riporto il post di tf con la formazione dell'italia nell'altro topic:
parecchia curiosità per vedere l'italia di brunel, che riparte da alcuni punti fermi: seconda e terza linea (con qualche dubbio in più sulla tenuta fisica di una prima linea molto logora), masi ad estremo e burton ad apertura, mentre si punta sulle novità nei 3/4, con benvenuti che promette benissimo, l'avezzanese venditti all'esordio, con sgarbi e mclean a chiudere il triangolo.Sabato comincia il Sei Nazioni, con l'Italia che andrà subito a prendersi una bella stesa a St.Denis
Il XV azzurro(oddio azzurro, diciamo equiparato )
15 Andrea Masi; 14 Giambattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Luke McLean; 10 Kris Burton, 9 Edoardo Gori; 8 Sergio Parisse (capitano), 7 Roberto Barbieri, 6 Alessandro Zanni; 5 Cornelius van Zyl, 4 Quintin Geldenhuys; 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
la francia, anch'essa rivitalizzata e rinnovata dal nuovo tecnico philippe saint-andré (uno che può fare la differenza, con la scelta della FFR di uscire dai tecnici di "accademia" per uno che ha fatto grandi cose in club), si presenta con:
Médard - Clerc, Rougerie, Fofana, Malzieu - Trinh-Duc (o), Yachvili (m) - Bonnaire, Picamoles, Dusautoir (Cap.) - Nallet, Papé - Mas, Servat, Debaty.
anche qui, tra gli avanti cambiamenti non di rilievo (picamoles per l'infortunato harinordoquy ed il belga debaty - da testare ad alti livelli, visto che anche in club è più un impact player che un titolare - per il lungodegente domingo), mentre si insiste con la cerniera mediana trinh-duc/yachvili (che a me devono spiegare che ha fatto di male parra alla dirigenza bleu...); nei 3/4, dominio del clermont con gli innesti di malzieu e fofana ad affiancare rougerie, mentre clerc e médard le maglie 14 e 15 se le portano da casa tanto sono indiscutibili.
a parte la partita odierna, quali sono le prospettive di questo torneo post-mondiale?
va detto che per molti è in corso la ricostruzione: inghilterra in primis, con una scelta di manager che ha lasciato parecchi dubbi, con lancaster che è ad interim, se non di nome almeno di fatto; l'irlanda deve costruire su ottime basi ma i due pilastri o'gara e o'driscoll dovranno trovare sostituti degni della loro statura (bod è assente per 6 mesi, tra l'altro), ripartendo quindi da heaslip e kearney come punti di forza. il galles, favorito per quest'edizione, si ritrova con una generazione di fenomeni da sfruttare: faletau, priestland, north e halfpenny guidano la carica dei dragoni che ai mondiali sono andati vicinissimi alla finale; nota di chiusura per una scozia in crescita, costruita attorno a gray e che dovrà però trovare più solidità in difesa se vuole insidiare le grandi.