Storie di calcio e non...
Re: Storie di calcio e non...
Che succede, amico Burino? Svegliato male?
Tutto verde su tennistalker
Re: Storie di calcio e non...
Più o meno come la Giubbe di Happys...
Notevole l'hashtag Loris Batacchi. Chiaky dove sei?
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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...
Oddio, nelle finali europee di quella Juve, sia col Porto che quella tragica col Liverpool, rammento più che altro delle gran difese trapattoniane .
Lui ovviamente mostruoso a fare tutti quei gol con le difese dell'epoca.
F.F.
Lui ovviamente mostruoso a fare tutti quei gol con le difese dell'epoca.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Storie di calcio e non...
Bah, non so se questa intervista sia poi reale, onestamente.Johnny Rex ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 8:06 am Oddio, nelle finali europee di quella Juve, sia col Porto che quella tragica col Liverpool, rammento più che altro delle gran difese trapattoniane .
Lui ovviamente mostruoso a fare tutti quei gol con le difese dell'epoca.
F.F.
Il francese si è sempre lamentato del difensivismo Trapattoniano "non sono venuto qui per fare il terzino" era il suo mantra.
Però poi i due si amavano, questo si.
Comunque quella Juventus ha fatto anche molte partite di attacco puro. Diciamo che, più che altro, il difensivismo avveniva in trasferta quando c'era da difendere un risultato (tipo il Bordeaux al ritorno, dopo il 3-0 dell'andata, e per poco non ci lasciavano le penne).
Comunque grande squadra, una delle migliori italiane ed europee di sempre, e Platini, ovviamente, un fenomeno.
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Re: Storie di calcio e non...
Complice i due punti per vittoria, in trasferta giocavano per il pari quasi sistematicamente (come quasi tutti eh). Lo spettacolo era dato dalle tante giocate di quei fenomeni.
Qui erano passati solo dieci anni, ma non ricordava già o faceva finta, gli scazzi col trap per il troppo difensivismo. Insomma se era una polemica col sacchismo in voga in quegli anni, è un po' pretestuosa.
Qui erano passati solo dieci anni, ma non ricordava già o faceva finta, gli scazzi col trap per il troppo difensivismo. Insomma se era una polemica col sacchismo in voga in quegli anni, è un po' pretestuosa.
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Re: Storie di calcio e non...
No andava di moda anche allora.
Era la Roma di Liedholm e soprattutto di Eriksson a dare spettacolo.
La Juve era fortissima, troppo forte anzi.
Tra le squadre più forti di sempre.
Non è ricordata e non lo è stata, io che c'ero, per lo spettacolo indimenticabile.
Come spettacolo puro come altre squadre fortissime della storia direi un pò meno spettacolo del Milan di Capello e un pò più dell'Inter di Mourinho, in questo intorno.
Lo spettacolo lo dava il valore la qualità assoluta, molti tra i migliori nella storia nel proprio ruolo, dei giocatori più che il gioco in se e per se.
Cabrini, Scirea, Tardeli, Rossi, Boniek, Platini bastano questi sei.
Era la Roma di Liedholm e soprattutto di Eriksson a dare spettacolo.
La Juve era fortissima, troppo forte anzi.
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Non è ricordata e non lo è stata, io che c'ero, per lo spettacolo indimenticabile.
Come spettacolo puro come altre squadre fortissime della storia direi un pò meno spettacolo del Milan di Capello e un pò più dell'Inter di Mourinho, in questo intorno.
Lo spettacolo lo dava il valore la qualità assoluta, molti tra i migliori nella storia nel proprio ruolo, dei giocatori più che il gioco in se e per se.
Cabrini, Scirea, Tardeli, Rossi, Boniek, Platini bastano questi sei.
Re: Storie di calcio e non...
Mi fa morire il tuo continuo io che c'ero in relazione ad argomenti del passato.
Propongo un topic ad hoc Io che c'ero in cui ci racconti l'estinzione dei balbysauri, le guerre puniche, l'impero di Carlo V, l'ascesa napoleonica e chissà che altro...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...
Ti farà morire ma sono del 1967.
La juve di Platini 82-87 avevo 15-20 anni.
Dal vivo l'ho vista a Pisa nel 1986 credo, una cosa oscena, 0-1 per la Juve forse Platini non ricordo.
Vedi tu se ero in grado di seguire, comprendere, ricordare ciò che avveniva ciò che si diceva.
Stesso anno ho visto dal vivo Fiorentina-Roma 1-1, Puzzo e autogoal di Boniek.
Uno spettacolo fantastico quella Roma.
Re: Storie di calcio e non...
Lo so, lo ben so.Nick ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 10:39 am
Ti farà morire ma sono del 1967.
La juve di Platini 82-87 avevo 15-20 anni.
Dal vivo l'ho vista a Pisa nel 1986 credo, una cosa oscena, 0-1 per la Juve forse Platini non ricordo.
Vedi tu se ero in grado di seguire, comprendere, ricordare ciò che avveniva ciò che si diceva.
Stesso anno ho visto dal vivo Fiorentina-Roma 1-1, Puzzo e autogoal di Boniek.
Uno spettacolo fantastico quella Roma.
Scherzi a parte infatti è figo aver gente che ricorda cosa si diceva all'epoca.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...
Ma c'è anche gente moooolto più vecchia di me nel forum.
Interroga loro.
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Re: Storie di calcio e non...
E ho anche sbagliato.
Pisa-Juventus 1-1, un rigore a testa.
Netto quello per il Pisa, ce n'era un altro quasi, un pò cercato quello della Juve.
Ho visto il servizio con il commento di Giannini, 19/01/1986.
Pisa-Juventus 1-1, un rigore a testa.
Netto quello per il Pisa, ce n'era un altro quasi, un pò cercato quello della Juve.
Ho visto il servizio con il commento di Giannini, 19/01/1986.
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Re: Storie di calcio e non...
Non l'ho capita.balbysauro ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 10:50 amvabbè, ma poi a fine partita il polacco fece la doccia e risolse
Comunque ha giocato un partitone il polacco, ma tutta la Roma doveva finire 1-6.
Marzo-Aprile 1986... credo..
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Re: Storie di calcio e non...
Nick ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 10:51 amNon l'ho capita.balbysauro ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 10:50 amvabbè, ma poi a fine partita il polacco fece la doccia e risolse
Comunque ha giocato un partitone il polacco, ma tutta la Roma doveva finire 1-6.
Marzo-Aprile 1986... credo..
Re: Storie di calcio e non...
Hai scritto Puzzo.Nick ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 10:51 amNon l'ho capita.balbysauro ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 10:50 amvabbè, ma poi a fine partita il polacco fece la doccia e risolse
Comunque ha giocato un partitone il polacco, ma tutta la Roma doveva finire 1-6.
Marzo-Aprile 1986... credo..
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Re: Storie di calcio e non...
Guardati il servizio su yutube e dimmi.
Non sto sentenziando con il ricordo, neanche me li ricordavo.
L'ho visto adesso.
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Re: Storie di calcio e non...
Comunque YouTube è fantastico. Ritrovi ormai qualunque cosa. È strano e anomalo se non c'è. Una delle tre quattro cose positive dell'era digitale in mezzo a un mare di merda (e pure lì, c'è comunque la merda di certi youtubers)
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Storie di calcio e non...
Ma quando mi dicono l'era digitale.
Trovi in un attimo quello che vuoi.
Per noi che siamo nati con l'idea di approfondire, non superficiale, che una volta era una faticaccia, avere un enciclopedia multimediale e ti basta premere due bottoni e hai tutto e il contrario di tutto è fantastico.
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Re: Storie di calcio e non...
rigore per il Pisa netto (ma l'altro non c'era, spalla contro spalla)
Cabrini si lascia cadere e allarga un po' la gamba destra per cercare il contatto, ma l'entrata c'è e viene colpito
a Cuadrado non l'avrebbero fischiato
Cabrini si lascia cadere e allarga un po' la gamba destra per cercare il contatto, ma l'entrata c'è e viene colpito
a Cuadrado non l'avrebbero fischiato
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Re: Storie di calcio e non...
Beh energica spalla contro spalla, tra l'altro è sempre Cabrini.balbysauro ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 11:15 am rigore per il Pisa netto (ma l'altro non c'era, spalla contro spalla)
Cabrini si lascia cadere e allarga un po' la gamba destra per cercare il contatto, ma l'entrata c'è e viene colpito
a Cuadrado non l'avrebbero fischiato
Quello della Juve alla fine è rigore, Bergreen ingenuamente cade nella trappola.
A proposito di ricordi.
Cabrini diciamo dall'85 in poi era sempre a terra.
Si piazzava ad uovo sul pallone appena lo sfioravano era a terra.
E sempre punizione perchè era Cabrini.
Regola-privilegio che vale per tutti i grandi giocatori in maturità.
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Re: Storie di calcio e non...
Questa è la prima partita che ho visto dal vivo della Juve
Maggio 87, appena in tempo per vedere Platini!
Bello Vialli nell'intervista alla fine
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Re: Storie di calcio e non...
Io, mi dicono, perchè ero piccolissimo, sono stato portato allo stadio nel 1972, Catanzaro-Juve 1-0.
Che mi ricordo 1976-77, 0-2 segnò Scirea mi pare ed un autogoal.
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- balbysauro
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Re: Storie di calcio e non...
la prima partita che ricordo vista allo stadio non è una qualunque
tripletta dello sciagurato Egidio contro la sua ex squadra
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Re: Storie di calcio e non...
Ah, Calloni ha giocato a Palermo non me lo ricordavo.
Per questo lo citi sempre.
Bicicletta Chimenti non l'hai visto dal vivo?
L'anno prima era già andato al Catanzaro.
A meno che non è poi ritornato a Palermo, non ricordo.
Per questo lo citi sempre.
Bicicletta Chimenti non l'hai visto dal vivo?
L'anno prima era già andato al Catanzaro.
A meno che non è poi ritornato a Palermo, non ricordo.
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Re: Storie di calcio e non...
Io delle prime cinque viste, tre volte fu Juve Samp
In mezzo Juve Milan 0-1, gennaio 88, col nano malefico Sacchi che saltellava in mezzo al campo a fine partita. E Gullit che fece un salto un po' più elevato in occasione del gol.
In mezzo Juve Milan 0-1, gennaio 88, col nano malefico Sacchi che saltellava in mezzo al campo a fine partita. E Gullit che fece un salto un po' più elevato in occasione del gol.
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Re: Storie di calcio e non...
La prima volta che mio padre mi portò a vedere una partita fu un Juventus Milan o un Juventus Verona al Comunale. Mi pare. Forse finì 1-1, non sono sicuro. Però una cosa me la ricordo: mi addormentai.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Storie di calcio e non...
Pagammo l'arbitro, e per non farci mancare niente Boniperti mise della ghiaia al posto del sale per mandare in vacca anche il rito apotropaico del presidente Anconetani
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Re: Storie di calcio e non...
Partita importante quella, me la ricordo.
Milan di Sacchi, e Gullit, in fase di esplosione dopo un inizio altalenante.
4-1 al Napoli un paio di domeniche prima e questa conferma a Torino.
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Re: Storie di calcio e non...
ho visto qualche altra partita prima di quel Palermo-Milan, mi portava mio nonno che poi mi teneva sulle spalle tutta la partita , sennò non vedevo nulla (si stava tutti in piedi, mica seduti)
ma ero molto più piccolo, non saprei proprio che partite fossero
Re: Storie di calcio e non...
Anche il Comunale era così.balbysauro ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 12:35 pm sennò non vedevo nulla (si stava tutti in piedi, mica seduti)
Una scatola di sardine, con l'unica differenza che si stava in verticale.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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Re: Storie di calcio e non...
Non c'erano i seggiolini, tutti pressati. Norme assenti o non rispettate, avanti c'è posto
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Re: Storie di calcio e non...
Io primo match che vidi un Brescia- Treviso di C1 a Fine Ottobre 1984, finì 1 a 1 con pareggio di Gritti su rigore all'ultimo minuto.
Il Treviso parve una bella squadra, poi invece quell'anno sarebbe stato retrocesso all'ultimo posto e il Brescia sarebbe stato promosso in serie B.
F.F.
Il Treviso parve una bella squadra, poi invece quell'anno sarebbe stato retrocesso all'ultimo posto e il Brescia sarebbe stato promosso in serie B.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...
Forte davvero sì, tra le più forti di sempre mah.
La Juve di Lippi che pure ha vinto meno a livello europeo ti piallava di più ,quella di Trap la versione migliore fu per me l'anno della sconfitta con l'Amburgo, stranamente. Ma in generale la Juve a livello europeo non ha creato un marchio tipo l'Inter di Herrera o il Milan di Sacchi etc e prima ancora Rocco. Pur avendo vinto Molti titoli europei fra 1977 e 1996, cosa spesso dimenticata anche dagli juventini stessi. Furono le finali perse con Lippi il punto X della storia europea bianconera, come diceva Jack Torrance.
E come del resto la Storia della Roma in generale cambia con la sconfitta ai rigori nella finale in casa del 1984 (e il Pendant col Lecce nel 1986).
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Storie di calcio e non...
La mia prima partita non lo so, perchè non ricordo la cronologia degli incontri, ma era certamente del campionato 1982-83 e può essere o Cesena Fiorentina 3-3 o Cesena Juventus 2-2. Quell'anno vidi certamente anche Cesena Verona 1-2 (credo), ma sono quasi sicuro che fosse una delle ultime partite del campionato, forse a Cesena già retrocesso, quindi viene dopo.
Cesena Fiorentina fu una cosa epica, perchè perdevamo 0-3 a quindici minuti dalla fine, ricordo le gente inviperita lasciare lo stadio e poi invece ci fu la grande rimonta. Di quella partita mi rimane impressa anche l'imprecazione di un signore che insultò l'arbitro urlandogli "cut vegna e rasp!!!" (che ti venga il rasp). Poi siccome tutti lo guardavano perplessi su cosa fosse il rasp, spiegò che si trattava della malattia dei conigli, seguita da una simpatica bestemmia in dialetto. "La malattia di cunei, vigliaca madona!!!"
La partita con la Juve fu un'altra rimonta, da 02 a 22 con due gol del nostro Shachner. Della Juve non conoscevo nessuno se non Rossi, per via dei mondiali (ancora ero troppo piccolo). Ricordo che quando venne sostituito nel secondo tempo ci rimasi molto male.
Poi la Juve la rividi alla Fiorita in una amichevole due anni dopo in piena coscienza. 1-3 per la Juve, con un Platini stellare che prese 10 sui quotidiani. Ricordo i giocatori del Cesena sostituiti che si facevano tutto il campo prima di uscire per andare a stringergli la mano.
Cesena Fiorentina fu una cosa epica, perchè perdevamo 0-3 a quindici minuti dalla fine, ricordo le gente inviperita lasciare lo stadio e poi invece ci fu la grande rimonta. Di quella partita mi rimane impressa anche l'imprecazione di un signore che insultò l'arbitro urlandogli "cut vegna e rasp!!!" (che ti venga il rasp). Poi siccome tutti lo guardavano perplessi su cosa fosse il rasp, spiegò che si trattava della malattia dei conigli, seguita da una simpatica bestemmia in dialetto. "La malattia di cunei, vigliaca madona!!!"
La partita con la Juve fu un'altra rimonta, da 02 a 22 con due gol del nostro Shachner. Della Juve non conoscevo nessuno se non Rossi, per via dei mondiali (ancora ero troppo piccolo). Ricordo che quando venne sostituito nel secondo tempo ci rimasi molto male.
Poi la Juve la rividi alla Fiorita in una amichevole due anni dopo in piena coscienza. 1-3 per la Juve, con un Platini stellare che prese 10 sui quotidiani. Ricordo i giocatori del Cesena sostituiti che si facevano tutto il campo prima di uscire per andare a stringergli la mano.
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Re: Storie di calcio e non...
Quella squadra aveva un certo freno in campionato (comunque ne vinse due), ma non dimentichiamo che in Europa vinse tutto. Una Coppa Campioni (e una finale), una Coppa Coppe, una Supercoppa, una Intercontinentale, un Mundialito. E questo in soli 4 anni, e dopo non aver mai vinto nulla a livello internazionale (se non una Uefa).Johnny Rex ha scritto: ↑sab apr 29, 2023 2:59 pmForte davvero sì, tra le più forti di sempre mah.
La Juve di Lippi che pure ha vinto meno a livello europeo ti piallava di più ,quella di Trap la versione migliore fu per me l'anno della sconfitta con l'Amburgo, stranamente. Ma in generale la Juve a livello europeo non ha creato un marchio tipo l'Inter di Herrera o il Milan di Sacchi etc e prima ancora Rocco. Pur avendo vinto Molti titoli europei fra 1977 e 1996, cosa spesso dimenticata anche dagli juventini stessi. Furono le finali perse con Lippi il punto X della storia europea bianconera, come diceva Jack Torrance.
E come del resto la Storia della Roma in generale cambia con la sconfitta ai rigori nella finale in casa del 1984 (e il Pendant col Lecce nel 1986).
F.F.
Poi si, il gioco del Trap non era quello del Milan, ovvio. Ma i giocatori erano stellari. E si, la Juve migliore era quella dell'82, però i campioni del mondo ci misero l'intero girone di andata a carburare, e i due stranieri erano o malati o in via di inserimento. Però nella coppa giocarono sin dall'inizio in modo straordinario. Peccato la finale, completamente ciccata.
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Re: Storie di calcio e non...
La prima partita che ricordo fu proprio col Cesena nel '75, ci facemmo riprendere sul 2-2 dopo una partita dominata.
Segno' Chinaglia
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...
Mah
"Voi volete sapere solo una cosa. Il rigore non tirato in finale contro il Liverpool. Cos’è accaduto in quel maledetto finale di partita? Non ci giro intorno. Vado dritto alla questione.
A Roma c’era e c’è tuttora un’adorazione per Paulo Roberto Falcão. Anche per questo lui quel rigore doveva tirarlo.
Lo so, lo ripete da quella sera che stava male, che l’effetto delle infiltrazioni al ginocchio era finito. Che lui non è mai stato un rigorista e che quella partita nemmeno doveva giocarla.
Capisco tutto, ma ci sono momenti della vita in cui non hai libertà di scegliere.
Non esiste che non tiri il rigore decisivo davanti ai tuoi tifosi, nella partita più importante della storia del club di cui porti la maglia e di cui sei il leader riconosciuto. Tu, Falcão, devi essere l’esempio.
Potevi essere pure zoppo, ma lo tiri quel rigore, non me ne frega un cazzo. E lui zoppo non era. Ha sbagliato, mi dispiace.
Per lui, che dopo quasi quarant’anni ancora è costretto a dare spiegazioni, ma soprattutto per i tifosi, per noi e per tutti quelli che sono tornati a casa con il cuore in pezzi. «Tornando indietro, lo tirerei, se avessi solo immaginato il casino che è seguito» ha detto in qualche rerecente intervista. Sbagliando una seconda volta.
Lo dovevi tirare non per evitare il casino, ma perché eri il giocatore più importante di quella squadra. Lo sbagli? Fa nulla. Saresti comunque rimasto l’ottavo re di Roma.
Da quella sera ho cominciato a dubitare di lui, dell’uomo Falcão intendo... Non sono stato l’unico dei compagni di quel 30 maggio a pensarla così, ma sono l’unico a dirlo, così, a cuore aperto.
Degli altri non me ne può fregare di meno. Hanno scelto di non parlarne, avranno i loro motivi.
Certo è che, se mai un giorno venisse Paulo a Roma e dovesse invitarci tutti a cena, molto probabile che riceva un no garbato ma fermo da me.
Io sono fatto così e non dico che sono fatto bene."
[Sebino Nela]
Fonte: autobiografia "Il vento in faccia"
"Voi volete sapere solo una cosa. Il rigore non tirato in finale contro il Liverpool. Cos’è accaduto in quel maledetto finale di partita? Non ci giro intorno. Vado dritto alla questione.
A Roma c’era e c’è tuttora un’adorazione per Paulo Roberto Falcão. Anche per questo lui quel rigore doveva tirarlo.
Lo so, lo ripete da quella sera che stava male, che l’effetto delle infiltrazioni al ginocchio era finito. Che lui non è mai stato un rigorista e che quella partita nemmeno doveva giocarla.
Capisco tutto, ma ci sono momenti della vita in cui non hai libertà di scegliere.
Non esiste che non tiri il rigore decisivo davanti ai tuoi tifosi, nella partita più importante della storia del club di cui porti la maglia e di cui sei il leader riconosciuto. Tu, Falcão, devi essere l’esempio.
Potevi essere pure zoppo, ma lo tiri quel rigore, non me ne frega un cazzo. E lui zoppo non era. Ha sbagliato, mi dispiace.
Per lui, che dopo quasi quarant’anni ancora è costretto a dare spiegazioni, ma soprattutto per i tifosi, per noi e per tutti quelli che sono tornati a casa con il cuore in pezzi. «Tornando indietro, lo tirerei, se avessi solo immaginato il casino che è seguito» ha detto in qualche rerecente intervista. Sbagliando una seconda volta.
Lo dovevi tirare non per evitare il casino, ma perché eri il giocatore più importante di quella squadra. Lo sbagli? Fa nulla. Saresti comunque rimasto l’ottavo re di Roma.
Da quella sera ho cominciato a dubitare di lui, dell’uomo Falcão intendo... Non sono stato l’unico dei compagni di quel 30 maggio a pensarla così, ma sono l’unico a dirlo, così, a cuore aperto.
Degli altri non me ne può fregare di meno. Hanno scelto di non parlarne, avranno i loro motivi.
Certo è che, se mai un giorno venisse Paulo a Roma e dovesse invitarci tutti a cena, molto probabile che riceva un no garbato ma fermo da me.
Io sono fatto così e non dico che sono fatto bene."
[Sebino Nela]
Fonte: autobiografia "Il vento in faccia"
Lo voglio rivedere, Fabio