Nickognito ha scritto: ↑gio set 29, 2022 12:41 pm
Ma il PD ha preso più del cinque stelle, più del doppio della Lega, Azione e Forza Italia. Tre di questi partiti sono stati il primo partito in Italia.
Questo è un' osservazione fondamentale.
Una parte dell' elettorato italiano, dal 1994 in poi, è alla quasi perenne ricerca di una sorta di uomo (o donna) della provvidenza (come ha titolato
Le Figaro): dopo Berlusconi, Renzi, Grillo, Salvini, ora Meloni.
Il PD, con un po' meno errori e un po' più tempo trascorso all' opposizione, avrebbe potuto prendere più voti, ma il vero punto della questione è che molti - troppi - continuano a puntare su miracolose soluzioni dei problemi, realizzate dal presunto salvatore di turno.
La cosa più tristemente ironica e paradossale è che Draghi - se lo si fosse lasciato lavorare - avrebbe potuto lui avviare tutte quelle riforme che avrebbero gettato le basi indispensabili per tentare di raggiungere, un poco alla volta, quello che serve davvero per una soluzione dei problemi in cui versa questo paese.
Ora è il turno di Giorgia Meloni - sempre all' opposizione di Draghi per convenienza politica - ma in certo qual modo consapevole di non avere grandi margini di manovra che esulino dalla cosiddetta "agenda Draghi". Il problema è che non ha nè la credibilità internazionale di Draghi, nè il vantaggio di non dover rispondere giorno dopo giorno alla sua base elettorale.
Inoltre, benchè la coalizione che la sostiene sia meno ampia e variegata, è più debole - a ben vedere - in termini di seggi in parlamento di quanto il suo successo elettorale (peraltro non clamoroso) potrebbe far credere, e l' azione del suo governo dipenderà fortemente dagli accordi che - di volta in volta - dovrà negoziare con Lega e Forza Italia, già in termini di ministeri.
La Destra ha vinto in maniera quasi schiacciante perchè, stavolta, non c' era - fuorchè in certe zone del Sud - un contender serio nei collegi uninominali, con il centro-sinistra completamente spezzettato. Ciò dovrebbe quanto meno garantire la governabilità - ma non è poi così sicuro che ciò avvenga.
Tornando al PD, stare 5 anni all' opposizione (insieme ad altri auspicabili aggiustamenti) non potrà che giovargli, sperando che non si debba nuovamente spendere in un' azione di supporto a qualche soluzione di emergenza nel caso in cui la maggioranza di destra dovesse anch' essa implodere.