foscolianamente, meglio tumulare le ceneri in un anonimo angolo di cimitero pubblico, dove se cade l'occhio sul nome del morto, il passante può sempre rivoglergli un pensiero di disprezzo (corrispondenza di sensi di odio), che lasciarla a un privato neo-nazista che magari ci fa su appunto una meta di pellegrinaggio di nazistelli vari.Burano ha scritto:Foscolianamente, il boia centenario non merita certo la tomba..che diventerebbe poi oltretutto meta di pellegrinaggio di nazistelli vari..
Bruciarlo era quindi la miglior cosa. Concedo di non andare oltre, facendone saponette con cui pulire il cùlo alle scimmie dello zoo, come da più parti suggerito. Di sicuro non ci serve una nuova Predappio.
Altre alternative quali sarebbero? Quella di disperdere le ceneri in un luogo segreto, oltre ad essere fantasiosa sul piano normativo, non si sa che senso abbia, sarà un qualche culto esoterico (tipo quelli cari proprio ai nazisti) nel quale si attribuiscono ad un cadavere poteri magici.
http://www.corriere.it/cultura/13_ottob ... 2858.shtml
«Non so se vale la pena di fare tanto rumore, intorno alla morte d’un nazista come Priebke. Non so nemmeno quanto conti il luogo e il modo in cui viene sepolto. Alla fine, da qualche parte deve pur essere messo. Io non proclamo la vendetta su un morto e credo che la gente non dovrebbe chiedere vendetta. Lui non è energia: è solo cenere e tenebre».
«Non si possono applicare i parametri della convivenza umana, quando si parla di quelli come Priebke. Non si può pensare ai fiori, a qualcosa da dire in memoriam. Lui era un assassino orribile, un essere umano di seconda classe: non può certo avere dei funerali di prima classe. Altrimenti è il nero che diventa bianco. La bugia che si fa verità. Le vittime che devono spiegarsi, mentre l’assassino diventa la vittima».
<<C’è una responsabilità storica della Germania, è vero. E capisco la tentazione di dire: lo tengano loro. Ma in fondo gli è stato concesso di vivere a Roma, di morire a Roma. Sapeva che cosa sarebbe accaduto. Queste sono persone che hanno vissuto seminando odio, morire raccogliendo odio è quasi una soddisfazione postuma. Vanno sepolte e basta, come si fa con tutti i grandi criminali. Senza onoranze. Senza parole. I loro delitti sono storia, la loro morte è solo cronaca.>>