marat77 ha scritto: ↑ven ago 12, 2022 8:29 pm
Nickognito ha scritto: ↑ven ago 12, 2022 4:07 pm
ok, sto solo dicendo che non sono allenamenti duri, lavorano in modo normale, non ho detto che non fanno una mazza.
Ci sono ventenni che studiano all'Universita' e lavorano come camerieri la sera o in magazzino all'alba che si fanno molto piu' il mazzo.
Un 16enne che si allena per diventare tennista non fatica molto, non si allena molte ore al giorno, non fa allenamenti molto duri fisicamente. Rispetto alla media c'e' solo maggiore stress psicologico, ma non maggiore di un giapponese medio alla loro eta', di un europeo si. Non c'e' piu' lavoro o grande fatica fisica. Ne arrivano pochi perche' serve talento.
E' 'come vincere Miss Italia, ci riesce una sola, deve lavorare per riuscirci, ma non lavora poi tanto, semplicemente la maggior parte delle ragazze non puo' arrivare a vincere.
Nick ma tu a tennis hai mai giocato?
Serio eh chiedo.
Perché ok che un tennista è privilegiato e tutto.
Ma per me allenarsi sin da giovani 3/4/5 ore più palestra a certi ritmi etc a me non pare na passeggiata in montagna.
Sicuro fisicamente più stancante di N mila lavori.
E mentalmente pure quando poi devi anche giocare e sopportare stress etc.
Per non parlare delle aspettative del tennista e di chi gli sta attorno.
Boh a me sembra che fare il tennista di professione non dev’essere una passeggiata ne prima di arrivare ne dopo essere arrivato.
Ovvio non è andare in guerra e non è lavorare in miniera o nei cantieri. Ma fatica ne fanno e tanta pure.
certo che è meglio di quasi tutto, se ti piace e riesci a viverci, ma ad esempio sentivo Corretja che diceva che lui si allenava 5 ore al giorno da quando aveva 10 anni. poi è arrivato a vincere un master e fare finale al roland garros. tanti altri si sono allenati molto duramente per anni per poi arrivare ad essere magari un seconda categoria. c'e' appunto da considerare quello. la possibilita' molto probabile di fare tutto per nulla.
poi puo' esserci un infortunio, o semplicemente sbagliato qualcosa o non avere i numeri che distinguono chi arriva nei top 500 e chi arriva nei top 100.
poi, come si diceva, l'impegno che dura sempre, non puoi ammazzarti di alcool o mangiare merda (come per altro faceva Agassi prima di cominciare a vincere gli slam).
e appunto tanti ragazzini, quando scoproo il motorino e l'altra cosa lasciano perdere le alzatacce alle 6 del mattino per andare a correre e a letto alle 22 al massimo.
poi il fatto che è una cosa competitiva. se sei un bravo ingegnere trovi lavoro e guadagni bene, non ti fanno competere ogni giorno con i migliori ingegneri del mondo e se non lavori meglio di loro ti cacciano. (come succede nei tornei di tennis, giochi, ti trovi davanti i migliori del mondo e se perdi vai a casa con i debiti da quel torneo. ogni giorno.
sono queste le tre cose distintive, oltre al grande investimento economico. ci sono genitori che si sono venduti la casa per far allenare il figlio.
andare all'accademia di Bollettieri o di Nadal o di Piatti, costa attorno ai 60 mila euro ogni stagione (fatta di 9 mesi)
nelle accademie poi ti alleni la mattina presto, poi vai a scuola, poi ti alleni, palestra tennis, atletica etc, poi studi poi ceni e poi dormi. cosi' tutti i giorni. con gente disperata che si rende conto di non essere al livello degli altri (che son tutti ragazzi tra i migliori del mondo che si allenano tantissimo).
poi, meglio della miniera, per carita'.