Roberto Benigni
Roberto Benigni
Colgo spunto dal Leone d'oro assegnato a Benigni ieri a Venezia, per aprire un topic sulla figura del comico toscano.
Confesso di averlo molto amato in gioventù, ma di avere ora quasi un rifiuto per la sua figura.
Leggendo qua e là mi rendo conto che Benigni, un tempo molto amato, è oggi odiatissimo. Ogni discussione che lo riguarda su qualsiasi social è intriso di insulti e critiche.
Ho quindi meditato un pò su questa deriva. parliamo di un premio Oscar e di un attore conosciuto e premiato a livello mondiale, da dove viene tutto questo livore?
Intanto è un livore politico. Benigni è da sempre schierato politicamente, e chiunque non si riconosca con la sua idea politica, automaticamente lo massacra. Ma non è solo questo.
Benigni, nato artisticamente a metà anni 70, era un tempo un comico molto rozzo ma irresistibile e non privo di una sua vena poetica, che faceva da contraltare a quella più guitta e buffonesca. Il Benigni degli esordi, e di tutti gli anni 80 fino ai primi 90 è un mattatore con pochi confronti. I suoi spettacoli teatrali sono degli one man show irresistibili (vedi tuttobenigni 1983 e poi quello dei primi anni 90), le sue incursioni televisive nei principali programmi, travolgenti. Al cinema non ha la statura del grande regista, ma come attore è spesso di una buffoneria irresistibile. Da Tu mi tirbi a Non ci resta che piangere (che coppia con Troisi!), poi il piccolo diavolo, johnny Stecchino, il Mostro, ma anche Daunbailò in cui agisce solo come attore, sono opere di estremo divertimento. Arriva poi la vita è bella e Benigni sbanca tutto. Vince tutti i premi nazionali e internazionali e si innalza ad attore/regista di successo mondiale.
Però qui arriva la sua fine. E' come se il punto più alto della sua carriera segnasse la sua fine come attore e regista.
Pieno di esagerate pretese, essendo ormai una star internazionale, Benigni affronta un costosissimo Pinocchio, in cui risulta a dir poco patetico ed ottiene un flop dai pochi confronti. Confuso ci riprova con la commedia tragico/poetica e tira fuori "la tigre e la neve", ma gli va ancora maluccio. A questo punto smette praticamente di fare cinema e si dedica a noiosissime performance Dantesche e di letture della Costituzione, che vanno avanti stancamente ormai da 20 anni ed hanno veramente fracassato i coglioni a chiunque, io credo. Nel frattempo nessun film (se non una triste partecipazione al più brutto film di Woody Allen) e una devo dire bella interpretazione di Geppetto, ma film suoi nulla di nulla, chiaro esempio di quanto Benigni sia ormai incartato come regista e attore e a corto drammatico di idee. Sostanzialmente benigni da 25 anni non esiste più. C'è un prima e un dopo La vita è bella. Il Benigni di oggi è un patetico moralista e un noiosissimo uomo di governo, mentre quello migliore era un genio e un irrefrenabile anticonformista e iconoclasta. Come ci si riduce, verrebbe da dire.
Certamente il premio se lo merita, per il suo passato, ma di quel benigni è rimasto ben poco, per non dire nulla.
Confesso di averlo molto amato in gioventù, ma di avere ora quasi un rifiuto per la sua figura.
Leggendo qua e là mi rendo conto che Benigni, un tempo molto amato, è oggi odiatissimo. Ogni discussione che lo riguarda su qualsiasi social è intriso di insulti e critiche.
Ho quindi meditato un pò su questa deriva. parliamo di un premio Oscar e di un attore conosciuto e premiato a livello mondiale, da dove viene tutto questo livore?
Intanto è un livore politico. Benigni è da sempre schierato politicamente, e chiunque non si riconosca con la sua idea politica, automaticamente lo massacra. Ma non è solo questo.
Benigni, nato artisticamente a metà anni 70, era un tempo un comico molto rozzo ma irresistibile e non privo di una sua vena poetica, che faceva da contraltare a quella più guitta e buffonesca. Il Benigni degli esordi, e di tutti gli anni 80 fino ai primi 90 è un mattatore con pochi confronti. I suoi spettacoli teatrali sono degli one man show irresistibili (vedi tuttobenigni 1983 e poi quello dei primi anni 90), le sue incursioni televisive nei principali programmi, travolgenti. Al cinema non ha la statura del grande regista, ma come attore è spesso di una buffoneria irresistibile. Da Tu mi tirbi a Non ci resta che piangere (che coppia con Troisi!), poi il piccolo diavolo, johnny Stecchino, il Mostro, ma anche Daunbailò in cui agisce solo come attore, sono opere di estremo divertimento. Arriva poi la vita è bella e Benigni sbanca tutto. Vince tutti i premi nazionali e internazionali e si innalza ad attore/regista di successo mondiale.
Però qui arriva la sua fine. E' come se il punto più alto della sua carriera segnasse la sua fine come attore e regista.
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Certamente il premio se lo merita, per il suo passato, ma di quel benigni è rimasto ben poco, per non dire nulla.
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Re: Roberto Benigni
Una disamina esaustiva e condivisibile.
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Re: Roberto Benigni
Mai stato simpatico e non mi ha mai fatto ridere.
Mi è sempre sembrato un adulto che dice cacca e pipi ai bambini, atteggiandosi da bambino, e i bambini ridono. Semplicemente perché è vietato dirlo.
È passato da questo pseudoanticonformismo al moralismo facile.
Mi è sempre sembrato un adulto che dice cacca e pipi ai bambini, atteggiandosi da bambino, e i bambini ridono. Semplicemente perché è vietato dirlo.
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Re: Roberto Benigni
Non riesco a non essere d'accordo.chiaky ha scritto:Colgo spunto dal Leone d'oro assegnato a Benigni ieri a Venezia, per aprire un topic sulla figura del comico toscano.
Confesso di averlo molto amato in gioventù, ma di avere ora quasi un rifiuto per la sua figura.
Leggendo qua e là mi rendo conto che Benigni, un tempo molto amato, è oggi odiatissimo. Ogni discussione che lo riguarda su qualsiasi social è intriso di insulti e critiche.
Ho quindi meditato un pò su questa deriva. parliamo di un premio Oscar e di un attore conosciuto e premiato a livello mondiale, da dove viene tutto questo livore?
Intanto è un livore politico. Benigni è da sempre schierato politicamente, e chiunque non si riconosca con la sua idea politica, automaticamente lo massacra. Ma non è solo questo.
Benigni, nato artisticamente a metà anni 70, era un tempo un comico molto rozzo ma irresistibile e non privo di una sua vena poetica, che faceva da contraltare a quella più guitta e buffonesca. Il Benigni degli esordi, e di tutti gli anni 80 fino ai primi 90 è un mattatore con pochi confronti. I suoi spettacoli teatrali sono degli one man show irresistibili (vedi tuttobenigni 1983 e poi quello dei primi anni 90), le sue incursioni televisive nei principali programmi, travolgenti. Al cinema non ha la statura del grande regista, ma come attore è spesso di una buffoneria irresistibile. Da Tu mi tirbi a Non ci resta che piangere (che coppia con Troisi!), poi il piccolo diavolo, johnny Stecchino, il Mostro, ma anche Daunbailò in cui agisce solo come attore, sono opere di estremo divertimento. Arriva poi la vita è bella e Benigni sbanca tutto. Vince tutti i premi nazionali e internazionali e si innalza ad attore/regista di successo mondiale.
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Re: Roberto Benigni
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Re: Roberto Benigni
Il mio disprezzo verso Benigni deriva dal fatto che in ogni produzione cinematografica, dal Piccolo Diavolo in poi, ci ha dovuto dare Nicoletta Braschi.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Roberto Benigni
Beh è pieno in tutti i campi di artisti che a un certo punto perdono l'ispirazione,
continuando però a realizzare film o album molto brutti.
Almeno Benigni ha cambiato mestiere
continuando però a realizzare film o album molto brutti.
Almeno Benigni ha cambiato mestiere
Re: Roberto Benigni
comunque, di comici che si sono dati alla politica, con ahimè grande successo, io ne ricordo altri...
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Roberto Benigni
La Braschi è una pessima attrice (anche se qualcosa di meglio in teatro lo ha fatto o anche in pochi films senza Benigni), ma non riesce a starmi antipatica essendo mia concittadina e comunque è davvero una brava persona (in qualche modo li conosco entrambi essendo residenti nella mia città e avendoli conosciuti più approfonditamente quando gestivo un teatro 20 anni fa, sulle colline romagnole).paoolino ha scritto:Il mio disprezzo verso Benigni deriva dal fatto che in ogni produzione cinematografica, dal Piccolo Diavolo in poi, ci ha dovuto dare Nicoletta Braschi.
Ma certo, in troppi film è una mummia inespressiva.
Forse si salva ne "il mostro" e un pò nella vita è bella. Ne "la tigre e la neve" sta quasi sempre priva di conoscenza e dà quindi una interpretazione superba.
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Re: Roberto Benigni
E ovviamente celebrato come tutti i monumenti a sè stessi.Shakespeare ha scritto:Mai stato simpatico e non mi ha mai fatto ridere.
Mi è sempre sembrato un adulto che dice cacca e pipi ai bambini, atteggiandosi da bambino, e i bambini ridono. Semplicemente perché è vietato dirlo.
È passato da questo pseudoanticonformismo al moralismo facile.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Roberto Benigni
Va beh, di Benigni mi basta quello che ha fatto e ha detto fino a La vita è bella. Basta e avanza, è più che sufficiente.
Poi più nulla di rilevante, a parte l'apparizione in Inception. Pazienza, se vuole leggere Dante, che legga Dante, tanto non lo seguo.
C'è di peggio...Panariello, tanto per dirne uno, potrebbe vivere cento anni e resuscitare sei volte, ma sempre scarso rimarrebbe...
Poi più nulla di rilevante, a parte l'apparizione in Inception. Pazienza, se vuole leggere Dante, che legga Dante, tanto non lo seguo.
C'è di peggio...Panariello, tanto per dirne uno, potrebbe vivere cento anni e resuscitare sei volte, ma sempre scarso rimarrebbe...
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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Re: Roberto Benigni
eddie v. ha scritto:Va beh, di Benigni mi basta quello che ha fatto e ha detto fino a La vita è bella. Basta e avanza, è più che sufficiente.
Poi più nulla di rilevante, a parte l'apparizione in Inception..
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Roberto Benigni
eddie v. ha scritto:comunque, di comici che si sono dati alla politica, con ahimè grande successo, io ne ricordo altri...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Roberto Benigni
mi consenta, c'è anche il genovese...
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Roberto Benigni
eddie v. ha scritto:mi consenta, c'è anche il genovese...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Roberto Benigni
Si è esposto per un altro settennato di Mattarella, adesso pure lui Influencer politico, come tutti i 60-70enni di un paese di vecchi dove sembra che il merito principale sia raggiungere l'età geriatrica.
F.F.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Roberto Benigni
I veri VDM, altro che gli sportivi.Johnny Rex ha scritto:Si è esposto per un altro settennato di Mattarella, adesso pure lui Influencer politico, come tutti i 60-70enni di un paese di vecchi dove sembra che il merito principale sia raggiungere l'età geriatrica.
F.F.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Roberto Benigni
Sarà...io preferisco un ottantenne con il senso delle istituzioni e conoscenza della storia ad un quarantenne analfabeta...Johnny Rex ha scritto:Si è esposto per un altro settennato di Mattarella, adesso pure lui Influencer politico, come tutti i 60-70enni di un paese di vecchi dove sembra che il merito principale sia raggiungere l'età geriatrica.
F.F.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Roberto Benigni
Certamente il premio alla carriera se lo merita, su questo non c'e' dubbio.chiaky ha scritto:Colgo spunto dal Leone d'oro assegnato a Benigni ieri a Venezia, per aprire un topic sulla figura del comico toscano.
Confesso di averlo molto amato in gioventù, ma di avere ora quasi un rifiuto per la sua figura.
Leggendo qua e là mi rendo conto che Benigni, un tempo molto amato, è oggi odiatissimo. Ogni discussione che lo riguarda su qualsiasi social è intriso di insulti e critiche.
Ho quindi meditato un pò su questa deriva. parliamo di un premio Oscar e di un attore conosciuto e premiato a livello mondiale, da dove viene tutto questo livore?
Intanto è un livore politico. Benigni è da sempre schierato politicamente, e chiunque non si riconosca con la sua idea politica, automaticamente lo massacra. Ma non è solo questo.
Benigni, nato artisticamente a metà anni 70, era un tempo un comico molto rozzo ma irresistibile e non privo di una sua vena poetica, che faceva da contraltare a quella più guitta e buffonesca. Il Benigni degli esordi, e di tutti gli anni 80 fino ai primi 90 è un mattatore con pochi confronti. I suoi spettacoli teatrali sono degli one man show irresistibili (vedi tuttobenigni 1983 e poi quello dei primi anni 90), le sue incursioni televisive nei principali programmi, travolgenti. Al cinema non ha la statura del grande regista, ma come attore è spesso di una buffoneria irresistibile. Da Tu mi tirbi a Non ci resta che piangere (che coppia con Troisi!), poi il piccolo diavolo, johnny Stecchino, il Mostro, ma anche Daunbailò in cui agisce solo come attore, sono opere di estremo divertimento. Arriva poi la vita è bella e Benigni sbanca tutto. Vince tutti i premi nazionali e internazionali e si innalza ad attore/regista di successo mondiale.
Però qui arriva la sua fine. E' come se il punto più alto della sua carriera segnasse la sua fine come attore e regista.
Pieno di esagerate pretese, essendo ormai una star internazionale, Benigni affronta un costosissimo Pinocchio, in cui risulta a dir poco patetico ed ottiene un flop dai pochi confronti. Confuso ci riprova con la commedia tragico/poetica e tira fuori "la tigre e la neve", ma gli va ancora maluccio. A questo punto smette praticamente di fare cinema e si dedica a noiosissime performance Dantesche e di letture della Costituzione, che vanno avanti stancamente ormai da 20 anni ed hanno veramente fracassato i coglioni a chiunque, io credo. Nel frattempo nessun film (se non una triste partecipazione al più brutto film di Woody Allen) e una devo dire bella interpretazione di Geppetto, ma film suoi nulla di nulla, chiaro esempio di quanto Benigni sia ormai incartato come regista e attore e a corto drammatico di idee. Sostanzialmente benigni da 25 anni non esiste più. C'è un prima e un dopo La vita è bella. Il Benigni di oggi è un patetico moralista e un noiosissimo uomo di governo, mentre quello migliore era un genio e un irrefrenabile anticonformista e iconoclasta. Come ci si riduce, verrebbe da dire.
Certamente il premio se lo merita, per il suo passato, ma di quel benigni è rimasto ben poco, per non dire nulla.
Poi se in pratica dopo gli insuccessi che hanno fatto seguito a "La vita e' bella" ha deciso di smettere con il cinema, che problema avete? Piu' di smettere cosa deve fare, suicidarsi?
Non e' nemmeno che sia cosi' presente, negli ultimi 10 anni ha fatto appunto solo qualche comparsata in tv per parlare di Dante o della Costituzione, peraltro le sue letture di Dante non sono peggiori di quelle di Gassmann. Ovvio che non potrebbe andare a cantare "L'inno del corpo sciolto" o rifare Cioni Mario, il tempo passa. Quindi non capisco cosa volete da lui.
Mi preoccuperei di piu' per Checco Zalone, che dopo "Quo Vado" del 2016 sembra gia' in crisi creativa, e non ha ancora 45 anni.
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Re: Roberto Benigni
la costernazione propriouglygeek ha scritto:Mi preoccuperei di piu' per Checco Zalone, che dopo "Quo Vado" del 2016 sembra gia' in crisi creativa, e non ha ancora 45 anni.
comunque l'ultima opera mi sembra all'altezza delle precedenti
Re: Roberto Benigni
D'accordo con Ugly.
Il problema è che Benigni è troppo politicizzato, troppo moralista? Boh, non saprei, non lo seguo da tempo, come ho già detto. Chi invece lo segue per criticarlo sul fatto che sia troppo politicizzato, bah...è un problema suo.
Gli ex-comici che han deciso di scendere in piazza o sbraitare su youtube, lo ripeto, sono altri.
Poi, oh, quando uno finisce di fare grandi cose, pazienza, mi accontento di ricordarlo per quello che ha fatto.
Zalone lo conosco poco, suppongo che sia bravo. Se ha perso la vena creativa, questo lo ignoro.
Verdone, tanto per dirne uno del quale ho adorato e continuo ad adorare i primi film, l'ho seguito fino a Sono pazzo di Iris Blond. Poi basta, a tutto c'è un limite. Nessun problema, finisce lì.
Altro esempio: i Pearl Jam. Come per Verdone. Ne ho adorato i primi dischi (e mi piacciono tuttora), seguendoli e ascoltandoli fino a Binaural. Poi basta.
Potrei fare anche altri esempi...però basta.
Il problema è che Benigni è troppo politicizzato, troppo moralista? Boh, non saprei, non lo seguo da tempo, come ho già detto. Chi invece lo segue per criticarlo sul fatto che sia troppo politicizzato, bah...è un problema suo.
Gli ex-comici che han deciso di scendere in piazza o sbraitare su youtube, lo ripeto, sono altri.
Poi, oh, quando uno finisce di fare grandi cose, pazienza, mi accontento di ricordarlo per quello che ha fatto.
Zalone lo conosco poco, suppongo che sia bravo. Se ha perso la vena creativa, questo lo ignoro.
Verdone, tanto per dirne uno del quale ho adorato e continuo ad adorare i primi film, l'ho seguito fino a Sono pazzo di Iris Blond. Poi basta, a tutto c'è un limite. Nessun problema, finisce lì.
Altro esempio: i Pearl Jam. Come per Verdone. Ne ho adorato i primi dischi (e mi piacciono tuttora), seguendoli e ascoltandoli fino a Binaural. Poi basta.
Potrei fare anche altri esempi...però basta.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Roberto Benigni
eddie v. ha scritto:Altro esempio: Jem and the Holograms. Come per Verdone. Ne ho adorato i primi dischi (e mi piacciono tuttora), seguendole e ascoltandole fino al 1992. Poi basta.
Potrei fare anche altri esempi...però basta.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Roberto Benigni
Per come la vedo io, il fatto è che un attore tipo Benigni (ma il discorso può valere benissimo per altri) è più un caratterista che un attore compiuto.
Il ruolo che recita nei suoi film di successo è sempre lo stesso e la tutto parte dallo stesso presupposto (l'equivoco).
Non cambia mai registro: è chiaro che dopo un po' la cosa annoia, stanca e diventa ripetitiva.
Non c'è la capacità dell'attore di modificarsi per entrare in questo o quel personaggio, ma il personaggio che è sempre adattato alle caratteristiche dell'attore.
Il ruolo che recita nei suoi film di successo è sempre lo stesso e la tutto parte dallo stesso presupposto (l'equivoco).
Non cambia mai registro: è chiaro che dopo un po' la cosa annoia, stanca e diventa ripetitiva.
Non c'è la capacità dell'attore di modificarsi per entrare in questo o quel personaggio, ma il personaggio che è sempre adattato alle caratteristiche dell'attore.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Roberto Benigni
Si, sono d'accordo. Ma io non voglio niente da Benigni, figurarsi, sono anche legato a lui da un affetto particolare, perchè da bambino mi faceva impazzire, perchè l'ho conosciuto, perchè abita vicino a casa mia eccetera.uglygeek ha scritto:Certamente il premio alla carriera se lo merita, su questo non c'e' dubbio.chiaky ha scritto:Colgo spunto dal Leone d'oro assegnato a Benigni ieri a Venezia, per aprire un topic sulla figura del comico toscano.
Confesso di averlo molto amato in gioventù, ma di avere ora quasi un rifiuto per la sua figura.
Leggendo qua e là mi rendo conto che Benigni, un tempo molto amato, è oggi odiatissimo. Ogni discussione che lo riguarda su qualsiasi social è intriso di insulti e critiche.
Ho quindi meditato un pò su questa deriva. parliamo di un premio Oscar e di un attore conosciuto e premiato a livello mondiale, da dove viene tutto questo livore?
Intanto è un livore politico. Benigni è da sempre schierato politicamente, e chiunque non si riconosca con la sua idea politica, automaticamente lo massacra. Ma non è solo questo.
Benigni, nato artisticamente a metà anni 70, era un tempo un comico molto rozzo ma irresistibile e non privo di una sua vena poetica, che faceva da contraltare a quella più guitta e buffonesca. Il Benigni degli esordi, e di tutti gli anni 80 fino ai primi 90 è un mattatore con pochi confronti. I suoi spettacoli teatrali sono degli one man show irresistibili (vedi tuttobenigni 1983 e poi quello dei primi anni 90), le sue incursioni televisive nei principali programmi, travolgenti. Al cinema non ha la statura del grande regista, ma come attore è spesso di una buffoneria irresistibile. Da Tu mi tirbi a Non ci resta che piangere (che coppia con Troisi!), poi il piccolo diavolo, johnny Stecchino, il Mostro, ma anche Daunbailò in cui agisce solo come attore, sono opere di estremo divertimento. Arriva poi la vita è bella e Benigni sbanca tutto. Vince tutti i premi nazionali e internazionali e si innalza ad attore/regista di successo mondiale.
Però qui arriva la sua fine. E' come se il punto più alto della sua carriera segnasse la sua fine come attore e regista.
Pieno di esagerate pretese, essendo ormai una star internazionale, Benigni affronta un costosissimo Pinocchio, in cui risulta a dir poco patetico ed ottiene un flop dai pochi confronti. Confuso ci riprova con la commedia tragico/poetica e tira fuori "la tigre e la neve", ma gli va ancora maluccio. A questo punto smette praticamente di fare cinema e si dedica a noiosissime performance Dantesche e di letture della Costituzione, che vanno avanti stancamente ormai da 20 anni ed hanno veramente fracassato i coglioni a chiunque, io credo. Nel frattempo nessun film (se non una triste partecipazione al più brutto film di Woody Allen) e una devo dire bella interpretazione di Geppetto, ma film suoi nulla di nulla, chiaro esempio di quanto Benigni sia ormai incartato come regista e attore e a corto drammatico di idee. Sostanzialmente benigni da 25 anni non esiste più. C'è un prima e un dopo La vita è bella. Il Benigni di oggi è un patetico moralista e un noiosissimo uomo di governo, mentre quello migliore era un genio e un irrefrenabile anticonformista e iconoclasta. Come ci si riduce, verrebbe da dire.
Certamente il premio se lo merita, per il suo passato, ma di quel benigni è rimasto ben poco, per non dire nulla.
Poi se in pratica dopo gli insuccessi che hanno fatto seguito a "La vita e' bella" ha deciso di smettere con il cinema, che problema avete? Piu' di smettere cosa deve fare, suicidarsi?
Non e' nemmeno che sia cosi' presente, negli ultimi 10 anni ha fatto appunto solo qualche comparsata in tv per parlare di Dante o della Costituzione, peraltro le sue letture di Dante non sono peggiori di quelle di Gassmann. Ovvio che non potrebbe andare a cantare "L'inno del corpo sciolto" o rifare Cioni Mario, il tempo passa. Quindi non capisco cosa volete da lui.
Mi preoccuperei di piu' per Checco Zalone, che dopo "Quo Vado" del 2016 sembra gia' in crisi creativa, e non ha ancora 45 anni.
Dico solo che mi dispiace come è invecchiato. Non ha saputo invecchiare. Un artista che vince l'Oscar e poi crolla completamente mi fa tristezza. Non si può mantenere un livello solo ocn le letture Danctis, peraltro belle, mica è facile recitare Dante a memoria in quel modo, ma alla lunga stancano. Come stancano gli altri incarichi istituzionali, come le letture della Costituzione et similia.
Non ti puoi trasformare da scheggia impazzita che sfancula il Papa e la politica, tocca il culo ai presentatori, bestemmia, bacia in bocca per sfregio Berlusconi etc, in serioso personaggio istituzionale.
Tra l'altro è sconcertante che non faccia più film da 20 anni. Immagino che ci abbia provato più volte, ma che si sia arenato sempre per mancanza di idee (tra l'altro è scomparso Cerami che lo aiutava molto), questo è davvero triste.
Degli ultimi 20 anni salvo solo la bellissima prova come Geppetto due anni fa. Forse dovrebbe buttarsi sulla semplice attività interpretativa e ricoprire ruoli adatti alla sua età, quindi da anziano. Mi auguro di rivederlo in qualche ruolo di questo tipo, ma un attore, un vincitore di Oscar, non può abbandonare il cinema ancora giovane (da almeno 15 anni).
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Re: Roberto Benigni
chiaky ha scritto:
Si, sono d'accordo. Ma io non voglio niente da Benigni, figurarsi, sono anche legato a lui da un affetto particolare, perchè da bambino mi faceva impazzire, perchè l'ho conosciuto, perchè abita vicino a casa mia eccetera.
Dico solo che mi dispiace come è invecchiato. Non ha saputo invecchiare. Un artista che vince l'Oscar e poi crolla completamente mi fa tristezza. Non si può mantenere un livello solo ocn le letture Danctis, peraltro belle, mica è facile recitare Dante a memoria in quel modo, ma alla lunga stancano. Come stancano gli altri incarichi istituzionali, come le letture della Costituzione et similia.
Non ti puoi trasformare da scheggia impazzita che sfancula il Papa e la politica, tocca il culo ai presentatori, bestemmia, bacia in bocca per sfregio Berlusconi etc, in serioso personaggio istituzionale.
Tra l'altro è sconcertante che non faccia più film da 20 anni. Immagino che ci abbia provato più volte, ma che si sia arenato sempre per mancanza di idee (tra l'altro è scomparso Cerami che lo aiutava molto), questo è davvero triste.
Degli ultimi 20 anni salvo solo la bellissima prova come Geppetto due anni fa. Forse dovrebbe buttarsi sulla semplice attività interpretativa e ricoprire ruoli adatti alla sua età, quindi da anziano. Mi auguro di rivederlo in qualche ruolo di questo tipo, ma un attore, un vincitore di Oscar, non può abbandonare il cinema ancora giovane (da almeno 15 anni).
Ma pensa a De Niro...
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Roberto Benigni
L'ultimo film di Benigni risale a quando lui aveva 52 anni eh... un pò prestino per chiudere una carriera.paoolino ha scritto:chiaky ha scritto:
Si, sono d'accordo. Ma io non voglio niente da Benigni, figurarsi, sono anche legato a lui da un affetto particolare, perchè da bambino mi faceva impazzire, perchè l'ho conosciuto, perchè abita vicino a casa mia eccetera.
Dico solo che mi dispiace come è invecchiato. Non ha saputo invecchiare. Un artista che vince l'Oscar e poi crolla completamente mi fa tristezza. Non si può mantenere un livello solo ocn le letture Danctis, peraltro belle, mica è facile recitare Dante a memoria in quel modo, ma alla lunga stancano. Come stancano gli altri incarichi istituzionali, come le letture della Costituzione et similia.
Non ti puoi trasformare da scheggia impazzita che sfancula il Papa e la politica, tocca il culo ai presentatori, bestemmia, bacia in bocca per sfregio Berlusconi etc, in serioso personaggio istituzionale.
Tra l'altro è sconcertante che non faccia più film da 20 anni. Immagino che ci abbia provato più volte, ma che si sia arenato sempre per mancanza di idee (tra l'altro è scomparso Cerami che lo aiutava molto), questo è davvero triste.
Degli ultimi 20 anni salvo solo la bellissima prova come Geppetto due anni fa. Forse dovrebbe buttarsi sulla semplice attività interpretativa e ricoprire ruoli adatti alla sua età, quindi da anziano. Mi auguro di rivederlo in qualche ruolo di questo tipo, ma un attore, un vincitore di Oscar, non può abbandonare il cinema ancora giovane (da almeno 15 anni).
Ma pensa a De Niro...
Da allora solo due film come attore, uno terribile e uno bello.
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Re: Roberto Benigni
ma come?chiaky ha scritto: L'ultimo film di Benigni risale a quando lui aveva 52 anni eh... un pò prestino per chiudere una carriera.
Da allora solo due film come attore, uno terribile e uno bello.
te la prendi con i tre vecchi del tennis che non vogliono saperne di smettere, e non ti va bene un regista-attore-comico che di fatto si ritira all'apice a 52 anni?
#Incontentabile.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Roberto Benigni
Ma il tennis necessita di ricambio, il cinema va bene anche con qualche grande vecchioeddie v. ha scritto:ma come?chiaky ha scritto: L'ultimo film di Benigni risale a quando lui aveva 52 anni eh... un pò prestino per chiudere una carriera.
Da allora solo due film come attore, uno terribile e uno bello.
te la prendi con i tre vecchi del tennis che non vogliono saperne di smettere, e non ti va bene un regista-attore-comico che di fatto si ritira all'apice a 52 anni?
#Incontentabile.
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Re: Roberto Benigni
E' difficile continuare a fare ridere col passare degli anni, anche per un ex grande mattatore-giullare-comico-caratterista come Roberto Benigni.
Infatti, pare che dal prossimo anno voglia provare a cimentarsi nei film d'azione, insieme a Jason Statham, il quale, per ironia della sorte, debuttò da bambino nel grande schermo, proprio insieme a Benigni, in Berlinguer ti voglio bene.
Infatti, pare che dal prossimo anno voglia provare a cimentarsi nei film d'azione, insieme a Jason Statham, il quale, per ironia della sorte, debuttò da bambino nel grande schermo, proprio insieme a Benigni, in Berlinguer ti voglio bene.
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Re: Roberto Benigni
Daunbailò è un parto di Jim Jarmusch e, si avvale di due artisti incredibilmente eclettici della musica americana contemporanea quali John Lurie e Tom Waits nelle vesti di caratteristi. un po' come quelli che fanno il personale dietro a chi fa il record del mondo...
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Re: Roberto Benigni
paoolino ha scritto:Per come la vedo io, il fatto è che un attore tipo Benigni (ma il discorso può valere benissimo per altri) è più un caratterista che un attore compiuto.
Il ruolo che recita nei suoi film di successo è sempre lo stesso e la tutto parte dallo stesso presupposto (l'equivoco).
Non cambia mai registro: è chiaro che dopo un po' la cosa annoia, stanca e diventa ripetitiva.
Non c'è la capacità dell'attore di modificarsi per entrare in questo o quel personaggio, ma il personaggio che è sempre adattato alle caratteristiche dell'attore.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Roberto Benigni
Che è , come notava Balbysauro qualche anno fa in un post, uno dei difetti del nostro cinema.
F.F.balbysauro ha scritto:ho una cara amica produttrice
lei mi dice sempre che in Italia le attrici (tranne pochi casi) non sono attrici, nel senso che non recitano, semplicemente fanno se stesse
i produttori e i registi lo sanno e allora invece di perdere tempo a far entrare l'attrice nella parte e/o rischiare recitazioni davvero poco credibili, chiamano le varie persone a seconda del carattere che serve: serve una nevrotica? si chiama la Buy. Serve una discretamente colta ma macinapalle? si chiama la Morante. Serve una tossica? ora si chiama la Falco.
Perchè nella vita reale la Buy, la Morante, la Falco, ecc. sono esattamente così come le vediamo nei film
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Roberto Benigni
Sì, Vincenzo Cerami notevole perdita.chiaky ha scritto:(tra l'altro è scomparso Cerami che lo aiutava molto)
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Roberto Benigni
Mi sembra un po' ingeneroso. A parte la Falco, cagna maledetta che ha praticamente smesso. Non è che anche a Hollywood ci siano tutti questi attori e attrici che non fanno più o meno sempre se stessi. Specialmente nei film comici e commedie.Johnny Rex ha scritto:Che è , come notava Balbysauro qualche anno fa in un post, uno dei difetti del nostro cinema.
F.F.balbysauro ha scritto:ho una cara amica produttrice
lei mi dice sempre che in Italia le attrici (tranne pochi casi) non sono attrici, nel senso che non recitano, semplicemente fanno se stesse
i produttori e i registi lo sanno e allora invece di perdere tempo a far entrare l'attrice nella parte e/o rischiare recitazioni davvero poco credibili, chiamano le varie persone a seconda del carattere che serve: serve una nevrotica? si chiama la Buy. Serve una discretamente colta ma macinapalle? si chiama la Morante. Serve una tossica? ora si chiama la Falco.
Perchè nella vita reale la Buy, la Morante, la Falco, ecc. sono esattamente così come le vediamo nei film
Il casting serve anche a scegliere l'attore adatto al ruolo, non necessariamente il più bravo.
Mi vengono in mente abbastanza pochi attori in grado di cambiare completamente registro rimanendo credibili. Proprio solo i più grandi, i De Niro, le Streep, ecc. Non dico che gli attori fanno quello che sono nella vita vera, spesso non è vero, ma fanno spesso un loro personaggio che è poi più o meno sempre quello.
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Re: Roberto Benigni
Diciamo pure senza timor di smentite che il De Niro 1973- 1998 (fino a Ronin, ecco) nulla ha a che spartire con quello purtroppo visto in questo secolo.uglygeek ha scritto:Proprio solo i più grandi, i De Niro,
Zero. E non va a suo beneficio.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Roberto Benigni
E', vero, in genere è così.uglygeek ha scritto:Mi sembra un po' ingeneroso. A parte la Falco, cagna maledetta che ha praticamente smesso. Non è che anche a Hollywood ci siano tutti questi attori e attrici che non fanno più o meno sempre se stessi. Specialmente nei film comici e commedie.Johnny Rex ha scritto:Che è , come notava Balbysauro qualche anno fa in un post, uno dei difetti del nostro cinema.
F.F.balbysauro ha scritto:ho una cara amica produttrice
lei mi dice sempre che in Italia le attrici (tranne pochi casi) non sono attrici, nel senso che non recitano, semplicemente fanno se stesse
i produttori e i registi lo sanno e allora invece di perdere tempo a far entrare l'attrice nella parte e/o rischiare recitazioni davvero poco credibili, chiamano le varie persone a seconda del carattere che serve: serve una nevrotica? si chiama la Buy. Serve una discretamente colta ma macinapalle? si chiama la Morante. Serve una tossica? ora si chiama la Falco.
Perchè nella vita reale la Buy, la Morante, la Falco, ecc. sono esattamente così come le vediamo nei film
Il casting serve anche a scegliere l'attore adatto al ruolo, non necessariamente il più bravo.
Mi vengono in mente abbastanza pochi attori in grado di cambiare completamente registro rimanendo credibili. Proprio solo i più grandi, i De Niro, le Streep, ecc. Non dico che gli attori fanno quello che sono nella vita vera, spesso non è vero, ma fanno spesso un loro personaggio che è poi più o meno sempre quello.
Va detto, comunque, che Benigni con il recente Geppetto ha cambiato abbastanza registro e lo ha fatto bene.
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Re: Roberto Benigni
Assolutamente.Johnny Rex ha scritto:Diciamo pure senza timor di smentite che il De Niro 1973- 1998 (fino a Ronin, ecco) nulla ha a che spartire con quello purtroppo visto in questo secolo.uglygeek ha scritto:Proprio solo i più grandi, i De Niro,
Zero. E non va a suo beneficio.
F.F.
Ecco, che dal 73 al 98 siano passati quasi gli stessi anni che dal 98 a ora però mi deprime.
Re: Roberto Benigni
sì, ma basta e avanza. Se ti fa il padrino, il cacciatore di cervi, l'autista di taxi...che altro deve fare?Johnny Rex ha scritto: Diciamo pure senza timor di smentite che il De Niro 1973- 1998 (fino a Ronin, ecco) nulla ha a che spartire con quello purtroppo visto in questo secolo.
F.F.
ma quanto li volete far recitare questi attori? fino a 100 anni?
- ma tajamoli no 'sti pini, quanto li volemo fa' campà??
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Re: Roberto Benigni
Nel giudicare la carriera di un Attore bisogna vedere solo gli HL o il tutto? quanto toglie a De Niro uan seconda metà di carriera del genere?dsdifr ha scritto:Assolutamente.Johnny Rex ha scritto:Diciamo pure senza timor di smentite che il De Niro 1973- 1998 (fino a Ronin, ecco) nulla ha a che spartire con quello purtroppo visto in questo secolo.uglygeek ha scritto:Proprio solo i più grandi, i De Niro,
Zero. E non va a suo beneficio.
F.F.
Ecco, che dal 73 al 98 siano passati quasi gli stessi anni che dal 98 a ora però mi deprime.
Per me non abbastanza dal toglierlo dal Pantheon , ma un po' sì, gli toglie.
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Re: Roberto Benigni
eddie v. ha scritto:
- ma tajamoli no 'sti pini, quanto li volemo fa' campà??