Coronavirus la sindrome mondiale
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mi dispiace ma non ritengo di condividere l'ottimismo della maggior parte degli utenti. A me di giorno in giorno, ed i numeri (a leggere bene i numeri globali questa situazione era sotto gli occhi di tutti anche a luglio: ma pazienza, avevamo la testa da un'altra parte) mi pare confortino questa mia tesi, pare evidente come non vi sarà una soluzione del problema COVID. Non aggiungo nessun complemento temporale appositamente.
Io credo sarebbe ora di iniziare a suggerire alle Nazioni di valutare dei programmi in cui, un passo alla volta, un mattoncino al giorno, si preparino a popoli ad una convivenza di lungo periodo col virus (e per lungo periodo lo intendo in senso storico).
Questa tecnica di dire "ancora qualche mese, coraggio!" non potrà che rivelarsi, alla lunga, controproducente, perché il meccanismo del procrastinare la fine dell'emergenza prima o dopo si eroderà, portando ad inevitabili disordini sociali.
COVID dovrebbe essere visto come una contingenza perpetua da accettare. bisogna suggerire che i viaggi intercontinentali per fare gli stronzi in Thailandia sono stati una breve follia nel corso del peregrinare umano sulla terra. Che gli stadi ce li avevano pure i Romani e gli Aztechi. Che i negozi a dettaglio (per non parlare dei megastore) sono un residuo di un passato tattile e frivolo. Che chiunque abbia letto l'Ulysses sa quale orrore sia la nutrizione comune di un ristorante. Che insomma, a pensarci bene, una parte significativa delle nostre passate attività erano dettate da una convenzione residuale di un mondo che ha portato questo nostro pianeta al collasso. E che l'emergenza COVID, che è costata la vita a così tante persone, ed è una tragedia, ci ha comunque dato uno scossone per risvegliarci da questo torpore insostenibile.
Io credo che il grande alleato in quest'ambito potrebbe essere la frangia più severa dell'ambientalismo. Abbiamo avuto tutti sotto gli occhi le splendide immagini dei canali di Venezia di aprile, i leprotti che brucano l'erba sulle rotaie del tram, i numeri confortanti su alcuni parametri green durante il lockdown.
Suggerisco di smetterla di vedere COVID come una iattura da estirpare. Non dico, lo sottolineo, nemmeno di vederlo in ottica opposta. Dobbiamo pensare ad un cammino comune con COVID.
Ritengo quindi che non si debba dire alle persone di "resistere", ma di sentire il fremito di lieve dolore, che un mezzo piacere, nell'iterare nel tempo questa situazione, solo apparentemente spiacevole, ma realmente favorevole.
Solo non uscendone mai potremo realmente uscirne.
Io credo sarebbe ora di iniziare a suggerire alle Nazioni di valutare dei programmi in cui, un passo alla volta, un mattoncino al giorno, si preparino a popoli ad una convivenza di lungo periodo col virus (e per lungo periodo lo intendo in senso storico).
Questa tecnica di dire "ancora qualche mese, coraggio!" non potrà che rivelarsi, alla lunga, controproducente, perché il meccanismo del procrastinare la fine dell'emergenza prima o dopo si eroderà, portando ad inevitabili disordini sociali.
COVID dovrebbe essere visto come una contingenza perpetua da accettare. bisogna suggerire che i viaggi intercontinentali per fare gli stronzi in Thailandia sono stati una breve follia nel corso del peregrinare umano sulla terra. Che gli stadi ce li avevano pure i Romani e gli Aztechi. Che i negozi a dettaglio (per non parlare dei megastore) sono un residuo di un passato tattile e frivolo. Che chiunque abbia letto l'Ulysses sa quale orrore sia la nutrizione comune di un ristorante. Che insomma, a pensarci bene, una parte significativa delle nostre passate attività erano dettate da una convenzione residuale di un mondo che ha portato questo nostro pianeta al collasso. E che l'emergenza COVID, che è costata la vita a così tante persone, ed è una tragedia, ci ha comunque dato uno scossone per risvegliarci da questo torpore insostenibile.
Io credo che il grande alleato in quest'ambito potrebbe essere la frangia più severa dell'ambientalismo. Abbiamo avuto tutti sotto gli occhi le splendide immagini dei canali di Venezia di aprile, i leprotti che brucano l'erba sulle rotaie del tram, i numeri confortanti su alcuni parametri green durante il lockdown.
Suggerisco di smetterla di vedere COVID come una iattura da estirpare. Non dico, lo sottolineo, nemmeno di vederlo in ottica opposta. Dobbiamo pensare ad un cammino comune con COVID.
Ritengo quindi che non si debba dire alle persone di "resistere", ma di sentire il fremito di lieve dolore, che un mezzo piacere, nell'iterare nel tempo questa situazione, solo apparentemente spiacevole, ma realmente favorevole.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Svariati minuti di applausi.maxredo ha scritto:Esatto.alessandro ha scritto: Quindi i provvedimenti attuali sono giusti e proporzionati.
Ok bene.
Io penso che se tutti si impegnano si evitano le stragi di marzo aprile. Se si molla la presa si torna a quella situazione e al lockdown etc.
Critico l'allarmismo da "chiudiamo tutto" così come il "è solo un'influenza".
Il negazionismo/complottismo, purtroppo, ormai lo conosciamo...ma vedo che sta aumentando il "chiudiamotuttismo" (se mi dite un termine per definirlo, ben venga )
-Un tipo di chiudiamotuttista è quello che è realmente spaventato, magari un po' ipocondriaco e ansioso e veramente vive nella preoccupazione per il futuro, un pessimismo quasi leopardiano. Ha paura e affronterebbe anche perdite economiche e grosse privazioni nella propria vita pur di uscire da questo circolo vizioso. Un po' come il nostro ugly e forse anche tu alessandro
-un altro, quello più' fastidioso da web, sembra quasi che si diverta, che voglia per forza la catastrofe e poter dire "l'avevo detto"...passa il tempo a postare dati e notizie commentandole con "chiudiamo tuttoooo!!!" dando per scemi chi non capisce (come il negazionista al contrario). Quasi sempre ha il culo coperto, ovviamente, economicamente
-un'altro è quello politico...ormai si è formata la suddivisione tra destra negazionista e sinistra allarmista...ma potrebbe essere benissimo l'opposto, semplicemente chi è all'opposizione deve criticare il governo e viceversa. Quindi abbiamo gli Scanzi che dopo un inizio in cui sottovalutava il virus ora passa il tempo a difendere Conte & co ma sopratutto ad attaccare i suoi nemici Salvini/Meloni etc (fa bene ma ci sarebbero altri argomenti oltre alle mascherine).
Di negazionisti/complottisti e terrorizzati parossistici ne abbiamo pieni gli zebedei.
Equilibrio ragazzi, equilibrio.
E soprattutto ne ho le palle piene del fascio che automaticamente scrive sui social che è tutto un complotto dell'America/Cina/sinistra/Conte/Ufo e quant'altro e del comunista che vorrebbe mandare tutti in fallimento come lui e vivere felicemente in un mondo in miseria perchè a lui piace così.
Egualmente idioti (a mio avviso).
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Gios ha scritto:Mi dispiace ma non ritengo di condividere l'ottimismo della maggior parte degli utenti. A me di giorno in giorno, ed i numeri (a leggere bene i numeri globali questa situazione era sotto gli occhi di tutti anche a luglio: ma pazienza, avevamo la testa da un'altra parte) mi pare confortino questa mia tesi, pare evidente come non vi sarà una soluzione del problema COVID. Non aggiungo nessun complemento temporale appositamente.
Io credo sarebbe ora di iniziare a suggerire alle Nazioni di valutare dei programmi in cui, un passo alla volta, un mattoncino al giorno, si preparino a popoli ad una convivenza di lungo periodo col virus (e per lungo periodo lo intendo in senso storico).
Questa tecnica di dire "ancora qualche mese, coraggio!" non potrà che rivelarsi, alla lunga, controproducente, perché il meccanismo del procrastinare la fine dell'emergenza prima o dopo si eroderà, portando ad inevitabili disordini sociali.
COVID dovrebbe essere visto come una contingenza perpetua da accettare. bisogna suggerire che i viaggi intercontinentali per fare gli stronzi in Thailandia sono stati una breve follia nel corso del peregrinare umano sulla terra. Che gli stadi ce li avevano pure i Romani e gli Aztechi. Che i negozi a dettaglio (per non parlare dei megastore) sono un residuo di un passato tattile e frivolo. Che chiunque abbia letto l'Ulysses sa quale orrore sia la nutrizione comune di un ristorante. Che insomma, a pensarci bene, una parte significativa delle nostre passate attività erano dettate da una convenzione residuale di un mondo che ha portato questo nostro pianeta al collasso. E che l'emergenza COVID, che è costata la vita a così tante persone, ed è una tragedia, ci ha comunque dato uno scossone per risvegliarci da questo torpore insostenibile.
Io credo che il grande alleato in quest'ambito potrebbe essere la frangia più severa dell'ambientalismo. Abbiamo avuto tutti sotto gli occhi le splendide immagini dei canali di Venezia di aprile, i leprotti che brucano l'erba sulle rotaie del tram, i numeri confortanti su alcuni parametri green durante il lockdown.
Suggerisco di smetterla di vedere COVID come una iattura da estirpare. Non dico, lo sottolineo, nemmeno di vederlo in ottica opposta. Dobbiamo pensare ad un cammino comune con COVID.
Ritengo quindi che non si debba dire alle persone di "resistere", ma di sentire il fremito di lieve dolore, che un mezzo piacere, nell'iterare nel tempo questa situazione, solo apparentemente spiacevole, ma realmente favorevole.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Abbiamo exit pool per i numeri di oggi?
Secondo me se mantengo il numero dei tamponi 5500-6000, altrimenti si potrebbe stare sotto i 5000.
Secondo me se mantengo il numero dei tamponi 5500-6000, altrimenti si potrebbe stare sotto i 5000.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Campania stessi casi di ieriGios ha scritto:Abbiamo exit pool per i numeri di oggi?
Secondo me se mantengo il numero dei tamponi 5500-6000, altrimenti si potrebbe stare sotto i 5000.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Quanti tamponi, Ombra, non fare il furbo.Ombra84 ha scritto:Campania stessi casi di ieriGios ha scritto:Abbiamo exit pool per i numeri di oggi?
Secondo me se mantengo il numero dei tamponi 5500-6000, altrimenti si potrebbe stare sotto i 5000.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
eh non lo so, DeLucaschenko ha solo anticipato i dati dei contagiGios ha scritto:Quanti tamponi, Ombra, non fare il furbo.Ombra84 ha scritto:Campania stessi casi di ieriGios ha scritto:Abbiamo exit pool per i numeri di oggi?
Secondo me se mantengo il numero dei tamponi 5500-6000, altrimenti si potrebbe stare sotto i 5000.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Eh pensa di farci fessi, dai.Ombra84 ha scritto:eh non lo so, DeLucaschenko ha solo anticipato i dati dei contagiGios ha scritto:Quanti tamponi, Ombra, non fare il furbo.Ombra84 ha scritto: Campania stessi casi di ieri
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Che poi il discorso e' molto semplice: il capo del governo ha detto chiaramente: questo weekend state a casa, non vi posso obbligare, ma state a casa. Se continuate a uscire e le cose peggiorano, faro' un lockdown completo e non si potra' nemmeno andare a lavorare.
Ma, in questo contesto, cosa c'e' d meglio che stare pigiati al buio in una saletta senza finestre per ore, a decine di persone dell'eta' con piu contagiati?
Ma, in questo contesto, cosa c'e' d meglio che stare pigiati al buio in una saletta senza finestre per ore, a decine di persone dell'eta' con piu contagiati?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ho letto qualche post precedente e trovo normale che ci siano posizioni differenti, del resto basta sentire Galli e Bassetti, entrambi infettivologi, per capire che siamo ancora nel campo dell'interpretazione di alcuni dati.
Avremo sicuramente le idee più chiare fra molti mesi o fra qualche anno, quando probabilmente nessuno sarà più interessato a sapere come sono andate le cose, qual è l'affidabilità delle mascherine, del distanziamento ecc...
Anche sulla possibilità che il virus permanga nell'aria e possa infettare per aerosol non ci sono certezze.
Per quanto riguarda le scelte dei governi, qualunque cosa facciano sbagliano, c'è poco da fare.
Se le misure sono troppo restrittive e si continua ad enfatizzare l'aumento dei contagi l'economia ristagna con problemi futuri enormi, se sono troppo lasse e il virus torna a colpire duro avrebbe molti morti sulla coscienza.
Il problema è che l'italiano se non è obbligato fatica a seguire alcune indicazioni che potrebbero davvero segnare la via di mezzo.
Avremo sicuramente le idee più chiare fra molti mesi o fra qualche anno, quando probabilmente nessuno sarà più interessato a sapere come sono andate le cose, qual è l'affidabilità delle mascherine, del distanziamento ecc...
Anche sulla possibilità che il virus permanga nell'aria e possa infettare per aerosol non ci sono certezze.
Per quanto riguarda le scelte dei governi, qualunque cosa facciano sbagliano, c'è poco da fare.
Se le misure sono troppo restrittive e si continua ad enfatizzare l'aumento dei contagi l'economia ristagna con problemi futuri enormi, se sono troppo lasse e il virus torna a colpire duro avrebbe molti morti sulla coscienza.
Il problema è che l'italiano se non è obbligato fatica a seguire alcune indicazioni che potrebbero davvero segnare la via di mezzo.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Perché non vi può obbligare? Che siete, hippie che non si può buttare giù un decreto "state-a-casa-stronzi" da voi?Nickognito ha scritto:Che poi il discorso e' molto semplice: il capo del governo ha detto chiaramente: questo weekend state a casa, non vi posso obbligare, ma state a casa. Se continuate a uscire e le cose peggiorano, faro' un lockdown completo e non si potra' nemmeno andare a lavorare.
Ma, in questo contesto, cosa c'e' d meglio che stare pigiati al buio in una saletta senza finestre per ore, a decine di persone dell'eta' con piu contagiati?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Puglia anche, intorno ai 250 come ieri. Balzo nell'ultima settimana dovuto anche a diversi clusters all'interno di RSA e strutture per anziani.Ombra84 ha scritto:Campania stessi casi di ieriGios ha scritto:Abbiamo exit pool per i numeri di oggi?
Secondo me se mantengo il numero dei tamponi 5500-6000, altrimenti si potrebbe stare sotto i 5000.
Ecco, a prescindere da mascherine all'aperto, asintomatici, cariche virali e quant'altro, il punto focale dovrebbe essere questo, la protezione delle strutture per anziani e degli ospedali. Non ho la controprova ufficiale, ma ad esempio le TI in Puglia nell'ultimo mese erano rimaste più o meno stabili, ad inizio settembre erano 8, ad inizio ottobre erano 13. Dopo le prime notizie di questi clusters in RSA c'è stato un balzo delle TI da un giorno all'altro a 23. Non è un numero che di per sè può preoccupa, e come detto non ho prove ufficiali che sia dovuto a questi clusters (anche se so per certo che le tre persone in questo momento intubate a Foggia hanno 87, 84 e 69 anni) ma non ci vuole certo chissà quale esperto del settore per poter tranquillamente affermare che più pazienti anziani si contagiano, più le terapie intensive potrebbero crescere senza controllo.
Quindi sono d'accordo che i numeri dei contagi totali contano fino ad un certo punto, ma se si ricomincia a far girare di nuovo il virus in ospedali ed RSA ci vuole poco a ritrovarsi in una situazione d'emergenza e stress ospedaliero con tutte le brutte conseguenze del caso.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
stare a 5 metri di distanza l'uno dall'altro non è essere pigiati. Se sei terrorizzato è perdonabile, non si controlla il terrore, se sei lucido fai torto alla tua intelligenza.Nickognito ha scritto:Che poi il discorso e' molto semplice: il capo del governo ha detto chiaramente: questo weekend state a casa, non vi posso obbligare, ma state a casa. Se continuate a uscire e le cose peggiorano, faro' un lockdown completo e non si potra' nemmeno andare a lavorare.
Ma, in questo contesto, cosa c'e' d meglio che stare pigiati al buio in una saletta senza finestre per ore, a decine di persone dell'eta' con piu contagiati?
Non so come sia in Cekia, ma qui c'è la distanza di un metro con mascherina.Al cinema, in Italia, ad oggi, gli spettatori sono distanziati di circa 5 metri.
Poi se in cekia sono tutti pigiati oh, il discorso cambia.
Se mi spieghi come ci si possa contagiare portando la mascherina e stando a 5 mt di distanza meriti il nobel.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Dipende, se hanno una costituzione come quella Giapponese, dove obbligare a fare una qualunque cosa equivale ad adottare un regime dittatoriale, allora è possibile.Gios ha scritto:Perché non vi può obbligare? Che siete, hippie che non si può buttare giù un decreto "state-a-casa-stronzi" da voi?Nickognito ha scritto:Che poi il discorso e' molto semplice: il capo del governo ha detto chiaramente: questo weekend state a casa, non vi posso obbligare, ma state a casa. Se continuate a uscire e le cose peggiorano, faro' un lockdown completo e non si potra' nemmeno andare a lavorare.
Ma, in questo contesto, cosa c'e' d meglio che stare pigiati al buio in una saletta senza finestre per ore, a decine di persone dell'eta' con piu contagiati?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
qui sono tutti pigiati, nessuna distanza, fino a poco fa anche senza mascherina.
Io criticavo un cinema specifico, per cui come accade altrove mi interessa relativamente.
Poi non siamo in Italia, qui se sei al buio tra giovani sai che la mascherina non la porta la meta' delle persone.
Per mascherina poi di solito si intende di cotone fatta in casa, eh. Capisco che tu non hai problemi con questo, tanto c'hai un velo di cotone messo male e stai a 5 metri, con decine di persone con il virus intorno. Contento te
Ovviamente un cinema grande con molta distanza, mascherine chirurgiche, in una citta' in cui il 99% delle persone non ha virus e la gente sta un po' 'attenta, e' un'altra cosa.
Ma io me la prendevo col mio cinema, non con i cinema.
Io criticavo un cinema specifico, per cui come accade altrove mi interessa relativamente.
Poi non siamo in Italia, qui se sei al buio tra giovani sai che la mascherina non la porta la meta' delle persone.
Per mascherina poi di solito si intende di cotone fatta in casa, eh. Capisco che tu non hai problemi con questo, tanto c'hai un velo di cotone messo male e stai a 5 metri, con decine di persone con il virus intorno. Contento te
Ovviamente un cinema grande con molta distanza, mascherine chirurgiche, in una citta' in cui il 99% delle persone non ha virus e la gente sta un po' 'attenta, e' un'altra cosa.
Ma io me la prendevo col mio cinema, non con i cinema.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Va beh se vi fate scrivere le costituzioni da Bob Marley, Bakunin e Paperoga non andate a scassare in giro poi però se muore la gente per strada.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Cambia cinema, vai in uno grande.Nickognito ha scritto:qui sono tutti pigiati, nessuna distanza, fino a poco fa anche senza mascherina.
Io criticavo un cinema specifico, per cui come accade altrove mi interessa relativamente.
Poi non siamo in Italia, qui se sei al buio tra giovani sai che la mascherina non la porta la meta' delle persone.
Per mascherina poi di solito si intende di cotone fatta in casa, eh. Capisco che tu non hai problemi con questo, tanto c'hai un velo di cotone messo male e stai a 5 metri, con decine di persone con il virus intorno. Contento te
Ovviamente un cinema grande con molta distanza, mascherine chirurgiche, in una citta' in cui il 99% delle persone non ha virus e la gente sta un po' 'attenta, e' un'altra cosa.
Ma io me la prendevo col mio cinema, non con i cinema.
Se in Cekia non mettono le maschere il discorso cambia, ovviamente.
Non ho capito la cosa in grassetto, perdonami. Io ho un velo di cotone messo male? O i Ceki? Qua in Italia la gente ha le chirurgiche e a teatro e al cinema se ne sta ben lontana dagli altri. Anche ci fosse un 50% di contagiati non te lo prendi assolutamente per come sono organizzate le sale qui ora.
Posso prenderlo io stando a cantare sul palco, invece, anche con le protezioni.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Gios ha scritto:Abbiamo exit pool per i numeri di oggi?
Secondo me se mantengo il numero dei tamponi 5500-6000, altrimenti si potrebbe stare sotto i 5000.
Io la sparo, dico 6500
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Mah, in Giappone hanno sicuramente avuto culo, ma non chiudendo (perchè non possono) nulla, sono stati il paese importante con meno morti in assoluto, credo.Gios ha scritto:Va beh se vi fate scrivere le costituzioni da Bob Marley, Bakunin e Paperoga non andate a scassare in giro poi però se muore la gente per strada.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Il discorso e' un altro.chiaky ha scritto:
Dipende, se hanno una costituzione come quella Giapponese, dove obbligare a fare una qualunque cosa equivale ad adottare un regime dittatoriale, allora è possibile.
Ci sono cose piu' o meno necessarie nella vita. Vuoi andare al ristorante, al cinema, andare a correre in gruppo, passare le giornate al centro commerciale? Bene, in questo contesto, se fai cosi' obblighi il governo a chiudere tutto.
Stai il piu' possibile a casa, se entri in un negozio esci subito, se vai a correre lo fai non in gruppo, limiti i divertimenti e attivita' culturali, ti vedi i gruppetti ristretti di persone? Ok, il governo puo' non chiudere tutto.
Nessun governo puo' controllare tutto: quante persone vedi, quanto stai in un posto, quanto spesso esci. Ti puo' prima suggerire di far tutto il meno possibile, poi e' costretto a impedirti di fare tutto.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Piuttosto Nick, correggimi se sbaglio, non vorrei che ti facessi prendere dalla tua tendenza al ragionamento "e tanto io a teatro non ci vado, e tanto al ristorante non ci vado, al cinema vado poco, al bar nemmeno, ai musei nemmeno e quindi che falliscano pure, che mi frega", perchè non sarebbe un modo corretto di pensare.
Sarebbe incasellabile nel soggetto paracomunista che vuol vedere tutto andare a rotoli, tanto a lui che gli frega, così siamo tutti poveri e vivamo la descrescita felice di Grillina memoria.
Quindi anche se al teatro nessuno si contagia VA CHIUSO, perchè tanto io non ci vado e loro devono fare la fame come aspiro di fare io nella vita.
Eh no ragazzi eh...va chiuso quello che porta rischio concreto e reale, non quello che fa piacere a noi.
Sarebbe incasellabile nel soggetto paracomunista che vuol vedere tutto andare a rotoli, tanto a lui che gli frega, così siamo tutti poveri e vivamo la descrescita felice di Grillina memoria.
Quindi anche se al teatro nessuno si contagia VA CHIUSO, perchè tanto io non ci vado e loro devono fare la fame come aspiro di fare io nella vita.
Eh no ragazzi eh...va chiuso quello che porta rischio concreto e reale, non quello che fa piacere a noi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma è ovvio che ci si deve limitare in questo momento, però propugnare un lockdown perenne non ha senso. Chiudersi in casa fa malissimo, ed è sopportabile per brevi periodi. Sono cose necessarie nella vita di oggi, si. Le puoi togliere per brevissimi periodi e basta. La cultura è necessaria, l'arte è necessaria, l'aria aperta è necessaria, la passeggiata è necessaria, la socialità è necessaria. Le puoi sacrificare per pochi mesi, poi tornano più prepotenti di prima. E io sono uno assolutamente non festaiolo e mi fa quasi piacere, oltretutto, non dover più avere contatti fisici con la gente (odio i baci sulle guance e le strette di mano). Ma non è vita.Nickognito ha scritto:Il discorso e' un altro.chiaky ha scritto:
Dipende, se hanno una costituzione come quella Giapponese, dove obbligare a fare una qualunque cosa equivale ad adottare un regime dittatoriale, allora è possibile.
Ci sono cose piu' o meno necessarie nella vita. Vuoi andare al ristorante, al cinema, andare a correre in gruppo, passare le giornate al centro commerciale? Bene, in questo contesto, se fai cosi' obblighi il governo a chiudere tutto.
Stai il piu' possibile a casa, se entri in un negozio esci subito, se vai a correre lo fai non in gruppo, limiti i divertimenti e attivita' culturali, ti vedi i gruppetti ristretti di persone? Ok, il governo puo' non chiudere tutto.
Nessun governo puo' controllare tutto: quante persone vedi, quanto stai in un posto, quanto spesso esci. Ti puo' prima suggerire di far tutto il meno possibile, poi e' costretto a impedirti di fare tutto.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
A parte che non e vero, come da articoli che ti ho postato, ma non e' quello il punto. Il punto e' che ho criticato il mio cinema preferito per cercare di riempire la sala in condizioni non di sicurezza gli ultimi due giorni che puo' farlo prima che entri in vigore un decreto sicurezza. Che vuol dire vai in altri cinema? Non voglio andare al cinema questo weekend.chiaky ha scritto:Anche ci fosse un 50% di contagiati non te lo prendi assolutamente per come sono organizzate le sale qui ora.
Sono solo un cliente a cui non piace un comportamento e che ridurra' pertanto le visite in quella struttura. E' come se mi dicono che il mio albergo preferito ha smesso di pulire le camere. Non ci voglio andare adesso, ma in futuro magari ci vado di meno, tutto qua.
Poi in un cinema grande vacci tu, fanno solo film di merda con i supereroi e gli effetti speciali e il biglietto costa il doppio. Mi son visto due meravigliose stagioni di Fargo e in un mese pago 10 euro. Mia madre ha 800 euro sul conto, mia sorella poco piu', la mia ragazza ha perso il lavoro e ha un tetto da rifare, nessuna emergenza e son fortunato, ma se vado al cinema almeno che sia carino, bel film, sedia a sdraio e boccale di birra e un po' di amici intorno. Mi manca la vita sociale, il film da solo con maschera e distanziamento non mi manca per nulla
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
io vado a cinema, teatro e ristorante, al ristorante ordino ancora, ordinerei anche lo streaming al cinema, non lo faccio solo perche' sono ladri. Ai bar ci vado, ai musei ci vado.chiaky ha scritto:Piuttosto Nick, correggimi se sbaglio, non vorrei che ti facessi prendere dalla tua tendenza al ragionamento "e tanto io a teatro non ci vado, e tanto al ristorante non ci vado, al cinema vado poco, al bar nemmeno, ai musei nemmeno e quindi che falliscano pure, che mi frega", perchè non sarebbe un modo corretto di pensare.
Poi, se fallisce il cinema mi dispiace, il teatro pure, i ristoranti giusto quelli sotto casa, il resto falliscano pure, ce ne sono millemila, stiamo vivendo a Disneyland, se ritorna una citta' vivibile a me va bene.
Ma non e' che vada bene solo per me. Una crisi profonda del turismo e' l'ultima speranza per molte aziende per non chiudere. Il turismo ha fatto aumentare il costo degli immobili del 50% in pochi anni, hanno dovuto aumentare gli stipendi e adesso le aziende si stanno organizzando per andare altrove, amici hanno gia' perso il lavoro per questo. Non credo si possa invertire questo processo, ma le persone che si sono arricchite per il turismo questo hanno portato.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
I governi sono costretti a dare un colpo al cerchio e uno alla botte. La scelta tra far proliferare un virus o mandare la gente sotto i ponti è la scelta più difficile possibile. Quindi cerchi di stare nel mezzo. Un doppio lockdown non è possibile e lo pagheremmo per decenni. Ma non è possibile nemmeno far finta di niente. E allora, in attesa di un vaccino risolutivo, si viaggia a vista. 3 mesi chiusi, 6 mesi aperti, altri 3 mesi semichiusi o semiaperti, si sta a sentire con un orecchio i virologi che chiuderebbero tutto (tanto prendono milioni) e con l'altro i lavoratori che piangono miseria. Il problema è che ci sono settori che resistono e altri, come quello del turismo, completamente a terra. Lo Stato dovrebbe dare molti soldi ai settori a terra ma non lo fa. Quindi si è incentivato il turismo estivo e un pò ha funzionato, solo che ora sono risaliti i contagi.Lothar ha scritto:Ho letto qualche post precedente e trovo normale che ci siano posizioni differenti, del resto basta sentire Galli e Bassetti, entrambi infettivologi, per capire che siamo ancora nel campo dell'interpretazione di alcuni dati.
Avremo sicuramente le idee più chiare fra molti mesi o fra qualche anno, quando probabilmente nessuno sarà più interessato a sapere come sono andate le cose, qual è l'affidabilità delle mascherine, del distanziamento ecc...
Anche sulla possibilità che il virus permanga nell'aria e possa infettare per aerosol non ci sono certezze.
Per quanto riguarda le scelte dei governi, qualunque cosa facciano sbagliano, c'è poco da fare.
Se le misure sono troppo restrittive e si continua ad enfatizzare l'aumento dei contagi l'economia ristagna con problemi futuri enormi, se sono troppo lasse e il virus torna a colpire duro avrebbe molti morti sulla coscienza.
Il problema è che l'italiano se non è obbligato fatica a seguire alcune indicazioni che potrebbero davvero segnare la via di mezzo.
Non invidio chi ci governa in questo difficile periodo.
Ultima modifica di chiaky il ven ott 09, 2020 4:16 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Minkia, sei pronto per vivere nella Romania degli anni 80Nickognito ha scritto:io vado a cinema, teatro e ristorante, al ristorante ordino ancora, ordinerei anche lo streaming al cinema, non lo faccio solo perche' sono ladri. Ai bar ci vado, ai musei ci vado.chiaky ha scritto:Piuttosto Nick, correggimi se sbaglio, non vorrei che ti facessi prendere dalla tua tendenza al ragionamento "e tanto io a teatro non ci vado, e tanto al ristorante non ci vado, al cinema vado poco, al bar nemmeno, ai musei nemmeno e quindi che falliscano pure, che mi frega", perchè non sarebbe un modo corretto di pensare.
Poi, se fallisce il cinema mi dispiace, il teatro pure, i ristoranti giusto quelli sotto casa, il resto falliscano pure, ce ne sono millemila, stiamo vivendo a Disneyland, se ritorna una citta' vivibile a me va bene.
Ma non e' che vada bene solo per me. Una crisi profonda del turismo e' l'ultima speranza per molte aziende per non chiudere. Il turismo ha fatto aumentare il costo degli immobili del 50% in pochi anni, hanno dovuto aumentare gli stipendi e adesso le aziende si stanno organizzando per andare altrove, amici hanno gia' perso il lavoro per questo. Non credo si possa invertire questo processo, ma le persone che si sono arricchite per il turismo questo hanno portato.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma sto benedetto cinema ce l'ha un sito internet?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Perchè, vuoi andare a vedere com'è fatto?Gios ha scritto:Ma sto benedetto cinema ce l'ha un sito internet?
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Aria aperta e passeggiate non sono pericolose e non le devi sacrificare nemmeno per due giorni.chiaky ha scritto:
Ma è ovvio che ci si deve limitare in questo momento, però propugnare un lockdown perenne non ha senso. Chiudersi in casa fa malissimo, ed è sopportabile per brevi periodi. Sono cose necessarie nella vita di oggi, si. Le puoi togliere per brevissimi periodi e basta. La cultura è necessaria, l'arte è necessaria, l'aria aperta è necessaria, la passeggiata è necessaria, la socialità è necessaria. Le puoi sacrificare per pochi mesi, poi tornano più prepotenti di prima. E io sono uno assolutamente non festaiolo e mi fa quasi piacere, oltretutto, non dover più avere contatti fisici con la gente (odio i baci sulle guance e le strette di mano). Ma non è vita.
Il cinema non e' necessario, a me piace e ci andro' in futuro, mi piace il grande schermo, ma la socialita' non c'entra proprio nulla. Io ho quasi sempre visto il film al cinema da solo e i film a casa quasi solo in compagnia di altra gente. Non vedo proprio il problema. La cultura e' necessaria, ma se per un anno di leggi libri e non ti vedi spettacoli e musei non credo tu diventi ignorante. Un anno di libri male non fa.
Gli amici non sono mai troppi. E li' si fanno eccezioni anche oggi, rischiando un po', idem per la famiglia. Gli altri conoscenti, beh, si, sono sacrifici da fare oggi, ma li si fanno, non siamo in trincea o in Vietnam, pazienza.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ok, tutto bene, ma ti ripeto che andare al cinema e a teatro, qui in Italia, non ha nessun pericolo. Quindi non vedo perchè dovrebbero ulteriormente limitare i posti o addirittura chiudere, se non per prese di posizione altre, a questo punto.Nickognito ha scritto:Aria aperta e passeggiate non sono pericolose e non le devi sacrificare nemmeno per due giorni.chiaky ha scritto:
Ma è ovvio che ci si deve limitare in questo momento, però propugnare un lockdown perenne non ha senso. Chiudersi in casa fa malissimo, ed è sopportabile per brevi periodi. Sono cose necessarie nella vita di oggi, si. Le puoi togliere per brevissimi periodi e basta. La cultura è necessaria, l'arte è necessaria, l'aria aperta è necessaria, la passeggiata è necessaria, la socialità è necessaria. Le puoi sacrificare per pochi mesi, poi tornano più prepotenti di prima. E io sono uno assolutamente non festaiolo e mi fa quasi piacere, oltretutto, non dover più avere contatti fisici con la gente (odio i baci sulle guance e le strette di mano). Ma non è vita.
Il cinema non e' necessario, a me piace e ci andro' in futuro, mi piace il grande schermo, ma la socialita' non c'entra proprio nulla. Io ho quasi sempre visto il film al cinema da solo e i film a casa quasi solo in compagnia di altra gente. Non vedo proprio il problema. La cultura e' necessaria, ma se per un anno di leggi libri e non ti vedi spettacoli e musei non credo tu diventi ignorante. Un anno di libri male non fa.
Gli amici non sono mai troppi. E li' si fanno eccezioni anche oggi, rischiando un po', idem per la famiglia. Gli altri conoscenti, beh, si, sono sacrifici da fare oggi, ma li si fanno, non siamo in trincea o in Vietnam, pazienza.
Sul resto d'accordo.
Comunque cerchiamo di limitare la paura, la vita porta alla morte, che è l'unica certezza che abbiamo, dobbiamo essere prudenti e cercare di portarla più avanti nel tempo possibile questa morte, ma arriverà per tutti. Io evito la moto, limito l'auto, non fumo e bevo pochissimo, tuttavia morirò anche io un giorno e forse prima degli altri.
Ricordati che devi morire!!
Mo me lo segno.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma che me ne frega di morire, io non voglio uccidere, e' diverso. La probbailita' di morire con la mia vita a questa eta' e' molto scarsa, per il Covid, iniziero' a preoccuparmi al limite se divento positivo, prima no. Probabilita' di uccidere poca, pero' ecco, andassi al ristorante o al cinema e scoprissi di essere positivo sarei decisamente teso. Come quando ho investito uno in moto, era colpa sua, avevo la freccia e andavo a 5 all'ora e mi ha superato mentre giravo, ma situazione tesa, e' normale.
Sui teatri e similari sei tu che hai le preoccupazioni personali, non io, giustamente eh, io non ho motivo di non affrontare la cosa lucidamente e con paura. Paura di cosa, di perdere un posto dove non lavoro o ammalarmi dove adesso non sto andando?
Sui teatri e similari sei tu che hai le preoccupazioni personali, non io, giustamente eh, io non ho motivo di non affrontare la cosa lucidamente e con paura. Paura di cosa, di perdere un posto dove non lavoro o ammalarmi dove adesso non sto andando?
Ultima modifica di Nickognito il ven ott 09, 2020 4:38 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
La paura si evince da ogni frase, scusami.Nickognito ha scritto:Ma che me ne frega di morire, io non voglio uccidere, e' diverso.
Sui teatri e similari sei tu che hai le preoccupazioni personali, non io, giustamente eh, io non ho motivo di non affrontare la cosa lucidamente e con paura. Paura di cosa, di perdere un posto dove non lavoro o ammalarmi dove adesso non sto andando?
Paura di uccidere...chiuditi in casa, licenziati come minacci 10 volte al giorno e tranquillizzati, cosa vuoi che ti dica.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma Nickognito è chiaramente un sociopatico, lo scopri adesso?chiaky ha scritto:La paura si evince da ogni frase, scusami.Nickognito ha scritto:Ma che me ne frega di morire, io non voglio uccidere, e' diverso.
Sui teatri e similari sei tu che hai le preoccupazioni personali, non io, giustamente eh, io non ho motivo di non affrontare la cosa lucidamente e con paura. Paura di cosa, di perdere un posto dove non lavoro o ammalarmi dove adesso non sto andando?
Paura di uccidere...chiuditi in casa, licenziati come minacci 10 volte al giorno e tranquillizzati, cosa vuoi che ti dica.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
chiaky ha scritto:
La paura si evince da ogni frase, scusami.
Hai una buona carriera, peccato, saresti uno psicologo geniale, 2 o 3 sedute e avresti gia' capito tutto
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
laplaz ha scritto:
Ma Nickognito è chiaramente un sociopatico, lo scopri adesso?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito ha scritto:due meravigliose stagioni di Fargo
laplaz ha scritto:Ma Nickognito è chiaramente un sociopatico, lo scopri adesso?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ma scusa, è da marzo che dici che non vuoi andare a lavoro, che ti vuoi licenziare, che va chiuso tutto, che hai paura del ristorante,hai dirottato un aereo per andare a casa con la paura di sterminare la famiglia, adessohai attaccato col cinemaNickognito ha scritto:chiaky ha scritto:
La paura si evince da ogni frase, scusami.
Hai una buona carriera, peccato, saresti uno psicologo geniale, 2 o 3 sedute e avresti gia' capito tutto
Direi di non avere mai visto nessuno in questo stato
Ho timori anche io, come tutti eh, e sto super attento, ma qua siamo allo psicodramma.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Vabbè fai a meno del nome del cinema, via, metti estremi social.Nickognito ha scritto:ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Nickognito ha scritto:ma infatti la mia ragazza somiglia molto alla Kirsten Dunst di Fargo.
E la gatta a chi assomiglia?