Il secondo topic dei maturi: giustamente non si ritirano!!!
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- Massimo Carbone
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Il secondo topic dei maturi: giustamente non si ritirano!!!
O, altrimenti detto, 'i vecchi del cazzo'.
Un po' l'opposto del topic tennistico dei Mature, questo e' il topic che serve per
- celebrare i ritiri dei vecchi, finalmente
- approfondire la psicologia del disagio di questi vecchi che continuano e il legame con i problemi della societa' di oggi.
Il simbolo di questo topic credo sia Tom Brady.
Vincitore del suporbowl a 17 anni di distanza, miglior giocatore del mondo nel 2007 e nel 2017, Pro Bowl dal 2001 al 2018, va adesso per i 43 anni in uno sport ultra fisico, non po' che essere il simbolo della longevita' in uno sport molto popolare.
Ecco, si ritira? No. Perche' no? Perche' 'penso che ho ancora molto da dimostrare'.
Ora, questo ha 43 anni, dimostra tutto da 18 anni, e' miliardario, amico di Trump e di chiunque, ha tre figli, si allena in modo rigidissimo, incluso andare a letto presto e una dieta che non lo forza a mangiare quasi nulla da decenni .
Ci sono diversi studi su come spesso gli atleti non si ritirino perche' riconoscono ormai la loro identita' nei successi sportivi e, ritirandosi, perdono la loro identita'.
Come diceva Deion Sanders, ' “It’s important to walk away from the game and not have the game walk away from you because when the game walks away from you it can damage you mentally. “Most guys don’t understand that playing the game is only what you do … it’s not who you are. Players who fall in love with the game get heartbroken because the sport doesn’t have a heart or the ability to love you back.””'
Sanders cita anche gente che piange alle conferenze stampa come segno di problemi mentali.
Come molti, ritirati, spesso finiscono per finire i soldi o avere problemi vari.
Molto importante e' avere un impegno sociale, spesso, insomma, avere altro da fare che dia un senso.
Un sentito grazie, per il loro speriamo definitivo ritiro a
Wade e Tony Parker, 37 anni
Nowitzki, 41, era l'ora
Gronkowski e Luck, 30
Un po' l'opposto del topic tennistico dei Mature, questo e' il topic che serve per
- celebrare i ritiri dei vecchi, finalmente
- approfondire la psicologia del disagio di questi vecchi che continuano e il legame con i problemi della societa' di oggi.
Il simbolo di questo topic credo sia Tom Brady.
Vincitore del suporbowl a 17 anni di distanza, miglior giocatore del mondo nel 2007 e nel 2017, Pro Bowl dal 2001 al 2018, va adesso per i 43 anni in uno sport ultra fisico, non po' che essere il simbolo della longevita' in uno sport molto popolare.
Ecco, si ritira? No. Perche' no? Perche' 'penso che ho ancora molto da dimostrare'.
Ora, questo ha 43 anni, dimostra tutto da 18 anni, e' miliardario, amico di Trump e di chiunque, ha tre figli, si allena in modo rigidissimo, incluso andare a letto presto e una dieta che non lo forza a mangiare quasi nulla da decenni .
Ci sono diversi studi su come spesso gli atleti non si ritirino perche' riconoscono ormai la loro identita' nei successi sportivi e, ritirandosi, perdono la loro identita'.
Come diceva Deion Sanders, ' “It’s important to walk away from the game and not have the game walk away from you because when the game walks away from you it can damage you mentally. “Most guys don’t understand that playing the game is only what you do … it’s not who you are. Players who fall in love with the game get heartbroken because the sport doesn’t have a heart or the ability to love you back.””'
Sanders cita anche gente che piange alle conferenze stampa come segno di problemi mentali.
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Ultima modifica di Nickognito il ven gen 10, 2020 5:31 pm, modificato 1 volta in totale.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: La gioja dell'ospizio.
Nello sport moderno (che si avvale della medicina e fisioterapie varie moderne), sarà sempre più così, rassegnati.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: La gioja dell'ospizio.
Aggiungici anche un migliore doping ed antidoping (leggasi possibilità di cancellarne gli effetti maggiore per chi ha soldi) e gli interessi degli sponsor/manager e si capisce come lo sport si avvii a divenire copia dell'industria discografica, con l'usato sicuro da una parte a rompere i maroni a vita e dall'altro sempre più "nuove leve" a sparire dopo una/due imprese.Burano ha scritto:Nello sport moderno (che si avvale della medicina e fisioterapie varie moderne), sarà sempre più così, rassegnati.
D'accordo con Sanders .
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La gioja dell'ospizio.
Tra un po' avremo, come nel pop/rock, partite e tourneè celebrative di vittorie di 10 e 20 anni prima dei suddetti vegliardi
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Re: La gioja dell'ospizio.
Platini il suo modo di guadagnarci dal calcio in seguito peraltro lo ha trovato
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Re: La gioja dell'ospizio.
Nulla da obiettare circa quanto da voi esposto finora. Faccio tuttavia presente che alcuni sport sono esenti da questo trend. I casi di pugili attivi per almeno quarant'anni (Kid Azteca, Roberto Duran, George Foreman, Bernard Hopkins, Jack Johnson, Saoul Mamby e Archie Moore) appartengono al passato. Non si registrano oggi longevità particolari nell'atletica leggera e nel ciclismo. Nel nuoto i medagliati ultratrentenni sono ora più frequenti perché fino agli anni ottanta inclusi si trattava di uno sport olimpico, ossia dilettantistico.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: La gioja dell'ospizio.
si,vero, ma per me gli unici sport un po' interessanti sono i giochi e qui purtroppo abbondano. Purtroppo non esiste una sezione del forum per 'Altri sport-giochi'.gianlu ha scritto:Nulla da obiettare circa quanto da voi esposto finora. Faccio tuttavia presente che alcuni sport sono esenti da questo trend. I casi di pugili attivi per almeno quarant'anni (Kid Azteca, Roberto Duran, George Foreman, Bernard Hopkins, Jack Johnson, Saoul Mamby e Archie Moore) appartengono al passato. Non si registrano oggi longevità particolari nell'atletica leggera e nel ciclismo. Nel nuoto i medagliati ultratrentenni sono ora più frequenti perché fino agli anni ottanta inclusi si trattava di uno sport olimpico, ossia dilettantistico.
Il golf beh, qui hanno sempre rotto piu' a lungo.
Jagr nell'hockey gioca ancora a 47 anni, ma almeno adesso gioca qui vicino in una squadra scarsa, ma insomma, fino a due anni fa un giocatore serio. Aspettiamo il suo ritiro!
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Re: La gioja dell'ospizio.
Per Giochi immagino tu intenda le competizioni a squadre o singolo vs singolo.
Nel Ciclismo va anche detto che ci sono Gilbert quasi 40enne e Valverde (..) .
F.F.
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Re: La gioja dell'ospizio.
NOn c'è ancora FedererNickognito ha scritto:
Un sentito grazie, per il loro speriamo definitivo ritiro a
Wade e Tony Parker, 37 anni
Nowitzki, 41, era l'ora
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: La gioja dell'ospizio.
Nel caso della musica, mi sono sempre dispiaciuto in caso di morti precoci (tipo Rino Gaetano, Ivan Graziani o anche Alex Baroni, solo per restare in casa nostra).
Perchè mi sono sempre rammaricato al pensiero: "chissà quante altre belle canzoni avrebbero saputo creare" (o interpretare, nel caso di Baroni). Nel caso degli sportivi, invece, il meglio lo hanno già dato e quindi non fanno altro che prolungare un'agonia che può anche rovinare la loro immagine ai nostri occhi.
Per esempio un Maldini a mio parere, ha un po' annacquato la sua immagine, giocando fino a 41 anni. O anche il caso Federer: rimane quell'idea dell'attaccamento ossessivo a voler imporre una propria superiorità, i records, i tornei vinti, ecc ecc che svilisce un campione, ai miei occhi.
Un Borg ritiratosi a 25 anni, invece, mi suscita sentimenti paragonabili alle morti precoci di artisti della musica (potrebbe essere la stessa cosa anche per il mondo dell'arte e in misura minore, del cinema). Ci si chiede quanti Roland Garros avrebbe vinto ancora, quanti Wimbledon, quante sfide epiche con MeEnroe ci sarebbero state, come si sarebbe rapportato ai nuovi emergenti campioni, quale sarebbe stata la sua parabola e durata, come si sarebbe adattato ai nuovi materiali.
Non lo sapremo mai.
Peccato
Perchè mi sono sempre rammaricato al pensiero: "chissà quante altre belle canzoni avrebbero saputo creare" (o interpretare, nel caso di Baroni). Nel caso degli sportivi, invece, il meglio lo hanno già dato e quindi non fanno altro che prolungare un'agonia che può anche rovinare la loro immagine ai nostri occhi.
Per esempio un Maldini a mio parere, ha un po' annacquato la sua immagine, giocando fino a 41 anni. O anche il caso Federer: rimane quell'idea dell'attaccamento ossessivo a voler imporre una propria superiorità, i records, i tornei vinti, ecc ecc che svilisce un campione, ai miei occhi.
Un Borg ritiratosi a 25 anni, invece, mi suscita sentimenti paragonabili alle morti precoci di artisti della musica (potrebbe essere la stessa cosa anche per il mondo dell'arte e in misura minore, del cinema). Ci si chiede quanti Roland Garros avrebbe vinto ancora, quanti Wimbledon, quante sfide epiche con MeEnroe ci sarebbero state, come si sarebbe rapportato ai nuovi emergenti campioni, quale sarebbe stata la sua parabola e durata, come si sarebbe adattato ai nuovi materiali.
Non lo sapremo mai.
Peccato
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Re: La gioja dell'ospizio.
Ma non hanno stabilito primati: Zoetemelk fu iridato a età più tarda di Valverde; tre atleti si sono imposti a Roubaix a età più tarda di Gilbert.Johnny Rex ha scritto: Nel Ciclismo va anche detto che ci sono Gilbert quasi 40enne e Valverde (..) .
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el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: La gioja dell'ospizio.
direi che questo è il punto.Nickognito ha scritto:
Come diceva Deion Sanders, ' “It’s important to walk away from the game and not have the game walk away from you because when the game walks away from you it can damage you mentally. “Most guys don’t understand that playing the game is only what you do … it’s not who you are. Players who fall in love with the game get heartbroken because the sport doesn’t have a heart or the ability to love you back.””'
Sanders cita anche gente che piange alle conferenze stampa come segno di problemi mentali.
Come molti, ritirati, spesso finiscono per finire i soldi o avere problemi vari.
giocare è quello che fai non ciò che sei...
se ti innamori del gioco ti ritrovi col cuore a pezzi perchè lo sport non può amarti a sua volta.
a volte smettere può essere davvero un trauma, soprattutto se vivi lo sport con tanta intensità.
prendiamo totti: voleva giocare ancora per quella che sentiva come la sua squadra e gli è stato detto basta.
con quell'intervista confusa dopo l'ultima partita.
per più versi noi sportivi tramite il gioco vogliamo allungare la nostra infanzia a livello inconscio e quindi dire che spesso lo sportivo è una sorta di peter pan non è neppure sbagliato.
ma il momento del ritiro è una cosa che va gestita con grande delicatezza e come la gestione del patrimonio si dovrebbero creare dei corsi e delle situazioni per agevolare la fine delle carriere, ma non per il semplice voler vedere nuovi campioni
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Re: La gioja dell'ospizio.
federer aspetta il ritiro di kimi raikkonen e luis scola che a loro volta aspettano il ritiro di feder... loro 3, i coetanei del compianto paolo villaggio che scrisse le memorabili liriche di carlo martello di de andrèPindaro ha scritto:NOn c'è ancora FedererNickognito ha scritto:
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tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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Re: La gioja dell'ospizio.
A qualcuno il ritiro fa paura per il tipo di vita. Ad esempio Nastase non voleva stare a casa con la moglie, ma girare il mondo con centinaia di amanti...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La gioja dell'ospizio.
GEORGE BEST:"SE FOSSI NATO BRUTTO, FORSE OGGI NESSUNO PARLEREBBE PIU' DI PELE'"
Re: La gioja dell'ospizio.
Sono d'accordo.Hakaishin ha scritto:direi che questo è il punto.Nickognito ha scritto:
Come diceva Deion Sanders, ' “It’s important to walk away from the game and not have the game walk away from you because when the game walks away from you it can damage you mentally. “Most guys don’t understand that playing the game is only what you do … it’s not who you are. Players who fall in love with the game get heartbroken because the sport doesn’t have a heart or the ability to love you back.””'
Sanders cita anche gente che piange alle conferenze stampa come segno di problemi mentali.
Come molti, ritirati, spesso finiscono per finire i soldi o avere problemi vari.
giocare è quello che fai non ciò che sei...
se ti innamori del gioco ti ritrovi col cuore a pezzi perchè lo sport non può amarti a sua volta.
a volte smettere può essere davvero un trauma, soprattutto se vivi lo sport con tanta intensità.
prendiamo totti: voleva giocare ancora per quella che sentiva come la sua squadra e gli è stato detto basta.
con quell'intervista confusa dopo l'ultima partita.
per più versi noi sportivi tramite il gioco vogliamo allungare la nostra infanzia a livello inconscio e quindi dire che spesso lo sportivo è una sorta di peter pan non è neppure sbagliato.
ma il momento del ritiro è una cosa che va gestita con grande delicatezza e come la gestione del patrimonio si dovrebbero creare dei corsi e delle situazioni per agevolare la fine delle carriere, ma non per il semplice voler vedere nuovi campioni
Mi inquieta ben di più che uno zio classe 63 andato in mobilità/prepensionamento il 21 dicembre scorso, metalmeccanico generico per una trentina d'anni presso macchine a controllo numerico nonché sposato e nonno di due nipotini col meno giovane cinquenne ad aprile, qualche giorno fa mi abbia detto di essere già stufo di non lavorare più oltre a testuale mi dispiace un casino di aver abbandonato (in pratica l'han costretto a levarsi dalle palle ma fosse stato per lui sarebbe andato avanti per altri n ? anni).
Addirittura ha aggiunto che per passare il tempo fa passeggiate devastanti per poi aggiungere di aver contratto un forte dolore a un ginocchio.
Quello sì che è assai preoccupante, come già affrontato mesi fa nel topic ad hoc dedicato al lavoro.
Penso abbia riassunto tutto lui di seguito, dai.
Pleonastico mi ripeta oltre anche perché l'argomento è già appunto stato sviscerato quanto basta tempo addietro.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: La gioja dell'ospizio.
Agostino Di Bartolomei
Ma anche Gianluca Pessotto
Smettere non e' uno scherzo per chi lavora alle poste, figuriamoci per chi fa lo sportivo professionista con fama mondiale. (Vedi esempio di Monheim).
Ed e' innaturale dover cambiare vita e lavoro a 35 anni. Ormai 30 anni e' quando si inizia a lavorare davvero non quando si smette.
Ha tirato la corda fino alla fine un Agassi che odiava il suo sport con tutte le sue forze, figuriamoci cosa fanno quelli a cui il loro sport non dispiace.
“Most guys don’t understand that playing the game is only what you do … it’s not who you are." e' solo una frase fatta, non e' vero se ti alleni fin da quando eri un bambino piccolo e non hai mai fatto altro nella vita tu *sei* uno sportivo.
Federer e' un tennista, non una persona che per lavoro gioca a tennis. Quando smettera' e non sara' piu' un tennista saranno cazzi anche per lui nonostante il conto in banca e questo lo sa bene anche lui, per il suo senso di identita'. Invece la Williams mi da' l'idea che non avra' problemi, ha gia' mille altri interessi e gioca da anni il meno possibile. Pero' intanto non si e' ancora ritirata neanche lei.
Ma anche Gianluca Pessotto
Smettere non e' uno scherzo per chi lavora alle poste, figuriamoci per chi fa lo sportivo professionista con fama mondiale. (Vedi esempio di Monheim).
Ed e' innaturale dover cambiare vita e lavoro a 35 anni. Ormai 30 anni e' quando si inizia a lavorare davvero non quando si smette.
Ha tirato la corda fino alla fine un Agassi che odiava il suo sport con tutte le sue forze, figuriamoci cosa fanno quelli a cui il loro sport non dispiace.
“Most guys don’t understand that playing the game is only what you do … it’s not who you are." e' solo una frase fatta, non e' vero se ti alleni fin da quando eri un bambino piccolo e non hai mai fatto altro nella vita tu *sei* uno sportivo.
Federer e' un tennista, non una persona che per lavoro gioca a tennis. Quando smettera' e non sara' piu' un tennista saranno cazzi anche per lui nonostante il conto in banca e questo lo sa bene anche lui, per il suo senso di identita'. Invece la Williams mi da' l'idea che non avra' problemi, ha gia' mille altri interessi e gioca da anni il meno possibile. Pero' intanto non si e' ancora ritirata neanche lei.
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Re: La gioja dell'ospizio.
Mah. Io a quell'affermazione credo fino ad un certo punto. Lo avesse davvero odiato avrebbe smesso nel 93', o quando finiva a giocare i challenger a Burbank nel 97' . Credo lo odiasse di più Borg ,che non a caso ha smesso a 26, e lo si vede sorridente, quasi liberato,al posto di guida in vece di Bergelin mentre scappa dalla premiazione della F persa a NY nel 1981uglygeek ha scritto: Ha tirato la corda fino alla fine un Agassi che odiava il suo sport con tutte le sue forze
Mah(2).Federer e' un tennista, non una persona che per lavoro gioca a tennis. Quando smettera' e non sara' piu' un tennista saranno cazzi anche per lui nonostante il conto in banca e questo lo sa bene anche lui, per il suo senso di identita'. Invece la Williams mi da' l'idea che non avra' problemi, ha gia' mille altri interessi e gioca da anni il meno possibile. Pero' intanto non si e' ancora ritirata neanche lei.
A me sembra l'inverso,credo abbia meno problemi a gestire il post tennis un Uomo proveniente comunque già prima del tennis da un ambiente piuttosto agiato, rispetto ad una donna proveniente da un quartiere come Compton per la quale davvero il tennis è stato tutto , l'unico modo per affermarsi e vincere (guarda anche Venus ,che quando si beccò il morbo di Sjogren poteva smettere 10 anni fa).
Nadal fanatico come è nelle cose cui si dedica otterrà comunque bei risultati anche extra tennis ,ma lui è forse davvero un caso limite non solo nella storia del tennis ma in quella dello sport in generale.
Sampras resta comunque il mio Ritiro preferito, anche per il distacco del dopo. Ma pure Connors, Lendl ,non a caso forse campioni mai amatissimi da giocatori.
Sono d'accordo che smettere sia molto difficile, molti il Tennis o lo sport mai lo hanno davvero abbandonato ,il Ritiro da è comunque una sorta di Morte, è come staccarsi da una donna che hai molto amato, o dire addio a persone con cui hai condiviso parte significativa della tua vita.
Ma questo è assolutamente normale e naturale, è nella realtà stessa delle cose, come aspettare Primavera dopo l'Autunno e poi l'Estate.Hakaishin ha scritto:ma non per il semplice voler vedere nuovi campioni
Il desiderio di nuovi protagonisti è come quello di provare nuove realtà,conoscere altre persone, cibi diversi,l'essere umano si rigenera con la varietà degli stimoli e il desiderio di nuove personalità fa parte della innata logicità dei detti stimoli.
Già è stancante avere sempre le stesse sempiterne società ai vertici in molti sport di squadra, figuriamoci se diventassero così anche gli sport individuali..
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: La gioja dell'ospizio.
Topic interessantissimo, ci rifletto su e vi dico, non sono riuscito a postare il pezzo del grande cantautore romano Giancane dal titolo "Vecchi dimmerda" che credo ci stia benissimo
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Re: La gioja dell'ospizio.
c è' ancora Rebellin in giroJohnny Rex ha scritto:Per Giochi immagino tu intenda le competizioni a squadre o singolo vs singolo.
Nel Ciclismo va anche detto che ci sono Gilbert quasi 40enne e Valverde (..) .
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djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: La gioja dell'ospizio.
Ne abbiamo gia' parlato si', ma io continuo a pensare che il tipo qui abbia abbastanza torto.Monheim ha scritto: Penso abbia riassunto tutto lui di seguito, dai.
Pleonastico mi ripeta oltre anche perché l'argomento è già appunto stato sviscerato quanto basta tempo addietro.
Poi tuo zio e' abbastanza giovane, 56 anni, ma non mi stupisce che si rompa le palle senza lavorare.
Per cominciare, non sta scritto da nesssuna parte che un nonno debba aver piacere a star sempre dietro i nipotini. Poi comunque sarebbe meglio avere tanto tempo libero a 26 anni piu' che a 56.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: La gioja dell'ospizio.
chi vuole tornare a lavorare durante le ferie ha dei problemi pesanti. il bergomi ha ragione.
chi vuole tornare a lavorare perchè ne ha bisogno per portare a casa la fresca è un altro discorso
chi vuole tornare a lavorare perchè ne ha bisogno per portare a casa la fresca è un altro discorso
tu tifoso vuoi il ricambio e ci sta, ma tu sei un consumatore. quello che intendevo dire è che il distacco dallo sport e in alcuni casi credo pure dal lavoro normale vada gestito in maniera intelligente per l'essere umano dietro lo sportivo e non per far smettere brady federer o fracazzo da velletri perchè ha 40 anni e vince tutto da quando ne ha 18....Johnny Rex ha scritto:Ma questo è assolutamente normale e naturale, è nella realtà stessa delle cose, come aspettare Primavera dopo l'Autunno e poi l'Estate.Hakaishin ha scritto:ma non per il semplice voler vedere nuovi campioni
Il desiderio di nuovi protagonisti è come quello di provare nuove realtà,conoscere altre persone, cibi diversi,l'essere umano si rigenera con la varietà degli stimoli e il desiderio di nuove personalità fa parte della innata logicità dei detti stimoli.
Già è stancante avere sempre le stesse sempiterne società ai vertici in molti sport di squadra, figuriamoci se diventassero così anche gli sport individuali..
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Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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Re: La gioja dell'ospizio.
che poi è quello che normalmente accade solo che per varie ragioni non si riesce ad approfittarne...uglygeek ha scritto:Poi comunque sarebbe meglio avere tanto tempo libero a 26 anni piu' che a 56.
Re: La gioja dell'ospizio.
In caso non fosse sufficientemente chiaro, preciso che con 21 dicembre scorso intendevo quello appena passato cioè 2019.uglygeek ha scritto:Ne abbiamo gia' parlato si', ma io continuo a pensare che il tipo qui abbia abbastanza torto.
Poi tuo zio e' abbastanza giovane, 56 anni, ma non mi stupisce che si rompa le palle senza lavorare.
Per cominciare, non sta scritto da nesssuna parte che un nonno debba aver piacere a star sempre dietro i nipotini. Poi comunque sarebbe meglio avere tanto tempo libero a 26 anni piu' che a 56.
Detto ciò, il punto è che mio zio ricade perfettamente nella descrizione di una persona vuota (oltretutto non brillante nonché piuttosto ottusa) che riempiva le sue giornate con un lavoro ripetitivo che pure una scimmia ammaestrata era/è in grado di fare.
Ovvio che di default non v'è alcun obbligo né piacere a star sempre dietro ai nipotini.
Più che altro li ho citati per puro termine di paragone ipotizzando che in linea teorica di massima, preso un soggetto di riferimento come lui, sia meno difficile occupare il tempo con anche loro più la moglie presenti rispetto a se fosse vedovo o celibe/single senza figli né nipoti.
Per fortuna mia zia (tra l'altro gran divoratrice di libri), invece, è di tutt'altra pasta oltre che perfettamente d'accordo col mio pensiero, di tal Fabio Bergomi e Hakaishin.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: La gioja dell'ospizio.
Non capisco il motivo per cui uno dovrebbe ritirarsi solo perchè raggiunge una certa età: se si diverte, è integro, è mediamente competitivo, che fastidio dà ?
Detto questo, è vero che in molti casi alcuni vanno avanti perchè hanno paura di affrontare la vita "vera": l'altro ieri Alessandro Fei, pallavolista che gioca ancora in A1 a 41 anni, ha detto chiaramente che lui, al di là di giocare a volley, non sa fare altro e che un certo timore di abbandonare ce l'ha.
Il che è molto comprensibile, sia chiaro: basta che non sia l'unico motivo che ti spinge ad andare avanti.
Detto questo, è vero che in molti casi alcuni vanno avanti perchè hanno paura di affrontare la vita "vera": l'altro ieri Alessandro Fei, pallavolista che gioca ancora in A1 a 41 anni, ha detto chiaramente che lui, al di là di giocare a volley, non sa fare altro e che un certo timore di abbandonare ce l'ha.
Il che è molto comprensibile, sia chiaro: basta che non sia l'unico motivo che ti spinge ad andare avanti.
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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Re: La gioja dell'ospizio.
Beh, mettiamo che nei cinema della tua citta', o su Netflix, dessero ancora solo Casablanca e Via col Vento e tu quelli ti devi vedere, ti darebbe fastidio?Marco Rodella ha scritto:Non capisco il motivo per cui uno dovrebbe ritirarsi solo perchè raggiunge una certa età: se si diverte, è integro, è mediamente competitivo, che fastidio dà ?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La gioja dell'ospizio.
Già, ma su MyMag pare che ciò non sia molto tollerato. Bah.Marco Rodella ha scritto:Non capisco il motivo per cui uno dovrebbe ritirarsi solo perchè raggiunge una certa età: se si diverte, è integro, è mediamente competitivo, che fastidio dà?
Per Fei e tutti gli altri sportivi professionisti bene o male c'è sempre la possibilità di insegnare e/o allenare e/o commentare e/o entrare nei quadri dirigenziali di una società sportiva a tempo più o meno pieno.
Atleta professionista o meno, rimango dell'opinione che sia non poco triste pensare che senza una costrizione, più o meno piacevole/sgradevole, una persona sia perduta soprattutto le vere vittime della Sindrome di Stoccolma ossia coloro che han sempre disprezzato il (loro) lavoro.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: La gioja dell'ospizio.
A parte il fatto che io guardo solo Fantozzi, Fracchia e Trinità, a rotazione, che esempio è ?Nickognito ha scritto:Beh, mettiamo che nei cinema della tua citta', o su Netflix, dessero ancora solo Casablanca e Via col Vento e tu quelli ti devi vedere, ti darebbe fastidio?Marco Rodella ha scritto:Non capisco il motivo per cui uno dovrebbe ritirarsi solo perchè raggiunge una certa età: se si diverte, è integro, è mediamente competitivo, che fastidio dà ?
Tu parli per lo spettatore o per lo sportivo che è ancora in pista ? Perchè se il pubblico vuole facce nuove, affari loro, a maggior ragione se le facce nuove sono più scarse di quelle vecchie. Io Rivers ai Chargers non lo voglio più vedere non perchè ha 38 anni, ma perchè lo ritengo una sega.
Se fossi un tifoso dei Patriots, mi chiederei: meglio Brady a 45 anni o un giovane di 20 ? Quella sarebbe la domanda da farsi, non il fatto che sono stufo di vedere Brady.
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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Re: La gioja dell'ospizio.
Io non sono un tifoso da 25 anni, non saprei.
Per me lo sport e' uno spettacolo con eventi molto limitati, quindi se uno rimane toglie spazio ad altri.
Come spesso nel lavoro.
Pero' mentre per altri lavori l'eta' non conta e conta solo come lavorano (che so, se son tutti 90enni quelli che fanno politica ben venga, basta siano i migliori nel loro campo), nello spettacolo li guardo mentre lavorano quindi mi piace variare.
E non e' vero che l'atleta se ne freghi, l'atleta se ne frega perche' allo spettatore medio non piace variare. Se Federer e Nadal facessero zero spettatori a ogni loro match vedrai che smetterebbero.
Poi ovviamente ognuni ha i suoi gusti, questo topic e' per chi vuole variare e non sopporta i vecchi di merda.
Per me lo sport e' uno spettacolo con eventi molto limitati, quindi se uno rimane toglie spazio ad altri.
Come spesso nel lavoro.
Pero' mentre per altri lavori l'eta' non conta e conta solo come lavorano (che so, se son tutti 90enni quelli che fanno politica ben venga, basta siano i migliori nel loro campo), nello spettacolo li guardo mentre lavorano quindi mi piace variare.
E non e' vero che l'atleta se ne freghi, l'atleta se ne frega perche' allo spettatore medio non piace variare. Se Federer e Nadal facessero zero spettatori a ogni loro match vedrai che smetterebbero.
Poi ovviamente ognuni ha i suoi gusti, questo topic e' per chi vuole variare e non sopporta i vecchi di merda.
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Re: La gioja dell'ospizio.
Boh, se i vecchi di merda sono Federer e Nadal, io preferisco ancora guardare un loro incontro rispetto a Kyrgios e Nishikori. Ma avrò gusti strani ioNickognito ha scritto:Io non sono un tifoso da 25 anni, non saprei.
Per me lo sport e' uno spettacolo con eventi molto limitati, quindi se uno rimane toglie spazio ad altri.
Come spesso nel lavoro.
Pero' mentre per altri lavori l'eta' non conta e conta solo come lavorano (che so, se son tutti 90enni quelli che fanno politica ben venga, basta siano i migliori nel loro campo), nello spettacolo li guardo mentre lavorano quindi mi piace variare.
E non e' vero che l'atleta se ne freghi, l'atleta se ne frega perche' allo spettatore medio non piace variare. Se Federer e Nadal facessero zero spettatori a ogni loro match vedrai che smetterebbero.
Poi ovviamente ognuni ha i suoi gusti, questo topic e' per chi vuole variare e non sopporta i vecchi di merda.
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Re: La gioja dell'ospizio.
No, hai gusti normali. Ma ognuno ha i suoi. Io se ho un cantante preferito pago per un suo concerto anche 5 volte, ma la sesta preferisco vedermi un altro che mi piace un po' meno.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La gioja dell'ospizio.
se tu lavori e basta senza curarti di nessun interesse etc capita che se non ti fanno lavorare stai male. poi capisco anche che uno del 63 possa ancora voglia di tirare avanti a lavorare qualche anno specie se si sente in forze e se è ancora bravo.Monheim ha scritto:Sono d'accordo.Hakaishin ha scritto: direi che questo è il punto.
giocare è quello che fai non ciò che sei...
se ti innamori del gioco ti ritrovi col cuore a pezzi perchè lo sport non può amarti a sua volta.
a volte smettere può essere davvero un trauma, soprattutto se vivi lo sport con tanta intensità.
prendiamo totti: voleva giocare ancora per quella che sentiva come la sua squadra e gli è stato detto basta.
con quell'intervista confusa dopo l'ultima partita.
per più versi noi sportivi tramite il gioco vogliamo allungare la nostra infanzia a livello inconscio e quindi dire che spesso lo sportivo è una sorta di peter pan non è neppure sbagliato.
ma il momento del ritiro è una cosa che va gestita con grande delicatezza e come la gestione del patrimonio si dovrebbero creare dei corsi e delle situazioni per agevolare la fine delle carriere, ma non per il semplice voler vedere nuovi campioni
Mi inquieta ben di più che uno zio classe 63 andato in mobilità/prepensionamento il 21 dicembre scorso, metalmeccanico generico per una trentina d'anni presso macchine a controllo numerico nonché sposato e nonno di due nipotini col meno giovane cinquenne ad aprile, qualche giorno fa mi abbia detto di essere già stufo di non lavorare più oltre a testuale mi dispiace un casino di aver abbandonato (in pratica l'han costretto a levarsi dalle palle ma fosse stato per lui sarebbe andato avanti per altri n ? anni).
Addirittura ha aggiunto che per passare il tempo fa passeggiate devastanti per poi aggiungere di aver contratto un forte dolore a un ginocchio.
Quello sì che è assai preoccupante, come già affrontato mesi fa nel topic ad hoc dedicato al lavoro.
Penso abbia riassunto tutto lui di seguito, dai.
Pleonastico mi ripeta oltre anche perché l'argomento è già appunto stato sviscerato quanto basta tempo addietro.
rimane il fatto che il distacco dal lavoro dovrebbe forse essere più graduale e non netto. per dire in quel caso far fare qualche mese in part time potrebbe essere una buona idea per abituarti all'idea e rendere la transizione più soft.
deve trovare qualcosa di cui occuparsi, un hobby. basterebbe fare l'autista ad una società sportiva
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
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Re: La gioja dell'ospizio.
Amò con ste storiaHakaishin ha scritto:
rimane il fatto che il distacco dal lavoro dovrebbe forse essere più graduale e non netto. per dire in quel caso far fare qualche mese in part time potrebbe essere una buona idea per abituarti all'idea e rendere la transizione più soft.
Relativamente al topic, ossia al mondo dello sport, va da sé che quasi sempre chi si ritiri lo faccia gradualmente , riducendo numero di incontri/apparizioni , c'è già un pre-ritiro 9 volte su 10.
Ma anche nei lavori Normali spesso accade lo stesso, non è che il 60enne ha proprio lo stesso brio del 25 enne,eh.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La gioja dell'ospizio.
Brio si e' ritirato a 34 anni
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Re: La gioja dell'ospizio.
Io forse sono insensibile e cinico, ma devo ammettere che non mi è mai importato un granché di cosa facciano gli atleti professionisti una volta andati in pensione. Non colgo il nesso fra l'età a cui si ritirano e quello che faranno successivamente, indipendentemente dal fatto che in seguito possano avere problemi psicologici, finanziari, o più semplicemente non sappiano come passare le giornate. Potrebbero tutti iscriversi su mymag e dialogare con noi forumisti, sarebbe divertente.
Se di un fuoriclasse amo le gesta, spero che si ritiri il più tardi possibile, senza dubbio. A maggior ragione se resta competitivo e motivato. 30, 35, 40 o 45 anni vuol dire poco, se un campione ha ancora voglia di sudare e di restare nella mischia. Poi sinceramente, che lo faccia perché è ossessionato dal dopo, per orgoglio personale (tipo apollo creed quanto decide di affrontare drago per tornare in auge) o quant'altro, mi interessa poco (anche perché non lo so, quella è la sua vita, io vedo solo ciò che fa in campo, o sulla pista), se dopo tanti anni riesce ancora a farmi emozionare e divertire.
Il mio è un discorso egoistico, se vogliamo. Se sono un appassionato di sport, e mi piace in particolare un atleta, allora spero di vederlo in azione il più possibile, per goderne delle eventuali imprese. Questa è la mia logica.
Se di un fuoriclasse amo le gesta, spero che si ritiri il più tardi possibile, senza dubbio. A maggior ragione se resta competitivo e motivato. 30, 35, 40 o 45 anni vuol dire poco, se un campione ha ancora voglia di sudare e di restare nella mischia. Poi sinceramente, che lo faccia perché è ossessionato dal dopo, per orgoglio personale (tipo apollo creed quanto decide di affrontare drago per tornare in auge) o quant'altro, mi interessa poco (anche perché non lo so, quella è la sua vita, io vedo solo ciò che fa in campo, o sulla pista), se dopo tanti anni riesce ancora a farmi emozionare e divertire.
Il mio è un discorso egoistico, se vogliamo. Se sono un appassionato di sport, e mi piace in particolare un atleta, allora spero di vederlo in azione il più possibile, per goderne delle eventuali imprese. Questa è la mia logica.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: La gioja dell'ospizio.
qua si parlava dello zio di monheim e a dire il vero adesso le ditte ti tirano una pedata e pochi saluti e baciJohnny Rex ha scritto:Amò con ste storiaHakaishin ha scritto:
rimane il fatto che il distacco dal lavoro dovrebbe forse essere più graduale e non netto. per dire in quel caso far fare qualche mese in part time potrebbe essere una buona idea per abituarti all'idea e rendere la transizione più soft.
Relativamente al topic, ossia al mondo dello sport, va da sé che quasi sempre chi si ritiri lo faccia gradualmente , riducendo numero di incontri/apparizioni , c'è già un pre-ritiro 9 volte su 10.
Ma anche nei lavori Normali spesso accade lo stesso, non è che il 60enne ha proprio lo stesso brio del 25 enne,eh.
F.F.
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
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Re: La gioja dell'ospizio.
si comunque questo e' il topic per chi non sopporta i vecchi di merda, chi li ama ha gia' mille topic dove puo' scriverlo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: La gioja dell'ospizio.
che ai suoi tempi era già una bella etàNickognito ha scritto:Brio si e' ritirato a 34 anni
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Re: La gioja dell'ospizio.
questo è veroNickognito ha scritto:si comunque questo e' il topic per chi non sopporta i vecchi di merda, chi li ama ha gia' mille topic dove puo' scriverlo
dovresti fare un discorsetto a quei 60000 presenti domenica scorsa (o era sabato?) a san siro per vedere quel giovanotto coi capelli legati
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