Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Durante l'elezione di Napolitano di ieri sono rimasto molto stupito dalla banale considerazione matematica che il nuovo settennato dovrebbe finire nella primavera del 2020.
Ca..o come passa il tempo! Nella mia testa il 2020 sembra ancora quasi una data da film di fantascienza, e invece mancano poco piu' di sei anni e mezzo.
Secondo voi come sara' l'Italia del 2020?
Negli anni 50 e 60 ci fu il boom economico, dalle macerie della Guerra costruimmo un grande paese.
Negli anni 70 ci fu crisi economica, terrorismo ma anche l'affermazione di nuovi principi e valori.
Gli anni 80 furono quelli del riflusso nel privato, dell'edonismo, ma anche anni di crescita e di benessere.
Gli anni 90 furono ancora di crisi economica e di una crisi politica, dopo la caduta del muro, che ancora non ha trovato risposte.
Negli anni zero si e' sempre piu' evidenziata la marginalita' dell'Italia, zavorrata da vizi antichi ed incapace di competere in un mondo globalizzato.
Negli anni 10 gli effetti di tutte queste crisi sembrano cominciare a farsi sentire in modo drammatico, cambiando le aspettative e il modo di vivere della gente.
Ma dove arriveremo? Dobbiamo prepararci ad un futuro in cui il nostro tenore di vita sara' del tutto ridimensionato, dove parte della popolazione emigrera'? Oppure ci sara' presto una ripresa? Ma su cosa si puo' basare una ripresa economica del paese a questo punto?
L'Italia rimarra' unita' o si dividera'? Rimarra' in Europa? Rimarra' una democrazia? L'ultima volta, gli anni 20 furono quelli della nascita del fascismo.
Io non voglio fare il pessimista, ma a volte e' interessante fare ragionamenti del tipo "se le cose continuano cosi, tra dieci anni..."
Ca..o come passa il tempo! Nella mia testa il 2020 sembra ancora quasi una data da film di fantascienza, e invece mancano poco piu' di sei anni e mezzo.
Secondo voi come sara' l'Italia del 2020?
Negli anni 50 e 60 ci fu il boom economico, dalle macerie della Guerra costruimmo un grande paese.
Negli anni 70 ci fu crisi economica, terrorismo ma anche l'affermazione di nuovi principi e valori.
Gli anni 80 furono quelli del riflusso nel privato, dell'edonismo, ma anche anni di crescita e di benessere.
Gli anni 90 furono ancora di crisi economica e di una crisi politica, dopo la caduta del muro, che ancora non ha trovato risposte.
Negli anni zero si e' sempre piu' evidenziata la marginalita' dell'Italia, zavorrata da vizi antichi ed incapace di competere in un mondo globalizzato.
Negli anni 10 gli effetti di tutte queste crisi sembrano cominciare a farsi sentire in modo drammatico, cambiando le aspettative e il modo di vivere della gente.
Ma dove arriveremo? Dobbiamo prepararci ad un futuro in cui il nostro tenore di vita sara' del tutto ridimensionato, dove parte della popolazione emigrera'? Oppure ci sara' presto una ripresa? Ma su cosa si puo' basare una ripresa economica del paese a questo punto?
L'Italia rimarra' unita' o si dividera'? Rimarra' in Europa? Rimarra' una democrazia? L'ultima volta, gli anni 20 furono quelli della nascita del fascismo.
Io non voglio fare il pessimista, ma a volte e' interessante fare ragionamenti del tipo "se le cose continuano cosi, tra dieci anni..."
Ultima modifica di uglygeek il dom apr 21, 2013 2:29 pm, modificato 2 volte in totale.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Italia, 2020
Ho paura di questi topic.
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Re: Italia, 2020
Spero rasa al suolo.uglygeek ha scritto:
Secondo voi come sara' l'Italia del 2020?
E ripulita da Piddini, centristi, democristiani, fascisti e leghisti.
I comunisti non esistono e i grillini, spariti tutti quelli di cui sopra, non avranno più motivo per essere grillini.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Italia, 2020
Tipo (molto!) ampio parcheggio con vista mare per le popolazioni del nord Europa?PINDARO ha scritto:Spero rasa al suolo.uglygeek ha scritto:
Secondo voi come sara' l'Italia del 2020?
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Re: Italia, 2020
Pur di non sentire la Finocchiaro, Letta e Franceschini pontificare sul nulla ebbri di orgoglio e senza un minimo di dignità, sì.uglygeek ha scritto: Tipo (molto!) ampio parcheggio con vista mare per le popolazioni del nord Europa?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Italia, 2020
2020 non so, 2030 si
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Italia, 2020
Camiamolo il Topic dell'ottimismo (o del freddo razionalismo).
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Ugly, per me la crisi che tu localizzi, non a caso, iniziare dai 90's, ha anche a che vedere proprio con la fine dei blocchi. Quantomeno una perdita di peso politico internazionale, derivante dal non essere più una pedina di un qualche rilievo in una zona di confine. A livello interno, ci si era abituati,anzi assuefatti più di altri paesi a questa situaione come ad una realtà immutabile, e si è stati molto lenti a recpeire i cambiamenti epoclai in atto. O meglio, la malavita ,in certe cose sempre rapida, se ne è accorta celermente, il resto della nazione no. Chiaramente questo aspetto spiega solo parte della storia.
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Ma che firma avevo messo, da quindici giorni prima della notte da lupi della rielezione di Napolitano.
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Nel 2023 parte la missione vita umana su Marte, 10 mila coloni.
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Albornoz ha scritto:Nel 2023 parte la missione vita umana su Marte, 10 mila cogli.oni.
MyMag si divide in due categorie: chi parla di tennis e chi sparla di tennisti.(cit)
Partito anti-poltronati
Qui siamo uno step più avanti
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Nel 2020 voglio più gnocca
sono mooooooooooooooooooooooooolto ottimista
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approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Stavo proprio pensando ad una cosa del genere, non più di una settimana fa.
Una volta ho visto venti uomini venire impalati. Era ai bordi di una strada tra Klaipeda e Šventoji, o meglio tra quelle che oggi sono Klaipeda e Šventoji. Erano, beninteso, codardi, fuggiaschi e traditori. Immagino quasi tutti sappiate che quando un uomo viene impalato, ci sono ottime probabilità che, una volta infisso il palo nel terreno ed innalzatolo, sopravviva un qualche numero d'ore, fintantoché gli intestini non vengono lacerati dalla pietosa forza di gravità. Quello che non sapete, è la raffinatezza degli impalatori. I pali vengono "trattati": vengono cioé leggermente scorticati, formando delle piccolissime schegge, non più lunghe di uno-due centimetri, che poi sono rimesse parallele nella sagoma del palo. Quando così il palo sale, le schegge si staccano dal corpo principale, conficcandosi nella carne, con angoli via via più acuti, fino a fare squadra.
Gli uomini gridano per un'ora (già quando vengono issati, chiedono di essere uccisi: privilegio che non viene loro concesso), e poi esauriscono le forze, a quel punto il corpo è un corpo morto, e presto sopraggiunge la morte. Quasi tutti svengono. I più sfortunati, o i più sfrontati, gridano come porci prima di venire sgozzati. Tutti sono circondati da nuvole di mosche.
I mercanti che andavano da Klaipeda a Šventoji neanche li guardavano.
In un'altra occasione ho ammirato la fame. Non l'ho, devo ammetterlo, provata. Ma l'ho visto: la fame, quando è fame, è fame. L'epa croia rigonfia dei bambini non è niente: sono i volti più impressionanti. Un cranio umano è formato da meno di trenta ossa: e il cranio di uno che muore di fame permette di vederle tutte. Se il cranio ansima, le si vede una in relazione all'altra, come sono legate dalle nervature, e dai muscoli, il reticolo di canali sangugni oscenamente bluastri che affiorano. Un cranio che muore boccheggia quasi come un pesce sul banco del pescivendolo: non so se con quel gesto imiti parodiando la masticazione, o cerchi di ingoiare l'aria: so solo che è così. Ma la sete! Ogni uomo dovrebbe vedere un altro uomo morire di sete. Ogni tanto ci tocca un pallindo languore, a metà pomeriggio, e lo trascuriamo lasciandolo insoddisfatto. Ma la sete! Nessuno sa cosa sia soffrire la sete. La prima cosa è alzarsi alla ricerca dell'acqua. Ma l'acqua non c'è. In quel momento, sentendone la mancanza, il desiderio sopravanza. In breve, diventa ossessione. Poi, curiosamente, l'ossessione svanisce. Ma poi è la lingua, la lingua si gonfia come la testa di una vipera, il palato si rinsecca, e il velo pendulo s'appesantisce e arrossa. Poi le labbra si spaccano. D'un tratto l'ossessione diventa follia: uno uomo che muore di sete è un uomo tutto sommato ancora in forze. Scalcia, si dimena, si strappa i capelli. Non c'è morte che consenta maggiore lucidità nella consapevolezza di stare ammattendo. Tira pugni! Tira! Non ne uscirà una goccia d'acqua dal muro, solo calce. Grugnisci! Poi viene un forte dolore ai reni, come si ti ficcassero un coltello, e iniziassero a girare, a girare, a girare. Infine con l'acqua si perde l'essenza dell'uomo.
Non posso poi dimenticare il tanfo della malattia. Quando si perse l'uso delle cloache, e prima del giusto impianto idrico napoleonico, ecco, l'odore è stato un compagno di viaggio piuttosto invadente. Per cui non si faceva troppo caso agli odori. Ma tuttavia, l'odore della pestilenza! Manzoni non sa cosa sia la peste, ma solo il dolore ad essa connesso. Boccaccio è troppo delicato. Defoe, Defoe ha visto la peste con gli occhi, e soprattutto ne ha sentito l'odore. Che non è l'odore di merda e urina della morte. E' un odore diverso: acre e dolciastro insieme. Purulento e decomposto.
Prima una pustolina sotto l'ascella, poi una tra le natiche, poi sull'incavo del braccio, e poi si sente quell'odore. Non ci sono i gradi di elaborazione, con la peste. Ti seduce molto velocemente, è un'amante rigorosa e severa. Per assunto concedo che sappiate quello che accade ad un corpo umano che cade tra le sue braccia. Quindi non ripeterò la debolezza, le febbri, le piaghe, la pelle infiata e spaccata, il liquodo grigiastro che esce dalle ferite, il corpo che (innamorato ritroso!) cerca di rimarginarle, infine l'inedia, poi lo sposalizio. Tutti possono così intuire un appestato. Qualcuno, la sua casa. Pochi, una via invitata alle nozze, ma quasi nessuno una città. Ma una regione: una regione dovete vederla per capire. Entrate in un paese, e nelle strade teschi di cera, con occhi fondi come fossi d'acqua avvelenati: sono quelli vivi. Uscite da quel paese, quasi come foste fantasmi, immateriali. La natura è indifferente alla peste umana. Tranne i ratti: i ratti sono i veri invitati al banchetto.
Ricordo la morte di mio zio. Un uomo perbene, sorridente, che aveva vissuto. Salì una scala per appendere un chiodo, gli venne un colpo, cadde, morì, facendo in tempo a rompere il braccio a mia zia, che cercò, un uccellino di quaranticinque chili, di sostenerlo. Nella cella mortuoria, l'avevano ricomposto. Io avevo dieci anni, lui capelli di piombo, con un ciuffo bianco sulla fronte (anche io ho lo stesso ciuffo bianco sulla fronte, e quando sarò morto, mio nipote vedrà quello stesso ciuffo bianco). "Vieni" disse mio padre, "No" disse mia madre, "Vieni" disse mio padre. Ricordo le mani giunte sul petto. Le toccai, erano fredde e secche dal sangue arterioso e venoso. Pensai ad un tacchino: mio zio era un tacchino. La stanza era formidabilmente bianca, la ricordo senza mobilia, solo il tavolo, e il mio zio-tacchino sopra.
"Ora andiamo" fece mio padre. (Mio zio ora, nella Rosa, guarda amato riamato Dio, e mi attende).
Una volta ho visto venti uomini venire impalati. Era ai bordi di una strada tra Klaipeda e Šventoji, o meglio tra quelle che oggi sono Klaipeda e Šventoji. Erano, beninteso, codardi, fuggiaschi e traditori. Immagino quasi tutti sappiate che quando un uomo viene impalato, ci sono ottime probabilità che, una volta infisso il palo nel terreno ed innalzatolo, sopravviva un qualche numero d'ore, fintantoché gli intestini non vengono lacerati dalla pietosa forza di gravità. Quello che non sapete, è la raffinatezza degli impalatori. I pali vengono "trattati": vengono cioé leggermente scorticati, formando delle piccolissime schegge, non più lunghe di uno-due centimetri, che poi sono rimesse parallele nella sagoma del palo. Quando così il palo sale, le schegge si staccano dal corpo principale, conficcandosi nella carne, con angoli via via più acuti, fino a fare squadra.
Gli uomini gridano per un'ora (già quando vengono issati, chiedono di essere uccisi: privilegio che non viene loro concesso), e poi esauriscono le forze, a quel punto il corpo è un corpo morto, e presto sopraggiunge la morte. Quasi tutti svengono. I più sfortunati, o i più sfrontati, gridano come porci prima di venire sgozzati. Tutti sono circondati da nuvole di mosche.
I mercanti che andavano da Klaipeda a Šventoji neanche li guardavano.
In un'altra occasione ho ammirato la fame. Non l'ho, devo ammetterlo, provata. Ma l'ho visto: la fame, quando è fame, è fame. L'epa croia rigonfia dei bambini non è niente: sono i volti più impressionanti. Un cranio umano è formato da meno di trenta ossa: e il cranio di uno che muore di fame permette di vederle tutte. Se il cranio ansima, le si vede una in relazione all'altra, come sono legate dalle nervature, e dai muscoli, il reticolo di canali sangugni oscenamente bluastri che affiorano. Un cranio che muore boccheggia quasi come un pesce sul banco del pescivendolo: non so se con quel gesto imiti parodiando la masticazione, o cerchi di ingoiare l'aria: so solo che è così. Ma la sete! Ogni uomo dovrebbe vedere un altro uomo morire di sete. Ogni tanto ci tocca un pallindo languore, a metà pomeriggio, e lo trascuriamo lasciandolo insoddisfatto. Ma la sete! Nessuno sa cosa sia soffrire la sete. La prima cosa è alzarsi alla ricerca dell'acqua. Ma l'acqua non c'è. In quel momento, sentendone la mancanza, il desiderio sopravanza. In breve, diventa ossessione. Poi, curiosamente, l'ossessione svanisce. Ma poi è la lingua, la lingua si gonfia come la testa di una vipera, il palato si rinsecca, e il velo pendulo s'appesantisce e arrossa. Poi le labbra si spaccano. D'un tratto l'ossessione diventa follia: uno uomo che muore di sete è un uomo tutto sommato ancora in forze. Scalcia, si dimena, si strappa i capelli. Non c'è morte che consenta maggiore lucidità nella consapevolezza di stare ammattendo. Tira pugni! Tira! Non ne uscirà una goccia d'acqua dal muro, solo calce. Grugnisci! Poi viene un forte dolore ai reni, come si ti ficcassero un coltello, e iniziassero a girare, a girare, a girare. Infine con l'acqua si perde l'essenza dell'uomo.
Non posso poi dimenticare il tanfo della malattia. Quando si perse l'uso delle cloache, e prima del giusto impianto idrico napoleonico, ecco, l'odore è stato un compagno di viaggio piuttosto invadente. Per cui non si faceva troppo caso agli odori. Ma tuttavia, l'odore della pestilenza! Manzoni non sa cosa sia la peste, ma solo il dolore ad essa connesso. Boccaccio è troppo delicato. Defoe, Defoe ha visto la peste con gli occhi, e soprattutto ne ha sentito l'odore. Che non è l'odore di merda e urina della morte. E' un odore diverso: acre e dolciastro insieme. Purulento e decomposto.
Prima una pustolina sotto l'ascella, poi una tra le natiche, poi sull'incavo del braccio, e poi si sente quell'odore. Non ci sono i gradi di elaborazione, con la peste. Ti seduce molto velocemente, è un'amante rigorosa e severa. Per assunto concedo che sappiate quello che accade ad un corpo umano che cade tra le sue braccia. Quindi non ripeterò la debolezza, le febbri, le piaghe, la pelle infiata e spaccata, il liquodo grigiastro che esce dalle ferite, il corpo che (innamorato ritroso!) cerca di rimarginarle, infine l'inedia, poi lo sposalizio. Tutti possono così intuire un appestato. Qualcuno, la sua casa. Pochi, una via invitata alle nozze, ma quasi nessuno una città. Ma una regione: una regione dovete vederla per capire. Entrate in un paese, e nelle strade teschi di cera, con occhi fondi come fossi d'acqua avvelenati: sono quelli vivi. Uscite da quel paese, quasi come foste fantasmi, immateriali. La natura è indifferente alla peste umana. Tranne i ratti: i ratti sono i veri invitati al banchetto.
Ricordo la morte di mio zio. Un uomo perbene, sorridente, che aveva vissuto. Salì una scala per appendere un chiodo, gli venne un colpo, cadde, morì, facendo in tempo a rompere il braccio a mia zia, che cercò, un uccellino di quaranticinque chili, di sostenerlo. Nella cella mortuoria, l'avevano ricomposto. Io avevo dieci anni, lui capelli di piombo, con un ciuffo bianco sulla fronte (anche io ho lo stesso ciuffo bianco sulla fronte, e quando sarò morto, mio nipote vedrà quello stesso ciuffo bianco). "Vieni" disse mio padre, "No" disse mia madre, "Vieni" disse mio padre. Ricordo le mani giunte sul petto. Le toccai, erano fredde e secche dal sangue arterioso e venoso. Pensai ad un tacchino: mio zio era un tacchino. La stanza era formidabilmente bianca, la ricordo senza mobilia, solo il tavolo, e il mio zio-tacchino sopra.
"Ora andiamo" fece mio padre. (Mio zio ora, nella Rosa, guarda amato riamato Dio, e mi attende).
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Grillo: bancarotta Italia in autunno.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
2020? collezione primavera estate si sa qualcosa? golfini a scollo a v day?Albornoz ha scritto:Grillo: bancarotta Italia in autunno.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Albornoz ha scritto:Nel 2023 parte la missione vita umana su Marte, 10 mila coloni.
Curiosity disegna un pene su Marte: imbarazzo alla Nasa
(il messaggero)
http://www.ilmessaggero.it/TECNOLOGIA/S ... 3054.shtml
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Carestia.Gios ha scritto:In un'altra occasione ho ammirato la fame. Non l'ho, devo ammetterlo, provata. Ma l'ho visto: la fame, quando è fame, è fame. L'epa croia rigonfia dei bambini non è niente: sono i volti più impressionanti. Un cranio umano è formato da meno di trenta ossa: e il cranio di uno che muore di fame permette di vederle tutte. Se il cranio ansima, le si vede una in relazione all'altra, come sono legate dalle nervature, e dai muscoli, il reticolo di canali sangugni oscenamente bluastri che affiorano. Un cranio che muore boccheggia quasi come un pesce sul banco del pescivendolo: non so se con quel gesto imiti parodiando la masticazione, o cerchi di ingoiare l'aria: so solo che è così. Ma la sete! Ogni uomo dovrebbe vedere un altro uomo morire di sete. Ogni tanto ci tocca un pallindo languore, a metà pomeriggio, e lo trascuriamo lasciandolo insoddisfatto. Ma la sete! Nessuno sa cosa sia soffrire la sete. La prima cosa è alzarsi alla ricerca dell'acqua. Ma l'acqua non c'è. In quel momento, sentendone la mancanza, il desiderio sopravanza. In breve, diventa ossessione. Poi, curiosamente, l'ossessione svanisce. Ma poi è la lingua, la lingua si gonfia come la testa di una vipera, il palato si rinsecca, e il velo pendulo s'appesantisce e arrossa. Poi le labbra si spaccano. D'un tratto l'ossessione diventa follia: uno uomo che muore di sete è un uomo tutto sommato ancora in forze. Scalcia, si dimena, si strappa i capelli. Non c'è morte che consenta maggiore lucidità nella consapevolezza di stare ammattendo. Tira pugni! Tira! Non ne uscirà una goccia d'acqua dal muro, solo calce. Grugnisci! Poi viene un forte dolore ai reni, come si ti ficcassero un coltello, e iniziassero a girare, a girare, a girare. Infine con l'acqua si perde l'essenza dell'uomo.
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Cummandar es Shaitan mi confermò che rispetto all'agonia per sete è niente caricare a cavallo i carri armati, la febbre da infezione nel deserto inseguiti dagli inglesi con relativa taglia per l'impiccagione, la fame, o trovarsi gettati in mare aperto in pasto agli squali, o precipitare con l'elicottero.Gios ha scritto:Ma la sete! Nessuno sa cosa sia soffrire la sete
La sete non l'avrebbe voluta rivivere mai. Aveva una chiara venerazione per il pozzo del soccorritore.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
UPPPP!!!!
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Cioè, fatemi capire.
Ugly aveva aperto un topic dell'OTTIMISMO?????
Ugly aveva aperto un topic dell'OTTIMISMO?????
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Non sono imminenti la bancarotta preconizzata da Grillo e la missione su Marte. Rimane pure Napolitano, sebbene solo al telefono.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Ero stato davvero troppo ottimista...
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Crescita economica e meritocrazia. Perché l'Italia spreca i suoi talenti e non cresce
Da oltre un quarto di secolo l'economia italiana ha smesso di crescere. Svalutazioni e accumulo di debito pubblico, le droghe con cui si era forzata la crescita dagli anni Settanta, non erano più disponibili. Per affrontare la competizione internazionale bisognava puntare sulla ricerca e sulla valorizzazione dei talenti. Invece, ad eccezione di un pugno di imprese manifatturiere che esportano, è in genere prevalsa la vecchia pratica delle raccomandazioni e delle sponsorizzazioni politiche per aver un posto di lavoro e per far carriera, e il merito è stato messo da parte. E il problema riguarda quasi tutti gli ambiti della società: le università, le pubbliche amministrazioni, la politica, la magistratura, le Asl, il mercato del lavoro e persino la selezione dei manager e la finanza. Al contrario di quanto prevede la Costituzione e, per «i capaci e i meritevoli», se partono svantaggiati, in Italia le opportunità restano scarse. Il tema della insufficiente considerazione del merito e degli incentivi distorti è il filo rosso che accompagna tutte le spiegazioni al cosiddetto «declino» economico italiano. Un primo passo per trovare soluzioni adeguate, è quello di avere piena coscienza dei problemi, che sono spesso, esplicitamente o implicitamente, negati.
di Lorenzo Codogno (Autore), Giampaolo Galli (Autore)
Da oltre un quarto di secolo l'economia italiana ha smesso di crescere. Svalutazioni e accumulo di debito pubblico, le droghe con cui si era forzata la crescita dagli anni Settanta, non erano più disponibili. Per affrontare la competizione internazionale bisognava puntare sulla ricerca e sulla valorizzazione dei talenti. Invece, ad eccezione di un pugno di imprese manifatturiere che esportano, è in genere prevalsa la vecchia pratica delle raccomandazioni e delle sponsorizzazioni politiche per aver un posto di lavoro e per far carriera, e il merito è stato messo da parte. E il problema riguarda quasi tutti gli ambiti della società: le università, le pubbliche amministrazioni, la politica, la magistratura, le Asl, il mercato del lavoro e persino la selezione dei manager e la finanza. Al contrario di quanto prevede la Costituzione e, per «i capaci e i meritevoli», se partono svantaggiati, in Italia le opportunità restano scarse. Il tema della insufficiente considerazione del merito e degli incentivi distorti è il filo rosso che accompagna tutte le spiegazioni al cosiddetto «declino» economico italiano. Un primo passo per trovare soluzioni adeguate, è quello di avere piena coscienza dei problemi, che sono spesso, esplicitamente o implicitamente, negati.
di Lorenzo Codogno (Autore), Giampaolo Galli (Autore)
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
La meritocrazia e' stata molto contestata negli ultimi anni, pero'. Perche' fondamentalmente ingiusta e non inclusiva.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Federica D'Alessio - Giornalista, Collaboratrice di MicromegaPerché una percentuale così alta di giovani vota per Calenda? Come mi spiegava una compagna, perché hanno studiato o stanno studiando e l’Università anche pubblica oggi non ti forma più alla cultura, ma ti forma al classismo. È il frutto marcio della cultura meritocratica
In più, questi giovani aspiranti professionisti, scienziati eccetera si informano online presso la propaganda dei migliori, quella scientifica “della competenza”nuclearistica ecc. e sviluppano ulteriore convinzione che la cosa pubblica vada gestita in base a criteri tecnocratici.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Perchè Non Inclusiva?
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
https://twitter.com/marioricciard18Un conto è il funzionamento delle istituzioni sociali e un altro è l'ideologia. La meritocrazia è un ideologia, che in Italia è di diffusione recente, ma che sta facendo i suoi danni.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Perché il merito esclude le capre.
C'è un vecchio video di un comico australiano che lo spiega bene:
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
La meritocrazia si basa sulla falsa assunzione che i lavori siano utili e ben organizzati.
Questo vale per un piccola parte del lavoro, molto minoritaria.
Per la massima parte il lavoro produce beni o servizi di scarso valore, che generano poca felicità in chi li acquista.
Obiettivo della società dovrebbe quindi per me essere:
Per i pochi lavori fondamentali, organizzazione perfetta finalizzata a raggiungere gli obiettivi e forte meritocrazia .
Per la maggior parte degli impieghi, molta attenzione alle condizioni di lavoro più che al prodotto.
In parole povere, se io lavoro 50 ore la settimana (con spostamenti e pause sono in media di più), la mia felicità dipende, in media, in ordine:
- cose fondamentali: ad esempio guarire da una malattia grave
- vita personale: affetti, etc
- tempo passato al lavoro
- beni accessori, ad esempio il bed and breakfast un weekend
Il secondo gruppo non ha a che fare col lavoro.
Il tre è più importante del quattro
Questo vale per un piccola parte del lavoro, molto minoritaria.
Per la massima parte il lavoro produce beni o servizi di scarso valore, che generano poca felicità in chi li acquista.
Obiettivo della società dovrebbe quindi per me essere:
Per i pochi lavori fondamentali, organizzazione perfetta finalizzata a raggiungere gli obiettivi e forte meritocrazia .
Per la maggior parte degli impieghi, molta attenzione alle condizioni di lavoro più che al prodotto.
In parole povere, se io lavoro 50 ore la settimana (con spostamenti e pause sono in media di più), la mia felicità dipende, in media, in ordine:
- cose fondamentali: ad esempio guarire da una malattia grave
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Il secondo gruppo non ha a che fare col lavoro.
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
It's funny because it's true...paoolino ha scritto: ↑gio set 29, 2022 6:19 pmPerché il merito esclude le capre.
C'è un vecchio video di un comico australiano che lo spiega bene:
Non uso quasi mai twitter ma per caso proprio ieri sera discutevo su twitter con uno che vuole togliere lo studio della matematica dalla scuola perche' non inclusiva.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
paoolino ha scritto: ↑gio set 29, 2022 6:13 pmFederica D'Alessio - Giornalista, Collaboratrice di MicromegaPerché una percentuale così alta di giovani vota per Calenda? Come mi spiegava una compagna, perché hanno studiato o stanno studiando e l’Università anche pubblica oggi non ti forma più alla cultura, ma ti forma al classismo. È il frutto marcio della cultura meritocratica
In più, questi giovani aspiranti professionisti, scienziati eccetera si informano online presso la propaganda dei migliori, quella scientifica “della competenza”nuclearistica ecc. e sviluppano ulteriore convinzione che la cosa pubblica vada gestita in base a criteri tecnocratici.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Altri tweet della fanciulla in questioneklaus ha scritto: ↑gio set 29, 2022 6:37 pmpaoolino ha scritto: ↑gio set 29, 2022 6:13 pmFederica D'Alessio - Giornalista, Collaboratrice di MicromegaPerché una percentuale così alta di giovani vota per Calenda? Come mi spiegava una compagna, perché hanno studiato o stanno studiando e l’Università anche pubblica oggi non ti forma più alla cultura, ma ti forma al classismo. È il frutto marcio della cultura meritocratica
In più, questi giovani aspiranti professionisti, scienziati eccetera si informano online presso la propaganda dei migliori, quella scientifica “della competenza”nuclearistica ecc. e sviluppano ulteriore convinzione che la cosa pubblica vada gestita in base a criteri tecnocratici.
Per me la meritocrazia è qualcosa di fortemente negativo. Un distruttore sociale che stressa i giovani e li disumanizza nella competizione forzata. Non stupisce la violenza con cui in tanti stanno commentando qui sotto, è frutto dello stesso muscolarismo antisociale.
L'Università, con la riforma 3+2 a oggi, è diventata generatore automatico di ansia competitiva. Ti prende tritura e rivomita. Non forma al pensiero critico, mi pare evidente, ma all'ansia da ascesa sociale che passa per il servilismo verso l'autorità e fare le scarpe agli altri.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Digli che i numeri sono arabi, vedrai che ricambia idea.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Per me non è un concetto totalmente sbagliato, però voglio vedere se le arriva un idraulico in casa che lavora non per merito, e le allaga la casa se dice lo stesso
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Per me, l'unico modo in cui il concetto potrebbe non essere sbagliato è se si ragiona "a rovescio".
Nel senso che se penso che tutti quelli che hanno successo lo hanno solo per meriti oggettivi. Spesso c'è una grande componente casuale (vedi Taleb, "Giocati dal Caso"), nelle storie di successo.
Ma non mi sembra il tema sollevato dalla tizia in questione.
Nel senso che se penso che tutti quelli che hanno successo lo hanno solo per meriti oggettivi. Spesso c'è una grande componente casuale (vedi Taleb, "Giocati dal Caso"), nelle storie di successo.
Ma non mi sembra il tema sollevato dalla tizia in questione.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
mah, a parte il linguaggio a me sembra proprio il mondo alla rovescia.paoolino ha scritto: ↑gio set 29, 2022 6:44 pmAltri tweet della fanciulla in questione
Per me la meritocrazia è qualcosa di fortemente negativo. Un distruttore sociale che stressa i giovani e li disumanizza nella competizione forzata. Non stupisce la violenza con cui in tanti stanno commentando qui sotto, è frutto dello stesso muscolarismo antisociale.L'Università, con la riforma 3+2 a oggi, è diventata generatore automatico di ansia competitiva. Ti prende tritura e rivomita. Non forma al pensiero critico, mi pare evidente, ma all'ansia da ascesa sociale che passa per il servilismo verso l'autorità e fare le scarpe agli altri.
Poi dipende anche cosa studi.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Meno male che per ogni 10 idioti influenzanti c’è almeno uno bravo. Non ha manco la faccia da nerd e vuole fare l’immunologo (non perda tempo con la neurologia che e’ frustrante ).
https://corrieredelveneto.corriere.it/v ... FOTO_FISSA
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Diciamo che (troppo) spesso la meritocrazia viene confusa con lo sgobbare di più, e il punto 3 diviene per forza preminente rispetto a tutto il resto.Nickognito ha scritto: ↑gio set 29, 2022 6:28 pm La meritocrazia si basa sulla falsa assunzione che i lavori siano utili e ben organizzati.
Questo vale per un piccola parte del lavoro, molto minoritaria.
Per la massima parte il lavoro produce beni o servizi di scarso valore, che generano poca felicità in chi li acquista.
Obiettivo della società dovrebbe quindi per me essere:
Per i pochi lavori fondamentali, organizzazione perfetta finalizzata a raggiungere gli obiettivi e forte meritocrazia .
Per la maggior parte degli impieghi, molta attenzione alle condizioni di lavoro più che al prodotto.
In parole povere, se io lavoro 50 ore la settimana (con spostamenti e pause sono in media di più), la mia felicità dipende, in media, in ordine:
- cose fondamentali: ad esempio guarire da una malattia grave
- vita personale: affetti, etc
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Il secondo gruppo non ha a che fare col lavoro.
Il tre è più importante del quattro
Per me uno dei problemi principali del lavoro è l'ereditarietà degli stessi, e lì la meritocrazia c'entra poco o nulla.
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Sul sistema meritocratico si basa tutta l’istruzione, sennò leviamo i voti a scuola e gli esami in terza media, maturità e ammissione ai corsi a numero chiuso e tiriamo una monetina. Il motivo di ciò non è discriminare il meno bravo rispetto al più bravo ma, almeno in teoria, sarebbe capire (e far capire) abbastanza presto le attitudine e capacità in modo da preparare per il mondo del lavoro (inutile far fare ingegneria a chi ha grosse difficoltà in matematica, il nostro cervello per fortuna non è omologato, io ho capito subito che era meglio lasciassi perdere qualsiasi percorso artistico per dire). Ovviamente e’ un sistema imperfetto e la discriminazione e’ sopratutto sull’accesso a un simile livello di istruzione (problema anche più accentuato nel mondo anglosassone).
Portato al mondo del lavoro il discorso sulla meritocrazia diventa molto meno attuabile, particolarmente in ambito pubblico e dove ci sono sistemi clientelari (l’università italiana e’ uno scempio). In altri ambiti, specie il privato, molto meno. Provate a entrare e Google o Apple, vi fanno test attitudinali simili a quelli a scuola seguiti da 7-8 livelli di colloqui a salire.
Se poi parliamo di quanto debba essere retribuito il lavoro, beh qui siamo proprio anno luci dalla meritocrazia intesa come utilità sociale, quando amici bankers qui a Londra sanno quando guadagno da medico (molto più che in Italia) rimangono sempre allibiti, nel senso che il mio stipendio annuale credo sia in media un quinto del loro bonus
Portato al mondo del lavoro il discorso sulla meritocrazia diventa molto meno attuabile, particolarmente in ambito pubblico e dove ci sono sistemi clientelari (l’università italiana e’ uno scempio). In altri ambiti, specie il privato, molto meno. Provate a entrare e Google o Apple, vi fanno test attitudinali simili a quelli a scuola seguiti da 7-8 livelli di colloqui a salire.
Se poi parliamo di quanto debba essere retribuito il lavoro, beh qui siamo proprio anno luci dalla meritocrazia intesa come utilità sociale, quando amici bankers qui a Londra sanno quando guadagno da medico (molto più che in Italia) rimangono sempre allibiti, nel senso che il mio stipendio annuale credo sia in media un quinto del loro bonus
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Re: Italia, 2020 (il topic dell'ottimismo!)
Io sono aperto a discutere su molti punti:
- la definizione di merito
- come misurarlo in maniera più o meno oggettiva
- se deve essere assoluto o relativo agli obiettivi e alla posizione di partenza del soggetto su cui lo stiamo misurando
- se valutarlo solo a livello individuale o se va inserito in un contesto di gruppo e capacità di cooperazione con altri
E non necessariamente lo si deve declinare in tutti i contesti allo sesso modo.
Ma rigettare per principio un modello meritocratico la trovo una minchiata.
- la definizione di merito
- come misurarlo in maniera più o meno oggettiva
- se deve essere assoluto o relativo agli obiettivi e alla posizione di partenza del soggetto su cui lo stiamo misurando
- se valutarlo solo a livello individuale o se va inserito in un contesto di gruppo e capacità di cooperazione con altri
E non necessariamente lo si deve declinare in tutti i contesti allo sesso modo.
Ma rigettare per principio un modello meritocratico la trovo una minchiata.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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