Pitone ha scritto:chiaky ha scritto:In altri campi le cose vanno male, come nella musica classica, dove il contemporaneo davvero non se lo caga nessuno
Questo è un punto per me interessante: la classica contemporanea cos'è? Segue le strutture di 300 anni fa con evoluzioni moderne suppongo, quindi non è altro che musica classica in un periodo storico dove chiaramente le cose son cambiate.
Consideriamo il rock come evoluzione della classica, perché no? Abbiamo avuto l'impressionismo/jazz, la pop art/rock, la contemporanea astratta/punk e tutte le correnti
Premesso che rimango sempre sorpreso dal fatto che molti paiono avere una spaventosa cultura generale e ignorare completamente, al contempo, tutto ciò che succede in musica, che sarebbe poi una delle forme maggiori di arte che esistano, ma comunque..
Supponi sostanzialmente male. Le strutture di 300 anni fa cosa significa? Nell'opera, per esempio, che esiste anche nel contemporaneo una trama, dei costumi, una orchestra, dei solisti? Si, certo. Ma musicalmente non c'è assolutamente nulla che sia anche solo paragonabile alle Opere di Vivaldi (visto che parli di 300 anni...quello è il periodo), ma nemmeno a quelle di inizio 900 e parlo di Mascagni o Puccini o Giordano, il periodo Verista tanto per esser chiari.
L'Opera cambia dal dopo Puccini diciamo, sintetizzando molto, quando smette di essere melodia e si lancia nella dodecafonia e nella più assoluta atonalità. Chiaramente la nascita del cinema e della musica pop hanno portato o comunque contribuito a queste evoluzioni. Nella musica classica strumentale il discorso non è molto dissimile, salvo eccezioni. E' chiaro che ascoltare una composizione senza più l'ombra di una melodia, e che spesso diventa un puro esercizio masturbatorio del compositore non è semplice, sicchè le composizioni odierne vedono la luce per poi non essere mai più eseguite da nessuna parte, anche qui salvo rarissime eccezioni. Io ogni anno eseguo una opera nuova, inedita, esercizio interessante quanto snervante, perchè vi assicuro che cantare queste cose è davvero difficilissimo, le attinenze col canto sempre più labili e la struttura musicale assolutamente (e inutilmente, ahimè) impervia. Capita, di rado, di trovare la composizione con un suo valore, ma il futuro di queste musiche è segnato da un destino di abbandono.
Quindi si, la chiamiamo ancora musica classica per certi punti strutturali in comune, ma è, di fatto, una musica del tutto diversa da quella, per dire, di Verdi o Mozart. E' giusto e logico che anche la musica cambi e si modifichi col mutare dei tempi, ma qui siamo andati a sbattere in un muro.