non mi pare parlasse del tennis, ehciccio ha scritto:Ma non un indirizzo comune di scuole, tante ottime e piccole che non collaborano, anche perché non c'è un legante che dovrebbe essere la federazione, questo gli esperti del settore indicano come il problema italiano.uglygeek ha scritto: in Italia c'e' un'ottima scuola e un discreto numero di praticanti.
Il Declino dell'Impero Americano
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il Declino dell'Impero Americano
l'Usta ha ragione, creare velocità significa saper tirare un colpo ad energia propria, indipendentemente dal ritmo di gioco, e questo lo impari bene sul rosso non su cemento. Per tenere velocità variabile di palleggio e accelerazione dei tempi d'oggi non è sufficiente il ritmo alto che hai nei campi veloci, ieri si, oggi no, anche e non solo perché è migliorata tantissimo la capacità di muoversi da dietro.Nickognito ha scritto:si' questo il punto dell' Usta. vero, per carita', ma mi sembra assai limitante. Non e' certo solo questo, come loro sembrano dire. Tra le altre cose, l' accettare questo e' un ennesimo segno di debolezza. Anni fa qualcuno in america avrebbe semplicemente indirizzato il tennis verso un cambiamento che permettesse la sopravvivenza del big game e gioco d' attacco americano. Perche' fa molto piu' spettacolo, soprattutto in America. Oggi non hanno piu' questa potenza anche perche' ormai l' interesse e' perso.ciccio ha scritto: 6 Perché in Europa ha tenuto di più ? perché si è scoperto che per essere tennista di oggi è meglio crescere su terra ed evolversi su cemento. Negli USA l'hanno capito solo da poco, stanno provvedendo, ma sono in clamoroso ritardo e probabilmente non ce ne andranno mai fuori.
Fossi un americano, cercherei di indirizzare il tennis verso la velocita'. Di superfici e di tempi di gioco, il che renderebbe tutto piu' televisivo.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Il Declino dell'Impero Americano
ah ! Biliardo ? Bocce ? Ceccola ?Nickognito ha scritto:non mi pare parlasse del tennis, ehciccio ha scritto:Ma non un indirizzo comune di scuole, tante ottime e piccole che non collaborano, anche perché non c'è un legante che dovrebbe essere la federazione, questo gli esperti del settore indicano come il problema italiano.uglygeek ha scritto: in Italia c'e' un'ottima scuola e un discreto numero di praticanti.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
si', si', ma non risolveranno tutto in quel modo, ci son altri problemi.ciccio ha scritto: l'Usta ha ragione,
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
fioretto femminileciccio ha scritto:ah ! Biliardo ? Bocce ? Ceccola ?Nickognito ha scritto: non mi pare parlasse del tennis, eh
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
che poi, a ben vedere. gli usa sono i crisi, soprattutto per il glorioso e pesante passato, ma gli altri paesi chi hanno in prospettiva futura? federer non è eterno, nadal idem, djokovic e murray vanno per i 26.
il problema del tennis americano è un problema del tennis generale. ad oggi non esistono i veri talenti, quelli su cui poter mettere la mano sul fuoco per un futuro radioso. di nessuna nazionalità.
il problema del tennis americano è un problema del tennis generale. ad oggi non esistono i veri talenti, quelli su cui poter mettere la mano sul fuoco per un futuro radioso. di nessuna nazionalità.
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"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
certamente. ma infatti la grande speranza del tennis americano non e' certo mettere la terra battuta, ma aspettare che si esauriscano anche gli europei .mp4/18 ha scritto:che poi, a ben vedere. gli usa sono i crisi, soprattutto per il glorioso e pesante passato, ma gli altri paesi chi hanno in prospettiva futura? federer non è eterno, nadal idem, djokovic e murray vanno per i 26.
il problema del tennis americano è un problema del tennis generale. ad oggi non esistono i veri talenti, quelli su cui poter mettere la mano sul fuoco per un futuro radioso. di nessuna nazionalità.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
avete detto cose condivisibili, però forse non avete centrato completamente la fotografia del problema.
Nessun americano nei primi 20 al momento, lunedì uno credo;
ma quel che è ancora più clamoroso, solo 5 nei primi cento.
Cinque. Il 9 gennaio 1989 erano 27 gli statunitense nei primi cento. Anche se non vincevano slam da quattro anni. VENTISETTE.
La mancanza di campioni almeno in questo caso è figlia della mancanza di giocatori di alto livello.
Che magari dipende giustamente dal fatto che il tennis attrae meno i ragazzi americani rispetto ad un tempo, o che c'è più concorrenza perché l'Europa è cresciuta e i tennisti europei si allenano di più, o perché questi ultimi non andando all'università competono prima, non lo so.
Nessun americano nei primi 20 al momento, lunedì uno credo;
ma quel che è ancora più clamoroso, solo 5 nei primi cento.
Cinque. Il 9 gennaio 1989 erano 27 gli statunitense nei primi cento. Anche se non vincevano slam da quattro anni. VENTISETTE.
La mancanza di campioni almeno in questo caso è figlia della mancanza di giocatori di alto livello.
Che magari dipende giustamente dal fatto che il tennis attrae meno i ragazzi americani rispetto ad un tempo, o che c'è più concorrenza perché l'Europa è cresciuta e i tennisti europei si allenano di più, o perché questi ultimi non andando all'università competono prima, non lo so.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
nei primi anni 80 erano più di 40, la crisi era già iniziata, nell'89dsdifr ha scritto: Il 9 gennaio 1989 erano 27 gli statunitense nei primi cento.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
per dire, la classifica di fine 1980 vede 12 americani nei primi 17
1 Borg, Björn (SWE)
2 McEnroe, John (USA)
3 Connors, Jimmy (USA)
4 Mayer, Gene (USA)
5 Vilas, Guillermo (ARG)
6 Lendl, Ivan (TCH)
7 Solomon, Harold (USA)
8 Clerc, José-Luis (ARG)
9 Gerulaitis, Vitas (USA)
10 Teltscher, Eliot (USA)
11 Gottfried, Brian (USA)
12 Teacher, Brian (USA)
13 Dibbs, Eddie (USA)
14 Tanner, Roscoe (USA)
15 Fibak, Wojtek (POL)
16 Sadri, John (USA)
17 Amaya, Victor (USA)
1 Borg, Björn (SWE)
2 McEnroe, John (USA)
3 Connors, Jimmy (USA)
4 Mayer, Gene (USA)
5 Vilas, Guillermo (ARG)
6 Lendl, Ivan (TCH)
7 Solomon, Harold (USA)
8 Clerc, José-Luis (ARG)
9 Gerulaitis, Vitas (USA)
10 Teltscher, Eliot (USA)
11 Gottfried, Brian (USA)
12 Teacher, Brian (USA)
13 Dibbs, Eddie (USA)
14 Tanner, Roscoe (USA)
15 Fibak, Wojtek (POL)
16 Sadri, John (USA)
17 Amaya, Victor (USA)
Re: Il Declino dell'Impero Americano
Si', ma guarda nel calendario del 1980 quanti tornei erano in America:balbysauro ha scritto:per dire, la classifica di fine 1980 vede 12 americani nei primi 17
14.01.1980 Baltimore WCT MD, U.S.A. Carpet $75,000 SGL 32
14.01.1980 Birmingham AL, U.S.A. Carpet $175,000 SGL 32
21.01.1980 Philadelphia PA, U.S.A. Carpet $250,000 SGL 64
28.01.1980 Richmond WCT VA, U.S.A. Carpet $175,000 SGL 32
08.02.1980 Pepsi Grand Slam Boca Raton, FL, USA Clay $300,000 SGL 4
11.02.1980 Rancho Mirage CA, U.S.A. Hard $250,000 SGL 64
11.02.1980 Sarasota FL, U.S.A. Clay $50,000 SGL 32
18.02.1980 Denver CO, U.S.A. Carpet $125,000 SGL 32
19.02.1980 WCT Invitational MD, U.S.A. Carpet SGL 8
25.02.1980 Memphis TN, U.S.A. Carpet $250,000 SGL 64
03.03.1980 Washington-2 DC, U.S.A. Carpet $125,000 SGL 32
24.03.1980 Dayton OH, U.S.A. Carpet $75,000 SGL 32
31.03.1980 New Orleans LA, U.S.A. Carpet $75,000 SGL 32
31.03.1980 Palm Harbor FL, U.S.A. Hard $50,000 SGL 32
07.04.1980 Houston TX, U.S.A. Clay $175,000 SGL 32
07.04.1980 Tulsa OK, U.S.A. Hard $50,000 SGL 32
14.04.1980 Los Angeles CA, U.S.A. Hard $175,000 SGL 64
22.04.1980 Las Vegas NV, U.S.A. Hard $300,000 SGL 32
28.04.1980 Dallas WCT TX, U.S.A. Carpet $250,000 SGL 8
05.05.1980 Forest Hills WCT NY, U.S.A. Clay $300,000 SGL 32
07.07.1980 Newport RI, U.S.A. Grass $100,000 SGL 32
14.07.1980 Boston MA, U.S.A. Clay $175,000 SGL 64
21.07.1980 DC, U.S.A. Clay $175,000 SGL 64
27.07.1980 North Conway NH, U.S.A. Clay $175,000 SGL 64
28.07.1980 South Orange NJ, U.S.A. Clay $75,000 SGL 32
04.08.1980 Colombus OH, U.S.A. Hard $75,000 SGL 32
04.08.1980 Indianapolis IN, U.S.A. Clay $200,000 SGL 64
11.08.1980 Cleveland OH, U.S.A. Hard $75,000 SGL 32
11.08.1980 Toronto, Canada Hard $175,000 SGL 64
11.08.1980 Stowe VT, U.S.A. Hard $75,000 SGL 32
18.08.1980 Atlanta GA, U.S.A. Hard $75,000 SGL 32
18.08.1980 Cincinnati OH, U.S.A. Hard $200,000 SGL 64
26.08.1980 US Open NY, U.S.A. Hard
08.09.1980 Sawgrass Doubles, FL, USA Hard $175,000
22.09.1980 San Francisco CA, U.S.A. Carpet $175,000 SGL 64
29.09.1980 Maui HI, U.S.A. Hard $100,000 SGL 32
09.12.1980 WCT Challenge Cup Canada Carpet SGL 8
14.01.1981 Masters NY, U.S.A. Carpet $400,000 SGL 8
Nel 1980 il tennis era uno sport americano, o quasi.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
ma lo e' sempre stato, uno sport in gran parte americano. Prima che lo fosse, si giocava solo in inghilterra e faceva schifo, adesso si gioca quasi solo in europa e sta tornando a far schifo. Se poi togliamo anche l'Australia, e' proprio la fine.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Nickognito ha scritto:ma lo e' sempre stato, uno sport in gran parte americano. Prima che lo fosse, si giocava solo in inghilterra e faceva schifo, adesso si gioca quasi solo in europa e sta tornando a far schifo. Se poi togliamo anche l'Australia, e' proprio la fine.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
lo so, ma non è che questi tornei siano spariti perchè sono sparite le città che li ospitavanouglygeek ha scritto:Si', ma guarda nel calendario del 1980 quanti tornei erano in America:balbysauro ha scritto:per dire, la classifica di fine 1980 vede 12 americani nei primi 17
sono spariti l'interesse, i soldi, gli sponsor, i praticanti, ecc.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
in più, probabilmente, agli europei non conveniva per motivi economici giocare negli Usa
già ora, dopo il centesimo posto, si fa fatica a rientrare dei costi
ai tempi immagino anche più su in classifica
già ora, dopo il centesimo posto, si fa fatica a rientrare dei costi
ai tempi immagino anche più su in classifica
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
e io che credevo.... mi hai aperto un mondobalbysauro ha scritto: lo so, ma non è che questi tornei siano spariti perchè sono sparite le città che li ospitavano
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Appunto, e' proprio quello che dico io.balbysauro ha scritto:lo so, ma non è che questi tornei siano spariti perchè sono sparite le città che li ospitavanouglygeek ha scritto:Si', ma guarda nel calendario del 1980 quanti tornei erano in America:balbysauro ha scritto:per dire, la classifica di fine 1980 vede 12 americani nei primi 17
sono spariti l'interesse, i soldi, gli sponsor, i praticanti, ecc.
Interesse: nel 1980 gli US Open avevano otto volte gli spettatori che hanno oggi.
Soldi: sono spariti quando e' sceso l'interesse, gia' nella seconda meta' degli anni 80. Emblematico il Masters di fine anno, tenuti a NY dal 1977 al 1989 e poi spostati in Germania. All'inizio degli anni 90 il baricentro ha cominciato a spostarsi verso l'Europa, soprattutto nella Germania di Becker e Graf. Poi l'interesse e' calato anche li' e negli Stati Uniti non e' piu' tornato quello di prima nemmeno con Agassi e Sampras.
Praticanti: sono certamente calati i tennisti occasionali, ma non so se questo ha necessariamente influito sul numero di ragazzi che giocano sul serio fin da piccoli per diventare campioni. Di certo negli States oggi non c'e' piu' un circuito parallelo, come c'era nel 1980, per emergere bisogna venire a giocare in Europa.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
l' interesse e' calato gia' nei primi anni 80, il boom c' e' stato a inizio anni 70, fino all 81 82, poi sono calati, ancora con mcenroe presente. NOn dipende solo dal tennis, ovviamente.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Certo che se anche in una finale di Master 1000, negli Stati Uniti, con la super-campionessa targata USA, da Numero 1 del mondo, che gioca in finale con la numero 2 del mondo, ampi spazi dello stadio sono vuoti ...
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Mp4 che ha capito a cosa prelude questa crisi, ossia una di natura più generale e globale ,già annunciata dal nulla della generazione dal 1990 in poi.
@ Lyndon: per Isner lo stadio era pieno o sbaglio? comunque se per il femminile c'è meno gente è perché la WTA attrae di meno, se come ad Istanbul lo stadio è pieno semplicemente ci sarebbe andata la stessa gente anche ci fossero stati gli uomini
F.F.
@ Lyndon: per Isner lo stadio era pieno o sbaglio? comunque se per il femminile c'è meno gente è perché la WTA attrae di meno, se come ad Istanbul lo stadio è pieno semplicemente ci sarebbe andata la stessa gente anche ci fossero stati gli uomini
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il Declino dell'Impero Americano
Certo che la WTA attrae meno. Ma credo che sia indicativo che anche nelle migliori condizioni possibili (esclusi gli Slam), una simile partita di alto livello sia ben lontana dal fare il tutto esaurito. Negli USA (o altrove).Johnny Rex ha scritto: @ Lyndon: per Isner lo stadio era pieno o sbaglio? comunque se per il femminile c'è meno gente è perché la WTA attrae di meno, se come ad Istanbul lo stadio è pieno semplicemente ci sarebbe andata la stessa gente anche ci fossero stati gli uomini
F.F.
Non so, nei mitici e favolosi anni 80, quanto pubblico accorreva negli USA per vedere una finale femminile di quel livello. Beh, anche lì, la Evert - fidanzatina d'America - magari era vista meglio, ed aveva più mercato, di Serena.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
di sicuro, tingi la Evert di nero e gia' calano gli ascolti
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Penso anch'io, Serena e' poco popolare soprattutto per il colore. Comunque e' talmente facile riempire uno stadio da 10 o 15 mila posti negli Stati Uniti che e' quasi incredibile non riuscirvi.
E' da notare che nell'1980 il calendario prevedeva alcuni tornei anche nelle aree piu' 'redneck' e conservatrici, la "vera America", almeno secondo loro: Alabama, Georgia, Tennessee, Georgia. (Chissa' se Arthur Ashe negli anni 70 poteva partecipare a quei tornei... e come veniva accolto?) E poi il Texas, dove Lamar Hunt aveva creato un intero circuito. Tutti posti da cui il tennis e' proprio sparito.
E' da notare che nell'1980 il calendario prevedeva alcuni tornei anche nelle aree piu' 'redneck' e conservatrici, la "vera America", almeno secondo loro: Alabama, Georgia, Tennessee, Georgia. (Chissa' se Arthur Ashe negli anni 70 poteva partecipare a quei tornei... e come veniva accolto?) E poi il Texas, dove Lamar Hunt aveva creato un intero circuito. Tutti posti da cui il tennis e' proprio sparito.
Ultima modifica di uglygeek il lun ago 19, 2013 12:45 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Questo non puo' essere vero, perche' nel tennis quello che conta e' il delta di talento non il talento in senso assoluto.mp4/18 ha scritto:il problema del tennis americano è un problema del tennis generale. ad oggi non esistono i veri talenti, quelli su cui poter mettere la mano sul fuoco per un futuro radioso. di nessuna nazionalità.
Anche se per assurdo tutti i tennisti nati dopo il 1995 fossero piu' deboli del numero 100 di oggi, alla fine quando quelli di oggi smetteranno saranno loro a rimanere nel circuito e a vincere i tornei.
Ci sara' sempre qualcuno che vince Wimbledon, e a nessuno verra' mai in mente di dire "Ha vinto Wimbledon ma non sa giocare".
Se invece intendi dire che il tennis fara' schifo, beh, secondo alcuni fa schifo gia' adesso.
Ultima modifica di uglygeek il lun ago 19, 2013 12:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Beh, nel nostro piccolo anche noi avevamo in calendario Roma, Milano (anche meglio di Roma) Palermo Genova Firenze Bolzano (1992), Bologna, Ancona! (1983, Jarryd) ed ora solo challenger del Kazzus.
Eppure facevamo pietà come risultati.
F.F.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
i media non si interessano piu' al tennis negli stati uniti da anni.
Uno dei motivi (ed in fondo non stupisce che si acuisca negli states) e' l' assenza di marketing. Il marketing dell' atp fa schifo, ha sempre fatto schifo. Da' come per scontato che i media debbano venire da loro, e non loro vendersi ai media. In America e' normale che ci siano giornalisti di sport non specializzati, ed e' normale che chi gestisce uno sport mandi delle informazioni ai giornalisti, che magari non sono esperti nel settore, per istruirli. Succede con molti sport, nel tennis no. I giocatori oggi sono lontani. Non fanno nulla per promuovere lo sport, ma solo i loro sponsor personali. Ci fossero, non so, foto dei campioni, poster. magliette con la loro faccia, qualcosa. Niente. In piu', i tempi si allungano e diventa uno sport sempre meno televisivamente attraente.
Uno dei motivi (ed in fondo non stupisce che si acuisca negli states) e' l' assenza di marketing. Il marketing dell' atp fa schifo, ha sempre fatto schifo. Da' come per scontato che i media debbano venire da loro, e non loro vendersi ai media. In America e' normale che ci siano giornalisti di sport non specializzati, ed e' normale che chi gestisce uno sport mandi delle informazioni ai giornalisti, che magari non sono esperti nel settore, per istruirli. Succede con molti sport, nel tennis no. I giocatori oggi sono lontani. Non fanno nulla per promuovere lo sport, ma solo i loro sponsor personali. Ci fossero, non so, foto dei campioni, poster. magliette con la loro faccia, qualcosa. Niente. In piu', i tempi si allungano e diventa uno sport sempre meno televisivamente attraente.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Qui bisogna allora distinguere tra:
a) crisi dello sport in generale - o almeno, o meglio: crisi dell'andare a vedere lo sport dal vivo.
b) crisi del tennis - che è ovunque.
c) crisi det tennis americano.
E per c), c'è da vedere se ci si riferisce alla crisi di popolarità e/o crisi di risultati, e dei possibili legami tra i due.
a) crisi dello sport in generale - o almeno, o meglio: crisi dell'andare a vedere lo sport dal vivo.
b) crisi del tennis - che è ovunque.
c) crisi det tennis americano.
E per c), c'è da vedere se ci si riferisce alla crisi di popolarità e/o crisi di risultati, e dei possibili legami tra i due.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
il problema e' che i fattori ci sono tutti.Lyndon79 ha scritto:Qui bisogna allora distinguere tra:
a) crisi dello sport in generale - o almeno, o meglio: crisi dell'andare a vedere lo sport dal vivo.
b) crisi del tennis - che è ovunque.
c) crisi det tennis americano.
E per c), c'è da vedere se ci si riferisce alla crisi di popolarità e/o crisi di risultati, e dei possibili legami tra i due.
per cui la soluzione 'ok, facciamoli imparare sulla terra' funziona, certo, ma e' molto limitativa
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Beh, non e' proprio la stessa cosaJohnny Rex ha scritto:Beh, nel nostro piccolo anche noi avevamo in calendario Roma, Milano (anche meglio di Roma) Palermo Genova Firenze Bolzano (1992), Bologna, Ancona! (1983, Jarryd) ed ora solo challenger del Kazzus.
Eppure facevamo pietà come risultati.
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Nemmeno li vincevamo mai quei torneini italiani. Invece negli States c'era un vero circuito americano, come nel golf, la maggior parte degli americani veniva in Europa solo per Parigi e Wimbledon, e nemmeno sempre, per il resto giocava solo li'. La cosa importante secondo me e' che avendo un circuito americano gli americani conoscevano molto bene i giocatori, anche quelli meno forti.
Io dubito fortemente che ad un americano interessi veder giocare Monfils o Seppi, ma anche Tsonga o Ferrer, e questo nazionalismo e' ancora piu' forte negli Stati Uniti che in Europa.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Il punto a) mi stupisce un po': tu dici che c'e' una crisi dello sport come spettacolo da vedere dal vivo? Non mi pare, a parte gli effetti della crisi economica. Prova a cercare un biglietto per una partita della NFL...Lyndon79 ha scritto:Qui bisogna allora distinguere tra:
a) crisi dello sport in generale - o almeno, o meglio: crisi dell'andare a vedere lo sport dal vivo.
b) crisi del tennis - che è ovunque.
c) crisi det tennis americano.
E per c), c'è da vedere se ci si riferisce alla crisi di popolarità e/o crisi di risultati, e dei possibili legami tra i due.
Riguardo alla crisi del tennis in America, questo vecchio articolo del 2008, di Bill Simmons, e' a tratti allucinante, ma in parte interessante: http://sports.espn.go.com/espnmag/story?id=3446552
Spiega perche' il tennis e' ora lontano dal gusto degli americani. Sembra ci siano aspetti intrinseci di questo sport che hanno portato i tennisti stessi ad essere piuttosto "noiosi" e poco interessanti, almeno per un pubblico abituato agli eccessi di NFL ed NBA.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
conosci Bill Simmons, vero? perche' se no va spiegato il tipo di articoli che scrive
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il Declino dell'Impero Americano
Si' lo conosco, non e' tanto male, mi pare. O sbaglio?Nickognito ha scritto:conosci Bill Simmons, vero? perche' se no va spiegato il tipo di articoli che scrive
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Ugly, variava da giocatore a giocatore. McEnroe e Sampras si facevano tutto l'autunno europeo, il primo un anno andò anche a Bologna dove perse da Butch Walts (che non penso fosse lì per caso) Agassi a Bercy ha vinto due volte, Connors salvo che nella fase finale è stato molto un fenomeno americano ,lui sì, o prima di lui Gonzales, Gerulaitis veniva a Genova a battagliare contro Lendl.
Cristiano nota bene come l'ATP venda bene, deve anche dirmi cosa dovrebbe fare per vendere di più.
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il Declino dell'Impero Americano
Ma certo che McEnroe e Connors venivano in Europa o andavano in Australia, li riempivano d'oro. [Agassi e Sampras neanche li considero in questo discorso, il tennis era gia' cambiato].Johnny Rex ha scritto:Ugly, variava da giocatore a giocatore. McEnroe e Sampras si facevano tutto l'autunno europeo, il primo un anno andò anche a Bologna dove perse da Butch Walts (che non penso fosse lì per caso) Agassi a Bercy ha vinto due volte, Connors salvo che nella fase finale è stato molto un fenomeno americano ,lui sì, o prima di lui Gonzales, Gerulaitis veniva a Genova a battagliare contro Lendl.
Cristiano nota bene come l'ATP venda bene, deve anche dirmi cosa dovrebbe fare per vendere di più.
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Io parlavo dei tanti giocatori minori che sostenevano il circuito americano, e' li' la differenza. E' ben diverso avere Krickstein-Arias in TV piuttosto che Fognini-Haas.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
a me piace, ma e' molto particolare, provoca, esagera, e spesso nota cose che altri non notano, ma non possiamo per me prenderlo come diciamo un normale articolo di un giornalista per descrivere il tema in generale. Ricordo un suo bellissimo articolo, lunghissimo, sulla Kournikova.
Per me i suoi suggerimenti sono sbagliati. Ma la sua conclusione e' giusta, siamo soprattutto cambiati noi.
Il tennis non ha bisogno, per me, di casino in campo, di perdita di intensita'. Se scimmiotta altri sport, perche' dovrebbe essere preferito ad essi?
Per me il tennis deve essere piu' veloce, e soprattutto aver piu' personaggi. Piu' avvicinabili, meno rinchiusi nelle loro roccaforti. e il marketing deve cambiare del tutto. L' atp deve cambaire. Sinceramente, per me finche' l' atp gestisce il tennis non c' e' soluzione
Come fare per vendere? Promuoversi, semplicemente. Perche' la nike vende magliette? Perche' fa pubblicita'. Il tennis non lo fa. Hai mai visto vendere qualcosa di decente, ai tornei? Non so, vai a new york e vai nell' nba store. Nel tennis di decente c'e' solo qualcosa dentro wimbledon, ed e' comunque molto poco. Fai anche qualche evento in piu' con i giocatori, esibizioni, palleggiare con loro, fai venire i giornalisti, vendi un formato diverso alle tv, mille cose.
Per me i suoi suggerimenti sono sbagliati. Ma la sua conclusione e' giusta, siamo soprattutto cambiati noi.
Il tennis non ha bisogno, per me, di casino in campo, di perdita di intensita'. Se scimmiotta altri sport, perche' dovrebbe essere preferito ad essi?
Per me il tennis deve essere piu' veloce, e soprattutto aver piu' personaggi. Piu' avvicinabili, meno rinchiusi nelle loro roccaforti. e il marketing deve cambiare del tutto. L' atp deve cambaire. Sinceramente, per me finche' l' atp gestisce il tennis non c' e' soluzione
Come fare per vendere? Promuoversi, semplicemente. Perche' la nike vende magliette? Perche' fa pubblicita'. Il tennis non lo fa. Hai mai visto vendere qualcosa di decente, ai tornei? Non so, vai a new york e vai nell' nba store. Nel tennis di decente c'e' solo qualcosa dentro wimbledon, ed e' comunque molto poco. Fai anche qualche evento in piu' con i giocatori, esibizioni, palleggiare con loro, fai venire i giornalisti, vendi un formato diverso alle tv, mille cose.
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
BackhandWinner ha scritto:Boh. Non era 'Federer sportivo più pagato insieme a Tiger Wood'. L'avevo letto da qualche parte.tennisfan82 ha scritto:E' un pò quello che accade in Italia col calcio, in America arrivano al tennis gli scarti degli altri sport, dove tra l'altro c'è la possibilità di guadagnare molto ma molto di più.
Ah, dice, mica tutti diventano Federer. Evvabbé, nemmeno tutti diventano X nello sport Y, dove 'X' sta per 'il più pagaro e anche il più fico'.
Forse si parla di ritorno economico medio? GLi sportivi fanno questi calcoli così sofisticati?
Tra i 100 sportivi più pagati, sfogliando la classifica di Forbes:
Baseball (27)
Basket (21)
Calcio (15)
Football (13)
Motori (9)
Tennis (6)
Golf (5)
Curiosità se ci limitiamo ai soli contratti di sponsorizzazione ci sono 5 tennisti nei primi 25 (mentre nel complesso solo 2)
Inoltre di 6 tennisti 3 son donne (tra l'altro le uniche ad entrare nella top100 degli sportivi più pagati in assoluto). Ovviamente Sharapova, Li, fortissima dei contratti milionari in Cina e da quest'anno pure Serena.
Se invece guardiamo le 10 donne più pagate 7 sono tenniste. Nell'ordine: Sharapova, Serena, Li, Azarenka, Wozniaki, Radwanska e Ivanovic. Oltre a loro Danica Patric (Nascar), Yuna Kim (pattignaggio) e Paula Creamer (golf).
Io credo che non contino quasi niente le prospettive di guadagno nella scelta dello sport, anche perché spesso è necessario specializzarsi in età molto precoce per poter ambire ad arrivare in alto, le scelte don frutto di altre circostanze: caso (sicuramente), condizioni ambientali, familiarità (provenire da una famiglia di sportivi o da genitori in qualche modo coinvolti nello sport è praticamente un requisito fondamentale nel tennis per arrivare ai vertici) ecc...
Facendo un discorso strettamente legato al vil denaro per un maschio conviene uno sport di squadra che sia calcio, football, basket o baseball, cambia poco, mentre per una ragazza il tennis è senza dubbio lo sport da cui può trarre più guadagni.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
NNick87 ha scritto:
Se invece guardiamo le 10 donne più pagate 7 sono tenniste. Nell'ordine: Sharapova, Serena, Li, Azarenka, Wozniaki, Radwanska e Ivanovic. Oltre a loro Danica Patric (Nascar), Yuna Kim (pattignaggio) e Paula Creamer (golf).
assurdo , assurdo , e con i soldi di quelli che vanno ai combined, che cavolata la wta
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Va detto che per tutte la componente più importante sono i contratti di sponsorizzazione, per tutte tranne Radwanska in realtà.Nickognito ha scritto:NNick87 ha scritto:
Se invece guardiamo le 10 donne più pagate 7 sono tenniste. Nell'ordine: Sharapova, Serena, Li, Azarenka, Wozniaki, Radwanska e Ivanovic. Oltre a loro Danica Patric (Nascar), Yuna Kim (pattignaggio) e Paula Creamer (golf).
assurdo , assurdo , e con i soldi di quelli che vanno ai combined, che cavolata la wta
La WTA è un capolavoro di Marketing, questo va detto. Il tennis è l'unico sport femminile in cui i guadagni e l'indotto siano paragonabili a quelli maschili.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
Brucia, Brucia maledettamente (cit.)NNick87 ha scritto:La WTA è un capolavoro di Marketing, questo va detto. Il tennis è l'unico sport femminile in cui i guadagni e l'indotto siano paragonabili a quelli maschili.
Cristiano, Cavolata è l'ATP, che ha una controparte di questo livello e perde terreno lo stesso.
Sulla Modernizzazione più facile venga fuori qualche pazzo alla De Villiers che magari abolisce il 3 su 5 che riforme di immagine e/o strutturali .
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Re: Il Declino dell'Impero Americano
ma la wta non fa marketing, semplicemente ruba i guadagni agli uomini (scemi, ovvio, colpa loro). vedi che se il calcio femminile obbliga i calciatori uomini a dare loro meta' soldi e meta' copertura televisiva, e loro ci stanno, vedrai il boom, anche senza un euro di marketing
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