chiaky ha scritto: ↑ven feb 16, 2024 8:11 am
Madame ha talento, in generale. A me piace.
Poi chiaro, è qualcosa di molto diverso da ciò a cui siamo abituati, a partire da quel cavolo di autotune.
Come quasi tutti i cantanti di oggi, poi, non si capisce nulla di quello che dice. A volte si dice che quando cantiamo noi cantanti lirici non si capiscono bene le parole, ma le nuove leve del pop/rap/trap ci stanno superando alla grande.
Vocalmente boh, oggi la musica è così diversa che è anche difficile dare giudizi vocali. E' un tipo di canto che ha ormai poche attinenze con una vocalità tradizionale e quindi ha poche attinenze con le regole del canto. E' qualcosa di diverso, bello o brutto che sia.
Ecco appunto, di Madame ed altri non si capisce nulla, ma anche voi.....
Poi definire "giovane" Annalisa... c'ha 40 anni
Si, ma noi c'è il motivo.
Adottiamo un canto ad arte, cioè immascherato per poter adottare un tipo di canto molto potente, sviluppato nelle cavità frontali e negli altri risuonatori, per permetterci di cantare senza microfono. E quindi in questo meccanismo tecnico può capitare, soprattutto alle donne (soprani e mezzosoprani) che le parole non risultino sempre intelleggibili, ma i cantanti leggeri cantano a voce nuda col microfono in bocca cavoli.
E' proprio una posa, una moda attuale, quella di non far capire apposta le parole, di sbiascicare.
Non metto in dubbio le differenze, ma volevo chiederti una cosa: secondo te, quanti di quelli che vanno ad assistere ad un'opera capiscono effettivamente qualcosa ? per me, pochissimi: come quelli che vanno ai musei e se la tirano da esperti e poi magari confondono un Van Gogh con un madonnaro.
Se io andassi ad un'opera e non leggessi prima le parole da qualche parte, di sicuro non ci capirei un accidente
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
Ecco appunto, di Madame ed altri non si capisce nulla, ma anche voi.....
Poi definire "giovane" Annalisa... c'ha 40 anni
Si, ma noi c'è il motivo.
Adottiamo un canto ad arte, cioè immascherato per poter adottare un tipo di canto molto potente, sviluppato nelle cavità frontali e negli altri risuonatori, per permetterci di cantare senza microfono. E quindi in questo meccanismo tecnico può capitare, soprattutto alle donne (soprani e mezzosoprani) che le parole non risultino sempre intelleggibili, ma i cantanti leggeri cantano a voce nuda col microfono in bocca cavoli.
E' proprio una posa, una moda attuale, quella di non far capire apposta le parole, di sbiascicare.
Non metto in dubbio le differenze, ma volevo chiederti una cosa: secondo te, quanti di quelli che vanno ad assistere ad un'opera capiscono effettivamente qualcosa ? per me, pochissimi: come quelli che vanno ai musei e se la tirano da esperti e poi magari confondono un Van Gogh con un madonnaro.
Se io andassi ad un'opera e non leggessi prima le parole da qualche parte, di sicuro non ci capirei un accidente
Il 90 per cento di chi viene all'opera è appassionato d'opera, quindi capisce più o meno tutto, per abitudine a quel tipo di canto e perchè conosce a memoria le opere.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Roda ha scritto: ↑ven feb 16, 2024 10:36 am
E dei direttori d'orchestra di Sanremo, che mi dici ? mi sembravano più folgorati dei cantanti. Chissà se anche loro facevano parte dello show
Dico che sono, in gran parte, dei mezzi direttori.
Abituato con i Direttori del mio campo, mi paiono quasi dei dilettanti onestamente, e sapete bene che io non ho proprio la puzza sotto il naso per nulla.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
Parliamo di un genere musicale nato in Italia quando l'italiano era di fatto la lingua d'elite in molte corti europee. Sì aggiunga che un tempo all'opera ci si andava muniti di libretto, quando non di spartito, e soprattutto ci si andava in continuazione (i teatri erano fra i pochi luoghi riscaldati e illuminati di sera).
Il pubblico di oggi è, al di là di tante altre considerazioni, figlio di questa tradizione.
scooter ha scritto: ↑ven feb 16, 2024 11:10 am
Parliamo di un genere musicale nato in Italia quando l'italiano era di fatto la lingua d'elite in molte corti europee. Sì aggiunga che un tempo all'opera ci si andava muniti di libretto, quando non di spartito, e soprattutto ci si andava in continuazione (i teatri erano fra i pochi luoghi riscaldati e illuminati di sera).
Il pubblico di oggi è, al di là di tante altre considerazioni, figlio di questa tradizione.
Allora si trombava anche, nei palchi, durante le rappresentazioni. Oggi succede di meno, credo
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
scooter ha scritto: ↑ven feb 16, 2024 11:10 am
Parliamo di un genere musicale nato in Italia quando l'italiano era di fatto la lingua d'elite in molte corti europee. Sì aggiunga che un tempo all'opera ci si andava muniti di libretto, quando non di spartito, e soprattutto ci si andava in continuazione (i teatri erano fra i pochi luoghi riscaldati e illuminati di sera).
Il pubblico di oggi è, al di là di tante altre considerazioni, figlio di questa tradizione.
Allora si trombava anche, nei palchi, durante le rappresentazioni. Oggi succede di meno, credo
Oggi vige la religione imperante dello smartphone che inquina qualunque cosa. Per cui, non è inusuale sentire inopportune suonerie, ne ricordo una "celtica" durante un concerto degli ottoni della Gewandhaus Orchester di Lipsia con sguardi omicidi verso il possessore dell'apparecchio, compreso il mio... Altro che trombare.
Roda ha scritto: ↑ven feb 16, 2024 10:36 am
E dei direttori d'orchestra di Sanremo, che mi dici ? mi sembravano più folgorati dei cantanti. Chissà se anche loro facevano parte dello show
Dico che sono, in gran parte, dei mezzi direttori.
Abituato con i Direttori del mio campo, mi paiono quasi dei dilettanti onestamente, e sapete bene che io non ho proprio la puzza sotto il naso per nulla.
chiaky che mi dici della tanto chiacchierata amica della Meloni, Beatrice Venezi? è tutta fuffa come sostengono gli orchestrali che l'hanno criticata?
Ne parlano anche qui di Venezi ... Alcuni sono personaggi da clinica psichiatrica con una supponenza che oltrepassa il ridicolo...Se avete voglia di leggere:
Roda ha scritto: ↑ven feb 16, 2024 10:36 am
E dei direttori d'orchestra di Sanremo, che mi dici ? mi sembravano più folgorati dei cantanti. Chissà se anche loro facevano parte dello show
Dico che sono, in gran parte, dei mezzi direttori.
Abituato con i Direttori del mio campo, mi paiono quasi dei dilettanti onestamente, e sapete bene che io non ho proprio la puzza sotto il naso per nulla.
chiaky che mi dici della tanto chiacchierata amica della Meloni, Beatrice Venezi? è tutta fuffa come sostengono gli orchestrali che l'hanno criticata?
Non ci ho mai lavorato, quindi sospendo il giudizio definitivo.
Da quel poco che ho visto alla televisione non mi pare nulla più che modesta.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
orson.poeta ha scritto: ↑ven feb 16, 2024 12:08 am
chiaky ha scritto: ↑gio feb 15, 2024 10:25 pm
Un cantante che parla di politica ottiene solo di essere strumentalizzato e come conseguenza, anche di attirarsi antipatie e simpatie a seconda di cosa vota la gente o chi li deve giudicare come cantanti, finendo per essere giudicato solo per le sue tendenze politiche.
Lascerei la politica ai cantautori anni 70, per il resto direi che è meglio fare vocalizzi che mettersi a fare comizi sul palco.
Tornando alla musica , a parte Angelina Mango ed Annalisa chi tra i giovani vocalmente parlando potrebbe ottenere la sufficienza? Forse Irama che è un cantante dallo stile classico sanremese se possiamo definirlo così.
Poi su Madame che è una buona autrice ,nonostante il fu Edberg 84 l'anno scorso la fece a pezzi quando lei vantò una Song di Faber Dicevo secondo te migliorerà mai la tecnica di respirazione mentre canta per non finire sfiatata?
Madame ha talento, in generale. A me piace.
Poi chiaro, è qualcosa di molto diverso da ciò a cui siamo abituati, a partire da quel cavolo di autotune.
Come quasi tutti i cantanti di oggi, poi, non si capisce nulla di quello che dice.
A volte si dice che quando cantiamo noi cantanti lirici non si capiscono bene le parole, ma le nuove leve del pop/rap/trap ci stanno superando alla grande.
Vocalmente boh, oggi la musica è così diversa che è anche difficile dare giudizi vocali. E' un tipo di canto che ha ormai poche attinenze con una vocalità tradizionale e quindi ha poche attinenze con le regole del canto. E' qualcosa di diverso, bello o brutto che sia.
Quindi non la pensi come ...ce semo capiti non faccio spoiler se non volete aprire e rovinarvi la digestione
È tutto bellissimo
A me Madame non dispiace del tutto, come autrice soprattutto. Anche se non ho ben capito di che sesso sia ..ovviamente non dal punto di vista biologico.
Mi muovo come una farfalla, ma pungo come un'ape
"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
babaoriley ha scritto: ↑sab feb 10, 2024 9:28 am
Questo Geolier, non me ne vogliano i forumisti campani, non è spendibile a livello Eurovision, non puoi portare in Svezia una canzone in dialetto dai. Perfino la Bertè 70enne sarebbe meglio, magari ci scappa il vaffanculo a Borg.
Annalisa sarebbe perfetta, sia come personaggio che come canzone, sufficientemente stupida e ritmatissima per piacere (soprattutto per i voti dell'est europa).
O al limite Ghali, Mamhood (ma ci è già stato) o la Mango.
Non so che accoglienza potrebbe ricevere un testo che nemmeno 2/3 degli italiani stessi comprende.
C' è ancora una possibilità che Loredana davvero lo mandi a fanculo il buon Borg. Se vincesse il festival di San Marino
"A fine anno non tiro somme, la matematica non è mai stata il mio forte. Spero di essere rimasto nel cuore di qualcuno, o contrariamente nel cestino della carta di qualcun altro."
Povia che a quel punto avrebbe dovuto sfornare un (bellissimo) pezzo sul gender, mica poteva presentarsi con qualcosa di disimpegnato!
Cosa ci siamo persi