io dividirei a sua volta in sottocategorie:
- biopics: non sono tendenzialmente diversi dagli altri film biografici: c'è bisogno di un personaggio "greater than life", la cui vita abbia avuto dei connotati di grandezza, sia essa sportiva od umana, se entrambe meglio, se pure un pelino controversa, siamo a cavallo. il controalare è che spesso ci si tende a concentrare sulla vita (giustamente) fuori dall'ambito sportivo, anche per evitare impietosi paragoni tra l'attore ed il vero atleta. è chiaro che per loro natura, si prestano benissimo gli sport individuali a questo tipo di film, di fatto è un campionario di pugili, con il caposaldo "toro scatenato" a farla da padrone. altro esempio notevole è "pride of the yankees", sulla vita di lou gehrig.
- inspirational: è il classico "generone" tipicamente americano, in cui solitamente si esalta lo spirito di squadra, il duro lavoro e si glorificano le squadre che ce la fanno contro ogni aspettativa. bene, benissimo e bellissime storie di solito, solo che personalmente hanno un po' rotto los cojones, anche perché tendono ad avere quasi sempre gli stessi clichés: preferibilmente squadra giovanile con coach/sergente di ferro che li fa lavorare durissimo, fino allo svenimento, il campione un po' arrogante, quello incompreso che però farà una giocata decisiva verso la vittoria finale, quello scarso ma utile che si sacrifica per tutti e spesso anche un infortunio che potrebbe far chiudere la carriera ad uno di loro. su questo stile, indimenticabile "hoosiers", sulla cui falsariga sono arrivati i vari "remember the titans", "glory road", "coach carter", etc etc...
- sport per veicolare il messaggio: qui lo sport è di solito solo il mezzo per raccontare una storia, uno squarcio di vita di una persona o di un contesto. sono i film che personalmente preferisco, quelli in cui è più sviluppato sia il lato sportivo che il lato più prettamente cinematografico della trama, almeno di solito. si potrebbe fare un'ulteriore distinzione in questa categoria, tra drammi e commedie, ma insomma sarebbe troppo anche perché il concetto è lo stesso. sono solitamente quelli in cui intervengono storie di finzione ed anche per questo tendo a preferirli. qualche esempio, diciamo tra i drammatici, sicuramente "he got game" e lo stupendo "friday night lights" (sul football di high school texano, una vera religione da quelle parti), mentre tra le commedie non posso non ricordare "white men can't jump" o "major league". in questa categoria si potrebbero annoverare anche i film sul tifo e la passione per lo sport, questi ben più diffusi anche in europa, anche se curiosamente in quel tipo di film raramente si vede lo sport giocato (cfr. "febbre a 90", "la coppa" o anche il nostrano "ultrà").
chiaramente altro discorso meritano i documentari a tema sportivo, che raggiungono vette veramente stupende, si vedano quelli bellissimi prodotti da espn in questi anni.
più avanti cercherò di fare una top ten, nel frattempo sentitevi liberi di citare i vostri preferiti, o magari anche quelli che vorreste vedere e non avete ancora avuto l'occasione. in più, mi piacerebbe capire se secondo voi c'è un motivo per il quale in europa, in cui lo sport è comunque un caposaldo della "cultura popolare", ci siano tante remore a produrre film sul tema. e sì che di storie meritevoli ce ne sarebbero, a palate e ormai anche le capacità economiche delle produzioni non scarseggiano...e tuttavia, a dirigere il film su niki lauda ed il mondiale del '76, hanno chiamato ron howard (peraltro, benché il ritorno di lauda dopo l'incidente sia "inspirational" benché perdente, il soggetto principale di quella vicenda è sicuramente james hunt, che fosse stato americano avrebbe già avuto qualche film sulla sua vita...)
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Io di film sullo sport ho visto solo Wimbledon.
E m'è pure piaciuto.
Scusate.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
mi viene in mente "momenti di gloria", e' come mi immagino l'ambiente del tennis ad inizio '900
e' in quel film dove un tipo fa la sfida, correndo nel giardino di una villa i 110 ostacoli con un bicchiere di champagne su ogni ostacolo dicendo "non ne rovescero' nemmeno una goccia" ??
ogni maledetta domenica non e' malaccio. con la sciena di Al Pacino che pensa di essere corteggiato, invece la tipa e' una escort. la fine di un'illusione.
e' in quel film dove un tipo fa la sfida, correndo nel giardino di una villa i 110 ostacoli con un bicchiere di champagne su ogni ostacolo dicendo "non ne rovescero' nemmeno una goccia" ??
ogni maledetta domenica non e' malaccio. con la sciena di Al Pacino che pensa di essere corteggiato, invece la tipa e' una escort. la fine di un'illusione.
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- dsdifr
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
la boxe da sola credo rappresenti più della metà dei titoli..
tra i tanti film sulla boxe ovviamente Toro Scatenato va citato prima di tutti.
Gli altri titoli sono arcinoti: la serie Rocky: bonacciona e irrealistica sul ring ma comunque secondo me sempre gradevole, specialmente il primo film è uno spaccato stupendo delle palestre di Philadelphia. Quelli dopo, beh, fanno parte del bagaglio con cui siam cresciuti tutti, insieme a Bud Spencer e Terence Hill eccetera
Ali di Mann lo ricordo come ben fatto e ben interpretato, e anche - dote rara - piuttosto realistico nei combattimenti. Un difetto spicca però: se non sbaglio non fa neanche un accenno al Caso del match di rivincita con Liston.
Fat City di Houston è un grande ritratto di losers della provincia americana di cui la boxe rappresenta solo una parte, comunque è un gran bel film anni '70.
Lassù qualcuno mi ama mi ha detto poco.
The Fighter devo ammettere che ancora non l'ho visto devo rimediare al più presto.
Incontriamoci a Las Vegas , con Banderas e Harrelson, secondo me è molto molto carino, uno dei più riusciti film di Shelton.
Cinderella Man onestamente lo ricordo poco, lo vidi solo a pezzi.
Hurricane storia vera bellissima e grande interpretazione di Washington; però 1) un po' troppo romanzata, non c'era bisogno di inventare i personaggi dell'ispettore di polizia che riprende i panni sadici del direttore Norton delle Ali della Libertà e del bambino nero adottato; 2) gratuitamente inventata per quelli che furono i fatti del ring: Carter contro Giardiello ci perse nettamente e senza discussioni, e infatti l'ex-pugile italo-americano ha vinto una causa miliardaria contro la casa produttrice del film. Per un biopic è un difetto grave.
Poi, boh, ce n'è tanti. Rocco e i suoi fratelli non lo definirei un film sulla boxe, comunque chiaramente è un capolavoro, decisamente sarebbe degno della top50 assoluta.
Sinceramente poi mi starò dimenticando roba clamorosa, ora non me ne vengono in mente.
Million dollar baby altro film stupendo, però sono proprio gli incontri di boxe che non mi piacciono in quanto sono inutilmente esagerati (perché la tipa deve vincere solo per ko? Perché deve rimanere paralizzata in conseguenza di un colpo scorretto, non poteva tranquillamente succedere in conseguenza di un pugno normale? Perché Morgan Freeman settantenne mette al tappeto un ventenne pugile coi muscoli guizzanti?) proprio perché a Eastwood far vedere della boxe realistica era l'ultima cosa che interessava ovviamente.
Il colosso d'argilla mai visto tutto intero, purtroppo.
Per quanto riguarda gli altri sport da combattimento, non ho ancora visto Warrior o come si chiama quello che ha spopolato quest'autunno.
Si parla uno sport sui generis, ma The Wrestler secondo me è un capolavoro o quasi, veramente struggente come pochi e tratteggia alla perfezione il mondo delle federazioni indipendenti e il dramma di un uomo che sa guadagnarsi da vivere solo dando spettacolo su un ring.. grandissimo film.
Lasciando da parte i ring.
Il basket.
Hoosiers, storia semplice semplice ma il cast è talmente perfetto e il microcosmo delle highschool dell'Indiana talmente affascinante che a un appassionato di basket non può non rimanere nel cuore.
He Got Game molto bello, decisamente; sfrutta il basket e il giro d'affari che lo circonda per raccontare la società afroamericana, i suoi problemi e le sue facili scorciatoie, come sempre in Spike Lee. Molto bello, grandi Washington e Ray Allen.
Carino anche White Men Can't Jump di Shelton (titolo tradotto: Chi non salta bianco è ), con Harrelson e Wesley Snipes.
Basta Vincere con Shaquille O'Neal e Nick Nolte lo vidi da piccolo e mi ricordo poco.
Il baseball.
Pride of the Yankees / L'idolo delle folle con Gary Cooper sulla struggente storia di Gehrig non l'ho mai visto.
Major League , il primo, va nel capitolo di sopra con Bud Spencer e Terence Hill e affini: sarà una cazzata ma ce l'ho nel cuore, fa parte di me
Bull Durham è una commedia carina; L'uomo dei sogni mai visto.
The Fan - Il Mito il baseball c'entra poco.
Il football.
Ogni Maledetta Domenica : bene, dai. Solito Stone caotico, esagerato e ipervitaminico.. non perfetto, ma sempre un bene che esistano i film di Stone secondo me.
Quella sporca ultima meta, grande film, un piccolo classico, dai. Il remake L'altra sporca ultima meta è un orrore, almeno con il doppiaggio italiano; in originale magari mi piacerebbe, visto che c'è un sacco di lottatori di wrestling che conosco e fanno i tipi tosti tra guardie e ladri. Comunque non paragonabile al prototipo, assolutamente.
The Program lo ricordo come una gran cazzata.
L'hockey.
Miracle, per il poco che mi ricordo, grande Kurt Russell.
L'acchiappadenti o come cazzo si chiama quel troiaio lì con The Rock secondo me faceva proprio schifo
Il golf.
Tin Cup, magico
Un tipo imprevedibile con A. Sandler è deliziosamente demenziale, con lui che vince tutti i tornei di golf usando la mazza da hockey e incazzandosi di continuo, mazzolando per terra quando butta la pallina in acqua, picchiando gli avversari... volutamente stupido, risi per un'ora e mezzo come un cretino
Sul calcio il recente Il maledetto United : se n'è già parlato, secondo me è ottimo se non fosse che partite di calcio non se ne vedono praticamente
Fuga per la vittoria, vabbè, non è proprio granché, dai. Operazione commerciale pura.
Momenti di gloria lo ricordo come affascinante ma anche molto enfatico, ecco, mi aspettavo di meglio.
Invictus anche qui devo ammettere che non l'ho ancora visto.
Che c'è poi? Non mi viene in mente altro al momento.
tra i tanti film sulla boxe ovviamente Toro Scatenato va citato prima di tutti.
Gli altri titoli sono arcinoti: la serie Rocky: bonacciona e irrealistica sul ring ma comunque secondo me sempre gradevole, specialmente il primo film è uno spaccato stupendo delle palestre di Philadelphia. Quelli dopo, beh, fanno parte del bagaglio con cui siam cresciuti tutti, insieme a Bud Spencer e Terence Hill eccetera
Ali di Mann lo ricordo come ben fatto e ben interpretato, e anche - dote rara - piuttosto realistico nei combattimenti. Un difetto spicca però: se non sbaglio non fa neanche un accenno al Caso del match di rivincita con Liston.
Fat City di Houston è un grande ritratto di losers della provincia americana di cui la boxe rappresenta solo una parte, comunque è un gran bel film anni '70.
Lassù qualcuno mi ama mi ha detto poco.
The Fighter devo ammettere che ancora non l'ho visto devo rimediare al più presto.
Incontriamoci a Las Vegas , con Banderas e Harrelson, secondo me è molto molto carino, uno dei più riusciti film di Shelton.
Cinderella Man onestamente lo ricordo poco, lo vidi solo a pezzi.
Hurricane storia vera bellissima e grande interpretazione di Washington; però 1) un po' troppo romanzata, non c'era bisogno di inventare i personaggi dell'ispettore di polizia che riprende i panni sadici del direttore Norton delle Ali della Libertà e del bambino nero adottato; 2) gratuitamente inventata per quelli che furono i fatti del ring: Carter contro Giardiello ci perse nettamente e senza discussioni, e infatti l'ex-pugile italo-americano ha vinto una causa miliardaria contro la casa produttrice del film. Per un biopic è un difetto grave.
Poi, boh, ce n'è tanti. Rocco e i suoi fratelli non lo definirei un film sulla boxe, comunque chiaramente è un capolavoro, decisamente sarebbe degno della top50 assoluta.
Sinceramente poi mi starò dimenticando roba clamorosa, ora non me ne vengono in mente.
Million dollar baby altro film stupendo, però sono proprio gli incontri di boxe che non mi piacciono in quanto sono inutilmente esagerati (perché la tipa deve vincere solo per ko? Perché deve rimanere paralizzata in conseguenza di un colpo scorretto, non poteva tranquillamente succedere in conseguenza di un pugno normale? Perché Morgan Freeman settantenne mette al tappeto un ventenne pugile coi muscoli guizzanti?) proprio perché a Eastwood far vedere della boxe realistica era l'ultima cosa che interessava ovviamente.
Il colosso d'argilla mai visto tutto intero, purtroppo.
Per quanto riguarda gli altri sport da combattimento, non ho ancora visto Warrior o come si chiama quello che ha spopolato quest'autunno.
Si parla uno sport sui generis, ma The Wrestler secondo me è un capolavoro o quasi, veramente struggente come pochi e tratteggia alla perfezione il mondo delle federazioni indipendenti e il dramma di un uomo che sa guadagnarsi da vivere solo dando spettacolo su un ring.. grandissimo film.
Lasciando da parte i ring.
Il basket.
Hoosiers, storia semplice semplice ma il cast è talmente perfetto e il microcosmo delle highschool dell'Indiana talmente affascinante che a un appassionato di basket non può non rimanere nel cuore.
He Got Game molto bello, decisamente; sfrutta il basket e il giro d'affari che lo circonda per raccontare la società afroamericana, i suoi problemi e le sue facili scorciatoie, come sempre in Spike Lee. Molto bello, grandi Washington e Ray Allen.
Carino anche White Men Can't Jump di Shelton (titolo tradotto: Chi non salta bianco è ), con Harrelson e Wesley Snipes.
Basta Vincere con Shaquille O'Neal e Nick Nolte lo vidi da piccolo e mi ricordo poco.
Il baseball.
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Major League , il primo, va nel capitolo di sopra con Bud Spencer e Terence Hill e affini: sarà una cazzata ma ce l'ho nel cuore, fa parte di me
Bull Durham è una commedia carina; L'uomo dei sogni mai visto.
The Fan - Il Mito il baseball c'entra poco.
Il football.
Ogni Maledetta Domenica : bene, dai. Solito Stone caotico, esagerato e ipervitaminico.. non perfetto, ma sempre un bene che esistano i film di Stone secondo me.
Quella sporca ultima meta, grande film, un piccolo classico, dai. Il remake L'altra sporca ultima meta è un orrore, almeno con il doppiaggio italiano; in originale magari mi piacerebbe, visto che c'è un sacco di lottatori di wrestling che conosco e fanno i tipi tosti tra guardie e ladri. Comunque non paragonabile al prototipo, assolutamente.
The Program lo ricordo come una gran cazzata.
L'hockey.
Miracle, per il poco che mi ricordo, grande Kurt Russell.
L'acchiappadenti o come cazzo si chiama quel troiaio lì con The Rock secondo me faceva proprio schifo
Il golf.
Tin Cup, magico
Un tipo imprevedibile con A. Sandler è deliziosamente demenziale, con lui che vince tutti i tornei di golf usando la mazza da hockey e incazzandosi di continuo, mazzolando per terra quando butta la pallina in acqua, picchiando gli avversari... volutamente stupido, risi per un'ora e mezzo come un cretino
Sul calcio il recente Il maledetto United : se n'è già parlato, secondo me è ottimo se non fosse che partite di calcio non se ne vedono praticamente
Fuga per la vittoria, vabbè, non è proprio granché, dai. Operazione commerciale pura.
Momenti di gloria lo ricordo come affascinante ma anche molto enfatico, ecco, mi aspettavo di meglio.
Invictus anche qui devo ammettere che non l'ho ancora visto.
Che c'è poi? Non mi viene in mente altro al momento.
Ultima modifica di dsdifr il ven gen 06, 2012 10:59 pm, modificato 1 volta in totale.
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Toro scatenato l'hai visto, non conta?BackhandWinner ha scritto:Io di film sullo sport ho visto solo Wimbledon.
Io ne ho visti alcuni di Boxe: il primo Rocky, buonino.
Cinderella man, bruttino
Hurricane 10 anni fa, un pochino meglio di quello sopra, direi.
La grande fuga, bello
Ogni maledetta domenica direi passabile, ma non me lo ricordo bene. Bello il discorso di Al Pacino, però insomma, un po' gladiatoroso.
Eh got game, non male, ma non bellissimo, ma anche quello lo ricordo pochino.
Poi boh, parlatene voi, io non ne ricordo tanti altri, sono una frana in questo genere.
Comunque tendenzialmente i film sullo sport non mi hanno mai convinto appieno, sarei ben felice di leggere alcune vostre liste e di approfondire la mia conoscenza. Ho paura di pensarla un po' come Rino Tommasi: "la differenza tra lo sport e il cinema è che nello sport non si può scegliere il finale che più ci piace"; diciamo che è difficile fare un film non cadendo in quell'errore, temo.
Ne avrò visti altri ma ora non mi vengono in mente. Al momento non ho letto nemmeno il post di pocaluce, tanto per dire, perché sono un po' indaffarato , ma ho letto il discorso dei documentari: alcuni di quelli sono bellissimi.
Space jam comunque è carino.
Ah ecco, ha scritto anche Disfrì, io potevo risparmiarmi tutto ciò.
Million dollar baby l'avevo ovviamente dimenticato, non mi dilungo nemmeno, per ora.
The wrestler voglio vederlo da tanto.
Gli altri nominati li conosco praticamente tutti, ma francamente non sono mai stato molto invogliato a vederli, proprio per il discorso che facevo: sono sempre un po' dubbioso. Discorso diverso per la boxe: sarà che non ci capisco e quindi me la bevo meglio, sarà che si presta meglio, sarà che è più metafora di vita o più "cinematografica" sul ring, ma mi pare quantomeno più adatta, ecco.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
- koufax75
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Sparo un paio di titoli alternativi.
- Bodyline (1984) Non è un film, ma una serie tv in sette episodi. E' il racconto della famosa Ashes Series (la serie di cricket tra Australia e Inghilterra) del 1932-33. Hugo Weaving nel ruolo di Douglas Jardine, il capitano inglese.
Purtroppo i film sul cricket sono quasi tutti indiani...
- Superstar Gam Sa Yong (2004). E' la storia vera di Gam Sa Yong, un illustre sconosciuto che giocò nella Korean Baseball Organization, quando questa fu istituita nel 1982. Le squadre sono quelle vere; Park Chul-Soon (il lanciatore degli OB Bears) è stata una delle superstar del baseball coreano. Il film è molto carino e piacevole. E' l'ideale per una serata tranquilla.
Da poco è uscito Moneyball, tratto dall'omonimo libro. Non l'ho visto, ma per capirlo appieno è necessaria una buona conoscenza sulle statistiche del baseball. E poi c'è "The Fields of Dreams" con Kevin Costner. Ho appena finito di leggere il libro. Come dice il titolo, più che un film sul baseball, è un grande sogno. Anni fa, vidi "Eight Men Out", il racconto delle World Series 1919 (quelle di Shoeless Joe): non era malaccio, ma ho vaghissimi ricordi.
- Bodyline (1984) Non è un film, ma una serie tv in sette episodi. E' il racconto della famosa Ashes Series (la serie di cricket tra Australia e Inghilterra) del 1932-33. Hugo Weaving nel ruolo di Douglas Jardine, il capitano inglese.
Purtroppo i film sul cricket sono quasi tutti indiani...
- Superstar Gam Sa Yong (2004). E' la storia vera di Gam Sa Yong, un illustre sconosciuto che giocò nella Korean Baseball Organization, quando questa fu istituita nel 1982. Le squadre sono quelle vere; Park Chul-Soon (il lanciatore degli OB Bears) è stata una delle superstar del baseball coreano. Il film è molto carino e piacevole. E' l'ideale per una serata tranquilla.
Da poco è uscito Moneyball, tratto dall'omonimo libro. Non l'ho visto, ma per capirlo appieno è necessaria una buona conoscenza sulle statistiche del baseball. E poi c'è "The Fields of Dreams" con Kevin Costner. Ho appena finito di leggere il libro. Come dice il titolo, più che un film sul baseball, è un grande sogno. Anni fa, vidi "Eight Men Out", il racconto delle World Series 1919 (quelle di Shoeless Joe): non era malaccio, ma ho vaghissimi ricordi.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
mi hanno parlato un gran bene a tal proposito di "lagaan", film indiano sul cricket che narra di una partita in epoca coloniale in cui il governatore britannico aveva messo in palio il pagamento delle tasse da parte degli indigeni. coreografie dansanti inevitabili, ça va sans dire, ma pare grandissima opera. l'hai visto?koufax75 ha scritto:Purtroppo i film sul cricket sono quasi tutti indiani...
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
di moneyball se ne parlava poco tempo fa con uglygeek, approfitto per dire che l'ho recuperato (in italia dovrebbe uscire a fine febbraio), non serve una gran conoscenza delle statistiche, almeno da quel che fanno trasparire nel film. certo, bisogna avere delle nozioni base del gioco (la differenza ad esempio tra il concetto di percentuale di battuta e capacità di arrivare in base), ma è molto semplificato credo, almeno per quel che ho carpito del libro. gradevole, ben recitato (impressionante l'attore che fa david justice, mi pare di aver capito sia un ex giocatore di minors) e coinvolgente, non mi è dispiaciuto affatto.koufax75 ha scritto:Da poco è uscito Moneyball, tratto dall'omonimo libro. Non l'ho visto, ma per capirlo appieno è necessaria una buona conoscenza sulle statistiche del baseball. E poi c'è "The Fields of Dreams" con Kevin Costner. Ho appena finito di leggere il libro. Come dice il titolo, più che un film sul baseball, è un grande sogno. Anni fa, vidi "Eight Men Out", il racconto delle World Series 1919 (quelle di Shoeless Joe): non era malaccio, ma ho vaghissimi ricordi.
eight men out cerco di "recuperarlo" da tempo ma è raro da trovare persino nei canali paralleli, mi interesserebbe molto vedere la storia dei "black sox". molto molto bello invece 61*, a regia di billy crystal, che racconta la storia di mickey mantle e roger maris nella stagione in cui, entrambi agli yankees, diedero vita ad una sfida a suon di homerun per superare il record di babe ruth in singola stagione.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Mi piace, ovviamente, molto il genere.
Anche e soprattutto quando tratta sport che nn seguo o conosco bene...forse perchè conoscendo lo sport si inizia a criticare e a notare la mancanza di realismo e gli errori.
Per dire "wimbledon" mi ha divertito, forse solo per il fatto che non ci sono altri film sul tennis...però la riproduzione degli scambi di gioco è a dir poco grottesca...ma almeno fa ridere.
Per il resto li ha ricordati bene praticamente tutti dsdifr, tutti molto belli e piacevoli.
Anche e soprattutto quando tratta sport che nn seguo o conosco bene...forse perchè conoscendo lo sport si inizia a criticare e a notare la mancanza di realismo e gli errori.
Per dire "wimbledon" mi ha divertito, forse solo per il fatto che non ci sono altri film sul tennis...però la riproduzione degli scambi di gioco è a dir poco grottesca...ma almeno fa ridere.
Per il resto li ha ricordati bene praticamente tutti dsdifr, tutti molto belli e piacevoli.
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Uno dei film piu' belli in assoluto, secondo me: "L'uomo dei sogni", con Kevin Costner.
Ma sul baseball di bei film ce ne sono molti:
"Eight men out", sulla storia di Joe Jackson e I White Sox del 1919,
"The natural", con Robert Redford,
"For love of the game", ancora con Costner.
Ma sul baseball di bei film ce ne sono molti:
"Eight men out", sulla storia di Joe Jackson e I White Sox del 1919,
"The natural", con Robert Redford,
"For love of the game", ancora con Costner.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
-
- Massimo Carbone
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
rocco e i suoif ratelli, se vale, poi toro scatenato, poi ali
poco altro, per me, concordo con floyd sul genere
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Veicolare il Messaggio.
Questa la Dannazione del Cinema "Sportivo", in un modo o nell'altro si cade dentro o al riscatto di un individuo,o al riscatto della nazione, o ad un finale/prefinale catartico, sia esso la grande vittoria, la sconfitta eroica, la (ri)trovata dimensione di un personaggio od un popolo.
Una visione che sfugge alla realtà, ossia che il mondo dello sport professionistico è ancora più ingiusto e crudele (e non solo nei finali,come ben notava Tommasi) in ogni suo aspetto di quanto lo siano altri settori della realtà, perchè falsamente meritocratico (soldi di base e predisposizione genetica di base favoriranno sempre alcuni a discapito di altri) e coperto da un omertà più scandalosa di altri settori della vita.
In definitiva,o purtroppo, trovo più sport "puro" nei documentari sugli Europei di ESPN Classic,nella commozione di Sampras rievocando l'ultima vittoria a Londra, di quanto ne abbia mai trovato nel cinema,sia in un capolavoro come quello di Aldrich ("Quando gli hai spaccato la faccia ne valeva la pena? Valeva vent'anni di Galera?" ) che in una minchiata come quello con la rovesciata di Pelè.
Per questo non riesco ad inserire un film sportivo nella mia Top 50, come del resto nessuna BioPic (Biografia) ad eccezione che non siano vere e proprie re-invenzioni cinematografiche (Io Non sono Qui, per dire).
F.F.
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In definitiva,o purtroppo, trovo più sport "puro" nei documentari sugli Europei di ESPN Classic,nella commozione di Sampras rievocando l'ultima vittoria a Londra, di quanto ne abbia mai trovato nel cinema,sia in un capolavoro come quello di Aldrich ("Quando gli hai spaccato la faccia ne valeva la pena? Valeva vent'anni di Galera?" ) che in una minchiata come quello con la rovesciata di Pelè.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
bel psoto, concordo.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Stando nelle citazioni del guru tommasi "rocky che reputo un bel film, sino al momento del primo pugno"
Mollin dollar's baby è bellissimo, ok, il fatto dell'incidente a seguito dell'irregolarita, ma serviva alla storia per accrescere il sentimento di ingiustizia.
C'è il fatto dei principi.
"io non alleno le donne" e , mia supposizione, il conflitto interiore dell'uomo regista, di destra e credente, e l'eutanasia.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Il primo Rocky è bello, dai.
Carino Un ragazzo di Calabria, che vidi quand'ero piccolo con mio nonno.
He got game bello pure, ma si concentra più su quello che ruota attorno allo sport che non sullo sport stesso, anche Chi non salta bianco è tiene il basket sullo sfondo.
Giorni di tuono, se la Nascar è uno sport , pieno di cliché ma se lo becco devo vederlo
Molto meglio Bull Durham, film piacevolissimo da vedere anche perché c'è una Susan Sarandon super-attizzante
Invictus caruccio.
Se il biliardo è uno sport, molto bello Il colore dei soldi.
Ogni maledetta domenica è adrenalinico e bello da vedere.
Million dollar baby nella seconda parte ti dimentichi che trattava di pugilato.
The wrestler davvero ottimo.
Blades of glory eccezionale, il migliore
Carino Un ragazzo di Calabria, che vidi quand'ero piccolo con mio nonno.
He got game bello pure, ma si concentra più su quello che ruota attorno allo sport che non sullo sport stesso, anche Chi non salta bianco è tiene il basket sullo sfondo.
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Molto meglio Bull Durham, film piacevolissimo da vedere anche perché c'è una Susan Sarandon super-attizzante
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Johnny Rex ha scritto:Veicolare il Messaggio.
Questa la Dannazione del Cinema "Sportivo", in un modo o nell'altro si cade dentro o al riscatto di un individuo,o al riscatto della nazione, o ad un finale/prefinale catartico, sia esso la grande vittoria, la sconfitta eroica, la (ri)trovata dimensione di un personaggio od un popolo.
Una visione che sfugge alla realtà, ossia che il mondo dello sport professionistico è ancora più ingiusto e crudele (e non solo nei finali,come ben notava Tommasi) in ogni suo aspetto di quanto lo siano altri settori della realtà, perchè falsamente meritocratico (soldi di base e predisposizione genetica di base favoriranno sempre alcuni a discapito di altri) e coperto da un omertà più scandalosa di altri settori della vita.
In definitiva,o purtroppo, trovo più sport "puro" nei documentari sugli Europei di ESPN Classic,nella commozione di Sampras rievocando l'ultima vittoria a Londra, di quanto ne abbia mai trovato nel cinema,sia in un capolavoro come quello di Aldrich ("Quando gli hai spaccato la faccia ne valeva la pena? Valeva vent'anni di Galera?" ) che in una minchiata come quello con la rovesciata di Pelè.
Per questo non riesco ad inserire un film sportivo nella mia Top 50, come del resto nessuna BioPic (Biografia) ad eccezione che non siano vere e proprie re-invenzioni cinematografiche (Io Non sono Qui, per dire).
F.F.
tutto giusto.
Per questo, se mai a loro interessasse, mi affascinerebbe un film di sport fatto dai Coen. Dove per una volta (per una volta sullo schermo) quello che vince lo fa non perché ha dato retta al maestro, o perché ha trovato la donna giusta, o perché ha cominciato ad allenarsi meglio, o perché è diventato buono e generoso... ma per CASO, o comunque per una serie di eventi in cui i meriti c'entrano il giusto, come sostanzialmente quasi sempre avviene.
Un film su Steven Bradbury fatto dai Coen sarebbe Il Film del Secolo
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Non condivido questa parte del post, perchè credo che lo sport, pur con diversi, ovvi limiti, sia pur sempre una (la?) delle attività umane più meritocratiche.Johnny Rex ha scritto: Una visione che sfugge alla realtà, ossia che il mondo dello sport professionistico è ancora più ingiusto e crudele (e non solo nei finali,come ben notava Tommasi) in ogni suo aspetto di quanto lo siano altri settori della realtà, perchè falsamente meritocratico (soldi di base e predisposizione genetica di base favoriranno sempre alcuni a discapito di altri)
F.F.
Predisposizione genetica: vale per qualunque nostra attività. O forse volevi dire che a basket, atletica (ma ormai anche a tennis) se non sei sopra gli 180 cm, nemmeno puoi pensare di fare gara pari; mentre, chessò, si può diventare presidente del Consiglio italiano anche con 160cm?
Soldi: idem. Solo che mi pare che gli effetti dei soldi nello sport vadano poi annaquandosi, rispetto ad altre attività umane. Nel senso, che certo, non si parte con posizioni uguali (ma quando, e dove si parte da posizioni uguali?), ma poi nello sport devi dimostrarlo continuativamene che sei più bravo di altri. Altrimenti, non funzioni, e non funziona.
Altrove, non è certo così.
Nel nostro amato tennis, tu (beh, Lui, ) deve dimostrare di essere Roger Federer "tutti i giorni". In campo mica va il suo CV. E non è cosa da poco.
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Ah, per il resto (difficoltà di fare buoni film sportivi), e circa il post di Dsdifr (esaustivo, e quasi definitivo per le mie - piuttosto limitate - conoscenze del cinema sportivo), quoto.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
No. Anzi, vale per pochissime attività,e già è eticamente ingiusto favorire chi la possiede a chi non la possiede. Io faccio un lavoro per cui non è richiesta alcuna predisposiizone, così praticamente tutti i lavori, sia commerciali che amministrativi.Lyndon79 ha scritto:
Predisposizione genetica: vale per qualunque nostra attività.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Milion Dollar Baby non l'ho mai visto perche' mi hanno detto in modo fetente il finale.
pero' prima o poi lo vedro'.
He Got Game a me e' piaciuto,sara' perche' Denzell Washington e' uno dei miei attori preferiti(e dovrei recuperare Hurricane).
nel baseball piaciuti molto sia Bill Durham che L'uomo dei sogni.
Wimbledon non il massimo.
son tra i pochi cui e' piaciuto fuga per la vittoria
pero' prima o poi lo vedro'.
He Got Game a me e' piaciuto,sara' perche' Denzell Washington e' uno dei miei attori preferiti(e dovrei recuperare Hurricane).
nel baseball piaciuti molto sia Bill Durham che L'uomo dei sogni.
Wimbledon non il massimo.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Ehssì. In effetti avrebbero potuto dedicare un po' di tempo e risorse a un qualche minimo traning tennistico.D.F.Wallace ha scritto:Mi piace, ovviamente, molto il genere.
Anche e soprattutto quando tratta sport che nn seguo o conosco bene...forse perchè conoscendo lo sport si inizia a criticare e a notare la mancanza di realismo e gli errori.
Per dire "wimbledon" mi ha divertito, forse solo per il fatto che non ci sono altri film sul tennis...però la riproduzione degli scambi di gioco è a dir poco grottesca...ma almeno fa ridere.
Vero che il tennis è uno sport tremendo, ma insomma, non ci sarà bisogno di essere Djokovic per imitare in maniera perlomeno plausibile un tennista professionista...il tizio protagonista aveva una gestualità che nemmeno gli ultrasettantenni del mio circolo che giocano solo il doppio della domenica mattina.
Ma insomma, la cosa migliore del film direi che è Kirsten Dunst, il resto è secondario.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Uno dei rari punti d'incontroBackhandWinner ha scritto:Ma insomma, la cosa migliore del film direi che è Kirsten Dunst, il resto è secondario.
La adoro.
Cmq le parabole dei colpi che si vedevano nel film rendevano quasi più realistici i tiri di Mark Lenders in Holly e Benji...
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
il sport e´meritocratico, come lo e´anche la giungla. Il piu´forte vince quasi sempre, e deve dimostrarlo ogni giorno andando a caccia del piu´debole e uccidendolo. Possiamo essere contenti che il leone vince con merito sulla gazzella, in fondo mica manda il suo cv, a caccia.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
floyd10 ha scritto:Comunque tendenzialmente i film sullo sport non mi hanno mai convinto appieno, sarei ben felice di leggere alcune vostre liste e di approfondire la mia conoscenza. Ho paura di pensarla un po' come Rino Tommasi: "la differenza tra lo sport e il cinema è che nello sport non si può scegliere il finale che più ci piace"; diciamo che è difficile fare un film non cadendo in quell'errore, temo.
prendo questi due post per completare il mio iniziale di ieri. premetto che sono in linea di massima d'accordo con entrambi ed infatti come già accennavo, tendo a preferire le storie di "finzione" con sfondo sportivo, vedi appunto he got game (la cui qualità migliore, recitazione di denzel e generosa poitrine di rosario dawson a parte, è senz'altro il fatto che traspaia in maniera evidente l'amore per il gioco da parte del regista. peccato però che qualche caduta di stile nella trama e nella regia, più qualche minuto di troppo in durata, non ne facciano il capolavoro che sarebbe potuto essere.Johnny Rex ha scritto:Veicolare il Messaggio.
Questa la Dannazione del Cinema "Sportivo", in un modo o nell'altro si cade dentro o al riscatto di un individuo,o al riscatto della nazione, o ad un finale/prefinale catartico, sia esso la grande vittoria, la sconfitta eroica, la (ri)trovata dimensione di un personaggio od un popolo.
Una visione che sfugge alla realtà, ossia che il mondo dello sport professionistico è ancora più ingiusto e crudele (e non solo nei finali,come ben notava Tommasi) in ogni suo aspetto di quanto lo siano altri settori della realtà, perchè falsamente meritocratico (soldi di base e predisposizione genetica di base favoriranno sempre alcuni a discapito di altri) e coperto da un omertà più scandalosa di altri settori della vita.
riguardo i finali: son d'accordo con voi, il filone "inspirational" prende sempre più il sopravvento con le connotazioni di riscatto di cui parlava JR, coscienti del fatto che appunto, nel cinema si può scegliere il finale e quasi sempre si cerca la storia ad effetto in cui la "crudeltà" e l'ingiustizia di fondo dello sport vengono sovvertite.
da questo punto di vista, mi è infatti piaciuto moltissimo friday night lights: a parte billy bob thornton nella parte del coach, retorico il giusto, poco pronto alla pressione, il film si eleva dal football, pur tenendo fermi i molti clichés del genere. la storia pare sia vera, però lo sguardo non si ferma troppo sui destini della squadra della high school o sui singoli giocatori, quanto sul mondo del football liceale in texas. tremenda la frase che si sente dopo una sconfitta da parte di un "tifoso", per spiegare le prestazioni deficitarie in campo: "there's too much learnin' goin' on at that school". parliamo di giocatori che spesso non vanno nemmeno all'università grazie al football, sulle cui spalle grava la pressione di tutta la comunità e giustamente è su questo che il film punta l'obiettivo. è un film in cui lo sport è centrale sia come attività fisica che come epicentro sociale, tra gli ultimi usciti è sicuramente quello che ho apprezzato di più. per farmi capire meglio, friday night lights riesce benissimo in quello che blue chips (basta vincere) metteva appena a fuoco, forse esagerando nel suo intento di denuncia.
altri titoli che non sono stati citati: per la boxe, il mio preferito rimane girlfight (e michelle rodriguez... ), al netto della retorica e virtualmente per gli stessi motivi di sopra, se togliamo i 10 minuti finali (e hai detto niente) mi era piaciuto moltissimo anche gladiator, sul mondo della boxe clandestina.
d'accordissimo con disfrì sui film più noti, in particolare the wrestler (e direi che anche qui torniamo al focus che dicevo prima per "friday night lights", nonché marisa... ). miracle a me è piaciuto tantissimo e l'ho trovato molto ben fatto, con un kurt russell strepitoso e persino scevro dalla retorica anti-sovietica che ci si poteva attendere (insomma, guerra fredda a parte, i meriti di tretyak & co. come hockeyisti vengono ampiamente riconosciuto).
per rimanere al football, non è male invincible con mark wahlberg, storia vera di vince papale che arrivò a giocare negli eagles di coach vermeil dopo dei provini aperti a tutti senza vera esperienza da professionista. insomma, la classica "cinderella story" di cui parlava JR, ma godibile e ben fatto. poi se comunicassero a wahlberg che si possono fare anche più di due espressioni in 2 ore di film, avremmo risolto...
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
ecco, proprio andando a vedere una recensione di invincible, ho trovato una bella, benché abbastanza basilare, analisi sull'america, il cinema e lo sport. direi che conferma quanto ci stiamo dicendo da ieri sera...in neretto direi il punto chiave evidenziato da JR.
Sports remain, particularly for American males, our dominant social metaphor. Our lives are guided, more than we dare admit, by the hope of winning, the fear of losing and the belief that we everywhere compete on level playing fields — even though the media almost daily instructs us that this is pure fantasy. That's why the doping scandals so outrage us and the reports of rapacious behavior by athletes so dismay us. We have a primitive need for tales about the walk-on who makes the team, the aging jock who summons the idealistic spirit of boyhood and wins our hearts. To the degree that Invincible evokes that old-time religion, to the degree that its hero's rewards are limited, it seems to me that, on the eve of a new football season, it is a modestly useful reminder of what this game — all our games — have lost.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Ne ho visti diversi con la boxe che mi piaceva da bambino, per poi divenire progressivamente sempre meno interessante ai miei occhi.
Il più meritevole per me resta Il Colosso d'Argilla, l'ultimo film interpretato da Bogart.
Non male Best, anche se le scene dei gol segnati al Benfica in Coppa dei Campioni (quarti di finale del '66 e finale del '68) erano piuttosto ridicole rispetto alle immagini di repertorio.
Il più meritevole per me resta Il Colosso d'Argilla, l'ultimo film interpretato da Bogart.
Non male Best, anche se le scene dei gol segnati al Benfica in Coppa dei Campioni (quarti di finale del '66 e finale del '68) erano piuttosto ridicole rispetto alle immagini di repertorio.
Ultima modifica di rob il sab gen 07, 2012 6:32 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Io tifavo per il bullo con la fascetta! Poi c'è l'amico tedesco del protagonista che secondo me potrebbe essere tranquillamente un Orteghiano, un Tommy Haas, un Kiefer.BackhandWinner ha scritto:Ehssì. In effetti avrebbero potuto dedicare un po' di tempo e risorse a un qualche minimo traning tennistico.D.F.Wallace ha scritto:Mi piace, ovviamente, molto il genere.
Anche e soprattutto quando tratta sport che nn seguo o conosco bene...forse perchè conoscendo lo sport si inizia a criticare e a notare la mancanza di realismo e gli errori.
Per dire "wimbledon" mi ha divertito, forse solo per il fatto che non ci sono altri film sul tennis...però la riproduzione degli scambi di gioco è a dir poco grottesca...ma almeno fa ridere.
Vero che il tennis è uno sport tremendo, ma insomma, non ci sarà bisogno di essere Djokovic per imitare in maniera perlomeno plausibile un tennista professionista...il tizio protagonista aveva una gestualità che nemmeno gli ultrasettantenni del mio circolo che giocano solo il doppio della domenica mattina.
Ma insomma, la cosa migliore del film direi che è Kirsten Dunst, il resto è secondario.
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Trovare meno che stupendo il primo Rocky, vuol dire avere seri problemi con il cinema.whiterussian ha scritto:Il primo Rocky è bello, dai.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
e poi se la prendono con marat77 perchè gli è piaciuto Pearl HarborBackhandWinner ha scritto:Io di film sullo sport ho visto solo Wimbledon.
E m'è pure piaciuto.
Scusate.
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Rocky è un bel film che si guarda sempre con piacere.
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Ho visto pochissimi film incentrati sullo sport.
in "Million dollar baby" direi che lo sport è quasi un pretesto, non lo definirei un film sulla boxe.
"Ogni maledetta domenica" l'ho trovato una palla disumana, ma forse perchè non capisco niente di football americano e come sport mi interessa meno di zero.
"Fuga per la vittoria" non mi è mai piaciuto, troppo inverosimile l'unico film sul calcio che mi è piaciuto è "Febbre a 90", delizioso.
Film sul baseball mai visti
Sulla boxe, beh, "Toro scatenato" è bellissimo , il migliore in assoluto.
"Momenti di gloria" non lo ricordo quasi per nulla, "The Wrestler" non ancora visto.
in "Million dollar baby" direi che lo sport è quasi un pretesto, non lo definirei un film sulla boxe.
"Ogni maledetta domenica" l'ho trovato una palla disumana, ma forse perchè non capisco niente di football americano e come sport mi interessa meno di zero.
"Fuga per la vittoria" non mi è mai piaciuto, troppo inverosimile l'unico film sul calcio che mi è piaciuto è "Febbre a 90", delizioso.
Film sul baseball mai visti
Sulla boxe, beh, "Toro scatenato" è bellissimo , il migliore in assoluto.
"Momenti di gloria" non lo ricordo quasi per nulla, "The Wrestler" non ancora visto.
Ultima modifica di babaoriley il sab gen 07, 2012 6:35 pm, modificato 2 volte in totale.
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
The wrestler è un bel pugno nello stomaco, del tutto alieno dalla retorica dei Lassù qualcuno mi ama e compagnia.babaoriley ha scritto:Ho visto pochissimi film incentrati sullo sport.
in "Million dollar baby" direi che lo sport è quasi un pretesto, non lo definirei un film sulla boxe.
"Ogni maledetta domenica" l'ho trovato una palla disumana, ma forse perchè non capisco niente di football americano e come sport mi interessa meno di zero.
"Fuga per la vittoria" non mi è mai piacciuto, troppo inverosimile l'unico film sul calcio che mi è paiciuto è "Febbre a 90", delizioso.
Film sul baseball mai visti
Sulla boxe, beh, "Toro scatenato" è bellissimo , il migliore in assoluto.
"Momenti di gloria" non lo ricordo quasi per nulla, "The Wrestler" non ancora visto.
Da vedere, assolutamente.
Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Nemmeno "Ragazze vincenti"?babaoriley ha scritto: Film sul baseball mai visti
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
è vero, l'avevo rimosso!Olga87 ha scritto:Nemmeno "Ragazze vincenti"?babaoriley ha scritto: Film sul baseball mai visti
certo che l'ho visto (filmettino ino ino ma discreto)
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
Per tutti i copincolla dell'universomondodsdifr ha scritto:Un film su Steven Bradbury fatto dai Coen sarebbe Il Film del Secolo
Ma era lui quello sbeffeggiato dalla Gialappa's e invece tra infortuni, incidente in cui ha rischiato la vita e medaglia d'oro olimpica finale, la sua storia è più fantascientifica del cognome, nonchè del nome
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
ahahahdsdifr ha scritto:Un film su Steven Bradbury fatto dai Coen sarebbe Il Film del Secolo
sarebbe bellissimo
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
si', pero' un po' di verita' su Bradbury. E' stato per diversi anni unod ei migliori della specialita', spesso candidato a una medaglia olimpica senza riuscirci, anche in seguito ad alcuni scontri e cadute sul ghiaccio. L' anno che vinse non rimase indietro per incapacita', ma per scelta tattica. Essendo uno sport cretino, e' normale che accadano incidenti, per cui la scelta di non concorrere e sperare che gli altri cadano, se sei discretamente meno forte dei favoriti, e' una tattica possibile.
Comunque sarebbe di certo un gran film
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
spiegazione perfettaNickognito ha scritto: Essendo uno sport cretino, e' normale che accadano incidenti, per cui la scelta di non concorrere e sperare che gli altri cadano, se sei discretamente meno forte dei favoriti, e' una tattica possibile.
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- Massimo Carbone
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Re: Cinema e Sport: un'analisi e volendo, dei ranking.
tra l' altro arrivo ' in finale solo per una squalifica, era stato eliminato in batteria.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)