Io ricordo bene come sul finire degli anni '90, tra gli sportivi andava di moda tingersi i capelli di biondo platino.
C'erano tanti discesisti (discesa libera di sci) che erano biondo platino. Mi ricordo un caso eclatante di Kjetil Andre Aamodt che, finita la stagione a marzo, si ripresentò a ottobre con dei quadricipiti enormi (o abnormi, o AB normal) quasi raddoppiati rispetto a prima, una roba mai vista. Anche lui biondo platinato.
Si facevano pure barba o pizzetto biondo platino, che non ha nessun senso, nemmeno estetico, se ci pensate.
Chi non si faceva biondo per non far rilevare il doping dall'esame del capello, si rasava la testa a zero (e qui mi viene da citare Vito Antuofermo, che si diceva non spaventato da Hagler solo perchè si faceva la barba sulla testa. Vabbè... ma questo non c'entra nulla. Grande Vito!
).
Ricordo, sempre in quegli anni, un Gianluca Vialli che, dopo essere andato alla Juve, diventò una specie di incredibile Hulk, muscoli dappertutto, un Lou Ferrigno bianconero, diciamo. Anche lui, naturalmente, si rasò a zero la melonera (e pace anche alla sua, di anima, povero).
Per chi ha detto che Pantani non si era fatto la barba in testa, ma era solo che non aveva capelli, ecco una sua immagine. Quelli che c'ha sul melone mi paiono proprio capelli, ammè.
Eccolo invece com'era ai tempi d'oro (o tempi platino):
pizzetto blonde che nemmeno Platinette... e testa rasata.
Ma al di là di queste cose (tanto qualcuno si inventerà sempre qualcosa a sua difesa, dicendo che era una moda dei tempi e che anche suo cuggino si era fatto biondo eppure non era dopato), è proprio il tipo di sportivo che ha rappresentato che a me non piace e non è piaciuto.
Poi naturalmente pace all'anima sua, non ce l'ho certo con lui e mi spiace umanamente per la sua triste vicenda, ma qui siamo in un forum e io dico la mia (e anche quella di eddie) sulla questione dopato sì - dopato no.
Come detto, i miei campioni sono altri.
Il mio campione avrebbe tirato fuori l'orgoglio, se non dopato come si asseriva e se consapevole di essere pulito e di essere stato ingiustamente calunniato.
Avrebbe gonfiato il petto, si sarebbe allenato come non mai, avrebbe invitato la commissione antidoping ad esaminarlo al termine di ogni gara-allenamento, sarebbe tornato alle gare e avrebbe vinto più di prima, con la rabbia e la voglia di dimostrare al mondo intero che è stato vittima di un'ingiustizia o di un gomblotto.
E invece lui si è messo nei panni della vittima, ha fatto la vittima, mai nessuna reazione, non ha dimostrato nulla, senonchè senza le caramelline non andava più avanti, si è lasciato sprofondare nella depressione, si è sfondato di droghe e alcool e alla fine ci ha pure lasciato le penne.
Come dicevo, massima compassione e pietà per l'essere umano e certo non posso che mandargli un saluto affettuoso, ma nessuna ammirazione per l'uomo e il "campione" e tantomeno mi sogno di idolatrarlo come fa qui qualcuno.
Mi scuso con tutti i fans del Pirata, ma, come diceva qualcuno qui anni fa, "ci vuole il contraddittorio" (cit. ....)