povero nickognitoalessandro ha scritto:
ceco egoismo.
TRUMP - ...is the end of the world as we know it
- balbysauro
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
è una visione che m'ispira molta tenerezza.
Che siccome non c'è un partito di sinistra, allora l'elettorato, rassegnato, si tura il naso e a malincuore vota il primo Trump che passa.
La butto lì: sarà mica invece che votano Trump perchè vogliono votare Trump?
No, lo dico perchè non mi risulta che fare partiti no global ma di sinistra sia vietato negli USA o in Europa . Addirittura, mi risulta che in effetti opzioni politiche no global di sinistra ci siano già. Ma a parte il caso greco, in questo periodo storico (domani chissà) non hanno eguagliato i risultati degli anti-sistema xenofobi.
Mi risulta anche che Trump abbia sfondato fra gli elettori che percepiscono un reddito superiore ai 50.000$ annui, non proprio il target socialista, credo.
Che siccome non c'è un partito di sinistra, allora l'elettorato, rassegnato, si tura il naso e a malincuore vota il primo Trump che passa.
La butto lì: sarà mica invece che votano Trump perchè vogliono votare Trump?
No, lo dico perchè non mi risulta che fare partiti no global ma di sinistra sia vietato negli USA o in Europa . Addirittura, mi risulta che in effetti opzioni politiche no global di sinistra ci siano già. Ma a parte il caso greco, in questo periodo storico (domani chissà) non hanno eguagliato i risultati degli anti-sistema xenofobi.
Mi risulta anche che Trump abbia sfondato fra gli elettori che percepiscono un reddito superiore ai 50.000$ annui, non proprio il target socialista, credo.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
e sopra i 50 anni e con bassa scolarizzazioneRosewall ha scritto:
Mi risulta anche che Trump abbia sfondato fra gli elettori che percepiscono un reddito superiore ai 50.000$ annui, non proprio il target socialista, credo.
si insomma, la crema della crema
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Beh, insomma, la cosa piu' simile alla sinistra li' era Bernie, sarebbe stato interessante vedere cosa sarebbe successo se gli elettori avessero potuto scegliere tra lui e Trump. Poi in america i partiti sono due, non e' che uno si puo' candidare alle elezioni con il partito socialista o verde e sperare di vincere, quindi la scelta quella e'.Rosewall ha scritto:è una visione che m'ispira molta tenerezza.
Che siccome non c'è un partito di sinistra, allora l'elettorato, rassegnato, si tura il naso e a malincuore vota il primo Trump che passa.
La butto lì: sarà mica invece che votano Trump perchè vogliono votare Trump?
No, lo dico perchè non mi risulta che fare partiti no global ma di sinistra sia vietato negli USA o in Europa . Addirittura, mi risulta che in effetti opzioni politiche no global di sinistra ci siano già. Ma a parte il caso greco, in questo periodo storico (domani chissà) non hanno eguagliato i risultati degli anti-sistema xenofobi.
Mi risulta anche che Trump abbia sfondato fra gli elettori che percepiscono un reddito superiore ai 50.000$ annui, non proprio il target socialista, credo.
In fondo Obama lo avevano votato, nonostante il cognome e il colore.
Poi sai, i razzisti votano per i repubblicani dai tempi di Johnson. Sono i contadini e gli operai del midwest che in passato votavano per i democratici e oggi votano Trump che hanno fatto la differenza.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ma Silvio che ha detto di queste elezioni? Ho cercato qualche sua dichiarazione, ma ho trovato solo la sua nuova immagine del profilo Facebook:
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
https://www.facebook.com/notes/silvio-b ... 5810259505ferryboat ha scritto:Ma Silvio che ha detto di queste elezioni? H
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
si ha ragione, ma purtroppo il problema è che l'ha detto Fassina. Quindi ha comunque torto.uglygeek ha scritto:Beh non e' che abbia tutti i torti, eh. Se c'e' la crisi e la gente non puo' votare la sinistra allora vota la destra.paoolino ha scritto:Dopo la Brexit, la vittoria di Trump: la rivolta di operai e classi medie nelle patrie del neo-liberismo globalista e finanziario. Un voto anti-establishment dove l’establishment a destra (Reagan e Thatcher) e a sinistra (Clinton e Blair) ha attuato compiutamente liberalizzazioni, privatizzazioni, smantellamento del welfare e svalutazione del lavoro. Il 2016 è per il neo-liberismo reale quello che il 1989 è stato per il socialismo reale. Il voto negli Stati Uniti invia un messaggio chiaro anche a noi, dato che i Trattati europei e l’euro sono la versione estrema del neo-liberismo. Senza superamento dell’euro, senza Keynes e senza controlli a movimenti di capitale, merci e servizi, la sinistra muore e trionfa la destra xenofoba”.
È quanto dichiara Stefano Fassina di Sinistra Italiana.
"L'occasione fa l'Uomo fuco"
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
miglior commentoOmbra84 ha scritto:https://www.facebook.com/notes/silvio-b ... 5810259505ferryboat ha scritto:Ma Silvio che ha detto di queste elezioni? H
"E ora si che si possono fare dei gran orgioni anche con le americane"
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Scusate, ma ste cazzo di borse perché non danno una mano e crollano? Perché se adesso pure le Borse fanno l'abitudine agli eventi tragici qui si chiude bottega e bon.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Comunque la si rigiri queste elezioni dimostrano una volta di più che il modello democratico moderno va rivisto, a forza di volontà popolare abbiamo messo Trump in America, Erdogan in Turchia e presto LePen in Europa.
Fino a quando dovremo consentire ad analfabeti, sessisti, razzisti, violenti e criminali di indirizzare le sorti del pianeta? Non mi interessa la geniocrazia, ma non voglio nemmeno trovarmi premier un Salvini eletto legittimamente da una mandria di coglioni che oltre a figa-smartphone-palestra non riescono ad andare.
E non c'entra l'esser di destra o sinistra, qua è in ballo il futuro del genere umano, il punto di non ritorno è probabilmente più vicino di quello che pensiamo.
Fino a quando dovremo consentire ad analfabeti, sessisti, razzisti, violenti e criminali di indirizzare le sorti del pianeta? Non mi interessa la geniocrazia, ma non voglio nemmeno trovarmi premier un Salvini eletto legittimamente da una mandria di coglioni che oltre a figa-smartphone-palestra non riescono ad andare.
E non c'entra l'esser di destra o sinistra, qua è in ballo il futuro del genere umano, il punto di non ritorno è probabilmente più vicino di quello che pensiamo.
"Together we will make MyMag Metal again"
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Boh?
Io sono ancora rintronato, tutto il giorno in uno stato di confusione apatica.
Immagino come stiano gli americani.
In uno slancio il più ottimistico possibile, non posso che augurarmi anch'io che lasci il più possibile governare i suoi collaboratori e che sia populista e inetto ma meno minaccioso di quanto apparso in campagna elettorale.
Io sono ancora rintronato, tutto il giorno in uno stato di confusione apatica.
Immagino come stiano gli americani.
In uno slancio il più ottimistico possibile, non posso che augurarmi anch'io che lasci il più possibile governare i suoi collaboratori e che sia populista e inetto ma meno minaccioso di quanto apparso in campagna elettorale.
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Effetto domino che temo anch'io, ovviamente.NK7 ha scritto:Comunque la si rigiri queste elezioni dimostrano una volta di più che il modello democratico moderno va rivisto, a forza di volontà popolare abbiamo messo Trump in America, Erdogan in Turchia e presto LePen in Europa.
Fino a quando dovremo consentire ad analfabeti, sessisti, razzisti, violenti e criminali di indirizzare le sorti del pianeta? Non mi interessa la geniocrazia, ma non voglio nemmeno trovarmi premier un Salvini eletto legittimamente da una mandria di coglioni che oltre a figa-smartphone-palestra non riescono ad andare.
E non c'entra l'esser di destra o sinistra, qua è in ballo il futuro del genere umano, il punto di non ritorno è probabilmente più vicino di quello che pensiamo.
Ieri la Brexit, oggi Trump.
Domani Le Pen?
Dopodomani Grillo o Salvini?
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Che bello il balletto di analisti, intellettuali, politologi, sociologi, giornalisti che hanno sbagliato tutto e che ora proseguono con le nuove analisi: precise come quelle precedenti
Un pochino di saggio silenzio... no eh?
Ma è il loro mestiere: parlare, parlare, parlare, bla bla bla ...
Un pochino di saggio silenzio... no eh?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Dove trovo i dati sui votanti? Età, sesso, istruzione, etnia etc?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ok, trovato.alessandro ha scritto:Dove trovo i dati sui votanti? Età, sesso, istruzione, etnia etc?
Elettore di trump: protestante/cattolico, anziano, meno colto e più ricco.
Più uomini per trump più donne per Clinton ma non tanto divario
Molto divario per i non cristiani e per neri e latini in stragrande maggioranza per Clinton
La Clinton ha ottenuto 200.000 voti più di trump, quindi le analisi sono un po' errate. Hanno sostanzialmente convinto lo stesso numero di americani ma distribuiti male (per Clinton ).
Quindi Clinton piace più di trump agli americani è stata più votata e quindi quando si dice "gli americani hanno votato in massa per trump e hanno abbandonato Clinton, non è vero.
Poi non conta nulla ma quando si fanno le analisi sono cose di cui tenere conto
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Meno colti quelli che han votato Trump? Strano. .
e poi accusano tutti gli altri di essere radical chic e professoroni !! 11! 1
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Lo voglio rivedere, Fabio
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
ma sicuro che lo sarà, meno intendo, non fará un emerito tubo di quello che ha minacciato, sarà molto simile ad un Reagan, almeno credo e spero eh !fabio86 ha scritto:Boh?
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A me chi fa paura non è lui, ma Putin, perché finché c'era Obama a tenerlo a bada tutto bene, ora mi sá che l'uno lascerà libero l'altro di farsi gli affari suoi, e Trump penserá al suo paesello, Putin penserá il modo di dimostrare la sua maschia potenza.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
il mito di Putin lo ha alimentato Obama con la sua disastrosa politica estera.ciccio ha scritto:ma sicuro che lo sarà, meno intendo, non fará un emerito tubo di quello che ha minacciato, sarà molto simile ad un Reagan, almeno credo e spero eh !fabio86 ha scritto:Boh?
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A me chi fa paura non è lui, ma Putin, perché finché c'era Obama a tenerlo a bada tutto bene, ora mi sá che l'uno lascerà libero l'altro di farsi gli affari suoi, e Trump penserá al suo paesello, Putin penserá il modo di dimostrare la sua maschia potenza.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Perina
Una vittoria così non è spiegabile solo con il carisma populista del candidato repubblicano, come un po' tutti hanno fatto nelle ore dello spoglio, man mano che l'impossibile diventava probabile e poi concreta notizia. Ed è stupidamente consolatoria la reazione di chi, a sinistra o comunque nell'area progressista, si affida ancora una volta alle parole “populismo”, “ignoranza”, “manipolazione propagandistica”. Si prenda atto dell'esistenza di un conflitto sociale e politico su larga scala. Si prenda atto di uno scontro di classe in corso a livello planetario. Si accetti l'idea che la globalizzazione e il suo portato sono rifiutati da larga parte degli elettorati occidentali, e chi si schiera da quella parte perde. Si metabolizzi il pensiero che Trump non ha vinto solo nella sfida finale con Hillary Clinton, ma che ha macinato uno dopo l'altro tutti i suoi concorrenti più moderati e filo-establishment della scena repubblicana. Si vada a rileggere il profetico Michael Moore, il solo che aveva capito tutto in anticipo, raccontando agli americani i cinque motivi per cui Trump avrebbe vinto: il primo era il dato dei «lavoratori arrabbiati, amareggiati, ingannati dall'effetto a cascata di Reagan ed abbandonati dai Democratici che ancora cercano di predicare bene ma, in realtà, non vedono l'ora di flirtare con un lobbista della Goldman Sachs che firmerà un gran bell'assegno prima di uscire dalla stanza».
E' necessario, insomma, “riconoscere” il conflitto in corso, smetterla di interpretarlo come folklore o generico sentimento di rabbia, e capire che quel campo lì – il campo dei perdenti della globalizzazione – è arato da figure improbabili, da leader bizzarri e quasi sempre inaffidabili, perché gli altri, gli affidabili, i competenti, si sono finora rifiutati di prendere atto dello scontro epocale in corso e di misurarsi con esso, preferendo affidarsi a un continuismo esangue e senza idee. Resta la curiosità, ad esempio, di sapere come sarebbero finite queste elezioni americane se a Trump si fosse contrapposto Sanders, che interpretava a suo modo la nuova lotta di classe anziché negarla. Resta il dubbio di come sarebbero andate le cose se l'area democratica invece di lavorare sulla impresentabilità di Trump, sul suo sessismo, sulla sua xenofobia, avesse elaborato pensieri nuovi sul Ttip che terrorizza la cintura agricola del Midwest, o rassicurazioni per i Millennials atterriti da una vita da adulti poveri. Ora che lo choc c'è stato, che la prima potenza del mondo è guidata da un Presidente di cui si sa pochissimo, il primo della storia Usa senza alcuna esperienza politica o militare, magari servirà a svegliarsi da sonno, e a misurarsi con la realtà vera anziché con la versione edulcorata del reale in cui “i buoni”, quelli che hanno passato tutti gli esami, i presentabili, i decenti, i politicamente corretti, vincono sempre a prescindere.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
tutto vero il che ci riporta alla ormai scontata evidenza che il 55% / 65% degli aventi diritto al voto sono così idioti che forse è inutile svegliarsi dal sonno.Apollo_Creed. ha scritto:Perina
Una vittoria così non è spiegabile solo con il carisma populista del candidato repubblicano, come un po' tutti hanno fatto nelle ore dello spoglio, man mano che l'impossibile diventava probabile e poi concreta notizia. Ed è stupidamente consolatoria la reazione di chi, a sinistra o comunque nell'area progressista, si affida ancora una volta alle parole “populismo”, “ignoranza”, “manipolazione propagandistica”. Si prenda atto dell'esistenza di un conflitto sociale e politico su larga scala. Si prenda atto di uno scontro di classe in corso a livello planetario. Si accetti l'idea che la globalizzazione e il suo portato sono rifiutati da larga parte degli elettorati occidentali, e chi si schiera da quella parte perde. Si metabolizzi il pensiero che Trump non ha vinto solo nella sfida finale con Hillary Clinton, ma che ha macinato uno dopo l'altro tutti i suoi concorrenti più moderati e filo-establishment della scena repubblicana. Si vada a rileggere il profetico Michael Moore, il solo che aveva capito tutto in anticipo, raccontando agli americani i cinque motivi per cui Trump avrebbe vinto: il primo era il dato dei «lavoratori arrabbiati, amareggiati, ingannati dall'effetto a cascata di Reagan ed abbandonati dai Democratici che ancora cercano di predicare bene ma, in realtà, non vedono l'ora di flirtare con un lobbista della Goldman Sachs che firmerà un gran bell'assegno prima di uscire dalla stanza».
E' necessario, insomma, “riconoscere” il conflitto in corso, smetterla di interpretarlo come folklore o generico sentimento di rabbia, e capire che quel campo lì – il campo dei perdenti della globalizzazione – è arato da figure improbabili, da leader bizzarri e quasi sempre inaffidabili, perché gli altri, gli affidabili, i competenti, si sono finora rifiutati di prendere atto dello scontro epocale in corso e di misurarsi con esso, preferendo affidarsi a un continuismo esangue e senza idee. Resta la curiosità, ad esempio, di sapere come sarebbero finite queste elezioni americane se a Trump si fosse contrapposto Sanders, che interpretava a suo modo la nuova lotta di classe anziché negarla. Resta il dubbio di come sarebbero andate le cose se l'area democratica invece di lavorare sulla impresentabilità di Trump, sul suo sessismo, sulla sua xenofobia, avesse elaborato pensieri nuovi sul Ttip che terrorizza la cintura agricola del Midwest, o rassicurazioni per i Millennials atterriti da una vita da adulti poveri. Ora che lo choc c'è stato, che la prima potenza del mondo è guidata da un Presidente di cui si sa pochissimo, il primo della storia Usa senza alcuna esperienza politica o militare, magari servirà a svegliarsi da sonno, e a misurarsi con la realtà vera anziché con la versione edulcorata del reale in cui “i buoni”, quelli che hanno passato tutti gli esami, i presentabili, i decenti, i politicamente corretti, vincono sempre a prescindere.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Detto questo pare che le borse confidino in unTRump filoguidato da qualche eminenza grigia senziente.
Speriamo sia vero.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
se essere preoccupati per la propria sopravvivenza e il proprio sostentamento è idiozia, chiamali pure idioti.
sicuramente sbagliano nell'abbracciare personaggi alla Trump, ma ditemi un motivo uno per il quale debbano mettersi a fare i cani da guardia di Goldman Sachs. ok che la lotta di classe l'hanno vinta le classi agiate, ma neanche a voler obbligare gli sconfitti a darsi ulteriormente la zappa sui piedi...
sicuramente sbagliano nell'abbracciare personaggi alla Trump, ma ditemi un motivo uno per il quale debbano mettersi a fare i cani da guardia di Goldman Sachs. ok che la lotta di classe l'hanno vinta le classi agiate, ma neanche a voler obbligare gli sconfitti a darsi ulteriormente la zappa sui piedi...
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
E' incredibile quanto i sostenitori di questo tipio di democrazia siano illogici.
La prima cosa da considerare e' che il paese e' sempre diviso al 50%. Ogni volta si dice ha vinto tizio o caio, ma il dato reale e' che siamo sempre molto vicini al 50 e 50.
E chi perde deve sempre sentirsi dire che il paese vuole quel che propone chi ha vinto, che la strategia di chi ha perso e' fallimentare, e cosi' via.
Mai nessuno che si ponga il problema se sia giusto che chi ha il 51% abbia tutto questo potere, se sia giusto o meno limitare certe posizioni a livello costituzionale, e cosi' via.
La prima cosa da considerare e' che il paese e' sempre diviso al 50%. Ogni volta si dice ha vinto tizio o caio, ma il dato reale e' che siamo sempre molto vicini al 50 e 50.
E chi perde deve sempre sentirsi dire che il paese vuole quel che propone chi ha vinto, che la strategia di chi ha perso e' fallimentare, e cosi' via.
Mai nessuno che si ponga il problema se sia giusto che chi ha il 51% abbia tutto questo potere, se sia giusto o meno limitare certe posizioni a livello costituzionale, e cosi' via.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Sono idioti perchè pensano che le loro preoccupazioni le possa risolvere un puttaniere che propone di costruire un muro alto alto e di avere più armi nucleari. Un puttaniere che ha fatto dello sfruttamento capitalista il suo scuccesso adesso diverrà il paladino dei poveri e dei negletti.Apollo_Creed. ha scritto:se essere preoccupati per la propria sopravvivenza e il proprio sostentamento è idiozia, chiamali pure idioti.
sicuramente sbagliano nell'abbracciare personaggi alla Trump, ma ditemi un motivo uno per il quale debbano mettersi a fare i cani da guardia di Goldman Sachs. ok che la lotta di classe l'hanno vinta le classi agiate, ma neanche a voler obbligare gli sconfitti a darsi ulteriormente la zappa sui piedi...
Un pò come quelli della Brexit che pensavano do votare contro le banche.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
paradossale che chi si lagna di questo in Italia voterà per rafforzare la governabilità a scapito della rappresentanza. agevolando, di fatto, la dittatura della maggioranza relativa.Nickognito ha scritto:
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Apollo_Creed. ha scritto:paradossale che chi si lagna di questo in Italia voterà per rafforzare la governabilità a scapito della rappresentanza. agevolando, di fatto, la dittatura della maggioranza relativa.Nickognito ha scritto:
Mai nessuno che si ponga il problema se sia giusto che chi ha il 51% abbia tutto questo potere, se sia giusto o meno limitare certe posizioni a livello costituzionale, e cosi' via.
non so chi si lagna di questo, ma direi che quello che fanno i renziani italiani qui e' del tutto off topic, anche se capisco che pure la doccia con alize lim verterebbe per qualcuno su Renzi.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
penso al grido di dolore di Napolitano contro il suffragio universale, dopo l'elezione di Trump. penso a Rondolini vari.Nickognito ha scritto:Apollo_Creed. ha scritto:paradossale che chi si lagna di questo in Italia voterà per rafforzare la governabilità a scapito della rappresentanza. agevolando, di fatto, la dittatura della maggioranza relativa.Nickognito ha scritto:
Mai nessuno che si ponga il problema se sia giusto che chi ha il 51% abbia tutto questo potere, se sia giusto o meno limitare certe posizioni a livello costituzionale, e cosi' via.
non so chi si lagna di questo, ma direi che quello che fanno i renziani italiani qui e' del tutto off topic, anche se capisco che pure la doccia con alize lim verterebbe per qualcuno su Renzi.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
che poi e' veramente assurdo il discorso di chi dice: si lamentano del suffragio solo quando vince chi non vuole loro.
Beh, immaginiamo che le decisioni sulla medicina venissero prese a suffragio universale. A volte vicono dei medici professionisti che decidono di gestire gli ospedali in un certo modo , professionale. Una volta vince un fruttivendolo che propone che d'ora in poi i tumore saranno curati con le carote. Sara' normale lamentarsi del suffragio principalmente nel secondo caso, o no?
Beh, immaginiamo che le decisioni sulla medicina venissero prese a suffragio universale. A volte vicono dei medici professionisti che decidono di gestire gli ospedali in un certo modo , professionale. Una volta vince un fruttivendolo che propone che d'ora in poi i tumore saranno curati con le carote. Sara' normale lamentarsi del suffragio principalmente nel secondo caso, o no?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ripeto, tutte queste analisi sul fallimento della Clinton e una nazione che vuole tutta trump quando in realtà la maggioranza degli americani ha votato Clinton.
I sondaggisti che la davano avanti hanno avuto ragione.
Era sbagliata la distribuzione per stati.
Sono più gli americani che volevano e hanno votato per la Clinton che non quanti abbiano votato trump.
La maggior parte delle donne ha votato Hillary. Quasi tutti i neri e gli ispanici. Quasi tutti i non Cristiani.
La maggior parte dei laureati e dei giovani.
Perché a leggere sembra che trump abbia preso il 90% dei voti e Hillary il 10, quando sono alla pari, anzi, con 200.000 voti in più per la Clinton.
Perché la Clinton ha preso più voti di trump? Potrebbe essere una domanda più corretta. Oppure:
Come ha fatto uno come trump a prendere tanti voti quasi quanti quelli presi dalla Clinton?
Poi nella pratica trump è il presidente degli Stati Uniti e la Clinton è fuori dai giochi, ma i commenti prima che davano la Clinton vincente e ora che la danno come sommersa dal dissenso sono entrambi sballati.
I sondaggisti che la davano avanti hanno avuto ragione.
Era sbagliata la distribuzione per stati.
Sono più gli americani che volevano e hanno votato per la Clinton che non quanti abbiano votato trump.
La maggior parte delle donne ha votato Hillary. Quasi tutti i neri e gli ispanici. Quasi tutti i non Cristiani.
La maggior parte dei laureati e dei giovani.
Perché a leggere sembra che trump abbia preso il 90% dei voti e Hillary il 10, quando sono alla pari, anzi, con 200.000 voti in più per la Clinton.
Perché la Clinton ha preso più voti di trump? Potrebbe essere una domanda più corretta. Oppure:
Come ha fatto uno come trump a prendere tanti voti quasi quanti quelli presi dalla Clinton?
Poi nella pratica trump è il presidente degli Stati Uniti e la Clinton è fuori dai giochi, ma i commenti prima che davano la Clinton vincente e ora che la danno come sommersa dal dissenso sono entrambi sballati.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
si, ma e' sempre cosi', spesso quando si arriva alla pari, e si decide per una manciata di voti, si stabiliscono poi delle grandi verita' politiche e bla bla bla.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Beh, dipende...per quale via dovrebbero essere assunte le carote?Nickognito ha scritto: Beh, immaginiamo che le decisioni sulla medicina venissero prese a suffragio universale. A volte vicono dei medici professionisti che decidono di gestire gli ospedali in un certo modo , professionale. Una volta vince un fruttivendolo che propone che d'ora in poi i tumore saranno curati con le carote. Sara' normale lamentarsi del suffragio principalmente nel secondo caso, o no?
Comunque secondo me, riguardo alla tua ipotesi, sarebbe molto più logico, ma soprattutto più semplice e attuabile, impedire al fruttivendolo di candidarsi come esperto di medicina.
E' più facile fare questo, che togliere preventivamente il diritto di voto a centinaia di migliaia di persone che preferirebbero assecondare il parere di un ciarlatano, perché delusi dai vecchi oncologi tradizionali al servizio delle multinazionali...
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ma sarà così anche per il referendum, vince il sì per 5 voti e tutti a commentare la grande voglia di cambiamento, l'Italia che brama il nuovo e il moderno. Che ama renzi il quale è un genio assoluto di politica e comunicazione e tutta la nazione aspira alla modernità.
Vince il no per 5 voti e via a dire che l'Italia non vuole il cambiamento, odia renzi e la sua politica fallimentare il quale renzi non Sa arrivare alle persone e è un coglione.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Che nel sistema americano non è uno sbaglio da poco, eh...Ma un tantinello fondamentale.alessandro ha scritto: Era sbagliata la distribuzione per stati.
Il sondaggio nazionale non serve a una mazza, se sbagli gli "swing-state" e in tutti gli swing state la Clinton era data avanti a Trump: tutti
Poi, non escludo che se si andassero a guardare gli intervalli di confidenza in realtà le stime non erano neanche sbagliate, e si è sbagliata - per ignoranza e faciloneria - la lettura dei dati, prendendo per buono un risultato puntuale.
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(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Io non so voi, ma immagino vi capiti ogni tanto parlare con le persone (tipo la cassiera in supermercato, l'elettricista, l'avvocato quando vi vogliono mangiare le case, il vicino di casa, quello che vi dà le spalle al bancone mentre vi bevete un'ombretta), vi pare che il 60% siano degli idioti?klaus ha scritto:tutto vero il che ci riporta alla ormai scontata evidenza che il 55% / 65% degli aventi diritto al voto sono così idioti che forse è inutile svegliarsi dal sonno.Apollo_Creed. ha scritto:Perina
Una vittoria così non è spiegabile solo con il carisma populista del candidato repubblicano, come un po' tutti hanno fatto nelle ore dello spoglio, man mano che l'impossibile diventava probabile e poi concreta notizia. Ed è stupidamente consolatoria la reazione di chi, a sinistra o comunque nell'area progressista, si affida ancora una volta alle parole “populismo”, “ignoranza”, “manipolazione propagandistica”. Si prenda atto dell'esistenza di un conflitto sociale e politico su larga scala. Si prenda atto di uno scontro di classe in corso a livello planetario. Si accetti l'idea che la globalizzazione e il suo portato sono rifiutati da larga parte degli elettorati occidentali, e chi si schiera da quella parte perde. Si metabolizzi il pensiero che Trump non ha vinto solo nella sfida finale con Hillary Clinton, ma che ha macinato uno dopo l'altro tutti i suoi concorrenti più moderati e filo-establishment della scena repubblicana. Si vada a rileggere il profetico Michael Moore, il solo che aveva capito tutto in anticipo, raccontando agli americani i cinque motivi per cui Trump avrebbe vinto: il primo era il dato dei «lavoratori arrabbiati, amareggiati, ingannati dall'effetto a cascata di Reagan ed abbandonati dai Democratici che ancora cercano di predicare bene ma, in realtà, non vedono l'ora di flirtare con un lobbista della Goldman Sachs che firmerà un gran bell'assegno prima di uscire dalla stanza».
E' necessario, insomma, “riconoscere” il conflitto in corso, smetterla di interpretarlo come folklore o generico sentimento di rabbia, e capire che quel campo lì – il campo dei perdenti della globalizzazione – è arato da figure improbabili, da leader bizzarri e quasi sempre inaffidabili, perché gli altri, gli affidabili, i competenti, si sono finora rifiutati di prendere atto dello scontro epocale in corso e di misurarsi con esso, preferendo affidarsi a un continuismo esangue e senza idee. Resta la curiosità, ad esempio, di sapere come sarebbero finite queste elezioni americane se a Trump si fosse contrapposto Sanders, che interpretava a suo modo la nuova lotta di classe anziché negarla. Resta il dubbio di come sarebbero andate le cose se l'area democratica invece di lavorare sulla impresentabilità di Trump, sul suo sessismo, sulla sua xenofobia, avesse elaborato pensieri nuovi sul Ttip che terrorizza la cintura agricola del Midwest, o rassicurazioni per i Millennials atterriti da una vita da adulti poveri. Ora che lo choc c'è stato, che la prima potenza del mondo è guidata da un Presidente di cui si sa pochissimo, il primo della storia Usa senza alcuna esperienza politica o militare, magari servirà a svegliarsi da sonno, e a misurarsi con la realtà vera anziché con la versione edulcorata del reale in cui “i buoni”, quelli che hanno passato tutti gli esami, i presentabili, i decenti, i politicamente corretti, vincono sempre a prescindere.
Ricordo 60% significa che tre persone su cinque.
Io idioti ne conosco, ovvio, ed anche idioti molesti e pericolosi, ma adesso senza cimentarsi nella scienza statistica della stima, credo siano circa il 3-4%.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
anche perché i candidati hanno posto quegli stati come target, sbattendosene il cavolo di vincere il voto popolare. trascurando tatticamente delle aree date per perse e focalizzandosi su quelle in bilico o asseritamente tali.paoolino ha scritto:Che nel sistema americano non è uno sbaglio da poco, eh...Ma un tantinello fondamentale.alessandro ha scritto: Era sbagliata la distribuzione per stati.
Il sondaggio nazionale non serve a una mazza, se sbagli gli "swing-state" e in tutti gli swing state la Clinton era data avanti a Trump: tutti
Poi, non escludo che se si andassero a guardare gli intervalli di confidenza in realtà le stime non erano neanche sbagliate, e si è sbagliata - per ignoranza e faciloneria - la lettura dei dati, prendendo per buono un risultato puntuale.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Ma in italia davano il dato nazionale.paoolino ha scritto:Che nel sistema americano non è uno sbaglio da poco, eh...Ma un tantinello fondamentale.alessandro ha scritto: Era sbagliata la distribuzione per stati.
Il sondaggio nazionale non serve a una mazza, se sbagli gli "swing-state" e in tutti gli swing state la Clinton era data avanti a Trump: tutti
Poi, non escludo che se si andassero a guardare gli intervalli di confidenza in realtà le stime non erano neanche sbagliate, e si è sbagliata - per ignoranza e faciloneria - la lettura dei dati, prendendo per buono un risultato puntuale.
Poi hanno sbagliato quello che contava, il dato stato per stato. O hanno preso per buono dati non significativi, assegnando stati che avevano differenze troppo basse.
Ma il punto non è questo, sottolineavo solo il fatto che la Clinton è stata più apprezzata di trump e più votata di lui e pare che tutti abbiano disprezzati Hillary e votato in massa trump.
Avranno certamente sbagliato la tattica e quindi perso voti decisivi dove contavano, ma diciamo che il "sondaggione" reale nazionale lo ha vinto la Clinton o diciamo 50% 50%.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
vista l'enorme distanza fra le due percentuali, direi che ciò che vi differenzia realmente è il concetto che avete della parola "idiota"...Gios ha scritto: Io non so voi, ma immagino vi capiti ogni tanto parlare con le persone (tipo la cassiera in supermercato, l'elettricista, l'avvocato quando vi vogliono mangiare le case, il vicino di casa, quello che vi dà le spalle al bancone mentre vi bevete un'ombretta), vi pare che il 60% siano degli idioti?
Ricordo 60% significa che tre persone su cinque.
Io idioti ne conosco, ovvio, ed anche idioti molesti e pericolosi, ma adesso senza cimentarsi nella scienza statistica della stima, credo siano circa il 3-4%.
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Non è vero che il 60% delle persone è idiota, è vero che il 60% delle persone non ha gli strumenti o la capacità di prevedere le conseguenze del proprio voto o desidera conseguenze dannose per la società o "ingiuste".
Conoscere, capire e prevedere non è facile.
Come per il referendum, in quanti conoscono in maniera abbastanza dettagliata di che si parla e sono in grado di prevedere se porterà miglioramenti o è un cambio peggiorativo o pericoloso?
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Re: TRUMP - ...is the end of the world as we know it
Allora percentuale lecita, sì.alessandro ha scritto:Non è vero che il 60% delle persone è idiota, è vero che il 60% delle persone non ha gli strumenti o la capacità di prevedere le conseguenze del proprio voto o desidera conseguenze dannose per la società o "ingiuste".
Conoscere, capire e prevedere non è facile.
Come per il referendum, in quanti conoscono in maniera abbastanza dettagliata di che si parla e sono in grado di prevedere se porterà miglioramenti o è un cambio peggiorativo o pericoloso?