Non fu tanto la "vittoria mutilata", quella semmai fece si' che poi ci schierassimo con la Germania contro i paesi alleati. Fu Caporetto, il fatto che i generali e ufficiali nell'esercito incolparono sia i soldati che i politici del tempo, e pensassero che gli italiani erano una massa di smidollati privi di amor di patria.orson.poeta ha scritto: ↑ven ago 12, 2022 7:47 pmRileggerò Salvemini, ma neppure una vittoria mutilata giustifica l'instaurazione di una dittatura. Hindenburg fece molta più resistenza su baffetto..dovette vincerle le elezioni per essere Cancelliere, da noi per paura tornasse Giolitti misero er capoccione pensando fosse di passaggio. Un po' come Draghiuglygeek ha scritto: ↑ven ago 12, 2022 7:36 pmE' un po' piu' complicato di cosi', dovresti leggere Salvemini. Ma certo c'era stato il biennio "rosso" e molti italiani, non solo il re, avevano paura dei bolscevichi. In piu' la guerra quasi persa aveva aumentato a dismisura l'odio della classe dirigente e classe media verso la massa della popolazione, come spiega bene Barbero.orson.poeta ha scritto: ↑ven ago 12, 2022 7:31 pm Si parlava di Repubblica di Weimar, ma senza andare troppo lontano vediamo come prese il potere Mussolini, davvero si crede ancora lo prese per la marcetta su Roma? Leggete come il piccolo re, per statura morale, calò le braghe per paura arrivassero i bolscevichi e lo cacciassero
https://www.storiologia.it/apricrono/storia/a1927b.htm
Fu allora, dopo Caporetto, (quando Mussolini era ancora socialista!), che cominciarono le vere critiche alla democrazia liberale e i primi appelli all'uso di manganelli e olio di ricino. In un contesto dove nel 1917 c'era anche stata la rivoluzione in Russia, oltretutto.
Ma c'erano anche tante altre ragioni. Salvemini racconta come le prime organizzazioni sindacali avessero messo in crisi la "classe media". Gli operai, e i ferrovieri soprattutto, potevano fermare il paese scioperando mentre se scioperava un insegnante (gia' allora) non importava niente a nessuno. In pochi anni i ferrovieri arrivarono a guadagnare piu' degli insegnanti, e quando si dice che con il fascismo "finalmente i treni arrivavano in orario" non si parla dei ritardi, che saranno stati piu' o meno gli stessi di prima, ma del fatto che non si potesse piu' scioperare e i ferrovieri erano stati rimessi al loro posto.