Nessuno lo direbbe
Re: Nessuno lo direbbe
Poetico può essere inteso anche come ricco di suggestione, di fascino, di raffinatezza, delicatezza.
In questo significato più esteso, è chiaro che si va oltre la poesia. Perciò, può essere poetico John Coltrane che suona Alabama con il suo gruppo o Luigi Tenco in Un giorno dopo l'altro o Nick Drake in River man.
Poi, ci sono cose ibride, basti pensare ai Quattro ultimi Lieder di Richard Strauss o i Trois poémes de Mallarmé di Ravel.
Le musiche sono dei compositori, mentre le liriche appartengono a Hesse, von Eichendorff e ovviamente Mallarmé.
In questo significato più esteso, è chiaro che si va oltre la poesia. Perciò, può essere poetico John Coltrane che suona Alabama con il suo gruppo o Luigi Tenco in Un giorno dopo l'altro o Nick Drake in River man.
Poi, ci sono cose ibride, basti pensare ai Quattro ultimi Lieder di Richard Strauss o i Trois poémes de Mallarmé di Ravel.
Le musiche sono dei compositori, mentre le liriche appartengono a Hesse, von Eichendorff e ovviamente Mallarmé.
Re: Nessuno lo direbbe
Ah, se si parla di poesia come sinonimo di suggestione può essere poetica qualunque cosa, e SOPRATTUTTO certa musica.
Ma si parlava di testi.
Concordo molto col Maestrone, insomma, quando scrive "Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia ".
Non so se ne sia consapevole o si schernisca semplicemente, ma io credo sia una frase abbastanza giusta per quanto riguarda la poesia (testuale).
I poeti stanno sulla pagina scritta, non al palazzetto dello sport, suvvia.
Ma si parlava di testi.
Concordo molto col Maestrone, insomma, quando scrive "Però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia ".
Non so se ne sia consapevole o si schernisca semplicemente, ma io credo sia una frase abbastanza giusta per quanto riguarda la poesia (testuale).
I poeti stanno sulla pagina scritta, non al palazzetto dello sport, suvvia.
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Re: Nessuno lo direbbe
Come no, lontani dalla realtà il più possibile . Come i Dinosauri.chiaky ha scritto: I poeti stanno sulla pagina scritta, non al palazzetto dello sport, suvvia.
Dove in realtà, come disse ua volta una nostra tennista degli anni 70', una Poesia è un atto di rivoluzione.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Nessuno lo direbbe
Volgendo lo sguardo oltre i confini nazionali, sebbene non manchino riferimenti nell'ambito del Futurismo, vi sono forme ibride, sperimentali di incontro tra poesia e musica con risultati alterni, a volte interessanti, altre molto meno.
Vale la pena di dargli una letta, a partire dal sottoscritto che sapeva qualcosa dell'ambito americano, ma che non ha mai approfondito più di tanto.
http://www.absolutepoetry.org/JAZZ-POET ... MICA-DALLE
Vale la pena di dargli una letta, a partire dal sottoscritto che sapeva qualcosa dell'ambito americano, ma che non ha mai approfondito più di tanto.
http://www.absolutepoetry.org/JAZZ-POET ... MICA-DALLE
Re: Nessuno lo direbbe
Se cerchi qualcosa legato al commerciale va benissimo Sanremo, allora.Johnny Rex ha scritto:Come no, lontani dalla realtà il più possibile . Come i Dinosauri.chiaky ha scritto: I poeti stanno sulla pagina scritta, non al palazzetto dello sport, suvvia.
Dove in realtà, come disse ua volta una nostra tennista degli anni 70', una Poesia è un atto di rivoluzione.
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O, appunto, Vasco.
Non è che perchè il cantautore è famoso, allora sia automaticamente un poeta.
Ormai si tende a considerare i cantanti dei poeti.
Non è questione di vicini o lontani dalla realtà, è che un cantante è un cantante, non è un poeta, al massimo è uno che mette su dei versi in musica più o meno bene.
Ad ognuno il suo mestiere.
D'altra parte il primo a dire che con le canzonette non si fa nè poesia, nè rivoluzione, è proprio uno dei massimi cantautori italiani. Direi che qualcosa ne sa.
Anche se la gente compra i dischi e non i libri di poesia. Ma è un problema della gente, non dei poeti.
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Re: Nessuno lo direbbe
Qui c'è una bellissima e lunga analisi sul tema.
La comparazione tra poesia e testi musicali.
Si coglie sia la grande qualità dei testi dei cantautori più apprezzati, e sia il limite che la musica mette ai versi (e la distrazione che la musica stessa pone rispetto al testo).
Una lettura interessante.
https://books.openedition.org/aaccademia/7968?lang=it
P.S. sia chiaro. Io pongo massima attenzione ai testi delle canzoni e amo moltissimo coloro che riescono ad avvicinarsi a un testo davvero poetico. Non vorrei risultare troppo drastico. Però la musica è musica, non si può confrontare la Divina Commedia con la Donna Cannone, non so come spiegarmi. Ci sono piani e piani.
La comparazione tra poesia e testi musicali.
Si coglie sia la grande qualità dei testi dei cantautori più apprezzati, e sia il limite che la musica mette ai versi (e la distrazione che la musica stessa pone rispetto al testo).
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P.S. sia chiaro. Io pongo massima attenzione ai testi delle canzoni e amo moltissimo coloro che riescono ad avvicinarsi a un testo davvero poetico. Non vorrei risultare troppo drastico. Però la musica è musica, non si può confrontare la Divina Commedia con la Donna Cannone, non so come spiegarmi. Ci sono piani e piani.
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Re: Nessuno lo direbbe
Curioso. C'è proprio De Gregori ora su rai uno che dice "il poeta vero è quello che scrive sulla carta, noi abbiamo bisogno del basso e della batteria per dare musicalità al testo, il poeta vero non ne ha bisogno, perchè gli dà musicalità con la parola".
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Re: Nessuno lo direbbe
Facendo una ricerca su internet, guarda la coincidenza, ho letto anche io oggi pomeriggio questo lungo articolo(ma potrei definirei in modo speculare saggio breve) di Luca Zuliani, ma avevo pensato di riportare solo alcuni stralci dell'ultimo paragrafo? In cui dice parecchio sulle differenze tra testo poetico ed il testo "canzonettistico".chiaky ha scritto:Qui c'è una bellissima e lunga analisi sul tema.
La comparazione tra poesia e testi musicali.
Si coglie sia la grande qualità dei testi dei cantautori più apprezzati, e sia il limite che la musica mette ai versi (e la distrazione che la musica stessa pone rispetto al testo).
Una lettura interessante.
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P.S. sia chiaro. Io pongo massima attenzione ai testi delle canzoni e amo moltissimo coloro che riescono ad avvicinarsi a un testo davvero poetico. Non vorrei risultare troppo drastico. Però la musica è musica, non si può confrontare la Divina Commedia con la Donna Cannone, non so come spiegarmi. Ci sono piani e piani.
Il testo di una canzone, tuttavia, non è giudicabile sulla base dei metodi che, nei secoli, sono stati usati per la poesia: non soltanto sono essenziali il ruolo della melodia, della voce, dell’arrangiamento, dell’immagine pubblica dell’esecutore e del contesto che si crea intorno a lui. Le funzioni stesse della musica leggera sono mutate rispetto alla poesia e ne è derivato un mutamento nel processo di produzione e di fruizione. Ciò comporta che malintesi come quello di Fernanda Pivano siano sempre in agguato per chi affronta le canzoni come affronterebbe un’opera letteraria.
Infine, c’è un problema strettamente italiano: il prezzo molto alto che la melodia chiede allo stile rende ancora più impraticabile – rispetto ad esempio all’inglese – un’analisi del testo che prescinda dalla melodia e dall’esecuzione.
Si può quindi riassumere così il mutamento avvenuto a partire dalla seconda metà del Novecento: la poesia è ancora ben viva per le nuove generazioni, ma si è nascosta in luoghi da cui è sempre più difficile tirarla fuori, anche perché gli strumenti tradizionali con cui veniva analizzata e giudicata non funzionano più.
Potrei però affermare che in una canzone di Tenco, in un verso di Guccini e De Gregori(o in un testo di Panella musicato e cantato da Battisti in un secondo momento , lo abbiamo visto che i suoi testi erano soprattutto delle poesie musicate imparagonabili a quelli di un Mogol ) ci siano più reminiscenze poetiche di un Leopardi di un Montale o di un poeta ermetico, piuttosto che in tante poesie contemporanee che si rifanno a stilemi diversi, alla gente comune non arrivano o non sortiscono quella piacevolezza che li porti a comprare un libro di poesie. Anche io preferisco Neruda ad un autore attuale per dire.
Tornando a noi, non possiamo sovrapporre i due piani perché la poesia appunto non è accompagnata da suoni strumentali o cantata e su questo De Gregori ha ragione: la Donna Cannone si può cantare a scuola ma non studiare al posto di Dante, in futuro potrebbe pure essere in qualche bizzarra riforma scolastica Ma siamo così lontani dalla realtà se diciamo che se non fosse esistita la musica leggera autoriale, ovvero la ricerca di un equilibrio tra ispirazione poetica ed esigenze formali e metriche nel creare un testo adatto ad essere una canzone, molti dei grandi cantautori che ascoltiamo avrebbero fatto i poeti? Non alla maniera del Foscolo o del Pascoli modelli troppo lontani formalmente parlando, ma più vicini alla maggior fruibilità delle poesie di Pasolini e della Merini (alcune furono musicate) direi meno imbalsamate e più dirette nel loro messaggio. Non mi azzardo a considerare Tenco un poeta nella concezione classica che abbiamo dell'appellativo, tuttavia i suoi testi in molti casi hanno la stessa dignità poetica degli autori che ho menzionato: il che non significa che Un Giorno dopo l'altro sia una poesia..riecheggia però molto tematiche ed atmosfere poetiche decadentiste, ad esempio lo spleen di Baudelaire.
P.S. Ma il sogno utopistico di un Tenco o di un De André(o dell'ultimo Battisti quando collaborò con Panella) cioè di dare alla musica leggera un respiro autoriale diverso non è stato colto, ora girando con il telecomando c'è D'Alessio(a proposito degli insopportabili ) che canta la sua stronzata intrisa di retorica melodrammatica..poi magari lo stesso pubblico che si è accalcato a vederlo va, per essere à la page, a vedere Muti che dirige il Rigoletto. Perché è ormai passato il messaggio, negli ultimi 20 anni che nella musica leggera bisogna essere banal-pop-trash. E non è una forma di snobismo verso le canzonette, perché servono pure quelle come scacciapensieri.
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"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
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Re: Nessuno lo direbbe
Massì
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Re: Nessuno lo direbbe
I ne(g)ri hanno il ritmo nel sangue!Johnny Rex ha scritto:Massì
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Ottimo articolo:
https://www.federicoberti.it/neri-musica-nel-sangue/
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Re: Nessuno lo direbbe
La vera pittura e scultura sta nei palazzetti con la chitarra. C'è ancora chi pensa alla cappella sistina, a van Gogh, a canova, alla muffa dei musei. Ma c'è più pittura e scultura nei Maneskin.
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Re: Nessuno lo direbbe
C'è ancora chi va al ristorante, si mangia una bistecca, una pizza, un bicchiere di vino, come 100 anni fa. Ma il vero gusto, il vero saporito è riascoltare Battisti, e anche le proteine. lasciamo la muffa in cucina e ascoltiamo MUSICA
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Re: Nessuno lo direbbe
La musica è la vera medicina di corpo e anima. E dire che c'è chi ancora va in vecchi ospedali, medici col camice, laboratori e tomi di medicina nelle università.
Ma certo si, continuiamo a dire che una vaccino serve più che pogare al palazzetto!
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Re: Nessuno lo direbbe
Le statue di cera dei Mameskin però me le immagino tra qualche anno in qualche museo, se fosse ancora vivo Andy Warhol si sarebbe occupato di loro. Non sono il mio genere ma spaccano, laddove un D'Alessio spacca solo i timpani.Nickognito ha scritto:La vera pittura e scultura sta nei palazzetti con la chitarra. C'è ancora chi pensa alla cappella sistina, a van Gogh, a canova, alla muffa dei musei. Ma c'è più pittura e scultura nei Maneskin.
I poeti potrebbero stare per strada a declamare le loro poesie https://losbuffo.com/2017/09/15/quando- ... e%20poesie.Johnny Rex ha scritto:Massì
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E' poesia anche quella libera dai vincoli commerciali come la street art , e tornando ai Maneskin hanno cominciato appunto come artisti di strada, poi arrivano i reality e diventi un brand più che un gruppo musicale. Tornando alla Poesia se pensiamo che quella Omerica si è sviluppata oralmente per poi essere messa per iscritto(a sua insaputa..) sarebbe un po' la chiusura del cerchio.
Il vero gesto rivoluzionario sarebbe che a Sanremo si leggessero poesie anche con accompagnamento musicale, piuttosto che sentire certi rantoli..ribadisco la strada che volevano intraprendere Tenco e De André non è stata seguita.
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Re: Nessuno lo direbbe
A Sanremo, più che altro, si sentono solo pipponi delle donne/trans di turno, intervallati da rantoli appunto.orson.poeta ha scritto:Le statue di cera dei Mameskin però me le immagino tra qualche anno in qualche museo, se fosse ancora vivo Andy Warhol si sarebbe occupato di loro. Non sono il mio genere ma spaccano, laddove un D'Alessio spacca solo i timpani.Nickognito ha scritto:La vera pittura e scultura sta nei palazzetti con la chitarra. C'è ancora chi pensa alla cappella sistina, a van Gogh, a canova, alla muffa dei musei. Ma c'è più pittura e scultura nei Maneskin.
I poeti potrebbero stare per strada a declamare le loro poesie https://losbuffo.com/2017/09/15/quando- ... e%20poesie.Johnny Rex ha scritto:Massì
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E' poesia anche quella libera dai vincoli commerciali come la street art , e tornando ai Maneskin hanno cominciato appunto come artisti di strada, poi arrivano i reality e diventi un brand più che un gruppo musicale. Tornando alla Poesia se pensiamo che quella Omerica si è sviluppata oralmente per poi essere messa per iscritto(a sua insaputa..) sarebbe un po' la chiusura del cerchio.
Il vero gesto rivoluzionario sarebbe che a Sanremo si leggessero poesie anche con accompagnamento musicale, piuttosto che sentire certi rantoli..ribadisco la strada che volevano intraprendere Tenco e De André non è stata seguita.
L' importante è che i rantoli siano fatti da gente che non si sa se sia uomo o donna, che va molto di moda.
In questo pare di essere tornati al glam, ma li almeno rantolavano bene.
P.S. i Maneskin per me sono bravi.
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Re: Nessuno lo direbbe
Nickognito ha scritto:La vera pittura e scultura sta nei palazzetti con la chitarra. C'è ancora chi pensa alla cappella sistina, a van Gogh, a canova, alla muffa dei musei. Ma c'è più pittura e scultura nei Maneskin.
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Re: Nessuno lo direbbe
Bene.chiaky ha scritto:Curioso. C'è proprio De Gregori ora su rai uno che dice "il poeta vero è quello che scrive sulla carta, noi abbiamo bisogno del basso e della batteria per dare musicalità al testo, il poeta vero non ne ha bisogno, perchè gli dà musicalità con la parola".
E allora però si potrebbe dire che una poesia declamata da chiunque non ne sia l'autore è già una cover..
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Re: Nessuno lo direbbe
la poesia può essere anche nei testi delle canzoni, non scherziamo
casomai c'è da dire che in qualche caso (forse molti) tendiamo a sopravvalutarla per l'emozione che ci dà la musica e non riusciamo a scindere le cose
tuttavia, di poeti contemporanei che sappiano darvi emozioni, quanti ne conoscete?
casomai c'è da dire che in qualche caso (forse molti) tendiamo a sopravvalutarla per l'emozione che ci dà la musica e non riusciamo a scindere le cose
tuttavia, di poeti contemporanei che sappiano darvi emozioni, quanti ne conoscete?
Re: Nessuno lo direbbe
casomai c'è da dire che in qualche caso (forse molti) tendiamo a sopravvalutarla per l'emozione che ci dà la musica e non riusciamo a scindere le cose
Ecco. Il punto è proprio quello.
Ecco. Il punto è proprio quello.
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Re: Nessuno lo direbbe
sì, ma non è che poesia è solo da sonetto-con-endecasillabo-sciolto in su
possono essere poesia anche due versi
possono essere poesia anche due versi
Re: Nessuno lo direbbe
Andrea Scanzi, Filippo Facci, Selvaggia Lucarelli e Giuseppe Cruciani.balbysauro ha scritto:tuttavia, di poeti contemporanei che sappiano darvi emozioni, quanti ne conoscete?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Nessuno lo direbbe
PragaMan la pensa diversamente, il discorso è chiuso ,son già partite le similitudini.balbysauro ha scritto:la poesia può essere anche nei testi delle canzoni, non scherziamo
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Re: Nessuno lo direbbe
Si ma di solito è la musica che ci condiziona.balbysauro ha scritto:sì, ma non è che poesia è solo da sonetto-con-endecasillabo-sciolto in su
possono essere poesia anche due versi
Pochi testi di brani musicati sarebbero entrati in una antologia poetica.
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Re: Nessuno lo direbbe
e quindi in pratica quel 'puo'' di sopra rimane quasi solo teorico.balbysauro ha scritto:la poesia può essere anche nei testi delle canzoni, non scherziamo
casomai c'è da dire che in qualche caso (forse molti) tendiamo a sopravvalutarla per l'emozione che ci dà la musica e non riusciamo a scindere le cose
quanto tempo abbiamo dedicato nella nostra vita alle poesie degli ultimi 60 anni rispetto alla musica degli ultimi 60 anni?tuttavia, di poeti contemporanei che sappiano darvi emozioni, quanti ne conoscete?
Per dire, la Szymborska di sicuro (e non capisco la lingua, perdo molto). Poi contemporanei intendi 900 anche?
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Re: Nessuno lo direbbe
No, e'' che intendere poesia con un'accezione diversa e' semplicemente un modo scorretto di argomentare. Sui testi delle canzoni isolate dalla musica, si puo' argomentare.Johnny Rex ha scritto:PragaMan la pensa diversamente, il discorso è chiuso ,son già partite le similitudini.balbysauro ha scritto:la poesia può essere anche nei testi delle canzoni, non scherziamo
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Re: Nessuno lo direbbe
Nickognito ha scritto:e quindi in pratica quel 'puo'' di sopra rimane quasi solo teorico.balbysauro ha scritto:la poesia può essere anche nei testi delle canzoni, non scherziamo
casomai c'è da dire che in qualche caso (forse molti) tendiamo a sopravvalutarla per l'emozione che ci dà la musica e non riusciamo a scindere le cosequanto tempo abbiamo dedicato nella nostra vita alle poesie degli ultimi 60 anni rispetto alla musica degli ultimi 60 anni?tuttavia, di poeti contemporanei che sappiano darvi emozioni, quanti ne conoscete?
Per dire, la Szymborska di sicuro (e non capisco la lingua, perdo molto). Poi contemporanei intendi 900 anche?
no, non rimane solo quasi teorico
ci sono testi che sono poesie, in tutto o in parte, in Italia e nel resto del mondo
comunque io che mi metto a difendere la poetica musicale, io che amo i pezzi strumentali e che non cambierei una sinfonia con dieci opere è curioso
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Re: Nessuno lo direbbe
boh, se non e' teoria dimmi quale poeta toglieresti a scuola e quale cantante metteresti al suo posto.
A scuola nemmeno c'e' spazio per Goethe, Hafez, Neruda, Rumi o Whitman, quindi forse meglio pensare solo agli italiani.
A scuola nemmeno c'e' spazio per Goethe, Hafez, Neruda, Rumi o Whitman, quindi forse meglio pensare solo agli italiani.
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Re: Nessuno lo direbbe
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Re: Nessuno lo direbbe
voglio dire
a scuola nelle antologie ho avuto anche Campanile e Villaggio
divertenti, ma non certo comparabili coi classici
non può accadere la stessa cosa con Dylan e De Andrè accanto a Foscolo e Ungaretti?
a scuola nelle antologie ho avuto anche Campanile e Villaggio
divertenti, ma non certo comparabili coi classici
non può accadere la stessa cosa con Dylan e De Andrè accanto a Foscolo e Ungaretti?
Re: Nessuno lo direbbe
balbysauro ha scritto:non può accadere la stessa cosa con Dylan e Drudi accanto a Foscolo e Ungaretti?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Nessuno lo direbbe
Monheim ha scritto:balbysauro ha scritto:non può accadere la stessa cosa con Dylan e Drupi accanto a Foscolo e Ungaretti?
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Re: Nessuno lo direbbe
Dylan no, non è italiano. Beh, in effetti se a scuola studiavi cazzate potrebbero farlobalbysauro ha scritto:voglio dire
a scuola nelle antologie ho avuto anche Campanile e Villaggio
divertenti, ma non certo comparabili coi classici
non può accadere la stessa cosa con Dylan e De Andrè accanto a Foscolo e Ungaretti?
A me non viene in mente nessun cantante che scrive meglio di Sbarbaro, per dire di uno che si solito non si fa.
Ma poi perché leggere de Andrè invece di ascoltarlo?
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Re: Nessuno lo direbbe
Ne parlavo oggi pomeriggio con un'amica che ha ambizioni canore, voleva andare a Sanremo m gliel'ho sconsigliato se non si dipinge il viso di nero e se non dica di essere gender fluid,la canzone è spesso un dettaglio I Maneskin sono stati molto bravi a spaccare con certe convenzioni della musica leggera italiota, soprattutto Vic è molto spontanea e vera quando si porge sui social, la loro è una rivoluzione soprattutto nel modo di diffondere il loro messaggio, rimettendo al centro soprattutto le canzoni, alcune mi prendono altre meno. Il problema è quando li paragonano ai Rolling Stones o al rock puro, loro vanno apprezzati secondo gli attuali canoni.chiaky ha scritto:A Sanremo, più che altro, si sentono solo pipponi delle donne/trans di turno, intervallati da rantoli appunto.orson.poeta ha scritto:Le statue di cera dei Mameskin però me le immagino tra qualche anno in qualche museo, se fosse ancora vivo Andy Warhol si sarebbe occupato di loro. Non sono il mio genere ma spaccano, laddove un D'Alessio spacca solo i timpani.Nickognito ha scritto:La vera pittura e scultura sta nei palazzetti con la chitarra. C'è ancora chi pensa alla cappella sistina, a van Gogh, a canova, alla muffa dei musei. Ma c'è più pittura e scultura nei Maneskin.
I poeti potrebbero stare per strada a declamare le loro poesie https://losbuffo.com/2017/09/15/quando- ... e%20poesie.Johnny Rex ha scritto:Massì
Poeti stiano sui libri
Le donne in Cucina
I neri a Ballare
e in sottofondo quella musichetta che mi piace tanto
F.F.
E' poesia anche quella libera dai vincoli commerciali come la street art , e tornando ai Maneskin hanno cominciato appunto come artisti di strada, poi arrivano i reality e diventi un brand più che un gruppo musicale. Tornando alla Poesia se pensiamo che quella Omerica si è sviluppata oralmente per poi essere messa per iscritto(a sua insaputa..) sarebbe un po' la chiusura del cerchio.
Il vero gesto rivoluzionario sarebbe che a Sanremo si leggessero poesie anche con accompagnamento musicale, piuttosto che sentire certi rantoli..ribadisco la strada che volevano intraprendere Tenco e De André non è stata seguita.
L' importante è che i rantoli siano fatti da gente che non si sa se sia uomo o donna, che va molto di moda.
In questo pare di essere tornati al glam, ma li almeno rantolavano bene.
P.S. i Maneskin per me sono bravi.
Direi pochissimi dopo la Merini e Bukowski: spesso si confonde la qualità di un testo poetico con il suo essere volutamente il più criptico possibile mentre bisognerebbe sfuggire piuttosto la banalità ma cercando di far comprendere il proprio messaggio. Come nel caso a mio parere di Franco Mastroianni autore misconosciuto ai più penso, per colpa di chi lo ha messo ai margini https://www.pensieriparole.it/poesie/au ... stroianni/balbysauro ha scritto:la poesia può essere anche nei testi delle canzoni, non scherziamo
casomai c'è da dire che in qualche caso (forse molti) tendiamo a sopravvalutarla per l'emozione che ci dà la musica e non riusciamo a scindere le cose
tuttavia, di poeti contemporanei che sappiano darvi emozioni, quanti ne conoscete?
Il problema della scuola é che non si studia musica e storia della musica tranne nei conservatori prescindere, al max. si fa credo ancora un po' di solfeggio con il flauto dolce alle medie, e sì dei brani tratti dai libri di Fantozzi ci sono nelle antologie, ma vengono saltati come quelli di Pasolini. Per me più che togliere bisognerebbe aggiungere nei licei e non solo quello che possa arricchire gli studenti culturalmente e umanamente. Nei licei americani ognuno si fa il suo piano di studio a secondo delle sue inclinazioni sceglie che materie studiare rispetto ad altre(pur essendoci delle materie obbligatorie). A molti potrà non piacere questo metodo per me è discreto: avrei preferito studiare musica e di più storia dell'arte e storia contemporanea in modo più analitico, piuttosto che chimica o fisica per tre anni. Magari mi sono perso per strada qualche riforma scolastica degli ultimi 10 anni, più simile al modello anglosassone, ma da quello che sento si è solo data una riverniciata per far finta si sia modernizzata, i programmi sono sempre quelli sostanzialmente e non me la prendo con gli studenti se hanno poi delle lacune . Fine O.T.
De André, Guccini o Tenco vanno visti cantare poi magari chi vuole si studia il testo, ma se ti hanno insegnato a comprendere il significato de La quiete dopo la tempesta il resto viene da sé .
Mi muovo come una farfalla, ma pungo come un'ape
"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
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Re: Nessuno lo direbbe
diverso pop anni 90
ah, mi piacevano anche i take that
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Re: Nessuno lo direbbe
Tipo questi:balbysauro ha scritto:sì, ma non è che poesia è solo da sonetto-con-endecasillabo-sciolto in su
possono essere poesia anche due versi
She said, "I'll never forget the first time you kissed me"
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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Nessuno lo direbbe
Elisa è spesso sottovalutata da certa critica e da chi considera le sue canzoni troppo "zuccherose" e sdolcinate, forse è vero però a me non dispiace in alcuni suoi testi, è una delle poche che sa scrivere qualcosa che non sia solo "con i piedi, con il culo" e canta bene in inglese.
L'ultima sua song accompagnata da un video glamour dal retrogusto anni sessanta- settanta è godibile
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Re: Nessuno lo direbbe
Veramente se un cantante bianco si dipinge il viso di nero ha finito di avere una carriera immediatamente. Artisticamente sarebbe meno un suicidio salire sul palco di Sanremo e sparare ad Amadeus piuttosto che dipingersi il viso di nero.orson.poeta ha scritto: Ne parlavo oggi pomeriggio con un'amica che ha ambizioni canore, voleva andare a Sanremo m gliel'ho sconsigliato se non si dipinge il viso di nero e se non dica di essere gender fluid,la canzone è spesso un dettaglio I Maneskin sono stati molto bravi a spaccare con certe convenzioni della musica leggera italiota, soprattutto Vic è molto spontanea e vera quando si porge sui social, la loro è una rivoluzione soprattutto nel modo di diffondere il loro messaggio, rimettendo al centro soprattutto le canzoni, alcune mi prendono altre meno. Il problema è quando li paragonano ai Rolling Stones o al rock puro, loro vanno apprezzati secondo gli attuali canoni.
Gender fluid si', li' hai ragione, le ultime generazioni apprezzano molto la fluidita'.
Sui Maneskin, il dubbio che privilegino molto l'immagine rispetto alla musica un po' mi e' venuto, ma e' anche vero che per avere successo internazionale ora funziona cosi'. Immagine, storytelling, social media piu' che testi e musica.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Nessuno lo direbbe
Ovvio, la mia era una battuta volutamente colorita, non siamo più (per fortuna) ai tempi di Al Jolson nel film Il Cantante di Jazz Mettere una museruola ad Amadeus(tipo Hannibal), per farlo zittire almeno una serata sarebbe auspicabile, però non siamo troppo drasticiuglygeek ha scritto:Veramente se un cantante bianco si dipinge il viso di nero ha finito di avere una carriera immediatamente. Artisticamente sarebbe meno un suicidio salire sul palco di Sanremo e sparare ad Amadeus piuttosto che dipingersi il viso di nero.orson.poeta ha scritto: Ne parlavo oggi pomeriggio con un'amica che ha ambizioni canore, voleva andare a Sanremo m gliel'ho sconsigliato se non si dipinge il viso di nero e se non dica di essere gender fluid,la canzone è spesso un dettaglio I Maneskin sono stati molto bravi a spaccare con certe convenzioni della musica leggera italiota, soprattutto Vic è molto spontanea e vera quando si porge sui social, la loro è una rivoluzione soprattutto nel modo di diffondere il loro messaggio, rimettendo al centro soprattutto le canzoni, alcune mi prendono altre meno. Il problema è quando li paragonano ai Rolling Stones o al rock puro, loro vanno apprezzati secondo gli attuali canoni.
Gender fluid si', li' hai ragione, le ultime generazioni apprezzano molto la fluidita'.
Sui Maneskin, il dubbio che privilegino molto l'immagine rispetto alla musica un po' mi e' venuto, ma e' anche vero che per avere successo internazionale ora funziona cosi'. Immagine, storytelling, social media piu' che testi e musica.
I Maneskin, l'ho detto più volte non sono i nuovi Rolling Stones o Queen per restare sul versante pop, hanno capito che spesso la presentazione del piatto(per fare una similitudine culinaria) è importante quanto la stessa pietanza presentata, l'attesa che si crea tramite i social creano l'evento. Una volta c'erano solo i mezzi di comunicazione tradizionali, ma se anche uno come il Blasco pur essendo di altre due generazioni fa a capire l'importanza dei social, vuoi non lo capiscano dei cantanti che sono dei nativi digitali? La verità è che nei Maneskin c'è anche sostanza nei testi e nelle melodie, al contrario di altri che puntano solo sull'aspetto gender fluid. Ma anche in questo ambito, già Renato Zero ci giocava sull'ambiguità negli ani settanta, solo che allora era poco politically correct.
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Re: Nessuno lo direbbe
Leggo delle cose che trovo, scusami, farneticanti. Paragonare i Maneskin ai Queen dal punto di vista musicale...
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