Poco "sportivo" non nel senso che uno gufa , ma poco "sportivo" perché lo "sport" non è esclusivamente (anche se lo è in parte significativa e importante) "competizione". È anche l'esercizio del perfezionamento di alcuni gesti (fisici), di alcune attitudini (mentali e caratteriali) e dell'allenamento e del talento che presuppongono gesti e attitudini.Roda ha scritto: ↑lun mar 20, 2023 11:58 amPerchè poco sportivo ? Mica spero che la gente sbagli od esca.Gios ha scritto: ↑lun mar 20, 2023 11:28 am Credo l'esercizio di una disciplina al massimo livello sia sempre un piacere. Certo l'ideale è di avere due o tre grandi fuoriclasse nello stesso istante che battagliano ogni settimana, ma dispiacersi perché ce n'è uno solo, e domina, mi pare avere qualcosa di intimamente poco sportivo. Credo in fondo la componente agonistica sia solo una delle tante che compongono il piacere di chi guarda uno sport. Se volessi fare un paragone, è come credere che nella narrativa esista solo la trama: ovviamente è la parte essenziale di un buona storia, ma non è l'unica.
Penso tuttavia sia una lamentela comprensibile, quella della noia di non avere troppo un contesto acceso dal punti di vista dei risultati.
Non credo serva dire come Odermatt sia una meraviglia.
Solo che ora tu guardi una gara di biathlon: J.Bo ha sbagliato ? No. Allora sai già che ha vinto lui.
Ai tempi di Bjorndalen, per dirne uno, poteva succedere che non sbagliava lui, ma non sbagliava neanche Andresen, o Berger, o Poiree, e allora poteva vincere uno di questi.
Anche ai tempi di Fourcade, a volte Svendsen poteva essere più rapido sugli sci; o anche lo stesso Bo.
Ora sai benissimo che se non sbaglia vince sempre e solo lui. E anche se sbaglia.
La naturalezza (ma anche la tensione) con cui Shiffrin, Odermatt, Bo (ma anche in passato gli altri carriarmati delle competizioni, come Bjorgen, Johaug, Vonn e via così) sono tanto più forti da risultare molto più forti degli altri, svilisce la parte di "competizione", ma sicuramente aumenta il piacere nel vedere un qualcosa fatto come meglio si fa fatica ad immaginare.